AL DIESAN

 

Per Maggie’s Farm , intervistiamo oggi Al Diesan, appassionato fan di Bob Dylan fin dal 1976, esecutore con il suo gruppo del vasto repertorio Dylaniano e apprezzato in varie occasioni per le sue doti vocali, nonché collezionista di rarità in vinile .

 

MF:  Al Diesan, la prima domanda è forse scontata, ma quasi necessaria: come hai   conosciuto Bob Dylan ?          

Era l’inizio dell’estate del 1976 e una sera, assolutamente per caso, rimasi a guardare il telegiornale, trasmisero un

servizio  servizio su Bob (erano i tempi di “Hurricane”): rimasi assolutamente folgorato, nonostante avessi già alle spalle

altre esperienze musicali, sia come ascoltatore che come esecutore. Per me, da quel momento, cambiò tutto,

musicalmente.

MF: C’è qualcosa di particolare che, da allora ad oggi, contraddistingue la tua storia “Dylaniana” ?

In effetti c’è una cosa strana e ricorrente …. il numero 20.  

MF: Perché il numero 20 ?

 Innanzi tutto perché abbiamo 20 anni di differenza di età, lui è del ’41, io sono nato nel ’61 (..il che ricorda  coranche anche una certa Highway....)                  

 

 

MF:   ..e poi ?

..perché il suo primo concerto dal vivo, a cui ho assistito, è stato esattamente 20 anni dopo averlo incontrato            (musicalmente), nel 1996, in seguito perché ha tenuto un concerto nella città dove vivo nell’anno 2000 e anche perché il successivo l’ho visto nel 2002 a Ravenna, dove avevo abitato 20 anni prima…

 

MF: Ti senti , in qualche modo , un “predestinato” ?

Sì, probabilmente sì, ci sono state tante casualità che hanno concorso a rendere speciale questo legame con Bob… ma poi, in fondo, credo anche che ognuno di noi che lo ama, si senta un po’ “predestinato”, o quanto meno privilegiato…

 

 

MF: Parlando della tua attività “live” quale interprete di Dylan, qual è stato il complimento che ti ha fatto più piacere ricevere ?

Ricordo che alla mia prima uscita, al “Dylan Meeting 2003”, uno degli organizzatori, Pascal (un ragazzo di canzoni

nazionalità tedesca), presentandomi al pubblico disse testuali parole: “..quando lui sale sul palco, non canta le

canzoni di Bob Dylan … [pausa] … quando lui è sul palco … lui è Bob Dylan”.

Questo, detto da una persona che mi aveva incontrato e ascoltato solo il giorno prima, è stato davvero sorprendente e

piacevole … devo poi dire che questo tipo di apprezzamento si è ripetuto anche in altre occasioni.

 

 

MF:  In assoluto, qual è stata l’esperienza live più gratificante ?

Sicuramente quella negli Stati Uniti, in particolare a Chicago…

MF: Ci racconti, brevemente, in che modo ?

Alla fine del 2005 ho vissuto per un mese e mezzo nella zona di Chicago ed, oltre ad avere avuto la possibilità di suonare in un paio di locali, l’emozione più grande è stata quella di salire sul palco della Old Town School of Folk Music insieme agli allievi del corso dedicato proprio alle canzoni di Dylan. Su quello stesso palco c’erano stati, in precedenza, concerti di alcuni grandissimi come Odetta e Roger McGuinn.

 

 

MF: Pensando a Bob, qual è il tuo sogno proibito ?

..credo sia ovvio, credo sia il desiderio di tutti… quello di incontrare il Maestro di persona, magari senza dire una parola, ma semplicemente suonare insieme a lui ed alla sua band qualche canzone…

MF: E, più in generale, a livello musicale, qual è il sogno ad occhi aperti di Al Diesan ?

Partecipare, con il mio gruppo, al concerto del I° Maggio a Roma … quello è un esempio di “grande pubblico”, quello che credo possa darti delle vere emozioni forti !

 

MF: Ciao Al , alla prossima !

Ciao a te e a tutti gli amici di Maggie's Farm .
 

Nota di Mr. Tambourine : Ho sentito la prima volta Al Diesan al Pistoia Blues 2006 , sono rimasto a bocca aperta , la sua riservatezza , la sua serietà , la sua precisa esecuzione delle canzoni , la straordinarietà della voce uguale a quella di Dylan fanno in modo che quando Al è sul palco diventa il miglior clone di Bob che io abbia mai sentito . Poi l'ho risentito altre volte e mi è piaciuto di più ancora , supportato dal bravissimo Pino Tocco che creava con la sua acustica il contrappunto ideale , hanno saputo creare nelle loro serate una atmosfera magica dove nessuno fiatava , tutti erano presi dalla musica che scendeva dal palco e si insinuava nella mente creando una dolce senzazione di tranquillità e di pace. 110 e lode Al , te lo sei meritato !!!!!!

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( intervista by Mr. Tambuorine )