MAGGIE'S FARM

sito italiano di BOB DYLAN

 

Le traduzioni in italiano di Andrea Buriani

 

 

CAMPANE DI LIBERTA’ [Chimes of Freedom]

Parole e musica di Bob Dylan - Versione in italiano di Andrea Buriani

Lontano, tra il morire del giorno e del tempo in un solo rintocco,
riparammo in un androne, e i tuoni a frotte.
Maestosi lampi nel cielo, tra le ombre noi lì sotto,
quei bagliori di libertà sfidavan la notte.
Bagliori per i guerrieri la cui forza è il non lottare,
bagliori pei rifugiati ed i migranti in mezzo al mare,
per quei poveri soldati che chiedon solo di tornare,
sono campane di libertà nella notte.

Di laggiù, dalla fusa fornace, di nascosto potemmo osservare
increduli l’assottigliarsi dei muri di città.
Mentre il suono di un canto nuziale nella pioggia andava a svanire,
tra lo sfolgorio di quei lampi: campane di libertà
suonavano per il ribelle, suonavan per lo sfruttato,
suonavano per l’escluso, per l’offeso e il condannato,
suonavano per chi è solo e chi al rogo è poi bruciato,
e su di noi lampi nel cielo: campane di libertà.

E nel mistico, folle rullare, della grandine il martellare,
esplodeva il poema del cielo, nell’incredulità
che un dolce suono d’altare si potesse così allontanare,
lasciandoli lì a sferzare quei lampi in libertà,
che colpivano per i gentili, per i miti e la povera gente,
colpivan per i custodi del sapere e della mente,
per i pittori e i poeti lontani, oltre il limite di questo tempo:
e su di noi lampi nel cielo: campane di libertà.

Nella spoglia cattedrale, chiare storie da pioggia portate
per nude forme senza nè facce nè posizioni
riecheggiavano in lingue mai nate e nemmeno mai pensate
all’interno di prese-per-comodo situazioni,
riecheggiavano per il sordo, per il cieco e per il muto,
per la madre senza un marito e per l’offesa prostituta,
per chi è imprigionato perchè qualcuno lo ha tradito,
e su di noi lampi nel cielo: campane di libertà.

In uno squarcio remoto di cielo bianca una nuvola là si esauriva
mentre la nebbia gonfia ed ipnotica lenta saliva.
Ma di lampi ancora infuocata quaggiù la pioggia dura colpiva
per chiunque costretto a restare, e chi invece partiva.
Colpiva per chi va cercando sui suoi passi le perse parole
e gli amanti rimasti soli con una segreta storia nel cuore,
per le anime gentili imprigionate dal dolore,
e su di noi lampi nel cielo: campane di libertà.


 

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ADDIO ANGELINA [Farewell Angelina]

Parole e musica di Bob Dylan - Versione in italiano di Andrea Buriani

Addio, Angelina, le campane del Re
stan rubando e col suono mi attirano a sé.
Tintinna il triangolo, suonan trombe uno “slow”
Addio, Angelina, c’è del fuoco nel cielo ed io me ne andrò.

Non occorre ci sian colpe, non facciamoci del male,
non c’è nulla da capire, ogni cosa resta uguale.
Sembra un tavolo vuoto anche il bordo del mar
Addio, Angelina, trema ora il cielo e ti devo lasciar.

Il Jack e la Regina stan lasciando il cortile.
sotto il naso delle guardie sfilan zingari a decine
in quel posto dove l’Asso e il Demonio giocan duro.
Addio, Angelina, s’arrotola il cielo, ci vediamo in un futuro.

Dei Pirati, sotto il sole, lancian torbide occhiate,
mentre tirano a lattine potenti fucilate.
A ogni colpo che và a segno, c’è chi un grido in alto getta.
Addio, Angelina, muta il cielo colore ed anch’ io cambio in fretta.

King Kong, con gli gnomi, balla il tango al pian di sopra.
Valentino gli ha insegnato, mentre il truccator s’adopra:
chiude gli occhi dei morti e nessun ne è allibito.
Ma addio, Angelina, il cielo si commuove ed io son già partito.

Levan sassi i burattini, le mitraglie alte le voci
e i demoni lancian chiodi, bombe a mano agli orologi.
Dammi il nome che tu vuoi, non te lo posso ora negare,
ma addio, Angelina, esplode il cielo ma ora posso riposare.

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GIOVANE SEMPRE [ Forever Young ]

Parole e musica di Bob Dylan - Versione in italiano di Andrea Buriani

Che ogni tuo sogno si avveri e ci sia sempre Dio con te.
Non negarti mai agli altri, lascia che gli altri aiutino te ...
E nell’ andare verso le stelle sia tu sempre un passo oltre
e che restassi tu, …. io vorrei … giovane sempre.
Per sempre, giovane sempre.
Che restassi così, oh oh oh si … giovane sempre.

Che tu possa crescere onesta, che tu possa esser sincera,
camminare nella luce, che tu possa conoscere il vero…
Sia tu sempre coraggiosa, guarda oltre l’orizzonte
e che restassi tu, …. io vorrei … giovane sempre.
Per sempre, giovane sempre.
Che restassi così, oh oh oh si … giovane sempre.

Le tue mani sian’ operose, veloci i piedi come il vento,
ma anche fermi sulla roccia quando soffia il cambiamento…
Che il tuo cuore sia gioioso e i tuoi versi cantali sempre
e che restassi tu, …. Io vorrei … giovane sempre.
Per sempre, giovane sempre.
Che restassi così, oh oh oh si … giovane sempre.

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COME SI STA?  ( Like a Rolling Stone )
 
 Parole e musica di Bob Dylan - Versione in italiano di Andrea Buriani
 
 Donavi ai mendicanti, uscendo la sera,
 vestivi così bene nella tua primavera,………. ora più?
 Tutti gridavan : “Stai attenta ragazza,
 finirai col cadere”, “ ma io non son pazza” pensavi tu.
 Usavi tu rider di più
 di chiunque provava a stare un po’ su.
 Parlavi forte, ora non più,
 Non sei più fiera, non lo sei più,
 e il pasto ora vai raccattando senza più una dignità.
 
 Come si sta?……………...
 come si sta……………….
 da completa sconosciuta
 come una pietra che già
 rotolando va.
 
 Oh, hai frequentato, ogni migliore scuola,
 dove hai imparato, a bere a fiumi da sola whisky e poi
 nessuno ti ha insegnato com’è la strada,
 ma dovrai imparare questa vita amara” di rischi e poi
 Dicevi sempre : “compromessi mai
 coi vagabondi”, ma tu realizzerai
 che lui non può venderti alibi mai?
 ma nei suoi occhi anche morire tu potrai,
 e alla fine, un accordo poi fra di voi si farà.
 
 Come si sta?……………...
 come si sta……………….
 senza saper dove si va
 da completa sconosciuta
 come una pietra che già
 rotolando va.
 
 Oh tu, mai lo sguardo hai girato, verso il ciglio aggrottato,
 di chiunque ha provato, che sia clown o innamorato a esibirsi per te.
 Quando mai hai capito che un amante impazzito
 se faceva il buffone ad un pubblico allibito era solo per far ridere te.
 Cavalcavi sicura il tuo cavallo cromato
 col diplomatico(*) ed un siamese gatto pezzato
 com’è dura ora che tu lo hai provato,
 è tutto diverso da come lui ti ha parlato,
 ora che ti ha preso tutto e chissà che ne farà.
 
 Come si sta?……………...
 come si sta……………….
 senza saper dove si va
 da completa sconosciuta
 come una pietra che già
 rotolando va.
 
 Oh, se la principessa sulla torre han portato,
 tra la folla qualcuno, che ha bevuto, ha pensato: “son arrivato”
 Ma allo scambio dei doni, per quanto siano buoni
 quel diamante serbato per le grandi occasioni …… impegnalo.
 Ti divertiva, è chiaro, eri innamorata
 Napoleone in stracci, con la sua parlata
 corri da lui ora, senti, ti ha chiamata
 nulla hai da perdere, non ti ha mai rifiutata,
 sei invisibile ora, non hai segreti, nè alcuna dignità.
 
 Come si sta?……………...
 come si sta……………….
 senza saper dove si va
 da completa sconosciuta
 come una pietra che già
 rotolando va.
 
 (*) il “diplomatico” è un tipo di cappello

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E’ TUTTO A POSTO, ORMAI ( Don’t Think Twice It’s All Right )

Parole e musica di Bob Dylan, versione in italiano di Andrea Buriani

Non serve a star seduti a interrogarsi
non serve, quasi mai.
Non serve a star seduta a interrogarti.
Non capisci ? Capirai .
Quando il gallo canterà ad un’alba che verrà,
guarda alla finestra e lontano sarò già.
Sei tu il motivo per cui io vado via,
ma non ci pensare, è tutto a posto, ormai.

Non serve che tu accenda la tua luce,
nei tuoi occhi, non l’ho vista mai.
Non serve che tu accenda la tua luce
oltre il buio sarò già .
Fino all’ultimo ho sperato che arrivassi a dire o fare
qualcosa che mi desse motivo per restare,
ma non ci siam mai detti : “Sai? Per te io morirei”.
ma non ci pensare, è tutto a posto, ormai.

Ti prego non chiamarmi col mio nome
come mai hai fatto tu .
Ti prego non chiamarmi col mio nome
non lo vorrei sentire più .
Mi sto chiedendo ora, sulla strada che ho voluto,
se è la donna che ho amato la bambina che ho perduto.
Le ho dato un giorno il cuore e la mia anima ha spremuto,
ma non ci pensar, è tutto a posto, ormai.

Ed ora me ne andrò per la mia strada.
Dove porta? Lo sa sol Dio.
E dirti “Ciao” mi sembra esagerato
Così ti dico solo “Addio” .
Non voglio ora dire che mi son trovato male,
ma avresti anche potuto per un pò lasciarti andare.
Del tempo mio prezioso mi hai fatto sol sprecare,
ma non ci pensare, è tutto a posto, ormai.

 

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VICOLO DESOLAZIONE [ Desolation Row ]

Parole e musica di Bob Dylan
Versione in italiano di Andrea Buriani


Han comperato foto dell’ impiccagione ed imbrattato di marrone il passaporto,
è affollato il salone di bellezza di marinai, più che il porto.
Il Commissario cieco è in catalessi, ha una mano legata coi festoni,
gliela muove di lassù l’equilibrista, l’altra lui la tiene nei calzoni.
E mentre la squadra antisommossa cerca invano la sua destinazione,
la mia signora ed io guardiamo fuori stasera in “Vicolo Desolazione”.

Cenerentola sembra così facile, sorride e dice : “Ogni guardato è preso”,
tiene le mani nelle tasche sul di dietro, alla Bett Devis ... più o meno.
Entra Romeo e dice un pò così tra i denti : “Credo proprio tu possa essere mia”
gli fà un’altro : “Sei sfasato, amico mio, è molto meglio che tu vada via”.
E l’ultimo suono che rimane, mentre l’ambulanza corre alla stazione,
è Cenerentola che spazza tutto intorno, in “Vicolo Desolazione”.

Ora le stelle sono tutte impallidite, dice la Luna : “Me ne andrò da un’altra parte”,
C’è una donna che legge la fortuna, ma si è stancata : ha messo via le carte.
Fatti salvi Caino ed Abele ed il Gobbo di Notre dame a Parigi,
stanno tutti facendo già l’amore od osservando ansiosi i cieli grigi.
E il Buon Samaritano si è abbigliato, è già pronto per la rappresentazione:
sta andando al Carnevale di questa notte in “Vicolo Desolazione”.

Ecco che Ofelia si affaccia alla finestra, sono per lei solo un pò preoccupato:
dice : “Son vecchia, ho già ventidue anni e nessuno mi ha ancora sposato”.
Per lei la morte è un fatto assai romantico, tutta di ferro ormai si è rivestita,
per professione ha la sua religione e per peccato una carenza di vita.
E malgrado di Noè l’arcobaleno stia guardando con ostinazione,
non è in grado ormai di vedere oltre il “Vicolo Desolazione”.

Einstein, coi suoi ricordi in un baule, è passato da Robin Hood vestito,
con un suo amico, un monaco geloso, un’ ora fa e recitavan l’alfabeto.
Così candidamente impaurito, chiedeva sigarette ai ragazzini,
poi se n’è andato “sniffando” ciò che usciva, ignaro, dai tombini.
E non è che gli fareste molto caso, eppure ha avuto una sua reputazione
di suonatore di violino elettrico in “Vicolo Desolazione”.

In una borsa di cuoio custodisce il Dottor “Feccia” tutto quanto il suo mondo,
ma i suoi pazienti, senza sesso, stan pensando a una esplosione dal profondo.
Del livello del cianuro nella fossa, l’infermiera responsabile è già,
tiene le carte con su prestampato : “Della sua anima abbiate Pietà”.
Puoi udirli fischiare tutti insieme, non è facile, ci vuole anche attenzione,
soprattutto devi sporgere bene il capo fuori da “Vicolo Desolazione”.

Oltre la strada si preparano alla festa, hanno inchiodato già le tendine a rete,
il “Fantasma dell’ Opera” è già uscito, è la perfetta immagine di un prete.
Ora stanno ingozzando Casanova, di autostima lo hanno sovra-alimentato,
lui è sereno e non ha ancora capito che di parole lo hanno già avvelenato.
E a una ragazza il fantasma grida : “Fuggi da Vicolo Desolazione”,
Casanova, per esserci andato un giorno, ne subisce ancora la punizione.

A mezzanotte i poliziotti vanno, con una ronda di “Superman” alla “Rambo”
fermando per strada chiunque ha capito e quelli che più di loro ne sanno.
Della fabbrica di morte oltre i cancelli, li porteranno sprangandone le porte,
prepareranno la macchina da infarto e attiveranno il pulsante della sorte.
E il kerosene arriva a fiumi, c’è chi si è fatto anche una assicurazione,
dai castelli del potere e nessuno fuggirà da “Vicolo Desolazione”.

Ora Nettuno, quel figlio di Nerone, guarda il “Titanic” bello come non mai
e i passeggeri, sporgendosi dal ponte, gridano forte: “Tu, da che parte stai”?
Con Ezra Pound c’è pure Thomas Eliot : fanno a pugni sul ponte di comando
e i suonatori di “Calypso” ridono di loro, ma i pescatori vanno fiori pescando.
E da tutti gli oblò par di sentire che una “Sirena” ha intonato una canzone
ora nessuno vuole più preoccuparsi ancora di “Vicolo Desolazione”.

S’è rotta la maniglia alla mia porta e la tua lettera mi è giunta proprio ieri
“Come stai” Ora mi chiedi. Stai scherzando? Non credevo d’esser io nei tuoi pensieri.
La gente di cui mi stai parlando, io la conosco, manca a tutti una “zeppa”.
Ho dovuto ad ognuno rifare la faccia e a dare a tutti un nome nuovo di zecca.
E non mandarmi più tue lettere, potrei accettare come sola eccezione
che tu le abbia imbucate o scritte in “Vicolo Desolazione”


 

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SARA [ Sara ]

Parole e musica di Bob Dylan
Versione in italiano di Andrea Buriani


Sulla duna sdraiato, occhi al cielo, rapiti
e i bambini giocavan con la sabbia e le bici,
arrivasti da dietro, ti ho vista passare,
mi eri allora vicina, da poterti toccare.

Sara, oh Sara, dimmi cosa ti ha fatto cambiare, lo sai ?
Sara, oh Sara, sempre dolce è guardarti, definirti no, mai.

Posso ancora vederli sulla spiaggia giocare
coi secchielli nell’acqua e riempirli di mare.
Posso ancora vedere le conchiglie cadere
dalle mani dell’uno, poi l’altro inseguire.

Sara, oh Sara, soave angelo, dolce mia cosa.
Sara, oh Sara, perla radiosa, mistica sposa.

Dormivamo nei boschi al calore di un fuoco,
dopo un rum invecchiato in un bar portoghese.
Loro un pò “Biancaneve”, poi a saltarsi per gioco,
mentre al supermercato tu eri a fare le spese .

Sara, oh Sara, per me è così chiaro, non l’ ho mai scordato.
Sara, oh Sara, ti ho amato da sempre, quando mai l’ho negato?

Le campane metodiste potevo sentire,
io mi stavo curando, ne ero quasi ormai fuori.
Nei giorni vissuti lì al “Chelsea Hotel”,
di notte “Sad-Eyed Lady....” scrivevo per te.

Sara, oh Sara, mia bella signora, sì cara al mio cuore.
Sara, oh Sara, con te vorrei vivere gioia e dolore.

Come ti ho incontrato ..... non lo so,
tra bufere tropicali qualcuno mi indicò.
Nel chiaro di luna, sulla neve tu stai,
o su “Lily Pond Line”, forse lì ti trovai .

Sara, oh Sara, scorpione, sfinge di calico vestita.
Sara, oh Sara, or così inadeguata ti par la mia vita?

La spiaggia ora è deserta, c’è anche pezzo di nave,
sulla riva riposa qualche alga qua e là,
tu mi hai dato una mappa, una porta e una chiave,
io ero in cerca di aiuto e tu mi hai detto: “ Son qua”.

Sara, oh Sara, Ninfa raggiante, frecce ed arco li hai tu.
Sara, oh Sara, resta ti prego, non lasciarmi mai più.

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HO VISTO UNA STELLA CADERE [ Shooting Star ]

Parole e musica di Bob Dylan
Versione in italiano di Andrea Buriani

Ho visto una stella cadere ed ho pensato a te,
che volevi una vita diversa, anche se non con me.
Mi son chiesto allora : “Ce l’avrai fatta tu?”
Ho visto una stella dal cielo cadere giù.

Ho visto una stella cadere ed ho pensato a me,
se sono ancora io lo stesso, o non quello che volevi per te.
Se ho fallito la meta, od ho varcato quel confine che vedevi in me.
Ho visto una stella cadere ed ho pensato a me.

Senti il motore, la sirena suonare
e i pompieri dall’inferno fuggire,
e la gente, che è per bene, adesso prega.

Questa è l’ultima occasione di tentazione,
l’ultimo discorso, l’ultimo sermone:
è la radio che suona.....


e una stella dal cielo vedrai .....fuggire via.
Domani è un altro giorno e non vorrei
dirti ciò che tu volevi e non ti ho detto mai.
Ho visto una stella dal cielo .... fuggire via.

 

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SUI MIEI PASSI [ Let me die in my footsteps ]

Parole e musica di Bob Dylan - Versione in italiano di Andrea Buriani

Non andrò sottoterra soltanto perchè
c’è chi dice che la morte mia prossima è
e io non sarò triste, di certo io no
quando poi nella fossa fronte in alto io avrò.
Lascia che, sui miei passi, la incontri e allor con lei me ne andrò.

Ci son venti di guerra, ovunque è un lamento,
quanto valga una vita si è perso nel vento,
c’è chi crede che il mondo stia per finire,
non imparano a vivere, bensì a morire.
Lascia che, sui miei passi, la incontri e allor con lei me ne andrò.

Non sarò tanto furbo ma capisco ancor bene
se c’è chi vuol che intenda mele per pere
e se il mondo finisce perchè incombe una guerra,
fa che muoia alla luce e non sottoterra.
Lascia che, sui miei passi, la incontri e allor con lei me ne andrò.

C’è sempre nel mondo chi sparge il terrore,
che parla di guerra per ore e poi ore,
ho ascoltato ed ho letto e son stato zitto,
ora è tempo, buon Dio, che tacere è un delitto.
Lascia che, sui miei passi, la incontri e allor con lei me ne andrò.

Se avessi rubini, diamanti o corone,
comprerei ogni cosa e salverei le persone,
getterei in fondo al mare le armi di ogni soldato,
con tutti gli errori del nostro passato.
Lascia che, sui miei passi, la incontri e allor con lei me ne andrò.

Lascia che mi disseti alla pioggia che viene
e d’orchidee mi scorre il profumo nelle vene,
lascia che m’addormenti sull’erba del prato,
e con ogni mio fratello io cammini abbracciato.
Lascia che, sui miei passi, la incontri e allor con lei me ne andrò.

Ma guardate la terra dove si incontra col sole,
laggiù le cascate non lascian parole,
le foreste ed i fiumi, come tutto il creato,
è il respiro del mondo, ciò che Dio ci ha donato.
Lascia che, sui miei passi, la incontri e allor con lei me ne andrò.

 

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SIGNORI DELLA GUERRA [ Masters of war ]

Parole e musica di Bob Dylan - Versione in italiano di Andrea Buriani

Voi “Signori della Guerra”, che costruite cannoni
e seminate in questa terra bombe a milioni,
innalzate poi dei muri e vi nascondete dietro
voglio solo che sappiate: avete maschere di vetro.

Non vi sazia mai nulla che non sia da sbranare,
questa terra è per voi solo un gioco da usare,
voi sfuggite ai miei occhi quando armate la mia mano,
ma se volano le schegge voi fuggite il più lontano.

Voi armate i fucili, ma son altri a sparare,
e il bilancio dei morti poi vi piace ascoltare,
chiusi dentro i palazzi, mentre il sangue di noi
si impasta col fango e ci rende tutti eroi .

Voi ci avete inculcato la paura peggiore:
generare ora dei figli si è diffuso il terrore.
Ma anche solo per un bimbo, mai nato e senza nome,
voi non siete esseri umani, non sarete mai persone.

E nel vostro sonno eterno, quando lui sarà arrivato,
io vi porterò alla fossa in un pomeriggio opaco
e veglierò le vostre ossa, finchè sicuro io non sia
che se anche un’anima avete, lei non sia fuggita via.

 

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UNA TAZZA ANCORA DI CAFFE’ [One more cup of coffee ]

Parole e musica di Bob Dylan - Versione in italiano di Andrea Buriani

Così dolce è il tuo respiro e perle in cielo sono gli occhi tuoi,
chioma sciolta sulla schiena è il giaciglio che tu hai.
Non c’è in te nè affetto, ..... nè stima, nè tanto meno amore,
la tua lealtà non è per me, ma per qualche stella altrove.

[Rit.] Una tazza ancora di caffè,
Una tazza ancora poi andrò,
nella valle laggiù.

Tuo padre è un fuorilegge e un vagabondo di mestiere,
ti insegnerà come barare e i coltelli poi lanciare.
Lui controlla il suo regno e nessun straniero potrà mai entrare,
ma con la voce tremula chiede ancora da mangiare. .......................à[Rit.]

Tua sorella predice il futuro e come tua madre tu lo vedi nelle mani,
non hai mai saputo leggere, non c’è un libro sui tuoi scaffali.
Il piacerti non ha limiti e la tua voce è da usignolo,
ma tu hai il cuore fondo e oscuro come l’ oceano misterioso. ...........à[Rit.]
 

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UOMO DI PACE [ Man of peace ]

Parole e musica di Bob Dylan - Versione in italiano di Andrea Buriani


Guarda alla finestra, baby e vedi ciò che piace a te,
con la banda in testa, a mano tesa passa un tipo che
potrebbe essere il Furer, oppure un prete o chi vuoi tu,
come un uomo di pace, lo sai, spesso avanza Belzebù.

Lui ha una dolce parlantina ed una voce vellutata,
lui sa ognì canzon d’amore che sia statata mai cantata.
Una mano sporca l’altra e una buona intenzione ancor di più,
perchè in un uomo di pace, sai a volte si nasconde Belzebù.

Lui ti arriva alle spalle e te lo trovi in fronte lì,
i suoi occhi come fari a caccia di conigli ,... oh si!
Nessun sguardo lo attraversa, non il Capo della Polizia,
perchè ogni uomo di pace, sai a volte del Demonio è una spia.

Lui veloce ti cattura, ti programma la giornata
quando ogni tuo pensiero pesa una tonnellata.
Può esserti vicino, certo non si nota, ma lui è lì.
e come un uomo di pace, sai a volte anche Satana è così.

Lui può essere noioso, ... bella giornata,
nel barile del tuo cranio può discender la cascata.
Sento che qualcuno cuoce della carne, è certamente un barbecue,
perchè in uomo di pace, sai a volte si nasconde Belzebù.

Lui è un grande umanitario, un filantropo così
lui ben sa dove toccarti, e che ti piace un bacio lì.
le sue mani sul tuo collo, dolce il tocco della bestia sentirai
e in uomo di pace, del Demonio l’esperienza proverai.

Ululare questa notte udrai, ... serpi vedrai,
quercie secolari all’improvviso ai piedi avrai
e se ti vuoi sposare, sarà meglio che lo fai ora o mai più,
perchè in uomo di pace, sai a volte si nasconde Belzebù.

Da qualche parte piange una mamma il figlio suo,
lei stringe le scarpine ed un giocattolo in disuso,
lui insegue quella stella, che per tre saggi sorse ad Est,
e in ogni uomo di pace, m’han detto che un Demonio
spesso c’è,... oh yea.

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BABY BLUE [ It’s all over now, baby blue ]

Parole e musica di Bob Dylan - Versione in italiano di Andrea Buriani


E ora esci dalla mia vita e portati via quello che vuoi.
Qualunque cosa hai in mente, fallo in fretta ora, se puoi.
Orfano è chi resta e non ti servirà piangere contro sole, non si vedrà.
Puoi scomodare i Santi di lassù,
ma tutto ormai è finito, Baby Blue.

L’autostrada è per chi rischia, usa il sentimento, tu.
Tienti quel che hai già raccolto e non ci pensare più.
Quel pittore a mani vuote delle parti tue ha imbrattato le tue lenzuola con sue bugie.
Questo cielo ora ti avvolge sempre più :
sai che tutto ormai è finito, Baby Blue.

Ora reman verso casa, col mal di mare, i tuoi marinai.
“Chi può si salvi ora” è il motto dei soldati tuoi.
L’amante che ha varcato la tua porta s’è preso via da terra ogni coperta.
Ti si muove sotto i piedi anche il tappeto e tu
sai che tutto ormai è finito, Baby Blue.

Tira i sassi dal tuo guado, lascia pure che chiamino,
lascia i morti al tuo passato, non ti seguiranno, oh no.
Un vagabondo è alla tua porta e ora indosserà
quei vestiti che portavi un tempo e non li getterà.
Sfrega un altro tuo cerino, riprovaci tu,
anche se tutto ormai è finito, Baby Blue.

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LICENZA DI UCCIDERE [ License to Kill ]

Parole e musica di Bob Dylan - Versione in italiano di Andrea Buriani

Pensa l’uomo che, con la legge sua, potrà dispor del mondo come vorrà
e di certo se nulla cambierà è vicino il giorno in cui lo farà.
L’ uomo ha toccato la luna, e ha calciato così la fortuna.

Ora una donna c’è, ed è con me, vede la notte passare di lì,
si chiede chi le strapperà la sua licenza d’uccider così.

Lo hanno preso poi, ben educato sai, e soggiogato al fine come non mai,
gli hanno indicato allor quella sua strada che porta al delirio, al dolore e ai guai.
Hanno coperto il suo petto di stelle ed ancor vivo ne han venduto la pelle.

Ora una donna c’è, ed è con me, siede in fronte alla collina e lì
si chiede chi le strapperà la sua licenza d’uccider così.

Ora un demonio in lui, guida la vita sua, verso un destino che gli fa paura,
e la mente sua viene abilmente usata, manipolata con grande cura.
Crede solo a quello che vede, con i suoi occhi, sinceri mai.

Ora una donna c’è, ed è con me, che al grande freddo siede e ora lì
si chiede chi le strapperà la sua licenza d’uccider così.

Tu puoi essere un balordo, un illuso sognatore,
sciupacuori, oppure quello che vuoi.

Puoi mentire anche a te stesso, ma anche tu farai un errore
e quel giorno finalmente capirai.

Ora prega lui, ad un altare che, non è altro che una pozza stagnante,
e gioisce lui nel vedere riflesso il suo volto così raggiante.
Lui è all’opposto di chi gioca leale, e tutto vuole purchè a modo suo.

Ora una donna c’è, ed è con me, vede la notte passare di lì,
si chiede chi le strapperà la sua licenza d’uccider così.
 

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BALLATA DI DONALD WHITE [ Ballad of Donald White ]

Parole e musica di Bob Dylan - Versione in italiano di Andrea Buriani

Il mio nome è Donald White, sapete e davanti a voi ora sto,
voi che giudicate gli assassini ed io un capio al collo avrò.
Morirò su quella forca e la luna brillerà,
son le ultime parole queste che chiunque da me udrà.

Me ne andai dalla mia casa quando giovane d’età
raggiunsi il vecchio West da solo, so che è strano ma fin là
non un cane od un amico mi è rimasto e sai perchè
non riuscivo mai a vivere la sua vita dentro me.

Se io fossi andato a scuola o mi avessero aiutato
sarei forse oggi un dottore, un artista o un avvocato.
Ma ancor giovane ho usato le mie mani per rubare:
dieci giorni di prigione, tanto per incominciare.

Tra i balordi e i prigionieri, tutta gente niente male,
gente sola come me, trovai la pace mia mentale.
Ma quel posto era a dir poco più che sovrapopolato,
sui sentieri della vita mi hanno allora abbandonato.

C’è pericolo nel mare tra le alte onde salate,
c’è pericolo in battaglia tra esplosioni e cannonate.
C’è pericolo nel mondo se tu cerchi libertà,
ma il pericolo maggiore fu per me la società.

Pensai allora di tornare alla mia casa, si, .... penale,
ma era colma e non valeva a quella porta ancor bussare.
“Per pietà fatemi entrare” ma non vollero sentire.
Nulla di quel che dicevo potea per loro ormai contare.

E la notte di Natale, quella del ...... ‘ 59,
morì un uomo senza colpe, e senza un alibi, nè prove,
la giuria mi ha condannato, non ho nulla da eccepire:
non dovean lasciarmi fuori, è così chiaro da capire.

La fortuna è non avere genitori da consolare
che in quel modo muoia un figlio, non potrebbero capire.
E nessun rimpianto avrò senza un pubblico di amici,
che non mi vedranno appeso, incappucciato e voi felici.

 

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AMORE ILLIMITATO [ Love minus zero/no limit ]

Parole e musica di Bob Dylan - Versione in italiano di Andrea Buriani

Il silenzio è il suo parlare, senza violenza nè un ideale,
nulla da dire, lei mi è fedele, lei è vera come il fuoco e il mare.
Qualcuno le porta delle rose e fa promesse di due ore,
lei gli sorride e sembra un fiore, nulla mai la comprerà.

Al mercato e nelle stazioni, c’è chi si scambia le opinioni,
guarda fogli e quotazioni e affida ai muri le conclusioni.
La gente parla del futuro, l’amor mio ne sussurra spesso,
lei è votata all’insuccesso, ma fallire non è vincere, però.

Il “cappa e spada” oscilla, il cero di Madama brilla.
In cerimonie di cavalieri, chi va a piedi ha dei problemi.
Crollano statue di cerini, l’uno sull’altro i burattini,
all’amor mio non gliene importa, lei ne sa troppo di sentenze d’ogni sorta.

Oscilla a mezzanotte anche il viadotto, arranca il medico condotto,
e ogni nipote di banchiere, mira in alto e aspetta doni dl potere.
Urla il vento e sembra un martello, piove, è freddo e come un fringuello
lei ora in volo mi è arrivata, è alla finestra ed ha un’ala spezzata.

 

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DIO CON NOI [ With God on our side ]

Parole e musica di Bob Dylan - Versione in italiano di Andrea Buriani


Il mio nome non conta, la mia età men che niente
e la terra in cui nacqui chiaman Medioccidente,
lì si insegna una legge di obbedienza e paura,
perciò la terra mia certo ha Dio dalla sua.

Ce lo dice la Storia: “Ricordate al domani:
al galoppo si andava e cadevan gli Indiani”.
La cavalleria attacca ed un popolo muore.
era un paese immaturo, ma con Dio dalla sua.

La Guerra di Spagna è finita da tempo
e la Guerra Civile presto è uscita di campo,
tutti quanti gli eroi, decorati con oro,
imbracciato il fucile, certo han Dio dalla loro.

Prima Guerra Mondiale, un conflitto infinito,
perchè mai sia iniziato non l’ho ancora capito.
Poi l’impari e lo accetti, anche se non lo vuoi,
quanti morti è costato, ma c’era Dio con noi.

L’altra Guerra Mondiale, anche lei è finita,
perdonati i Nazisti, ricomincia la vita.
Cosa importa agli Ebrei, morti nei crematoi,
se il nemico cantava: “Si! Abbiamo Dio con noi”.

Ma ora che disponiamo di chimiche armi,
di batteri ammaestrati, poi ci toccherà usarli.
Tu schiacci un bottone ed il mondo va via.
Dai, non farti domande, sai che Dio è dalla tua.

Nei momenti più neri, l’ho sempre pensato:
con un semplice bacio anche Cristo è finito.
Ma non voglio pensare ancora per voi,
Caifa l’ha detto a Giuda: “C’è anche Dio con noi”.

E così me ne vado e accidenti sto male,
confusione totale, non c’è altro di eguale.
Le parole che ho in testa traboccano in terra:
“Dio, se sei dalla nostra, ferma tu un’altra guerra”.

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