MAGGIE'S FARM

sito italiano di BOB DYLAN

 

 LE RECENSIONI DEI CONCERTI 2008

 

 

New York, New York - The United Palace - November 21 2008

by Kevin Ouellette

Sono di ritorno dal concerto. Sono più che eccitato. Bob è uscito al centro del palco ed ha cominciato il concerto con un bang , “Gotta serve somebody”.
Era al centro con l’armonica e , gente , cosa non è uscitò dall’armonica stasera. Non ho mai sentito la sua armonica suonare così bene.
Era il momento giusto per passare alla seconda canzone. Il suo frasegio all’organo era davvero buono stasera , ha aggiunto tanto a molte canzoni.
La prima vera sorpresa della serata è stata quando è venuto al centro del palco , ha preso la chitarra elettrica hollow-body ed ha cominciato “Tomorrow is a long time”. Avrei voluto che la sua voce fosse stata migliore in questo pezzo. Ha davvero grugnito per la maggior parte della canzone.Credo che , essendo stato testimone di questa canzone al concerto all’Orpheus di Boston nel 2005 , la sua prestazione di allora era stata migliore. Ancora buono da vedere e sentire il modo di suonare la chitarra.
“Things have changed” è stato un buon numero. Non l’avevo mai sentito dal vivo da un bel pò di tempo , e con l’oscar di fianco a Bob è stato bello da ascoltare.
“Desolation row” è stata cantata davvero bene fino alla terza strofa dove Bob ha cominciato il fraseggio staccato che ha usato anche in altre canzoni. Mi è se sembrato che realmente abbia ucciso la strofa. Al di là di questo è stato un arrangiamento davvero grazioso.
Sono stato contento di sentire “Till i fell in love with you". Sono da molto tempo un grande fan di Time out of mind e Bob è venuto ancora al centro del palco con l’armonica in mano . E’ stato un numero veramente noioso e sporco di blues con Bob in un interminabile assolo di armonica.
“Make you feel my love” è una delle mie canzoni preferite di Dylan , anche se la sua voce è stata ancora molto grezza anche in questo pezzo. Speravo che gli desse un pò di più di attenzione , sempre una festa per me ascoltarla.
“Spirit on the water” è stata il miglior vocal della serata , assieme ad “Ain’t talkin’”. Bob è molto più facile da capire nelle canzoni soft.
Bob ed i ragazzi sono ritornati sul palco per i bis. Bob è saltato fuori da dietro il sipario e si è messo alla tastiera per “Like a rolling stone” e "All along the watchtower", il mio amico ha detto che è stata una delle parti migliori del concerto. Poi Bob è uscito ed ha preso la chitarra per “Blowin’ in the wind”. Ha suonato eccezzionalmente bene in questa canzone. Ha fatto verso la fine un fluente assolo che ha stecchito tutti. Poi la band ha preso i suoi strumenti ed è uscita dallla parte destra del palco.
Pochi altri pensiori ed osservazioni , Stu ha fatto tanti assoli stasera.
Apparentemente sembra non essere più nella merda con Bob e gli è stato permesso più che la chitarra ritmica , attualmente sta suonando bene , anche stasera.
Per quello che riguarda la band era vestita di nero mentre Bob portava un vestito nero con le bande bianche ai pantaloni , aveva una maglietta blu ed un cappello bianco con la fascia blu.
Bob era molto energico stasera , più delle altre volte che l’avevo visto negli anni scorsi. Si potrebbe dire che si stia divertendo ancora dopo tutto questi anni.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

by Scott Kareff

La logistica dello show è stata bella stasera…. Ho preso la N per la 42° e poi la 1 per la 168° e Broadway , il tutto in circa 24 minuti.
Grande visione dai posti , grande performance di Bob. Un sacco di energia si è aggiunta allo show al momento dell’annuncio del cantante girovago che veniva dall’ Ontario.I biglietti erano disponibili su bobdylan.com.
Era vestito standard come in tutto il Never ending tour. Completo nero , banda ai pantaloni ed un cappello western , armonica al collo e la suonava.
E’ stato un paio di volte sotto i riflettori a pochi passi da noi , ha suonato un pò la chitarra (yeah!).

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

by Chris

E’ stata la sesta volta che ho visto Bob Dylan , uno show buonissimo. Per Krissy era la prima volta e gli è piaciuto un casino. Il luogo era vicino a casa nostra , veramente bel teatro in Washington Heights , costruito nel 1930.
Dylan ha aperto con “Gotta serve somebody” , una delle mie preferite , ed è stato grande. Per me gli altri highlights sono stati “Desolation Row” che mi ha fatto scendere le lacrime dagli occhi ( non avevo mai pianto da quando ero nato , fortunatamente per me , sono come Chuck Norris in questo senso). “Tomorrow is a long time” , “It’s alright ma” , “Things have changed” e “All along the watchtower”.
Dal più recente album , “Beyond the horizon” e “Spirit on the water” suonati veramente bene.
A volte avrei preferito un suono più acustico , e gli show che ha tenuto durante i tour per Time out of mind e Love and Theft erano più ricchi di cose più delicate di questo - banjos , canzoni soft , etc. Questa band usava una viola , mandolinio e contrabbasso a volte , cosa che era bella , ma io penso che questi strumenti siano stati sottoutilizzati . Penso che loro gli abbiano fatto perdere Larry Campbell che allora teneva assieme molto bene tutte le cose della band.

C’era una coppia davvero noiosa dietro di noi che hanno parlato tutto il tempo dello show , sono andati in bagno 10 volte , mi sono arrabbiato con loro dopo l’ottava volta , loro mi guardavano spaventati e mi hanno chiesto scusa , che scamii. Tu vai ad uno show e paghi 60 dollari al biglietto e ti comporti come un idiota , se leggete queste righe tuffatevi nella merda , non vi ho trovato divertenti e tutti nella nostra fila vi odiavano e hanno detto quanto erano felici che ve ne siete andati durante Highway 61. Io ero nella balconata Fila G , sedie 102 – 104 , in caso siate insicuri di essere gli asini dei quali sto parlando.
Il comportamente generale è stato OK , ma devo dire che sono stato sorpreso di quanti idioti sono arrivati in ritardo , sono usciti prima e generalmente hanno dato tanto fastidio durante lo spettacolo.
Per questo prezzo , voglio vedere e sentire ogni secondo dello show , e l’ho fatto. Dylan era grande , anche se penso sia stato dietro la tastiera troppo tempo. Avrei gustato di più se avesse suonato più a lungo la chitarra e l’armonica.
La sua band , quando l’ho vista fra il 1997 ed il 2002 , era probabilmente la migliore , ma anche questa è stata una solida performance. La sua voce andava bene ed è stato bello sentire i nuovi arrangiamenti delle canzoni più conosciute.
Ho letto tante recensioni nei giorni scorsi dove vecchi hippies e nuovi venuti , parlando di Dylan , dicevano che non avevano capito le parole delle canzoni e che i recenti concerti erano fastidiosi , non avevano il suono del 1964 , per questo erano adirati.
Il mio punto di vista su questa gente è che ci vogliono 5 secondi per fare qualche ricerca , ascoltare qualcosa di quello che ha fatto quest’uomo negli ultimi 10 anni o anche ascoltare una delle facilmente disponibili registrazioni dal vivo.
Se non vi piace il modo in cui suona , risparmiate il vostro denaro. Imparate come si scrive una recensione. Dire che non vi piace come suona è come dire che il vostro scrittore favorito è diventato vecchio. Perchè non è stato rinfacciato a Kurt Vonnegut di non aver scritto come nel 1960 quando è uscito con “Timarque” nel 1977 ? Perchè B.B. King non suona più nello stesso modo con il quale registrò quell’ album nella prigione di San Quentin nel 1968 ?
Come potrebbero i WHO suonare come quando suonavano Tommy ? Perchè Caucher suona in modo così strano ? Mi piacerebbe poter capire le parole ! Anche se non capisco cosa voglia dire.

Leggete la parole delle canzoni. Sono poemi. Sono alcuni fra i migliori poemi scritti nella nostra lingua negli ultimi 50 anni. Se non vi piace come suona , bene , ma non venite a dire a noi che lui non è così buono perchè sembrereste dei veri e propri disinformati.

 

Oneonta, New York - SUNY College Alumni Field House - November 18 2008

by Monica Martinangelo

Mr. Bojanles? No, Mr. Dylan ha suonato ad Oneonta.
"I knew a man Bojangles and he'd dance for you
In worn out shoes with silver hair, a ragged shirt, and baggy pants
The old soft shoe he jumped so high, jumped so high
Then he lightly touched down"

Dylan ed I ragazzi sono venuti nella parte bassa dello stato di New York per il 99° concerto del tour 2008.
Oneonta è una piccola cittadina a nors-est di Binghampton ed a sud-est di Syracuse , New York , e molto a sud di Montreal. Città natale di Jerry Jeff Walker , cantante country molto famoso per aver scritto “Mr.Bojangles".
Lo show ha avuto luogo nel Ginnasio del SUNY Oneonta College , biglietti venduti in poco tempo e per un volta il nostro Karma ci ha portati al centro della fila.

Eravamo ancora gasati per la straordinaria prestazione di sabato a Kingston e speranzosi che anche questo show non ci avrebbe deluso.
É cominciato con una rumorosa e violenta “Wiched messenger” tra i sorrisi della folla. Non cresce il muschio sulla freschezza di “Ain’t me babe”, ”The leeve’s gonna break”, ”My back pages”, “High water”, “Stuck inside of Mobile”, le dita snoccavano ed i piedi battevano. Si ballava e si oscillava con Dylan ed i ragazzi e con le loro serenate , con “Ballad of a thin man” , “Honest with me”, “Workingman's blues” ( mentre l’indice Dow Jones affonda ), ”Tweedle dee & tweedle dum”.
Le solite canzoni nella set list , “Highway 61“, “Nettie Moore” (può uno essere più triste?) e “Thunder on the mountain” : niente di nuovo questa sera.
Bob ed i ragazzi hanno imbrigliato la serata con i bis. “Like a rolling stone” è stata suonata come primo bis , seguita da “All along the watchtower” , e come ultima song (a detta di molti l’highlight della serata), Bob ha preso l’armonica e la chitarra elettrica , e dopo aver girato un pò le manopole del tono e del volume , ha trovato un suono dolce per “Blowin’ in the wind”. Molto bella.

Vestito di nero con bande giallo satinato sui pantaloni , stivali a punta e solito cappello in testa , ha offerto una esecuzione dal suo vasto repertorio, che causava qualche pausa per poi girare le orecchie per ascoltare i vecchi accordi familiari che facevano sbocciare i sorrisi e ci si accorgeva che queste versioni erano molto di più di quelle degli anni 60’.

Tra l’altro questo è il motivo per cui siamo venuti a questo 99° show , apprezzando il talento di questo musicista sempre in evoluzione e della sua cow boy band.
Sembra che Dylan e la sua band abbiano trovato il modo di suonare sera dopo sera, anno dopo anno , rielaborando le canzoni preferite dai fans.

Uno può solo immaginare che noia sarebbe stata se queste canzoni fossero eseguite nello stesso modo , sera dopo sera, come erano state registrate su vinile nel lontano passato. Finiti i tempi quando stava al centro del palco con la chitarra acustica , magari cantando Mr.Bojangles , ma , queste erano cose per la vostra collezzione.


°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°


by Howard Weiner - www.visionsofdylan.blogspot.com

MORE RICE AND BEANS

E’ stato un glorioso viaggio verso Oneonta. Ho passato le due ore di bus per arrivare da Kingston parlando di Tell Tale Signs.
Dopo aver verificato il funzionamento di una squallida Super 8 , ho fatto l’ultima parte del viaggio con i miei vecchi amici King e Blaze che erano venuti con me. Bastoni , cervi , una montagna e novanta miglia ci separavano da Oneonta.
E’ atata una fresca vigilia autunnale. Abbiamo ascoltato Tell Tale Signs per tutto il viaggio. “Some of us turn off the lights and we lay off/ In the moonlight shooting by/ Some of us scare are selves to death in the dark/
To be where the angels fly/ Pretty maids all in a row lined up/ Outside my
cabin door/ I never wanted any of them wanting me/ Except the girl from the Red River Shore.”

La sala dell’Alumni Field House è pittoresca e davvero piccola , l' unica concessione consisteva in una bottiglia d’acqua per 1 dollaro.
Hanno preso i nostri biglietti e li hanno messi in un sacco giallo senza restituirci la matrice e ce li hanno ridati alla fine dello show. Non ho capito il senso di questa cosa.
Dylan ha scaldato la voce aprendo con “The wicked messenger”. Ci siamo alzati in piedi , la musica sembrava un tuono . Sotto le luci Bob era vestito di nero , con un medaglione argento , le bande gialle sui pantaloni ed il cappello bianco.
Bob è uscito da dietro la tastiera e si è messo al centro del palco per “Ain’t me babe”
Tra una strofa e l’altra faceva dei gustosi stacchi di armonica , stile 1966.
La sua postura ed i suoi movimenti sono stati affascinanti per tutta la serata.
Il basso di Garnier mi ha masacrato le orecchie per tutto “Leeve’s gonna break”.
Dylan ha cantato con sarcasmo , rivolto ai ragazzi del Collegio “I was so much older than / I’m younger than that now.”
Il banjo di Donnie suonava grande nel brillante riarrangiamento di “High water”. Alla fine di ogni strofa , la cow boy band passava dal sporco suono del blues ad un buon rag-time sound.
L’ululato da lupo di Dylan mi ha risuonato nelle orecchie come un tamburo quando si è portato al centro del palco per “Stuck inside of Mobile” , qualcuno ha gridato “Hey Dylan , mangia un pò di zuppa”. Nuotavamo in un mare di suoni d’organo quando Dylan ci ha castigato con “Ballad of a thin man” , il suo modo di suonare l’organo era infettato , in disaccordo con le battute. Inoltre ci ha propinato  uno dei suoi caratteristici e ripetitivi assoli a due note di armonica , cresce ed invecchia , ma continua a migliorare . Il bombardamento di Rock & Roll è continuato con “Honest with me” , “Tweedle dee” e “Highway 61”. Stu ha suonato più assoli di quanto mi ricordi , si mescolava bene con il tocco jazz di Denny.
Le luci erano basse durante la recita-orazione-cantato-solista di Tweedle – a volte si muoveva come se stesse bilanciandosi su una tavola da surf , sembrava saltato fuori dal ruolo di attore principale di West Side Story.
C’erano un sacco di dita che schioccavano fra il pubblico , Tweedle è stata potente e meravigliosamente strana.

Il punto più alto dello show sono state le canzoni lente di Modern tomes.
“Workingman's blues” è stata immensa – voce potente e fresca con l’accompagnamento di un delizioso arrangiamento. Non c’è niente  di sbagliato nel vivere a rice and beans.
Le sue inflessioni vocali in “When the deal goes on “ e “Nettie Moore” hanno fatto presa sul pubblico. Denny ha aggiunto qualche passaggio creativo come nei riffs in Green Grant di Wes Montgomery .
Dylan era molto animato durante “Like a rolling stone” , ha urlato nel microfono diverse volte intanto che rideva in direzione di Donnie.
Dylan ha ulteriormente eccitato la gente suonando una chitarra Gibson semi-acustica in “Blowin’ in the wind”. La gente è stata gentile , ma non il tipo di pubblico che ti saresti aspettato ad un concerto di Dylan.

Qualunque sia stat il motivo , Dylan è venuto ad Oneonta , New York , una vecchia città con uno snodo ferroviario e due colleges , uno stadio per la minor league dove gli Yankees stanno lavorando per salire nella Major e nella Hall of Fame calcistica. E’ stata una nuova tappa per lo show di Dylan nel suo 20° anno , uno dei più innovativi , strano e bello. Partiamo per i prossimi venti.

www.visionsofdylan.blogspot.com

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

by Bonita Wollard

E’ stato uno show eccellente , e lo voglio dire con ENFASI…….
Ho visto Dylan 5 volte dallo scorso ottobre , e questo è stato di graaaaaaan lunga il più energico , animato ed interessante nelle performances che ha fatto e che ho visto.
Dall' andare al centro del palco , prendere il microfono imitando Frank Sinatra per “Tweedle” , cantando come un cantante solista che non suona strumenti , muovendo il suo corpo in modo interessante.....Britney Spears avrebbe fatto lo spogliarello in questa situazione per intrattenere la gente.....Bob era funky , ed inoltre anche divertente.......
Da non trascurare la assolutamente sorprendente ed interessante nuova versione di “Ain’t me babe” , della quale posso solo dire - un perfetto blues nella sua incarnazione -, con probabilmente il miglior suono di armonica che ho mai sentito da Bob in persona.
Per approfondire le cose riguardanti l’armonica , non so se sia per il fatto della nuova collaborazione con la Hohner che vuole vendere più strumenti , ma , WOW , è come se Dylan avesse preso un calcio nel culo , e sta suonando questo piccolo strumento con la maggior passione che potevo immaginare alla sua età....sono stata sinceramente presa da tutte le volte che la suonava , veniva al centro del palco  suonandola finchè le ruote prendevano velocità....una grande cosa da vedere e sentire , sembrava più animato del solito..

Agitava le mani , alzava le ginocchia , e sorrideva .....verso la fine dell’ultima canzone si stava ancora divertendo , venendo al microfono al centro del palco , e verso la metà della canzone ha fatto finta di suonare la chitarra per vedere la risposta del pubblico.....così si è guardato in giro , ha preso la chitarra ed ha cominciato “Blowin’ in the wind” , lasciando tutti di sasso----questa è stata il tipo di serata. Bob che si muoveva in giro , dando alla gente quello che sapeva che loro si aspettavano da lui....una botta di vita "Bob Dylan".
Questa non è stata la miglior set list , ma vi assicuro , qualunque cosa sia stata , il posto ha dato un vigore nuovo a Bob , che è stato disponibile a suonare per accontentare la gente , ovviamente nel suo personale modo.....Ai miei occhi Bob è sembrato veramente felice di essere stato qui stasera...e questo è il tipo di Dylan-show che volevo vedere. E’ stato il più vicino possibile alla gente , era sulla ferrovia :o)
Non ne posso più per vedere lo show di NYC venerdi sera , incrociamo le dita!.

 

 

Montreal, Quebec - Centre Bell - November 18 2008

by Peter Dare

Cinquant’annni fa (parlando di Bob , vuol dire gli anni 19 & 58) , le monache del St. Theresa mi fecero diventare un membro della “McNamara Band" ( grande refrain d’entrata : “Il mio nome è McNamara , Sono il leader della Band....”. Le uniformi della band erano nere con strisce rosse sui pantaloni , esattamente come Dylan era vestito l’altra sera al Bell Center di Montreal.
Ho considerato il tutto un presagio che potesse suonare Mr.Tambourine (il tamburino era il mio strumento nella McNamara Band), ma....nessuna fortuna , nel complesso un ottimo spettacolo , con Bob al prolungamento del precedente show di Kingston , come ha notato il bobcat Marcel – Ha iniziato molto bene poi a cominciato a rotolare giù per la china – beh magari non male , evitando alcune buche....Se dovessi paragonare i due show , darei a Kingston un “C” ed a Montreal un “B+” ( tenete a mente che, Bob potrebbe anche leggere gracchiando la rubrica del telefono che gli darei lo stesso “A+”)

Il duo “Lay Lady Lay” e “Just like a woman” sono state migliori in Montreal. Ho sentito “John Brown” e “This wheel’s on fire” per la prima volta in concerto – entrambe davvero eccellenti. Ho riso durante “Ain’t talkn’” quando la persona accanto a me ha detto ai due davanti di smettere il loro chiacciericcio per sentire meglio l’immacolata enunciazione di Bob.
Continua così Bob , molto apprezzato , e se vorrai una volta aprire il tuo Theme Time Radio con la sigla della McNamara Band.....verrò di corsa...!

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

by Daniel Guaiani

Secondo I miei calcoli , con l’aiuto di Olaf Bjournier e della sua vasta cronaca , questo era il 405° show di questa band.Tony Garnier è il numero 1 come anzianità con 2026 concerti al suo attivo, George Receli 705 , Stu Kimball 483 e Danny Freeman e Donnie Herron 405.
Questa è il 2104° concerto da quando questo tour , chiamato Never Ending Tour è cominciato.
Era il mio 12° concerto di Bob , ed il terzo che lui teneva qui a Montreal negli ultimi tre anni.
Bentornato Bob , spero che ti godrai il tuo day-off visitando questa città eccitante.
Ed ora lo show : Devo dire che è stato nella media , con alcune canzoni che hanno giustificato il prezzo del biglietto.

Gli Highlights sono stati : sorprendentemente “Lat Lady Lay”, “Lonesome day blues”, ”Spirit on the water”, "Tweedle dee”, ”This whell’s on fire” e “Ain’t talkin’”.

Le canzoni nella media : “The Leeve’s gonna break”, ”Highway 61”, ”Masters of war”, e “Like a rolling stone” con tutto il pubblico in piedi.

Le canzoni terribili : davvero terribili , e con questo intendo dire che dovrebbero essere ritirate se Bob a la sua band non riescono a trovare una versione altrenativa , “Cat’s in the well”, ”Just like a woman”, “Summer days” ( mi piaceva questa canzone dal vivo quando Larry Campbell e Charlie Saxton erano nella band dal 1999 al 2002 , gente , quanto mi manca quella band!), “Thunder on the mountain” che suonava come la versione di un gruppo di amatori che la stavano provando assieme in garage per la sedonda volta ! ,  “All along the watchtower” dovrebbe essere abbandonata definitivamente.                                                                                        

Il locale giornale di lingua inglese riportava la presenza di 6.400 spettatori , mentre il corrispondente il lingua francese , “La Presse” , 6.604.
Questa recensione può essere letta ai seguenti link :
The Montreal Gazette review, English:
http://www.canada.com/montrealgazette/news/arts/story.html?id=aaa09315-7c
0c-4654-96f5-df9c4bc3b95c

La Presse review, French:
http://www.cyberpresse.ca/arts/spectacles/musique/200811/19/01-802110-bob-
dylan-au-centre-bell-le-monument-garde-la-forme.php

Le Devoir review, French:
http://www.ledevoir.com/2008/11/19/217117.html

Ora , io non capisco la gente seduta ai concerti rock , lo show è stato suonato al Bell Center , si , è un’arena , non una libreria.
Bene , sedetevi pure se volete , ma per favore non importunate la gente in piedi!
Se non vi piace stare in piedi avete tre opzioni :
1) Sedetevi e state zitti senza lamentarvi di quello che succede.
2) Non comperate I biglietti per le poltrone.
3) State a casa ed ascoltate un CD , vi suggerisco un live , o un bootleg dal vivo , o meglio ancora guardatevi un DVD ! In questo modo non sarete limitati per stare seduti , potrete anche sdraiarvi sul divano , inginocchiarvi , oppure portare la TV in bagno e guardarla mentre state seduti sulla tazza.
Note : se Bob o qualcuno del suo entourage dovessero leggere queste parole , dovrebbero prendere in seria considerazione lo stupido divieto imposto alla gente di fare foto allo show. Posso capire di non volere la presenza dei media , ma al pubblico....!
Personalmente non mi interessa scattare foto del concerto , ma molte persone lo fanno e non c’è modo di fermarli , specialmente in quest’era dei telefonini che fanno foto e films. Bob ed il suo staff dovrebbero abolire definitivamente questa sbagliata dittatura di impedire ai suoi fans di fare fotografie.
Perchè ? Perchè odio essere distratto dalla security o dagli uscieri per questi motivi , non solo è una scocciatura , ma quella gente in questo modo non fa il proprio lavoro. Quella gente serve in casi di emergenza , invece di essere occupati a fare i genitori cattivi che proibiscono ai figli di fare fotografie.

 

 

Kanata, Ontario - Scotiabank Place - November 16 2008
 
 by Marsh Birchard
 
Questa è stata una set list che ho subito inviato a mio fratelllo Jamie. Una performance a comando . Quando mai il pubblico ha avuto la grande fortuna di ascoltare Vision of Johanna , Every grain of saint , I believe in you , Blind Willie McTell , Not dark yet e Nettie Moore nella stessa set list ? Questa è stata speciale.
 
Che dire , ho lasciato lo show pensando che il rock è il solo genere che piaccia ai fans di Bob. La band è incredibilmente ai suoi ordini e le jams svegliano anche i morti. Bob , particolarmente nello show in questo stadio , è stato come un duro muro sonoro che il mixaggio standard non poteva adeguare ad una notte con una set list come quella di Kanata , riempita così come è stata di melodie dolci e di sentimento.
Se Bob si è legato a queste qualità del songbook della musica popolare americana come i suoi album recenti suggeriscono , dovrebbe fare come Willie Nelson che ha riunito un gruppo di veterani suonatori di country-swing per suonare “The Songs of Cindy Walker”, ripensare la formazione della sua rock-band. Qualcosa come la Lincoln Center jazz combo tour ? Con i violini alla Nelson Riddle .
Eliminare il batterista , direi che è un modo di iniziare. E un chitarrista invece di tre. Un piccolo gruppo , essenzialmente acustico , e via con lo swing. Forse un fiato o due.
 on il ritorno all’era dello Street legal bling delle dita , lo stadio non di dovrebbe più chiamare “Rockin Ruach” (come l’ha chiamato una volta mio fratello Jamie).
Immobile. Nella furia del momento ho visto la mano del Maestro.
 
 Marsh Birchard
 
 °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
 
 by Ray Seed
 
Non so cosa abbiamo fatto per meritare questo , ma spero che gli Dei continuino a sorridere ad Ottawa. Bob Dylan ha suonato qui tre volte negli ultimi tre anni e la sola cosa che ho notato è il suo perverso senso di incoerenza.
L’anno scorso ha suonato qui per 30.00 persone ad un festival all’aperto , ed è parso completamente indifferente a tutta la faccenda.
Sabato sera c’era un misero pubblico di 3.500 persone , e Dylan si è lanciato nella performace della vita.
Immaginate , lui eè atato infuocato tutta la sera e per i pochi veri fans che erano venuti è stata una cosa bellissima.
Per primo dovrei ascoltare ed apprezzare il suo modo di suonare l’organo perchè era alto nel mix e sembrava aggiungere una bella trama alla musica.
E’ uscito da dietro l’organo diverse volte , e anche se il suo suonare non era del tutto regolare , è stato bello vederlo prendere la chitarra per qualche canzone.
Stava al centro del palco cantando sommessamente (se volete chiamare in questo modo questa cosa). I suoi interventi di armonica sono stati eccellenti e benchè non sia un grosso fan di questa band , devo render loro quanto è loro dovuto.
Loro si sono fusi in una cosa sola ed il loro suono è compatto.
Mi è piaciuto specialmente il groove che hannno creato nelle rielaborata “It’s alright ma” e il rirmo col quale hanno suonato “Rollin’ & tumnlin’”.
Il canto di Bob era appassionato e chiaro apparso più evidente in “Not Dark Yet”.
La set list era giusta anche per apprezzare gemme meno note come “Blind Willie McTell" e “Every grain of sand”. Quano si sentono canzoni di questo calibro è come confessarsi , e potete capire cosa voleva dire Joan baez quando disse “ Per coloro che sono interessati , Bob scava nel profondo”.
E’ una nobile professione quella del nostro Bobby. Tutti quelli che sono usciti nella tetra notte di novembre con un sorriso erano pieni di gratitudine e di rispetto , quando Bob spara su tutti i cappelli a cilindro come ha fatto sabato sera , nessuno può avere il minimo dubbio. Lui è chiaramente il solo che può far questo.
 
 

 

Kingston, Ontario - K-Rock Centre - November 15, 2008

Bob Dylan rocks fans in Kingston

By MICHAEL ONESI, WHIG-STANDARD STAFF WRITER

Può essere anche uno dei più grandi cantanti folk del mondo , ma Bob Dylan ha mostrato ai fans di Kingston sabato sera che lui sa come si fa ad essere rock.
Il 67enne ha stupito le 4.200 persone accorse al K-Rock Center con una miscela di blues-rock suonando hits classici come Like a rolling stone , Highway 61 Revisited , Just like a woman e Lay Lady lay.
Così Dylan ha cominciato lo show ( non c’era nessun’altra opening ) con Maggie’s Farm , i fans in platea erano ai suoi piedi. A parte questo , le loro chiappe non hanno toccato la sedia per la maggior parte dello show.
“ I cavalli selvaggi non potrebbero trascinarmi via da questo show , (per riprendere le parole di un altro famoso musicista)” ha detto un emozionato Mattew Back quasi alla fine dello show , riferendosi alla famosa canzone dei Rolling Stones. Il 63enne è stato un fan di Dylan fin da quando lo ha visto che era 17enne. “ Prego Dio che mi lasci in vita almeno per un’altra ora”.
Mark Batson ,44 , ha portato la figlia Evelyn di 8 anni perchè voleva che lei vedesse la leggenda “in persona”.
“ E’ un’occasione unica nella vita per Evelyn. Probabilmente non avrà un’altra possibilità di vederlo ancora” ha detto Batson, questo non vuol dire che Dylan , 67enne , non possa tornare di nuovo a Kingston".
Molti fans usano il termine “icona” quando parlano di Dylan , e non è un’esagerazione dire che è stato influente come Elvis Presley o i Beatles.
Le sue canzoni , come The times they are a-changin’ e Blowin’ in the wind , sono stati i vessilli del movimento dei diritti civili nei primi anni 60’. Lui è un menbro della Rock and Roll Hall of Fame e ha vinto numerosi Grammy Awards ed un Academy Award per la canzone Things have changed ( dal film The wonder boys) , che è stata la terza canzone che ha eseguito durante il concerto di sabato sera.
Quest’anno ha vinto inoltre il premio Pulitzer con una speciale citazione “ per il suo profondo impatto sulla musica e sulla cultura americana”. Diversi esperti letterati stanno spingendo perchè gli sia assegnato il Premio Nobel per la letteratura , perchè ritengono il significato delle sue canzoni poderoso.
Oltre il suo stato di “leggenda” , Dylan non è famoso per avere una bella voce , che ha continuato a peggiorare nel corso degli ultimi  anni , e qualche volta sembra una lima per le unghie , rendendo difficoltoso capire i suoi testi poetici.
Sabato sera Dylan poteva essere capito bene , ma ci sono state alcune canzoni veramente monotone o troppo raspanti.
A giudicare dalle altre recensioni dei concerti di Dylan in questo tour , Kingston ha avuto Dylan in una forma splendida. Altre città non sono state così fortunate , inclusa Calgary.
“ Questo è un artista il cui pubblico adorante aveva dimenticato da tempo la voce di Dylan....ma con il tempo che ha consumato le sue corde vocali , il suo monotono borbottio è diventato difficile da capire” ha scritto Nick Lewis del Galgary Herald circa il concerto del 27 ottobre , “ E’ stata una noia e non si capiva una cacchio di una parola”.
Per i veri fans di Dylan , la voce non è più un problema. Infatti è ormai una cosa che fa parte dello charm dell’artista.
“Non ha importanza , conosco bene le parole delle sue canzoni” ha detto enfaticamente Brooke Gilmour “ Lui è un’icona. Guardati in giro , quante persone di diverse generazioni e di età diversa. Tutti amano Bob Dylan”.
Marilyn Armstrong ha sentito queste storie sulla voce di Dylan , ma ha deciso che doveva vederlo e sentirlo di persona.
“ E’ stata una buona opportunità per vedere un icona che difficilmente potrò vedere di nuovo” ha detto la Armstrong.
Il marito di Marylin , John , anche lui ha voluto sentire la leggenda con le proprie orecchie.
“Questo mi riporta ai tempi della High School , Dylan è sempre stato così “ ha detto il 59enne John “ La sua musica è eccezzionale , ecco perchè siamo qui”.
Coloro che credevano di sentire solo i suoi classici si sono sbagliati. Lui ha suonato 17 canzoni , un mix di vecchio e nuovo , e quando ha suonato i classici gli ha dato uno spirito nuovo.
Le altre canzoni , caratterizzate da begli assoli di chitarra elettrica , hanno riscosso grandi applausi.
Considerando che Dylan ha cominciato la sua carriera nel 1960 , è appropriato dire che sabato sera , essenzialmente è stato un “grande amore” , con i fans che apprezzavano qualunque cosa Dylan facesse.
Per la maggior parte della serata Dylan è stato dietro la sua tastiera , ma occasionalmente usciva per suonare la chitarra o l’armonica deliziando la gente.
Dylan cambia l’ordine delle canzoni ad ogni concerto , ma i bis di questo tour sono sempre gli stessi , e sabato sera è stato così , ha finito con Like a rolling stone e All along the watchtower.

L’unico rammarico del concerto di Dylan è stato che non ha detto una parola al pubblico , nemmeno un quasi obbligatorio "Hallo Kingston". Lui è andato al microfono ed ha cominciato a cantare per due ore dritto e filato. La sola volta che ha parlato è stato per presentare la band verso la fine della serata.
I fans di Kingston non l’hanno presa come un’offesa , perchè difficilmente Dylan chiacchiera durante un concerto.( ha solo mormorato nove parole durante lo show del 4 novembre in Minnesota nella notte delle elezioni. E’ stata una sorpresa che l’uomo che era stato nel 1960 un difensore di diritti civili abbia detto soltanto “ Sembra che le cose cambieranno adesso”. , nella storica notte nella quale l’America ha eletto il suo primo presidente nero. E’ triste che abbia scelto di base di ignorare la cosa e di non condividere l’esperienza con la folla).
Un’altra stranezza di Dylan : è uno dei veramente pochi performes che non gradiscono la presenza di fotografi che scattino fotografie durante i suoi concerti.
Questo non è un problema per la gente che va agli show , ma ogni fans stamattina , aprendo The Whig Standard per vedere una foto dell’icona , è rimasto deluso.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

by Monica Martinangelo

Pioggia di novembre , ma non Hard rain in Kingston.
Partiamo dal principio , oltre il confine per il concerto , abbiamo puntato al nord con i nostri passaporti con il tergicristallo al massimo per la pioggia che cadeva. Abbiamo passato il Thousand Islands Bridge per raggiungere Kingston. Il K-rock Center era in fermento. Abbiamo guardato in giro dove si poteva prendere una buona birra canadese , e al suono dell’introduzione eravamo seduti ai nostri posti nella seconda fila. Chiamatelo cattivo karma , ma i nostri posti sono sempre sulla sinistra.
Che dire ? ,compero i biglietti più costosi per essere vicino e stare ai piedi di Bob e devo vederlo sempre dal didietro , almeno la smettesse di portare la giacca lunga ed i pantaloni bordati , si mettesse un paio di Levis stretti , almeno potrei vedere il suo sedere.
Mio marito pensa che le sedie erano al livello giusto per vedere perfettamente i ragazzi che suonavano le chitarre, lui non conosce i loro nomi e dopo lo show ha detto , e cito “ Il ragazzo alto con gli occhiali ha suonato bene la sua fender ", gli è piaciuto come ha suonato.
Tutto è cominciato dopo l’ultima goccia e poi un cielo notturno stellato , con una favolosa esecuzione di Maggie’s Farm, eravamo pronti per la cavalcata.
Tutti quelli che assistono ad uno show di Bob , sia egli un fedele fan , un discepolo , un novizio o un vecchio hippie degli anni 60’ , o qualcuno che viene tanto per fare qualcosa di diverso , si siede in previsione di sentire qualcuno dei vecchi classici di Bob. Stasera non ha fatto eccezzione , così Lay lady lay ha toccato il nostro cuore , Stuck inside of Mobile with the Memphis blus again ci ha fatto battere forte i piedi e snoccare le dita.
Non avevamo ancora smesso di sorridere che Bob ha attaccato Highway 61 e dopo una stupenda versione di Just like a woman. Ancora qualche goccia , potrei giurare di aver visto la testa di un falco sullo schermo , può anche darsi che me lo sia immaginato , e qualche canzone più scura : Nettie Moore , The lonesome death of Hattie Carrol e Ballads of Hollis Brown. Canzoni che sono standard come Spirit on the water , Honest with me , e Thunder on the mountain sono state ben eseguite.
Bob ed I ragazzi sono ben allenati a suonare queste canzoni sera dopo sera. Bob guida la band , senza il bastone , offre delle buone cose con la tastiera e l’armonica , che teneva con una mano mentre agitava l’altra libera.
Con il suo cappello Stetson ed il suo scintillane costume fino alle scarpe a punta , Bob non ha creato disappunto. Con un sorriso da un orecchio all’altro , siamo stati davvero bene. Può essere stata la birra canadese a farci ridere così , o forse il ritmo , il blues e le melodie , o il modo che suonava la tastiera , mi piace pensare che siano state un pò di tutte queste cose. Quando Bob si avventurava fuori dal suo posto dietro la tastiera per i vecchi hits dei giorni andati si metteva al centro del palco davanti al microfono , suonando la chitarra conduttrice e qualche volta l’armonica , il sorriso rimaneva stampato sulla nostre facce. Due mariti che di solito non esprimono giudizi hanno detto questo il mattino dopo “ Ciao Bob , hai messo assieme tutto questo cercando di rendere lo show diverso , è evidente , ma ci vuole qualcos’altro , come dire ai ragazzi della band – Fate una pausa – poi dovrebbe sedersi con la chitarra acustica da solo , oppure la tastiera , ma sempre da solo - Ho risposto “ Ha suonato la chitarra l’altra sera , e l’ha suonata bene !. Mio marito ha risposto – Beh , avrebbe potuto fare di meglio , lui ha scritto tutte quelle canzoni!- Lui sperava di sentire Mr.Tambourine man o It takes a lot to lough an’ a train to cry – queste previsioni mi hanno spinto a venire a questo concerto , ma non è stato quello che mi aspettavo , forse la prossima volta !-
Con il “Mind eye” sullo sfondo , Bob ed i ragazzi sono tornati per mandarci a casa con un calcio di Like a rolling stone ed All along the watchtower , che ci hanno completamente soddisfatto . lasciatemi chiudere con XYZ ( eXceptionalYyear Zimmy) , alla prossima !
P.S. un saluto a Mayor Rosen , è stato un piavere rivederlo , e Kingston è una bella città , torneremo l’estate prossima !.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
by Art Milnes

Voglio dire che questo è stato tra l’altro uno dei migliori show che ho visto. La band era ben stretta e vicina al suo leader Dylan , che è sembrato divertirsi questa sera. Un evento inatteso , e tante grazie al sig. Dylan per essere venuto in questa piccola città come Kingston. Qualcuno dei migliori lavori all’armonica che Dylan ha mai fatto.

 

 

Sudbury, Ontario - Sudbury Arena - November 13, 2008

Dylan attira diverse generazioni

By ANGELA SCAPPATURA, THE SUDBURY STAR

Giovedi notte , l’icona pop Bob Dylan ha provato che , dopo 50 anni , la sua musica è ancora importante per generazioni di fans.
“E’ una leggenda “ dice Mikale Robitaille , 16 anni “ Non è come la musica di adesso che parla solo di sesso , droga e Rock n’Roll , la sua musica è roba reale e manda un buon messaggio”.
Robitaille stava fuori dall’Arena con tre giovani amiche , come altre migliaia di persone che vanno ai concerti , aspettava che aprissero le porte. Diverse generazioni erano presenti fra la folla , con gruppi di teenagers , adolescenti e fans di mezza età.
Amy Gagnon 16 anni , ha detto di avere nella parete di camera sua una specie di santuario dedicato a Dylan , “ la sua musica mi ispira , amo tutta la sua roba”.
Dylan era già stato a Sudbury in precedenza , ma i fans sembravano sapere che questa potrebbe essere l’ultima visita alla città del 67enne vecchio musicista.
Un uomo , che ha seguito Dylan fin da 1968 , si è detto impaziente di vedere di persona quanto Dylan fosse invecchiato.
“ Salirà sul palco con un deambulatore , una stampella o avrà due uomini che lo porteranno sul palco ?” chiede John Scott con sorriso , “ Nonostante la sua età , il vero Dylan-fan non se andrà da qui scontento – ha detto – loro conoscono Bob Dylan , sanno cosa aspettarsi”.
Il publico stava ancora accomodandosi nelle sedie quando Dylan ha iniziato la sua sold-out esibizione con “Watching the river flow”. Vestito di nero con una fedora bianca in testa , Dylan ha suonato la tastiera per la prima parte dello show stando sulla destra del palco.
Non ha detto una parola al pubblico ed ha aspettato la metà della quarta canzone per uscire da dietro la tastiera e mettersi al centro del palco con la sua chitarra. É stata la prima volta che si è messo al centro del palco e la folla ha accolto entusiasticamente questo cambiamento.

Dopo molte canzoni , è stato duro vedere che un piccolo gruppo di teen-girls vicino alla prima fila si erano messe ad lanciare urletti come se Dylan fosse un infuocato giovane idolo pop.
A metà dello show , Steve Gossling , uno del pubblico ha detto di essere “graziosamente impressionato”. “ Sto pensando a quello che questo ragazzo ha visto nella sua vita e come potrebbe essere soddisfacente per lui essere qui , 60 anni dopo, e vedere che alcune delle cose che scrisse sono state per la maggior parte recepite – ha detto bene , tra una canzone e l’altra – “ Non è cosa da tutti i giorni che un cantautore leggendario di 70 anni venga nella nostra città a cantare e funzioni ancora come questo ragazzo !”.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

by John Levesque

Momento magico #1 : La band è partita con la familiare sequenza di accordi dell' intro di Workingman blues #2 , mentre Bob girava intorno nella semi-oscurità davanti alla sua tastiera . Invece di mettersi al suo posto di lavoro , Bob ha preso la sua chitarra che stava di fronte alla batteria e si è diretto al microfono al centro del palco.
La Band ha sfumato la intro di Workingman blues e Bob ha cominciato a suonare Girl of (from) the north country. I cinque minuti seguenti sono stati il momento più bello della serata , forse dell’anno – Bob ha cantato dolcemente la sua nostalgica ballata come se fosse stato da solo nell’Arena di Sudbury , con gli anni che scivolavano via da lui , come il silenziosimmo ed attentissimo pubblico ha potuto vedere.

Momento magico #2 : Due canzoni dopo la band ha ricominciato Workingman blues #2 e Bob l’ha cantata al microfono centrale . La sua resa vocale ed il suo manierismo fisico oscillavano nel tempo e nello spazio tra Al Johnson e Bing Crosby. Ogni frase viene resa vitale da come Bob mima lo svolgersi della vita in quei tempi epici di resilienza e risoluzione , la canzone è l’artista e l’artista è la canzone.

Momento magico #3 : Bob attacca Mr.Tambourine Man , ed è stato come se tutti , lui compreso , si rendessero conto che poteva cantare questa immortale canzone in pubblico infinite volte tra il presente ed il futuro.

Bob era infiammato stasera , molto meno Denny e Stu. Non c’è stata traccia di Paul James , anche se Stu è salito sul palco solo alla sesta canzone. ( qualcosa era successo , ma noi non sappiamo cosa). E’ stato come se sul palco ci fossero state due fazioni diverse , Bob , Tony , George e Dennie che marciavano alla grande , e Stu & Denny che guardavano il mondo come se stessero suonando per il loro funerale.
Per compensare le loro mancanze della serata , Bob è stato a lungo davanti e al centro del palco, cantando Most likely you go your way ed altri pezzi della metà degli anni 60 con questo atteggiamento , armonica in mano per sottolineare e separare ogni strofa.
Il pubblibo di Sundury è stato attento ed ha apprezzato lo show dall’inizio alla fine .
Con due miniere della zona che hanno annunciato l’imminente chiusura in questa settimana , la gente di qui sapeva tutto sui workingman’s blues.

 

 

Oshawa, Ontario - General Motors Centre - November 12, 2008

Dylan continua a borbottare

by Steve McLean (CHARTattack)

Era una serata importante per me , ho fatto una camminata fino alla parte bassa di Oshawa ed ho visto Bob Dylan , e adesso posso tranquillamente dire che non vedo nessun motivo per ripetere questa esperienza.
Possiedo una manciata di album di Dylan , ho grande rispetto per tutto il suo lavoro che lascerà in eredità , le sue canzoni più conosciute mi sono familiari , così mi definirò un fan casuale.
Sin da quando è diventato una leggenda della musica del 20° secolo , ed ora ha 67 anni , ho sempre desiderato vederlo prima che fosse troppo tardi. Le mie aspettative non erano particolarmente esigenti quando sono entrato nell’arena , così non sono rimasto particolarmete sorpreso dall’aver visto due ore di uno show mediocre.
L’Arena , con sedie aggiuntive per aumentarne la capacità , probabilmente fra le 5.000 e le 6.000 persone per il concerto. C’erano parecchi posti vuoti e gli altri occupati da persone abbastanza letargiche. A parte qualche Yahooos e un paio di entusiastiche ovazioni nei bis , il tutto è stato abbastanza tranquillo.
La voce di Bob Dylan è stata così atroce che ancora potreste chiedervi che cosa ha cantato per la maggior parte dello show, e il fatto che lui cambi arrangiamento e parole abbastanza spesso alle sue canzone non rende per niente facile il compito di riconoscerle.
Queste erano le cose negative , i musicisti che lo accompagnavano erano eccellenti. Lui è stato dietro la tastiera per la maggior parte del tempo , con un cappello bianco ed un vestito nero con bande bianche sui pantaloni che lo facevano sembrare in uniforme. La parte di organo è stata prominete in molte canzoni , ed Al Kooper potrebbe essere contento di come sono state suonate le sue note. Dylan è uscito da dietro la tastiera per suonare l’armonica in diverse occasioni , veramente notevole nella lunghissima “ Just like Tom Thumb’s blues”.

Se qualche volta siete stati in una decente taverna nel sud dell’Ontario che offre musica dal vivo da oltre 25 anni , probabilmente avrete visto il chitarrista rock-blues Paul James da qualche parte lungo la strada , Dylan ha fatto quello che aveva fatto due decadi fa al Toronto’s Nags Head , suonando insieme , e probabilmente i due sono rimasti in contatto.
James è stato il solo chitarrista sul palco per le prime cinque canzoni , ha suonato “The leeve’s gonna break” ed ha fatto un bell’assolo in “High water”. É stato inoltre fondamentale con un nuovo arrangiamento di “Tangled up in blue” , poi ha suonato “Honest with me” , “Highway 61” e “All along the watchtower”.
James è misteriosamente scomparso dopo “High water” e non si è visto nemmeno quando Dylan ha presentato i musicisti sul finire dello show , ( la sola volta che l’uomo nato con il nome di Robert Zimmerman ha parlato al pubblico). James è stato rimpiazzato dai due chitarristi titolari della band , Stu Kimball alla ritmica e Denny Freeman alla solista , assieme a Dylan c’erano il bassista Tony Garnier , il batterista George Recile ed il polistrumentista Donnie Herron ( che ha suonato la viola , il banjo , il mandolino . la pedal e la lap steel guitar ) , loro formano un gruppo di talento.

Un solido rock-sound ha caratterizzato molte canzoni , “Honest with me” , forse troppo alta di volume , “When the deal goes down” è stata fatta a tempo di valzer , e qualcosa simile ad un mix fra reggae e country per “Nettie Moore”.
Benchè Dylan sembrasse che stesse facendo i gargarismi per la maggior parte del tempo , la sua più ispirata prestazione è stata probabilmente “Highway 61”.
Dopo aver lasciato il palco con un apprezzabile applauso dopo “Thunder on the mountain , non è stata una sorpresa quando Dylan e la band sono ritornati per “Like a rolling stone”. Per usare una parola che viene detta spesso nel mio ufficio al ChartAttack , la canzone è stata “epica” , sfortunatamente non la prestazione , i brividi che mi aspettavo di sentire per tutto il corpo non si sono mai fatti vedere.
Adesso ho visto Dylan , suppongo di essere contento di averlo visto , ma sono sicuro che le mie impressioni sarebbero state molto più positive se l’avessi sentito ai suoi inizi. L’uomo può continuare a cantare , le sue canzoni hanno realmente colpito la gente in questi anni , ma io non ho avuto la minima idea di cosa stesse cantando per il 90% del tempo mercoledi.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
by Jeremy Schneider

Bob ha fatto un buon lungo giro in Canada in questa stagione , dalle montagne alle praterie , girando per l’Ontario per 6 show in questo tratto del tour, ha girato tutto il nord drl paese . Lsa storia è apparsa l’altro giorno su un giornale locale , Bob è andato a visitare la casa della gioventà di Neil Young.
Durante la sosta per il concerto di Winnipeg , é salito nella stanza da letto di Neil , ha guardato dalla finestra , la vera finestra dalle quale guardava Neil quando suonava la chitarra . E stato un bel momento per Bob , sapendo che faceva le stesse cose nello stesso tempo nel Minnesota.

Oshawa , sulla sponda del Lago Ontario , popolazione 140.000. La general Motors è la linfa della città , ma da quando l’economia ha mollato , il rapido deterioramento della general Motors ha messo in difficoltà un sacco di aziende di minuteria che lavoravano per lei , penso che ci siano ancora nubi nere sul settore automobilistico.

Il luogo dello show è la vecchia sede della General Motors , che se n’è andata da un’altra parte due anni fa.

Sono arrivato da Toronto 90 minuti prima dell' apertura dei cancelli prevista per le 7,30 p.m. , ho aspettato 15 minuti per presentare i miei biglietti pre-pagati al personale. Frugare in un sacco di buste non numerate per trovare il mio biglietto è sata una cosa che ha messo a dura prova la mia pazienza- Poi , con finalmente in mano il biglietto , gli scanner elettronici non sono riusciti a riconoscerlo , così sono tornato al Will Call per avere la conferma che mi avevao venduto i due posti. L’intero processo ridondava di stupidità . Questo tipo di cagate non dovrebbero succedere in Toronto , comunque......

In una notte di luna piena , Bob ha apero il concerto con una potente Wicked Messenger , con il suo vecchio amico bluesman di Toronto Paul James che sostituiva i due chitarristi per una parte del concerto.
Il suono era buono , ben lungi dal tormentato pasticcio che avevo sentito nel precedente concerto di Hamilton la scorsa estate , probabilmente grazie alla piccola arena , molto intima , che conteneva al massimo 3.000 spettatori.

La sua forma e la sua voce erano grandi , al massimo. Just like Tom Thumb’s blues è stata la seconda battuta , una bella versione dove l’ho visto venire al centro del palco per un fantastico assolo di armonica.
La gente era proprio vicina quando Bob stava al centro del palco di fronte al microfono , era più di un front-man da quella posizione.

Poi è stato rock saltellante con The Leeve’s gonna break . Tony Garnier ha fatto un sacco di numeri col contrabbasso , mentre il super utile Donnie Herron , l’unico a non portare il cappello , suonava il mandolino. Intorno al palco molti sorrisi.
Le canzoni seguenti della set list sono quelle che hanno scatenato i sogni del Bootleggers.
Una lenta “Tangles up in blue” ha portato la gente sul tasto della familiarità , e Geotge Recile ha riposto il suo martello nella cassetta degli attrezzi. La versione rinnovata era più lenta e più determinata che la versione standard che era più trotterellante.Negli annni scorsi Tangled era la presenza principale nella set list , adesso ha ridotto la sua frequenza.E’ stata una versione melodica , reinventata , che ha portato una ventata d’aria fresca al vecchio cavallo di battaglia. E’ seguita “Highwater” che è una delle canzoni più importanti della trilogia TOOM , L&T e MT. La metafora è stata inerente allo stato attuale dell’economia del Paese - tutto l’oro e l’argento sono stati rubati-. In questo pezzo Donnie è andato a ruota libera con il banjo , mentre Paul James gli rispondeva alzando il livello della canzone con diverse scalate di chitarra.
La mia bocca ha toccato la terra quando Bob ha lanciato la cow boy band nel numero seguente , “Man in the long black coat” – una rarità che ho inseguito da diversi anni , fin dal mio primo concerto di Dylan nel lontano 1992, sperando di sentirla fare dal vivo.
Mi sono girato agli amici accanto a me (che hanno sempre contato su di me per sapere le canzoni che avrebbero sentito nella serata), dicendo loro che da molto tempo questa era la miglior set list alla quale ero stato testimone.
In questa ha riscritto il testo di nuovo : (“I went down to the river/But I did miss the boat”).A questo punto Paul James si è ritirato cedendo il posto s Stu e Danny , ambedue vestiti in nero col cappello , che hanno preso il loro posto uno vicino all’altro sulla sinistra del palco.

Dopo i fortissimi primi cinque pezzi , Bob ha presentato come sesto “Tweedele dee & tweedle dum”. Questo pezzo non è mai stato uno dei miei preferiti , ma stavolta si è guadagnato un nuovo rispetto. Bob era al centro del palco di nuovo , suonando con l’armonica , muovendo in modo strano le ginocchia in una specie di ballo , poi ha dato spazio ai chitarristi per i loro solos. Danny e Stu si scambiavano i riff , rispondendosi uno con l’altro , cosa penso dovuta al fatto che erano uno di fianco all’altro e non come di solito ai lati opposti del palco.

“Desolation row” è stata veramente martellante , Bob rideva in certi punti. Lui e Donnie hanno suonato alcune cose pregevoli durante l’esecuzione. Il suo fraseggio è stato di nuovo reinventato e non c’era traccia della tecnica di canto che usava nei tempi sassati. Nell’ultima parte della canzane Bob ha sputato fuori ogni sillaba come una martellata (“And no—bo—dy has to think a—bout De—so—la—tion Row”)
Le seguenti sono state “Till i fell in love with you” e “Simple twist of fate” , entrambe tematicamente correlate , in che modo l’amore ha la possibilità di separarsi dalle cose del mondo , che grande combinazione piena di bramosia , la perdita e la disperazione.
Nonostante negli show precedenti Bob abbia suonato qualche volta la chitarra , questa sera non c’è stata traccia di questa eventualità. Si è alternato fra la tastiera e l’armonica , con la gente entusiasta specialmente quando stava al centro del palco.
“Honest with me” , molto rock , ha preceduto un significante momento per “When the deal goes down”.
E’ tornato al rock-tempo per la bruciante “Highway 61” , e dopo di nuovo l’atmosfera tranquilla ed il quasi parlato di “Nettie Moore”
Dopo la versione piena di energia di “Thunder on the mountain” Bob ha lasciato il palco , con il pubblico che chiedeva a gran voce “more”.
LARS e AATW sono stati gli standard per i bis.
Questo è stato il miglior ahoe di Dylan del quale sono stato testimone. Guardate la set list ! Tutti voi bootlegger , occhio a questo. Bob ha chiuso la luce in una bottiglia in Oshawa.

 

 

London, Ontario - John Labatt Centre - November 11, 2008

By JAMES REANEY - Sun Media

London , Ont. – L’enigma senza fine che risponde al nome di Bob Dylan è tornato al John Labatt Center l’altra sera.
Questa volta con Dylan c’era un vecchio amico – il blues-rocker Paul James di Toronto – sul palco per l’inizio di questo show di due  ore , presenti 3.200 fans.
All’inizio del set , l’icona rock con una calcolata voce “squack” ( rauca ed aspra) ha suonato delle versioni completamente riarrangiate di qualche vecchio classico come I’ll be your baby tonight , Master of war e The leeve’s gonna break.
Avere un Paul James infuocato dall’inizio dello show è stata la sola differenza positiva fra questo ed il concerto dell’altra sera e del concerto del 2006 che Dylan ha tenuto ancora qui nella London Arena.
Questa volta Dylan è sembrato essere più animato , e uscito da dietro la tastiera diverse volte per suonare l’armonica , facendo un sacco di gesti di incoraggiamento alla sua eccellente band.
La tastiera , che era quasi scomparsa l’altra sera , è stata prominente , ricordando il classico suono dell’ Hammond di Al Kooper negli anni 60’.
Entrambi gli show sono stati diversi. La scorsa notte una versione troppo lunga di Ain’t Talking da “Modern Times” è durata per metà del set principale. Dopo un desolante applauso , Dylan e la band sono ritornati sul palco per Like a rolling stone ed All along the watchtower. Entrambi i pezzi sono stati forti ed hanno strappato una vera ovazione al pubblico.
Come nel 2006 , la sua voce era totalmente rauca ed aspra . Questo ha annoiato numerosi fans e anche questa sera è stata la stessa cosa. Era un rumore , non una cosa buona , questo può essere detto del concerto al London center.
Oh bene , questo recensore ha deciso di accettare la decisione di Dylan di prendere in giro le sue parole famose, Quando voleva che una frase fose chiaramente capibile – diceva la sbiascicata “ I hope that you die” da Master of war , o l’irinica “ You think i’m over the hill” da Spirit on the water” e la minacciosa “ How does it feel?” da Like a rolling stone , solo queste parole si sono potute capire.
“Incomprensibile” , Dylan l’ha fatto capire chiaramente durante la presentazione della band , un indizio che il Maestro e Giullare può essere capito solo quando vuole lui.

Dylan ha trattato i suoi testi come un maestro di jazz manipola una melodia familiare. Inoltre Dylan sembra girare e storpiare le sue canzoni per adattarle con una forma nuova alla sua voce.

James lo ha incontrato la prima volta nel 1986 quando Dylan è apparso alla Toronto’s Nag’s Head Tavern ed è stato ospite di James e della sua band.
L’altra notte , il chitarrista di Toronto è stato brillante , bei fraseggi blues per eseguire la sua parte dello show. Sia nel pezzo d’apertura “Cat’s in the well” e sia in “Love minus zero/no limits” Bob e James erano in sintonia. La sintonia è stata eccitante nel 5° pezzo . La touring band di Dylan è buona , come lo erano gli Hawks , ma vorrei vedere un’ altro ritorno di James sul palco.

Come nel 2006 , gli organizzatori del Dylan’s tour , hanno stupidamente proibito macchine fotografiche e cineprese allo show. Dovete credere alle mie parole , Dylan portava un grande cappello bianco da cow boy , un vestito nero con bande rosse che lo facevano sembrare il gestore di un hotel del vecchio west.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

by Lara Souter

Lasciatemi dire che Bob Dylan è bello. Non ho mai provato tanta soddisfazione in vita mia per un concerto. Dylan non offre il solito vecchio concerto notte dopo notte. C’è qualcosa di spontaneo e significativo in ogni parola comprensibile che dice. Se ascoltate quello che dice , potreste capire quanto torturato ed umano sia quest’uomo.E questa è la ragione , ne sono sicura , per la quale così tanta gente lo ama.Perchè lui è proprio come noi.

La scorsa notte ho ricevuto il messaggio forte e chiaro. Lui è umano. Lui è sensitivo. Forse lui al momento delude molto. Questa è la ragione per la quale  dopo lo show ho quasi schiaffeggiato un gruppo di persone che stavano denigrando la sua prestazione. Ma cos’è che ascoltano ? Il suo show è brillante. Fa sempre nuovi arrangiamenti e mai la stessa set-list. Quest’uomo è un genio.
Certo , posso essere stata troppo dura con loro. L’ultima volta che ho visto un suo show è stato 5 anni fa , e pensavo le stesse cose. Mi aspettavo un viaggio attraverso qualche vecchio classico che avevo cantato tante volte. Non sono una vera Dylan-fan. Non sono un’ascoltatrice.
Ciò per cui vale la pena di andare al suo show sono i piccoli momenti di se stesso che offre al pubblico ogni volta. Spero che nel 2009 vada sempre più nel profondo di queste cose. E’ un uomo che cerca sempre di evolversi , proprio come tutti noi. I veri fans dovrebbero apprezzare la sua trasparenza , prima di giudicarlo.Io credo in lui.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

by John G.

Mentre scriverò qualcosa di più lungo domani ( e più noioso ) lasciatemi dire che Paul James ha aggiunto più lui da solo allo show che i due chitarristi nella seconda metà dello serata. Era selvaggio , i suoi assoli erano scintillanti , e questo ha infiammato la gente. Alll’inizio Cat ‘s ha lottato con il suono difettoso , che sarebbe stato il problema di tutta la serata , e Love minus zero è stata bella  ( sono contento di averla sentita , era la prima volta per me ) ma con Paul è stata infuocante. Toni si è divertito molto e faceva girare il suo contrabbasso stando in piedi.....e urlava “ L’ultima strofa!!” , e allora fagli capire la conclusione , una volta ancora , due....fatto!
La presenza di Paul ha aggiunto qualcosa di più sul palco , tutti si sono divertiti , anche Bob.....i risultati parlano da soli.
Paul ha guardato il resto dello show seduto di fianco a me ( con gli occhiali da sole , era una cosa bizzarra , perchè Paul con i Ray Ban Wayfarers sembrava l’immagine sputata di Bob nel 64/65.....così è stato come vedere il giovane Bob che guardava il vecchio Bob ).
Denny e Stu sono ritornati ed hanno avuto i loro momenti ( I’ll be your baby tonight e una Thunder on the mountain dove tutti battevano i piedi , che alla fine ha infiammato il pubblico grazie al martellamento di George che ha sostituito il tempo di shuffle col rock. Mma Paul James ha davvero mostrato la differenza che può fare , anche per Bob , avere un chitarrista con la mano “calda”, persino adesso. Spero che sia stata una anticipazione per l’avvenire piuttosto che una novità momentanea.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

by Dave Ford

Wow , che differenza . Ho postato una recensione di Bob in Detroit e penso fosse stanco di cantare. Lo show di London è stato un giro di 180°. La sua voce era di nuovo buona , specialmente chiara nelle ballate tranquille , la band è stata molto efficente. Bob ha fatto qualche piccola danza dietro la tastiera , ha preso l’armonica diverse volte e sembrava in sintonia col pubblico. Il solo disappunto è stato per It’s alright ma – ha borbottato le parole rendendole incomprensibili. La gente era con lui , totalmente , dalle 9,00 fino alla fine , sorridendo a Bob quando stava al centro del palco. Highlight della serata sono state She belong to me , Girl of the north country , Not dark yet ( con un grande assolo di armonica ), Master of war e Nettie Moore.
Mio fratello è venuto con me , non aveva mai visto Dylan dal vivo , dopo lo show mi ha detto “ Sapevo che era bravo , ma non  pensavo fosse così bravo!”
 

 

Sault Ste. Marie, Ontario - Essar Centre - November 9, 2008

Dylan , esibizione senza nessuna sorpresa

By Jeffrey Ougler

Visti I risultati della scorsa settimana , e dato il fatto che Dylan aveva indirettamente detto qualcosa a favore del neo-presidente eletto , Barak Obama era così ingenuo da aspettarsi una citazione , tre una canzone e l’altra , da parte dell’icona culturale americana , con tutta la confusione che c’è a sud del 49° parallelo ?
Salvo una breve presentazione della sua band a metà degli encore di sabato sera all' Essar Center di Sault Ste.Marie , il solo contatto verbale di Dylan con il suo pubblico è stato di tirar fuori con la sua voce ghiaiosa che ormai è diventata un marchio di fabbrica ,17 canzoni dal suo immenso catalogo che lui , così intelligentemente e forse coraggiosamente , sceglie per fare una piacevole set-list in ogni show.
Lo show , nello stile ormai senza senso di Dylan , è stato senza sorprese per chiunque stia seguendo i più recenti concerti del suo neverendingtour , che ha toccato il Canada , gli Stati Uniti e l’Europa per mesi. Non ci sono schermi giganti , niente luci che confondono la mente. Solo Dylan , che fa passare il concerto stando dietro una tastiera , attorniato dal quintetto dei suo accompagnatori.
Chi si aspettava che lo show di sabato fosse una festa di grandi hits avrebbe fatto meglio a rimanere a casa con “The essential Bob Dylan“ sul suo CD player , per gli altri che contavano su un amore Mariposesco acustico , sono spiacente.
Di fatto , si può solo dire che Dylan ha generato un livello di volume elettrico esagerato , che sarebbe bastato per una fusione nucleare , niente di delicato o sofferto , dovete sentire le canzoni così come le fa Dylan e non come sperate voi. Per questo , tanti artisti anziani – anche se i loro show sono dinamici – si appoggiano su collaudati classici commerciali per mantenere l’attenzione costante , Dylan per contro , va oltre ogni senso , suonando solo le sue più canzoni più famose alla fine dello show , principalmente offerti come bis.
La sua esibizione all’Essar Center , in questo senso , è stata un vero testamento.
Dylan non ha fatto nessuno dei suoi hits fino alla fine del set regolare , mai una canzone capace di eccitare la folla , fino alla ben nota Like a rolling stone , la prima canzone dopo 14 che ha riscosso un forte applauso , i bis sono stati All along the watchtower e Blowin’ in the wind.
Non che la altre canzoni della set-list fossero solo contorno , ma questi sono i fatti.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

by John Levesque

Il giudizio sullo show di stasera : la gente con i biglietti da tutte le parti dell’Ontario , è venuta per un ossequio. Bob e la band sono in forma eccellente , la sua voce era chiara ed elastica come l’ avevo sentita negli anni recenti , e Bob funziona veramente , sia sul palco che con le canzoni.
Ha suonato la chitarra due volte stasera , durante una meravigliosa bluesy Don’t think twice all’inizio dello show , e nel mezzo in Highway 61 , dando a queste canzoni una marcia in più. Tutti i pezzi rock ( Highway 61 , The leeve’s gonna break , Thunder on the mountain , Honest with me ) sono stati assolutamente torridi , e Bob ha cantato queste canzoni con la maestria di uno che ha fatto questo lavoro per più di 45 anni.
Come ho scitto nella precedente recensione , Bob ha suonato molto l’armonica ,uscendo da dietro la tastiera per far questo e cantando col microfono al centro del palco. La band è totalmente in accordo con le necessità di ogni canzone.
Gli standouts includevano Blin Willie McTell , una sincera I Believe in you , When the deal goes down ( con assolo di armonica!), Nettie Moore (una vesione piena di anima che è stata più cantata che parlata),e la bellissima Blowin’ in the wind che ha chiuso la serata .
Una nota sul fatto che c’era gente che pur avendo le sedie si alzava in piedi disturbando la possibilità di stare concentrati sulle canzoni per quelli che stavano seduti. All’uscita dell’Essar Center molta gente si lamentava che la gente delle prime file non stava sempre seduta , così ho pensato che lo stare seduti , a modo di vedere di questa gente , fosse un giudizio negativo nei confronti di queste persone.Ci sono molti modi diversi di omaggiare Bob e la sua incomparabile musica. Per i bis ci siamo alzati in piedi , ma è anche una gioia stare seduti e gustarsi ogni momento.

 

 

Kalamazoo, Michigan - Wings Stadium - November 8, 2008

by Jim Barrett

Abbiamo sentito il sound-check nella piccola arena intanto che compravamo i biglietti all’ultimo minuto , inizi ed arresti irriconoscibili, qualche istruzione di Bob alla band.
Trovato tre sedie magnifiche , lasciate incredibilmente libere nella prima fila , dritte in faccia a Bob. Ero stato ai suoi piedi tante volte negli anni scorsi , ma questa sistemazione era la migliore che avessi mai avuto!.

L’apertura è “Thunder on the mountain” che continua in “Maggie’s Farm” , un’emozione immediata!.Bob in nero con bordi sgargianti sul collare della giacca , mani e gambe , i suoi movimenti interrompono la fascia di luce bianca che viene dall’alto e dal pavimento. Il palco era tutto addobbato con velluto nero.
Il suo cappello color crema di campagna con fascia nera , sembrava dell’era delle vecchie elezioni. Maggie’s è una grande opener , con forza nel suono e nel testo.
Note : La band era sistemata di fronte al nuovo organo di Bob , a volte leggera e a volte più incisiva al comando di Bob. La tastiera suonava meglio di quella che aveva prima , e a volte sembrava il martellante suono di quella di Little Richard.

Dylan ha passato molto tempo al centro del palco , soffiando nell’armonica e cantando nel microfono centrale. E’ stato grande vederlo  in quella posizione diversa per la mia esperienza live ,l ’avevo sempre visto dietro uno strumento. In questo show ho visto un artista totalmente coinvolto in tutti gli aspetti sul palco , musicalmente , liricamente , strumentalmente , drammaticamente.
La sequenza delle canzoni , con attineza al suo attuale catalogo , persino le luci , hanno creato un totale effetto drammatico.
Riflettendo oggi , è evidente che abbiamo beccato una buona serata. Queste cose succedono tutte le volte di questi tempi ? Sottolineo che dopo tutti questi anni di tour , con una band giusta , etc , Dylan ha potuto mettere tutto insieme in un amalgama consistente , esperienza molto soddisfacente per un vero Dylan-fan! Penso che lo seguirò ancora nei suoi tour!

L’importanza delle luci non va sovraenfatizzata , anche se aggiungono una nota drammatica come mai nei tour precedenti. Le luci cambiano in ogni canzone ,sia quelle in fronte che quelle alle spalle , creando una serie di ombre e sfumature di colore vibranti , passando dal bianco al classico porpora vellutato , come in una vecchia Hollywood.
“Ballad of a thin man” era scura , spettrale , specialmente per terminare il set principale.

Ma ora torniamo allo show. “Rainy day women” e sembrata una buona apertura , con la gente sorridente , gustando anche le luci , buona risposta del pubblico , tra l’altro sia la canzone che il pubblico erano la risposta alla nuova legge promulgata nel Michigan che permette l’uso per motivi medici di Marijuana.
Ovviamente Bob in gran spolvero di voce sin dall’inizio.
Buona esecuzione della gloriosa “It’s all over now” , il suono c’era e la voce era chiara come un nuovo mattino. Questa è sempre stata la mia canzone preferita , che ti fa gustare il testo bello e malinconico , un bis di quelli senza tempo per i Graetful dead. Stasera è stata giubilante , divertente! Bob la eseguiva con gioia , ai miei occhi , una celebrazione......”It’s all over now”.

A questo punto mi sono reso conto che stavo assistendo ad un grande show di Bob Dylan. La scelta di “TD & TD” all’inizio ha creato disappunto , la differenza con le prime tre canzoni era evidente , ma questo era il trucco e l’ossequio. In una parola è stata una performance drammatica.
Luce bianca che illuminava i ragazzi dal pavimento , e lui ha cantato senza strumenti al centro del palco , questo è stato Chaplinesco , un film ispirato di Vincent Price.Le sue mani nella posa delle pistole che sparavano sul pubblico cattivo , le sue gambe ballavano , saltellava anche , e la sua voce che snocciolava il testo da un potente miscofono dell’era delle big-band. Questa performance è stata una serie di cose che non avevo mai visto fare da Dylan prima d’ora. Rock & Roll Vaudeville.


Ho sposato la mia Irish Colleen nel 1999 , e il nostro primo ballo era “Make you feel my love”.
Abiamo visto assieme molti concerti di Dylan , ma dal giorno del matrimonio questa è stata la prima volta che abbiamo visto Dylan cantare questa canzone.
Ci siamo presi le mani con il nostro piccolino seduto in mezzo a noi e ci siamo scambiati un lungo bacio di grazie a Dylan che aveva ridestato le nostre passate emozioni. Una bella canzone , suonata proprio per noi , con posti meravigliosi....

“Hollis Brown” ed “Hattie Carrol” sono entrambe state gli highlight di questa serata.

“Ma voi che filosofeggiate di disonore e criticate tutte le paure , toglietevi il panno dagli occhi.
Non è tempo per le lacrime”.
Potete , adesso , sentirlo cantare queste cose ! Roba potente.

“Tings have changed” è stata buona…e la musica era più terrosa di quanto ricordassi , con il violino che le dava un senso più acustico.
“It’s all right ma” è stato un momento lirico eccezzionale , ed anche questa , come “It’s all over now” era decisamente upbeat. Al mio piccolino di 5 anni è piaciuta particolarmente “the song about mom”.
“Workingman blues” è stata decisamente un highlight , con la voce di Dylan che ha messo serietà sulle facce della gente.Questo è stato importante , in qualche modo , catturando l’attenzione per questa battaglia di speranza verso le cose buone , con la gente in piedi ad ascoltare. Dylan , mi è sembrato ,ha eseguito questa canzone come la “vetrina” della sera , e tutto quello che aveva dentro l’ha riversato in questa canzone. Non ho pianto , ma avrei dovuto.

Ha riportato poi la gente alla realtà con “Highway 61” , Bob ha preso quella che sembrava una Gibson 175 SG ( potrei sbagliarmi sul modello ) una chitarra semi-acustica tipo jazz , iniziando molto liberamente un riff che ha ripetuto per la maggior parte della canzone , mentre la sua notevole band turbinava in una diga melodica di rock n’ roll.
Di nuovo , un’emozione , e a questo punto il mio ragazzo si muoveva , saltava , ballava , con i pugni al cielo e un grande Bob-sorriso sul volto ( cosa che , per la mia esperienza , capisco benissimo!).

“Ballad of a thin man” è stata un’altra meravigliosa , inaspettata emozione per finire un superlativo Dylan show , ancora una volta significati politici evidenti , con l’ ideologia conservatrice di Mr.Jones scaricata nella fogna come se fosse un acquoso budino.

Devo dire che questo è stato uno dei più godibili Bob Dylan’s show al quale ho avuto il piacere di assistere. Dopo questa settimana eccitante per l’America , un nuovo Presidente , io e la mia famiglia , inaspettatamente in prima fila davanti a lui , Dylan in gran forma come un vecchio buon vino invecchiato bene , sempre in grado di portar via la mia mente , e con mio figlio che stanotte picchiava sulla sua piccola tastiera entusiasticamente “cantando” molte delle parole di “This old man.... he plays three, he plays nick-knack on my knee…”
Ho perso il conto , ma questo è probabilmente stato il mio 50° show di Dylan.
Grazie a tutti quelli che leggeranno questa recensione

 

 

Milwaukee, Wisconsin - Riverside Theater - November 6, 2008

Bob Dylan traveste le sue canzoni molto più di se stesso.

By Dave Tianen of the Journal Sentinel

Forse nessuno ha ampliato i contorni della musica rock più di Bob Dylan.
Negli hanno 60’ ha fuso il saper leggere e scrivere con la coscienza sociale della musica folk con una nuova energia propulsiva e li ha elevati entrambi.
Ha dato un nuovo potere poetico e metaforico alla musica ed ha cambiato il modo di scrivere le canzoni nella cultura popolare.
E, per quanto non di proposito , ha usato la canzone come una nuova forza per il cambiamento della condizione sociale nella nazione. Infine , per la passata decade , è stato di nuovo un ritorno di creatività raro nella storia della musica rock.

Ma giovedi sera al Riverside Theatre , un altro aspetto dell’influenza dylaniana si è manifestato.
Dylan ha , in qualche modo basilare , cambiato il senso di cosa vuol dire essere performers nella musica rock.
Non è stato un gran concerto , lui è realmente poco espansivo e quasi comicamente non comunicativo. Dove veramente ha rotto il modello base è stato nell’approccio alle sue stesse canzoni. In concerto , si è preso il diritto di alterare drasticamente persino qualcuna delle sue più amate composizioni , qualche volta fino al punto di renderle a mala pena riconoscibili.
La parte critica di me ammira questa cosa. Significa che le canzoni di Dylan rimangono vive , evolvono la loro essenza , e lui ha una grande immaginazione e una creatività e un’intelligenza particolare per ripensare e rivedere anche le sue creazioni più grandi.
La set-list di giovedi arrivava per la maggior parte dal magnifico trio di album “Time out of mind” , “Love and Theft” e “Modern Times”.
In generale quelle canzoni sono rimaste intatte. “Love sick” era facilmente riconoscibile. Anche se ho pensato che il grande riff di chitarra che caratterizza “Thunder on the mountain” era stato cambiato , la canzone essenzialmente non era cambiata. Mi piace il nuovo tocco swampy del riff di chitarra di “Tweedel dee & tweedle dum” .“Summer days” sembra ancora essere ispirata e oscillante tra il suono western di Bob Wills e quello rockabilly della Sun Records .

Ma alcunbi dei “classici” sembravano aver ricevuto un colpo di maglio. “Hard rain” è stata reinvaetata con una linea ritmica che ha trasformato una profezia dell’Apocalisse in una canzoncina da ballo di un granaio di 4° categoria. La stessa sorte ha subito “Girl of north country” dove il suono del basso sembrava quello di un basso-tuba. Per qualche motivo sconosciuto , Dylan ha dissacrato una delle sue più importanti ballate country , è’ stato come se “Girl of north country” fosse diventata “Girl from Pulaski”. “Tangled up in blue” è stata maciullata da un suono così monotono che ha tagliato in due una delle più potenti favole della narrativa dylaniana.
Inoltre , Dylan non solo ridisegna radicalmente il suo paesaggio musicale , ma rifiuta testardamente di dare al suo pubblico una qualsiasi indicazione. Non solo nessuno dei classici rielaborati sono stati presentati , ma non ha detto una parola al pubblico durante l’intero set principale.
La cosa che colpisce principalmente è che Dylan viene dalla tradizione folk , dove abitualmente gli artisti sono soliti aver uno scambio di opinioni con il pubblico , cambiando la loro visione delle cose o semplicemente spiegando lo scopo della canzone.
Questo è un senso che in qualche modo basilare , Dylan ha sempre tenuto nascosto. Giovedi , è uscito in un tipo di costume – vestito scuro e cappello grigio – che era una reminiscenza del vecchio eroe della TV Yancy Derringer. Ovviamente è una mascherata voluta. Forse , ancora più di Elvis , Dylan rimane in maniera sconvolgente sia familiare quanto fondamentalmente uno sconosciuto.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Review by David Moyer

E’ stato piuttosto insolito , anche nei Bob’s standards. E’ difficile descrivere che tipo di sound veniva fuori. Qualche volta le cose erano swing , forse.
La stessa Highway 61 era come una pustola . Il resto delle canzoni erano molto diverse dal precedente tour e del precedente suono della sua band , che mi ha fatto venire il dubbio se stessero sperimentando e cercando qualcosa che non sono ancora riusciti a trovare.
Dopo 26 volte credo sia stata la prima che sentivo Love minus zero/no limits , è stato un ossequio. E’ stata inoltre la prima volta che l’ho visto mettersi al centro del palco e cantare senza suonare uno strumento. Un’altra cosa nuova è stata durante Just like a woman , quando nel ritornello è stato zitto ed ha lasciato che fosse il pubblico a cantarlo. Niente chitarra ma diversi piacevoli assoli di armonica che accentuavano quello che stavano suonando.
Bob è uscito col cappello bianco. Nessuna contestazione eccetto per Girl of the north country. Avevano vecchi microfoni rettangolari che davano l’impressione di assistere ad una vecchia puntata dell’Ed Sullivan Show o di Laurence Welk. Non chiedetemi perchè. Erano diversi per qualche ragione.
Le chitarre erano tutte di fronte alla tastiera questa volta. Stu ha suonato molto più l’elettrica delle altre volte , e ha fatto la maggioranza degli assoli.La tastiera a volte era più alta di tutti durante diverse jam , anche se non era sempre il caso. Penso che il basso fosse troppo debole di volume , Bob ha cantato OK , la voce era un pò impastata e confusa nel mix a volte. La sua voce è stata protagonista del crescendo finale di Hard rain , ce l’hanno sparata in faccia che avevamo l’impressione di essere sotto un bombardamento , ma si sa che quando vai a vederlo vedrai un sacco di cose diverse da quelle che ti aspetti , non sai mai quello che succederà.

Normalmente posso fare a meno di Tweedle Dee , ma stasera mi è piaciuta , per altro con un certo Texas-feeling.
Mentre era difficile sbagliare con Tangled up in blue , questa volta la mia preferita delle versioni live che ho sentito nel corso degli ultimi 14 anni. Ma qualcosa è successo per la prima volta da molto tempo , non sono riuscito a riconoscere Girl of the north country. Questa cosa mi ha fatto sentire come un principiante , ma devo dirvi che era una versione davvero strana , detto questo non sono sicuro di aver compreso la ragione di questa cosa.

Infatti , ho un piacevole dubbio se questo sia stato il mio “bizzarro” concerto di Dylan. E’ stato uno show tranquillo e unico.Ho cercato di immaginare quello che pensavo dello show , e credo che alla fine mi sia piaciuto ed ho apprezzato il fatto che stavano suonando dal vivo e facevano le loro cose , certamente divertente.

Cosa abbiano fatto in realtà è ancora più di un mistero per me. Non mi sento di dire che sia stato uno dei migliori shows che ho visto, ma come sempre , ne valeva la pena.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

by Jerry Spanbauer

Ripenso allo show di Dylan dell’altra sera nel bellissimo Riverside Theatre nella parte bassa di Milwaukee e credo di dover fare poche osservazioni al riguardo.
Sono un veterano di più di 30 show , il primo nel 1986. L’avevo visto in questo posto anche nel 1990 e nel 1994.( Mia personale annotazione , ero felice di essere accompagnato dal mio migliore amico , veterano di più di 20 concerti , che sei settimane fa era stato investito da un’auto mentre era in bicicletta e ridotto malamente , al punto che pensava di non poter venire stasera al concerto , ed era contento di avercela fatta). Ero anche in compagnia della mia bella moglie Karri e dalla sua amica Chris che avevano voluto che comperassi il biglietto anche per loro . Fra tutti e quattro avevamo visto più di 100 concerti di Dylan.

Lo show è stato sold-out poco dopo che i biglietti erano stati messi in vendita , ho visto tanta gente in cerca dei biglietti per la strada.
Con qualche momento di eccezzione , l’intero show è stato di basso livello , quasi sotto i piedi. Sono stato sorpreso da “Thunder on the mountain” che è stato il primo , nella serata Bob ha fatto un sorprendente numero di solos di organo , in particolare è stato fantastico quello di “Hard rain” e mi ha fatto sorridere per diversi minuti.
Tonnellate di taglienti assoli di armonica , a volte mi incantavo a seguire il lavoro ritmico di Toni e George . Ogni volta che assisto ad un concerto di Bob devo sottolineare particolarmente il fine lavoro di Toni , musicista davvero bravo.Ci sono stati alcuni fantastici passaggi di chitarra in “Lonesome day blues” con Denny che ha eseguito un applauditissimo assolo come non avevo mai sentito.             “Tweedle dee & tweedle dum” , con Bob al centro del palco che faceva i suoi caratteristici movimenti. Un’altro pazzo riarrangiamento di “Tangled up in blue” , c’è stato un momento che ho sentito la mancanza della sua chitarra , ma è sempre una grande canzone in ogni caso.
Molto solide “Love sick” e “Highway 61” – “Ain’t talkin’” non aveva la tensione che avrebbe dovuto avere. La band è stata così grande in “Summer days” che ho pensato che pochi anni fa non era così capace , hanno finalmente trovato il loro suono in tanti memorabili passaggi della serata. Bob ha detto qualcosa come “ Grazie amici” durante la presentazione della band.

Show molto solido che probabilmente non cambia la vita di nessuno , ma piacevole e godibile. E’ stato bello vedere Bob più attento a tanti sottovalutati pezzi degli anni 70’ ed 80’.Una sola canzone degli anni 70’ e nessuna degli anni 80’ sarebbe stato un oltraggio ! Canzoni che mi piacerebbe che Bob ripescasse ( per citarne alcune) : New Morning , Time passes slowly , Going going gone , I and I , Slow train , Mett me in the morning , New pony , Shot of love , Groom’s still waiting at the altar , Sweetheart like you , Never gonna be the same again , e Man in the long black coat. Mi sarebbe piaciuto che avesse cantato “Girl from the Red River shore”.

Jerry - Oshkosh, Wisconsin

dylankicks@sbcglobal.net

 

 

La Crosse, Wisconsin - La Crosse Center Arena - November 5, 2008

Dylan and his band rock the La Crosse Center

By Marc Wehrs | mwehrs@lacrossetribune.com

Bob Dylan ha parlato solo per presentare la band. Like a rolling stone chiudeva il set di 15 canzoni.
La presentazione è stata appropriata : Il puro potere dei chitarristi Stu Kimball , Denny Freeman , il bassista Toni Garnier , il batterista George Racile e l’uomo che suona molte cose con le corde Donnie Herron valevano i 45,50 dollari del biglietto d’ingresso.
Questa forza di natura rock ha praticamente caratterizzato ogni canzone mercoledi sera al La Crosse Center , ha rischiato di procurarci una lesione sonora per il volume troppo alto in “Highway 61” , continuata come in una jam fino alla fine di “Watching the river flow”.
Malgrado le recensioni dicono che la sua voce era in condizioni pietose la notte dell’elezione presidenziale , mercoledi sera aveva invece una bella voce , in buone condizioni al La Crosse Center.
Ma questo potrebbe non voler dire niente alla gente che conosce Dylan solo dalle registrazioni in studio di qualche anno fa : se non conosci i testi delle canzoni , non le riconoscerai di certo nei concerti di Dylan del 2008.
Andare ad un concerto di Bob è una lezione sul passare del tempo.
E’ questa la stessa voce che abbiamo sentito sulla copia in vinile di “Highway 61 Revisited “?.
Potrebbe , la stessa faccia dell’era Dylan 1960 , incredibilmente impersonata da Cate Blanchette in “I’m not there” , essere realmente diventata quella di questo anziano ragazzo sul palco in pantaloni neri e cappello di foggia spagnola ?
Potrebbe paragonarsi davvero ad uno degli show dell’inizio del neverendingtour nel lontano 1980 ?
E realmente Dylan sta cercando di riunire i gesti del rock con esecuzioni reminiscenti di Leon Redbone ? Queste strane combinazioni sono ora comuni nei concerti di Dylan.
E mentre mio figlio di 14 anni ha dichiarato “ grazioso , dolce” il concerto , era divertito da tutta la gente che teneva in alto gli accendini.
Diversi giovani figli stavano coi loro genitori seduti vicino a noi , ed ho visto così tre generazioni al concerto.
La differenza fra “quelli della prima volta” è diventata palpabile quando sono cominciate canzoni come “Forever Young” e “Just like a woman” con arrangiamenti facili da seguire , e la gente lo incoraggiava ogni volta che suonava l’armonica.
Ma nel momento in cui la band ha dato alla gente quello che voleva , nei bis “All along the watchtower” e “Blowin’ in the wind” , un’altro migliaio di persone hanno avvertito l’esperienza di quell’evento musicale al quale vale sempre la pena di assistere : il Never Ending Tour.

 

 

Minneapolis, Minnesota - Northrop Auditorium - November 4, 2008

Dylan rauco , una ventata di cambiamento , malgado il suo modo di cantare sia stato più stracciato del solito , Dylan entusiasma in uno storico concerto.

By JON BREAM, Star Tribune

Giovedi è stata una notte storica per gli Stati Uniti –e per Bob Dylan.
Dopo quella che è stata un’esibizione frustrante ed erratica al Northrop Auditorium , il più famoso cantante di protesta americano , ha fatto una dichiarazione attesa da lungo tempo dopo la canzone finale.
Dopo non aver detto una parola nelle precedenti due ore , Dylan ha detto qualcosa circa i suoi natali nel 1941 , aver parlato di Pearl Harbor , ha infine dichiarato “ Sembra che le cose stiano cominciando a cambiare adesso”.

Il posto era sold-out con 4.791 ed i fans , ( che portavano più magliette di Barak Obama che di Dylan stesso ) hanno ruggito di approvazione quando lui si è lanciato facilmente in una “Blowin’ in the wind” , il suo classivo di protesta del 1960 , con un lento ritmo del Sud. "How many deaths does it take to know that too many people have died," ha latrato con una gracchiante voce senza speranza. La gente ruggiva. Dylan , che di solito chiude con “All along the watchtower”, ha chiuso stasera con una calda e gentile risposta ai problemi americani.
Dopo che Dylan e la sua band hanno lasciato gli strumenti e le luci si sono accese , tutti quelli che erano venuti al concerto hanno cominciato a controllare sui loro cellulari i risultati dell’elezione presidenziale. Si sono riuniti fuori dal Northrop e hanno cominciato a cantare e ballare mentre andavano verso il campus dell’Università del Minnesota.

Prima , la gente ha reagito entusiasticamente a tutto quello che ha fatto Dylan , che è molto distaccato dalla politica. Quando ha cominciato il secondo coro di “The Times they are a-changin’” , la risposta è stata davvero turbolenta. Durante “It’s alright ma (i’m only blleding)”, la strofa dove dice che qualche volta anche il Presidente degli Stati Uniti deve presentarsi nudo ha creato una grossa reazione.
Con la sua prima apparizione in un campus universitario da quando era studente nel 1959-1960 , Dylan non ha fatto nessun commento sull’Università e sul suo Stato natale. Forse se fosse rimasto un pò di più avrebbe potuto prendere una laurea musicale che discuteva su come un cantante dovrebbe trattare la sua voce.
Francamente , la voce di Dylan , che mi ricordi , non è mai stata così brutta in tante canzoni .
Questa grande raucedine suggerisce troppe sigarette , troppa flemma e troopo poca idratazione.
Il suo borbottante fraseggio è abbastanza provocatorio , in combinazione con un secco ringhio che suona come la voce di Tom Waits con la laringite , troppo spesso non si capiva cosa stava cantando.
Al di là della sua dubbia voce , Dylan ha offerto una appassionata prestazione . “Master of war” era minacciosa . Ha cantato la succosa “Shooting star” come se stesse vomitandola. E’ passato a “Thunder on the mountain” scandendo bene le parole , ha eseguito una versione bluesy e bluegrass di “IT’s alright ma” che è stata il punto più alto della serata , con una enfatica convinzione che ha segnato questa indimenticabile notte.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Minneapolis, Minnesota - Northrop Auditorium - November 4, 2008

Dylan torna a “casa” per esibirsi all’Università del Minnesota e così sono andato a vederlo . Le canzoni erano le più vecchie , significanti e familiari. Ha chiuso lo show con Blowin’ in the wind qualche istante prima che Barak Obama fosse ufficialmente nominato vincitore delle elezioni presidenziali.
Ha presentato la canzone sotolineando l’importanza del risultato elettorale. Dylan sembrava prendere energia dal pubblico  che è rimasto più di due ore allo show.
Notte bella e desiderata per me , una di quelle che non potevano essere migliori , era il momento giusto di dire “Questa è abbastanza” , dopo anni e dozzine di concerti.
Il sound system del Northrop era molto debole , sfortunatamente perchè la band ha suonato molto bene. Leggerò poi sui giornali quello che Dylan ha detto dopo “ Sono nato nel 1941.......”

Chuck Samson
Sagle, Idaho

 

 

Winnipeg, Manitoba - MTS Centre - November 2, 2008

Silenzio assordante al concerto di Dylan

"LADIES and GENTLEMAN, the legendary recording artist... Bob Dylan." Queste nove parole hanno aperto il concerto dell’Icona la scorsa notte. Sono state inoltre le uniche parole ad essere dette fino a quando non ha ringraziato la band due ore dopo.

Malgrado sia discutibilmente il cantautore più onorato del XX secolo , Bob Dylan è evidentemente un uomo di poche parole , non ne ha sprecata nemmeno una per i 6.500 fedeli che sono accorsi al MTS Center in suo omaggio. Gli danno fastidio anche le macchine fotografiche , un capriccio insolito , in otto anni , Dylan è il primo artista che ho visto rifiutare i fotografi dei giornali ad un concerto.

Ma a 67 anni , Dylan , ( è appena uscito il suo nuovo lavoro “Tell tale signs” ) ha dimostrato la sua introversione.

Non c’era nessuna fanfara per il suo arrivo . Le luci sul palco si sono accese alle 7,45 p.m. e Dylan era già dietro la sua tastiera , col cappello a larga tesa in testa , guardando in faccia i suoi 5 pezzi della band ( che sembravano damerini vestiti in color crema ). Si è spostato da quella posizione solo per pochi minuti , una volta per prendere la chitarra e per qualche sporadico ed ansimante assolo di armonica.

La Set-list di Dylan cambia ogni volta e le canzoni che abbiamo ascoltato erano quelle buone. A Winnipeg ha fatto meglio che a Calgary , dove qualche fans si era lamentato della scarsa ironia dell’iconico Dylan. Non erano mai stati così accigliati : perfino gli Hits non erano veramente Hits , erano una intera nuova esperienza.

Per esempio , ieri sera ha preso a calci Rainy day women e The times they are a-changin’, ambedue hanno avuto un rifacimento così drammatico che erano irriconoscibili. Rainy day sembrava una cosa kitsch , un juke-box che perdeva giri , mentre The Times sembrava un ubriaco che girava nella stanza piuttosto che un inno folk.

Prova di quanto erano state cambiate le canzoni : il pubblico non ha applaudito finchè Dylan non ha fatto sentire il suo famoso fangoso gorgoglio nel ritornello. Solo allora tutta l’arena ha accennato un applauso di convenienza.

 La band ha fatto un pò di confusione con qualcuna delle canzoni , in altre ha fatto meglio. Per esempio , Dylan ha registrato Blind Willie McTell nel 1983 con solo Mark Knofler che lo accompagnava. Ma l’altra sera , rinforzata da un’intera sezione ritmica , Blind Willie era troppo moderna , forse la più brutta della serata.

Dopo aver chiuso il suo set ed aver sorprendentemente aspettato a longo prima di tornare per gli encore , il pubblico è stato ricompensato con una versione abbastanza incontaminata di Like a rolling stone (che ha avuto il più grande applauso della serata ) e una eccessivamente veloce versione rock di All along thr watchtower che è stata la più dinamica della serata.

Mentre metà dell’arena era già avviata verso le uscite , l’altra metà ha fatto in inutile tentativo per un secondo bis.

 

 

Regina, Saskatchewan - Brandt Centre - Brandt Centre - November 1, 2008

by Jay Levesque

Sono stato stasera allo show in Regina ed ero eccitato…..Non avevo visto Bob da 6 anni , è stata una lunga aspettativa ! Sono entrato nel building e ho trovato il mio posto nella seconda fila , proprio davanti alla tastiera di Bob.
Così mi sono seduto in attesa di mio fratello e di sua moglie per prendere le sedie vicino a me. Così ho guardato i lavori di sistemazione del palco è ho capito chr ero proprio in fronte a Bob, tutto quello che dovrei fare è sorridere , è così fantastico , straordinario posto per vedere il mio artista favorito.

Dopo la presentazione è arrivata la band vestita in viola , poi è arrivato Bob con un grande applauso e si è messo di fronte alla prima fila. E’ stato grande vedere questi ragazzi stasera , potevo vedere i cenni di intesa e le occhiate che si scambiavano , molto più di quanto avessi visto prima perchè ero molto vicino.
Tutti gli occhi erano naturalmente su Bob per non perdere le sue indicazioni , ma ormai dovrebbero sapere tutto questi ragazzi. Non avevo mai visto Bob prima d’ora allontanarsi dalla tastiera e mettersi al microfono al centro del palco.

Ha fatto questa cosa diverse volte , a cominciare da Tweedle dee and Tweedle dum , Lonesome death of Hattie Carrol , e ha fatto così anche per una parte di I don’t believe you.
La band ha suonato una versione unica di Hollis Brown e Lonesome death of Hattie Carrol. Ho pensato perchè magari si riuniscono a provare i nuovi arrangiamenti durante i day-off del tour. Bob aveva uno grandioso anello con un diamante al suo dito. Bling! Hattie Carrol è stata per me l’Highlight della serata. Lui stava davanti al microfono cromato stile anni 50 e ha cantato la canzone con grande manierismo . Era cosi bello. Mi piace questa band , sembra che sul palco si divertano un casino. Almeno , stasera davano questa impressione.
Toni ha riso con Bob diverse volte quando Bob faceva qualcosa di diverso alla sua tastiera. E’ sembrato che Donnie era sprofondato in un vero sound-western durante una canzone.....come la musica dell’uomo senza nome. Ci sono state diverse piccole sfumature in quello che facevano , ma a meno di essere un musicista o un grosso fan non avreste potuto notarle. E’ buono che Donnie sia nella band.....era in una grande band prima di adesso e ha imparato tanto , ma voi sapete da dove viene la band.

Finalmento ho potuto sentire Vision of Johanna per la prima volta in 4 concerti. Questo è stato un grande show per me , da vedere. Mi è piaciuta la setlist! Il tempo è passato veloce , avrei voluto rimanere lì per altre due ore.

Alla fine dello show tutti i componenti della band si sono riuniti di fianco a Bob in fronte al pubblico e sembravano contenti di poter fare questa parata , senza sorrisi , stavano fermi con lo sguardo felice. Quanto mi sarebbe piaciuto essere uno della band. A parte gli Strangers , non c’è altra band nel mondo per me migliore di questa ! Grazie Bob & Company per questa notte divertente !!
 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Regina, Saskatchewan - Brandt Centre - Brandt Centre - November 1, 2008

L’esperimento Bob Dylan

By David Guretzki

Sabato notte ( 1 novembre 2008 ). Ho assistito con i miei amici , colleghi della facoltà , Alan , David and Eric al concerto di bob Dylan in Regina. ( dovete sapere inoltre che abbiamo cominciato la serata uscendo per una deliziosa cena al Flavours of India).
Non sono mai stato uno dei più vicini seguaci di Bob Dylan che assurse nel 1960 alla fama musicale. Infatti mi è familiare solo una conoscenza superficiale della sua musica e non so niente dei suoi album. Ma avevo deciso di andare al concerto perchè col suo stato di icona del mondo della musica ero contento di poterlo vedere.
Il concerto è stato molto divertente. C’erano cinque membri della band più Dylan – due chitarristi , un bassista , un tastierista , un violinista-banjio-steel e un batterista. Non conosco il nome del batterista , ma era un highlight da vedere , abile e pieno di energia!. Una parte significante del concerto ha avuto un suono rockabilly e blues che mi è piaciuto davvero , e diverse nuove interpretazioni delle sue vecchie canzoni , inclusa un’unica esecuzione di Like a rolling stone.
Mi è inoltre piaciuta Highway 61 revisited , la prima strofa mi ha fatto morire dal ridere!

Oh God said to Abraham, “Kill me a son”
Abe says, “Man, you must be puttin’ me on”
God say, “No.” Abe say, “What?”
God say, “You can do what you want Abe, but
The next time you see me comin’ you better run”
Well Abe says, “Where do you want this killin’ done?”
God says, “Out on Highway 61.”

Dylan non ha detto una parola al di fuori del cantato , solo verso la fine , dopo due ore di concerto , ne ha detta qualcuna presentando la band , ed è stato tutto.
Non sono sicuro se Dylan sapesse in che città era ! Ho trovato questa cosa irritante , ma comunque , non sono sorpreso. Dylan è sempre stato un enigma , sembra , ed ha semplicemente mantenuto questo mistero del silenzio un’altra volta qui in Regina. Oltre a questo , sono stato piuttosto irritato per il mix del suono . La voce era veramente difficile da sentire ( penso sia dovuto in massima parte al modo di cantare di Dylan ! ) inoltre anche qualche strumento aveva suoni troppo acuti e secchi . Dylan non ha suonato la chitarra ( in pò irritante , ma ho sentito dire che soffre di una forma di artrite che gli rende difficile il suonarla ) ma mi è piaciuto quando suonava l’armonica!
Al di là di tutto è stata una buona serata , una bella cena-indiana , averlo sentito ed imparato Qualcosa di più su Dylan!

 

 

Lethbridge, Alberta - ENMAX Centre - October 30 2008
 
by Jack Brockie
 
Siamo arrivati al centro alle 6,30 del pomeriggio. E’una bella arena. Il palco era già pronto . Speravo di vedere i roadies al lavoro e non sono stato deluso. Accordavano le chitarre e sistemavano il piano. Hanno messo gli asciugamani per tutti i membri della band. Hanno messo due bottiglie d’acqua vicino all’Oscar di Bob che si vedeva bene. Il piano di Bob era al centro ma messo di traverso , così non si poteva vedere Donnie quando Bob suonava , poi hanno messo sul pavimento le set-list per tutti.
I biglietti dicevano : inizio alle 7,30 , ma le 7,30 sono arrivate e passate , anche le 7,45 ed ancora niente. Solo poco prima delle 8,00 la musica è cominciata e “Ladies and Gentlemen...” , i ragazzi sono saliti sul palco con Bob dietro di loro.
Bob era tutto vestito in nero , il suo cappello mi ricordava quello dei giorni della Rolling Thunder Revue.
"Columbia Recording Artist…Bob Dylan!!!!!!!!!!!!!!!"
“Watching the river flow” è cominciata , Bob si divertive in questa canzone.
Dondolava in giro e si era fatta una buona vibrazione con la band.
“The times” è partita e la gente è impazzita , Eccitante”” , Mi è piaciuta questa. Grandi vibrazioni e grande canzone.
“Lonesome day blues”!! La prima dal nuovo album “Tell Tale Signs”. Grande , grande versione. Davvero rock , e Bob si è divertito  con questo pezzo.Grande lavoro di chitarra per tutti e tutti si sono divertiti.
“Girl of the north country”. Per tutti North country girl.Bob era proprio giusto stasera. Mi è piaciuta ed ho immaginato che lui fosse nel paese del nord mentre la cantava. Mi è piaciuta davvero , e speravo anche di sentire Boots of spanish leather dal vivo e l’ho sentita!!!!!!!!!!!!!!!!!! :o) Straordinario!! Inoltre ha suonato anche dei bei solos di armonica.
“High Water”. La seguente di “Tell Tale Signs”. Straordinaria versione!!
Davvero rock!! Mi irritava come le gente non riconoscesse ancora le nuove canzoni. E’ bizzarro come tutti diventassero pazzi per le vecchie canzoni ed in queste nuove non facevano niente. In ogni caso , è stata una eccitante versione e Bob danzava intorno come se avesse avuto uno scoppio.
Poi: Chimes Of Freedom!!!!!!!!! Amazing!!!!!!!! Absolutely beautiful.
“Rollin' and Tumblin'”, versione straordinaria , Bob sembrava divertirsi con questa canzone, Mi è piaciuta , molto veloce.
“ A hard rain’s a-gonna fall”. Versione straordinaria. La gente sembrava diventata selvaggia , Bob si è divertito con questa , It's hard…it's a hard…it's a hard.....
Dopo questa Bob ha camminato in giro al piano guardandosi attorno. I tecnici hanno lavorato sul piano e Bob li ha guardato per un pò e sembrava che stesse andando ad imbracciare la chitarra , ma no.....ha preso la sua armonica e si è messo al centro del palco per una eccellente versione di un’altra canzone da “Tell Tale Signs”!!!!!! Straordinario!!!!!!! Bob ballava e dirigeva la band mentre cantava , grandioso!!!!!!!!!
Allora è tornado al piano e Woo hoo : “Beyond the horizon”!!!!! Non l’avevo ancora sentita e ci speravo , grande versione , davvero bella.
“Summer days” era rock , e anche la band sembrava avere avuto uno scoppio.
Love Sick!!!!!!! Grande versione. Come quella di “summer”. Canzone straordinaria!!!!!
“Highway 61 Revisited”. Grande versione rock. La folla si è ravvivata di nuovo , canzone divertente.
Ain't Talkin'!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! : Straordinaria!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Le luci erano tutte rosse e Bob si è divertito per questo. Grandiosa versione ,Woo Hoo!!
“Thunder on the mountain”. Alla gente piace questa canzone e sembrava conoscerla , hanno cominciato a ballare , grande versione , la band si è divertita con questo pezzo.
Bob ed i ragazzi hanno lasciato per un pò il palco e la folla urlava e rumoreggiava. Allora.....
“Like a rolling stone!!!!!!!!!!!!!!!!!! Straordinaria versione che la gente ama sempre. Bob ha cantato la strofa e poi ha guardato la gente aspettandosi che cantasse il ritornello. Straordinario e divertente.
Sarei capace di stare ad ascoltarlo per altri due mesi , stupefacente.
Bob era al massimo della forma stasera ed è sembrato divertirsi , la folla diventa ancora entusiasta quando lo vede , è stata una grande e straordinaria performance!!!

 

 

Edmonton, Alberta - Rexall Place - October 29, 2008
 
 by Reagan LaPrairie
 
Stavo andando a vedere Dylan per la sesta volta in 32 anni. La prima volta che lo vidi fu in Toronto con la Rolling Thunder Revue, quando avevo 14 anni. Ora stavo accompagnando mia moglie Naomi a vederlo al concerto di Edmonton.
Siamo arrivati ai nostri posti nella seconda fila alla destra del palco. Sono stato sorpreso di quanti giovani c’erano e di quanti genitori con i loro figli. Sembrava che Dylan dovesse avere un bel ricambio nell’arena.
Bob è uscito con la sua band aprendo il concerto con Rainy day women.
La sua voce suonava bella e tutti hanno cominciato a muoversi.
It’s all over now è stata grandiosa.
Allora arriva Stuck inside of Mobile che ha scioccato anche quelli che erano fuori nel parco.Il modo col quale sparava fuori le parole era selvaggio.
Le tre seguenti sono state buone , ma col volume delle chitarre tropppo alto , penso comunque godibili.
Tangled up in blue è stata grande . Arrangiamento totalmente diverso , Bobby stava salendo.
Honest with me è stata solida.
Poi Just like a woman – nelle tre Top della serata.Penso che Dylan abbia avuto vita dura con questa canzone , quasi irriconoscibile , la canzone è forte ed ha una sua storia , c’è un feeling con questa canzone , mia moglie ha detto che è stata una delle migliori.
Things have changed è stata buona.Colpisce il bersaglio anche se a lui sembra non importare.
When the deal goes on è stata OK.
Le luci si sono abbassate e la band ha fatto un concigliabolo con Bob (quale doveva essere la prossima canzone ?).
Allora hanno cominciato Desolation row , la mia preferita di sempre , non potevo credere che la stava cantando a pochi passi da me.
La band l’ha arrangiata con un tempo Calypso Reggae che ha reso la canzone davvero bella.
La band stava in fronte a Bob e guardava tutti i suoi movimenti , è stato grandioso , non so se Bob ha ricordato tutte le parole di questo capolavoro.
Nelle prime due strofe il tempo totalmente cambiato , e potrei giurare che le ultime due le ha cantate sulla musica e sul tempo di Patty Cake bakers man.
So che può sembrare ridicolo , ma la canzone è stata di nuovo completamente trasformata , non avevo sentito mai niente di simile da Bob. Era puro genio o completa pazzia.
Quando le luci si sono rialzate ho potuto vedere quelli della band ridere , incluso lonesome Bob. Lui e il suonatore di Banjo continuavano a ridere quando le luci gli hanno puntato in faccia.
Bob deve suonare con noi ! Quella è stata la song migliore della serata!!!
Highway 61 ha fatto ballare la gente , Bob faceva le sue mosse , mia moglie ha detto che era più eccitante vederlo muoversi così.
Le due seguenti sono state buone , ma io stavo ancora pensando a Desolation row.
Arrivano i bis.
Like a rolling stone aspettava che le chitarre si abbassassero , lo stesso per All long the watchtower.
Bob doveva sovrastare le chitarre , oppure staccare il cavo al ragazzo coi capelli lunghi.
Al di là di tutto il concerto è stato grande , e Bob ha suonato la chitarra in una canzone ( ne vogliamo di più Bob ).
Che posso dire , ogni volta che Bob è sul palco è un ossequio per tutti noi.
Parleranno di lui e delle sue canzoni per altri mille anni , grazie Bob.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Edmonton, Alberta - Rexall Place - October 29, 2008

Dylan suona al Rexall e confonde molta gente

Tom Murray, Special to the Journal, edmontonjournal.com
Published: Wednesday, October 29 - EDMONTON


Non si può dire che divisiva figura sia Bob Dylan nella musica moderna quando senti parlare le persone del suo staff mentre lasciano il Rexall.
“Lui non canta le sue canzoni, lui parla soltanto” borbotta uno “ Obbiettivamente non gli importa più tanto dei suoi fans”.

E’ vero , com’era selvaggia la sua voce in tutta la sua carriera ( con l’eccezzione dei toni cupi e country in Lay Lady lay ) , ora sembra che abbia una raspa in gola attalmente , checcè se ne dica , a parte Tom Waits.
E’ un punto di disaccordo per un sacco di gente , molte delle quali sono cresciute ascoltando i suoi classici alle radio-rock , e che ora ripiegano sulle versioni dei dischi per risentire le note perfette della sua voce .
Bene , questo non è più quel Dylan , e se questo incapibile borbottio che esce dalla sua gola non è di loro gradimento , uno si deve chiedere per prima cosa che cosa ci sta facendo nel Rexall.
Lui è una completa anomalia , diverso dalle giovani bands che si esibiscono al Rexall sembrando orologi , ognuna uguale dall’altra per come si presentano. Molte rock-bands passano da un’arena all’altra con la medesima set-list notte dopo notte , spesso anche gli scherzi  e i movimenti sono preparati prima a tavolino , finchè il tutto non diventa una cosa noiosa anche per i musicisti , spesso diventa un concerto senza senso.

Dylan non fa niente di tutto questo – non solo la sua set-list può cambiare drasticamente da uno show all’altro , ma allo stesso modo anche gli arrangiamenti.
Può essere un’esperienza sconcertante per chi lo vede per la prima volta , questa è veramente Tangled up in blue che stiamo sentendo ? - ma lui la sta cantando per se stesso , mette alla prova la vostra pazienza nel sentire il rauco mugulare della sua voce , nel sopportare i nuovi arrangiamenti , non suona It’s all over now Baby blue , una delle canzoni più oltraggiose che abbia scritto , ma ha la forza di ripresentarla così come piace a lui in quel momento.
E’ stata una somma giusta quella pagata per il biglietto per entrare al Rexall mercoledi sera , perchè lui ha distorto e rielaborato tutte le canzoni , qualche volta in forme irriconoscibili.

Tra le nuove canzoni dagli album come Modern Times e Love and Theft , ha inserito un accettabile numero di “classici” Dylan , aprendo con una versione Chigago-blues la sua Rainy day women.
I duri a morire lo amano – per loro ogni gesto è accolto con grande gioia ,dal camminare per prendere la chitarra ( principalmente sta dietro la tastiera) per un breve momento durante High Water alla piccola danza durante la versione promo da scolaretti di Just like a woman. La reverenza può a volte raggiungere livelli estremi – quando ha estratto l’armonica per un saltuario assolo , è stato come se le perle della saggezza fossero uscite dalle sue labbra , tale è stato l’applauso.
Non è stato così per tutti naturalmente. Un buon numero di persone , mentre stava uscendo , sembrava scontenta , infelice “E’ stato uno scherzo?”. Mandateci le vostre opinioni.
E’ stato noioso ? Vi aspettavate che fosse noioso ? Lui certamente non è mai stato dinamico come Alice Cooper , indubbiamente il suo modo di stare sul palco è sempre stato un modo unico, questo è il suo charme , e per una larga parte della gremita arena è stato proprio come lo volevano.
Dopo due ore hanno chiesto altre canzoni , e Dylan , come bis , ha eseguito Like a rolling stone e All along the watchtower mentre tutti battevano i piedi.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Edmonton, Alberta - Rexall Place - October 29, 2008

By MIKE ROSS - Sun Media

EDMONTON- Per i cinici osservatori del ruffianismo , le rock-stars costruite che non fanno niente senza prima avere fatto un sondaggio fra i loro fans , Bob Dylan è una boccata d’aria fresca.
La teoria è questa : Se non ti interessa cosa pensa la gente , se tu suoni la tua musica soltanto per il tuo personale divertimento , sei onesto circa ciò che ti rende felice , se invece valuti l’artista per quello che da nello show , allora devi dare esibizioni migliori . La gente recepisce questa cosa ed il pubblico è felice . In questo modo tutti vincono.

Giustamente deve esserci un limite prima che tutto scivoli completamente nella auto-indulgenza.
Non è così ? Lui non parla. Ci si chiede : Che cose pazzesche farà prossimamente per compiacere se stesso – e come potremo fare noi per farci piacere queste stravaganze ?

Lo show dell’altra sera al Rexall è stato proprio un altro esempio che Dylan è capace di fare il cazzo che vuole , con la sicurezza che i suoi devoti fans ingoiano qualunque cosa , deliziati da tutto quello che lui mette in mostra , ma potrebbe essere che non gliene importa niente di loro.
Pubblico ? Che pubblico ? Lui ha avuto la ricchezza , è stato acclamato della critica , ha avuto il premio Pulitzer. Non dovrebbe fare queste cose , capite ?.
Oviamente sta facendo tutto questo per divertimento stando sul palco del Dylan neverendingtour , questa volta sostiene un album irinico di sapore vecchio come Modern times , ancora una volta giudicato dai critici musicali di tutto il mondo un capolavoro.

Così , se Dylan vuole fare cose di basso livello , sabbiose blues-jam infarcite di rurali suoni honky-tonk , questa è una prerogativa del “poeta laureato del rock and roll”. Vouele suonare l’organo tutta la notte? Lo fa , picchiando implacabile sul suo falso Hammond. Vuole suonare uno dei suoi inadatti gloriosi assoli di armonica in ogni canzone ? Lo fa ! Lo fa perchè può farlo. E se trova soddisfazione nel “re-immaginare” I suoi gloriosi classici fino al punto che gli ascoltatori dicono “ Che cos’è questa canzone ?”. Chi lo può fermare ?

Dopo una fanfara registrata come gioiosa introduzione , il presentatore – una macchietta saltellante – ci mette qualche secondo a presentarlo.
Lui comincia con Rainy day women # 12 & 35 , altrimenti conosciuta come “everybody must get stoned”. Molte fra le 9.000 persone del pubblico non capiscono cosa stia suonando , e lui continua , come il gioco del gatto col topo , il gatto si diverte ed il topo è condannato , suonava proprio così.
Si , la voce mugulante di Dylan era in bella forma , sembrava venire dritta attraverso il suo naso come la cosa più forte sul palco , nella tradizione dei grandi cantanti che non possono più cantare Dylan è il Re , unico nelle sue parodie buttate là , si può dire che sa sempre prendere la nota giusta anche se la maggior parte delle volte sceglie di non cantare , questo è tutto . E’ autorizzato a far questo , gli hanno dato una licenza poetica di 1° classe.
Dopo un finale confuso e trascurato di Rainy day women , Dylan e la sua band dei cappelli neri si sono lanciati in un paio di canzoni familiari : It’s all over now baby blue e Stuck inside of Mobile , ognuno cercava di capire una frase per identificare cosa stavano suonando con quegli arrangiamenti uguali , suoni storpiati e melodie mutilate. Lui è sempre infastidito dai ritorni di eco di un sound difettoso che ha reso incomprensibile il cantato nelle prime date di questo tour , ma sono felice di poter riportare che il suono non era così cattivo l’altra sera , almeno per una metà del tempo si è potuto capire cosa stava cantando. E’ già qualcosa.
L’attuale touring band di Dylan è competente , anche se non spettacolare , manca l’aria bohemian della precedente band , si sente specialmente la mancanza del chitarrista Charlie Sexton.
Ma parlando in generale , se la cavano , specialmente sul materiale di Modern Times con il basso acustico ed il banjo.

Con solamente le luci sul palco e senza megaschermo alle spalle per poterlo vedere bene l’attenzione muore) , a volte realmente si ha la sensazione di essere in una blues jam da ubriachi , specialmente nelle canzoni nuove come The leeve’s gonna break – un altro shuffle da bar – dove sembra che tutti stiano facendo assoli nello stesso momento . La cosa suona molto fredda . Il beneficio sonoro dei musicisti che compiacevano se stessi è stata evidente diverse volte l’altra sera , e si , alla fine il publico si è scocciato.
Naturalmente Dylan non ha detto una parola al pubblico , e se ci fossero stati i sottotitoli per leggere le sue parole , tutte i suoi classici degli anni 60’ avrebbero assunto un significato nuovo al giorno d’oggi , ma questo è stato negato agli ascoltatori. Hey Bob : Vuoi dire “Salve Edmonton!” Almeno una volta ? No ?....Sarebbe stata davvero una cosa bizzarra. Noi amiamo Dylan per quello che è : un selvaggio del rock and roll , un criptico bardo , il definitivo anti-showman che sembra voler fare tutto l’incontrario di quello che fanno tutte le altre rock stars di tutto il mondo.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Edmonton, Alberta - Rexall Place - October 29, 2008

Ecco le parole del giornalista Tom Murray :

I duri a morire lo amano – per loro ogni gesto è accolto con grande gioia ,dal camminare per prendere la chitarra ( principalmente sta dietro la tastiera) per un breve momento durante High Water alla piccola danza durante la versione promo da scolaretti di Just like a woman. La reverenza può a volte raggiungere livelli estremi – quando ha estratto l’armonica per un saltuario assolo , è stato come se le perle della saggezza fossero uscite dalle sue labbra , tale è stato l’applauso.
Non è stato così per tutti naturalmente. Un buon numero di persone , mentre stava uscendo , sembrava scontenta , infelice “E’ stato uno scherzo?”, mandateci le vostre ipinioni.


Le risposte dei lettori :

Steve Hall - Thu, Oct 30, 08 at 11:02 AM
Bob Dylan è incoerente , la sua borbottante prestazione al Rexall Place ha obbligato tutto il pubblico a cercare di capire quale xanzone stesse borbottando. Forse il concerto dovrebbe essere registrato e usato nelle scuole per spiegare ai bambini gli effetti dell’abuso di droghe.

Tim - Thu, Oct 30, 08 at 11:09 AM
Anni f a ero un fan di Dylan e seguivo tutti I suoi concerti. Invece ora sono molto deluso e avrei voluto andarmene. Questo è stato il peggior concerto al quale ho assistito. Ho fatto una faticaccia a riconoscere le canzoni e quando la gente sorrideva quando lui si muoveva ho pensato “Allora non è morto”. Un vero spreco di denaro.

Kim M.  .Thu , Oct 30, 08 at 11:12 AM
Ero molto eccitato per questo show.Non mi aspettavo che ballasse in giro per il palco o che cercasse di conquistare il pubblico con una allegra beffa.....ma se stai suonando in una grande arena dovresti almeno preoccuparti di essere sentito in tutta l’arena......noi eravamo nella sezione 201 e la voce era distorta. E’ grandioso come suona le sue canzoni ogni volta in modo diverso......solo non si capisce quali siano.......non sappiamo dirlo,,,,,siamo usciti prima della fine dello show....molto delusi.

Lillian  - Thu, Oct 30, 08 at 11:14 AM
E’ stato uno spreco di soldi. Terribile , proprio terribile . Dylan sembrava che non fosse lì. Non ha detto un ciao , bello essere qui o grazie d’essere venuti. Inoltre la band ha seppellito la maggior parte delle parole. Non avevo capito che la prima canzone fosse “Everyone must get stoned”. Penso che bisognasse essere “stoned” per apprezzare questo concerto , inoltre un sacco di Marjiuana è stata fumata là , si sentiva l’odore dappertutto.

Bob  - Thu, Oct 30, 08 at 11:15 AM
Sono un Dylan-fan di lungo cosro , ma ho abbandonato lo show prima della fone , l’ho trovato molto deludente.

Vanessa - Oct 30, 08 at 11:41 AM
Bob Dylan è unico , non si può paragonare a nessun’altro. Questo è quello che lo rende grande.
Ero nella 7 fila della platea ed ero in sintonia con una decina d’altre persone . La band era forte e la voce grezza e reale , l’ho goduto completamente.

Christopher Lever  - Thu, Oct 30, 08 at 11:31 AM
Con mia moglie abbiamo deciso di fare una cenetta speciale in favore di Bob Dylan l’altra sera al Rexall Place. Era il nostro 25° anniversario di matrimonio e siamo venuti a vedere Dylan in concerto per la prima volta.
Quello che ci ha stupito era pa presenza di gente dai 20 ai 60 anni. Sembrava che sarebbe stata una grande serata. La prima canzone ci ha stupito per la povertà del suono e per il borbottio di Dylan , una cosa da rettificare subito.
Sembrava essere una delle sperimentazioni di Andy Kaufmanesk....dopo un’ora abbbiamo abbandonato la sala e siamo uscito con disgusto.
Mr.Dylan ha perso due fans e molti dei giovani nella platea si stavano chiedendo cosa fosse tutta quella confusione. Dubito che l’abbiano capita. Mr,Dylan , indubbiamente , ha passato da molto i suoi tempi migliori . Tornando al parcheggio Northlands molti di noi e tante altre persone la pensavano così , così come lo dimostravano le molte sedie lasciate vuote nell’arena. Per colmo deo colmi abbiamo pagato 12 dollari per il parcheggio !!! Avremmo potuto ( e sarebbe stato meglio) andare soltanto a fare una bella cena con una buona bottiglia di vino per quanto ci è costato il concerto. Questo ci ha lasciato un sapore amaro in bocca.....

Ian  - Thu, Oct 30, 08 at 11:34 AM
Avrei desiderato un posto migliore del Rexall per il concerto…..come Winspear o qualcos’altro. C’erano persone con me alle quali le canzoni di Bob non erano familiari....non avevano idea di cosa stesse cantando perchè la voce era inudibile e rimbalzava in tutti gli angoli del Rexall. Quello che si poteva sentire erano la batteria e le chitarre . Oribile qualità del suono , ma non hanno fatto un sound-check ? Personalmente ho apprezzato il fatto che una persona di 67 anni fosse venuta qui a suonare per due ore filate , Nessun paragone con gli artisti odierni , al di là di tutto , una grande performance , grazie Bob.

Rick B.  - Thu, Oct 30, 08 at 11:59 AM
E’ stato grande vedere un’icona ma ho visto solo la sua schiena per il 99% del tempo. Per quanto riguarda la performance , è stata terribile . Non ho potuto capire una parola del suo cantato perchp la band lo seppelliva con il suono. Comunque lui non è più in grado di cantare , ma la sua poetica è sempre grande. Da dove ero io il grand finale ci ha liberato da un incubo.

Gene  - Thu, Oct 30, 08 at 12:04 PM
Sono molto deluso , non da Dylan , ma dal suono disastroso ! Dylan è stato grande. Probabilmente il soundman al mixer era sordo , o non aveva idea di come si mixavano le cose , o forse tutte e due assieme. Il Rexall non è il migliore dei luoghi per la qualità del suono , ma non bisognava renderlo peggiore sovraccaricando i suoni oltre il possibile creando un sacco di sconnesse vibrazioni.
Le chitarre e il basso erano un pastone indistinguibile , la tastiera di bob non si è sentita per la maggior parte del concerto , e nemmeno la steel guitar. Che disastro ! Non sò di chi era il tecnico del suono ( del Rexall o di Dylan ) ma certo era da sparare, Me ne sono andato dopo un’ora e son tornato a casa a sentire Bob in CD.

Young Music Fan  - Thu, Oct 30, 08 at 12:06 PM
Sono un 25enne e , naturalmente , non conoscevo bene Dylan come la maggior parte del pubblico
Ho trovato lo show davvero interessante solo a momenti , anche con le irriconoscibili versioni del vecchi classici. A volte lo show sembrava arenarsi lentamente , specialmente nelle canzoni meno conosciute . Musicalmente , Dylan non è stato esattamente perfetto , ma forse questo è il suo charme. Oltre a tutto biglietti troppo costosi.

Mike  - Thu, Oct 30, 08 at 12:11 PM
Siamo usciti prima , lo show sembrava uno scherzo , vogliamo indietro I nostril soldi….haha. Abbiamo riso per tutto lo show chiedendoci se stesse prendendoci in giro , tutto il pubblico era dìaccordo. Non dovrebbe succedere che tutto lo show sembrasse una sola lunga ed interminabile canzone ! Grazie per aver appannato la tua immagine Bob , dovresti pensare ad andare in pensione.

Lou  - Thu, Oct 30, 08 at 12:52 PM
I primi 30 minuti di Dyla erano fuori da questo mondo così meraviglioso , la musica era troppa alta e gracchiante e non ho potuto capire una parola o distinguera che strumento musicale stesse suonando , era come se uno strormo di bombardieri passasse sopra il Rexall. Alla fine sono riuscito a raggiungere la platea e la cosa è migliorata un pochino. Per 130 dollari ( costo del biglietto !) mi aspettavo qualcosa di meglio , perlomeno dalla sezione suond. Non è un difetto di Dylan , ma lui ha bisogno di una New Oleans Jazz Band con anima dietro di lui , non una country band qualunque.

Blair Collins  - Thu, Oct 30, 08 at 12:53 PM
In trent’anni di concerti qui a Edmonton , il concerto di Bob Dylan è stato di gran lunga il peggiore che abbia mai visto. Il suond era fangoso e Dylan ha passato la serata con le spalle al pubblico suonando la tastiera e borbottando qualcosa in ogni canzone. Spero che i bis abbiano infiammatola fine della serata per il pubblico , io non li ho sentiti , a quell’ora ero già nella mia macchina sulla via del ritorno a casa.

Person  - Thu, Oct 30, 08 at 01:20 PM
Penso che quelli che c’erano siano stati pazzi. Bob non ha saltato in giro sul palco . Bob non ha dato una prestazione esaltante o da ricordare. Volevate sentire le vecchie canzoni di 30 anni fa ? Ascoltate la radio. Il Rexall va bene per l’hockey ma non per la musica . Bob avrebbe dovuto suonare al Jube o al Winspear , ma i prezzi sarebbero stati due o tre volte più alti. Il concerto era allineato con quello di Van Morrison lo scorso anno , due disastri. Bob ormai va per i 68 anni , per forza di cose deve cambiare gli arrangiamenti ed adattarli alle sue attuali possibilità vocali.
Il suo Grrrrr era grande. Se siete andati via prima , non avete capito . Questa non era musica confezionata , era musica reale e loro sono stati davvero blues l’altra sera , con un grand sound e una grande band, Questo era Dylan.

Danielle  - Thu, Oct 30, 08 at 01:39 PM
Penso che il concerto di Edmonton sia stato straordinario. Lunedi sera sono stata al suo concerto a Calgary ed anche lì è stato brutale , era dentro alla sua musica in Edmonton ma era troppo basso. Molta gente sà che Dylan alterna prestazioni Alte e basse , Edmonton è stata Alta. Bob Dylan stà cercando di reinventare se stesso , lui è il pota laureato del r&r , se la gente si aspettava che fosse esattamente com’era negli anni 60 , allora sono molto sorpresa che siano rimasti delusi . Personalmente penso che tutti i nuovi riarrangiamenti siano geniali , sono così felice , sono stata in grado di vederlo due volte , non lo scorderò mai. Dopotutto Dyla ha fatto ciò che sa fare meglio e tutti quelli che erano là dovrebbero essere contenti di essere stati in grado di assistere a una tale esperianza musicale

A legend  - Thu, Oct 30, 08 at 01:43 PM
Non ho avuto la possibilità di vedere Bob Dylan l’altra sera così non posso commentare il concerto.
Ho letto la maggior parte delle recensioni che sono davvero terribili riguardo questa Leggenda.
Mi fanno venire in mente , indietro al dicembre del 76 quando abbiamo visto Elvis presley cantare in uno dei suoi ultimi concerti a Las vegas. La performance che Elvis aveva fatto allora è uguale a quella di Dylan dell’altra sera , proprio difettosa , a volte sembrava che non ricordasse le parole . Ma al giorno d’oggi , la possibilità di vedere questo grande performer in persona , non me la perderei mai , davvero.

Karen Marlin - Thu, Oct 30, 08 at 01:45 PM
Bene , il concerto mi è PIACIUTO , mi ha riempito l’anno , che sensazioni con questo vero blues...nite.....gala....altho...ero nella 6 fila...probabilmente non ma la sarei goduta così se fossi stata più indietro.....perchè la dietro sembrava il frastuono du un jumbo-jet....ma l’energia che arrivava dal palco era incredibile....davvero una volta nella vita per me.....sono ispirata da questo...le mie aspettative sono state completamente soddisfatte......

 

 

Saddledome, Calgary - October 27, 2008
 
By RICK OVERWATER
 
CALGARY – Suonando par un pubblico che spaziava tra diverse generazioni nel suo 48° anno di carriera musicale ( se non contiamo le sue high-school bands) , Bob Dylan sul palco del Saddledome l’altra sera aveva una crepa , la sua band di cinque elementi. Da rimorchiare.
Qualche minuto dopo l’inizio del primo pezzo , qualcuno del pubblico si è rivolto agli amici , “ Non capisco una parola di quello che dice”.
Bene , questo è Bob Dylan.
In un mondo dove ogni stagione il nostro idolo ci offre sempre un diverso modo di cantare , con la voce preziosamente sovraccaricata di istrionismo ma pochissimo nel senso della soddisfazione che può lasciare nel pubblico (e questo può essere discusso) , abbiamo bisogno della sua voce nasale e biascicata più che mai.
Partendo dal concetto che un performer deve avere una convenzionale buona voce , Dylan ha dominato il genere della folk music , ha aiutato ad inventare il rock n’ roll , più di ogni altro , è dimostrato da sempre che i grandi musicisti scrivono le loro canzoni con parole davvero grandi.
Detto questo , mi sarebbe piaciuto davvero capire qualcuna delle parole che ha cantato. Particolarmente da quando Dylan era all’inizio della sua carriera , evidente in questo discorso il suo album del 2006 , con le dozzine di album che l’hanno preceduto , gli ha fruttato 2 Grammys , incluso quello per la migliore voce rock solista.
Non avendo la necessità di dover contare su una barcata di classici per riempire il Dome , come molti della sua età (67) , Dylan non ha pescato molto nei suoi classici senza tempo.
Questo vuol dire caldi , ma non scroscianti applausi ( con l’eccezzione di qualche bis come Like a rollling stone ) alla fine di ogni pezzo , e raramente mette la gente in condizione di riconoscere i pezzi , anche con pezzi favolosi come Stuck Inside of Mobile With the Memphis Blues Again.
Questo non vuol dire che non sia stato un buono show.
Fermo dietro la tastiera , che lascia raramente durante lo show e senza mai dire una parola al pubblico , Dylan riesce ad ottenere un consenso ottimista.
Finisce la seconda canzone “It’s all over now baby blue” , dove ha fatto alcuni assoli rotolanti di organo e assoli succosi di armonica.
Dopo un’ora , l’andazzo del concerto era più che evidente.
Il Saddledome era essenzialmente un gigantesco blues-bar e Dylan e il pubblico la band di casa.
La spina dorsale di ogni canzone era un’interminabile blues-session nella quale Dylan era sostenuto dai musicisti che ce la mettevano tutta , e quando la band riusciva ad entrare nel pezzo era ricambiata con dei sorrisi , un momento particolarmente memorabile è stato quando hanno suonato materiale di Time out of mind , con un’evidente aria quasi sinistra , il borbottio di Dylan si è fatto duro e minaccioso , reminescenza del suo periodo 80-90.
Comunque , in generale , è stata una buona jam-gigantesca che non ha reso giustizia alla quantità di stili che sono patrimonio di Dylan.
Se solo una volta si fosse rotto le palle e spedito la band nel backstage , preso la chitarra acustica per cantare da solo “Blowin’ in the wind” , questo avrebbe cambiato tutto , come faceva nei tempi passati.

 

 

Kamloops, British Columbia - Interior Savings Centre - October 25, 2008

La scorsa notte , la mia partner ed io , siamo andati al concerto di Bob Dylan. Non sono un fan di Bob ma comunque , non sono stato capace di dire più di due titoli delle sue canzoni sulla via del ritorno , ma Mr.Dylan è una LEGGENDA del rock e così , questa rara opportunità di vederlo non andava persa!.
Non abbiamo trovato I biglietti per lo show nella nostra città , così ho comperato i biglietti per la serata seguente , lontano da noi , questo ha voluto dire guidare per 4 ore e pernottare in un hotel per vedere Dylan , un piccolo mini weekend. Il posto ha la capacità di 15.000 posti , piccolo rispetto al nostro che ne aveva 40.000. I biglietti dicevano lo show alle alle 20,00 , ma i cancelli si sono aperti solo 10 minuti prima , quindi ci è voluto un pò di tempo per fare entrare il pubblico. Girava voce che i Foo Fighters avrebbero aperto il concerto ma non era vero , così alle 21,00 , Bob è salito sul palco assieme alla sua band e lo show è iniziato.
Dylan era vestito tutto in nero , pantaloni neri con banda oro all’interno e all’esterno delle gambe , la giacca nera lunga sino alle ginocchia con sotto una maglietta nera.
Aveva un cappello di paglia giallo/beige e i capelli lucenti piuttosto lunghetti sotto il cappello , e anche un pò di barbetta , come avevo visto in alcune foto di quando era giovane. Anche la band era vestita di nero e i tre chitarristi portavano un cappello come quello di Dylan ma nero , il batterista sembrava avesse una specie di fez in testa , mentre il ragazzo alla slide guitar era a testa nuda.

Per le prime tre canzoni , Bob ha cantato e suonato la tastiera. La posizione della band sembrava quella dei cavalli legati allo steccato , con Bob in fronte a loro , di traverso al pubblico. Alla quarta canzone si è allontanato di qualche passo dalla tastiera , davanti al microfono in fronte al pubblico , ha cantato una canzone e poi è ritornato alla tastiera per altre tre o quattro. Ha fatto così per tutta la sera , senza dire una parola al pubblico e senza nemmeno guardarlo una volta.
Questo comportamento distante e snob faceva pensare a Dylan come se fosse stato un altro artista , una cosa irritante , Bob sembrava timido e quasi scocciato da tutta quella gente , davvero strana cosa dopo anni di concerti.
Era quasi come assistere ad una jam session piuttosto che ad un concerto , ed in qualche modo questo ha reso la cosa più intima per la maggior parte del pubblico.
In quel momento mi è venuto in mente “questo è proprio Bob , questo è quello che è , non si butterà mai in uno show per far piacere alla gente , il pubblico sarà intrattenuto dalle sue canzoni , dalla sua abilità di raccontare storie con una canzone ( e a quel punto avevo desiderato capire meglio quello che stava cantando”).
Col procedere della serata devo ammettere che mi stavo annoiando , non conoscevo nessuna delle nuovecanzoni e Dylan borbottava così male , come la nostra insegnante a scuola quando ci sorprendeva ad ascoltare “The times they are a-changin’” come se fosse stato un compito assegnatoci da lei.
Devo dire che la band è stata fenomenale , forte , ha suonato tutti i pezzi davvero bene , suonava da favola anche nei disgustosi brani con le chitarre acustiche , forse colpa dell’anello di hockey della pista di pattinaggio.
Dylan è un musicista completo , in grado di gestire tastiera , armonica e canto contemporaneamente , e in una canzone ( non ho idea di quale fosse ) ha ballato come un pazzo da solo , mi è davvero piaciuto. Avrei desiderato che avesse fatto un pò di più di queste cose , allontanarsi dalla tastiera , mettersi la chitarra al collo , continuare a muoversi con maggior interazione fra lui ed i fans che erano ovviamente felici di essere lì.
Siccome la mia attenzione qualche volta calava , ho cominciato a guardare più il pubblico che lo show e devo dire che era davvero divertente. Un sacco di fans speranzosi di arrivare di fronte al palco cercavano con ogni mezzo di aggirare le disposizioni della security , che li rimandava regolarmente ai loro posti. Gli addetti alla sicurezza sono stati molto pazienti con questa gente dopotutto , senza mai dare l’impressione di abusare della loro autorità ( e questa è stata una cosa nuova se paragonata ad altri posti dove ero stato ) , e questo è certo un miglioramento.
Lo show è arrivato alla fine , la band ha lasciato il palco , la gente sembrava impazzita e faceva un rumore spaventoso per richiamarla sul palco , picchiavano i piedi sui tavolati di legno e urlavano e fischiavano.
Dylan e la band sono ritornati sul palco per i bis e per la prima volta , presentando la band ha rivolto la parola al pubblico , dicendo poche parole di ringraziamento e cominciando la canzone per la chiusura della serata.
Come ho detto all’inizio , non sono un fan di Dylan – non ho intenzione , una volta tornato a casa , di correre a comperare i suoi album – ma sono stato davvero fortunato di aver avuto l’opportunità di vedere in persona questa leggenda vivente e non lo dico per compiacenza.

Di Nightmare Creative - October 26, 2008

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Kamloops, British Columbia - Interior Savings Centre - October 25, 2008
( da bobdylan.com )

Thank You.
Submitted by Tara on Sun, 10/26/2008 - 22:40.
Grazie Bob per essere venuto nella nostra città e averci dato un fantastico show del quale ho amato ogni secondo , e sono stata veramente onorata di essere stata in tua presenza. Che incredibile serata.

A Night to Remember...
Submitted by lisa on Sun, 10/26/2008 - 14:40.
Una straordinaria serata con il Maestro dei poeti….. queste canzoni dureranno per molti anni e avranno un profondo significato. Che regalo da condividere con la famiglia e da commentare con gioa.....il mio spirito si è sollevato ! La prestazione di Dylan è stata energica e presente....la migliore che ho visto , e ha sorpassato le mie aspettative. Grazie , grazie , grazie !

 

Bob Dylan a mala pena decifrabile a Vancouver al GM Place , October 24

By Alexander Varty

Saggi-asini di tutto il mondo , il vostro tempo è ora arrivato al limite quando arriva Bob Dylan che è stato le chiappe degli scherzi filistei fin da quando camminava per le strade di New York portando una chitarra e quel piccolo cappello da pescatore. Proprio la settimana scorsa , per cronaca , uno dei miei colleghi più sarcastici ha detto al riguardo di sua Bobbità : “Whuzzz gizzzz a zzzhit ee caaaaan uzzastanzz a sinnggg wuuuuud hee szzzzz.”

Una volta ancora sarei coercitivo intervenendo in difesa di Mr.Zimmerman , ma questo era prima di andare al GM Place ed aver passato i primi minuti di “Like a rolling stone” essendo convinto che fosse “Positively 4th street”. Seriamente . E sono sempre stato un Dylan’s fan conosciuto per aver sempre stimato i suoi solos di armonica.
Eppure , l’ultima presenza dell’Uomo a Vancouver mi ha fatto sentire un apostata. A metà dello show di Dylan ero pronto a girare la faccia ad est e pregare – non verso La Mecca , ma ad Hamilton , Ontario , casa del precedente produttore di Dylan Daniel Lanois.

Il chitarrista franco-canadese , mago delle registrazioni in studio , ha preso un sacco di bastonate per la sua tendenza ad esagerare con le sovraincisioni – inclusa , naturalmente , la litigata con Dylan riportata da Chronicles Vol.1.

Ma passando un pò di tempo con l’ultima collezzione di outtakes di Dylan , Tell Tale Signs , risulta evidente che il trionfatore è quel Lanois che ha prodotto Time out of mind nel 1997.
Dylan ha scritto le canzoni , ma è stato il produttore a scolpirle nel marmo . Lasciando da parte il suo lavoro , il cantante trasforma il suo lavoro in sabbia che sfugge , come se fosse a suonare in un garage.
Perchè , per esempio , ha impiegato lo stesso sound scuro del blues non più di tre volte ?
“Highway 61 revisited” , “Summer days” , e “Thunder on the mountain” sono state eseguite come un blando e generico shuffle – che potrebbe essere una bella cosa il sabato pomeriggio allo Yale , ma non quando il prezzo del biglietto potrebbe coprire le spese del gas e della drogheria per una settimana.
Similmente , “Tangled up in blue” – una delle più belle melodie di metà carriera di Dylan – è stata eseguita con un arrangiamento tipo rinky-dink che sembra all’80% Neil Diamond e per il 20% un indistinguibile fluff.
La media da cotone ovattato era ancora più alta ed insopportabile in una versione Kitchs di “Make you fell my love “, mentre le esilaranti parole finali che erano le originali di “Vision of Johanna” sono state ricostruite come un richiamo assolutamente indecifrabile.

Non tutto è sbagliato nel mondo di Dylan , penso . L’ultima volta che è stato qui – all’Orpheum 2005 – sembrava una persona remota stagliata in distanza. Stando in piedi quasi immobile dietro la tastiera , sembrava che c’era qualcosa che non funzionava nel suo fiuto , sembrava malato ed irritabile , sputando fuori ogni frase con la stessa monotona cadenza.
Questa volta invece era più rilassato , ghignando coi suoi musicisti mentre pugnalava il suo organo Hammond con evidente soddisfazione. Dylan ha persino cantato bene , con reale forza emotiva ed una sorprendente fluidità melodica. Ma tutto troppo male , we cudddn unnnastan a sinnggg wuuuuud hee sdddd .

 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Vancouver, British Columbia - General Motors Place - October 24, 2008
 
 by Audry Rose
 
 Dopo il rinfresco al Railway Club ci siamo recati al concerto. E stato grande ritrovare Arlo e Thea , Augustine , Eben , Stephen , Cathy e tutti gli altri.....e specialmente incontrare Henry Porter , Sweet Melinda e Louise per la prima volta. Ero veramente felice di portare per la prima volta mia nipote a vedere un concerto di Dylan , assieme a due amiche che sono fans di Bob da lungo tempo ma non l’ avevano mai visto in concerto. E certamente non esiste uno show di Dylan senza la presenza di Clara e Ophelia ! Avevamo i posti proprio di fronte al palco , veramente i posti perfetti.
 Dylan e la band erano piazzati vicino al fondo del palco , così da sembrare un pò lontani , ma ci hanno lasciato alzarci in piedi vicino alle transenne e la cosa ci ha fatto contenti perchè vedevamo bene.
 C’era anche Anna da L.A. che era con noi a Santa Barbara, e allora Jim , che ho conosciuto nel precedente concerto di Vancouver , mi dice mentre il concerto stava cominciando“ Hey Audrey , dov’è il tuo cappello ?” , e allora pochi secondi dopo Dylan si lancia nella canzone d’apertura “ Leopard skin pill box hat”. Da molto non iniziava un concerto con “Leopard skin” e non pensavo che Bob iniziasse proprio con questa , e per di più alla chitarra ! Che omaggio! Di sicuro non stava suonando la chitarra perchè la tastiera aveva qualche disfunzione come la scorsa notte.Di certo ha battuto “Cats in the well” , lasciatemelo dire ! Questa prima canzone è stata una degli highlights della serata.
 
 Un’ altro highlight – Tangled up in blue – Wow ! Nuovo grande arrangiamento , non vedo l’ora di sentirla di nuovo , proprio bella.
 
 “Vision” – sempre squisita, mi piace, Bob era veramente coinvolto , sorridendo e divertendosi molto. Ero specialmente felice di sentire questa canzone perchè pensavo di sentirla sin da quando ero nella vasca , penso che questa valga veramente 6 punti !
 “Leave’s gonna break” rocckeggiava bene , questa è una delle mie favorite nelle recenti set list , spero che la lasci in scaletta per un bel pò ancora.
 
 “Nettie Moore” è stata amabile.
 
 “Things have changed” era giusta per cambiare atmosfera , non l’avevo sentita da molto tempo , sono ancora sorpreso nel constatare quanto sia una buona canzone da concerto , spero di sentirla ancora in questa versione al posto della originale.
 
 Avere “Desolation row” e “Vision of Johanna” nello stesso show è stato particolarmente speciale. Sarenbbe interessante poter ascoltare le registrazioni del concerto per sentire se ha cambiato le parole in queste due. Penso che l’esecuzione di entrambe sia stata grande.
 Durante “Make you feel my love” tutto sembrava andasse bene. Eravamo sorpresi che avesse di muovo preso la chitarra ( sperando che stesse inaugurando un nuovo trend ) ma subito è diventato insoddisfatto della chitarra e ha cantato “ Non sono ancora pronto nella mia mente per questo “. Ha cantando qualche parola al microfono con la chitarra ancora sulla spalla , poi l’ha buttata via , poi ha cominciato a camminare in giro , avvicinandosi e prendendo l’armonica , poi l’ha messa giù e si è avvicinato al piano , poi si è spostato ancora , cantando al microfono senza suonare alcuno strumento , sembrava molto indeciso e confuso.
 Il disappunto è stato grande quando nel vedere che abbandonava di nuovo la chitarra . Non è sembrato essere scordata o qualcosa del genere , ma l’ha buttata via con un’espressione di disgusto e abbiamo capito che non l’avrebbe più suonata. Ho trovato divertente questa scenetta , con Bob che passava da uno strumento all’altro senza decidere quale suonare , mentre la band continuava a suonare , hanno funzionato in tutte le canzoni , dovreste amare questa band.
 
 Ho veramente apprezzato l’armonica di Bob l’altra notte . Nello . Lunghi ed energetici solos in “ Till i fell in love with you” , ho anche apprezzato quando stava davanti al microfono solo cantando.Era pieno dei soliti movimenti delle gambe e diverso gesti delle mani , e girava per il palco con i suoi caratteristici passettini , in bella forma. Appariva grande.
 
 Mi piace lo stile del suo cappello nell’attuale Rolling Thunder. E con la chitarra abbandonata tutte le volte , si sforza di togliersi il cappello per alcuni secondi per far prendere aria ai capelli.
 
 Spero per quelli che andranno a Kamloops che usi la chitarra un pò di più di stasera , che è stata una cosa veramente crudele. Mi è piaciuto quando Bob ha cominciato a suonare la tastiera nel 2002 , ma adesso siamo nel 2008 , sarebbe ora che riprendesse la chitarra per l’intero show , tutti speriamo questo.
 E’ bello vedere che la set list cambia spesso . E’ stato duro per me non sentire “Chimes” o “Long black coat” dopo la set list di Vancouver. Dovrò digrignare i denti ancora per molto ? 

 

 

Victoria, British Columbia - Save On Foods Memorial Centre - October 23, 2008

by Jerry Tenenbaum & Lucretia van den Berg

Date a Bob Dylan il Nobel per la letteratura ! Dateglielo ORA!
Le parole di queste canzoni-poesie evocano questa reazione. Questo dice la gente.
I soggetti sono attuali e senza tempo , è ora di darglielo.

Lo show è stato superbo. Avendo visto pochi shows in passato , questo devo dire che è partito alla grande con Bob e la sua band.
“Rainy day women” eccitante e solida. Il suono era buono per una grande arena da hockey e le parole erano chiare.
“Stuck inside of Mobile” è sempre presentata bene e stasera non ha fatto eccezzione.
Il nuovo arrangiamento di “North Country Fair” è stato bello e la gioia delle parole lo completava.
Il banjo in “High water” era in primo piano e metaforico.
La stessa cosa quando Dylan ha cantato “Chimes of freedom” , “Hard rain” e “It’s alright mama”, e le politiche , la libertà e il terrore di una nuova guerra sono state presentate come l’odierna urgenza del mondo.
Dylan e la band hanno dato “big times rock”. “ Honest with me” , “Highway 61” e “Thunder on the mountain” hanno scioccato il pubblico dalla testa ai piedi.
A volte sembrava ci fosse un’aritmia che poteva essere sistemata nel sistema circolatorio del cuore, ma era tutto ben ascoltabile e suonato con precisione.
Il meglio è stato durante “Just like a woman” quando Dylan ha avuto problemi con la sua tastiera che ha dovuto lasciare per permettere ai tecnici di palco di intervenire.
Per “Just like a woman” ha suonato la chitarra e con quella si è animato ed era evidente che l’aveva fatto per noi.
Alla fine di “Highway 61” si è tolto il suo cappello bianco rivolgendolo al pubblico.
“Beyond the horizon” era un pò scombinata nel suono , ma il cantato è stato grande.
La mia più recente favorita è “Ain’ìt talkin” e stasera è stata veramente una gemma.
Gli encore sono stati “LARS” e “All alongthe watchtower” , ambedue suonati con finezza.
In “All along” , alla fine delle strofe , Dylan ha allungato le mani verso il pubblico diverse volte , facendo coppia con un elegante movimento dei piedi ed il piegamento delle ginocchia , è stato un Dylan in grande spolvero.
Non molti possono essere rock come questa band. Più importante , le parole erano messe in risalto nel contesto della musica da una band eccellente.

 

 

Palo Alto , private show – Sept. 9 08

comments bobdylan.com Eyewitness report submitted to us
Submitted by bobdylan.com on Fri, 09/12/2008 - 15:45.

Ho visto lo show acustico di Dylan in Palo Alto giovedi sera: Mia moglie è amica di Joan , il marito della quale , Mel , è responsabile di aver portato Bob Dylan nella loro enorme propietà.
Son circa 10 acri fuori da Sand Hill Road di palo Alto. E’ stato incredibile. E’ stato così tanto tempo fa che avevo visto Dylan suonare “unplugged”. Tony e George li conosco , qualcuno sà il nome degli altri....quello che suonava la fisarmonica e il mandolino e ogni altra cosa? Mi auguro che questo abbia trovato posto nella lista dei suoi concerti “regolari”.
Non vi dico i titoli dele canzoni. Il set è stato abbastanza corto , circa 40 minuti. Ma mi è piaciuta la versione di Quenn Jane , Big River, Friend of the devil , e la canzone di Woody Guthrie. Vedendo Bob suonare in un set così rilassato richiamava alla memoria i vecchi tempi. L’anno scorso siamo stati invitati allo show di Aretha Franklin e anche quello è stato davvero buono.
Lenny
_________________________________

Comments

Submitted by TimSwaddling_AWA on Sat, 09/13/2008 - 08:11.
E’ triste vedere che simili bugie siano ignorate da bobdylan.com. Sfortunatamente sembra che l’amministratore del sito sia stato colto con giù i pantaloni e che non ha nessun collegamento ufficiale per verificare questa “sparata”. Che scherzo.
_______________________________________

Submitted by Josepi on Sat, 09/13/2008 - 16:27.
TimSwaddling_AWA is right.

Quello che ha scritto a bobdylan.com è un piccolo personaggio che raccoglie rifiuti.
_______________________________________________

Submitted by Sano on Sun, 09/14/2008 - 10:15.
what's the real story?

Allora , che dite ragazzi ? Lo show è stato fatto o no ? Se il reportage è vero sembra essere stata una tranquilla e unica performance. Non c’è niente di specificato su bobdylan.com circa il concerto privato di Palo Alto , per il valore che ha...
______________________________________________

Submitted by Mo on Mon, 09/15/2008 - 22:17.
E’ una verità che non saprtemo mai , perchè private signigica quello , è private e basta.
_____________________________________

Submitted by TimSwaddling_AWA on Sun, 09/14/2008 - 22:46.

E’ evidente che sia una montatura. Almeno lei due precedenti asserzioni di “show privato” erano abbastanza credibili da pensare che la direzione di bobdylan.com le avesse verificate. Gli show non ci sono stati , sembra che la amministrazione del website di Bob sia gestita da pollastri che bevono tutto. Non sono sicuro come siano stati postati la prima volta , ma qualcuno sta facenzo un grosso scherzo al sito e di rimando all’informazione “ufficiale”. Questo tizio e le sue recensioni stanno vanificando gli sforzi della Sony/Columbia per rendere il sito la unica fonte di informazioni su Bob. Adesso è l’ultimo posto dove andrei a cercare qualche informazione.
______________________________________

Submitted by LoriZ on Mon, 09/15/2008 - 14:07.

Perchè questo sarcasmo? Perchè Bob Links deve essere considerato una fonte più attendibile del sito ufficiale?
Sembra che qualcuno , in combutta con Bob Links , abbia dei validi motivi per inventare gli show , o che qualcuno era allo show che non c’è stato........
LZ
________________________________

Submitted by Josepi on Mon, 09/15/2008 - 14:25.
Chiaramente non hai capito LoriZ.
Pensi che Dylan abbia suonato questi pezzi rari per gentre che non sono mai stati suoi fans ? O che abbia suonato in acustico per tutto lo show e che invece per i suoi veri fans suoni le le canzoni più comuni con il suono del suo organo di merda?
Tristemente , questo anonimo user si è inventato questi show usando diverse identità , facendo credere di essere stato presente a questi show.
Però bobdylan.com e l’informazione ufficiale non ghanno ancora smentito.

________________________________

Submitted by Sano on Tue, 09/16/2008 - 08:53.
LoriZ, please don't lump me into the persecuted category...i merely asked why these folks didn't think the private show happened...it really has no bearing on how i feel about this site or any other - and especially no bearing on how i feel about bob dylan. if palo alto was treated to an intimate live show, more power to those who were able to be there...

________________________________


Submitted by Gwen on Tue, 09/16/2008 - 23:37.

Ho un amico che f ail musicista. Qualche volta suona in feste private. Include questi concerti nella sua scheda come “private party”. Li include così la gente sa che è disponibile per feste private.
Non sò perchè questi “show privati” di Bob sono stati inclusi nel suo sito , ma non dubito della loro autenticità. Lui certamente suona abbastanza concerti in un’anno e non ha bisogno di aggiungere concerti “truccati”.

__________________________________________

Submitted by vagn52 on Wed, 09/17/2008 - 20:09.

Spero sia tutto vero. Vorrei credere a Lenny , ma mi viene un pensiero , Ho un sacco di tempo libero e giro gran parte degli stati uniti , un sacco di soldi solamente per i biglietti , più il viaggio , il posto per dormire , il cibo , vestiti puliti per un mese , crena da barba , taglio di capelli ecc.
Non ho mai visto un concerto interamente acustico negli ultimi 8/10 anni. Ma chi è questo Mel ??? E chi sarà mai questa Joan ?????? Svegliatevi gente.
Pete

 

 

Santa Barbara, California - Santa Barbara Bowl - September 7, 2008


by Jeff Beresford-Howe

Lo show e stato particolare se rapportato agli altri shows di Dylan , almeno per me ,all’inizio ha raggiunto molti picchi nel set , per sbiadire poi verso la fine.
“Cat’s in the well” era già in tasca fin dalle prime notew , e Bob e la band sono rimasti li per sei canzoni di fila.Ognuno nella band era al suo top , citazione speciale per la sezione ritmica , e Dylan era perforente e incisivo in modo meraviglioso.
“Desolation row” è stata una , una fresca lettura con un impatto massiccio e diverse strofe cantate con melodie splendide e sconosciute , il modo col quale un grande jazzista l’avrebbe suonata.”Million miles” merita una menzione speciale ,era come un neonato , e così fuori dagli schemi che sembrava figlia di Daniel Lanois e Jerry Garcia.
“Hard rain” ha iniziato la seconda parte dello show.Forse non è stata una buona scelta dopo Desolation,ma la canzone si è persa fin dall’inizio e ci è rimasta , la strofa climatica è sembrata essere il solo punto a fuoco della canzone.
Dopo di questa lo show è vissuto di alti e bassi , “Honest with me” era probabilmente un pò “fuori” ma ancora accattivante. “I believe in you” era piene di sentimento e suonata con grande convinzione. Sfortunatamente Dylan l’ha fatta seguire da una “It’s alright mama” ugualmente piatta come Hard rain.

Il treno ha avunto uno scatto in avanti per un momento con la amabile , elegiaca “When the deal goes down” e una crepitante “Highway 61”.
Poi : whoops. “Ain’t talking”, buttata là e morta appena iniziata , e “Thunder on the mountain” mentre swingava in modo pesante , un sacco di gente che ballava!---Sembrava più un lavoro extra della band che qualcosa di interessante da parte di Bob.

“Like a rolling stone” è stata buona , “Blowin’ in the wind” migliore---che grande arrangiamento per questa canzone ha tirato fuori.

In generale uno show meraviglioso.

Qualche nota(1) Il Bowl non ha esperienza di concerti. É una piccola spaccatura sulla collina , con un cattivo parcheggio , sicurezza inadeguata e pubblico totalmente Boston pops-ish. (2) ero con una persona che era al suo secondo concerto rock ( veniva da una città cinese ) e anche se le è piaciuto lo show , ha avuto molte difficoltà con la voce di Bob : “ Lui parla più che cantare”.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

by Scott Eisner

La scorsa notte era la 32esima volta che vedevo Bob Dylan. La prima volta fu nel 1978 e negli ultimi 11 anni ho cercato di non perderne uno se era entro due ore di macchina da Los Angeles.L’ho visto al Santa Monica Civic il 3 settembre e per ultimo l’altra sera a Santa barbara.
Dire che non c’è paragone è una cosa estremamente esagerata. Bob e i ragazzi erano in una forma strepitosa a santa barbara. E’ stata una set-list da sogno che ognuno avrebbe sperato.Gli Highlights per me sono stati “Desolation Row” seguita da un’emozionante “Hard rain”. Più avanti nel set Bob ci ha dato “I believe in you” seguita da “It’s alright ma”. L’higlight finale per me è stata “Ain’t talking”, non l’avevo mai sentita suonare dal vivo e le parole non possono descrivere quanto eccitante sia stata la performance.
Bob era completamente dentro la sua musica la scorsa notte e il posto era assolutamente perfetto.
Vado sempre a vedere Bob perchè uno non sà mai se lui sia come un giocatore di golf all’ultima buca , e il neverending tou sia finito.Le 4.500 persone presenti l’altra sera hanno avuta una prestazione magica.


°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

by Tim T.

Il sapore amaro per la serata al Civic di Santa Monica se n’è andato adesso.
( Onestamente quello show è stato pessimo....il punto più alto è stato Rollin’and Tumblin’) . Il Santa barbara Bowl, invece,è un posto grande , e questo è stato lo show più alto che ho visto lì. Le chitarre totalmente urlanti , la voce di Bob persino più forte , si poteva anche sentire il suono del suo organo (!)
Dopo Santa Monica ero convinto che Denny Freeman andasse sostituito , ma mi rimangio tutto. Ha suonato in differenti stili , e con un sound-mix decente , si potevano sentire tutte le sfumature.

L’highlight per me è stato “Million miles” , “ Desolation row” ( di solito non una delle mie preferite ) e “Honest with me” che sono state completamente riarrangiate in modo più aggressivo e meno country. “I believe in you” è stata anche questa grande , e suona quasi come influenzata dalla recente versione di Cat Power.
E Bob , grazie per aver suonato la miglior canzone del nuovo album : “Leeve’s gonna break” ed “Ain’t talking” tutte e due straordinarie. Infine una veloce osservazione su tutti quelli che vanno ai concerti di Bob Dylan : Let’s dance !

 

 

San Diego, California - Concerts on the Green - Sept. 6 2008

by Iris Seifert

Con quattro spettacoli in prossimità della zona dove abito, questa è stata per me l’opportunità migliore per essere presente alla fine di questo mini tour di Bob Dylan. E’ stato come aspettare un maratoneta che sta per arrivare al traguardo: non potevo mancare.
Il pubblico ieri sera è stato grande: voglioso, ricettivo, rispondente e attentissimo.
Grazie a tutti. Sicuramente Dylan ha apprezzato ed è stato persino più disposto a divertirsi con noi, sorridendoci e salutandoci.
“Cats in the well” era il pezzo giusto per far partire la serata, con un violino molto alto nel mix ma sicuramente una versione molto bella. Come “Times A Changing” con un bellissimo assolo di Bob all’armonica. “She belongs to me” è stata molto carina con un’altra esibizione del talento di Bob all’armonica. “Ballad of Hollis Brown” e “Lenny Bruce” meritano una menzione speciale come “Mobile” una versione con arrangiamenti ancora diversi ma molto interessante. “Ain’t Talking” ha lasciato tutti senza fiato per la sua bellezza ma “Honest with me” e “Make you feel my love” ci sono andate molto vicine. “Like a rolling stone” è stata grandissima, forse la migliore che io abbia mai sentito. Il suono all’aperto è stato perfetto e tutti i fan di Dylan qui a San Diego sono andati a casa sicuramente contenti con “All along the Watchtower” che ancora risuonava nelle orecchie e un grande Dylan ancora nei loro cuori. Forza Bob! Manca ancora poco e poi ti puoi riposare per qualche mese.


°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
by Roderick Smith

Along the Camino Real

Sotto uno spicchio di luna gialla lui appare, fantasma spagnolo fra gli alberi , Santa Monica lontana 1.000 miglia , padre dubbioso di mille sogni erranti nella luce ,vacillano i suoi passi, la smorfia come uno strabico , lunghe ombre che sembrano dita distese nella notte , un airone che attraversa la collina nell’oscurità del cielo.
Il vagone entra nella missione , avamposti lungo l’autostrada del Re , ci siamo radunari al fiume , i nostri cestini da riempire , lui rende. Milagros. Ora è un uomo anziano , i suoi occhi nascosti da una mascherina trasparente , piccole parti di un uccellino di una porcellana rotta. Il corpo fatto di legno d’acero mosso da un ritmo misterioso, si appoggia più giù , il fuoco avvolge la tastiera, lui si tira indietro , lo sbuffo del drago nell’aria umida. Un inesplicabile ringhio diventa un ruggito , il suono profondo e cavernoso sopra le nostre teste. Quei familiari occhi azzurri che sembrano due fessure scrutano intorno , siamo tutti in movimento , ammucchiati attorno al suo antico vagone, il villaggio è in festa.
Zingaro cantastorie come un sacerdote dell’alto Massachusett , sta costruendo una cattedrale di suono. Milagro. Brillano i contrafforti con le finestre di vetro colorato, le donne ondeggiano occhieggiando i ragazzi , guarda attentamente la sua apparizione , non girarti, ora la sua è una risata cosmica , la sua faccia ghignante come un pianeta sconosciuto, il cappello da gaucho come un anello di Saturno , la camicia nera brillante nella luce , incastonata di rubini , smeraldo e zaffiri. La sua testa è nelle stelle stasera. Milagro.
 

 

 

Temecula, California - Pechanga Resort and Casino - September 4, 2008

Dylan puts it all together at new Mission Valley venue

By George Varga
POP MUSIC CRITIC

Tutte le scommesse erano fatte quando Dylan e la sua band hanno suonato giovedi davanti a 1.200 persone al Pechanga & Resort Casino in Temecula , dove hanno fatto soltanto qualche scintilla durante il loro concerto fatto a memoria. Ma l’iconico cantautore e la sua versatile band di cinque elementi erano in tensione sabato sera all’AEG Live Concert on the Green , la sede del concerto nella Mission Valley sul campo d’allenamento dei San Diego Chargers’.
Nello show di sabato Dylan ha eseguito molto bene delle versioni rivisionate di alcuni classici vitali come “The times they are a-changin”, “She belong to me”, “Like a rolling stone” e “All along the watchtower” che ha chiuso il concerto. Ha suonato proprio ispirato dalle nuove versioni delle sue canzoni , che includevano “To make feel my love” , “Honest with me”, “Ain’t talkin’” e "The leeve’s gonna break” ( un aggiornamento più accellerato di “When the leeve breaks” di Kandas Joe e Memphis Minnie del 1929 ).
L’ aver vinto il premio Pulitzer- grande gioia – o frustrazione - per l’ artista in concerto può essere la brillantezza , la superficialità o entrambe. Quale Dylan vedrete dipende da un numero incredibille di variabili , e il contrasto drammatico tra i concerti di Pechanga e quello della Mission Valley , ancora una volta l’ha dimostrato.

Può essere stata la sistemazione all’aperto sull’erba di sabato sera sotto la luna piena , il riscontro entusiastico delle circa 6.700 persone presenti al concerto , o semplicemente un gioco del destino, o può essere il fatto che le performances di Dylan cambiano da un giorno con l’altro , come conviene ad un anti-conformista come lui che costantemente cambia repertorio ( solo 6 delle 17 canzoni di giovedi sono state ripetute sabato ).
Qualunque sia il motivo , lui è ripetutamente salito di tono sabato , in contrasto con lo show di giovedi di Temecula , dove ha lottato per restare a galla solo qualche momento alla volta.
La qualità dell’audio di sabato era di molto migliore che al Pechanga , dove la pesantezza dei bassi nel mix in troppe canzoni ha fatto sembrare Dylan e la band girare in punta di piedi attorno ad essi.
Troppo spesso giovedi il canto di Dylan era seppellito , quasi inudibile , e ha reso il tutto poco interessante , non importa se le sue smorfie con la faccia manifestavano il disagio per la situazione insentibile , ma sabato lui ha cantato con una passione palpabile e grande autorità , anche se il suo fraseggio , ora diventato molto elastico , ha reso difficoltoso persino ai fans più devoti riconoscere qualcuna delle sue canzoni più conosciute fino a quando non arrivava il ritornello o qualche pezzo di frase in una strofa.
Faceva ricordare come i grandi jazzisti non suonano lo stesso pezzo due volte nello stesso modo.
Dylan , che ultimamente è progredito in questo tipo di improvvisazioni e che ora evita di suonare la chitarra a favore dell’organo , l’ha fatto diverse volte sabato sera.
Durante la riarrarngiata “It’s alright mama (I’m only bleeding) a metà del concerto , ha offerto una potente dimostrazione per ricordare che – qualche volta – lui non suona la canzone nello stesso modo.
Una straordinaria canzone dal suo primo album del 1965 “ Bringing it all back home” , ha ripetutamente cambiato forma sabato sera . Dopo essere cominciata il stile rockabilly e un riff di chitarra che sembrava un omaggio alla “Claudette” di Roy Orbison-Everly Brothers , è sfociata in un southern-sound intriso di rock-a-boogie , per passare poi al blues , al country , avanti e indietro di nuovo.
Messa in mani con meno talento questa cosa avrebbe potuto scivolare in un pasticcio di suoni disordinati , ma la band di Dylan ha affrontato questi passaggi come un tutt’uno , proprio come la sua voce ha superato le difficoltà di ogni cambio di stile.
E i testi sono sembrati più rilevanti che mai , specialmente quando ha cantato la frase : Anche il presidente degli Stati Uniti / qualche volta deve levarsi in piedi nudo.
Più tardi durante “It’s alright mama” ha cantato : Yoy lose yourself, you reappear / You suddenly find you got nothing to fear. E’ sembrato che il giovane Dylan che aveva scritto la canzone avesse passato il testimone in forma creativa a questo veterano 67enne che è diventato adesso.

°°°°°°°°°°°°°°°°°

by Robert Sommers

Bob Dylan ha suonato davanti a 1.200 persone nell’ampfiteatro sulla strada della riserva indiana. I biglietti sono stai venduti in 12 minuti.
Ha fatto in modo di aggiudicarmi l’unico biglietto disponibile su Ebay e messo in vendita un’ora prima dell’inizio dello show . Sulla spinta della mia grande fortuna a Las vegas , ho giocato qualche mano di Blackjack , mi son pagato il pranzo e mi sono avviato verso la sala , che era fredda come un freezer , gli uscieri mi hanno assicurato che si sarebbe riscaldata con l’entrata del pubblico , letteralmente.
Come al solito, dopo la rituale introduzione del neverendingtour, Dylan è stato puntuale e si è lanciato nel set.
Io sono un grande fan di Dylan, più ancora delle sue canzoni, e occasionalmente delle sue prestazioni, ho visto circa 20/25 show di Bob.

Questa notte mi ha lasciato un pò freddo. Le tre chitarre erano così alte da erigere un impenetrabile muro sonoro che lasciava poco spazio al resto. Personalmente ho sentito pochissimi momenti di virtuosimo da parte della band
di musicisti chiaramente completi, molto meglio sono stati i giorni quando c’erano Charlie e Larry. Tre chitarre sono troppe. Bob Dylan e The Band avevano il suono dell’era “Big Pink Band” e l’intera loro produzione aveva un piglio più mascolino.
Le canzoni erano state riviste in modo che erano difficili da riconoscere o da seguire da parte del pubblico casuale.
Molta della musica aveva 1,4,5 dodici battute , così ho cominciato a diventar pazzo per seguire tutto il susseguirsi.Come ha detto una volta un grande musicista “ Dylan non è Segovia”.
Ha cominciato a canticchiare è ho pensato a quanto stanco potesse essere , lo si capiva anche dalla completa assenza di ritmi diversi , di libertà musicale o di una vera emozione in tutta la faccenda.

La folla come al solito era estasiata, un gran mix di giovani e vecchi , con questi ultimi molto gasati. Per me era quasi una esercitazione intellettuale , può darsi che ero stanco.

Lo show memorabile per me, come quello di Albuquerque nel Lesh tour o la grande notte con Santana, sono state cose che hanno spedito direttamente qualcosa al cuore, qualcosa che andava oltre lo show. Si ,lui è un genio, ma non penso che sia altrettanto confortevole come entertainer, o che realmente piaccia alla gente. Lui è il più acuto writer che la nostra era abbia conosciuto nel sottolineare le eccentricità o le idiosincrasie umane.
Ma raramente parla nei suoi spettacoli e raramente da qualcosa che ti entra nel profondo. Odio dover dire questo , lui può essere un freno reale. Apostasia , Eresia. Ma ne lui ne la sua band sembrano divertirsi mai, nemmeno io mi son divertito , ad accezzione del livello accademico.
Calpesto le tavole dell’uscita , ho vinto cinque o sei mani e detto questo buona notte. Comunque ho pagato per lo show.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Review by Iris Seifert


Home Stretch Show 2 Temecula/ Pechanga Resort

L’altra notte il vento bisbigliava qualcosa – ho cercato di capire cosa fosse, ho detto a me stessa, qualcosa sta per arrivare, ma non è successo.
(Lonesome day Blues). Bene, è arrivato questa notte. Bisogna seguire il suono del bisbiglio e dimenticare tutto il resto. Il fato aveva una sedia per me.
Se Santa Monica sembrava in agonia ( la recensione di Roderick Smith diceva questo in sostanza )fortunatamente la musica e il suono non sono gli unici motivi per venire a questo show, lo show di Temecula è stata estasi.

La trasformazione era straordinaria e ha raggiunto un livello oltre le parole , OK , poche parole. E : solo una canzone suonata in entrambe le notti ( HGW 61 ).

Il suono era supercalifragilisticespiralidoso al cubo; qualche Elfo doveva essere chiuso in gabbia stanotte.....oppure ignorato, sin dall’inizio il suono era così debole che il cantato sembrava un bisbiglio , cosa che è stata immediatamente regolata e c’è stata una incredibile ricchezza e definizione di suono.
La set list merita come voto A1 stasera , lo stesso per i musicisti. La musica suonata qui era molto bella , la comunicazione fra i due chitarristi, si alternavano negli assoli, e più godibili ancora quelli della chitarra di Herron! Mr.Dylan ha presentato la band cominciando Da Freeman dicendo “ Mr. Donnie Herron ha suonato a lungo con lui”, e le parti acustiche di Mr.Kimball ( e i solo elettrici ) mi hanno resa felice , ma il pubblico non l’ha potuto interamente apprezzare quando si perdeva nel mix e diventava inudibile.

Di sicuro Mr.Freeman brillava di più , che tocco morbido ; e Mr.Garnier: wowie...che definizione delle linee di basso; e Mr.Recile messo un pò in ombra da tutto questo, tuttavia certe finezze con le spazzole etc. sono venute a galla ugualmente nei numeri centrali.

Mr.Dylan sembrava felice più di quanto si possa dire , come dimostrava in ogni assolo di armonica o di organo ( il suono era così chiaro che si potevano sentire bene anche le parti di organo ), il suo cantato ricco di colori , ballando e ridendo un sacco di tempo con Mr.Garnier per le strofe scordate o ripetute e cantava a se stesso “ Sono contento , sono ancora vivo” nel vero senso della parola.

La notte precedente “Le cose sono cambiate” ( abbastanza inzuccherate ) ; a Temecola “ I tempo stavano cambiando”, e se questo include come effetto collaterale un qualità di suono come questa : Due pollici su , ma se avessi più mani sarebbero di più , forse Tom potrebbe prestarmene un altro paio.....
Grazie.
 

 

Santa Monica Civic Auditorium Sept. 3 2008

By Darryl Morden

Affidata ad una leggenda del rock , dopo tutti questi anni . il compito di suonare in una luogo vecchio di 50 anni che non ha aveva più ospitato concerti di una certa rilevanza da molto tempo. Negli anni 70’ e 80’ la sala del Civic Auditorium aveva ospitato concerti dai Kings ai Queen ai Clash.
Il suono non è mai stato molto buono , anche attualmente il sound rimane rischioso anche per uno abituato come Bob Dylan a suonare per due ore canzoni vecchie e recenti.
A 67 anni si può riposare sugli allori , ma sarebbe preferibile che lasciasse i tour e si dedicasse a registrare.
Come sempre , tutto dipende da quello che sta per suonare , come sono gli arrangiamenti e il fraseggio. Tutti quanti quelli che non hanno seguito quest’uomo da diverse decadi , aspettavano la riproposizione delle canzoni come sugli album , non è stato così.
Vestito di nero col cappello di foggia spagnola e coi baffetti neri che sembrano disegnati a matita , Dylan sembrava un vecchio gambler da saloon western ( the Jack of Heart? ) , la sua backing band in marrone.

In piedi dietro alla sua tastiera , emettva ruggiti ogni volta che soffiava nell’armonica.
La sfilata carnevalesca di “Rainy day women # 12 & 35” , con il pubblico che ripeteva il coro “everybody must get stoned” è stata lo scoppiettante inizio dello show per il pubblico di circa 3.500 persone, seguita da una grezza “It ain’t me babe” e da una galoppante “Stuck indide of Mobile”.

Questo l’andazzo della serata , Dylan ha pescato nel suo vasto repertorio anni 60’ , mischiato con quelle di Modern Times. Ha saltato un sacco di Dylan-periodi , ma questa era il modo col quale procedeva la set list della serata.
La band attuale di Dylan : chitarristi Stu Kumball e Denny Freeman , batterista Geroge Recile , bassista Tony Garnier e il polistrumentista Donnie herron alla viola , banjo, mandolino elettrico , pedal steel e lap steel – sono con lui da diversi anni , abituati ai cambiamenti che arrivano ad ogni esecuzione. Il capo ogni tanto gli concede qualche spazio , ma non si allontanano mai dal fulcro della canzone , anche nelle nuove esecuzioni.
C’è stato il racconto della filanda del “Mississipi” la vincitrice dell’oscar , un caustica pasaggio “Things have changed” a “The wonder boys” soundtrack e molti classici., una sgangherata “I don’t believe in you” e la mai-mordente “Ballad of a thin man”.

Una “Highway 61 pompata a boogie , nello spirito di John Lee Hooker è piombata sul pubblico , mentre la più recente “Thunder on the mountain” ha chiuso il set principale.
É ritornato per i bis con la firma di “Like a rollig stone” e una rinnovata ma sempre tentennante “All along the warchtower”.
Il pubblico ha gradito quei pezzi abbastanza vecchi da meritare la Previdenza Sociale , ovviamente eccitato di trovarsi di fronte ad un’icona americana e in un posto che aveva ospitato gli Academy Awards.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°

By Stoneboy

Per essere onesti , tutto lo show è stato una merda , ero seduto in un posto dove il suono era assolutamente terribile, avevo seguito i ragazzi che c’erano nella fila , ma è stato un errore , voglio dire, era tutto così penoso , con i bassi così alti che ti schiacciavano sul pavimento.
L’apertura , per essere sinceri era stata accolta bene , penso che Bob si sia divertito iniziando con “RDW # 12 & 35” , qui in California , alla fine dello show il posto era saturo del fetore dell’erba, inizio giusto nel rispetto della situazione. “Mississippi” è stata una vergogna , era la mia favorita , ma Bob non ha avuto un vocal all’altezza , ancora qualche canzone e penso : perchè sono qui? “Spirit of the water” e il Dylan che avevo sentito qualche mese fa nella parte europea del tour dov’è?, seguita subito da “I don’t believe you” che non credo sia stata superba , immediatamente dopo una noiosa “Mr. Jones” ed un’uguale “Thunder on the mountain” , “Highway 61” è stata noiosa e gli ingranaggi cominciavano realmente a girare , certo , queste erano i miei highlights , ma domani mattina darò un’acchiata alla set list cercando di ricordare qualche momento di qualità.

Yeah.....per me l’highlight è stato quando lui ha sputato sul palco dopo “HWY 61 , ma hanno trascinato i loro culi per metà dello show , così sia....
Non capirete mai la ferita che mi si è aperta e il dolore che ho provato.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Santa Monica Civic Auditorium; 3.000 capacity; $69.50

By PHIL GALLO
Presented by Nederlander. Reviewed Sept. 3, 2008.

Band: Bob Dylan, Tony Garnier, Stu Kimball, Denny Freeman, Donnie Herron, George Receli.

Ancorato dietro una tastiera raramente udibile , Bob Dylan ha scelto di impersonare una persona distante , sfruttando le sue capacità artistiche per superare la prestazione scadente.
Ha alterato le canzoni per dimostrare a quelli che da anni fanno la riverenza alla sua capacità di reinventare , ma ora la sua abilità e le sue interpretazioni sembrano traballantei.
Quello che una volta sembrava intenzionale , strofe cambiate o una melodia cambiata , adesso suona come un errore , il risultato di una perdita di memoria e di confusione.

Rubando una frase che ha cantato merciledi dera all’interno della calda sala del Civic Auditorium di Santa Monica : Could this really be the end ? A 67 anni , suonando molto più stancamente di quanto ha fatto due anni fa , Dylan è ritornato al tipo di show tristemente famosi prima del grande periodo di ringiovanimento da 1997 all’inizio del 2002.

Il concerto di Santa Monica arriva quasi alla fine del suo Never ending tour , è non è illogico pensare ad una riduzione della sua attività concertistica. Mentre la serata ha avuto i suoi momenti – una estremamente pesante lettura di “Rollin’ and Tumblin’” , “It ain’t me babe” con la band che trovava un sound caraibico nel cambio degli accordi , una impressionante grezza e precisa “Ballad of a thin man – sono impallidite rispetto alle esibizioni di 11 anni fa nelle piccole sale di Los Angeles , come El Rey , il Wilthern ed il Pantages.( Il suo sistema è stato per molto tempo quello di passare dall’ arena , ai piccoli teatri e la periferia , senza citare i campi da base-ball della lega minore della fascia est e del midwest).
Lo spirito del pubblico , in generale , era bendisposto , e non ci sono dubbi , è ancora un privilegio essere in presenza di Dylan quando è possibile. Ma troppa parte del concerto di mercoledi sembrava quelli dei primi 90’ , con lìascoltatore costretto a focalizzare alcuni momenti , perchè tutto il resto era trascurato ed incoerente , era rimasto dietro l’angolo .
Senza più l’opzione della chitarra acustica , non c’è più un punto dello show che cambi passo : le prime sei canzoni erano così simili una all’altra che se fossero state suonate nella stessa tonalità sarebbero sembrate un lungo medley.
Considerando quelle di mercoledi sera , la set list era la solita di ogni concerto , “ I don’t believe in you” è stata la sola rarità della serata , ma persino questa difettava nel distinguerla , la band l’ha suonata come se fosse il seguito di “Stuck inside of mobile”
Si può dissertare tutto il giorno sul deterioramento della sua voce , ma questo è il livello massimo che i suoi affezzionati fans devono aspettarsi da Dylan quando sale sul palco, ma mercoledi sera lui non c’èra.
 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Santa Monica, California - Civic Auditorium - September 3, 2008

Review by Roderick Smith


Butta questo show fuori della finestra. Butto anche il mio biglietto.
Che naufragio nella vecchioa sala del Civic Auditorium. Non parliamo del sound system , il più difettoso che ho sentito in 30 anni di ballo sotto la tenda , ma anche la qualità delle canzoni era da buttare. Testi buttati fuori e messi in un angolo , una canzone ammucchiata sull’altra , il tutto sepolto in un fango laccato.

É uscito ondeggiando , vestito di scuro , con le strisce gialle , come un soldato di West point. Il suono , gente , era così lontano dalla qualità , che i testi non hanno avuto la minima possibiltà di essere capiti.
Ma per coloro che sono sempre preoccupati per la sua voce dirò che non ha perso niente . “It ain’t me babe” , questo voleva dire quel momento , alzava di continuo le ginocchia , come se stesse salendo qualche vecchia montagna.
“Highway 61” , ha fatto uscire due voci , una di fianco all’altra , una stridula ed insistente , l’altra la voce rauca di un profeta arrabbiato.

Una voce che non avevo mai sentito prima , come un demone nella notte.
La band infilava una canzone dietro l’altra.
Quando era rimasto in Mississippi quel giorno di troppo , ho fatto un respiro profondo. Le mie orecchie suonavano come le loro campane pagane.
Ma in un momento di imperfezione di questo show abbiamo visto il gambetto di Lazzaro.

E’ stato in “Ballad of a thin man” , penso ? , ha soffiato nell’armonica e niente ne è uscito. I suoi occhi sembravano persi nella luce pallida. E’ stata una sensazione strana , come l’aria che se ne va dalla stanza , non era facile come sembrava , ho pensato.

La mia fede , in questi giorni , è debole come lui , non posso permettermi di avere dubbi sul pulpito. E’ finito quasi sul pavimento quando ha cominciato la lunga scalata contro il volume del suono.Il suo pugno biano-cromo si agitava ribelle come mai

 

 

Las Vegas, Nevada - Hard Rock Hotel & Casino - September 1, 2008

by Phil Levine

Bene , persino in un’età , per sua stessa ammissione , dove “ low wages are reality...” ( i salari bassi sono una realtà ) il costo per vedere Sua Bobbità qui in America in molti concerti è stato dannatamente alto. 200 dollari , si potrebbe dire “biglietto per il circolo d’oro” ? Ouch.
Ancora , dopo due anni di assenza da Sin City , il vagabondo di Hibbing ha fermato il circo all’Hard Rock Hotel per il Bobfest ’08.
Un giovane ragazzo della folla era di buon umore , vestito in gran spolvero per la festa del Labor day , ha dovuto fare di tutto per pagarsi il biglietto per vedere uno show datato.

Bene , no , mica tanto . Nella scala di Bob da uno a dieci , come si diceva all’inizio degli anni 90’ “ Che diavolo sta cantando?” . Essendo stato da 10 nella Rolling Thunder e Freeweeling Bob , in questo show al massimo può meritare 6. Ha cominciato la serata con una quasi incomprensibile “Watching the river flow ( un omaggio a Gustav del golfo? ) seguita da una appena più capibile “Baby Blue”.
Subito dopo “Stuck inside of Mobile” ( abbiamo visto ogni show di Bob in Las Vegas in questo millennio ) solo lui sa perchè ha ririrato fuori questo vecchio cavallo di battaglia in ogni show di Sdin City , ma..... oh Maaaama , dovrebbe essere davvero questa la fine? Per favore...
Segue “Millions miles” , quasi da buttar via . é stato con “Simple twist of fate” che Mr.D è sembrato finalmente entrare in sintonia con le cose.
In nessun caso belle come le originali , ma nel 2008 bisogna prendere quello che si può avere nell’ascoltare il Bobbismo e via , andare con quello.
Altro omaggio al Golfo , “High water” , comunque ancora da nessuna parte vicina al bel bluesy dell’originale. Segue “Back pages”.
Era ammuffita , polverosa , l’unico aiuto era pensare alla struggente versione di Neil Young che canta questa canzone nel 1992 al leggendario Bob fest a NYC,
ma allora Bob era molto più vecchio di adesso .
Così Bob è passato al suo Bob jig con la vivace “Summer days”, a proposito di cose datate.
Poi una “Love sick” da uno/due pugni , seguita da una torva ”Tweedle dee”.
In forse , l’highlight della serata è stata “Just like a woman” , con la gente che cantava il coro...dando l’impressione di ricordare a Bob a quello che si suppone dovesse essere il sound della canzone...sorrisi momentanei hanno ricordato al cantante ed alla gente quei gloriosi giorni ormai passati.
Avanti , su , Abe dice a Dio che Bob ci sta portando sulla Highway 61. Non vintage , ma hey , era riconoscibile!!! Lo stesso non si può dire della seguente “Nettie Moore”— Vorrei azzardare l’ipotesi che più della metà del pubblico non avesse idea di che canzone fosse. E allora...la miglior canzone della serata “Thunder on the mountain” , ma Alicia Keys non c’era proprio , da nessuna parte , ma questo non vuol dire che qualche vecchio cane da caccia la stia ancora cercando....una grande versione , un assaggio di quello che avrebbe potuto essere la serata se lui avesse deciso di andare in un’altra direzione e non usare solo due corde . Una breve pausa e poi una superficiale “Like a rolling stone/Watchtower" , e se ne è andato , verso il prossimo appuntamento.

Non sò se tutti noi abbiamo provato la stessa cosa ( forse è stato uno show migliore di quello che avevo immaginato potesse essere ? , e l’ho visto sotto diversi punti di vista.... ma allora, così come tante altre cose in questa città , tu paghi i tuoi Bob-dollari e prendi il Bob che Bob ti da.

Ah bene , cosa vuoi che sia questo per vedere il più grande cantautore vivente?

Buon viaggio Mr.D…e chi lo sà? Potrebbe essere che la prossima volta proverai a tenere i prezzi un po di più alla portata di quelli che ascoltano ”Workingman’s Bleus # 2 tutti i giorni ?

 

 

Park City, Utah - Snow Park Ampitheater - August 31, 2008
 
 by Jay Meehan
 
( Questa sarà un pò in ritardo , ma “ Theme Time Radio Hour” mi ha messo dell’umore giusto e nessun’altra recensione è stata postata , suppongo sia bene aggiungerla alle altre , anche se sarà solo descrittiva ).

Serata di monsoni allo show Park Amphitheatre . Inzuppati fino alle ossa dai temporali la folla era estasiata ed intimorita dai lampi.

Set list per tutte le età . Bob brillava , frequenti risate che accentuavano i vari momenti. I ragazzi sembravano un pò stanchi del viaggio , ma pian piano sono entrati in sintonia con ogni riarrangiamento di questa singolare selezione.
Primo show con questa scaletta , eccetto naturalmente per Tony e George , ma , c’era una attenzione notevole da parte della band. Potrebbe essere una serata troppo bagnata per suonare , niente permetteva di essere fedele al mondo di Bob in questa notte troppo inzuppata e fangosa.

Le comunicazioni sul palco erano difficili finchè i rumori del temporale non se ne sono andati , Donnie è sembrato guardare le mani di Bob sulla tastiera per tutta la serata , ma non ho capito la ragione di questa cosa.
Ognuno sembrava guardare l’altro , con Tony , che come al solito , faceva da interprete al “Bobby linguaggio” per gli altri.
Nessuno di loro ha fatto più di tanto , eccetto che eseguire perfettamente ogni canzone con squisita nuance. Stu , che sembrava Tom Waits , ha fatto un sacco di facce ed espressioni per fare i suoi singoli breaks.
In quanto ai suoi compagni di band , erano più stoici nel fare i loro riffs impeccabili , faceva freddino. Il manico della chitarra di Denny non si è mai mosso , Bob, cosa incredibile , sembrava il più animato del gruppo.

Il set è sembrato un insieme di canzoni corte, più corte del solito , forse perchè Bob aspettava il ritorno del bel tempo e tutti speravano che ci avrebbe poi dato un momento musicalmente migliore se le cose si fossero asciugate un pò , con una situazione più fisicamemte confortevole.
Ma dopo “Like a rolling stone , il solo bis , i ragazzi si sono allineati con Bob in mezzo al palco , ringraziando con apmi gesti la gente per tutte le ovazioni e gli applausi deliranti che hanno accolto ogni parola , ogni nota di ogni canzone in questo che è stato uno show da ricordare.

Certo , mi sono mancati Charlie e Larry , ma non ha importanza , questo non è stato il mio show preferito di sempre.
Bob è coooooosì nel suo gioco , e così sono i suoi compagni

 

 

Snowmass Village, Colorado - August 30, 2008

Jazz Aspen Snowman - By Stewart Oksenhorn
 
The Aspen Times
 
Stewart Oksenhorn della Aspen Times ha commentato che per festeggiare un perfetto Labor Day Festival ad Aspen non ci voleva poi così tanto, bastava che la band di John Fogerty si presentasse un giorno prima, immobilizzasse la band di Dylan (con cloroformio? corde e scotch?) e prendesse il suo posto sul palco con Dylan. Dylan che sembrava su di giri, forse non se ne sarebbe nemmeno accorto, anche perché il batterista Kenny Aronoff e chitarrista Billy Burnette qualche anno fa, avevano già suonato con Bob.
 
La voce di Dylan sabato sera era esattamente quello che ci si poteva aspettare, roca e senza sbalzi, e il suo fraseggiare come e quando viene in mente a lui, idiosincratico come ci si può immaginare.
 
La scaletta di Dylan era una set list che poteva far contenti tutti, da “Rainy Day Women #12 & 35”, “Like a Rolling Stone” e “All Along the Watchtower”, poi qualcosa per fare contenti coloro a cui piace la meno conosciuta “Under the Red Sky”, infine un capolavoro di Dylan come “Visions of Johanna”
 
Quello che era veramente irritante, comunque, era la band di Dylan. Mancava di personalità, capacità musicali, mi sembrava che cercasse di far diventare ogni canzone un “middle-of the road country-rock”. Mi sembra che tutto il suo set sia piatto, di un colore solo; mi fa piacere che Bob si diverta ma mi dispiace che la sua band non faccia lo stesso (o non le è permesso?) e non si unisca al divertimento.
 
Non si può di sicuro accusare John Fogerty, presente al Labor Day Festival per la seconda volta in quattro anni, e la sua band delle stesse cose. John non ha più i problemi di qualche anno fa con i suoi ex amici del Creedence Clearwater Revival o con la casa discografica. Scatenato sul palco come un bambino con tanti giocattoli nuovi, cioé successi come “Looking Out My Back Door”, “Have You Ever Seen the Rain” “Bad Moon Rising” e “Born on the Bayou”.
 
Fogerty ha dominato il palco, correndo dal tutti e due i lati, coinvolgendo la folla. La usa band era con lui tutto il tempo e più ancora nella nuova “Gunslinger” nella quale tutti e sei i membri della band si sono allineati in fronte al palco per mostrare solidarietà nella canzone contro Bush.
 
Brillando ancora di più, almeno per un certo segmento del pubblico che ascoltava, c’erano i “Widespread Panic”. La band del sud, che era stata l’attrazione principale di giovedì e venerdì sera, dalla loro ultima apparizione su questo stesso palco nel 2005, ha aggiunto la chitarra solista Jimmy Herring. Questo cambio ha portato il gruppo da affidabile a bravissimi mentre il super veloce Herring conduceva la musica ad una apoteosi meglio dell’altra. I fedeli fan della band, conosciuti anche come “Spreadheads” sembravano unanimi nell’acclamare lo show. La scaletta di vecchi e nuovi pezzi, comprendeva anche “Stoned me” di Van Morrison e “Mr. Soul” di Neil Young.
 
Era difficile trovare degli anelli deboli tra gli atti di apertura. Il quintetto Olabelle di New York, ha messo un suono “alla Band” in diversi pezzi dei “Grateful Dead”. I Global Noize hanno suonato con vigore il jazz-funk degli Headhunters, aggiornandolo con DJ Logic and il cantante indiano Falu.
 
La musica country è stata ben rappresentata da Dwight Yoakam e dalla Band di Jerry Douglas.
 
La Band dei Colorado’s Yonder Mountain String ha chiuso i cinque giorni di concerti con la loro versione di bluegrass e rock’n’roll.
 
Il tempo era buono e il suono quasi privo di errori, la folla si era comportata bene e il Jazz Aspen raggiunge un altro livello nell’organizzazione dei festival.
 
Adesso è ora che cerchiamo un’altra band per Dylan. 
 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

by Jack Brockie

Siamo arrivati a Snowmass alle 6,45 p.m. , Bob era un pò in ritardo dopo che siamo arrivati al festival , tutti contenti perchè sul palco non c’era ancora nessuno.
Ho incontrato qualche Israeliano al concerto , così sono stato con loro durante lo show.
La presentazione e la musica sono partite e la band è salita sul palco portandosi appresso le loro chitarre , Bob è salito alcuni secondi dopo di loro e si è messo al centro del palco in fronte a Donnie , con il suo Oscar dietro di lui. Bob era in giacca blu chiaro o bianca , con il cappello , pantaloni neri e l’anello di diamante che brillava nell’oscurità.

Rainy day women è partita e la gente è diventata pazza . Bella apertura , Bob era in bella forma e buon umore.

It’s all over now ha calmato la gente : Bob l’ha cantata molto bene. Grande secondo numero.

Most Likely…amazing!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!:)Grande versione. Mi piace il nuovo riarrangiamento della canzone dal 2007. Bob sorrideva. Ha guardato la gente e l’ha intrappolata.

Cry awhile , la linea di Denver è stata grande . La folla lo amava : Bob ha camminato intorno al violino con la sue armoniche , ma non le avrebbe suonate . Dopo questo ha fatto qualche stiramento alzando e abbassando lentamente le gambe , ha fatto questo per alcuni secondi.

Stuck inside , davvero grande , la canzone mi è rimasta nella testa per tutto il viaggio di ritorno. Bob indicava Denny , Stu e Tony diverse volte mentre questi stavano suonando.

Love sick , canzone straordinaria , nuova grande versione , sono rimasto sorpreso ed eccitato da questo numero.

Tweedle Dee , la migliore. Quando è cominciata non si è potuta riconoscere per diversi secondi ed avreste pensato ad un’altra canzone , ma poi è svoltata in questa , è stata una fantastica versione.

SIMPLE TWIST OF FATE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!:), per alcune battute ho pensato fosse Make you feel my love , come stavo discutendone con I miei nuovi amici. Allora tutti assieme hanno detto “ Amazing!!!!!!!!!!!! :o) La mia canzone preferita , non l’avevo mai sentita dal vivo prima di stasera.

Ballad of Hollis Brown , grande , grande !!:o) Donnie aveva preso il suo banjo prima di cominciare ed ho pensato che stesse per fare High water , ma Hollis Brown è stata quella che è stata ed è stata stupenda.

Summer days , tutti ballavano , Bob faceva grossi sorrisi , guardava la gente con sorrisi e risate , canzone divertente.

Under the red sky , sono stato felice con questa , ed è tornata ad essere una delle mie favorite canzoni dal vivo , versione davvero buona.

Highway 61 , rock al meglio , canzone numero dodici , era spaventoso , stava terminando il conceerto senza canzoni da Modern Times.

Visio of Johanna , stupenda!!!!!!!!!!!! Le luci si sono abbassate durante questa canzone , riportandomi indietro nel tempo al 1966. Straordinario fraseggio nell’ultima strofa di questa versione , continua a costruire sopra questa canzone rinnovandola sempre.

It’s alright ma , straordinario nuovo arrangiamento , Bob e la gente erano veramente “dentro” in questa canzone.
Dopo questo pezzo ha lasciato il palco , spaventoso , niente Nettie Moore stasera.

La band è ritornata ed è stata Like a rolling stone. La gente era impazzita e Bob aveva un grande sorriso e l’ha cantata con entusiasmo e passione.

All along the watchtower , molto buona e molto bene , Bob l’ha cantata e suonata bene.

Nessuna canzone da Modern Times , ma nessun problema , Bob era al massimo della forma stasera e appariva in grande spolvero . Si poteva capire dalle parole e dalla reazione della gente , un sacco di sorrisi e cenni di approvazione con la testa.

Bob ha bevuto dell’acqua fra una canzone e l’altra.

Asper è un posto molto bello , mi ha fatto pensare ai cieli immensi , Mt e The Gorge nello stato di Washington.

BOB-Come to Montana next Spring/Summer!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!:)
 

 

Kansas City, Missouri - Uptown Theater - August 28, 2008

by John Pruski

Grande show , e dopo più di 40 shows nell’ultimo anno , ho sentito per la prima volta Chimes of freedom dal vivo , così questa è stata per me il mio personale highlight. Dang , avevo sentito il nostro amico ed eroe Bob Dylan suonare Joey , Vision of Johanna, Jokerman, Under the red sky, Man in me , If dog run free, Desolation row, Blin Willie , etc...,perfino Brown sugar , diverse volte , ma mai prima di questa volta avevo sentito Chimes of Freedom! Chimes è stata suonata due volte in questo mini-tour. Molto è stato fatto dalla TV questa settimana essendo il 45° anniversario del MLK , pensavo per l’occasione a qualcosa di monumentale ed effettivamente siamo stati tutti spazzati via dalla forte prestazione di Chimes of freedom.

La notte ha avuto un inizio piovoso , dalle 6,00 alle 6,20 abbiamo preso l’ acqua mentre aspettavamo in fila che aprissero le porte. Le hanno aperte in anticipo alle 6,30 quando la pioggia era diventata un acquazzone , ma ormai molti , me incluso , eravamo bagnati fradici. Nella fila scherzavamo dicendo che Dylan avrebbe dovuto fare A hard rain’s , cosa che forse per coincidenza ha fatto.
Mi è piaciuto molto il modo col quale la band ha iniziato Leopard skin , con Bob che ha gradito il grande applauso di mezzo minuto alla fine della canzone.
Essendo uno show ad ammissione generale ( posto unificato )molti di noi si sono ammucchiati uno vicino all’altro nel caldo , umido ed afoso front-stage . Quando Bob suonava l’armonica , ho potuto vedere chiaramente il grosso anello di diamanti che portava sul dito-matrimoniale.

Per me il concerto ha raggiunto il top con Chimes of freedom e con la successiva Till i fell in love with you , con una grande esecuzione e qualche grande riffs insieme di organo e chitarra. Durante Till i fell , mi sono ritrovato a pensare agli Spoonful , così similare era il fraseggio e l’arrangiamento. Till i feel è stato un altro highlight , simile alla versione di Wang dang Doodle che di solito chiudeva gli shows di Dr.John.
Il pubblico ha naturalmente riconosciuto la strofa di Kansas City in High water ( già suonata l’anno scorso in KC ), lo stesso per Just like a woman , e ha cantato a squarciagola i refrains di Just like e LARS. Bob ha suonato l’armonica diverse volte nella serata , niente chitarra ,e di nuovo , ho realmente notato il suo organo molto più quest’anno dei precedenti ( quando sembrava che Donnie suonava più assoli ). I piatti di George erano chiari e distinti in It’s alright mama , cosa che non avevo notato in precedenza.
Alla fine è stato un grande show , seguito da più di tre minuti di applausi prima dei molto duri encore. E poi naturalmente , ha piovuto per tutte le quattro ore di macchina per il ritorno a St. Louis.
 

 

Tulsa, Oklahoma - Brady Theater - August 27, 2008

Bob Dylan meets the Brady bunch

By JAY CRONLEY World Staff Writer 8/29/2008

Oh , certo , sembrava che ci fossero 150 gradi nella sala , le sedie più costose erano sedie pieghevoli molto più adatte ad una sala d’aspetto o per un recital di quarto grado , e oh , c’era gente in seconda fila che continuava ad urlare con un accento beery “ Sei il più grande Bob!”.
Certo , l’uomo che stava al centro della fila è arrivato due volte con sei bicchieri di birra , tre per mano , con le dita nella schiuma , e oh , certo , c’erano un sacco di tipsy-women che ballavano male davvero per dirla in parole povere , sollecitate dal volume abbastanza alto della musica.
Ma :
Al nuovo BOK Center , gli Eagles e gli altri come-si-chiamano , saranno in difficoltà a suonare dopo l’esibizione di Bob Dylan e la sua band.
Caldo a parte , la band era vestita in nero e sembravano quei ragazzi che vengono alla tua porta a chiederti i pagamenti di fine mese.
Canzoni da bere : quando alla fine del concerto stavo scrivendo di Bob , una donna mi ha vomitato sui piedi , ma non ho protestato. Non si discute con l’alcool pagato , c’è solo da dire che se hai bevuto troppo fai la figura dell’idiota in pubblico.
Brady si è distinto in questo : le birre giravano e gli ubriachi anche , Yow!.
Non si dovrebbe vendere da bere ai concerti , senza scherzi , oppure dovrebbero esserci delle sale apposite dove la security potrebbe indirizzare meglio le sue forze.
Non mi sto lamentando , ma ai concerti puoi dire chi ci sarà dentro vedendo quelli che ci son fuori.
La gente che aveva occupato tutti i posti e che ha fatto ritardare il concerto di 15 minuti era di tutte le età , e sembravano , lo dico con tutto il rispetto perchè in mezzo c’ero anch’io , la folla allo zoo.
Quello che voglio dire con questo è che la gente era di tutte le età, e sembrava tutta gente agiata , in grande spolovero e pronta per vedere il concerto.
Forte ma silenzioso :
Era come se Bob Dylan si guardasse intorno nella piccola , calda ed intima sala e pensasse : "Abbastanza per un concerto allo stadio o per un centro a sei piattaforme , questo è divertente".
La domanda focale di tutti era : “Dylan parlerà nel concerto?”.
Al recente concerto a New York ha detto : “ Gente , è un peccato che i Dodgers non siano ancora a Brooklin”.
Ma purtroppo , tutto quello che c'è è stato detto oltre i testi delle canzoni è stata la presentazione della band.
La parte peggiore del luogo per vedere il concerto era quella alla destra del palco.
Dylan è stato virtualmente presente in diverse occasioni , e sempre attento , per due ore di musica nonstop.
Non è stato come un concerto tributo al grasso Elvis , è stato un concerto attuale.

 

 

Little Rock, Arkansas - Riverfest Amphitheatre - August 26, 2008

by Stewart McLendon

Lo show è finito…..ho preso degli appunti per ricordare il massimo possibile.....

“Cat’s in the well” è stata l’apertura......con Bob alla chitarra ! Sò che non l’ha fatto tante volte nel 2008 perciò sono stato contento di averlo rivisto con la 6 corde elettrica , la band era rock , non male , non grande.

“It’s all over now baby blue!!! Seriamente , i primi 30 secondi più o meno pensavo che stessero facendo “Tom Thumbs blues”. L’introduzione è stata bella confusa , la band riempiva tutti i buchi......e......Oh...Bob è tornato alla tastiera per il resto dello show.

“Summer days”. Finalmente l’ha fatta....un capolavoro di swing texano!
Penso di averla sentita dal vivo 3 o 4 volte , sempre un riempitivo , non è mai stato un pezzo importante nella Set list, ma non stasera , questa è stata una delle mie versioni preferite. Tony ha fatto un bel lavoro col basso acustico , lo faceva girare intorno. Brent , questo sta andando verso il sockhop mix!

“John Brown" Era ora ! Grazie Bob. Non l’ho mai sentita così vivace , era come una marcia galoppante , hey , c’è anche il banjo sotto....udibile , ma non abbastanza. Allora Bob si è lanciato nell’assolo di organo! Non mi è mai particolarmente piaciuto l’organo dei recenti anni, questa volta sì con questo arrangiamento, così tutti e Bob hanno avuto lo spazio per l’assolo.

“Shooting star” , un’altra semi-rarità! Con l’armonica....WOW....

“Stuck inside of Mobile” , Bob ruggiva come una bestia ,”AAAWWWWWW, MAMA!...mi piangevano gli occhi , Bob fa una smorfia e prende ancora l’armonica!.

“This whells on fire” Si torna al funk delle paludi....ancora armonica...mi sento come se fossi in mezzo alla band. La struttura di questa canzone si è trasformata in una cosa meravigliosamente aliena. Al momento ho pensato , Bob commerciale....un chiodo da 9 pollici di country-folk....che senso ha? Dinger dice che il basso le ricordava “Shakedown street”. Alla fine Bob suonava l’armonica con la sinistra e la tastiera con la destra , molto grooving....l’uscita è stata armonica e band.

“Mississipi” Non l’avevo mai sentita dal vivo....ci è voluto un sacco di tempo per capire che canzone era , ma il viaggio valeva la pena. Mi sentivo totalmente parte della band , erano elastici nella loro abilità di suonare diverse sezioni con la stessa attenzione e concentrazione . Chi è venuto fuori da questo arrangiamento? Tony e Bob? Mi sono piaciuti stasera!.

“Rollin’ and tumbli’” Hanno calcato sull’accelleratore con questa canzone , rockabilly Bob. Questa non è una band di merda di toro....A proposito....c’era una ragazza dietro a noi che ha fatto girare l’hula-hoop per tutta la serata , specialmente durante questa canzone. George Receli aveva un grande tocco e manteneva il tempo perfettamente . La band è davvero affiatata , il solo di Freeman è stato come un serpente elettrico di suono.

“Master of war! Il basso di Tony sottile e forte , l’organo di Bob legato con il resto dei ragazzi....Avevo già sentito questo nel 2001 , in questo stesso posto , e anche allora ero andato giù di testa. Stasera c’era l’illuminazione che creava grandi ombre dietro di loro. Mi son sentito come se stessero facendo un capolavoro , e fatto bene.

“Highway 61” , imponente battito di piedi.....WOOOOOOOO!

“Beyond the horizon” , il remix di questo pezzo da sottolineare, avevo sentito solo la versione dell’album finchè non l’ho sentito dal vivo. Patrick gridava a più non posso , era così buono.

“It’s all right ma” ,quando l’ho sentita ho pensato che fosse un potente pezzo rock. Il livello del suono era troppo alto e il suono era sporco. Ma dannazione! Mi sentivo colpevole di aver disprezzato questa band , condizionato da quella di Campbell e Sexton.

“Nettie Moore” , come certe belle sviolinate di musica zingara....

“Thunder on the mountain” , i ragazzi “c’erano”! Erano saltati in groppa al cavallo! Che gran suono , Freedom sparava fendenti in libertà....libertà perchè stava scaricando la tensione magnificamente.

Bis

“Like a Rolling Stone” , introduzione spaziale , Bob spaziale , “how does it feel? "It feels good".

“Blowin’ in the wind” .Grande soft-rock , Bob suona l’armonica in modo lamentoso , come se stesse per chiederti quello che succederà.

Sommario : un grande show...il migliore che ho visto. NO WATCHTOWER!!!!YAY!!!!
Avevo sentito Watchtower negli show precedenti. La band era compatta e bene insieme stasera. La voce di Bob era rauca e confortante . Mi son piaciute le canzoni-rare , mi è piaciuto questo show!”
 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°

by Lindsey Millar

Last Night: Dylan

Vestito come un elegante Generale Confederato , baffi disegnati a matita , fascia azzurra in vita , cappello spagnolo piatto , pantaloni stretti con le bande , Bob Dylan ha speso un ottavo del concerto schiarendosi la gola con le canzoni. Cosa non straordinaria , ma d’altronde , per un uomo di 67 anni che ha passato la maggior parte della sua vita “on the road” e gli ultimi 20 anni in tour , tanto che i vecchi fans lo hanno denominato “never ending tour”.
Dalla terza canzone , ha borbottato e parlato-cantato , ancora flemmatico , ma in un modo che non può essere definito se paragonato ai pezzi d’apertura.
Alcuni “giganti” seduti vicino a me guardavano con le labbra arricciate , ma la maggior parte sembrava riconoscere le canzoni : La presentazione non è il marchio di fabbrica del Dylan attuale , e nemmeno sta eseguondo le sue canzoni nel modo giusto. Ma la sua band , incluso Tony Garnier , bassista con Dylan da molti anni , e da quattro altri improvvisatori , stasera hanno reso ogni cosa swing.

La set list , disponibile su bobdylan.com , era in maggior parte costituita da canzoni degli ultimi due album , “Love and Theft” e “Modern Times” , più qualche classico degli anni 60’ , la potrete vedere guardando online . In principio ha fatto “John Brown” , una appasionata canzone di protesta contro la guerra , mai pubblicata su album fino ad “Unplugged” , e poche canzoni dopo “ Wheels on fire” , che ha scritto con Rick Danko quando la Band era la sua band.

L’Highlight della serata , senza discussione , è stata una enfatica ed essenziale “Master of war”. La sezione ritmica ha preso il sopravvento con Receli che sparava cannonate con la grancassa. E in qualche modo , segno dell’importanza della canzone , Dylan ha cantato chiaramente “ Come master of war / You build all the guns...”-
 

 

Little Rock, AR - private show, august 25 08
 
 
By Parker Lewis
 
 Che fortuna, grazie al mio amico Jack che lavora per la Simpson Technologies, lunedì ho avuto il privilegio di vedere Bob Dylan con altre 2000 persone nello spettacolo privato “Little Rock”.
 Jack, da buon amico, mi ha regalato i suoi due biglietti, sapendo che sono un grosso fan di Bob: è così che ho fatto 30 miglia di viaggio da Cabot dove abito, pronto a prendere il mio posto in mezzo a molti executives della S. T. e anche molti giovani della mi età.
 Questa è la 4° volta che assisto ad un concerto di Bob Dylan, l’ultima è stata cinque anni fa, ma oggi sono veramente fortunato perché mi è capitato di essere centrale di fronte al palco in decima fila!!
 Prima di arrivare al teatro non avevo ancora idea di che tipo di spettacolo mi aspettava, pensavo forse ad un Bob Dylan che ci parlava attraverso il megaschermo (non mi era chiaro che sarebbe stato lì di persona!). ma quando Bob ha fatto la sua apparizione cantando Cat’s in the Well, con la sua chitarra in mano… WOW! Un Bob che sorrideva e quasi ballava mi sembrava un sogno!
 Subito dopo con It Ain’t Me Babe era già ritornato dietro la sua tastiera e poi verso la fine ha chuiso questo pezzo con un assolo di armonica che mi sembrava non finisse più, dopo di che mi ricordo poco… ero così coinvolto nella sua musica che la serata è letteralmente volata!
 Siccome so che la gente vuole sapere esattamente cos’ha suonato ho scritto una scaletta:
 dopo It Ain’t Me Babe, ha fatto una gran versione di Things have Changed che poi è sfumata senza interruzioni in Mississippi… è stato fantastico!
 Dopo Stuck Inside a Mobile, Million Miles e un’incantevole Shooting Star, una rockeggiante Highway 61 e subito dopo Masters of War seguita da Nettie Moore. Poi ha fatto un’incredibile versione di It’s Alright Ma, che ci ha lasciato tutti senza fiato!
 Dopo Summer Days era il momento di Like a Rolling Stone e Thunder on the Mountain e ora che ha raggiunto All Along The Watchtower, l’ultima canzone, la gente era in delirio!
 Dylan e la suo band hanno poi lasciato il palco, le luci si sono abbassate, ma non c’è stato encore… ma tutto sommato credo che nessuno si sia preoccupato di questo!
 Devo dire che -lavorando per Simpson Tech. o ricevendo biglietti da un amico-, tutti sono stati straconvinti da questo concerto. Anche la mia ragazza, a cui non interessava molto l’idea di assistere ad un concerto di Dylan è tornata a casa… convertita!
 Grazie Bob, grazie Jack e grazie Simpson Technologies! Non sono mai stato più felice in vita mia!

 

 

 

Evansville, Indiana - Mesker Amphitheatre - August 24, 2008
 

by: Carol Ledbetter

Domenica sera ho avuto il privilegio di andare al concerto per la prima volta in tanti anni, al Mesker Amphitheatre. Era una bella serata estiva , spirava una brezza fresca , e mia figlia , mia nipote ed io eravamo su di giri, dopotutto eravamo in presenza della leggenda vivente , il solo ed unico Bob Dylan.
Il mio primo ricordo di Bob Dylan è di quando gli amici di mio figlio maggiore , rimproverandomi per la mia “elevator” music e sperando di ridarmi il sapore , mi hanno presentato un album di Bob Dylan , da allora , sono rimasta agganciata. Mi piacevano la musica e adoravo i testi , che erano estremamente interessanti e in qualche modo anticonvenzionali per allora. E’ stata una specie di revival , lui cantava , ma non gli standard ordinari , dava una nuovo modo di vivere . Cantava delle ingiustizie , il significato della verità , le autorità contestate e i sogni perduti.
I miei giovani figli sono cresciuti con le storie di Bob Dylan , come “Hurricane” ( poteve essere il nuovo campione del mondo) e “Joey” ( Re della strada , bambino d’argilla). Ho continuato ad ascoltarlo attraverso gli anni. Bob Dylan era rock , ed lo è ancora , assolutamente.
Al pubblico , giovane , anziano e a metà , è piaciuta “ Blind Willie McTell” , “ A Hard rain’s a-gonna fall” , “Thunder on the mountain” , “Not dark yet” e specialmente la altissima versione del bis “All along the watchtower” che è stato incredibile.
Il concerto è stato eccezzionale . L’acustica , per quello che era , ha impedito la presentazione del grand’uomo , tuttavia , era impossibile essere delusi per Bob Dylan . Saluti a te Bob Dylan , ti amiamo , ci fai sentire di nuovo giovani.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°

by Rod Peck


La prima cosa che voglio dire è che il Mesker Amphitheatre è un posto bellissimo.
Tuttavia , è passato il tempo di quando la Security impediva di scattare fotografie a quelli che andavano ai concerti. I cellulari hanno reso impossibile tutto questo e sono pronto a far partire una petizione per far finire questo fastidio da parte della Security. Io non ho scattato fotografie , ma vedere la gente intorno litigare è stato un fastidio.
Inoltre , parlando delle attività illecite viste al concerto , penso che ad eccezzione dello show di stasera , avrei potuto prendere un break dallo scaricare gli attuali concerti del never-ending-tour.
Ho perso tutte le capacità di essere obbiettivo nell’ascoltarli. Ma essere al concerto è un’altra storia. Bob è stato grande la maggior parte del tempo , ed anche la parte della band è stata piacevole. Denny Freeman ha suonato qualche assolo dolce e il solo problema nel sound era che Donnie Herron era quasi inudibile la maggior parte del tempo.
Io e la mia Bobsister Terri avevamo un bel posto nell’8° fila , in posizione elevata così che eravamo a livello degli occhi di Bob. Ho notato che la setlist è diventata di recente più diversificata se comparata a quelle degli ultimi anni. Leopard skin pill box hat è una delle canzoni diverse nella rotazione iniziale , ed è stato molto divertente , una vera ovazione da parte di tutti vedere ancora Dylan alla chitarra.
Per me , l’Highlight della prima-metà dello show è stato Not dark yet , e la performance vocale era sicura con Bob nel suo migliore “growlin’”, anche Summer days , una canzone divertente in mezzo a tanti Hit.
Per la canzone numero 8 Bob è diventato gospel con un’amabile prestazione per I believe in you , e giudico una fortuna averla vista e sentita dal vivo . Poi è arrivata una potente It’s alright ma che è sembrata essere un uno/due da K.O. che Bob avrebbe voluto portare avanti per il resto dello show , ma anche se il resto non è stato così sono felice lo stesso.
E’ stata seguita da quella che tutto il gruppo dove ero io stava aspettando , Beyond the horizon ha avuto il suo momento.
Le seguenti 3 canzoni sono state buone e grandi , Highway 61 sembra aver perso negli anni la sua ferocia , ma le parole colpiscono , funzionano ancora !
Allora Bob ha infilato una spina nel mio cuore con Blind Willie McTell , seguita da una sentita versione di I don’t believe you che è stato la seconda highlight della serata , è ho realizzato che ha eseguito “I believe in you” e “I don’t believe in you” nella stesa serata.
Ho gradito Nettie Moore e Thunder on the mountain , ma non posso più parlare di Bob a questo punto , ho sparato tutto il mio caricatore di emozioni.
Finito il set principale , uno della security è venuto a dire che il passaggio era stato aperto , questo mi ha dato nuova energia da bruciare e siamo scesi giù per Like a rolling stone e Watchtower , divertendoci tremendamente , così vicini , una notte meravigliosa . Grazie Bob !

°°°°°°°°°°°°°°°°°°

by Tami French

Solo una recensione corta . Lo show è stato così grande ! Bob suonava buono , era in grande forma , ballava , rideva, e faceva un sacco di movimenti col ginocchio e lo stretching con le gambe. E’ stata la prima volta che ho sentito “I believe in you” , una delle mie preferite da tanto tempo. Nettie Moore , Leopard skin pill box hat e Blind Willie sono stati gli highlight della serata.
The Mesker è un grazioso piccolo posto all’esterno. Il parcheggio era chiuso , le facilitazioni abbondanti e chiare , la gente si è comportata bene . La security è stata corretta. Le birre erano a 3 dollari , prezzo totalmente accettabile , e la vista del palco era veramente buona da ogni angolazione. Mi piacerebbe che Bob si mettesse un po di più di fronte alla gente perchè ero in fondo stasera , ma lo show è stato una meravigliosa esperienza.
 

 

 

Elizabeth, Indiana - Horseshoe Southern Indiana - August 23, 2008

by Russ Heldman
 
Le 4 cose che valeva la pena di notare : Vision of Johanna , The leeve’s gonna break , I believe in you ed Ain’t talking. Il resto era Dylan in crociera . Durante i primi numeri Dylan era agitato con la sua band , sembrava incazzato con Tony e George . Non c’è stato niente come il Ryman show in Nashville del quale ho scritto l’anno scorso.
Spero che Bob possa liberarsi di questa agitazione fuori e sul palco ed anche dalla sua nuova inclinazione a riarrangiare tutte le sue canzoni fino al punto di renderle irriconoscibili .
Spero che Bob possa al più presto diventare ancora il più grande.
Abbiamo visto e sentito di lui cose molto migliori di queste.
Comunque continuerò a seguirlo.

 

 

 

Cincinnati, Ohio - National City Pavilion - August 22, 2008

by Gibby Fairfield

Oh , il mio 10° concerto , e fortunatamente proprio qui nel mio cortile.
Il RiverBend è sempre incantevole e uno , dopo il concerto , si sente perso come nell’oscurità di Coney Island.
Un concerto nel bel mezzo di un parco-divertimenti.....molto interessante.
Non avevo nessuno da portare com me stasera , così sono venuto qui da solo il prima possibile . Essere da soli cambia totalmente la dinamica , diventa un’esperienza molto personale. Quando sei da solo , voglio dire non fai parte di un gruppo di amici , diventi solo uno tra la folla , questo è il miglior modo di descriverla....una casa chiusa, caldo e umido fino all’impossibile , che notte !
Che altro può smuovere qualcuno verso la musica ? Quale strano potere spinge qualcuno agli atti di grandezza ? La musica è la mia religione....e so bene che molti di voi ninjas la fuori capite cosa voglio dire.
Alcune fra le mie preferite sono Chimes of freedom , I believe in you e Just like a woman proprio per la rarità con la quale compaiono nelle scalette.
Mi sarebbe piaciuto che voi aveste sentito la Love minus zero/no limits come la gente la cantava giovedi notte su a New York , ma naturalmente questo non è possibile.
La voce sembrava essere un pò più alta nel mix stasera , quasi in posizione predominante.
Ha funzionato davvero bene per Times/changin’, penso sia stata la miglior versione che ho sentito fare da Bob. Va inoltre rilevato che ha cantato la stessa strofa due volte durante Mobile/Memphis....probabilmente è stata una cosa accidentale , ma chi lo sà? . Infine congratulazioni alla solerte Security , di fatto il modo migliore per fare certe cose è quello di eliminare la Security....
A troppi show c’è gente strana che ti mette le mani nelle tasche , che cerca il tuo cellulare , che vuol farti annusare strani aromi o altro. Stanotte è stato bello. Tutti si sono comportati bene anche senza l’aiuto delle autorità . Pace ......e lunga vita a Mr. Robert Allen Zimmermann.
 

Nota di Mr.Tambourine : La frase finale è il saluto vulcaniano del Dottor Spock in Star Treck : “Peace and long life” e la risposta era “ Live long and prosper”.
 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°

By Kelly Carr

Steve , Aaron , Doroty ed io siamo venuti al concerto di Dylan l’altra sera al nuovo piccolo Pavillon di RiverBend , Cincinnati. Si deve del rispetto a un così brillante songwriter . Abbiamo avuto un colpo , vedere Dylan in persona è sempre meraviglioso . Ma alla fine della serata ci è venuto da ridere , Bob non più nella sua primavera.
Potrei contare con una mano , due al massimo , il numero delle parole che attualmente ho potuto capire nel suo canto. La sua voce è bassa e biascicante , e il massimo che può fare cantando è dire le parole delle sue canzoni , per questo Steve dice che è un nuovo periodo di fase-rap che Dylan sta attraversando. Probabilmente è perchè non è più in grado di raggiungere le note come una volta . Da come biascivava le parole nel suo arrangiamento parlato , abbiamo concluso che la sua voce e la sua intonazione suonava un pò come quella di Scooby Doo. In aggiunta , ha cambiato gli arrangiamenti a molte delle sue canzoni in un sound da banda , così il gioco era quello di riconoscere le canzoni dal ritornello.
Eravamo stanchi che stesse alla tastiera tutto il tempo , niente chitarra , non siamo sicuri se la chitarra fosse troppo pesante per le sue mani o che altro , però l’abbiamo sentito suonare qualche grazioso assolo di armonica.
Il pubblico era intrattenuto dal guardare . Ho visto dei fans in prima file che hanno roccheggiato tutto il tempo , urlando per canzoni che non sono ancora sicura che avessero riconosciuto. Peraltro , le birre hanno contribuito al loro entusiasmo!
Bob era in alta quota su qualche aereo dove faceva molto freddo , così non ha detto una parola . E’ arrivato sul palco con la sua band , ha cominciato a cantare , faceva una pausa fra una canzone e l’altra per bere qualcosa , striracchiava le gambe e ricominciava con un’altra canzone.
Alla fine ha parlato brevemente nei bis per presemtare la band , ma di nuovo la sua voce era così strascicata che non abbiamo davvero capito i nomi! Nessun opener....solo Bob , vestito di nero , che faceva quello che fa da anni.
Comunque , al di là di tutto , sono contenta di poter dire “ Io c’ero”.

 

 

 

Hamilton, Ontario - Copps Coliseum - August 20, 2008

by Brian Hassett

Bob infiamma il Coops Coliseum

Stucchevole. Tutto saltato in aria , E’ stato così buono tutto l’anno? Era la prima volta che tornavo a vedere uno show dopo l’ultima di chiusura del tour di due anni fa al N.Y. City Center ( dove aveva suonato per la prima volta Ain’t talkin).
Sono scioccato , cercherò di raccontarvelo , pensavo che Bob fosse alle ultime battute , invece è ancora in fase ascendente. Mi è piaciuto , tutti quelli che erano lì e che avevano visto molti show di questo tour potrebbero dirvi se questo è stato nella media o forse più “on” del normale , ma WOW , io son rimasto senza parole.
Ma ci proverò...
Per tutti quelli che erano lì questo è un posto fan-freak-fantastico !
Molto meglio dell’Arena nella parte bassa di Toronto , per una cosa specialmente , tutti sono cresciuti di tono assieme allo show , incredibile ! Andrò ad uno show all’Hamilton Copp ogni volta che ce ne sarà uno.

Il Coops Coliseum è come una piccola arena , pavimento, pareti, tutto piccolo.
Ero proprio al centro , e si poteva uscire , andare alla toilette , prendersi una birra e ritornare al tuo posto , tutto nel tempo di una canzone , era come avere lo show dentro casa.
Io ed anche i veterani che seguono tutti i concerti abbiamo stimato il pubblico intorno alle 7.000 persone.
C’erano un sacco di T-shirts , belle da vedere , sembrava l’ultima volta che ero stato qui a vedere Brent Myland , una cosa psichedelica che ti faceva tornare indietro agli anni 90 sotto il manto della notte .Comunque ;-) ...

Una cosa bizzarra : ho avuto lunghe conversazioni con trenta differenti Bobheads ( dell’area Toronto-Hamilton ) , nessuno di loro aveva mai sentito parlare di “Masked and anonymous”. Era veramente strano che non sapessero di quel lavoro , specialmente da parte di “duri Bob fans” come si dichiaravano.

Non so perchè ma avevo dei dubbi su questa “nuova” band , ma sono stati insuperabili , potrei essere il solo a pensare che Bob e la sua band stanno proprio diventando better & better . Com’è possibile ? Il suono era cristallino , chiaro , e dell’annuncio di Bob si poteva sentire ogni sillaba di ogni parola.


Bob chiuse “Woodstock 94” con una trascendentale “ It ain’t me babe” , e praticamente ha aperto questo show con un’altra di pari livello , chitarre fantastiche , liriche , e un lungo bellissimo assolo di armonica nel finale. Poi è stata la volta di una roccheggiante “Memphis blues again , con Bob all’organo che alternava i solos con le chitarre. E’ seguita  “ High water” , precisa ed articolata , sia nel cantato che nello strumentale.

“Rollin’ and tumblin’” è come un vivace rock da ballare , una grande carta da giocare ogni volta che vuoi. Poi “Tryin’ to get to heaven” è stata eterea , ancora una volta con un ricco solo di armonica e chitarra . Cosa darei per una registrazione di questo show !
Poi una fumosa “Highway 61” e , lo so , l’ha suonata un sacco di volte , ma sia per questa e sia per gli encore mi sembrava la prima volta che sentivo queste canzoni. Ho avuto come l’impressione di essere ad una di quelle “ Rock & Roll Revue “ dei tardi anni 50’ e dei primi 60’, quando si ballava nel villaggio al suono di quei grandi rock & roll-hits mandati in onda dalle radio locali , veramente divertente.
L’highlight della serata è stato per me “It’s alright ma” , qualcuno mi ha chiesto se sapevo dove si poteva fare un download di questa versione . E’ stata bella, così melodica, così ricca , così scorrevole e completa . Grazie a Dio che gli ha suggerito di farla.

E , proprio come “Rollin’ and Tumblin’”, che gran canzone dal vivo è “Thunder on the mountain”. L’ideale chiusura di uno show . Queste due canzoni possono continuare a ronzarmi nella testa per quello che mi riguarda.
Bob ha finito il main-set con una trascendentale “Ain’t talkin” da mandarti in trance , che mi ha fatto ripensare al modo in cui Neil Young chiudeva gli shows con Tonight’s the night, mistica , un sacco di aria e di spazio , trascinante , inducente in meditazione.........

Poi il gran finale , con tutti che cantavano “Like a rolling stone” e “All along the watchtower” per la prima volta nello stile di Jimi , un rock & roll pandemonio , come doveva essere.
 

°°°°°°°°°°°°°°°°

Bob Dylan - August 20, 2008 - Copp’s Coliseum Hamilton, Ontario

By Martin

Bob Dylan e il suo entourage sono saliti con indifferenza , senza la solita introduzione , sul palco del Coops Coliseum per cominciare a suonare.
Suppongo che nessuna introduzione sia necessaria per Bob Dylan , ma è bello tenerla a mente quando si considera la sua performance l’altra notte.
Dylan ha aperto il concerto con “Cat’s in the well” ma ci è voluta quasi tutta la canzone per capire cosa stava suonando.
L’acustica del Coops Coliseum va bene per una band di hard-rock . Tutto era troppo alto e il riverbero confondeva tutto. Questo ha reso impossibile capire la voce ormai mancante di Dylan , e i suoi soli di armonica risuonano ancora con dolore nelle mie orecchie . Non c’era niente che fosse buono , salvo solo una cosa : un grande schermo che mostrava Dylan e la sua band rendendo tutto più intimo.
Riguardo alla performance di Dylan , la sua voce , con l’età , ha perso la capacità delle inflessioni . Il tutto suonava come se Dylan stesse parlando per la maggior parte delle canzoni , ed oltre a questo parlava una lingua straniera. Ci sono stati pochi momenti dove si poteva sentirlo chiaramente , grazie al profumo della cannabis indiana che acuiva i miei sensi , ma sono stati davvero pochi.
Se fosse stato il debutto di qualche band , non ne avrei più voluto saperne di quelli.
Ugualmente , essendo Dylan , ho potuto apprezzare la sua eredità come artista , perchè questa sera niente è stato artistico.
 

 

Canandaigua, New York - Performing Arts Center August 19, 2008

by Monica Martinangelo

Il sole splendeva ma sembrava più una giornata di Settembre che una di metà-agosto nell’upstate di N.Y. Siamo venuti da Liverpool per vedere lo show.
Avevamo visto lo show di Saratoga domenica ed anche quello alla SPAC , vi anticipo il nostro disappunto perchè quelli erano migliori di quello stasera.
Speravamo che il posto del Canadaigua fosse meglio del posto di Bethel dove avevamo visto Bob qualche anno fa . Eravamo più soddisfatti di questa sede di quella della SPAC , si poteva portarsi al posto ( personale e comodo) anche una birra.

Lo show si è aperto con la consueta introduzione dello stage announcer.
Cat in the well è stato l’opener , ma non eravamo ancora preparati per un buon ascolto. Aspettare Bob è stato un pò come un hobby per noi negli ultimi anni e qualcuno degli show è apparso come il solito vecchio show , ma stasera avevamo l’impressione di poter dire “ Che grande show !” .
La band era in palla e bob ha dato una nuova vitalità a qualche vecchia “oldies but goodies”. Love minus zero è stata una grossa sorpresa m ballavamo e ridevamo.
Ho avuto un buon feeling con “Summer days” , era proprio in argomento , col freddo che è sceso nella notte dovuro ai temporali estivi coi tuoni che si sentivano sulla zona.

Master of war è stata eseguita in una allegro e movimentata versione che ha costretto qualche vecchio anziano ad agitarsi e muovere le anche , Bob ka alzato e ruotato spesse volte il ginocchio durante le canzoni , e noi aspettavamo Kack Lalane per guidarci nei movimenti , bello vedere Bob fare questi movimenti quasi da fit.

Bob era grande nel suo completo nero con le bande rosse sui pantaloni e piaceva a tutti.

“Weels on fire” ha avuto una grande ovazione , coaì come “Under the red sky” , specialmente con la luccicante luce rossa del sole all’orizzonte. Una meravigliosa esecuzione di “Tangled up in blue” e “John Brown” , davvero dolci.
“Shooting star” ci ha fatto immaginare che George Harrison fosse seduto di fianco a noi. Speravano in “Mr.Tambourine Man” , e l’uomo vicino a noi ha detto “ Non canterà più questa canzone” , così gli abbiamo detto che l’aveva cantata in Jersey la settimana scorsa , e noi abbiamo continuato a sperare.
Aspettavamo anche “ It takes a lot to laugh and a train to cry” ma non è arrivata ,forse la farà un’altra volta.
Bob ci ha portato alla fine del concerto come al solito con una bella introduzione della sua meravigliosa band di “Like a rolling stone” che ci ha spinto tutti quanti ad urlare e cantare insieme a lui, anche con la seguente , la miglior versione di “ All along the watchtower” che ho mai sentito
Non aspettiamo che Bob ed i ragazzi tornino nell’upstate New York . Spero possa correre sulla sua Harley attraverso quest bel lato del paese , anche se un pò freddo . Alla fine tutti soddisfatti......e con un gran sorriso sulla mia faccia.


 

 

Saratoga Springs, New York - August 17, 2008

by Mike Skliar

Torno da un’incredibile stravaganza musicale che si è tenuta al “Saratoga Music Festival “ nel Saratoga performing Art Center , una delle originali sagre musicali estive che offre eventi indoor e outdoor . Non è la prima volta che venivo allo SPAC , avevo già visto in questo posto James Taylor nei tardi anni 70.
E’ stato un Dylan-show fantastico in tutti gli aspetti . I vari supporters hanno cominciatoa fare baccano alle 14,00 e sono andati avanti fino alle 22,00 , e finalmente , come attrazione principale , un ragazzo di nome Bob e qualcos’altro  ( divertente il fatto che gli uscieri che assegnavano i posti nella hall avevano una versione scritta del nome : Dillon !)

In questo tour ( ho visto il concerto di Brooklin la scorsa settimana che è stata una grande performance , ma la set list non era all’altezza ) , posso dire che stasera la set list è stata migliore.
Andati i cavalli di battaglia come Summer days , Honest with me e anche Spirit in the water ( che è stata meravigliosa le ultime sette volte che l’ho sentita , ma d’altra parte.... )
Ci sono state un sacco di canzoni vintage 1965-66 di Bob , una grande sorpresa del 1979 e del grande materiale recente.
All’apertura con “Leopard skin Pill box hat” ho avuto la sensazione che eravamo in un grande show , e Bob cantava con tutta l’attenzione necessaria. Poi è arrivata una tremenda ( quanto tempo è passato dall’ultima volta che l’ha suonata ?) “It’s all over now baby blue” , Bob ha ignorato questa canzone per troppo tempo , non è un mistero che è stata suonata le ultime volte verso il 2005 o giù di lì , con uno strano arrangiamento che faceva fatica a seguire la canzone . Questa volta l’arrangiamento e la canzone si legavano molto meglio.
Poi c’è stata “Rollin’ and tumblin’” , seguita da una assolutamente incredibile “Desolation row”. Il fraseggio di Bob in “Desolation row” ha prodotto una mezza metamorfosi nella canzone , con uno “staccato” difficile da descrivere. Bob era contento e rideva alla band , come se dicesse “ Quanto lontano posso andare con questa cosa ? Aspettate , ve lo mostro “ Ho amato la strofa del Dr- Filth anche se l’ha ripetuta due volte , ma non importa , questa era una versione per noi anziani.

Continuando sul tema 1965/66 , “Stuck inside of Mobile” è stata fatta con Bob che salta la tradizionale introduzione strumentale andando direttamente nella favola surreale con molta energia.
Qualche volta l’ho visto in un film impegnarsi poco in questa canzone , ma stasera lui “c’era” in ogni parola.

Una fumosa e snaky “Million miles” è venuta dopo , con un effettivo feeling blues.
Poi è tornato di nuovo al 65/66 con “Most likely you go your way”. Questa volta il bridge è piaciuto così tanto a Bob che l’ha cantato due volte , ma non importa , stava rispolverando il grande ritmo di questa canzone ( questa – se qualcuno non l’ha già scritto – è la canzone della vita , ma nel catalogo di Dylan è solo un’altra grand-one ).

Una bella Highway 61 è stata la seguente , per poi passare alla raramente-suonata “ I believe in you” da Slow train coming . Questa ha avuto un cantato veramente serio , un bel contrappunto alla atmosfera da circo delle altre canzoni , specialmente con gli occasionali carnival-style assoli d’organo suonati da Bob.

Siamo poi stati trascinati in una intensa e a tratti versione-rock di “It’s alright mama”. A parte l’aver mangiato le prime due o tre parole è stata una grande interpretazione ( ricordo quella del concerto di Brooklin della scorsa settimana ma questa è stata migliore ) di un “classico”.
La nuova versione di questa rievocativa canzone assomiglia alla versione del 1978 , ma un pò più “swampy” delle versioni degli ultimi anni.

Una bella versione di “When the deal goes down” è stato un grande rimando a tutto quello che Bob scrive ancora attualmente . “Thunder on the mountain”, spostato dalla solita posizione di “encore”, ha avuto nuova vita. Sfortunatamente non aveva lo stesso tiro di quella di Brooklin , ma è stata sparata fuori come “il giorno dopo” di “Subterranean homesick blues”. Poi è seguita una vivace versione di “Ballad of a thin man” che è stata l’ultima del set-principale.

C’era stata una grande speculazione sulla presenza circa l’ospite del giorno ( Levon? Larry Campbell? Steve Earle? ) che avrebbero potuto salire sul palco per i bis.
Alla fine , c’è stato solo Bob e la sua band , Bob probabilmente ha voluto finire come al solito , con “Like a rolling stone”, che è una celebrazione totale di Bob , e il pubblico era in visibilio.
e col ritmo duro e blueseggiante di “Blowin’ in the wind” . E’ stato un incredibile giorno e un' altrettanto incredibile serata di musica .
 

 

Atlantic City, New Jersey - Borgata Resort Spa and Casino - August 16, 2008
 

 
 by Howard Weiner - visonsofdylan.blogspot.com
 
 Ritratto di una leggenda infuocata
 
 
Il Dott. Hunter S. Thompson sarebbe stato toccato con desiderio durante quel Mr. Tambourine Man - il suo tintinnio favorito rimescolato di nuovo, ispirazione pazzesca che scorre con la follia che avrebbe terrorizzato E.A.Poe.
 Dylan faceva un sacco di baccano durante Mississippi , la quarta canzone , il suo canto era forte e animato ,Bob sembrava che guardasse dagli oblò del nautilus.
Giuro , era fantastico nel suo vestito nero col cappello grigio .La luna piena risplendeva su Atlantic City , sembrava che l’acesse accesa Dylan.Abbiamo comperato i biglietti e ci siamo messi in viaggio.
 Dylan era al massimo della sua verve creatica mentre si esibiva al Borgata.
Ogni canzone un’ovazione . Make you feel my love , la miglior versione che abbia mai sentito , bella l’armonica e una bella cadenza del cantato. Poi la cow-boy band si è gettata in una fumosa versione di Tweedle dee and tweedle dum , ma Dylan suonava bene verso la conclusione prematura della canzone , ondeggiava avanti e indietro come un pendolo mentre saltava dentro Vision of Johanna .E’ stato una Bonanza ( filone d’oro ) musicale in tutti i posti ,una sincera reazione ad un Masterpiece. Mi sono avvicinato ad un’amica , le ho comperato una birra e ho ottenuto un posto in quarta fila vicino al centro. Dylan mi stava aspettando , con una vivace versione di Lenny Bruce. Fantasmi e visioni di un’altra vita hanno guidato Dylan per tutta la serata. Il finale con Highway 61 , Ain’t talkin’ e Thunder on the mountain mi hanno distrutto.
 Non ho mai visto il Maestro così sicuro , era completamente nel suo elemento ancora primo dell’arrivo della gente della Borgata. Aint Talkin e Thunder magnifiche, Yeeh ha, yip yip yahoo.
Freeman ha avuto un’altro momento esaltando in Watchtower , vorrei continuare questa recensione , ma la batteria del mio computer sta finendo.Alle quattro di mattina ero sul pulmann per tornare a New York City.
Una prestazione superba , come solo Dylan può fare , una performance che ha superato tutte le aspettative , solo Dylan può avverare i sogni.
Qualcuno con tamburini e campanacci continuava a far casino finchè non abbiamo lasciato Atlantic City , motte soddisfacente , lo scriverò sul mio blog a metà settimana . Shabbot shalom
 
°°°°°°°°°°° 

by Joanie
 
Sono ancora abbagliata dalle luci dello show dell’altra notte . Dopo aver letto le ultime 15 setlist , ero indispettita dalla prospettiva di dover assistere ad un grazioso show modello standard , anche se la cosa non mi preoccupava perchè sono felice di vedere Dylan cantare qualunque cosa , ovunque e sempre. Nel profondo del cuore speravo in Shelter from the storm , anche Stuck inside of mobile.
La mia speranza è stata premiata con Vision of Johanna e Mr. Tambourine man , dopo queste avrebbe potuto anche fermarsi che sarei andata a casa contenta. Dall’apertura abbiamo capito che non eravamo di fronte al solito stesso vecchio , il solito vecchio ha dato il meglio !
Lenny Bruce ! I don’t believe you !
Non voglio commentare il suono , gli arrangiamenti o qualunque altra cosa perchè non serve . Solo vedere Bob esibirsi in quel modo mi ha riempito la vita. Grazie Bob !! Per favore , non smettere mai!

 

 

Mashantucket, Connecticut - MGM Grand Theatre - August 15 2008
 
by Ernie Pancsofar
 
 
Nello spirito olimpico vi offro le seguenti 10 categorie usando il sistema a 10 punti di giudizio.
 
Scelta delle canzoni : 9.8 – diverse selezioni dagli anni 60 al 2000 , molte del 1979 e un gruppo degli anni 90 mescolati bene . Sarà una coincidenza o no ma I believe in you appare nel giorno della morte di Jerry Wexler.
 
Personalità della band : 9.1 – Personalmente mi piace il basso profilo di questo talentuoso gruppo di musicisti . Il loro talento ha influito in bel modo a cambiare la dimensione delle più recenti interpretazioni di Dylan.
 
Strumentazione : 9.3 – La proporzione del solo spazio dedicato alla musica e sottodimensionato a quello dedicato al cantato.
 
Qualità del luogo : 10.0 – Qualcuno può contestare questo punto ma l’acustica era veramente grande . The MGM Grand è stato aperto solo di recente . Momenti di qualità della tastiera sono necessari per sostenere il basso di Tony in Nettie Moore , e Danny Freeman con qualche grande intermezzo di Tweedle deeand tweedle dum ( di solito non la preferita ma stasera è stata suonata con troppi bassi e tre o quattro interventi eccellenti di Freeman ).
 
Ricettività del pubblico : 9.0 – Come in tanti show di Dylan c’era una vasta gamma d’età rappresentata .C’era un pubblico rispettabile che seguiva attentamente gli artisti nei loro passaggi. La musica di Dylan ha legato queste differenze di età con delle belle prestazioni e possiamo dire che era il pubblico migliore per questa esperienza.
 
Sound system : 9.8 – Vedere i miei commenti nella qualità del posto . In nessun momento il sound system era troppo alto.
 
Creatività : 9.5 – Ascoltare qualche classico come Chimes of freedom , Just like a woman e The times they are a-changin’con dei nuovi arrangiamenti è stata una cosa gradita.
 
Imprevedibilità della set list : 9.5 – Ci sono state diverse sorprese stasera che non avevano fatto parte dei passati 12 concerti o giù di lì , Chimes of freedom , I believe in you , Most likely you go your way and i’ll go mine e I’ll be your baby tonight.
 
Tranquillità : 9.3 – Il mix fra i pezzi lenti e quelli veloci è stato fatto in maniera equilibrata . é SEMPRE BELLO VEDERE Donnie prendere il violino e Toni il contrabbasso. Recile , come al solito ,eccelle nel mantenere la precisione e quadrare numerose canzoni. So che Tony prende le indicazioni da Bob , ma ad un ochio non addestrato sembrava che le prendesse dai ritmi di George.
 
Miscellaneo : 9.5 – Lìinizio alle 9,00 non è sembrato tardi , considerando che non c’era nessun gruppo d’apertura .Le poltroncine erano meravigliose e comode , il parcheggio libero ! I biglietti un pò cari ma ne valeva la pena,
 
Non farò un totale del punteggio , perchè con Dylan non può competere nessuno , dirò che che dei 15 concerti che ho visto negli ultimi 15 anni , questo è stato uno dei Top 3 .
 
°°°°°°°°°°
 
by Jack
 
L’acustica del posto del nuovo MGM Grand Theatre è stato quanto di peggio mi sia mai capitato di sentire . Già dall’introduzione era tutto confuso , si è capito solo "Columbia Recording Artist Bob Dylan."
 Il mixaggio era così confuso e le canzoni di Dylan così riarrangiate che era impossibile distinguere una qualunque canzone.
Una donna vicino a me mi chiedeva se riuscivo a sentire qualcosa , le ho risposto che il mixaggio era oltremodo terribile .
Per essere giusti , le canzoni più difettose come Tweedle dum and tweedle dee e Honest with me , avevano subito un arrangiamento tale che era impossibile persino riconoscerle .Spero di non sbagliare ma non penso che abbiano suonato Thunder on the mountain , il suono era troppo basso. Ero nella parte alta del teatro ma sono sceso nella sezione mediana per gli encore , lì il suono era più forte ma sempre confuso , Bob ha fatto tanto stretching prima di cominciare ad andare bene . Mai più andrò in uno di questi nuovi posti per un concerto .
Bob dovrebbe sciegliere la Mohegan Sun Casino la prossima volta perchè la sua grande arena ha un’acustica molto buona.
 

 

Asbury Park , New Jersey - Convention Hall - August 13, 2008
 
by Tom Adams
 
 La gente del luogo aveva confermato che Bob aveva preparato qualcosa con Bruce Springsteen , e noi ci aspettavamo che questo avvenisse.
 Non ero preparato per questo ed ero eccitato da questa prospettiva .
 Le prestazioni di Bob dal 2005 sono state , questa è la mia opinione , povere , anche con la prospettiva di vedere all’opera un grande Fan di Bob Dylan come me.
 Comunque la voce di Bob è stata migliore di quello che avevo sentito prima di stasera.
 
 Lo show si apre con Rainy day women : l’acustica della hall è notoriamente cattiva e tutti i presenti sapevano che avrebbero fatto fatica , a causa di questo inconveniente , a riconoscere le prime due canzoni. Così è stato , il suono era un minestrone con i bassi troppo alti che coprivano tutto il resto ,
 urlavamo i nostri suggerimenti ai ragazzi del service e finalmente qualcuno ci ha dato retta e abbiamo cominciato a capire che canzone stava suonando.
 
 Il BTW , che non è veniva da un dilettante , era così cattivo che non si sentiva altro che i bassi.
 
 It ain’t me babe : di nuovo il suono orribile , col riverbero così esasperato che sembrava una nuova versione della canzone.
 
 Rollin’ and Tumblin’ è stata buona ma con il suono ancora così duro che si faceva fatica a capire quello che stava succedendo.
 
 Spirit on the water : ho aspettato che finisse , non mi è piaciuta.
 
 High water : trovato un buon posto vicino al monitor di Dylan dove la voce era un pò più chiara . La canzone era dura , come un calcio nel culo , tutti sono annegati nei troppi DB.
 
 Tryin’ to get to heaven : mi è piaciuta ! Versione rilavorata da quella che mi ricordavo, questa era diversa da tutte le altre . Highlight della serata , almeno , questa la mia opinione , Bob cantava con trasporto...
 
 Honest with me : Santo Dio , il gatto che si morde la coda , non abbiamo più bisogno di questa canzone , per favore Bob , toglila dalla scaletta !
 
 Tangled up in blue : nuova versione più dura , è stata certamente la versione più difettosa di TUIB che ho mai sentito. All’inizio mi sembrava grande perchè suonava come la versione acustica dei NY tape , ma OMG (oh my God), la sincronizzazione con il testo l’ha resa insopportabile , avreste dovuto sentirla per capire di cosa sto parlando...La canzone peggiore della serata anche se era quella che la gente aspettava di più . Ero con amici che sanno che sono un grande fan di Bob , parlandone con loro mi veniva da piangere , procuratevi un nastro della serata e capirete quello che sto dicendo.
 
 It’a alright ma : impressionante , niente escluso....
 
 Beyond the horizon: versione da “speed-up” , di nuovo la qualità del suono rendeva il tutto irriconoscibile.
 
 Nettie Moore/Summer days : Notte fonda , Summer days poteva essere rock , peccato si sentissero solo I DB.
 
 Ain’t Talkin , eccellente interpretazione di Bob.
 
 Encores : tutti buoni , aspettavamo tutti sul palco Spingsteen , ma lo show era finito.
 Prendete nota : abbiamo visto un ovviamente infelice Bruce Springsteen attraversare la porta di fronte al palco ed abbiamo capito che era venuto per suonare ed è stato preso a colpi di pistola...Di nuovo , stavamo parlando con un sacco di fans di Bruce che erano speranzosi di vederlo assieme a Dylan sul palco. Ma dopo aver sentito parlare delle prove e dopo aver visto Bruce abbandonare l’edificio , erano veramente incazzati perchè Bob non l’aveva fatto salire sul palco , forse anche Bruce....
 
 Questo è quello che è successo stasera , non una gran serata per Bob , inoltre ha scaricato Bruce. Buonanotte.
 

 

Brooklyn, New York - Prospect Park Bandshell - August 12, 2008
 

 by Kevin Ouellette
 
 
Ho raggiunto il luogo del concerto , era pieno di gente e lo show era sold-out nel giro di un minuto e mezzo. Il sound-check era udibile e hanno fatto una bella versione di Absolutely sweet Marie ma non l’hanno fatta nello show . Come nota a parte ho visto Haraldo Rivera al concerto , ma non era una celebrità abbastanza grande per entrare nell’area privata , ha dovuto sedersi al suo posto come tutti noi.
Dylan e la sua band sono arrivati poco dopo le 8 , lui portava un vestito nero da cow-boy con bordature rosse mentre la band era tutta in nero . Bob sembrava avere dei problemi alle gambe e al ginocchio , ogni canzone aveva bisogno di fare una camminatina andando e venendo dalla tastiera.
Ha sollevato il ginocchio parecchie volte , avevo il binocolo e ho potuto vedere bene quando faceva questo.
Non faro la recensione di ogni canzone , dirò che Bob aveva deciso di abbracciare la politica/anti-war in questo show. Ci ha dato una grande versione di Masters of war , It’s altight ma e Blowin’ in the wind. Le canzoni degli encore sono stata una vera sorpresa . La tastiera di Bob era più alta del solito nel mix generale , e ha suonato davvero bene stasera , aggiungendo alcuni tocchi molto belli e anche qualche breve solos. Era facile capire che suonava qualche staccato stile anni 20’ , il cui fraseggio era interessante. Questo è stato fatto in Honest with me , John Brown e Master of war.
La band andava molto beme , Freeman è stato migliore di quando lo,avevo visto nel 2006.
Ha suonato bene in diverse canzoni aggiungendo anche dei bei tocchi in qualche canzone.
Donnie Herron andava d’accordo con Dylan e i due si scambiavano sorrisi . Tony e George erano ai loro soliti livelli. Veramente non capisco perchè Stu Kimball sia ancora nella band , suonava stringatissimo la ritmica ed era così basso nel mix che è stato difficile sentirlo ! Danny è la vera star di questa band , naturalmente escluso il ragazzo che suona la tastiera.
Al di là di tutto è stato un buon show , Bob e la band sono stati migliori di quando li ho sentiti nel 2006.
 
°°°°°°°°°°°°°°°°°
 
by Mike Skliar
 
 
Torno dalla  bella serata di Brooklin , NY . Il tempo era incerto , e 15 minuti prima dello show ci sono stati tuoni e lampi , ma non una goccia di pioggia è caduta sul concerto.
Devo dire che è stato un buono show , ma non , per me naturalmente , uno dei più grandi. La performance di Bob è stata focosa e molto buona .La set-list , sfortunatamente era noiosa , roba troppo ordinaria , specialmente nella seconda parte , ci sono stati momenti meravigliosi ed una esecuzione stupefacente di Master of war.
La band si sta evolvendo in entrambi I casi , nel bello e nel brutto, manifestando una strana ed interessante qualità , i membri della band hanno sviluppato ognuno il loro Bob Dylan-style nel suonare. Ho visto Freeman , la chitarra solista , suonare un jazz fluido influenzato da occasionali accordi di quinta bemolle , con accento a diminuite ed aumentate , stasera ne ha suonate parecchi di questi accordi.
Lo stile a tre note di Bob ricorda gli show della fine degli anni 90’. Erano davvero coordinati , la band intera sembrava aver capito cosa Bob voleva sentire. Il problema è , per fare un esempio , che non hanno la spontaneità ed il selvaggio abbandono che aveva la band con Charlie/Larry .
Sembra ci sia riluttanza fra i membri della band ad accettare gli occasionali Bob-style solos.
Ho inoltre notato che i numeri stile straight blues/rock ( Rainy day women , Lonesome day blues , Leeve’s gonna break , Summer days , Thunder on the Mtn , anche se un poco sofferenti di suono e arrangiamento ( è un problema di set-list , non ci sono canzoni scritte dopo il 1969 e prima del 2001 ! Di sicuro , ogni notte è diverso , ma ho visto delle set-list più bilanciate) . Il suono nelle ballate come nettie Moore , John Brown , Master of war , Girl from the north country , in contrasto ai blues/rock risulta più bilanciato e con più inventiva .
C’è un leggero riarrangiamento in Honest with me che è stata la mia canzone preferita del concerto.
Un grande riarrangiamento è stato fatto per Beyond the horizon , che è una sorta di rock sincopato che suona molto sul jazz , diverso da quello dell’album ma molto creativo.
It’s alright mama leggermente diversa da prima , un’altro fantastico arrangiamento e performance , Bob ha reso giustizia alla canzone , e stasera non ha fatto eccezzione . Girl from the north country aveva il suo arrangiamento dell’era 2003 , sempre bello e stucchevole.
In aggiunta ad It’s alright ma , le altre canzoni che si sono distaccate dalla media sono state Nettie Moore ( che è sempre stata meravigliosa ogni volta che l’ho sentita ) , John Brown e specialmente Master of War . Penso che Dylan le abbia suonate così tante volte da aver sviluppato un particolare fraseggio vocale . La prima parte di ogni parola è detta esattamente come dovrebbe essere , la seconda parte è perfettamente come un parlato sulle battute che aggiunge enfasi al cantato . Questo ti fa capire che Bob , quando vuole , ha un incredibile controllo del fraseggio , ripete queste difficoltà per tutta la canzone , e funziona completamente . E’ difficile dire la miglior Master of war ma è stato così.
Like a rolling stone è stato un vero colpo-rock nell’arena , alla fine Blowin’ in the wind è stata una bella chiusura.
Al di là di tutto è stato un bel modo di passare una serata in Brooklin , non il miglior show di Bob Dylan , una bella performance e qualche momento incredibile .

°°°°°°°°°°°°°°°°°

The Brooklyn paper – di Gersh Kuntzman

Bob Dylan ha suonato al “Prospect Park” giovedì sera e le recensione sono contrastanti.
Era il Dylan migliore o il Dylan peggiore ? Non ci è voluto molto nemmeno per il più casuale Dylanologista per vedere che la performance di Bob al Prospect Park Bandshell giovedì 12/08/2008, avrebbe toccato temi Dickensiani. Per me è arrivato già nelle seconda canzone delle due serate , durante le versione ringhiante e confusa di Lay lady Lay. Lo so che le parole si riferiscono ad un “grande letto di ottone” (big brass bed) ma da come Dylan sussurra le parole, l’unico letto che si poteva immaginare era quello di un ospedale. Due canzoni piu tardi “Girl from the North Country” una delle canzoni più dolci di Dylan, ha ricevuto il trattamento della “lana di ferro” del cantante che non ha più “una gola agile”. E durante le mitragliata di It’s Alright Ma, ha fatto sembrare una canzonetta qualsiasi il capolavoro dei primi anni della sua carriera, dando la prova che “non è impegnato a nascere …” (he is not busy being born) Beh, mi dispiace Bob.

Come fan di Bob Dylan rimango scioccato quando le persone dicono che lui non sa cantare. Per me sono stupide. Infatti è una terribile calunnia. L’uomo effettivamente sa cantare, la sua voce può essere stata graffiante per alcune orecchie ma il sua stile di canto, il suo fraseggiare, le sue enfasi, il suo tono, il suo tempo hanno influenzato generazioni di musicisti. Il suo stile ha funzionato con canzoni leggerissime come Honey, Just Allow Me One More Time, canzoni di protesta Masters Of War, canzoni personali Like a Rolling Stone, canzoni up-tempo (dal ritmo svelto) tipo Obviously 5 Believers, e sì, le sottovalutate canzoni religiose come Property of Jesus e When he Returns.
È’ la spiegazione che tutti si aspettano dai fans di Bob duri a morire. Dopo ogni concerto mi dicono che Dylan è ancora capace ma non è che ci si può aspettare che lui possa ancore cantare come prima. L’ho visto quattro volte e devo dire che non è più capace. Le migliori ballate di Dylan diventano lamenti, le sue migliori liriche si ingarbugliano, i suoi migliori fraseggi diventano una frase che rincorre l’altra. Un artista che ha creato alcune delle liriche migliore della storia del rock, le sputa fuori come se fossero canzoni del lato B. Il martedì sera Masters of War, la canzone perfetta in un momento in cui le guerre sembrano non finire mai, ha perso tutta la potenza che gli conferiva una volta la sua voce arrabbiata. “A world war can be won, you want me to believe” è venuta fuori come un bisbiglio, non come un grido di due generazioni.

E nonostante tutto, c’è un altra parte di Bob Dylan, che martedì sera è venuta fuori: il nuovo Bob Dylan. Ogni volta che Bob e la sua band iniziavano una delle sue nuove canzoni, per la maggiore parte da Modern Times, come The Levee’s Gonna Break, Spirit On The Water, Thunder On The Mountian e Beyond The Horizon, lo show vibrava. Era come se Dylan avesse realizzato che non sa cantare i suoi vecchi numeri, così è meglio che insista sui nuovi pezzi che può cantare, e cantare bene. No, non era il concerto della Voice ff a Generation a Prospect Park, ma per metà della sua scaletta di 90’ Dylan era veramente il “cantante e danzatore”che una volta si era dichiarato essere. Ahimè! Quando ha iniziato l’encore di tre canzoni con Like A Rolling Stone, era tornato all’attuale modo di cantare, rovinando quello che potrebbe essere la sua canzone più famosa How Does It Feel?. It Feels un po’ triste!

P.S L’unica volta in cui Dylan riconobbe di essere a Brooklyn, fu durante il bis, quando ci disse: “Man, I wish the Dodgers were still in Brooklyn!” (“Mi piacerebbe che i Dodgers fossero ancora e Brooklyn!”)

 

 

Baltimore, MD - Private Show - august 11 08
 
 Submitted by bobdylan.com on Fri, 09/05/2008 - 04:27.
 Testimone oculare non identificato
 
 Qualcuno conosce la canzone che Dylan ha cantata che parla di un “ broken promise land?” Io e Talley l’abbiamo sentita cantare in uno show privato a Baltimora e tutti e due non soamo più capaci di scacciarla dalla mente. Sicuramente vorrete sapere come abbiamo potuto essere allo show.......Ill padre di Talley ci ha dato i biglietti.
 Lo show , la notte prima , al Virgin fest è stato molto buono ma quello di questa sera aveva tante canzoni che non aveva fatto nel precedente concerto.
 Io sono un grande fan di Johnny Cash , così ho particolarmente apprezzato “Big river” e “Folsom prison blues”. Ma tornando al punto di partenza , la canzone “Broken promise land” è stata realmente speciale. Qualcuno sa di che canzone si tratta? ( la canzone è “Across the borderline” di Hiatt-Cooder-Dickinson , Dylan l’ha cantata diverse volte , bellissima la versione del Farm Aid 2 ).
 Potrei averne una copia? Talley pensa che sia una canzone di Warren Zevon. Comunque , dobbiamo andare , io e Talley dobbiamo guidare per vedere Bob a Canandaigua.

 

 

 

Pittsburgh, Pennsylvania - August 9, 2008

New American Music Union Festival- SouthSide Works

by Carsten Molt

Il 9 Agosto era l’inizio del New American Music Union festival in Pittsburgh . Non ero interessato alle performances collaterali , così ho deciso di saltare questi eventi e di puntare al solo show di Dylan.
I Reconteurs avevano finito il loro set e la gente aspettava il montaggio dell’amplificazione per Dylan . A questo punto mi sono spostato vicino al palco e ho trovato un buon posto proprio al centro . Accesi i Nag Champa , le luci si sono alzate , la band è salita sul palco e Dylan dietro loro .

1. Rainy day women # 12 & 35 – Questo è un usuale pezzo di riscaldamento della voce , ma alla fine della prima strofa , Dylan aveva una voce potente e sembrava un leone che ruggiva le parole , la band lo ha seguito bene e hanno chiuso il pezzo in perfetta sincronia , cosa rara per questa canzone .

2: It ain’t me babe – Non una canzone inaspettata , ma hanno fatto una decente versione della canzone . La voce di Dylan era comprensibilmente forzata e si sentiva che allentava su diverse note basse...Durante la canzone ci sono stati diversi lampi in lontananza che si sono ripetuti durante tutto lo show.

3. The leeve’s gonna breack – Questa è stata una eccellente versione con entrambi i chitarristi in evidenza , le chitarre dal suono sporco , e il mandolino di Donnie si inseriva molto bene nel mix . Questa versione della band di Dylan ha creato un pò di paura all’inizio , ma si è lentamente trasformata in una cosa molto unita nel finale .
 

4. Spirit on the water – Rilassata e semplice esecuzione , ha dato la possibilità alla gente di gridare “No” nella strofa "You think I'm over the hill". Dylan ha finito la canzone con il miglior assolo di armonica della serata.

5. High water (for Charlie Patton) – Ho sperato di sentire questa canzone come Dylan l’ha sempre suonata , bene , questa versione non ha fatto eccezzione . Durante la Jam dell’interludio , Herron ha trovato la giusta linea ritmica sul suo banjo in sintonia con Dylan e Freeman , è stato forte .

6- Tangled up in blue – Dylan si è divertito col suo fraseggio mentre la band sottolineava tutti gli stop nella session strumentale e ridevano tutti abbondantemente sul palco . Alla conclusione la gente li ha acclamati tutti.

7. Honest with me – é stato fatto tutto bene , con George che ha eseguito diverse rullate a casaccio , l’originale riff delle chitarre è completamente andato nel corrente arrangiamento , il riff che era la mia parte preferita della canzone . Dylan ha dimenticato un sacco di parole o forse le ha mangiate o mugolate , non si è capito bene .

8. Beyond the horizon – Uno degli highlights della serata , Dylan gran fraseggio , una formosa steel guitar di Donnie ha completato la brillante chitarra di Denny. Ho trovato che la canzone difetta rispetto all’album ma è eccellente in concerto.

9. It’s alright ma ( I’m only bleeding ) – Finalmente hanno abbandonato il lento e stuccoso arrangiamento dell’ultimo anno , ma anche col nuovo la canzone rimane vacillante . Parte dura ma si costruisce progredendo . La voce di Dylan era forte e ben sostenuta quando Donnie suonava un jazzy bluegrass in background . Dylan ha suonato un bell’assolo durante il bridge che era perfettamente in sintonia con la canzone.

10. Nettie Moore – So di essere in minoranza , ma questa canzone non mi dice molto , ben suonata , con un bel violino e Dylan che la cantava con emozione ma questo non cambia la mia opinione.

11. Summer days – Suonata com’è , ci son volte che è rock . Questa versione non era una di quelle ma ci arrivava vicino. Dylan ha usato qualche interessante e inventiva frase , salendo e scendendo sulla linea melodica , non sò dire se funziona ma almeno è stato un cambiamento di passo per questa canzone. Denny ha suonato qualche linea di chitarra frizzante , ma globalmente la canzone non è decollata come avrebbe dovuto.

12. Ballad of a thin man – Dylan suona ancora intorno alle frasi , ma più tranquillamente . Il solo della pedal-steel di Donnie è stato lungo ed eccellente . Dylan ha finito la canzone con un’altro buon assolo di armonica. É’ stata una delle versioni migliori che ho sentito in questi ultimi anni.

encore)

13. Like a rolling stone – Di solito questa canzone è come un inno nazionale,anche solamente cantata . Danny ha confezionato un superbo assolo . Dylan l’ha cantata sustenuto e convinto , molto di più di quanto è solito fare in questa canzone.

Note :

A)...E’ stato uno show corto , un’ora e mezza al mio orologio , probabilmente dovuta al fatto che il festival si svolge in una zona residenziale.

B)...Il cantato di Dylan è stato eccezzionale , credo che stia sperimentando questo nuovo modo di cantare. Tony aveva il suo sgabello ma non l’ha usato.

C)...La band sta suonando davvero bene e ogni musicista sembra essere al suo posto nel suo ruolo.
 

D)...Il pubblico era più attento e rispettabile di quello che mi aspettavo per un pubblico da festival.

Naturalmente questa è solo la mia opinione e l’esperienza che ho dei concerti.
Chiedo scusa se mi sono dilungato troppo , ogni impressione , correzione o commento sono i benvenuti.

In Bob we trust,

 

Philadelphia, Pennsylvania - Electric Factory - August 8, 2008
 
 
Review by Peter Stone Brown
 
 Non mi sembra molto tempo fa , quando ogni notte , quando la set-list appariva , un mio buon amico inevitabilmente faceva notare come la maggior parte delle canzone fosse degli anni 60’.
 Ma, per l’apertura dello show nella culla della libertà , la maggior parte delle canzoni sono state scritte negli anni 90’. Lo show è cominciato un’ora prima che tutta la gente fosse sistemata al loro posto . Se la storia insegna qualcosa , questa è un’ eccezione, come nel 1996 quando Dylan cominciò il suo tour estivo nella piccola città di Madison nel New Jersey , cominciando lo show suonando solo l’armonica , o in un più recente e meno drammatico , la chiusura del tour 2002 dove Dylan cominciò suonando il piano , tirando fuori per la prima volta “Solid rock” e suonò tre canzoni di Warren Zevon , così come “Brown sugar” dei Rolling Stones.
 
 Dylan e la sua band salgono sul palco alle 8,05 del mio orologio , cominciando con “Cats in the well” . Dylan cantava a basso volume e la sua voce era bassa anche nel missaggio . Poi sono passati a una non cattiva ”Lay lady lay” con Dylan che migliorava man mano che la voce si scaldava , e non sò se per sbaglio o se fatto apposta , può essere che le liner-notes erano sbagliate , ha ripetuto due volte la frase "You can eat your cake and have it too," .
 
 Una insistente “ The leeve’s gonna break” è seguita con l’energia che faceva un salto in avanti e la band suonava in modo estremamente funky , una specie di Chigago blues , re del funky , ma che non era Chigago blues , ma aveva il feel del Chicago blues , pazzo e selvaggio Chicago blues con le due chitarre elettriche molto sporche ed impastate , senza mai però perdere gli accenti ritmici e continuando a spingere avanti la canzone
 
 “Moonlight” , nell’arrangiamento start/stop è venuta subito dopo , con Bob che cominciava a suonare col suo fraseggio tirando fuori la sua armonica per un bellissimo “solo” .
 E’ seguita “Tangled up in blue” con l’arrangiamento dell’inizio di quest’anno , se l’arrangiamento della regisatrazione non mi aveva esaltato , dal vivo è stata tutta un’altra storia , cominciando dall’assolo di Kimball , con un ritmo saltellante , col basso e la batteria giusti lanciati nel primo ritornello , e all’inizio della seconda strofa eri totalmente dentro , scordando il diverso arrangiamento . Dylan ora , aveva la voce calda , cominciando davvero a suonare con il suo stile , e nelle ultime due strofe ha eseguito un mezzo-staccato , um momento di enfasi che è ritornato altre volte nella serata . A volte metteva in risalto le parole chiave , o una frase , e questo è stato uno dei diversi modi modo di cantare che Dylan ha usato durante lo show.
 
 “Things have changed” viene seguita da “Spirit of the water” e dalla ri-arrangiata “Honest with me” , con entrambi i chitarristi sul pesante . Di nuovo un’altro flash con sound e ritmo combinati uno sull’altro , segue poi lo swing di “Beyond the horizon” , in show precedenti avevo visto questa canzone marciare sull’orlo del disastro , ma questa sera è stata notevole .
 Arriva poi una divertente e devastante “ It’s alright ma” . Sono stato veramente felice quando Dylan ha svoltato il ritmo lento e swampy si questa versione ritornando a qualcosa di simile all’arrangiamento originale . Allora l’ha cambiato ancora ! Diversamente dagli show europei , Freeman suonava l’elettrica , con Donnie Herron che suonava ancora col jazz-grass banjo. La canzone progrediva con Dylan che tuonava ogni frase , e allora , in una canzone che non richedeva guitar-solo , Freeman ne ha fatto uno davvero grande , portando in alto la canzone e ripetendolo.
 Se qualcosa di magico doveva accadere , è accaduto in questa canzone , cambiando totalmente il feel dello show.
 
 E’ seguita una bellissima versione di “Tryin’ to get to heaven” , che ricordava le recenti versioni europee . Se Dylan era sembrato appannato in qualche canzone , in questa ha cantato con una voce chiara .
 
 Si ritorna al blues per “Highway 61 Revisited” , con Kimball che assume un ruolo preminente con la sua chitarra . da questo momento Dylan appare più animato , divertendosi con i fraseggi , accennando alcune strode e sottolineandone altre . Nel verso d’oro della canzone ha cantato ."trying to create the next [long pause] world war."
 
 “Nettie Moore” è stata buona , non potente come le altre versioni che avevo sentito , ma in “Summer days” è successa questa cosa , Dylan ha provato diversi fraseggi nella canzone , cominciava sommesso ogni frase e la chiudeva in crescendo , non voglio riferire cosa la gente ha detto di questo modo di cantare . Era un modo di cantare influenzato dal jazz , con un ritmo definito per ogni parola , e ci sono un sacco di parole in questa canzone , un vero dentro e fuori dalle righe , alla fine della canzone , quando le luci si sono accese , Donnie Herron si è alzato ad applaudirlo.
 
 Una cool “Ballad of a thin man” ha chiuso il set principale . Dylan si è ravvivato molto durante lo show ed è diventato Bob Dylan il “performer” , suonando per far piacere alla gente . Ha cantato le strofe , o suonato un riff nel modo Chaplinesco che aveva all’inizio , mezzo passo indietro dalla tastiera , faccia rivolta alla gente , avvicinandosi al microfono per cantare e ritornando indietro . Alla fine , avuto il suono della tastiera che voleva , ha anche fatto un assolo d’organo , molto apprezzato da me , ed ha chiuso la canzone con un solo di armonica .
 
 Una normale “Thunder on the mountain” è stat il primo encore , con un grande assolo di Freeman , e Dylan che raggiungeva la massima intensità nel verso : "Shame on your greed, shame on your wicked schemes/I'll say this, I don't give a damn about your dreams."
 
 “Blowin’ in the wind” ha chiuso lo show , con l’arrangiamento dell’anno scorso . La prima volta che ho sentito questa versione ero scettico , ma ora che la band è padrona del pezzo , si avvicina sempre di più al Memphis-sound , con le voci costruite in modo diverso da quelle dell’anno scorso.
 E’ stato questo un’altro dei Top show di Dylan che ho visto ? Probabilmente no , ho visto un sacco di shows , alcuni leggendari , comunque , sia quel che sia , una buona partenza per questo nuovo tour.

 

 

Oeiras, Portugal - Passeio Marítimo of Algés - July 11, 2008
 

 by John Hayes
 
Quando Dylan ha deciso di escludere l’Inghilterra da questo tour , non è stata una cosa cattiva , perchè mi ha dato la possibilità di vedere Bob e Neil Young in due serate consecutive a Lisbona .
Avendolo visto 4 volte in questa decade , probabiomente non sarei andato , ma mio figlio 15enne Robert ( Bob) è di recente diventato un suo fan e così è diventato necessario andare.Può essere stato il bombardamento subliminale che ha ricevuto in questi anni , chi lo sà ?
C’era anche la faccenda dei Rage against the machine che si svolgeva la prima notte del festival, Robert ha voluto vederli come parte integrante dei 3 giorni .
La sera , dopo una mezz’ora di attesa , il pubblico , composto in maggior parte di giovani , ha salutato calorosamente Bob e la sua Band , e loro sono partiti con una spumeggiante Rainy day women . Don’t think twice è seguita , con Bob in buona voce ( migliore di quellla che avevo sentito 4 anni fa ) . L’esecuzione di Things have changed mi ha trascinato , potente . Girl from the north country , preferirei ricordare l’esecuzione “solo” , con la chitarra acustica , ma va bene anche così , nessun problema.Tangled up in blue è stata bella ma non è sembrato che eccitasse il pubblico. Desolation row è stata fantastica , Bob interagiva con la band di frequente , un vero highlight... Il pubblico giovane non ha riservato la consueta acclamazione a It’s all right Ma (presidente US nudo etc.). Highway 61 è stata magnifica , rocckando molto bene , la band ha chiaramente fatto capire che era la loro ultima serata in Europa , per questo l’ha tirata in lungo . Ho capito quanto mio figlio sia diventato un fan di Bob , quando ha registrato col suo telefonino Ballad of a thin man senza accenderlo .
Ho capito dopo 13 canzoni che avremmo ascoltato solo 15 canzoni invece delle consuete 17 . Thunder on the mountain è seguita alla miglior canzone rock mai fatta , Like a rolling stone , per la delizia di tutti , Tony Garnier , col mal di schiena sembrava sul punto di crollare , ma Bob sembrava voler continuare all’infinito.

 

 

Mérida,Spain - Plaza de Toros - July 10, 2008

by Markus Prieur

Oggi mia moglie ed io torniamo in volo a Cork/Irlanda dal sud della Spagna , dove abbiamo visto paesaggi meravigliosi , e dopo aver visto i concerti di Dylan di Jaen , Jerez e Merida .Ho già espresso la mia opinione sui concerti di Jaen e Jerez , ma la recensione di questo concerto ha dovuto aspettare , causa la connessione Internet e gli splendidi paesaggi da vedere .Questo era il mio 61° concerto di Dylan ( sono sicuro che dylan l’ha saputo perchè ha incluso Highway 61 nello show .
Così qui troverete le mie personali riflessioni sul concerto di Merida che ho visto dal posto molto vicino a merida , come del resto è stato a Jaen e Jerez.
Ho sentito un buon sound ed ero in un ottimo posto per vedere tutti i membri della band al lavoro.
Specialmente gli interscambi fra Freeman e Bob sono stai un piacere da osservare.Alla mattina , mentre osservavo la vista dal vecchio ponte Romano di Merida , ho avuto la possibilità di ringraziare Mr.Freeman personalmente per il suo contributo sul palco . I suoi “solo” sono stati grandi a Merida , specialmente durante Spirit on the water , la sola canzone della serata nella quale Dylan ha suonato l’armonica , all’inizio e alla fine della canzone.
Questa volta non ho sentito nessuna nuova canzone , come negli altri due show ,anzi lo show di Merida è stato più corto di due canzoni perchè dovevano finire per le 23,00 . Una delle migliori è stata , per me , Ain’t talkin’ , che non ho potuto gustare come in Jaen , perchè alcune persone del pubblico davanti a me non sapevano il significato della canzone .Una magnifica versione di When the deal goes on , la mia canzone preferita di Modern Times ,che avevo sentito due volte l’anno scorso in germania , è stata una grande aggiunta al concerto e alle mie vacanze in Spagna .
Le migliori canzoni sono state la 5° , 6° e 7° . Il primo picco dello show è stata A hard rain’s a-gonna fall , eseguita in modo focoso da Dylan e dalla band. E finchè non eravamo tutti sudati dopo aver aspettato fuori dal pittoresco Bullring e dopo un’altra attesa nel recinto , Bob ha fatto seguire Hard rain da High water , che sono stato felice di sentire , così ho potuto aggiungere anche questa versione alle mie altre numerose registrazioni.
Poi Dylan ha tirato fuori la più animata e dura Love sick che gli avevo mai visto cantare.Il suo modo di cantarla è stata una delle cose migliori dello show. E’ stata inoltre la sola canzone da “Time out of mind” che ho potuto sentire nei tre concerti.Da “Love and theft” ho sentito cinque canzoni , inclusa la rare Moonlight e Mississippi.
Da “Modern times” ho avuto l’esperienza di sentire nove canzoni in pochi giorni.
Sicuramente è stato grande vedere di nuovo un bello show di Dylan da qualche parte diversa dall’Irlanda o della vecchia buona Germania , e aver potuto abbinare una desideratissima calda vacanza al sole e aver visitato delle bellissime città spagnole , prima , durante e dopo questi tre concerti.
 

 

Jérez de la Frontera, Spain - Estadio Municipal Chapín de Jerez - 8 Luglio 2008

Review by Markus Prieur

Dopo lo show molto bello a Jaén il 5 luglio, io e mia moglie siamo avviati alla volta di Jérez de la Frontera per assistere al secondo dei tre show di Dylan che avevamo in programma di vedere in Spagna.
Bob non ha mai suonato né a Jaén né a Jérez, anzi, questa è forse la città più a sud-ovest in cui abbia suonato in Europa, quindi, data la vicinanza geografica a Tangier, non ero del tutto stupito di aver sentito cantare “If You See Her, Say Hello”. L’ultima volta che l’abbiamo sentita era a Galway nel 2004, quindi questa mi è piaciuto particolarmente ieri sera, inclusa l’armonica! Eravamo alla destra del palco, proprio sotto gli speaker, con una buona visuale e un ottimo sound.
La scaletta includeva 10 canzoni che non avevamo sentito a Jaén, inclusa una versione stellare di “The Levee's Gonna Break” che per me rimane di gran lunga la più eccezionale canzone rock di Dylan nel repertorio dei suoi concerti attuali. Non riesco a descrivere la mia ammirazione per questa canzone: semplicemente mi piace molto più di tante altre canzoni rock che ho sentito da quando Bob ha fatto la versione migliore di “Gotta Serve Somebody”.
Le altre canzoni rock a Jérez non sono state da meno e la lunga jam session dopo “Summer Days” è stata la migliore che abbia mai visto dal 2002.
Danny Freeman ha fatto degli assoli ottimi durante tutto lo show e tra i 5 grandi componenti della band è stato il suo contributo a piacermi di più (non che gli altri siano da meno, eh!).
Le canzoni più lente includevano una bellissima “Girl Of The North Country”, con due assoli d’armonica, il secondo dei quali è stato notevole. Anche la nuova versione 2008 di “Tangled” è stata carina e anch’essa comprendeva Bob all’armonica. “John Brown” l’ho sentita solo due volte in Germania nel 1996 e nel 1998, così ero felice di poterla riascoltare del vivo, anche perché mi è davvero piaciuta nelle registrazioni più recenti.
“Masters Of War” è stata una scelta “dark” molto interessante come canzone di chiusura, prima dell’encore. “Nettie Moore” è stata semplicemente la migliore che abbia mai sentito e “Beyond The Horizon” l’ho vissuta come un regalo speciale per me, dato che era l’ultima di Modern Times che ancora non avevo sentito dal vivo! Alcuni dei versi di questa canzone sono stati cambiati e sono sembrati un po’ ambigui alle mie orecchie: uno poteva sentire “The sun has risen on the whole human race, …” oppure “The Son has risen …”, un gioco di parole che altri avevano già sentito in “Not Dark Yet” dove il cantante “still got the scars that the sun/Son didn’t heal” (=ha ancora le cicatrici che il sole/figlio non ha guarito).
Non mi resta che menzionare alla fine un’altra dei “mai visti prima” e che è sicuramente l’highlight della serata di Jérez e subito dopo “Levee”, la mia preferita: “Mississippi”. E che grande versione, questo capolavoro! È stata la terza performance di questo pezzo al di fuori del Nord America, dopo Londra a Novembre 2005 e Hoyos del Espino dieci giorni prima di Jérez. Così, dopo “Workingman's Blues #2” e “Ain't Talkin'” di Jaén, ho potuto assistere ad altre due canzoni della mia immaginaria “scaletta dei desideri dei pezzi mai sentiti dal vivo”!! Ora, non vorrei illudermi per Mérida domani… ma a “This Wheel’s On Fire” o magari al debutto europeo di “Saving Grace” di certo non mi opporrei!! Ma vedremo… Vamos a ver!

 

 

Arganda del Rey, Spain - Rock in Rio '08 Music Festival - July 6, 2008

by Monica Schmitt

Sono andata ai concerti di Salisburgo e Madrid perchè Bob non ha tenuto nemmeno un concerto in Germania . E’ stata una caldissima serata d’estate spagnola e siamo andate al concerto dopo aver passato tutto il giorno in una finca spagnola vicino ad Arganda del Rey.
Il sito del concerto era fuori da Arganda , costruito apposta per il “Rock in Rio Festival” e le manifestazioni commerciali , con un palco gigantesco che non mi è piaciuto , ma la musica e il sound sono stati grandi .

Bob ha suonato diverse canzoni da “Highway 61” e “Modern Times” , il pubblico era mediamente molto giovane , più giovane che a Salisburgo , ed era molto entusiasta .
Diversamente dagli altri concerti qui non c’era il controllo delle macchine fotografiche , c’era un grande schermo al lato del palco , Bob sembrava essere felice , non ho mai visto Bob sorridere così tanto durante un concerto , non ne conosco la ragione .
Durante il bis Like a rolling stone la gente urlava “ How does it feel” etc.
Sono venuta a vedere il concerto con un mia buona amica che mi ha invitata allo show , anche se lei è una fan di Sting che si è esibito il giorno prima .
Il concerto ci è piaciuto , dopo il concerto abbiamo preso il free-bus per rientrare a Madrid , così non abbiamo visto Franz Ferdinand e Lanny Kravitz.

 

 

Jaén, Andalucia, Spain - Recinto Ferial - July 5, 2008

by Markus Prieur

Siccome non c’erano concerti in Irlanda o nella nostra native Germania ( o in qualunque parte in mezzo )durante questo fine europeo del tour estivo 2008 , mia moglie ed io siamo volati da Cork nel sud della Spagna , per vedere gli shows in Jaen , Jerez e Merida . Dopo aver attraversato piccole vecchie città , passati tra splendenti colline coperte di alberi d’ulivo in questa bella provincia di Jaen , abbiamo imboccato la strada del posto per vedere il nostro primo concerto di Bob Dylan dopo quelli di Dusseldorf e di Francoforte nell’aprile dell’anno scorso .
Non voglio fare una cronaca dettagliata , perchè oggi con internet si può avere la Setlist in tempo reale , anche le registrazioni sul campo , e mi sembra futile redigere una dettagliata rivista dell’avvenimento .
É dal 2000 che scrivo le mie impressioni sui concerti , così continuerò a farlo in questo modo , con la connessione Internet del nostro hotel in Arcos de la frontera , è il sole fuori è bollente !
Fra tutte le canzoni che ho sentito ce n’erano solo due che avevo già sentito negli anni scorsi , ma anche i vecchi cavalli di battaglia suonavano freschi e spumegianti nella seconda fila di fianco agli speakers di sinistra .
La band suonava bene , e devo dire che Tony e specialmente George hanno trasformato quello che è il loro lavoro in un grosso divertimento , è stato un piacere guardarli . Sfortunatamente non ho visto molto di Denny ( ho sentito solamente i suoi brillanti solos , perchè il frontale degli speakers sul palco bloccava la vista , una posizione che domani a Jerez cercherò di evitare .
Canzoni come Rollin’ and tumblin’ e Summer days non sono state esattamente delle perle come avevo sperato , ma questi musicisti le hanno suonate ad un livello abbastanza buono .
Inoltre , a vedere la reazione del pubblico durante le performances “dure” come Highway 61 e Like a rolling stone ho capito una volta ancora che Dylan suonava queste canzoni per il numeroso pubblico e non per quelli come me che avrebbero voluto una delle 37 o 52 versioni . Comunque , la canzoni che mi sono piaciute di più sono state quelle che non avevo ancora sentito , incluse le due più “vecchie” dello show , la mia 7° Ballad of Hollis brown e la mia 6° The lonesome death of Hattie Carrol , della quale non abbiamo sentito le ultime due strofe a causa del microfono che non funzionava.
Inoltre ho gradito molto la mia 8° versione di Moonlight , specialmente il modo in cui Dylan cantava “Mett me” al posto di “Won’t you meet me”.
Le canzoni migliori sono state la terza ,The levee’s gonna break , che avevo sentito due volte l’anno scorso , ma queste sul palco andavano di bene in meglio. Le versioni di studio rimangono per me le migliori canzoni rock registrate da Bob dal 1981 , e a mio giudizio questa canzone è la più bella canzone rock da molto tempo nell’ odierno Dylan tour .
La seconda è stata la canzone numero 7 , Workingman blues #2 , ona delle mie canzoni favorite di Modern Times , che non avevo mai sentito dal vivo e che speravo di sentire in una di questi tre concerti in Spagna . Ho sentito ed apprezzato diverse versioni di questa gemma e scaricato molti mp3 da notdarkyet.org , e sono contento di essere stato testimone di persona di questa straordinaria versione di questo capolavoro .
Le altre canzoni non hanno raggiunto il picco di questa canzone , e dopo quella non mi aspettavo niente di meglio.
Continuando , la canzone numero 15 , un’altra delle canzoni che non avevo mai sentito e visto dal vivo , una delle mie favorite di Moder Times , e che speravo di vedere , è stata Ain’t Talkin’ , in una spumeggiante versione , come Bob aveva fatto nei precedenti show .Avevo sentito molte versioni di questo pezzo e aspettavo questa esperienza “live”, ma , stando di fronte al più grande artista vivente che cantava questo meraviglioso capolavoro è stata una esperienza completamente differente . La versione di Bob e della dua band è stata semplicemente straordinaria . Esaminando le performances dal vivo su ogni palco , niente è stato migliore di questa .


 

 

Lorca, Spain - Plaza de Toros - July 4, 2008

by Iris Seifert

A causa di una gomma bucata sulla via per Bergamo, ho dovuto rimandare il concerto e aspettare di vedere Dylan a Lorca, in Spagna… ma non c’è niente di meglio di una fresca brezza serale in una calda giornata estiva per un momento di grande musica!
Camminando vicino alla piazza prima dello show ho notato le grandi ville coi giardini curati, mentre dall’altra parte del fiume (che in realtà non era altro che un letto prosciugato) la situazione non era così lussuosa: le casette piccole, con le porte aperte, signore anziane sedute sul ciglio della strada per scampare al caldo soffocante dei loro soggiorni, mangiando semi di girasole, fragranze di lavanda e alberi dai fiori gialli…
Adiacente al Bull Ring c’era anche la bellissima Plaza Infantil, un parco giochi per i bambini, con molte giostre, una fontana, un’uccelliera con magnifici fringuelli, canarini, parrocchetti ecc… e un mini-stagno con tartarughe e delle bellissime anatre che mi ricordavano i bei tempi nel Minnesota.
Il posto ha preso vita dopo le 7 di sera, quando il caldo si è spezzato; allora ragazzi di tutte le età, genitori, coppie di anziani si sono riversati nel parco.
Nell’uccelliera un parrocchetto un po’ diverso dagli altri (turchese con sfumature azzurro e giallo) è volato su un ramo e ha cominciato a cinguettare: mi è venuto in mente un vecchio testo di Dylan “the bird on the fence is singing a song just for me at his own expense”…
E così è come mi è sembrato il concerto stasera: Mr Dylan è venuto fuori con una camicia verde-turchese sotto la sua giacca nera e dopo il primo verso gracchiante la sua voce ha urlato “everybody must get stoned”. Una delle cose migliori di stasera è stata senz’altro l’armonica di Dylan: sembrava piena d’anima e di cuore.
Dopo “Trying to get to heaven before they close the door” e una superba versione di “Moonlight”, per non parlare di “Spirit on the Water”, come di “When the deal goes down”, ho pensato: <<Se ora suona “Ain't talking'”, pe me la serata è completa!>> e -guarda caso- quella è stato proprio la canzone successiva!!
Altra highlight della serata è stata “Stuck inside a Mobile”, con il suo "Ohhhh Maaaamaaaa, can this really
beee the eeend?" che mi ha davvero fatto rabbrividire!
Alcuni testi sembravano modificati (forse per sbaglio) e il più inusuale è stato "we look the same, we even dress alike" da “Moonlight”, che ha toccato nel vivo l’audience.
Dopo tutto questo: è giusto elogiare Mr Dylan e la sua band per la loro performance al top!
Mr. Freeman ha avuto una serata splendida con grandi solos e duetti con l’organo, su tutto tranne che su “Ain't talkin'”, dove l’input era troppo forte per una canzone così delicata e Mr. Heron avrebbe meritato un po’ più di spazio… gli altri strumenti sono tutti degni di complimenti: l’eccellente ritmo di Mr. Recile e il basso portante di Mr. Garnier (seduto su una sedia a causa del mal di schiena). È stato bello anche sentire un po’ di sassofono stasera…
La serata avrebbe potuto andare avanti per sempre, ma era ora di tornare a New York City, non perché ne avessi abbastanza, “because there can't be enough”!

Dean Spencer News

Dedicato a Thomas Eckhardt
“Hope they haven’t closed the door yet”
R.I.P. from Maggie’s Farm

 

 

Alicante, Spain - Centro de Tecnificacion - July 2, 2008

by Anne Adkins
Sono venuta al concerto di Alicante con mia figlia . Abbiamo preso il volo mattutino da Coventry (England) e siamo arrivate ad Alicante alla 1,00 . Abbiamo lasciato le nostre cose all’hotel in centro , poi abbiamo preso il bus per il luogo del concerto .Era molto duro dover aspettare sotto il sole cocente . Avevamo anche stabilito di passare pochi giorni al sole spagnolo . Avevo visto Bob Dylan in Birmingham nel 2007 , ma speravo che questa arena fosse stata meglio , e lo era .Devo dire che è stato uno show buonissimo , anche la scelta delle canzoni era azzeccata , tutte le sue canzoni sono buone per me .Ho apprezzato Highway 61 e LARS , la gente gradiva la musica cantando e gridando per Bob .Avevamo un buon posto , proprio dritto in fronte a lui , tutte e due abbiamo gradito molto il concerto , che è stato l’highlight dei nostri pochi giorni in Spagna .Ci sarebbe piaciuto poter andare anche al concerto di Lorca , ma era già sold-out , così per ogni altro concerto spagnolo , e la cosa ci ha creato disappunto , e siamo dovute ritornare in Inghilterra arrabbiate .
Spero di non dover aspettare a lungo pre risentire Dylan suonare la sua meravigliosa musica , e spero anche che continui il tour a lungo , il più a lungo possibile che potrà

 

 

 

Vigo,Spain - Recinto Ferial - June 27, 2008

by A Madrinha Asociados Ltd. & Tedhead

Non ci sono dubbi , 27 giugno , una data che a Vigo sarà ricordata per sempre .
Il giorno sorge radiante , non poteva essere in un’altro modo . Lo staff del Tour è arrivato 2 giorni prima in città , preparando tutto , il cattering , il suond-check per la band in modo che ogni cosa fosse al suo posto , senza imprevisti .
La cattiva notizia invece esplode come un colpo di cannone : Mr. Tony Garnier ha il mal di schiena ed è necessaria la presenza di un medico “ dice qualcuno .
Il Dottor Paco è giunto immediatamente a risolvere il problema : “Tony suonerà seduto (cattivo presagio ?). Maria , una delle tre tuttofare dell’organizzazione locale , era vicino a Bob “ Sembra in ottima forma “ ha detto la ragazza di colore col “viso da zingara” , “ Ho l’impressione che staserà sarà un concerto mitico”.
Alle 21,35 la band sale sul palco con dietro Bob con in testa il suo cappello grigio . Tutti vestiti di nero , impeccabili .
“Leopard skin Pill box hat “ parte insolitamente strong , con Bob che si impegna a cantare chiaro e con una voce brillante .
Il sound si può qualificare solo con “eccezzionale” . Mr. Garnier seduto su un alto sgabello , suonava il double-bass con buon piglio , il dott. Paco aveva indubbiamente fatto un buon lavoro . Il suono della band era compatto e potente . Allora Bob ha attaccato “Lay lady lay” seguita da “Lonesome days blues” e “Girl of the north country”.
Più di 5.000 persone vibravano nel sentire questi classici rivisitati e riarrangiati .Le lacrime hanno cominciato a cadere .Eravamo preparati per un grande concerto , ma non per una notte spettacolare .
Le versioni delle canzoni , arricchite di colori forti e tenui erano perfettamente ricreate con la loro architettura originale , lasciando campo libero a Bob per le sue melodiche ed espressive frasi .
Bob non era stato così intenso negli ultimi 3 concerti che aveva tenuto in Galizia dal 1992 . “The leeve’s gonna break dava il passo ad una impeccabile interpretazione di “Stuck inside of mobile” , con la quale il pubblico è andato fuori di testa . Quando abbiamo pensato che il concerto avesse raggiunto il suo climax , è risalito di nuovo con “Moonlight” e “It’s alright ma” , semplicemente geniali . Allora “Spirit on the water” e £Things have changed . Eravamo attoniti , ogni canzone era impressionante , perfettamente costruita e provata , con arrangiamenti precisi ed un Bob con una voce pura e cristallina .
Nessuno aveva riconosciuto “Handy Dandy” , solo Pelda , grande bassista ci ha detto che la canzone era quella , aveva riconosciuto questa grande versione e la cosa ci ha riempiti di entusiasmo , il suono era preciso, accurato , esatto .
Le chitarre acustiche ed il banjo si sentivano chiaramente sopra la base elettrica . Tony ancora sullo sgabello faceva girare il basso , l’abbiamo visto felice e tutti si sentivano parte di un sogno , quasi irreale ,e allora è partita la più potente versione che abbiamo sentito di “Highway 61”.
“Beyind the horizon” e “Summer days” per introdurci al finale , con le luci abbassate per “Ain’t talkin’”-
La voce di Bob era magica dolce e aquillante allo stesso tempo .Un addio senza precedenti che ci ha lasciato tutti pietrificati . La gente ha applaudito non-stop per oltre 5 minuti , la band è tornata sul palco iniziando “Thunder on the mountain .Bob ha presentato i musicisti ed ha salutato con un gran finale , “Like a rolling stone” così la gente alla fine ha potuto cantare .
Per un momento è sembrato che la band stesse per tornare sul palco , ma sinceramente , era inutile chiedere di più . Adesso il pubblico sà cos’è il rock and roll e quale è stato il livello artistico che ci è stato dato .La musica popolare degli ultimi due secoli ha raggiunto il Top ieri sera in Vigo .

 

 

 

Pamplona Spain - Pabellon Anaitasuna - June 24, 2008

by Alvaro Martin & Plontino

Lo show di questa sera era stato programmato al famoso “bullring” di Pamplona. All’ultimo momento però, per qualche strana ragione, è stato spostato presso il centro sportivo di Anaitasuna, un piccolo, chiuso e più caldo luogo, purtroppo. Entrando nel centro sportivo alle 21.30, mi sentivo felice poiché sapevo che avrei avuto un posto in prima fila per il concerto di Dylan, per la prima volta. Una cosa però mi rattristava: avrei preferito stare all’aria aperta e mettere i piedi nella sabbia. Credo che il cambio di luogo sia stata una cattiva idea perché il posto era afoso e chiuso e sembrava che la temperatura si alzasse sempre più durante il corso della serata.
Prima di tutto, mi sono reso conto che l’acustica del centro sportivo non era delle migliori: Tony G ha più volte provato a controllare il suono del proprio basso, senza arrivare però ad un vero miglioramento. La band indossava vestiti grigi, molto eleganti; Dylan invece, vestiva un abito nero con un cappello biancastro ed una piuma attaccata ad esso. Hanno suonato intensamente per circa 2 ore, ma credo di dover affermare che Dylan e la band hanno sofferto molto a causa della temperatura, che non li aiutava di certo. La prima canzone, “Cats in the Well” è stata alquanto deludente secondo me, ma hanno subito rimediato con “Love Minus Zero” eseguita in modo decisamente migliore. Mi è anche piaciuta “The Leeve’s gonna Break” ma la migliore canzone della serata, a parer mio, è stata “John Brown”: una grande canzone. Credo sia giusto complimentare George Cecile, il quale ha suonato brillantemente la batteria per tutta la serata; Tony G che, dopo essersi tolto la giacca dopo a un paio di canzoni per il caldo soffocante, ha provato a dimostrare quello che realmente è: il braccio destro di Bob. “Masters of War” & “Tangled up in Blue” sono stati altri apici della serata. “Sugar Babe” e “Highway 61” invece, sono state abbastanza deludenti. Con “Workingman’s Blues #2” e “Nettie Moore”, lo spettacolo ha ripreso la giusta via. “Thunder on the Mountain” è stata soddisfacente e tutti sono stati felici di sentire “Blowin’ in the Wind”.
Bob ha ricevuto infine un lungo applauso da tutti i 5000 presenti a Pamplona e tutto sommato, più che meritati. Verso la fine, Dylan aveva un aspetto stanco e consumato, ma è riuscito a trovare la forza per esibirsi in un piccolo balletto alla fine del concerto ed il tutto senza musica. Fantastico. Gli spettatori continuavano ad incitarlo e ad applaudire.
Thanks Bob for playing a very hot Pamplona!

 

 

Zaragoza , Spain – Feria de Muestras – June 23 , 2008

by Ant Walker

Abbiamo attraversato il deserto io e mia moglie Ester per vedere Dylan suonare in un parcheggio...
Zaragoza si trova proprio all’angolo del Monegros desert . Dylan era stato annunciato come parte dell’ EXPO , “Hard rain” era la canzone ufficiale dell’evento . Il luogo , in accordo con quanto segnato sui biglietti era “la feria de muestras” , una fiera commerciale . Avevo in mente qualcosa come la Birmingham NEC , ma no : il palco era montato all’esterno nel parcheggio delle auto .
Il 23 giugno è una data importante in Spagna , San Giovanni , l’inizio dell’estate . Per coincidenza era il primo anniversario del concerto degli Stones in San Sabastian , ma questa è un’altra storia .
Erano passate due decadi dal mio ultimo incontro dal vivo con Sua Bobbità , confesso di essere stato molto più che nervoso .
Lo avevo visto così fragile nelle foto recenti , non sapevo cosa aspettarmi . E’ salito sul palco verso le 21,30 , splendente nel vestito nero , una striscia argento sui pantaloni e un grande cappello bianco stile “Desire” , sempre in pericolo di volare via per il vento .
EL SENOR ci ha portato a fare un viaggio con la sua magic swirling ship ( oltre due ore di concerto più gli encore ) con tante revisioni super-radicali delle canzoni .
Han suonato un pò di ogni cosa : dal country-blues al blues-country , un tocco di jazz ogni tanto , ma il feeling è arrivato con i pezzi scalcianti di rock & roll e boogie . Ero testimone dell’evento live.
Non sapendo cosa aspettarmi , non mi aspettavo questo !
Il suono era buono , la band spingeva Bob in un perfetto fraseggio che non si perdeva nel mix dei suoni .
Ho gridato “ Suonaci la chitarra Bob !” un sacco di volte , ma lui è rimasto davanti al piano elettrico tutto il concerto .
Con il grande deserto alle spalle , la band si è lanciata in un elaborato country-intro . Ho fatto non poca fatica a capire cos’era , “I’ll be your baby tonight” un arrangiamento così complicato , diverso dall’originale che è semplice . Bob si è divertito con le parole “ Perchè non avvicini la bottiglia?” Un segno delle cose a venire....
“Don’t think twice “ fa il suo debutto , un grande sorriso quando Bob impugna l’armonica , un grande cantato ci porta verso il cambio di tempo nel finale in stile Vegas Cabaret !
Un’altra impossibile da riconoscere fino al cantato è stata “Tom Thumb’s blues” , riarrangiata come un funky-blues , con un’enorme batteria e tre “solos” di chitarra.
“Leeve’s gonna break” ci porta in Modern Times (grazie Wook!) , sembravano tutti fuori di testa , Bob più degli altri , gente , il mandolino elettrico è una cosa molto “cool”.
E’ diventato tutto scuro finchè le luci si sono riaccese per una dolcissima versione di “Shelter from the storm” ( gli utenti spagnoli amano fare queste cose ) . Molto bella , ma troppa armonica , segue qualcosa di simile come “Lay lady lay” , le nuvole si addensavano nel cielo del deserto e l’aria è diventata frizzante in un minuto .
“Cry a while” un beefed-up da Love and Theft , poi la invadente “Leopard skin” con alcuni eccellenti passaggi di armonica blues , banjo molto bello .
Lap-steel e piatti , accompagnate da chitarre acustiche sono l’introduzione per “Just like a woman “
Con un cantato-parlato e la gente più che felice di poterlo accompagnare cantando nel ritornello .
“Things have changed” , la vincitrice dell’Oscar ci ha catapultato in una specie di surreale atmosfera alla Tom Waits , violino elettrico nel cocktail questa volta , Bob muoveva il culo e “mucha gente” non era sicura delle sue intenzioni…..
“Beyond the horizon” , un valzer country che ha calmato un pò la gente , la coppia basso-batteria incapaci di sotrarsi ad alcuni twangs e schiocchi incongruenti , , ma l’organino di Bob ed il fraseggio alla Harry Nilsson funzionavano!
Feroce introduzione di “Honest with me” , batteria a tutto spiano .
“When the deal goes on” è introdotta dal basso che si completa graziosamente con la lap-steel e Dylan sforna una versione genuina e dolce .
“Highway 61” Wamm! Riarrangiata con un ritmo da giungla , con il riff di Crossroad in evidenza , enorme ! Tutti hanno cominciato a ballare .
“Hard rain” inevitabile , essendo anche il tema dell’EXPO , molto più aggraziata della versione dell’anno scorso che era stata rifatta in stile country , mandolino elettrico incluso . Base seducente , vocal ipnotico – un modo diverso di dire “blue eyed son” tutte le strofe .
Si ritorna al boogie con “Summer days “ e Bob comincia di nuovo i suoi movimenti...sembrava un medley per introdurre “Shake rattle and roll” o qualcun’altra simile , selvaggio !
“All along the watchtower” con Dylan in gran voce , l’attuale modo di cantare sembra fare il verso ad un “wildcat growl , un solo di chitarra col tremolo apre e chiude tutte le strofe .
Una buona attesa per gli encore : Bob in particolare sembrava molto rilassato e rinfrescato , cos’ si sono lanciati in “Thunder on the mountain” , un ultimo tentativo per chiamare la pioggia , ma il cielo fortunatamente non è cambiato , Bob pestava la tastiera come Jerry Lee.
“Like a rolling stone” , potete immaginare l’attacco , colpo di rullante e Sua Bobbità ridente mentre ripeteva il Kooper-riff di organo come l’originale . Convincente interpretazione vocale , diversa inflessione su ogni “How does it feel . Uno scintillante assolo di chitarra faceva ripensare a Randy e Frisky . Buona qualità per Youtube , probabilmente lo vedremo postato da alcuni ragazzi vicino a noi . Grande finale , gesti di ringraziamento senza parole....
Abbiamo visto partire il suo bus 10 minuti più tardi , prossima fermata Pamplona , per i 5.000 presenti , senza dubbio una leggendaria performance dalla Leggenda . Molti non davano l’impressione di aver interamente apprezzato il fatto , ma Bob è solito fare queste cose . Io non ho sentito nessuno gridare “Giuda” alla fine .
Grazie Bob , possa tu rimanere per sempre giovane !
 

 

 

Encamp, Andorra - Camp de Fútbol de Prada de Moles - June 22, 2008
 
 by Guillem Turon
 
 Dopo la delusione dello show di Toulouse non mi aspettavo granchè , ma alla fine ho pensato che era ancora in grado di fare un buon show .
 Lui non ha perso il suo tocco , semplicemente devi beccare il giorno giusto . Il mio migliore show di Dylan dell’anno . Tutti sappiamo che la sua voce non è la stessa di quella degli anni scorsi , ma ieri ha cantato al meglio di quello che poteva fare , usa benissimo la voce che ha . Spero solo che qualcuno abbia registrato il concerto per poterlo risentire (anche se non è la stessa cosa che essere lì davanti a lui ).
 Ho sentito la band fare il soundcheck poche ore prima dello show , insistevano nel fare All along the watchtower , può darsi perchè volevano iniziare con quel pezzo . E’ stata una vera sorpresa questa partenza , penso che questa versione era diversa da quella di Toulouse , questa era più rock , pesante , dura , molto simile alle versioni dichiusura degli show di questi anni .
 Comunque , lo show è iniziato 19 minuti prima dell’orario annunciato (21,30) e qualcuno può essersi arrabbiato . Bob è salito sul palco camminando in modo strano , come se stesse per cadere da un momento all’altro , sembrava di buon umore .
 Don’t think twice è stata bella e ho sentito che stava cantando meglio che a Toulouse , questo ha risollevato le mie speranze .
 Poi arriva una versione molto rock di High water , molto meglio che la versione dell’album e di altre versioni dal vivo che avevo sentito .
 La prima vera gemma della serata è stata Trying to get to heaven . Io adoro Time out of mind , ma questa non èì una delle canzoni che mi piace di più di quest’album , ma mi piace moltissimo la versione dal vivo , assolutamente fantastica , anche il cantato .
 Rollin’ and tumblin’ è stata simile a quella dello show di Toulouse del quale è stata una dei grandi momenti , ma ieri sera è stata grande e ci sono stato altri momenti m igliori di questo .
 Grande momento quando ho sentito le prime note di Vision of Johanna , difficile da cantare con l’attuale voce di Dylan , ma lui l’ha cantata OK . non è stato un momento meraviglioso ma uno dei migliori .
 Il momento migliore è arrivato con Million miles , non credevo che l’avesse potuta suonare , mi piace da matti questa canzone e sognavo di sentirla dal vivo ma non ci speravo , lui non era molto smagliante ma l’ha fatta , ed è stata una performance eccitante , e non solo il solo a dirlo .
 Beyond the horizon è stata semplice ma carina , mi è piaciuta di più della versione dell’album .
 Tangled up in blue è una canzone che ho sentito fare tante volte dal vivo e non vorrei doverla sentire ancora , ma questa nuova versione è stata fantastica , mi è piaciuta molto , anche questo uno dei momenti migliori .
 Allora è arrivata Highway 61 , sempre fantastica , che altro posso dire ?
 
 Sugar baby era stata uno dei momenti migliori a Toulouse , ieri , in un grande show , non mi è sembrata così speciale . E’ sempre una grande versione , realmente bella , ma in uno show fantastico si è un pò persa senza fare la differenza .
 Qualcosa di simile è successo per Nettie Moore .
 Poi è stata la volta di Summer days , ma penso che Bob cominciasse ad essere un pò stanco ed è mancato un pò nel canto .
 Anche Ballad of a thin man è stata grande , mi è piaciuta la chitarra , grande da sentire .
 Thunder on the mountain è stata bella , niente di nuovo per me .
 Fortunatamente ha chiuso con Blowin’ in the wind , i miei ultimo 5 shows di Dylan erano stati chiusi con Like a rolling stone negli encore , era tempo di cambiare un pochino .
 Mi è piaciuta tanto questa versione , un buon finale per una notte meravigliosa , spero di poter sentire ancora uno show come questo .

 

 

Toulouse, France - Le Zénith - June 20, 2008
 
 Review by Marina
 Contenta e soddisfatta dello show di ieri sera a Grenoble, mi sono diretta a Toulouse con nessuna aspettativa in particolare. Lo “Zénith” è un posto più carino del “Palais des Sports” di Grenoble e stavolta le prime file sono piene di fans, che si alzano in piedi non appera lo show inizia, non ci sono problemi con la security, l’atmosfera rimane bella e il pubblico più allegro di ieri sera.
 La prima della lista è Cat's In The Well, non una delle mie preferite; poi un’acclamata Lay Lady Lay. Il primo highlight è una stupenda Just Like Tom Thumb's Blues, riarrangiata e cantata da Bob con dei fraseggi magnifici.
 Dopo Rollin' And Tumblin' viene Simple Twist Of Fate, che Dylan cattura con una voce delicata, quasi parlando. Segue una corposa The Levee's Gonna Break, accompagnata subito dopo da una buona Spirit On The Water.
 Things Have Changed, una canzone che mi piace molto, si dimostra essere un pezzo forte: Denny Freeman e Donnie Herron si sono scambiati dei magnifici “solo”. Donnie scopre degli incredibili fraseggi col suo violino, che Bob apprezza chiaramente e il pubblico anche. (Mi sto ancora chiedendo cosa stesse urlando dopo la canzone un tedesco seduto dietro di me, che ha fatto scoppiare tutti -inclusa la band- a ridere…).
 Ora tutti sul palco sono al 100%: la band continua a suonare ogni pezzo intensamente e Bob continua a sorridere, a volte ride e si comporta in maniera buffa.
 Desolation Row, Honest With Me (che versione! Pur non essendo tra le mie favourite), una rivisitata Sugar Baby e poi una spettacolare It's Alright, Ma… come si può migliorare una canzone del genere?!
 Poi l’atmosfera si è calmata con Nettie Moore -ma non la qualità-; il palco è scuro e illuminato solo da grosse luci gialle, la sensazione è simile a quella di un club, e il suono è grandioso! Denny ha fatto un paio di assoli di classe, gli ho applaudito e lui è stato così gentile da fare un cenno di ringraziamento con la testa..
 Highway 61 Revisited è una lunga e gradevole jam e All Along The Watchtower meglio di ieri sera.
 Per gli encore, ci è stato riservato: Thunder On The Mountain, che mi piace molto, e Like A Rolling Stone… che serata!
 A fianco a me c’era uno che stava registrando e altri anche qualche fila indietro, quindi presto avremo in giro un paio di buone registrazioni… controllate voi stessi.

 

 

 

Grenoble, France - Palais des Sports - June 19, 2008
 
 by Marina
 
 Pochi minuti dopo le 20.30, Bob Dylan e la sua band hanno preso la loro posizione sul palco ed hanno iniziato il concerto con un bel "Watching The River Flow", seguita subito da "Girl of The North Country" e "Lonesome Day Blues", suonate molto bene.
 Bob stasera sembrava un po’ pallido, come se avesse avuto del trucco bianco sul viso e le parole di dolore della canzone “Love Sick”, sembrano adattarsi perfettamente al suo look. Non sono sicura se mi piace molto la nuova versione di "Tangled Up In Blue", ma sarà forse a causa della mia distrazione, dovuta alla confusione della sicurezza, la quale era occupata a spostare tutte le persone più indietro dal palco, con poco successo. Sembrava che le prime due file fossero dei posti a sedere per i VIP; siccome però questi ultimi sono arrivati a pochi minuti dall’inizio del concerto, non vedevano altro che i nostri didietro, poiché noi eravamo già in piedi. Dopo un bel "Rollin' And Tumblin'",abbiamo sentito una nuova versione di "Love Minus Zero/No Limit", che ho, peraltro, apprezzato molto, specialmente per il modo in cui Bob l’ha cantata stasera. "Highwater", "A Hard Rain's A-Gonna Fall" e "I'll Be Your Baby Tonight", sono state suonate e cantate molto bene. Mentre cantava "A Hard Rain's", sembrava che Dylan avesse guidato la propria band in un crescendo, spingendola nella direzione che desiderava lui, puntando verso un gran finale. Con "Workingman's Blues #2", ho capito, sin dalle prime note, che è difficile per me fare un commento su questa canzone, poiché mi piace terribilmente. E’ stato fantastico sentirla suonare dal vivo e non ho prestato molta attenzione a "Highway 61 Revisited" perché ero già in attesa di "Ain't Talking", un’altra delle mie preferite. Mentre l’audience ascoltava silente questa canzone incredibile, io aspettavo la strofa "Someday you'll be glad to have me around" e quando l’ha cantata, ho gridato un forte “Yes!”, che credo e spero abbia sentito, perché ha sorriso e annuito leggermente. A questo punto potevo andare a casa, ma sono invece rimasta per sentire una buona "Summer Days" e una versione non così bella di "All Along The Watchtower”. Bob si comporta in un modo che non sembra molto felice della canzone e dopo essersi girato verso Stu un paio di volte, sembra che gli dica di smettere di suonare … e lui lo fa …
 Tornando sul palco, per un’intrattenente "Thunder On The Mountain" e "Blowin' In The Wind”, che sembrava però un po’ sottotono, Dylan ha tutto sommato fatto un buono show, toccando a volte l’apice della sua bravura ed a volte andando un poco sotto.
 

 

Châtillon (Italy) - Parco Castello Baron Gamba - June 18, 2008

THERE MUST BE SOME WAY OUT OF HERE - Dylan a Chatillon

di Michele "Napoleon in rags"
 

Scrivo queste osservazioni senza pretesa di verità... sono solo mie impressioni personalissime quindi prendetele come volete ma non come qualcosa di anche solo vagamente autorevole... fatto sta che al concerto di Chatillon al quale ho assistito mi sono quasi annoiato... erano già diversi concerti che Bob non mi esaltava ma quest'anno è stato il peggiore... fatto sta che quando bob ha cantato Aatw, alla frase there must be some way out of here io ho pensato "Eh sì Bob ci deve proprio essere una via d'uscita perchè qui non ne usciamo vivi", parlo solo per me naturalmente... non è che possa dire che il concerto sia stato bello o brutto, ormai per me il discorso va al di là di quello... il fatto è che Chatillon non mi ha affatto esaltato... ma nemmeno mi ha lontanamente divertito... come dicevo mi ha quasi annoiato, anzi mi ha annoiato in diverse canzoni e sulle restanti mi ha lasciato abbastanza indifferente... a mio modesto avviso - precisando che non è un fatto mio, perchè in realtà fino a pochi anni fa ancora trovavo concerti esaltanti - è proprio che questo show ha fatto il suo tempo... i musicisti suonano più o meno bene non è quello il problema, Bob canta anche con una voce discreta e forse migliore del solito... ma è proprio lo show che non va più secondo me... il sound è sempre lo stesso da parecchi anni o quanto meno le poche modifiche non sono tali da stravolgerlo più di tanto... a me Modern Times e Love and Theft piacciono da morire e anzi sono tra gli album preferiti di Bob ma non so perchè ormai sentire quelle canzoni live non mi dà più alcuna emozione nè divertimento nè altro... Spirit on the water mi fa impazzire sul disco ma dal vivo mi fa addormentare non so che farci... Thunder on the mountain mi esalta su disco e mi fa stare davvero bene fisicamente e mentalmente tanto che spesso la ascolto a ripetizione anche tre volte di fila... ma dal vivo mi sembra una pallida ombra che ci volete fare? e poi spesso Bob la fa a breve distanza da Summer days il che mi sembra una inutile ripetizione... il che è avvenuto appunto a Chatillon... poi c'è il solito discorso mio delle scalette che presentano è vero tante canzoni a rotazione ma purtroppo la rotazione avviene sempre tra le stesse e Bob ignora interi album o quasi come Blood on the tracks, Desire, Planet waves, Street legal, Slow train coming, Saved, Shot of love, New morning, Another side, Times changin', Under the red sky, Oh mercy, Toom, Knocked out, Down in the groove, Empire, Good as i been to you, World gone wrong, Infidels, Basement tapes, Nashville, sto citando a casaccio e ne ho già detti ventuno e di questi ventuno quante ne fa? in totale forse tre quattro cinque? una miseria, stiamo parlando di ventuno album cazzo!!!! anzi arriviamo a ventiquattro addirittura se ci mettiamo anche Dylan, Bob Dylan e John wesley harding...ventiquattro album ragazzi!!!!!! quasi completamente ignorati!!!! e quelle tre o quattro che fa sono poi sempre le stesse aatw e le solite altre... andate a leggervi le tracklist di questi ventiquattro album e guardate quanti capolavori contengono!!! e poi passiamo ai dischi da cui prende il grosso... ormai da soli due album prende ogni volta almeno 8 canzoni quando non di più e sono mt e l&t... poi pesca sempre dai soliti Freewheelin , Highway e Blonde... insomma non vi sembra un insulto a tutti i capolavori che ha realizzato in quasi cinquant'anni?
io prima mi sono messo a contare dai ventiquattro album ignorati ma anche da quelli considerati quante canzoni non fa... sapete a quanto sono arrivato? duecentoottantasette!!! quasi trecento pezzi ignorati!!!! se poi ci aggiungiamo la marea di canzoni ignorate da Biograph e Bootleg series non so più a quanto arriviamo... non è possibile... non stiamo parlando di trenta canzoni ma di trecento e passa... poi una volta c'erano le cover anche... insomma questo è uno dei grossi difetti del Bob attuale...
poi qualcuno dice... ma ormai fa le stesse perchè la band le conosce ed è difficile provarne altre... ma ragazzi è il loro mestiere... vi mettete lì e le imparate... Bob in testa se non se le ricorda più le trecentocinquanta che non fa da anni... questo sempre secondo me che pago il biglietto però e quindi mi piacerebbe anche sentire canzoni diverse visto che lo vedo spessissimo... è vero che non me lo ordina Dylan ma non è un discorso... anche perchè Bob sa benissimo che ci sono molti che lo vanno a vedere sempre e da secoli... e che magari gradirebbero ogni tanto sentire anche qualche pezzo nuovo... del resto tempo fa qualcosa faceva, tipo Romance in durango o Yea heavy o Jokerman per dire... all'uscita da Chatillon abbiamo beccato Roberto Bergadano e poi Vincent e Pino e altri amici... Roberto cercava dispertamente di convincermi - scherzo :o) - che Bob decide lui e che non si deve criticarlo e che va bene così e che lui si è divertito e che cosa sarebbe cambiato se avesse fatto qualche pezzo raro... beh io se mi avesse fatto un pezzo tipo Romance o Yea o Jokerman etc. avrei sicuramente apprezzato molto di più il concerto e anzi avrei apprezzato di più anche le solite... è un fatto di equilibri... se mi fai qualche pezzo così vivacizzi il tutto... se no è tutto piatto come anche il sound... già veniamo al sound... io adoravo quel sound ma alla lunga basta non se ne può più... la caratteristica di Bob era quella di dare sempre improvvise sterzate al suo sound e questo è avvenuto nei sessanta nei settanta negli ottanta e nei novanta pensate al folk iniziale acustico poi all'elettrico anfetaminico blues poi alle ballate inizio settanta poi alla reinvenzione delle stesse alla metà dei settanta poi al sound tex mex di Desire poi al sound corposo rock e rnb con fiati e coriste di Street legal poi al sound reggaeggiante del periodo Budokan e poi la sterzata ancora di più verso la black music e il gospel del periodo cristiano e poi ancora il sound differente della metà degli anni ottanta e poi Tom Petty e poi il net e così via fino agli anni novanta... e poi comunque in molti concerti di questi vari periodi alternava vari sound e vari modi di porsi... ora è tutto uguale... con Vincent e Pino (che si è annoiato al pari mio anzi di più) dicevamo ma cacchio una volta esci da dietro quella pianola e fai un pezzo acustico solo tu con la chitarra acustica e l'armonica... il pubblico farebbe cader giù il teatro o il posto dove suoni e a te cosa comporterebbe la cosa... davvero un così grande sacrificio? non sei più capace di farli bene da solo perchè non sei coperto dalla band? e chi se ne frega se sbagli qualcosa... ma sinceramente a qualcuno importerebbe qualcosa se ad un certo punto lui venisse davanti a tutti mandando dietro le quinte la band e facesse da solo chitarra e voce mr. t o blowin o it ain't me o song to woody o... aggiungete voi le altre centinaia possibili... ormai io non riesco più nemmeno a sopportare questo show da un punto di vista visivo... sempre tutti fermi immobili come statue... sembrano sagome di cartone... allora mettete delle sagome direttamente... anche l'occhio vuole la sua parte... non è che vogliamo i Rolling Stones o i REM ma cavolo vi muovete un po' ogni tanto per far vedere che siete vivi o no?... Campbell Sexton e Koella al confronto erano dei folletti spiritati :o) e poi Bob basta con questa tastiera... piuttosto mettiti al centro senza chitarra e fai solo il cantante... almeno ti si vede... almeno ti muovi un po' che ti fa bene alle ossa :o) insomma tra il serio e il faceto volevo dire che io ormai al concerto di Bob posso ascoltare anche solo la musica e tenere gli occhi chiusi tanto non cambia niente...
poi sulla voce devo dire che e ne parlavamo con Vincent e Pino a questo punto sono da rimpiangere Charlie e Larry che almeno di quando in quando con i cori vivacizzavano il tutto (oltre al fatto che sono da rimpiangere come musicisti sicuramente anni luce più bravi degli attuali)... insomma Bob ora ha anche una voce non male dal punto di vista della potenza (diciamo così) ma il fatto è che rappa più che cantare... diciamo la verità ormai non canta più... un amico, Antonio, di Aosta, aveva con sè i figli piccoli e ad un certo punto uno gli ha chiesto candidamente dopo sei o sette canzoni... papà ma quando inizia a cantare Bob? ed erano ragazzini che avevano sentito un sacco dei suoi dischi tramite il papà... insomma loro si meravigliavano perchè non capivano che Bob stava già cantando... credevano che stesse parlando probabilmente... poi tornando al sound mi viene or ora in mente che un altro difetto è che sto sound appiattisce tutti gli arrangiamenti... a Chatillon ha fatto 4th street e cacchio a me sembrava moonlight o spirit on the water... non puoi fare tutte le canzoni uguali Bob dai!!! soprattutto poi 4th street... cacchio ha un testo acido corrosivo e tu me la canti come fosse white christmas! maddddaii!!! piatto piatto piatto... sto sound appiattisce tutte le canzoni... ormai quelle veloci sono tutte tipo summer days e le lente tutte tipo spirit... non esiste... oppure ci sono i bluesacci anche quelli sempre uguali l'uno con l'altro...
poi ripeto che Bob ormai con questa band non sente più la sfida si adagia e si rilassa troppo... invita almeno delle guest star sul palco...!!! Bob ha bisogno di stimoli l'ho detto per dare il meglio basti vedere il duetto con Clapton di Crossroads quello con Norah Jones in parte anche quelli con Jack White almeno per i cambiamenti di scaletta... è chiaro... vede altra gente e si gasa e dice adesso mi impegno così vi faccio vedere... con Garnier e soci cosa deve gasarsi se sono mille anni che ci suona insieme...? non si è ancora rotto le scatole? almeno vieni in Italia invita De Gregori sul palco fai felice lui e noi perchè sicuramente qualcuno non si addormenta (io sicuramente no) e probabilmente non devi nemmeno pagarlo perchè ci viene gratis :o)
insomma per farla breve - si fa per dire - io a questo concerto non mi sono nè emozionato nè divertito - mi sono annoiato per lo più tranne su una canzone che non ricordo più nemmeno qual era dove mi sembra che finalmente bob stesse iniziando a cantare, ve lo dirà Vincent che me l'ha ricordata quella sera a cena ma me la sono ridimenticata...
per me la cosa più bella da ricordare ahimè è stata la presentazione del libro ma non per motivi di orgoglio personale bensì solo per gli amici venuti a trovarmi e in particolare Marina con cui abbiamo fatto le foto messe da Mr.Tamburain su MF di recente... e pensate che le ultime otto o nove canzoni del concerto di Bob me le sono viste a due metri da lui perchè un amico potente mi ha fatto accedere al backstage e mi sono visto lo show praticamente attaccato alle transenne dietro la tastiera di Bob eppure nemmeno questo è bastato per farmi svegliare pensate un po'... una nota di colore a chi può interessare... dopo la prima parte Bob è sceso dal palco ed è entrato con i musicisti in una tenda nera allestita dietro il palco... poi è tornato per i bis... all'uscita finale è sceso dal palco e si stava avviando verso un furgoncino mercedes nero che lo avrebbe portato al bus... lo chiamano dallo staff , lui si gira come a ricordarsi qualcosa e torna indietro e va a firmare un libro con gesto teatrale della mano della penna del braccio e del corpo... non so cosa abbia firmato... non credo un autografo... mi sembrava una cosa ufficiale... la siae? la sua presenza a Chatillon? boh... poi sapete cosa? cammina veramente strano Bob... dal palco al furgone - io ero a pochi metri da lui - sembrava Clint Eastwood mentre entra in un saloon pronto alla sfida con qualcuno... mani leggermente ai fianchi ma sollevate un po' davanti e aria di chi dice levatevi di mezzo che arrivo io che sono Dylan e voi non siete un cazzo... ma non lo faceva con spocchia intendiamoci... era proprio il modo di camminare... però l'effetto era quello... fonti attendibili mi hanno riferito che all'hotel dove alloggiava, il Billia, abbia dato ordine al direttore che nessuno del personale per nessuna ragione al mondo avrebbe dovuto rivolgergli la parola o lo sguardo per tutto il tempo del suo soggiorno... rassicurato sul fatto è successo poi che un inserviente lo ha riconosciuto in corridoio e gli ha detto una cosa tipo ehi Bob e lui si è incazzato nero e ha piantato un casino con l'albergo... se è vero credo però che il tipo oltre ad ehi Bob gli abbia anche dato un po' fastidio... altrimenti mi sembrerebbe esagerata la reazione... comunque relata refero...
insomma ragazzi io se Bob non cambia non vado più a vederlo a meno che non mi regali il biglietto ovviamente... :o)
Michele "Napoleon in rags"
ps: ciò non toglie che Bob sia di gran lunga il più grande ovviamente !!!

 

 

Châtillon (Italy) - Parco Castello Baron Gamba - June 18, 2008
by Borivoj Terek

Chatilllon era la destinazione finale per me ed il mio amico Neven da quando abbiamo seguito il tour di Dylan questa estate . Il nostro “tour è partito da Varazdin ( Croatia ) e per raggiungere Chatillon abbiamo guidato per oltre 1.200 chilometri . Era il nostro quarto concerto , dopo Varazdin , Trento e Bergamo . Chatillon era magnifica nelle ore del mattino , così io e Neven speravamo che il concerto fosse grande come queste montagne .

Il giorno prima , stavamo camminando sulla via principale di St.Vincent , e mentre camminavamo , Neven ha notato Denny Freeman e Stu Kimball passare . Sono rimasti sorpresi quando li abbiamo avvicinati , erano calmi e tranquilli a differenza di quando sono sul palco , e contenti di essere stati riconosciuti . Non sò se siamo rimasti più sorpresi noi o loro , ci siamo stretti la mano , una piccola chiacchierata , hanno acconsentito a fare un paio di foto con noi , ragazzi , è stato grande ! Incontrarli è stato un puro caso , e dopo questo abbiamo pensato che lo show sarebbe stato anche più grande !

Sul posto del concerto abbiamo incontrato altr persone che avevamo già visto a Trento e Bergamo ,
Questi ragazzi italiani erano davvero gentili , Massimo , Micheleulyss , Pietro e qualche altro . Loro avevano visto più di 100 concerti , noi eravamo solo al ventesimo :o( . C’erano ragazzi che venivani da tutte le parti , abbiamo conosciuto un ragazzo inglese che aveva visto più di 300 concerti a partire dal famoso conceerto di Manchester del 1966 ! Incredibile !

Il Parco del castello Baron Gamba è un bellissimo giardino , una spianata situata a mezza collina vicino al castello circondato dagli alberi , alle spalle le poderose monragne , così il luogo sembrava una piccola arena naturale .

Bob è salito sul palco alle 21,00 con in testa un cappello bianco , proprio come a Bergamo , i nostri “amici” Stu e Denny , come gli altri membri della bans erano vestiti di grigio per l’occasione .

Apertura con Leopard skin box hat , molto dura e il pubblico ha gradito . Come il conceeto andava avanti l’atmosfera migliorava , di meglio in meglio , perfino rilassata . Tangled up in blue e Boots of spanish leather sono stati accettati bene dal pubblico , lo stesso per Spirit of the water . Il canto di Dylan era grande anche se a volte si capiva che faticava , era rauca , ma le sue performances erano belle .
Questo è stato avvertibile in Spirit , Nettie Moore o Moonlight , ma anche durante Boots , quest’ultima suonata poche volte durante questo tour .
Aspettavo do sentire il nuovo arrangiamento di Positively 4th Streeet , e quando ho sentito i primi accordi il concerto per me è diventato grande . La gente era contenta delle canzoni “pure elettriche” cpme Highway 61 , Honest with me o Stuck inside of Mobile , così come sono state eseguite si potrebbero ascoltare un sacco di volte . Cose divertenti durante All along the watchtower Dylan ha cantata la terza strofa due volte e più tardi , durante Thunder on the mountain ha cantato qualche riga di Summer days :“ Summer days , summer night are gone “! Forse è stato un calo di concentrazione o una cosa che ha fatto intenzionalmente , solo per dire hallo a due ragazzi che venivano dalla Croazia . Bob non tornerà più in Europa questa estate , così per il momento “Ciao Bob !” ti aspettiamo per la prossima estate !.

 

CHATILLON (Italy) - Castello Baron Gamba -  June 18, 2008

(di Enrico Marcoz) (ANSA) - CHATILLON (AOSTA), 18 GIU - Sono 7.115 i chilometri che separano Chatillon, piccola località della Valle d'Aosta e Duluth, in Minnesota, città natale di Bob Dylan, una delle icone della musica rock mondiale: una distanza che non si è avvertita questa sera per l'ultima tappa del minitour italiano del menestrello statunitense, accolto con grande entusiasmo ai piedi delle montagne più alte dell'arco alpino.

Alle 21:15, puntualissimo, nel parco del castello Baron Gamba di Chatillon, Dylan si è presentato al pubblico stretto in un completo nero.
Come accade da qualche tempo nelle performances 'live', ha lasciato la chitarra in camerino per sedersi dietro una tastiera con cui ha accompagnato i suoi brani che hanno scolpito la storia della musica degli ultimi 50 anni. Con la solita voce roca che gratta ogni parola, ha proposto al pubblico (provenienti soprattutto da fuori valle) i brani più recenti, tratti dagli album 'Modern time' e 'Love and theft' alternati con i suoi grandi classici, a partire dai successi degli anni '60: da 'All along the watchtower' a 'Like a rolling stone'. Ad applaudirlo un pubblico di circa 5 mila fans, provenienti da mezza Europa. Tra loro, anche lo scrittore Andrea De Carlo, noto appassionato di musica.
Dylan ha aperto il concerto con un vecchio successo, 'Leopard skill box hat'. Al suo fianco la band che lo segue da alcuni anni, composta da due chitarristi, un batterista e un bassista: imperturbabili, quasi cinematografici, sembravano la 'blues brothers band', che al posto del nero vestiva in tortora. Il concerto si è concluso alle 23:05 senza che Dylan scambiasse nemmeno una parola con il pubblico.
Il suo sound - un rock 'intimista' con venature swing e blues
- è stato sufficiente a scaldare la platea.
Per Bob Dylan si è trattato di un gradito ritorno ai piedi del Monte Bianco. Nel 1992, infatti, aveva suonato ad Aosta davanti a 8 mila persone. Anche questa sera il menestrello, fresco vincitore del premio Pulitzer e in odore di Nobel, ha dimostrato di essere uno dei mostri sacri della musica: stile ed essenza del rock hanno caratterizzato il concerto nel quale ha lasciato poco spazio alla comunicazione con il pubblico ma allo stesso tempo non ha tradito la sua professionalità. (ANSA).
 

 

 

Bergamo, Italy - Lazzaretto - June 16, 2008
 

The poet laureate of rock'n' roll, The voice of the promise of the '60s counter-culture. The guy who forced folk into bed with rock, who donned makeup in the '70s and disappeared into a haze of substance abuse, who emerged to "find Jesus", who was written off as a has-been by the end of the '80s, and who suddenly shifted gears and released some of the strongest music of his career beginning in the late '90s. Ladies and gentlemen, please welcome Columbia reconding artist: Bob Dylan.

E' solo dopo che un nastro registrato reciti questa immancabile presentazione che Mr. Bob Dylan si sente pronto a salire sul palco in compagnia della sua band per "nascondersi" dietro le sue keyboards, di lato rispetto al palco e di profilo al pubblico, per attaccare in questa notte piovosa di Bergamo una versione ritoccatissima di "Leopard-skin Pill-box Hat"… la gente alla vista del leggendario artista se ne infischia dei posti a sedere e si getta alle transenne del palco, sale in piedi sulle sedie… il clima (ha smesso di piovere proprio pochi minuti prima dell'inizio dello show) e la security fanno di tutto per raffreddare questo pubblico, ma è inutile… quando si ha una Stella davanti purtroppo non si ragiona più… l'eccitazione è massima!

Non si fa in tempo a rimanere colpiti dalla differenza della prima canzone con la versione "originale" dall'album che subito Mr. Zimmerman ne propone una ancora più differente, "If You See Her, Say Hello". Anche se le palme d'oro in questo senso stasera spettano a "Things Have Changed" (quella premiata con l'Oscar) e "Ballad Of A Thin Man". Bob è assolutamente energico e gioca a fare il cow-boy ballerino per tutta la durata del concerto: i pezzi "lenti" (da lacrime "When the Deal Goes Down" e "Moonlight") inframezzano dei brani di assoluto rock scatenato, su tutti "Highway 61 Revisited" e "Summer Days" (durante la quale Dylan si fomenta all'inverosimile).
Brani recenti si alternano a pietre miliari della sua Opera come "Just Like A Woman", durante la quale canta divertito insieme al pubblico, e "A Hard Rain's A Gonna Fall"; i più attenti notano l'assenza del premio oscar di plastica che di solito si trova sull'amplificatore…
Dopo 15 brani sciorinati senza sosta, Dylan e la band si assentano per qualche minuto… al ritorno Bob intona un "Happy Birthday To You" con l'armonica (non si sa bene in onore di chi) e parte alla grande con "Thunder On The Mountain". L'elegante abbigliamento nero ricamato e il cappello bianco con la piuma non nascondono la voglia assoluta di rock'n'roll di questo artista in serata decisamente buona.
La chiusura spetta a "Like a Rolling Stone", dopo la quale concede al pubblico (una volta postosi frontalmente!) un breve cenno di saluto; poi si gira… fa un cenno con la testa ai componenti della band e esce con gli altri in fila.

Adesso è di nuovo in viaggio per altri innumerevoli concerti che, presi singolarmente, per lui non sono che gocce nell'oceano di questo tour infinito ma che rappresentano momenti assolutamente indimenticabili per tutti quelli che hanno la voglia di andarlo a "trovare" ogni tanto per cantare con lui, scatenarsi con lui, commuoversi… senza la presunzione di pretendere, ma col desiderio di cogliere l'immensa poesia che pare insita in ogni singola cosa che riguarda questo immenso artista americano.

(Paolo Bianchi)

 

Bergamo, Italy - Lazzaretto - June 16, 2008

by Matteo Callegari

Ero al concerto lunedi sera a Bergamo e la mia intenzione era quella di recensire il concerto e non di dovermi lamentare…..purtroppo cose come il comportamento del personale addetto....hanno permesso che tutti andassero dove volevano senza far rispettare i settori dei posti a sedere.....incredibile ritardo nell’apertura dei cancelli , lasciar entrare la gente nel luogo del concerto nel tempo dovuto è una cosa importante....non ho parole per D’Alessandro & Galli che hanno organizzato il concerto , una vergogna enorme .
Ma sul palco c’era Mr.Dylan...il solo puntuale e professionale in questa serata....Alle 21,05 ero fuori dai cancelli quando ho sentito la prima canzone....LEOPARD...e la mia collera aumentava...Mr. Dylan era sul palco e la sua voce era ottima....qualche volta incredibile....spero di sentire una registrazione di questo concerto proprio per sentire il fraseggio di JUST LIKE TT BLUES che ha colpito tutti in faccia nella folla.....Per me HARD RAIN e JUST LIKE A WOMAN ( bell’arraggiamento dinamico ) sono stati gli Highlights  del concerto ma Bob ci ha dato una buonissima HIGH WATER e altre.....non ci sono stati punti deboli nello show .
L’ho visto sorridere ( Forse a George o a Tony ) dopo uno strano inizio di una strofa durante SUMMER DAYS....io amo quell’uomo e vederlo sorridere è stato emozionante....nei bis la band ha iniziato a suonare il tema di HAPPY BIRTHDAY e Tony ondeggiava la testa a qualcuno dietro di lui...allora arriva lo zio Bob che suona la melodia con l’armonica....un vero giusto :o)...non avrei mai pensato di essere testimone di questa cosa :o)

Dylan è sempre in splendida forma e spero che continui a lungo al meglio delle sue possibilità….noi italiani lo seguiamo sempre.
 

 

 

Trento, Italy - Palazzo delle Albere - June 15, 2008

by Tommaso Sega

Ciao Mr. Tamburine, sono stato anch’io al concerto di Trento.

Quale onore, praticamente sotto casa mia!

Per cominciare devo purtroppo dire che non mi era mai successo di assistere ad un concerto dentro un recinto per animali. Situazione curiosa capitatami invece ieri sera. I posti in piedi, infatti, si sono rivelati essere un infame recinto per i maiali che circondava l’area dei posti a sedere, dove non era praticamente possibile vedere decentemente il palco e con tanto di fango e puzza dei cessi chimici. Quel che è peggio, ai lati il tutto era guarnito da un’umiliante transenna alta due metri che obbligava i pezzenti come me, che avevano pagato “solo” 31 euro, a vedere lo spettacolo a scacchi come in galera. Ciliegina sulla torta: i tizi della sicurezza e i pompieri, disposti tutto intorno ai bordi dell’area centrale, continuavano a chiacchierare tra loro e a dare indicazioni ad alta voce, infischiandosene del fatto che stavano tra noi plebaglia infame e lo spettacolo. Ci tengo a precisare che pur essendo molto vicino al punto in cui sono state sfondate le transenne, pur tentato, non ho approfittato dell’occasione e sono rimasto nella “gabbia”, un po’ perché sono un fifone e un po’ per rispetto dei poveracci che avevano pagato per assistere al concerto da seduti (anche se boh, seduti ad un concerto rock...), però non condanno di certo chi si è ribellato a una sistemazione tanto indegna e disonesta.

Organizzazione retrograda a parte, ho assistito a quel che direi essere stato un gran bel concerto. Sono un novellino, temo. Sarà che il dottore non mi ha ancora ordinato di farmi ossessionare dalle imprese di Dylan dal vivo, soppesando scalette e scaricandomi bootleg (si scherza eh, ogni appassionato si appassioni come e quanto più gli aggrada!), non saprei dire quanto di nuovo o di vecchio ci fosse nelle cose sentite ieri sera. L’unico mio precedente con Dylan è stato a Bolzano l’autunno di cinque anni fa: concerto granitico con un Dylan in gran spolvero, senza le scivolate di ieri sera, ma a conti fatti anche con qualche episodio esaltante in meno. O così mi era parso e mi è parso. Cinque anni dopo ho trovato una voce più vacillante, anche se ancora più roca e profonda, quasi da anfratto waitsiano ormai. Rispetto ai tremendi echi del Palaonda bolzanino, stare all’aria fresca ha decisamente giovato al sound, anche se l’aprirsi al paesaggio non ha fatto troppo bene alle gracilità di qualche canzone.

Comunque, se faccio i conti su diciassette canzoni solo sei si ripetono rispetto al concerto di cinque anni, molto più della metà sono per me totalmente nuove. Direi che non mi posso lamentare.

Non ha ingranato subito il concerto. O per me è stato difficile farlo ingranare da dietro delle sbarre. “Tweedle Dee & Tweedle Dum” è, o mi è sembrata essere, un po’ incerta e zoppicante; sarà l’unico brano ritmato della serata a non brillare. Con “Lay, Lady, Lay” (classico che pure non mi ha mai fatto impazzire) si tira avanti già meglio, per poi entrare a pieno regime con la sferragliante “Watching The River Flow”, a fare da eco ai treni che passavano proprio dietro le tribune in fondo (scenografia molto folk a pensarci). Poi: banghete! Dylan spara il capolavoro: una “Blind Willie McTell” da infarto, in un arrangiamento semplicemente devastante (che magari avrà già riproposto in mille altri concerti precedenti, ma a me che mi cala? mica c’ero negli altri mille concerti precedenti...). Finalmente sono attizzato come si deve. Gran peccato allora che subito dopo arrivi una “Spirit On The Water” in cui la voce del Nostro rantola e agonizza, come se provenisse dal fantasma evocato nel testo. L’alternanza di pezzi ritmati e ballate sarà un po’ il cruccio della serata, un po’ perché per la voce di Dylan non è serata per le mezze misure, un po’ perché la situazione e lo scenario si prestano a tutto tranne che a quel minimo di raccoglimento che proprio ci vuole quando ritmo e tensione musicali si attenuano. E infatti subito dopo risalgo la cresta dell’entusiasmo con una sgambettante “Rollin' And Tumblin'”, canzone che su disco mi diverte ma non mi entusiasma, ma nell’occasione mi coglie una folgorazione: ha un che di marcetta felliniana, un ipotesi di Nino Rota che fa il blues e ci da pure dentro; a sorpresa una delle cinque stelle della serata. Si rallenta (ovviamente) con “Tryin' To Get To Heaven”, ma stavolta il coinvolgimento non cala troppo grazie ad un’esecuzione suadente, sufficientemente corposa da non disperdersi. L’“High Water” che viene dopo faccio fatica a riconoscerla, ma capolavoro era su disco e capolavoro rimane anche nella versione di tuoni e fulmini proposta. Lo stato di grazia stavolta persiste anche nell’inevitabile ballata successiva: “Beyond The Horizon” è il miglior passo lento della serata, sognante e stralunata, ma anche compatta e precisa. Senza le svenevolezze della versione in studio è pure più bella che su disco. “It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding)” finalmente mi fa sentire un veterano dei concerti: dato che è lo stesso arrangiamento di Bolzano, la riconosco fin dai primi accordi e mi posso sentire come uno che su Dylan sa il fatto suo. E come a Bolzano mi riempie la testa e quasi mi stordisce. Non si può dire la stessa cosa per la successiva “Don't Think Twice, It's All Right”, diciamo corretta, ma senza la luce che l’aveva illuminata cinque anni fa, a parte una divagante coda strumentale con quell’armonica che quando arriva ti sembra sempre di essere tra le comparse in bianco e nero di “Don’t look back” . Pure “Highway 61 Revisited” si era già sentita in una versione simile a Bolzano, l’elettricità c’è, la voce un po’ meno, ma è sempre un gran bel sentire. Poi “Nettie Moore”, che è tra le ultime di Dylan forse la mia preferita, con quel ritornello cha fa cadere le foglie dagli alberi. Però dal vivo perde tutta la sua triste dolcezza e diventa roba spettrale, roba ostica, da teatro No giapponese. E appunto ci starebbe anche bene se fossimo in un teatro dalle sedie cigolanti, ma così all’aperto, con le orecchie che ancora ronzano per la canzone precedente non c’è verso di non smarrirsi di fronte a tanta perdita di densità. Con “Summer Days” si chiude il i mio remake di Bolzano e si torna a battere i piedi e farsi riempire la testa dal wall of sound del gruppo. Cala momentaneamente il sipario con uno dei capolavori della serata: una “Ballad Of A Thin Man” uscita diritta dall’allegro mondo dei morti di Tim Burton. Dylan & company ci danno giù di cartavetro come al solito, ma per quanto diversamente raffinata la materia resta splendidamente obliqua e misteriosa come l’originale e la chitarra ti martella dentro ad ogni inizio strofa. Visto che non ci sono più controlli al bis mi porto sotto il palco anch’io, ed esplode una ”Thunder On The Mountain” (fortunatamente il titolo non è assecondato dalle precarie condizioni atmosferiche – anche perché nel già fangoso “recinto degli animali” ci saremmo trovati come nelle sabbie mobili) che scatena l’euforia generale. E infine, siori e siore... non so da quanto l’abbia rispolverata, quindi le prime note sono una mazzata, non me l’aspettavo proprio l’avrebbe fatta quella canzone lì, il “classico” che chi ci capisce di Dylan ama odiare, “Blowin' In The Wind”, insomma. Ci mette ironia Dylan nell’esecuzione quasi parodistica e facendosi pure quattro risate (Dylan ride! – quasi come la Garbo) con i musicisti che sghignazzano proprio. Non è più una ballata o una preghiera, ma un allegro motivetto da fischiettare. La risposta continua a volare via nel vento ma forse non è così importante. Il vecchio suonatore Dylan sembra non avere più pensieri da offrire al denaro, all’amore e al cielo. Spero che anche lui capiterà di essere sorpreso nei suoi novant’anni. Magari con una chitarra (o una pianola) sotto le dita... ma anche no.

 

Trento, Italy - Palazzo delle Albere - June 15, 2008

by Riki Massakro

Ebbene, sì: anche ieri ho ceduto alla peccaminosa tentazione di vederlo
 (a dir la verità avevo prenotato il posto da mesi, però suona bene,
 no?) Per fortuna il tempo ha tenuto per tutte le due ore, perchè il
 cielo grigio non faceva presumere nulla di buono.
 L'ho sentito e l'ho visto in forma, il vecchio Bob, e penso che sia ancora in grado di
 inventare ogni volta qualcosa di nuovo: basta pensare al Blowin' del
 finale di ieri, alle canzoni cantate mille volte e mille volte in
 maniera diversa. Per me è stato un altro bel concerto.(avviso per i prossimi concerti) .
 Peccato che l'organizzazione abbia fatto
 quell'acqua che non è piovuta. La platea era composta da settori
 diversi e mi sono regalato il vezzo di un buon primo settore:
 nell'attesa, tutto bello ordinato, gente che passeggiava lì davanti, la
 "noblesse" che si salutava "Ciao cava, anche tu questa seva qui, ah è
 pvopvio un avtista" (potevano stare a casa a giocarsi una canasta),
 tutti rispettosi del posto assegnato, soprattutto dietro, ma non appena
 è apparso sul palco la gente si è lanciata come una mare umana a
 prendere posizione nel breve spazio antistante la scena. La security
 non è riuscita a frenarli e chi era seduto è stato costretto ad alzarsi
 in piedi sulle sedie per poter vedere una metà del concerto: fischi,
 urla, giornali appallottolati che volavano sulle loro teste, "seduti,
 seduti", e lui che continuava tranquillo a cantare. Bisogna dire che
 questa gente non ha il senso dell'educazione: anch'io lo facevo,
 trent'anni fa, ma rispettavo gli altri dividendo assieme a loro la
 possibilità di assistere alla manifestazione. Qui invece tutti in
 piedi, noncuranti delle proteste di chi stava dietro, forze dell'ordine
 inattive,... E non è questione dei 50 euro del biglietto!
 Comunque il concerto è stato bello e questo è quello che importa. Al prossimo.

 

Trento, Italy - Palazzo delle Albere - June 15, 2008
 
 by Iris Seifert
 
 Eravamo in una città vicino a Varese , e sembrava ci fosse la possibilità di andare al concerto di Bergamo ( che si terrà domani ) biglietti ottenuti .Per altro ,ogni cosa questa mattina sembrava dire : ti bisogno...E’ stato un soffio arrivare a Trento .
 Detto fatto , il tempo era inclemente , certi scenari lungo la strada erano davvero amabili , pioggerellina con nuvole alte nel cielo . Arriviamo a Trento verso le 15,30 ,ed è stato piacevolmente sorprendente che i cancelli del parco del Palazzo , dove si svolgeva il concerto , erano aperti e la casa era piena con una bellissima e piccola collezione di pitture e sculture . Dopo averle viste e aver visto un disegno di una faccia bifronte , la mente è andata a Tweedle de Dee and Tweedle de Dum.....che avrebbe aperto il concerto più tardi.
 Fortunatamente il tempo ha tenuto bene e siamo stati tutti all’asciutto.
 Ma questo era , senza ombra di dubbio , la principale preoccupazione degli organizzatori. Era chiaro dove dovevano essere i nostri posti , ma quando Mr.Dylan è salito sul palco , non c’è stato verso di raggiungerli. La Security ha cercato invano di rimandare la gente ai loro posti , ma non c’è stato verso .
 L’onda della folla mi ha trascinato e compresso verso il centro del palco , dove un’uomo che sembrava una roccia e uno piccolino mi hanno permesso di sistemarmi fra loro .
 La Security cercava di mettere ordine in tutto quel casino , sforzo inutile , la gente rideva , urlava le richieste delle canzoni , chiamava Mr.Dylan col nikename di Zimmy e con ovazioni di “Ti amiamo”.
 La gente urlava , gettava palle di giornale in testa alle altre persone invitandole a sedersi , noi abbiamo provato , ma la pressione era troppa e siamo rimasti in piedi in mezzo a quella confusione , e questo è successo per una buona metà dello show .Anche per i musicisti era una situazione pesante .
 Comunque è quello che è successo lì .Può essere stato anche il fatto che hanno suonato Blind Willie McTell ( grande assolo di Mr. Freeman ) in modo assolutamente veloce , blastissimo pezzo che ha facilitato la gente . o forse che abbiamo sentito Trying to get to heaven prima che chiudessero le porte , pezzi eccellenti . Beyond the horizon segue High water ( che il mio vicino cantava a squarciagola ) è stato davvero pieno di calore e Nettie Moore è stata proprio graziosa . Mr. Garnier ha avuto grandi momenti durante lo show , e Mr. Kimball , sì , anche qualche parte di chitarra elettrica è stato possibile sentire , specialmente quando Mr. Dylan gli ha chiesto di alzare il volume .
 Alla fine tutti hanno avuto la possibilità di farsi un’idea ,”Predico la parola di Dio , per odiare nient’altro che l’odio “.
 Alla fine la decisione non è stata quella di tornare a casa ma di rimanere a Trento , una bellissima città e in un belllissimo hotel . Il mio cuore batteva al ritmo dei suonatori di fisarmonica giù nella strada al centro della città che facevano sfogare i loro strumenti .
 “Qualche canzone americana ? “ – “ Si , ce ne sono dentro qui “ risponde un’uomo indicando il suo strumento ,veniva dalla Bulgaria , un uomo dolce e gentile che suona da 40 anni.....
 Ho parlato con lui del concerto e lui ha detto “ Oh, Mr.Dylan ? Conosco le sue canzoni “. Eravamo in sintonia , sì ,” Mr. Dylan è un amante della musica tradizionale” ha aggiunto .
 Adesso avrei voluto aver comprato un biglietto per lui , ma ormai era troppo tardi....ed ho provato un pò di rimorso di coscienza .
 Ma ora buona notte , ci sentiamo domani.

 

 

Varazdin, Croatia - Radar Festival - Gradski Stadium - June 13, 2008
 

by Borivoj Terek

Come essere obiettivi scrivendo del primo concerto in Croazia di Bob Dylan senza pregiudizi ? Questa è la ragione per la quale questa non è una recensione , è solo il mio gentile punto di vista .
Bene , stavamo aspettando Bob in Croazia da molto tempo . Ora finalmente è venuto . Ci sono circa 5.000 posti nel Varazdin town , vecchio posto per far musica di stile barocco . Per molti di loro questa era la prima volta che vedevano Bob Dylan , alcuni erano eccitati “ Era duro pensare che alla fine sarei riuscito a vedere Bob “ diceva una ragazza al mio fianco .
Il concerto è stato aperto da musicisti Croati e Slovacchi , Bob è salito sul palco alle 9,30 , l’opener è stato Rainy day women e non è stata una sorpresa , tutti si aspettavano che RDW aprisse il concerto . La sorpresa è stato il resto della set list, solo due canzoni da Modern Times ( Rollin’ and tumblin’ – Ain’t talking ) in tutto il set , cosa inusuale per questo tour .E’ sembrato che Bob volesse gratificare la Croazia con qualche canzone come Don’t think twice , Just like a woman , Tangled up in blue , It’s alright ma , Things have changed , Desolation row , Highway 61 , Love sick e Like a rolling stone . E’ sembrata una saggia decisione che il pubblico ha mostrato di gradire , prendendo parte e cantando assieme a lui.
Il suono era duro e potente , così posso dire che la scorsa notte ho sentito le migliori performances che avevo mai udito .E’ stato bello per me sentire Tangled up in blue dopo più di nove anni , lo stesso per Love sick.
L’highlight dello show per me è stata Ballad of a thin man , una canzone che aspettavo da anni ! Bob l’ha suonata per me :o), in Croazia ! Sottolineo il fatto che per me è stata la prima volta per sentire Ain’t talkin’ e anche Lonesome day blues dal vivo . Una cosa devo dire dell’altra notte , ho avuto il piacere di aspettare un altro grande concerto di Bob . La scorsa notte è stata realmente la notte del “Thin Man” , un thin man davanti alla sua tastiera e in fronte alla sua band di cow-boy ! Grazie Bob
 

 

Salzburg, Austria - Salzburg Arena - June 11, 2008

by Daniel Schuster

Abbiamo aspettato a lungo prima che aprissero i cancelli . Mia moglie ed io venivamo da Monaco per vedere Bob Dylan e la sua band suonare dal vivo . Quando ci hanno lasciato entrare abbiamo visto la zona-merchandise per prendere una t-Shirt e un patch , i prezzi erano come ci aspettavamo , 30 euro la maglietta , 10 un poster e 5 un patch , finalmente ero lì e mi sentivo veramente felice .
Dylan e la band sono saliti sul palco , acceso gli amplificatori , e hanno cominciato con i primi accordi di Stuck inside of Mobile e in quel momento una quarantina di persone hanno cercato di salire sul palco , subito la security ha cercato di rimandarli al loro posto , ma la cosa è stata impossibile . Io e mia moglie , raccolte le nostre sacche ci siamo avvicinati al palco per fermarci in seconda fila proprio in fronte a Dylan . Lui cantava bene , il suono era grande e “It ain’t me babe” che ha seguito il pezzo d’apertura è stata la cosa giusta per rendere la gente un pò pazza e per cominciare a muoversi al ritmo delle canzoni .
Ha continuato con Till i fell in love with you col quale ha calmato un pò la gente e poi ci ha sfornato un’eccitante versione di Positively 4th streeet che è stata accolta dal pubblico con urla e grandi applausi . Il vecchio rock & roll sembrava essere il tema della serata , e quando ha suonato Rollin’ and tumblin’ tutti , sul palco e nell’audience hanno cominciato a rocckeggiare con lui . La security continuava senza speranza nel tentativo di far tornare la gente ai loro posti , ma tutto è stato vano , erano troppi .
Poi Dylan ha suonato 4 pezzi da Love and Theft molto belli , poi ha iniziato That’s alright mama che era in definitiva il pezzo che tutti aspettavano . Highway 61 ha portato di nuovo la gente in cielo. Nettie Moore e stata eseguita molto dolcemente con Donnie alla viola ed è stato il pezzo migliore da Modern Times , funziona davvero bene sul palco.
E’ tempo di continuare con All along the watchtower che tutti aspettavano , seguono poi Thunder on the mountain e Blowin’ in the wind che chiude una notte straordinaria ! .
Tutto sommato posso dire che la leggenda Bob Dylan ha trovato giusificazione .
E’ stato uno dei più bei concerti da molto tempo , sono un pò dispiaciuto per le mie canzoni favorite , Tangled up in blue , John Brown , Master of war e Ain’t talking che erano state suonate la sera prima a Vienna ed io non ho potuto sentirle , comunque ci sono state un lotto di balladesque songs nel set che potrebbero rimpiazzare quelle citate prima , ma sono contento , finalmente sono stato a vedere Dylan e spero che torni presto con altre canzoni .

 

 

 

Vienna, Austria – Stadthalle - Halle D - June 10, 2008

by Peter Del Bello
 

Una tempesta di appassionati provenienti da tutte le parti del mondo hanno invaso la Stadthalle di Vienna, tra questi anche alcuni che si trovano qui per i campionati europei di calcio e hanno apprafittato del riposo delle loro squadre del cuore per vedere e ascoltare Bob Dylan, un’altra leggenda popolare quanto Pelè, Maradona o Ronaldo.
Dylan e la sua Band di musicisti incappellati e ingessati nei loro completi grigi hanno cominciato il concerto alle 19:45.
Alternando ballate e feroci-blues hanno mantenuto per tutto il concerto un ottimo livello qualitativo, unica eccezione una fastidiosa interpretazione di Highway 61 Revisited, rovinata purtroppo dai riff di Danny Freeman che estrapolati dal contesto musicale del gruppo non sarebbero stati niente male.
Posso soltanto ipotizzare che Danny o l’ha suonata su una tonalità diversa. oppure, cosa più probabile, la sua Fender Stratocaster si era scordata non poco.
Questo però non ha impedito al pubblico che fremava sulle sedie del parterre di avventarsi ai bordi del palco proprio durante l’esibizione di Highway 61.
Bob Dylan ha cantato le sue canzoni passando da interpretazioni drammatiche, emozionanti, furiose, intense e profonde.
Sul palco è lui il comandante della nave, non c’è dubbio, guida i musicisti come un timoniere che conosce ogni segreto della materia oscura e misteriosa che va ad affrontare in ogni sua esibizione.
I mezzi che usa sono sempre e comunque quelli di sempre, sguardi fulminati, cenni del capo e sorrisi.
C’è qualcosa da un pò di tempo che non gli consente di prendere la chitarra per un intero concerto e così è diventato usuale vederlo dietro una tastiera saltellare e schivare le note come un boxer sul ring .
È chiaro che il palco è il suo habitat preferito, l’unico dove ama rivelarci i suoi segreti e le sue visioni.
I cento concerti all’anno, uno più uno meno, ne sono la riprova.
Sono venti anni anni che prosegue ininterrottamente questo Never Ending Tour.
È sempre più evidente il piacere nel vedere ogni volta più giovani affluire numerosi ai suoi concerti.
Il suo volto di pietra allora improvvisamente accenna spigoli di risate agli angoli della bocca.
Le faccie di pietra non mentono mai.
Il concerto ha avuto immediatamente una buona partenza, con una nervosa scodazzante Cat's The Well, passando per una delicata Love Minus Zero / No Limit.
Ho sentito una Master Of War tutt'altro che vecchia, bensì cattiva, minacciosa di morte, pulsante.
Nel modo di cantare di Dylan oggi incidono i suoi 67 anni ma canta ancora bene, interpreta, racconta con voce narrante, e come se Omero, Ungaretti, Hank Williams e Muddy Waters s’incarnino in lui.
Ostinatamente e inesorabilmente per l’intera serata si impegna a risalire il delta del Mississippi fino a Chicago a tempo di blues e rock.
Tangled Up in Blue è stata una spirale di versi danzanti che ha trascinato la platea in un vortice di apprezzamenti e ovazioni.
Dylan e la sua band sono saltati giù da un trabballante vagone merci per Memphis con High Water (For Charlie Patton) per scorrazzare su una chevy cabriolet per il Rock-'n 'Roll di Summer Days, ancora richiamato al blues dalle sirene di un battello a vapore in The Levee's Gonna Break e poi si è incamminato con le scarpe rotte di una classe proletaria che qualcuno crede non esistere più nell'ammonimento di Workingman's Blues # 2.
Proseguendo ha asciugato le disabili lacrime di distruzione di un reduce in John Brown.
Almeno masochista nella lunghezza trainate la sanguinante It's Alright Ma (I’m Only Bleeding), la prima volta 43 anni prima fece clamore contro la follia della vita, oggi è stata suonata come da una hillbilly jazz band non perdendo però di un millimetro la grandezza dei suoi versi.
La morte non è la fine. E la vita prende anche un pò!
È stato un bel concerto, e non è stato un Talkin': "Cuore bruciante', ancora yearnin '/ non ci sarà misericordia per voi,una volta che avrete perso", ma ancora una volta un Walkin' necessario e imperdibile per le nostre membra, qualunque esse siano.
 

Vienna, Austria – Stadthalle - Halle D - June 10, 2008

by Iris Seifert

Prima di tutto grazie Mr.Dylan , e se c’è ancora qualcuno che ha dei dubbi sulle sue capacità vocali , la canzone di chiusura dello show di stasera “Ain’t talkin’” è stata la più chiara e dolce versione immaginabile , superba .
Un messaggio per tutti , il ragazzo è sempre sulla breccia anche se l’avete dato per finito un sacco di volte !.
Non è mia intenzione discutere la Set list , ma lo show mi è sembrato diviso in due parti , la prima riflessiva e la seconda rock , chiuso con Nettie Moore , superbo interludio riflessivo della seconda parte .
Il sound era buono , ben rifinito nei pezzi soft ( Kimball ed Herron era perfettamente udibili ) , e i pezzi rock erano davvero rock , anche l’organo si sentiva bene e chiaro .
I Viennesi non sono rimasti nelle loro poltrone dopo Highway 61 , tutti sono sciamati sotto il palco e questa non era una cosa da fare . Tutti sul palco hanno però apprezzato la cosa , così come gli spettatori che erano circa 10.000.
Un fatto godibile è stato che c’era una bella ragazza irlandese di 23 anni che veniva per la sua prima volta di Dylan , una ragazza in dolce attesa , veramente radiante .
Grande lavoro della band , specialmente in Beyond the Horizon , John Brown , Ain’t Talkin’ , Nettie Moore , High Water e via così , vorrei vederla così ogni volta.
Grazie a tutti e buona notte !

 

 

Ostrava, Czech Republic - CEZ Arena - June 9, 2008

By David Zeman

E’ stato un bello show , anche se la voce di Dylan in certi momenti non era perfettamente udibile probabilmente a causa di difficoltà tecniche col microfono.
Stuck inside of Mobile è stato il brano d’apertura , bello , seguito da If you see her say hallo , eseguiti molto bene .Di seguito le altre canzoni , interessante il nuovo arrangiamento di It’s alright mama e Beyond the Horizon davvero speciale . La grande sorpresa e highlight della serata , per me , è stata Tryin to get to heaven , molto vicina all’originale versione di Time out of mind . La voce di Bob è ancora migliore di quella di ieri , bella e spacca-cuori . Come gli encore Ballad of a thin man , altra canzone impressionante che non mi aspettavo di sentire . Le altre canzoni sono state quello che più o meno ci aspettavamo .
L’area in fronte al palco era zeppa di persone , me incluso , e non era facile restare lì durante lo show . E’ stata la voce magica di Bob che ci ha aiutato a superare questo inconveniente . Ero di fianco ad una bella e graziosa ragazza , pensavo che fosse venuta al concerto con sua madre , guardava Bob con grande attenzione , coinvolta emotivamente , e questo fatto sarà sufficiente per me per non scordare queste due ore di vita .
Grazie Bob per questa serata e spero di sentirti ancora l’anno prossimo !
 

 

 

Warsaw, Poland – Stodola - June 7, 2008

Review by Grzegorz Gras

Il Dylan day non poteva avere un inizio migliore . Un bellissimo sole mi ha svegliato attorno alle 10,00 . La capacità dello Stodola club è di 1.500 persone , erano in vendita 1.700 biglietti più altri 100 per i VIP , sono stati venduti in meno di un’ora .
Comunque , arrivato sul posto verso le quattro , c’erano già molte persone sedute intorno al posto che chiacchieravano fra di loro sottovoce . Ho parlato con alcuni di loro , un ragazzo very cool che veniva dalla Germania che si chiamava Thomas , e uno che veniva dalla California del Nord , non ricordo il nome , appariva veramente lontano , come se i favolosi anni 60’ fossero ancora lì , era rimasto a 40 anni fa quando tutto era cominciato ! . Abbiamo avuto una bella discussione sulla musica di Dylan ricordando gli avvenimenti quando Bob e Joan stavano assieme , ci sarà una coppia più maestosa di loro nel Rock and roll ? Che peccato non averne trovate altre dopo di loro .
I cancelli sono stato aperti alle 18,30 e la folla si è assestata davanti al palco . Abbiamo cercato di avvicinarci il più possibile , eravamo in seconda fila proprio in mezzo al palco , in faccia alla tastiera di Bob e guardando Tony e Denny negli occhi .
Lo show doveva cominciare alle 21,00 ma per ragioni sconosciute è cominciato alle 20,00 , così qualche “occasionale” del concerto è arrivato tardi .
C’era una ragazza di fianco a me , che piangeva durante Working Man blues , ho pensato fosse perchè era arrivata tardi al concerto .
Alle 8,00 si sono accese le luci , la fanfara è partita , e il poeta laureato in R&R sale sul palco con la sua band . Il primo a salire è stato George , gettando la sua sigaretta giù dal palco , questa è la prima cosa che ricordo di aver visto.
Tweedle Dee and Tweedle Dum è stato il pezzo d’apertura , buono,
la band ha cominciato a essere rock fin dall’inizio e la folla ad impazzire .
Il secondo pezzo all’inizio era irriconoscibile , tanto che al momento che Bob ha cominciato a cantare , tutti abbiamo spalancato gli occhi , sembrava essere Love minus zero . Non avevo mai sentito prima questo arrangiamento , un mix di raggae e R&R , suonato lentamente ,con cambi di ritmo . Poi è stata la volta di Rollin’ and tumblin , sempre dure e graffianti , poi Hattie Carrol , molto morbida , Bob cantava dolcemente e così la band . Lonesome day blues un pre-highlight per preparare il terreno alla più bella di tutte , Working man blues .
Ballad of Hollis Brown non mi è piaciuta così tanto , ma il banjo di Donnie è stato al meglio .
La canzone dopo è stata Make you fell my love , che non mi sarei mai spettato di sentirla suonata quì , non sono sicuro quando è stata l’ultima volta che è stata suonata in un concerto , ma credo siano passati diversi anni .
Bella canzone d’amore , potete pensare come alle più belle liriche scritte per una donna . Mi piacerebbe sapere cosa passava nel suo animo quando l’ha scritta alla fine degli anni 90’.
Grande regalo per il pubblico del concerto , GRAZIE BOBBY !!!
Poi , mentre il giovane hippy californiano al mio fianco ballava e rideva si sono susseguite le alter canzoni , Beyond the horizon...poche volte Bob ha tentato di suonare questa canzone dal vivo , non avevo mai sentito un arrangiamento tanto alterato fino ad oggi..., quando il tempo e gli accenti sono stati totalmente cambiati e confusionari , grande idea ma non la canzone più adatta ad essere suonata dal vivo .
Highway 61 è la solita canzone forte e potente , non posso immaginare uno show di Dylan senza questa canzone , poi arriva Ain’t talkin’ , le luci si abbassano e Bob diventa dolce e rude allo stesso tempo . Summer days è una delle mie preferite e penso sia stata la migliore suonata questa sera . Un pezzo rock “santo” che vi fà ballare , non importa se avete 15 anni o 75 !.
L’ultimo pezzo prima degli encore è stato I shall be released...la mia versione favorita di questo pezzo e quella con Norah Jones , ma sono sempre fecile quando la sento.
Gli encore non si sono fatti aspettare molto , così ,Bob e la band sono tornati sul palco per Thunder on the mountain e Like a rolling stone . Avrò sentito quest’ultima canzone 1.000 volte,con versioni diverse , avete mai pensato che state guardando in faccia l’uomo che ogni volta la canta con la musica che cambia sempre ? E’ proprio lui in persona , non un’altra cover . Lo stesso per Blowin’ in the wind , la canzone ha 45 anni ed è sempre eccitante anche quando la canta al giorno d’oggi .
Molti applausi , sia alla fine che durante le canzoni , un’atmosfera veramente amichevole , la gente che scandiva “ BOBBY , BOBBY “ . Lo show è stato grande , spero che torni in Polonia di nuovo .
C’è stato un fatto strano durante il concerto che si è ripetuto diverse volte , Bob si girava verso la balconata , rideva , faceva un gesto di ammiccamento e partiva un “Flash” , un famoso fotografo o che altro ? Non lo sapremo mai.....
Ho lasciato il posto con Thomas dalla Germania , abbiamo parlato ancora un pò poi lui è partito per la Cecoslovacchia per il prossimo concerto . Io sono tornato al club , ho bevuto qualcosa con la gente che c’era e pop mi sono incamminato verso casa .
Una serata indimenticabile…Grazie Mr.Dylan per aver aggiunto al tour la
parte est dell’Europa , per favore , torna un’altra volta......

 

 

TALLINN, Estonia - Saku Arena – 04/06/2008
 
 by Courtney Lobel
 
 Considerando che la “Saku Suurhall Arena” è abbastanza piccola rispetto agli stadi a cui Dylan è abituato negli USA e il fatto che gli estoni sono abbastanza calmi rispetto agli altri fan stranieri, probabilmente questa arena è sembrata più intima a Bob e alla sua Band. C’erano posti a sedere ma molti decisero che non volevano stare seduti e rimasero sotto il palco in piedi per l’intero spettacolo.
 Testimone per la prima volta a uno spettacolo di Dylan, sono rimasto abbastanza deluso dal fatto che non abbia cantato nessuna delle sue canzoni acustiche anti-guerra e di contenuto sociale come “With God on Our Side”, “John Brown” o le mie preferite “Desolation Row” e “Boots of Spanish Leather”. Tutte queste canzoni sono state sostituite con dei grandi pezzi elettrici di Dylan. A questo punto devo dire che la Band fece un lavoro fenomenale e, per tutta la sua durata, il concerto fu “rocking good” a tutti i livelli.
 Non sono mai stato un grande fan di “Summer Days” né di “When The Deal Goes Down” ma credo fermamente che queste due canzoni siano state la punta massima dello show e mi hanno convinto a tal punto che presto le canterò sotto la doccia.
 In quanto fan di Dylan relativamente nuovo, ho ascoltato molte canzoni che sono nuove per me. Pensandoci, sono felice di aver conosciuto dei pezzi nuovi al posto delle mie vecchie preferite.
 Un momento che non dimenticherò è stato durante la performance di “Just Like A Woman”. La canzone era quasi irriconoscibile mentre Dylan la recitava più che cantarla. Ma la canzone ebbe su di me lo stesso effetto che ha di solito. Ad un certo punto successe una cosa curiosa e non potei che sorridere: una piuma solitaria, probabilmente rimasta dallo show della sera precedente, colpita dalla luce gialla del palco, fluttuando dal soffitto al ritmo della canzone, cadeva al centro del palco. Era veramente questo l’uomo che anni or sono ascoltavo nel mio letto mentre fingevo di dormire quando ero un ragazzino? E ora era lì a soli 15 metri da me!
 Tutti i membri della Band avevano abiti beige chiaro, camice e cappelli neri, mentre Dylan vestiva un doppio petto nero stile vintage. S’intravedeva uno scorcio di camicia gialla e portava il suo cappello “Fedora” nero. Sembrava che si stesse divertendo molto e pensai che apparisse meno segnato dal tempo e più vibrante di persona rispetto a come appare in molte foto odierne. Mi ha fatto piacere vedere che fosse in buona forma.
 Non ha mai parlato al pubblico e è rimasto dietro alla sua tastiera tutta la serata; ma ogni volta che suonava l’armonica era un’esplosione di applausi scroscianti da parte del pubblico come ce ne furono alla fine del concerto quando, invece di inchinarsi, Dylan e la Band sostarono in riga per un momento ad ascoltare gli applausi. Poi si girarono e uscirono di scena.
 Nessun lustrino e nessun falso “grazie”. Sembrò abbastanza in linea con il suo carattere. Fu tutto molto elegante. Dylan è lì per la musica. Lui vuole solo suonarla ed è così che lo voglio ricordare. Sarebbe bellissimo se il sig. Dylan potesse sapere quanto sia stata incredibile la notte scorsa per ognuno dei suoi fan. Mi sento fiero di essere uno di loro e quando “Blowin’ in the Wind” fu suonata come ultima canzone, sembrò essere cantata solo per noi estoni.
 “How many years must the people exist, before they are allowed to be free” non ho potuto fare a meno di visualizzare le facce e le persone che erano passate e sopravvissute alla Germania nazista e all’occupazione sovietica e ancora sopravvivono con la loro cultura intatta. Mentre cantava, mi ricordai di una storia che mi era stata raccontata dal nonno del mio amico il quale, quando fu catturato dall’armata sovietica, si fermò a raccogliere della terra, la mise in una scatola di fiammiferi vuota prima di essere costretto a marciare attraverso il confine sovietico diretto in un campo di prigionia siberiano. Davvero “How many years”!
 Quando qualcuno mette in discussione il fatto che Dylan sia ancora sul palco dopo circa cinquanta anni, credo che debba tenere in considerazione anche storie come questa per il significato che le sue canzoni hanno per le persone.

 

 

 

Helsinki, Finlandia - Hartwall Areena - 01/06/08

by Jan Semneby

Bob Dylan si è esibito a Helsinki domenica scorsa e sono abbastanza certo nel dire che questo concerto sia stato il migliore mai eseguito in Finlandia.
7500 spettatori hanno seguito uno spettacolo molto energico e concentrato; la sua pronuncia è stata molto chiara e ha contribuito a fare di Visions of Johanna, Nettie Moore, Ballad of a Thin Man e Every Grain of Sand le highlights della serata.
Una parola in più va spesa per It’s All Right, Ma (I’m Only Bleeding) che è stata presentata con un nuovo arrangiamento ma un suono nel timbro di Dylan che ricordava molto l’originale e il suo fraseggio mi ha fatto pensare che ho potuto assistere a qualcosa di veramente speciale…
Tra gli spettatori c’erano molti giovani e anche molte persone di mezza età, alcune erano lì per la prima volta, altre –come me- non hanno mai saltato uno spettacolo in Finlandia: sono sicuro che tutti abbiano lasciato l’Arena contenti e soddisfatti. Dylan stesso sembrava felice dello show e -come ha scritto un giornale il giorno seguente- ha parlato più che mai sul palco: durante la presentazione della band ci ha detto che Stuart Kimball ha una fan donna in Helsinki dall’ultima volta che erano stati qui e quando ha presentato il batterista George ha mormorato qualcosa come “Oh no, not again!” e poi qualcos’altro che ha fatto ridere tutta la band, ma purtroppo non è stato sentito chiaramente da dove stavo io...
Spirit On The Water è stata suonata a mio avviso meglio che sull’album, forse perché la band l’ha eseguita in modo più soft e Thunder On The Mountain, con cui Bob ha deciso di iniziare il suo encore (anche se sembrava non avesse intenzione di tornare sul palco perchè se l’è presa molto con comodo!), sarebbe secondo me stata la canzone perfetta per l’apertura, dato che era molto uptempo… mentre Like a Rolling Stone mi è sembrata molto fresh e molto adatta stasera ad essere una show closer (chiusura di spettacolo)…

 

 

Stavanger, Norvegia - Viking Stadion - 30/05/2008

di Espen Aas

Quando sono arrivato al Viking Stadion c’erano circa 20.000 fans. Dopo la band norvegese di apertura, gli “Hellbillies”, la band di Dylan è velocemente salita sul palco per il loro pezzo, la statuetta dell’Oscar è stata piazzata sull’amplificatore, la tastiera sistemata e così via… e dopo qualche zuffa proveniente dalla prima fila per colpa di qualche ubriaco (che è stato poi allontanato), ecco che -10 minuti prima del previsto- la musica del cd si blocca… e comincia il concerto.
Dylan, che indossa un completo nero con cappello, e la sua banda– tutta vestita di grigio-, si presentano sul palco e attaccano con Rainy Day Women #12 & 35.
Bob aveva una serie di armoniche dietro di sé, una delle quali è stata presa in mano e suonata verso la fine. Poi, invece che continuare con il rock’n’ roll, il ritmo è stato rallentato da Don’t Think Twice, un altro pezzo tra i preferiti del pubblico (un “crowdpleaser”), ma non a mio parere una delle migliori versioni… poi un altro assolo di armonica.
Ancora rock’n’roll con Rollin’ And Tumblin’ e Dylan sembrava divertirsi molto! Devo ammettere di avere oltre 300 versioni nella mia collezione di Tangled Up In Blue, ma ci ho messo un po’ a riconoscere i riffs della canzone! Non sono stato troppo colpito da questi ultimi arrangiamenti però: mi sembrava che Dylan la “trascinasse” un po’ troppo…
La prossima in lista è stata I’ll Be Your Baby Tonight, seguita da un altro assolo di armonica. Poi l’highlight della serata a mio parere: High Water. La band e Dylan sono stati grandi! E con il mandolino di Donnie Herron che ha strimpellato per tutta la canzone… era perfetta!
Devo aggiungere che anche la voce di Dylan era in ottima forma, molto meglio di quanto non fosse negli ultimi tempi.
Ancora “greatest hits” con Just Like A Woman e tutta la audience che cantava... Dylan ha sorriso e cercato di fare scherzi al pubblico... forse si è talmente impegnato da dimenticarsi quale armonica doveva usare: ne ha presa una, soffiato un paio di note e subito si è reso conto che ne aveva bisogno un’altra!
Il ritmo è stato ripreso con Honest With Me, anche con questa mi è sembrato che lui si divertisse particolarmente… a seguire, una carina Spirit On The Water e sono stato sorpreso da quante persone abbiano urlato “no” ai versi “over the hill/past my prime” e a giudicare dall’espressione di Dylan anche lui deve averli sentiti! Un altro bell’assolo di armonica.
Pare che si dilettassero ad alternare canzone veloci a lenti, così la prossima sulla lista è stata Highway 61 Revisited. Molto carina, mi sembra che la band suoni meglio insieme sulle canzone veloci, più rock’n’ roll che sui pezzi lenti. Questo è stato un altro esempio di great guitar-playing da parte di Denny Freeman, in particolare.
Poi una delle mie preferite: Workingman’s Blues #2, la folla sembrava molto soddisfatta, e con It’s All Right, Ma (I’m Only Bleeding) speravo di veder uscire il violino di Donnie Herron, ma non è venuto fuori!
Poi, con un salto di oltre 40 anni hanno suonato un’abbastanza deludente versione di Beyond The Horizon, che pochi sembrano aver apprezzato veramente… a seguire con Summer Days, e Dylan che si diverte, come sempre. Sono stato molto sorpreso della prossima canzone: Masters Of War, non per la scelta del pezzo (l’aveva già suonata in Canada), ma era una versione “strana”… le vocali erano strascicate in quasi tutte le parole e la band sembrava essere almeno mezza nota indietro durante tutta la canzone! Mah…
Ormai era ora di lasciare il palco, ma gli applausi li hanno trascinati di nuovo su per un encore:
Mr. Tambourine Man è stata cantata in coro da tutti! E ancora: Thunder On The Mountain e Like A Rolling Stone. Le persone che saltavano, applaudivano e cantavano... alla fine del concerto, dopo le presentazioni Dylan ha anche salutato con la mano tutta l’audience e sembrava davvero molto contento…
Da parte mia penso che lo show sia stato “ok”, niente di speciale a parte qualche canzone verso la metà del concerto... comunque sui giornali del giorno dopo tutti sembravano dare il “pollice in su” alla performance!

 


Reykjavik, Iceland - Laugardalshöll - May 26 2008

Review by Steinar Daler

Non ho mai vinto la grande lotteria , ma questo concerto è stato qualcosa del genere . E' successo che ero a Reykjavik per lavoro , viaggo e Hotel pagati , ho dovuto solo comperare il biglietto. Non avevo mai visto così poche facce familiari ai concerti di Dylan prima di oggi , il suo pubblico stà cambiando , che ci crediate o no . L’ultima volta che ho visto Bob è stato nei 3 concerti di Dallas a Febbraio ed è stato stupendo, ma devo dire che anche oggi ha mantenuto alto lo standard –se non migliorato- e anche la band era in gran forma. Bob indossava un cappello grigio scuro che non avevo mai visto prima –simile a quello bianco che ha usato più recentemente…
Stuck inside of Mobile è stato un bell’inizio, seguito da una meravigliosa Don't think twice e
The Levee's gonna break, altra “highlight” della serata: vocalità super e molto più swing del solito! Non ero molto convinto sull’arrangiamento di Trying To Get To Heaven: Bob ha “strascicato” un po’ troppo le parole… ma è stato carino sentire una canzone un po’ inusuale rispetto alle solite.
Rollin And Thumlin' è stata bella, come sempre, con una fantastica slideguitar by Denny.
Nettie Moore è semplicemente stupenda e Bob torna al vecchio arrangiamento: quello con il grande cambiamento dinamico tra i versi e il coro.
Quella dopo è stata la mia preferita della serata: la migliore versione che abbia mai sentito di I'll be your baby tonight. Anche Bob e la band ne erano molti soddisfatti –I sorrisi lo testimoniano! Dylan ha concluso con un’ottimo solo di armonica.
La canzone dopo, Workingman's blues, è stata un’altra delizia: Bob ci ha messo il Massimo impegno e anche la chitarra di Denny è notevole.
Highway 61 è la solita “chicca” per la folla… e anche Spirit on the water è stata accolta di buon grado.
È stato interessante notare come Bob si stesse chiedendo se avesse ricevuto alcun responso dal pubblico dal verso "I'm over the hill", qui in Islanda, ma ha presto scoperto che nce qui ha notato il verso esattamente come in qualsiasi altro posto!
It's all right Ma è stata un’altra strong performance: la batteria di George ha tenuto il ritmo della serata ancora più forte del solito.
Bell’assolo di chitarra di Denny in When the deal goes down e in On Summer days: sorrisi ovunque e un Bob orgoglioso che suona la tastiera e fa piccoli cenni con le mani e il corpo.
Poi un’ottima versione di Ballad of a thin man ha chiuso lo show prima dei due encore , Thunder on the mountain e Blowing in the wind.
Forse non è stata una scaletta interessantissima… ma se Bob suona al 100% tutto questo non conta!
 



St. John’s Newfoundland 23-24/05/08

23/05/08
(Justin Bowman - 23/05/08)

“Al Mile One Centre a St. John’s Newfoundland, il concerto è esploso al ritmo di Leopard skin Pillbox Hat, con un sound e una performance eccellenti, il messaggio era chiaro fin dall’inizio: Dylan era in forma smagliante e sarebbe stata una serata speciale.
Things Have Changed, Honest With Me, e ciò che la folla sembrava aspettare, Just Like A Woman, sono state tutte suonate perfettamente. La voce di Dylan era certamente chiara e forte e dalla reazione dei tantissimi fans al concerto si capisce che tutti si sono divertiti dal primo all’ultimo momento!
Rallentando il passo, Girl From The North Country, chiusa con un’assolo di armonica di Dylan, ha messo tutti in ginocchio e poi scivolando sulle note di Levee’s Gonna Break ho cominciato a chiedermi se questo potesse forse essere il migliore dei concerti che abbia mai visto –e ne ho visti un po’ in questi anni-!... Come riesce a farlo?! Quest’uomo compie 67 anni domani!!
Una versione rockeggiante di Highway 61 revisited e le tutte donne di St. John’s ballavano a ritmo… (sono sicuro che non sia certo dispiaciuto a Bob!!). Rallentando il ritmo ancora un po’ Nettie Moore e Lovesick sono state presto eseguite alla perfezione e io ho subito pensato: <<Tutto questo non mi basterebbe mai, per fortuna ci sarò anche domani sera per la sua festa di compleanno!!!>>”.

24/05/08
(Denis Manning - 24/05/08)

“11 anni fa Bob ha suonato per la prima volta a St. John’s. Nel 1997 si è preso grossi elogi dalla critica. Il suo show di compleanno nel 2008 non sarebbe stato da meno. Mia figlia aveva cucinato una torta per lui quella mattina e abbiamo tentato di consegnargliela al concerto, usando una scusa penosa, con la pretesa di incontrarlo!!
Deve essere detto, a questo punto, che non importano le canzoni sulla scaletta dei concerti (che, comunque, vengono modificate tutte le sere), perché tutte sono fantastiche e ogni persona ha un ricordo particolare delle canzone o di quando l’ha sentita la prima volta.
Ballad of Hollis Brown, Masters of War, Desolation Row, una bellissima versione di Lay Lady Lay, Ain’t Talking e It’s Alright Ma, tutte ci hanno portato un sorriso sul viso oppure una lacrima agli occhi, come riguardare delle vecchie foto sgualcite di 30 o 40 anni fa… con Dylan è questo e altro… le canzoni riprendono vita di colpo, per poi colpirti dirette allo stomaco!
Ma Dylan non è mai stato un artista che da troppa importanza al passato e anche se oggi è il suo 67° compleanno, non c’è da aspettarsi alcun cenno o segno di celebrazione!
Dopo il primo encore, abbiamo urlato e pianto per averne un secondo, ma anche in questa notte speciale nessuna eccezione è stata fatta!
Dopo lo show siamo andati a cena con altri fan di Dylan e ci è stato confermato che Leonard Cohen era presente al concerto, indossando parrucca e occhiali, e che prima Dylan, Cohen e Bruce Springsteen avevano pranzato insieme al ristorante su Water Street.
Ultima cosa: più tardi, guidando davanti all’hotel a mezzanotte e mezza circa, abbiamo visto gente che fuori stava fumando. Ci siamo fermati e abbiamo scoperto che quelle persone facevano parte dell’entourage di Dylan: abbiamo stretto la mano al musicista più fidato di Bob, Tony Garnier che stava fumando un grosso sigaro. Ha confermato che Dylan era nell’hotel, ma non c’è stato verso di poter entrare a dargli di persona la torta che abbiamo fatto apposta per lui! Pazienza, ce la siamo mangiata il giorno dopo e sono certo che fosse la torta di compleanno più buona che abbia mai assaggiato! Se solo fossimo riusciti a consegnargliela…!”.

 


Lewiston, Maine - Androscoggin Bank Colisée - 17 Maggio 2008
by Zoo Cain

Enorme successo per Bob Dylan: tutte le recensioni riportano che il concerto di apertura del tour della notte precedente a Worcester, Massachusetts è stato fantastico. Io personalmente non sono mai stato deluso da Mr. Dylan, ma credo che ieri notte sia stato “over the top”. Sembra che lui ami il Maine: ci ha fatto ritorno più volte, l’ultima volta 7 mesi fa a Portland.

Alle 7.43 la band, tutta vestita di nero, è sul palco e scivola sulle note di Watching the River Flow, mentre la folla prende vita, poi comincia una versione bellissima di Lay Lady Lay e The Levee's Gonna Break. Bob ha accennato più volte dei sorrisi… sarà una serata stupenda!
Dylan ci metta l’anima in Shelter from the Storm, i ragazzi della band lo accompagnano come se fossero nati per farlo; The Lonesome Death of Hattie Carroll è diretta e molto ben fatta, seguita subito da Tweedle Dee and Tweedle Dum.
Scivolano poi sul Mississippi, la banda è impeccabile. Una magnifica Highway 61 Revisited e una davvero bella versione di Workingman's Blues.
It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) ci ha stregati: dove può la gente (teenagers, ventenni, trentenni, quarantenni, cinquantenni, sessantenni e oltre), divertirsi insieme in una tale armonia naturale e collettiva? Bob Dylan cuce insieme le generazioni!
Spirit on the Water e Ballad of Hollis Brown ci riportano nel vecchio West e creano un’atmosfera magica, seguita poi da Summer Days, che ci anticipa il profumo delle notti d’estate…
L’ultima canzone della serata: una grandissima Ain’t Talkin, una voce cristallina e un accompagnamento musicale eccellente. La folla chiama il bis, Dylan rientra sulla scena e alle 9:20 si ricomincia con una “rockeggiante” Thunder on the Mountain.
Le presentazioni sono d’obbligo: Tony Garnier al basso; Donnie Herron “playing steel and a bunch of instruments”; George Recile alla batteria; Stu Kimball alla chitarra; Denny Freeman lead guitar e Bob Dylan tutta sera alla tastiera, sfortunatamente deciso a non impugnare la chitarra. Un gruppo storico che conclude con Blowin’ in the Wind: l’intero palazzetto sta ballando. Notte indimenticabile!

 

 

Worchester, Massachusetts The Palladium 16 Maggio 2008

by Jason Polanski

Bob Dylan è tornato al Palladium a Worcester per la prima volta dal 2002; in quell’occasione aveva prefissato una “warm up date” prima di suonare al Newport Folk Festival, questa volta invece vi ha reiniziato il suo tour, che lo vedrà impegnato nel suo prossimo giro d’Europa, che inizia a fine mese.
Bob ha deciso di stare dietro alla tastiera tutta sera: può essere che volesse concentrarsi di più sul sound della band e trovare la marcia giusta per il gruppo? Anche se i musicisti ormai conoscono bene la sua “formula” ed il suo repertoire…
Ha aperto con Tweedle Dee and Tweedle Dum, la canzone mi è sembrata un pò più corta e vagamente modificata rispetto all’originale, subito seguita da una cristallina Girl From The North Country ed una versione molto blues di Watching The River Flow.
Una totalmente nuova versione di Can’t Wait ha preso in contropiede la folla, versione suonata con un nuovo riff, decisamente migliorando il pezzo. Un altro pezzo riscoperto (dato che non lo suonava dal 2005) è stato Tryin’ To Get To Heaven, dall’album Time Out Of Mind, la canzone è stata apprezzata molto da tutti… grazie Bob per averla riesumata!!
Bob “the crooner” ha brillato cantando Simple Twist Of Fate, un’altra canzone che raramente viene proposta… è stato bellissimo vederlo, con le sue espressioni del viso, raccontare la storia e alzare di tono la voce durante i climax delle parole finali di ogni strofa.. “blame it on a simple twist of FATE”. L’ultimo pezzo della canzone è stata suonato con l’armonica in uno stile drammatico… andrebbe senz’altro registrato…!
Sullo stesso livello sono state sicuramente Workingman’s Blues #2 e Spirit On The Water: Bob ha dimostrato di avere un’assoluta fiducia in queste due canzoni: la sua armonica aggressiva e l’assolo di chitarra di Denny sono state la ciliegina sulla torta!
La parte divertente e “da ballare” dello show sono state Levee Gonna Break, Rollin/Tumblin, Highway 61 Revisited, Summer Days. Wow!
Bob si è divertito molto con queste canzoni sul palco.. grazie alle ragazze davanti a me per aver attirato la sua attenzione tutta la sera! (Scommetto che hanno apprezzato il sorriso che Dylan si è lasciato scappare durante Summer Days!).
Non posso commentare lo spettacolo senza menzionare che Bob, anche se ha suonato gran parte dei suoi lavori più recenti, ci ha ugualmente omaggiato dei suoi grandi classici degli anni ’60… John Brown molto intensa, così come Most Likely You’ll Go Your Way e Ballad of a Thin Man.
Chiudendo con Like a Rolling Stone Dylan ha suonato un’organo e un’armonica che mi sono sembrati molto strani… ma potrebbe essere perchè il tizio accanto a me stava saltando, cantando e battendo le mani come se fosse il momento più esaltante di tutti i tempi!! Ad ogni modo, è stato un ottimo concerto d’inizio: la band suonava tight e ha senz’altro colpito i nuovi e soddisfatto i vecchi fans !

 


Dylan in Buenos Aires and Rosario GREAT!
( Doiso )
 

Salve gente , vengo dai due concerti du Dylan ( Buenos Aires e Rosario ) , è stato eccitante !
Tutti e due sono stati di alta qualità per quanto concerne la musica , lui è sempre il grande musicista che è sempre stato e io amo la sua voce .
A Buonos Aires è stato in un certo modo distaccato dal pubblico ma questo non ha dato fastidio più di tanto , ma a Rosario è stato completamente differente , ha interagito con la gente continuando parlando e ridendo tutto il tempo .
Parliamo delle canzoni : ho seguito le set-list di tutti e due i concerti e la band ha suonato perfettamente .
C'e stato un momento nel concerto di Rosario che voglio evidenziare , è stata la parte finale di " Highway 61 " , ha cantato l'ultima strofa in modo divertentissimo , non avevo mai sentito niente di simile , la gente ha cominciato a metà delle canzone a battere le mani e ad urlare , i musicisti si guardavano in faccia e ridevano , coscienti che stavano facendo qualcosa di grande . Dopo questa strofa Denny Freeman ha suonato un grande assolo con tante improvvisazioni e un'uscita spettacolare .
Bene , devo andare adesso , ma voglio dire due cose dei due concerti , sono stati i migliori che io abbia mai visto , forse meglio di quello di Roger Waters o di quello dei Rolling Stones . Il suono era meraviglioso Bob , se vuoi tornare in Argentina sarai molto più che benvenuto ! Ti siamo assolutamente grati per quello che ci hai dato ! GRAZIE ! Arrivederci !