Buongiorno, grazie!!! ho letto ora la Sua
risposta e la spiegazione riguardo siti fasulli.
Sono molto contenta che il signor Zimmerman stia bene.
Grazie per avermi risposto.
Antonella Marchese.
Cara Antonella, come
tu hai trovato il tempo di scrivere a me perchè io non dovrei trovare il
tempo di risponderti? Rispondo a tutti gli amici che scrivono alla
Talkin', lo considero un piacevole dovere!!! Alla prossima,
Mr.Tambourine, :o)
q
Lunedì 22 Aprile 2024
Talkin'
12261 - ipaziaek
Oggetto: Informazioni
Buongiorno, poco fa durante una ricerca in
internet mi sono imbattuta nel sito "mediamass", che non conosco, questi
riporta che in una pagina facebook "R.I.P. Bob Dylan" è stata data la
notizia della morte di Bob Dylan avvenuta giovedì 18/04/2024 alle ore
11:00, il sito "mediamass" smentisce la notizia definendola una bufala,
non essendo più giovanissima non so copiare qui il link del sito. Non so
se Voi avete notizie in merito a questa informazione data sia dalla
pagina facebook sia dal sito.
Spero con tutto il cuore che non sia vero e che il signor Zimmerman stia
bene.
Grazie, Antonella Marchese.
Tranquilla Antonella, Mr. Zimmerman sta bene!!! Mediamass è un sito
cinese creato per criticare qualunque cosa che abbia a che fare con i
Mass-media, infatti Mediamass è l'inversione del termine che identifica
le fonti di informazione, radio, televisione e giornali. Quale sia lo
scopo e quale sia la validità di questo tipo di sarcasmo riesce
difficile, almeno a me, riuscire a capire. Comunque sia, qualcuno ha
creato questo sito che si nutre principalmente di fake-news e lo
tiene aggiornato, e, come si usa dire, contento lui o contenti
loro......!!! Qui sotto, a beneficio dei lettori, ho postato i links del
sito Madiamass così da chiarire le idee a chi non conosceva questo sito.
Bob Dylan termina il “Rough and Rowdy
Ways” tour con due spettacoli ad Austin
Di Shawn Badgley
"Il giudice porta rancore": a volte Dylan faceva una figura imponente
sul palco, tutto vestito di nero dietro il suo pianoforte a coda. E
poiché non erano ammessi fotografi e gli smartphone dei partecipanti
erano chiusi nelle custodie Yondr, abbiamo dovuto chiamare un artista
per uno schizzo in aula.
(illustrazione di Summer Anne Burton)
Il 1° marzo a Fort Lauderdale, Bob Dylan stava suonando alcune canzoni
nel suo spettacolo e alcuni anni dopo l'inizio del suo Rough and Rowdy
Ways World Wide Tour quando una donna tra il pubblico, in un momento di
medio silenzio, urlò una richiesta: "Suona qualcosa che conosciamo!" ha
gridato dalla platea.
Dylan strizzò gli occhi. L’aveva sentita chiaramente, come tutti gli
altri al Broward Center for the Performing Arts. Nello spazio di una
battuta, l'arrangiamento prese la forma di un'introduzione uptempo,
prima esitante, poi guizzante e gli accordi che Dylan stava suonando sul
suo pianoforte a coda furono improvvisamente riconoscibili come una
melodia. Era "Puttin' on the Ritz". La band, guidata dal bassista Tony
Garnier, si è arresa coraggiosamente e il desiderio della supplicante è
stato esaudito.
Beh, più o meno. La musica era quella dello standard di Irving Berlin,
ma le parole erano ancora quelle di Bob Dylan. E la canzone, "When I
Paint My Masterpiece" del 1971 che non è mai stata pubblicata su un
album in studio. Qui, aveva immediatamente un arrangiamento nuovo di
zecca, una gag che in realtà in qualche modo funzionava. Sarebbe rimasta
nella setlist per più di un mese da allora, cos' anche durante i due
spettacoli di questo fine settimana all’ACL Live al Moody Theatre, che
hanno chiuso trionfalmente un tour iniziato nel 2021.
Ad Austin venerdì sera, questa interpretazione swing e sincopata di
"When I Paint My Masterpiece" è stata così ben accolta che Dylan a volte
ha dovuto alzare un dito per frenare il pubblico in piedi sul pavimento
a pochi metri di distanza, dall'applaudire troppo presto e spesso mentre
recitava le battute. Ben presto, iniziò un'altra intro improvvisata, una
languida e jazzata versione di "I'll Be Your Baby Tonight" (1967) da
John Wesley Harding, che seguì in un lungo solo di armonica prima di
ritornare nel groove del suo country. Origini mescolate. Potrebbe non
essere stato Bill Evans a fare bluegrass, ma ha messo in mostra
l’evoluzione dello stile pianistico di Dylan così come la straordinaria
capacità della sua band di tenere il passo. La maggior parte di loro,
almeno. Il volubile Dylan un attimo prima sorride, il secondo dopo
lancia un'armonica disgustato, ed è un capo notoriamente duro, era
visibilmente scontento di uno dei suoi chitarristi, gli lanciava
occhiatacce e ad un certo punto alzava gli occhi al cielo come un
adolescente e borbottava un "Merda, amico" nel microfono quando sentiva
che le parti non erano state suonate correttamente durante la
performance di venerdì.
La notte successiva, quel chitarrista è stato sostituito in nove canzoni
nientemeno che da Jimmie Vaughan. Parliamo dell'invio di un messaggio.
Vaughan crepitava in "To Be Alone With You" da Nashville Skyline e
portava uno zelo rinnovato in "Gotta Serve Somebody", che, come
vincitore del Grammy per la migliore performance vocale rock di un
maschio dopo Slow Train Coming del 1979, era senza dubbio, e in modo un
pò perverso, il più grande successo che Dylan suonò in queste o in altre
tappe del Rough and Rowdy Ways World Wide Tour.
Chiamato così il tour in onore dell'album del 2020, l'ultima raccolta di
brani originali realizzata da Dylan, e una delle sue migliori, i suoi
202 spettacoli presentavano una scaletta in gran parte statica e una
selezione di cover che per alcuni tratti fungevano da tributo alle
rispettive locations di quelle serate, tra cui “Nadine” di Chuck Berry a
St. Louis; “Dance Me to the End of Love” di Leonard Cohen a Montreal; e,
ad Austin, il mozzafiato “Across the Borderline” scritto da Ry Cooder,
John Hiatt e Jim Dickinson per Willie Nelson. Dylan venerdì sera è
sembrato accennare “Funny How Time Slips Away” di Nelson, prima di
abbandonare lo sforzo; il fine settimana ci ha regalato anche “Big
River” di Johnny Cash e “Walking by Myself” di Jimmy Rogers.
Soprattutto, suonava il suo brillante blues e le ballate di Rough e
Rowdy Ways, che sono atterrate, come un alieno, nel bel mezzo della
pandemia... non per offrire una cura per ciò che ci affliggeva, ma
piuttosto per gettare avanti un pò di musica d'atmosfera per la discesa
finale della civiltà.
"My Own Version of You" era Mary Shelley che incontra i Quattro
Cavalieri, "Black Rider" lo trovò irto: "Lasciami passare, apri la
porta", chiese, lamentandosi con voce forte. “La mia anima è angosciata,
la mia mente è in guerra. Non abbracciarmi, non lusingarmi, non
accendere il fascino. Prenderò una spada e ti taglierò il braccio."
Buono a sapersi, grazie!
Dylan, che compirà 83 anni a maggio, raramente, se non mai, suona la
chitarra o canta al centro del palco in questi giorni, scegliendo di
restare dietro il pianoforte con pagine di testi sotto una luce. Ma
spesso si alza dalla panchina e suona forte, sperimentando terzine e
svolazzi, come in “False Prophet” e i suoi quattro brevi riempimenti.
“Un altro giorno che non finisce, un'altra nave in partenza. Un altro
giorno di rabbia, amarezza e dubbio", ha pronunciato con una frase
tagliente prima di ammorbidire e allungare il momento di lucidità: "So
come è successo. L'ho visto iniziare. Ho aperto il mio cuore al mondo e
il mondo è entrato”.
Il meglio di entrambe le serate può essere trovato in questi passaggi
tra violenza e vulnerabilità, mentre Dylan spezza queste canzoni di fine
carriera che ama e le incolla di nuovo insieme, riarmonizzate e
reinterpretate dal vivo sul palco. Il pezzo di gran lunga più bello è
stato "I've Made Up My Mind to Give Myself to You", che si apriva con
uno scintillante assolo di armonica (assente nella versione dell'album),
per poi pulsare delle note vocali trattenute di Dylan, punteggiate dalle
libere note di Donnie Herron con la steel guitar.
“Beh, il mio cuore è come un fiume, un fiume che canta. Mi ci vuole solo
un pò per capire le cose”, implorò Dylan a qualcuno che non era nemmeno
nella stanza, forse qualcuno di molto tempo fa e molto lontano, con un
profondo desiderio che faceva sembrare come se avesse aspettato troppo a
lungo per finalmente decidere. Ora, era solo il pubblico ad essere
influenzato. “Ci vediamo all’alba, ci vediamo all’alba. Mi sdraierò
accanto a te quando tutti se ne saranno andati.
Austin, Texas - ACL Live at the Moody
Theater - April 5, 2024
di Sergi Fabregat
Ero molto più vicino del previsto (la sede, essendo circa 2.500 poati di
capacità, è così intima nella sezione GA!). E’ incredibile vedere Bob
con la sua brillante maglietta verde hitchcockiana fare così MOLTO con
la sua faccia. Lo ricordo ballare come un pazzo in diverse canzoni
uptempo, come una “Masterpiece” molto espressiva o "Jimmy
Reed",probabilmente la più creativa finora!
C'è stato, come direbbe Beakerfullofdeath, quello che considererei un
momento spaventoso. Nel mezzo di "Baby Tonight", prima dell'ultimo
verso, qualcosa ha VERAMENTE fatto incazzare Bob. L'ho guardato lanciare
l'armonica sul pianoforte e cominciando a guardare i membri della band
alla sua destra, poi quindi Tony, Doug o Jerry. Un paio di veloci
sguardi poi Bob ha smesso di fare qualsiasi cosa, è rimasto seduto lì
per alcuni secondi e poi ha bevuto dalla sua tazza guardando verso dove
mi trovavo io per pochi secondi e mi ha dato i brividi. Sembrava un pò a
disagio, a un certo punto non ero sicuro se fosse incazzato o non si
sentisse bene,
ma è successo qualcosa. Oltre a preoccuparmi, temevo perchè fino a quel
momento era tra i migliori spettacoli ai quali avevo assistito, quelli
più gratificanti potrebbero finire nel dimenticatoio. Fortunatamente, ha
tirato fuori una versione di “My Own Version of You” stile vecchio
testamento e da lì ha semplicemente ribaltato tutte le carte in tavola.
Ecco il mio ricordo di una notte memorabile, "Across the borderline" che
Bob ha appena cantato stasera ad Austin potrebbe essere la MIGLIORE voce
che ho mai sentito. Roba da Caruso, ogni parola un'emozione
cristallizzata, che esce come un fascio di luce pura, trasfigurato. Non
posso ringraziarti abbastanza, Bob.
Innanzitutto, grazie a tutti quelli che hanno sottolineato che Across
The Borderline non è un pezzo di Springsteen ma l’ originale è di Ry
Cooder, John Hiatt e Jim Dickinson.
Detto questo, la cover era stupefacente, non riesco a immaginare la voce
di Bob trasmettre ed esprimere più di quello che ha fatto mentre cantava
QUELLA CANZONE. Stava alzando tutta la testa per riprendere fiato di cui
aveva bisogno per raggiungere note alte e volumi che sinceramente non
avrei pensato potesse raggiungere.
Conosciamo tutti i poteri espressivi di Bob e la loro illimitatezza, ma
alle mie orecchie quello che ha fatto ieri sera in 'Across the
Borderline' è storico in termini di pura qualità, come se solo la
bellezza e la poetica della canzone potevano essere percepite cantando,
sì, come Caruso.
Mi concentro così tanto sulla cover perché non riesco a smettere di
pensare per quanto fosse simile al Big Bang, ma l'intero spettacolo era
un gioiello.
Luogo sorprendentemente fantastico, pubblico FANTASTICO e Bob ancora una
volta maestro nella prima metà e poi sperimentatore di modi ruvidi e
giusti nella seconda parte.
Penso che sia stato durante una 'Rubicon' estremamente impegnativa che
lui ho guardato di nuovo verso la nostra zona ed è stato così bello
vedere la gente agitare le braccia verso di lui. È da pazzi, è solo un
uomo, ma è quello che è! L'umore era completamente buono da quel momento
in poi.
In "Key West" era ipnotico, quindi Bob dirige la band rallentando un pò'
per provare una sorta di staccato alla fine, che ha portato ad una voce
fantastica.
Una 'Serve Somebody' semi-reggae, un pò alla 'Watchtower' del 2018, dove
è arrivata una reazione così folle e bella, vivi la vita al meglio.
"Made Up My Mind" sembrava in netto contrasto con "Across the
Borderline", poiché era più fragile. La frase "molte persone se ne sono
andate" ha ricevuto una vera ovazione, è stato davvero come un tuono dal
cielo.
'Jimmy Reed' era di nuovo *nuova*, a me suonava come una piccola jazz
orchestra!
Mi ha commosso COSÌ tanto quando T. Garnier, annuendo, con gli occhi
chiusi, all’ ondeggiare di 'Grain of Sand', annuì più forte mentre
sorrideva, quando Bob pizzicò alcuni tasti del pianoforte, come "SÌ MAN,
LO DICO Anch'io".
Ho dimenticato di dire che in "Big River" ha rallentato la canzone per
un approccio quasi a cappella per stroncare ogni tentativo di cori
(boooooo Bob!) eppure quando la band ha preso il sopravvento durante le
pause strumentali era la più divertente e più grande cosa.
Inoltre, vorrei sottolineare come fosse la band, specialmente Tony,
questi ragazzi suonano per affrontarlo quotidianamente, supportarlo in
molti modi, eppure l'ammirazione che i loro occhi mostravano mentre
guardavano Bob era davvero commovente.
Tony annuiva tutto il tempo e sorrideva durante quei brevi momenti, in
più le note di pianoforte udibili che Bob stava suonando significavano
così tanto. Non voglio leggerci troppo, ma per me era puro amore per la
musica e per quel Vecchio. La fusione dell'arrangiamento e della voce in
"Grain of Sand" ad Austin potrebbe essere una delle migliori cose belle
dell'intero tour R&RW, e prestate attenzione alle registrazioni
dell'assolo di armonica e come Bob continuava ad ampliarne una specifica
nota molte volte, è stato penetrante e alla fine c'era tutta la folla
con l'esplosione dell'amore. Una notte come questa, notte da ricordare.
Mercoledì
10 Aprile 2024
BIG IRON
GOSPELS (Omaggio a Johnny Cash) - di Dario Grecoclicca qui
Dallas, Texas - Music Hall at Fair
Park - April 4, 2024
di Robert Edwards
Bob in buona forma stasera a Dallas. E’ rimasto in piedi per almeno metà
dello spettacolo e martellava la tastiera del suo pianoforte. Buona
folla. La sede dello show era confortevole ma le voci erano un pò
impastate sugli acuti. Ciò nonostante il signor Dylan in buon mood. La
sua armonica era piena di r&b e sottile mercurio argentino. Idem,
Goodbye Jimmy Reed. Key West è un mistero, non importa come lo suona,
non puoi sfuggire al fascino. Ha fatto i suoi complimenti alla chitarra
e a Tony. Il batterista ha suonato tutto per tutta la notte. Bob si è
inchinato e ha posato il gomito destro sul petto e aspettò sul palco
mentre le luci si abbassavano. Attendo Austin..
Lunedì 8 Aprile 2024
Austin, Texas - ACL Live at the Moody
Theater - April 6, 2024
1. Watching The River Flow (Bob on baby
grand piano)
2. Most Likely You Go Your Way (and I'll Go Mine) - (Bob on baby grand
piano)
3. I Contain Multitudes (Bob on baby grand piano)
4. False Prophet (Bob on baby grand piano)
5. When I Paint My Masterpiece (Bob on baby grand piano)
6. Black Rider (Bob on baby grand piano)
-- Bob introduced Jimmie Vaughan who
replace Doug Lancio on electric guitar on the next song
7. I'll Be Your Baby Tonight (Jimmie
Vaughan replaced Doug Lancio on guitar) (Bob on baby grand piano and
harp)
8. My Own Version of You (Jimmie Vaughan replaced Doug Lancio on guitar)
(Bob on baby grand piano)
9. Crossing The Rubicon (Jimmie Vaughan replaced Doug Lancio on guitar)
(Bob on baby grand piano)
10. To Be Alone With You (Jimmie Vaughan replaced Doug Lancio on guitar)
(Bob on baby grand piano and harp)
11. Key West (Philosopher Pirate) (Doug Lancio replaced Jimme Vaughan on
guitar)(Bob on baby grand piano)
12. Gotta Serve Somebody (Jimmie Vaughan replaced Doug Lancio on guitar)
(Bob on baby grand piano)
13. Walking By Myself (Jimmie Rogers) -
(Jimmie Vaughan replaced Doug Lancio on guitar) (Bob on baby grand
piano)
14. I've Made Up My Mind To Give Myself To You (Doug Lancio replaced
Jimme Vaughan on guitar) (Bob on piano and harp)
15. Big River ( Johnny Cash) (Jimmie Vaughan replaced Doug Lancio on
guitar) (Bob on baby grand piano)
16. Mother of Muses (Doug Lancio replaced Jimme Vaughan on guitar) (Bob
on baby grand piano)
17. Goodbye Jimmy Reed (Jimmie Vaughan replaced Doug Lancio on guitar)
(Bob on baby grand piano)
18. Every Grain of Sand (Jimmie Vaughan replaced Doug Lancio on guitar)
(Bob on baby grand piano and harp)
Bob Dylan - Jambalaya (On The Bayou) -
Lafayette, Louisiana - 2nd April 2024
Domenica
7 Aprile 2024
Austin, Texas - ACL Live at the Moody
Theater - April 5, 2024
1. Watching The River Flow (Bob on baby
grand piano)
2. Most Likely You Go Your Way (and I'll Go Mine) - (Bob on baby grand
piano)
3. I Contain Multitudes (Bob on baby grand piano)
4. False Prophet (Bob on baby grand piano)
5. When I Paint My Masterpiece (Bob on baby grand piano)
6. Black Rider (Bob on baby grand piano)
7. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on baby grand piano and harp)
8. My Own Version of You (Bob on baby grand piano)
9. Crossing The Rubicon (Bob on baby grand piano)
10. To Be Alone With You (Bob on baby grand piano and harp)
11. Key West (Philosopher Pirate) (Bob on baby grand piano)
12. Gotta Serve Somebody (Bob on baby grand piano)
13. Across the Borderline (Ry Cooder/John
Hiatt/Jim Dickinson) - (Bob on baby grand piano)
14. I've Made Up My Mind To Give Myself To You (Bob on baby grand piano
and harp)
15. Big River (Johnny Cash) (Bob on baby grand piano)
16. Mother of Muses (Bob on baby grand piano)
17 Goodbye Jimmy Reed (Bob on baby grand piano)
18. Every Grain of Sand (Bob on baby grand piano and harp)
Lafayette, LA - Heymann Performing
Arts Center - April 2, 2024
di Frank Camalo
Martedì sera Lafayette ha assistito ad una bella esibizione di Bob Dylan
e della sua stellare band itinerante. Mio figlio ed io eravamo presenti
al primo spettacolo a Memphis qualche sera prima, venerdì sera, dove Bob
era distratto e infastidito da problemi di monitoraggio
all'orecchio....rendendo la prima metà del concerto problematica. Si è
riscattato però nella seconda metà dello spettacolo con una performance
molto forte delle canzoni rimanenti.
Martedì sera a Lafayette la band è salita sul palco e, a differenza di
alcuni spettacoli precedenti in cui la band suonava Watching the River
Flow strumentalmente aspettando l’uscita di Bob diverse battute dopo,
qui a Lafayette lui è uscito con la band iniziando la canzone al
pianoforte. Per me il il concerto ha avuto un'impennata dopo le prime
4/5 canzoni...Da I'll Be Your Baby Tonight, lui, la band e il pubblico
erano totalmente coinvolti. Molto inquietante la versione di My Own
Version of You, trascendente Key West, nuova e rinvigorita Gotta Serve
seguita dalla completa sorpresa del classico “Jambalaya” di Hank
Williams...se qualcuno mi avesse detto 60 anni fa quando io ho iniziato
ad ascoltare Dylan che lo avrei sentito cantare Jambalaya nel luogo che
ha ispirato Hank a scriverlo... Ma... Forse lui e la band si sono
divertiti un sacco qui nel paese dei Cajun.
Una bellissima lettura di uno dei miei preferiti, I've Made of My Mind
seguita poi da Big River. L'inno di chiusura Every Grain of Sand era
semplicemente meraviglioso,
eseguito con una piccola armonica extra... In effetti abbiamo avuto
un'armonica estesa Bob è rimasto in piedi anziché seduto come per la
maggior parte del tempo. Si sentiva chiaramente benissimo ed era in
ottima forma. Lafayette ho ricevuto una rara scaletta di 18 canzoni...
Merci Beaucoup Bob...
Sabato 6
Aprile 2024
Dallas, Texas - Music Hall at Fair
Park - April 4, 2024
1. Watching The River Flow (Bob on baby
grand piano)
2. Most Likely You Go Your Way (and I'll Go Mine) - (Bob on baby grand
piano)
3. I Contain Multitudes (Bob on baby grand piano)
4. False Prophet (Bob on baby grand piano)
-- Bob Britt introduced on guitar
5. When I Paint My Masterpiece (Bob on baby grand piano)
6. Black Rider (Bob on baby grand piano)
7. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on baby grand piano)
8. My Own Version of You (Bob on baby grand piano)
9. Crossing The Rubicon (Bob on baby grand piano)
10. To Be Alone With You (Bob on baby grand piano and harp)
11. Key West (Philosopher Pirate) (Bob on baby grand piano)
12. Gotta Serve Somebody (Bob on baby grand piano)
13. I've Made Up My Mind To Give Myself To You (Bob on baby grand piano
and harp)
14. Big River (Johnny Cash) (Bob on baby grand piano)
-- Tony Garnier introduced on bass
15. Mother of Muses (Bob on baby grand piano)
16 Goodbye Jimmy Reed (Bob on baby grand piano)
17. Every Grain of Sand (Bob on baby grand piano and harp)
Il tour "Rough and Rowdy Ways" di Bob Dylan è tornato all’ Orpheum
Theater di Memphis venerdì e sabato (29-30 marzo), con quasi la stessa
playlist dell'aprile 2022, ma almeno era uno spettacolo molto diverso
per me. L'ultima volta avevo i posti nell'ultima fila, e Dylan
era nascosto dietro il pianoforte verticale, e lui e l'orchestra erano
immobili presentando le nuove canzoni del suo ultimo album. Era ancora
un concerto piacevole per i fans di Dylan che sapevano cosa aspettarsi
anche se i frequentatori casuali del concerto erano delusi di non aver
sentito nessuno dei brani di Dylan “Greatest Hits”
Stasera avevo ottimi posti e un'ottima vista del palco ed è stata
un'esperienza molto migliore.
Dylan non sta eseguendo i più grandi successi come molti artisti ed è
concentrato sui brani di "Rough e Rowdy Ways".
Le canzoni sembrano concentrarsi molto sulla morte (Black Rider?) e
sull'avvicinarsi della fine di una lunga vita e carriera (Key West).
Mi sono perso lo spettacolo del venerdì sera, dove a quanto pare Dylan
aveva un pò di problemi con i suoi auricolari ed era uscito dal palco
per circa 2 minuti dopo “I’ll be your baby tonight”. Le recensioni erano
state ancora buone quindi speravo che le cose andassero meglio sabato
sera, e non ci son stati difetti. La band è uscita per prima e ha
suonato Watching the River Flow per qualche minuto prima che Dylan
facesse la sua entrata mentre la band suonava, e il pubblico era in
piedi ad applaudirlo. Fin dall'inizio Dylan era in gran forma stasera.
Potevi sentire quasi ogni parola e sillaba. Il suono era fantastico. La
band era una delle migliori che abbia mai visto accompagnare Bob. Sono
stati stretti tutta la notte e hanno tenuto gli occhi puntati su Bob in
cerca di indizi e indicazioni.
La scaletta è praticamente la stessa del tour del 2022, ma è stata
un'esperienza diversa. Molte delle canzoni sono state rielaborate con
grande effetto. La cosa più sorprendente è stata il remake di "Puttin'
on the Ritz". In “Masterpice”.
Gotta serve somebody è stato mescolata con un blues. Ottima armonica in
I'll Be Your Baby Tonight, To Be Alone with You e I've Made Up My Mind
to Give Myself to You, e, soprattutto in Every grain of sand. Il
pubblico l'ha adorato. Bob di solito riceve un'accoglienza calorosa a
Memphis e stasera il pubblico era davvero preso, e c'era anche la
partecipazione del pubblico a Crossing the Rubicon, con una sorta di
botta e risposta negli intermezzi, qualcosa che non ho mai visto ad un
concerto di Dylan.
I punti salienti per me sono stati i numeri RARW, I Contain Multitudes,
False Prophet (dopo di che Dylan fece l'unica presentazione di Bob Britt
alla chitarra), Crossing the Rubicon, la sublime I've Made Up My Mind e
Mother of Muses. La band si è messa a volume più basso per fornire un
supporto minimo su alcune di queste canzoni permettendo alla voce ed al
pianoforte di Dylan di risaltare. Era tra i migliori cantati di Dylan
che ho sentito in 20 concerti. Ha fatto un lungo impegno lavorativo nel
modellare perfettamente le note e i testi. Il fatto di attenersi alla
stessa scaletta negli ultimi due anni ha permesso a lui e alla band di
perfezionare le canzoni. Poi c'è Every Grain of Sand, uno degli ultimi
capolavori di Dylan, una delle canzoni più belle di sempre, scritta nel
periodo dei "cristiani rinati" nel quale toccò il fondo più volte, ma è
tornato con canzoni del genere, addirittura alcune delle sue cose
migliori. Questa canzone è un valido argomento a favore della fede
religiosa, ma trascende i limiti di quell’evangelismo cristiano che Bob
ha attraversato. È ampiamente "spirituale" senza essere predicatori come
le canzoni di Shot of Love e Slow Train Coming.
La cover di stasera era Big River di Johnny Cash, a cui è stato
assegnato il premio arrangiamento rockabilly dal Memphis Sun
Studio, particolarmente significativo poiché il fiume Mississippi era a
pochi isolati di distanza.
L'unica canzone che non mi è piaciuta molto è stata Key West, si è
trascinata un pò, ma ci sono stati alcuni punti alti. Non sono sicuro di
cosa la canzone parli, forse della pensione? Non mi interessa molto la
Florida, vero? E non vorrei ritirarmi lì, ma immagino che Key West
simboleggi il tramonto per Bob? Speriamo di no. Ha 82 anni ma è al top
della forma e penso che gli sia rimasto almeno un altro album, e non
sembra ancora pronto a smettere di esibirsi dal vivo. Bob è pieno di
sorprese e supera le aspettative. Non credo che abbia amcora finito di
dipingere i suoi capolavori.
Let It Be contiene uno strano e mai
discusso errore, ascoltate attentamente al minuto 3,01 l'accordo
sbagliato del piano di Paul McCartney!!!
La prima cover della canzone ad essere
pubblicata (addirittura prima della versione dei Beatles) è stata quella
di Aretha Franklin, nel gennaio 1970, nell'album This Girl's in Love
with You, insieme a Eleanor Rigby.
Giovedì 4
Aprile 2024
Lafayette, Louisiana - Heymann
Performing Arts Center - April 2, 2024
1. Watching The River Flow (Bob on baby
grand piano)
2. Most Likely You Go Your Way (and I'll Go Mine) - (Bob on baby grand
piano)
3. I Contain Multitudes (Bob on baby grand piano)
4. False Prophet (Bob on baby grand piano)
5. When I Paint My Masterpiece (Bob on baby grand piano)
6. Black Rider (Bob on baby grand piano)
7. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on baby grand piano)
8. My Own Version of You (Bob on baby grand piano)
9. Crossing The Rubicon (Bob on baby grand piano)
10. To Be Alone With You (Bob on baby grand piano and harp)
11. Key West (Philosopher Pirate) (Bob on baby grand piano)
12. Gotta Serve Somebody (Bob on baby grand piano)
13. Jambalaya (On the Bayou) (Hank
Williams) - (Bob on baby grand piano)
14. I've Made Up My Mind To Give Myself To You (Bob on baby grand piano
and harp)
15. Big River (Johnny Cash) (Bob on baby grand piano)
16. Mother of Muses (Bob on baby grand piano)
17 Goodbye Jimmy Reed (Bob on baby grand piano)
18. Every Grain of Sand (Bob on baby grand piano and harp)
Dopo una settimana a New York (con solo poche notizie sul set di
"Complete Unknown"), sono volato a Memphis stamattina e ho iniziato
subito a connettermi con gli altri fans di Dylan in giro nei locali,
bevendo qualcosa e semplicemente girovagando godendomi la città col mio
amico Henry, poi ho anche chiacchierato un pò con JP Pentecost!
L'Orpheum è un luogo incantevole, e Dylan ha una stella sul marciapiede
proprio di fronte. Lo spettacolo si è aperto con la band che suonava
"Watching the River" solo strumentale - a quel punto se la cavavano
piuttosto bene con tutta la canzone e Dylan uscì da dietro le quinte e
si mise al piano, suonando un bel pò di più prima di cantare. Doveva
essere la versione più lunga di quella canzone che ho mai sentito!
Nelle prime canzoni qualcosa sembrava infastidire Bob; a un certo punto
appoggiò perfino il gomito sul pianoforte e sembrò appoggiarsi alla sua
mano, assumendo una sorta di posa alla Oscar Wilde. Da altri gesti che
ha fatto era chiaro che c'era qualcosa che non andava con i suoi
auricolari. Tony sembrava preoccupato. Lo show è andato avanti con una
feroce "False Prophet" che la folla trasformò in un botta e risposta,
poi il nuovo "Puttin' On The Ritz" alias "Masterpiece" che era oscuro e
sinistro, facendoti chiedere a che diavolo di capolavoro stesse
affrettando per tornare nella sua camera d'albergo per lavorarci sopra
ancora. Per quanto amassi il pianoforte lento adoro anche quello nuovo.
Più ci sono nuovi arrangiamenti meglio è. Dopo "I'll
Be Your Baby" nel suo nuovo slot è stata la volta di "Black Rider," Bob semplicemente
uscì dal palco, presumibilmente per aggiustare gli auricolari e Tony ha
guidato la band in uno strumentale spettrale. Michelle era nel posto
accanto al mio e abbiamo confrontato i nostri appunti: abbiamo visto molti
spettacoli insieme, ma non abbiamo mai visto niente del genere. Lo
strumentale si allungò per un paio di minuti e suonava quasi come una
nuova canzone, ma era il nuovo, più essenziale arrangiamento di "My Own
Verson of You". Quando Bob alla fine tornò, si unì al groove, cantò una
strofa, poi disse in modo abbastanza udibile "Merda, questo è peggio!"
nel microfono. Ma non andò più in giro, né fissò nessuno con uno sguardo
mortale; Lui si è semplicemente chiuso in se stesso e ho iniziato a
cantare. Qualunque guaio stesse avendo, ne cantò una versione secolare.
(Solo un Nota; avere quel dottore pazzo che dà vita a una canzone così
vicina al riff di "Puttin' On the Ritz" mi regala il delizioso "Young
Frankenstein"). Mi ha ricordato l'arrangiamento della primavera 2022, ma
quella versione era più "spaventosa", mentre questa tendeva a essere
"Sinistra". Da quel momento in poi lo spettacolo fu una meraviglia.
Prima di "Rubicon" (o forse era in "To be Alone With You" ha detto "Ugh", o
qualcosa del genere, come se il monitor fosse ancora sbagliato. Ha reso
l'esperienza unica e all'avanguardia per il resto dello spettacolo,
sapendo che tutto poteva esplodere da un momento. Si può immaginare
qualsiasi numero che potrebbe uscire da quegli IEM, dato la mia
esperienza con apparecchiature simili, c'è il rischio di un suono
stridulo, crepitio, voce distorta, cattivo mix, interruzioni costanti...
qualsiasi cosa che andrebbe oltre il renderli inutili e rendere
effettivamente tutto più difficile da eseguire. Dovrei confrontarlo con
altri nastri recenti, dato che questo era il mio primo concerto
primaverile, ma ho la sensazione che la band si sia tirata un pò
indietro in alcuni canzoni, e ha mantenuto le cose un pò più tranquille,
permettendo a Bob di concentrarsi molto sul canto nonostante i problemi
con l'auricolare. I versi di "Big River", in particolare, erano quasi
interamente a cappela, tranne che per un accordo di pianoforte o una
nota di chitarra qua e là. "Gotta Serve Somebody" e "Goodbye Jimmy Reed"
brillavano di novità, accordi più rapidi che la versione autunnale. "I
Made Up my Mind" e "Mother of Muses" sono stati entrambi dei classici
per me, con la folla che ha reagito alla grande ai riferimenti a Elvis e
Martin Luther King in quest'ultimo. A questo punto l'umore di Bob era
notevolmente migliorato. C'era l'armonica in tre canzoni, e "To Be Alone
With You" aveva un nuovo, fantastico arrangiamento "start-stop", anche
se i silenzi erano riempito da Tony col basso: è molto più udibile dal
vivo. Dopo lo scintillante ed essenziale arrangiamento di "Every Grain
Of Sand", molti di noi si sono precipitati a bordo palco, e Bob si
avvicinò al microfono laterale, sorridendo e indicando le persone. Non
c'e stata presentazione della band; la conversazione più intensa della
serata è stata "Merda, è peggio."
Un grande ringraziamento a Henry, Liz, Erin, Garrett, Gary, Melanie,
Irene, Michelle, quelle due donne di Wrigleyville che mi hanno regalato
una Swiftie braccialetto su Beale e tutte le altre persone fantastiche
con cui ho avuto modo di uscire a Memphis. Vedere amici da ogni parte,
incontrarne di nuovi, e uscire insieme all'avventura è una parte così
importante di ciò che rende tutto questo lo sport migliore del mondo e
che quello che stiamo vedendo e che Bob Dylan sta facendo penso sia il
tour migliore che abbia mai fatto.
Mercoledì
3
Aprile 2024
New Orleans, Louisiana - Saenger
Theatre - April 1, 2024
-- Band played an instrumental version of
"Watching The River Flow" for about 3 minutes before Bob came on while
Bob played guitar backstage, then they did the whole song with Bob on
piano
1. Watching The River Flow (Bob on baby
grand piano)
2. Most Likely You Go Your Way (and I'll Go Mine) - (Bob on baby grand
piano)
3. I Contain Multitudes (Bob on baby grand piano)
4. False Prophet (Bob on baby grand piano)
-- introduced Bob Britt on guitar
5. When I Paint My Masterpiece (Bob on baby grand piano)
6. Black Rider (Bob on baby grand piano)
7. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on baby grand piano and harp)
8. My Own Version of You (Bob on baby grand piano)
9. Crossing The Rubicon (Bob on baby grand piano)
10. To Be Alone With You (Bob on baby grand piano and harp)
11. Key West (Philosopher Pirate) (Bob on baby grand piano)
12. Gotta Serve Somebody (Bob on baby grand piano)
13. I've Made Up My Mind To Give Myself To You (Bob on baby grand piano
and harp)
14. On the Banks of the Old Ponchartrain
(Hank Williams/Ramona Vincent) - (Bob on baby grand piano)
15. Mother of Muses (Bob on baby grand piano)
16 Goodbye Jimmy Reed (Bob on baby grand piano)
17. Every Grain of Sand (Bob on baby grand piano and harp)
Ciao Mr. Tambourine,
ho letto la tua risposta a EB e mi sono sentito in dovere di
risponderti, non per contraddirti (la tua opinione è naturalmente del
tutto legittima), ma per esprimere un altro punto di vista. Diversamente
da te, infatti, io apprezzo enormemente le Bootleg Series anche perché,
attraverso le varie versioni delle medesime canzoni, ci consentono
spesso di entrare nelle dinamiche compositive di Bob Dylan, in un certo
senso nel suo modo di pensare e di creare. E questo lo trovo molto
interessante. Inoltre, ed è questo per me il punto fondamentale, tieni
presente che parecchie canzoni basilari di Bob Dylan sarebbero
sconosciute se non ci fossero state le Bootleg Series (e, se vogliamo, i
bootleg non ufficiali che le hanno precedute): pensa solo a Blind Willie
McTell, Series of Dreams, Red River Shore, Too Late (e Foot of Pride che
è la sua evoluzione) e molte altre che erano state omesse dai dischi
ufficiali. Per quanto riguarda il tour del ’74 mi pare di aver letto che
dovrebbe essere l’oggetto proprio del prossimo volume delle Bootleg
Series.
Sempre complimenti per Maggie’s Farm e un caro saluto,
Rudy Salvagnini.
Carissimo Rudy,
ti ringrazio per questa tua precisazione. Sono completamente daccordo
con le tue parole che esprimono quello che io (per superficiale
trascuratezza) non ho scritto nella risposta ad EB. Nella mia risposta
volevo solo sottolineare che nel music businnes tante cose vengono
pubblicate solo a scopo di lucro, fermo restando che a nessuno il denaro
fa schifo, specialmente se guadagnato onestamente e non aumma aumma
capito mi hai?????? Non c'è niente di male nel pubblicare altre versioni
di brani conosciuti e qualche volta, come nei casi da te citati,
permettono di avere una visione più completa su tanti particolari della
vita e del lavoro di un artista. Seguo e stimo Dylan dai tempi di
Blowin' in the wind e Mr. Tambourine Man nella grandiosa versione dei
Byrds, anche se in quella registrazione, come è ormai da anni risaputo,
la canzone è eseguita da turnisti di studio capeggiati da Leon Russell:
il vero mattatore è McGuinn e la sua rickenbaker 12 corde aiutato dai
compagni Gene Clark, David Crosby, Chris Hillman e Michael Clark che gli
tengono bordone ai cori ma ancora sono inesperti con gli strumenti che
furono affidati a session men consumati. Gestisco questo sito dal 2008
pur non condividendo tutto di Dylan, non capisco certe sue paranoie come
i telefonini e le foto, non rivolgere parola alla gente che spende fior
di quattrini per andare a vederlo e non ha nemmeno la soddisfazione di
avere una foto a ricordo dell'evento, ma, pur non capendo lo rispetto.
Permettimi di farti i miei complimenti per il tuo lavoro che seguo sul
tuo blogspot
http://rudysalvagnini.blogspot.com/ e di
consigliare ai nostri amici Maggiesfarmers, se non hanno ancora avuto l'
occasione, di leggere il bellissimo libro da te scritto "Il cinema di
Bob Dylan".
Un abbraccio, alla
prossima, Mr.Tambourine, :o)
Martedì 2
Aprile 2024
Talkin'
12259 - eb1968
Oggetto: Info per Before The Flood
Ciao, sono EB e ho visto che mi avete risposto per i Basement tapes,
grazie mille a proposito. Grazie molte.
Invece ora una domanda su Before the flood: vedo che fra vinili e cd ve
ne sono molteplici, esiste anche una dai bootleg series? A parte quella
alla Royal che ho già? Se no, cosa suggerisci? Spesso prendo le edizioni
vecchie....
Grazie nuovamente! A presto e un caro saluto, EB.
Ciao EB, permettimi di
dire che io non ti suggerisco niente di diverso oltre a quello che hai
già.
Ti spiego perchè, dunque, a me importa una canzone in quanto tale nella
sua interezza musicale e letterale, in poche parole mi interessa il
messaggio dylaniano contenuto nella canzone,e, naturalmente la musica
frutto dello sforzo compositivo di Bob, ma in realtà, tutte le
pubblicazioni delle Bootleg Series non mi attirano, non suscitano in me
la voglia di ascoltare versioni diverse da quelle che già conosco,
insomma, non mi interessa se la stessa canzone ha, nell’arco della sua
vita, dieci o venti arrangiamenti diversi. Che conta è solo la canzone,
spero di essermi spiegato. Probabilmente, ma questa è solo una mia
opinione, il fatto di riarrangiare all’infinito tutti i suoi pezzi sia
per Dylan un’esigenza per non morire nella monotonia di quasi 4.000
concerti dal vivo. Di conseguenza, qualunque versione di una canzone può
essere uno stratagemma per gabbare la monotonia del dover eseguire
migliaia di volte le stesse canzoni. Per questo motivo le Bootleg Series
non mi hanno mai attirato e nemmeno emozionato, e nemmeno sento
l’esigenza di ascoltare le versioni (più o meno belle o brutte) di
canzoni che conosco e che amo così come sono state pubblicate sugli
album originali.
Spero che, detto questo, di non venir tacciato di essere un pessimo
Bobfan, pessimo questo e pessimo quell’altro. Lo dico perchè è già
successo, ma la cosa non mi preoccupa. Io penso che ognuno di noi ha
diritto alle proprie opinioni anche se diverse da quelle degli altri o
della maggioranza. Ci sono modi diversi di amare Dylan e rispettarlo,
non certo l’obbligo di acquistare tutto quello che Sony, per far
cassetta, ripesca dai polverosi cassetti dei suoi archivi.
Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)
Bob Dylan e la pubblicità: una
relazione complicata
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Lunedì 1
Aprile 2024
Memphis, Tennessee - Orpheum Theatre -
March 30, 2024
1. Watching The River Flow (Bob on baby
grand piano)
2. Most Likely You Go Your Way (and I'll Go Mine) - (Bob on baby grand
piano)
3. I Contain Multitudes (Bob on baby grand piano)
4. False Prophet (Bob on baby grand piano)
-- introduced Bob Britt on guitar
5. When I Paint My Masterpiece (Bob on baby grand piano)
6. Black Rider (Bob on baby grand piano)
7. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on baby grand piano and harp)
8. My Own Version of You (Bob on baby grand piano)
9. Crossing The Rubicon (Bob on baby grand piano)
10. To Be Alone With You (Bob on baby grand piano and harp)
11. Key West (Philosopher Pirate) (Bob on baby grand piano)
12. Gotta Serve Somebody (Bob on baby grand piano)
13. I've Made Up My Mind To Give Myself To You (Bob on baby grand piano
and harp)
14. Big River (Johnny Cash) - (Bob on baby grand piano)
15. Mother of Muses (Bob on baby grand piano)
16 Goodbye Jimmy Reed (Bob on baby grand piano)
17. Every Grain of Sand (Bob on baby grand piano and harp)
Memphis, Tennessee - Orpheum Theatre -
March 30, 2024
Band played an instrumental version of
"Watching The River Flow" for about 2 minutes before Bob came on. Then
they did the whole song with Bob on piano
1. Watching The River Flow (Bob on baby grand piano)
2. Most Likely You Go Your Way (and I'll Go Mine) - (Bob on baby grand
piano)
3. I Contain Multitudes (Bob on baby grand piano)
4. False Prophet (Bob on baby grand piano)
5. When I Paint My Masterpiece (Bob on baby grand piano)
6. Black Rider (Bob on baby grand piano)
7. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on baby grand piano and harp) - Bob
walked off stage for about 2 minutes
8. My Own Version of You (Bob on baby grand piano)
9. Crossing The Rubicon (Bob on baby grand piano)
10. To Be Alone With You (Bob on baby grand piano and harp)
11. Key West (Philosopher Pirate) (Bob on baby grand piano)
12. Gotta Serve Somebody (Bob on baby grand piano)
13. I've Made Up My Mind To Give Myself To You - (Bob on baby grand
piano and harp)
14. Big River (Johnny Cash)(Bob on baby grand piano)
15. Mother of Muses (Bob on baby grand piano)
16 Goodbye Jimmy Reed (Bob on baby grand piano)
17. Every Grain of Sand (Bob on baby grand piano and harp)
Frank Zappa aveva un concetto che chiamava "Big Song". Sosteneva che se
ascoltassi tutti i suoi album dall'inizio alla fine, tutto si sommava in
un'unica canzone, un unico pezzo di lavoro. The Big Song era più
concettuale che letterale - le sue canzoni e i suoi album non
confluiscono tutti insieme come un medley infinito - ma ho pensato
all'idea mentre guardavo Dylan a Nashville ieri sera, a quello che
probabilmente sarà il mio ultimo spettacolo dei Rough and Rowdy Ways.
Di solito mi concentro sulle singole canzoni, da "Watching the River
Flow" a "Every Grain of Sand". Questa canzone era migliore la prima
sera. Quella canzone di cui ha borbottato il testo. Ho preferito
l’arrangiamento 2022. Eccetera. Ma non è proprio così che Dylan li
presenta dal vivo. È più come una composizione di 115 minuti. Una grande
canzone.
Anche mentre le canzoni (dovremmo invece chiamarle “movimenti”?)
progrediscono da una all’altra, il suono durante una performance del
Rough and Rowdy Ways Tour è unificato, una sorta di tensione silenziosa
che fluisce e rifluisce, una forza di moderazione che tiene impedire che
qualcosa esploda, per poi lasciarlo esplodere di tanto in tanto in
raffiche concentrate. Nemmeno la musica si ferma mai del tutto, poiché
tra un movimento e l'altro uno o due membri della band continuano a
suonicchiare. Né le immagini cambiano mai, l'illuminazione, l'atmosfera
e l'intensità rimangono le stesse per tutta la notte. Il fatto che,
cover escluse, praticamente non abbia cambiato il programma sera dopo
sera, anno dopo anno, conferma che questa presentazione è una cosa
unificata. Non una raccolta di piccole canzoni individuali ma una grande
canzone.
Questa Big Song, però, sembra raggiungere il suo crescendo finale. A
Dylan restano otto spettacoli in questa tappa del tour. Poi
quest’estate, per la prima volta da quando è tornato in tournée nel
2021, farà qualcosa di diverso: il tour Outlaw con Willie Nelson e
altri. È possibile che il Rough and Rowdy Ways Tour riprenda in autunno,
ma la maggior parte delle persone, me compreso, presume che questa sia
la fine. E che modo di uscire.