MAGGIE'S FARM

sito italiano di BOB DYLAN

PARTE 420

 

5392

ciao mr. Tambourine
ho visto lo spezzone di Al Diesan che canta when the
night comes falling from the sky e sono davvero esaltato... non si può
mettere interamente? esiste?
devo dire che i video di Al Diesan che ho
visto di recente sono davvero straordinari, complimenti...
ciao
Michele "Napoleon in rags"
ps: mandatelo anche a Bob mi raccomando

 

Hai ragione , anche a me fanno lo stesso effetto , sembra di vedere il Dylan prima dell'attuale appannamento o calo di forma , ispirazione , grinta , volontà e voce .

Di "When the night comes fallling" esiste solo quel minuto , filmato nel 2007 a Città di Castello al MFFF Umbria 2007 . Sentito Al ? Mandali a Bob !

Mr.Tambourine

 

5393

Ciao Michele
vorrei segnalare questo elenco attuale di tutte le 419
canzone che Michel Montecrossa ha fin'adesso interpretato di Bob Dylan
(includendo anche un paio di canzone che Bob Dylan stesso ha cantato
di altri musicisti). L'elenco è completato da alcuni Audiofiles.

www.mirapuri-enterprises.com/Michel-BobDylan/bobdylancoversongs.html

Più informazione per quanto riguarda questo elenco si trova a:
www.Michel-BobDylan.com

saluti a tutti

Nakano

Grazie per la segnalazione , saluti anche a te

Mr.Tambourine

 

5394

Ciao Tamburine,
ho gia' chiesto a Michele,qualcuno puo' sapere se esistono registrazioni video di Al Diesan e la sua band.
Ho sentito una sua interpretazione di "When the night comes falling" ed e' molto bella,come posso avere un intero concerto in dvd?
Grazie

Stefano C.

I video di Al li trovi tutti qui   , non credo esista un intero concerto di Al in DVD , però è un'idea che passo volentieri al Bardo Cagliaritano , speriamo la realizzi .

Sul suo sito puoi sentire e scaricare diversi MP3 molto belli       , attraverso il sito puoi contattarlo direttamente , ciao

Mr.Tambourine

 

5395

Ciao Tambourine , ai fantaracconti ci sto lavorando, non temere!
a presto!
Dario Twist of fate

ps

finalmente Dylan ha inserito qualche pezzo diverso in scaletta, cosa ne pensi?
fermo restando che il sondaggio secondo me sta andando male (cioè, molte persone hanno capito, Dylan è davvero entrato in una fase dark!)

 

Credo che Dylan stesso si rompa notevolmente i cosidetti nel fare sempre le stesse canzoni quasi tutte le sere , fortunatamente ha un repertorio immenso , ma che a mio avviso non sta sfruttando come si deve . Invece il sondaggio sta andando bene , sta indicando la posizione dei dylaniani con verità , tutti si sono accorti che Dylan è in fase negativa da tre anni , basta vedere i filmati attuali dei concerti per sentire e vedere . Concediamogli il beneficio dell'età e della fatica del tour , ma di sicuro non lo obbliga nessuno a fare le cose che fa , io penso che un cambiamento di management con uno più attento a questi problemi e non solo alla quantità di denaro realizzabile sfruttando il Maestro come un asino da soma risolverebbe molte di queste cose , ridandoci un Dylan come tutti i fans sognano . Ciao :o)

Mr.Tambourine

 

5396

é la seconda volta che scrivi che a fine agosto esce questo libro....
possibile che è lo stesso titolo del precedente?
oppure è una riedizione con qualche aggiunta ?
Massimo
 

E' lo stesso libro , era solo un remind , per le persone che non l'avevano visto o che si erano dimenticate :o)

Mr.Tambourine

 

5397

ciao, avevo una domanda da farti: ho comprato di recente ad un banco
dell'usato, un libro molto aggiornato edito da Giunti con la
collaborazione di Murino, sulla storia discografica, e non, del vate di
Duluth. soltanto che la discografia si fermava al 2004 con i vari
bootleg e non c'era ovviamente un voto su "modern times".                                                                                                      visto che lo sto completamente apprezzando, da poco tempo ,
vorrei sapere cosa ne pensate voi di questo album. Se per voi è
un disco  superlativo, notevole, accettabile, medio o scarso. grazie
Alessio

Credo che il libro di cui parli sia questo :

Un libro veramente bello ed interessante , scritto da Cesare Rizzi , con numerosi contributi di Michele Murino.

Personalmente ritengo "Modern Times" un album più che buono , non un masterpiece come Blonde on Blonde o Blood on the tracks , ma a metà strada ci stà di sicuro . Alcuni pezzi sono davvero notevoli come Working man blues # 2 - Spirit on the water - Nettie Moore , altri di buon mestiere come Rollin' & Tumblin - Beyond the horizon - , altri che di bello hanno solo l'introduzione come Thunder on the mountain - il resto della canzone non è altro che la rilettura di Johhny B.Goode con le parole cambiate e la tonalità abbassata - , altri solo noiosi come When the deal goes on - Ain't talkin' - e uno potenzialmente evitabile come The leeve's gonna break. Comunque un buonissimo disco ed un Dylan con la voce diversa ma sempre suggestiva e accattivante. Questa è la mia opinione sul disco , quella di Michele la puoi leggere  cliccando qui  , un saluto ,

Mr.Tambourine

 

5398

Ciao Michele, come va? Spero tutto bene.
Provo a inviare l'email a te poiche' e' qualche
giorno che non riesco visualizzare la pag. di Maggie,e quindi non mi
ricordo l'altro indirizzo,.Sicuramente il problema e' mio.
Quello che ti chiedo e' quanto:
Ho visto un pezzo "when the Night Comes Falling"
di Al su youtube, del concerto di Citta' di Castello , devo dire cantata
veramente bene, l'unica cosa che ti chiedo se e' possibile avere l'intero concerto in dvd.
Ho provato a contattare Al Diesan tramite la sua pagina web,credo senza buon risultato.
Spero che riesci a farmi sapere qualche cosa.

Un caro saluto.
Stefano.

Esiste il DVD con le registrazioni dei due giorni del MFFF Umbria 2007 di Città di Castello 2007 , sono 5 DVD che contengono i filmati delle due serate con tutti i gruppi ed i solisti che hanno partecipato . Chiaramente , come nel caso di "When the night comes falling" di Al Diesan , le performance non sono tutte intere , i filmati sono stati fatti da un amico dei Blackstones che avevano organizzato il MFFF in collaborazione con Maggie's Farm e Michele Murino. Per questo motivo di alcuni brani ci sono pezzi intieri , e di altri solo le parti migliori , quelle che si potevano presentare su Youtube , altri pezzi buoni ma non adatti a Youtube sono stati scartati ( così mi ha spiegato Mick dei Blackstones quando l'ho chiamato al telefono ), un conto è guardare in casa fra amici ( volemose bene-style ) ed un'altro è presentare dei filmati a tutto il mondo . Per filmare un concerto dal vivo ci vuole un'attrezzatura mica da poco , e l'amico di Mick con la sua telecamera famigliare ha fatto miracoli . Tutti i filmati del MFFF 2007 di Città di Castello li trovi a questo indirizzo : clicca qui . Se vuoi avere le copie dei DVD del Festival scrivi ad Al : al-diesan@al-diesan.it , abbi pazienza perchè è sempre molto impegnato , specialmente in questo periodo nel quale ha molte serate  , ma vedrai che ti risponderà e se vorrai ti farà avere le copie dei DVD . Ciao

Mr.Tambourine

 

5399

ciao Mr Tamburine,
è la prima volta che ti scrivo, ma nella precedente gestione avevo già
scritto a Michele Napoleon in rags che, con le sue risposte e i suoi
articoli su Dylan, è stato di grande aiuto alla mia onnivora passione
per il vecchio Bob.

Vorrei dire la mia su due questioni che spesso
saltano fuori sia su Maggiesfarm che ovunque si parli di Dylan.

Questione 1.

Ho letto spesso in questo sito richieste di aiuto di
persone che si chiedono come far capire a chi ancora non lo sapesse -e
neppure lo immagina lontanamente - quanto immensa sia la poesia, la
grandezza e l'unicità della musica, delle parole e della voce di Dylan.

Qualche anno fa, proprio su questo sito, scrissi una lettera
a Bob Dylan in cui spiegavo i motivi per cui le sue canzoni e le sue
parole erano così importanti per me.
In quella lettera chiedevo a Dylan
di fingere per un istante di essere nato e vissuto non ai nostri giorni
ma nel medioevo, dentro un mondo considerato piatto, immobile e
rinchiuso nei confini dello stretto di Magellano. Gli chiedevo poi di
immaginare il se stesso medioevale catapultato ai nostri giorni, nei
"Modern Times" di internet e navicelle spaziali, in un mondo che non è
più piatto ma sferico, non è più immobile ma ruota su se stesso, un
mondo che è solo un piccolo "grain of sand" di una Galassia che non
potremo mai conoscere interamente e di una dimensione che forse è solo
una delle tante dimensioni esistenti.
Ecco cosa ha significato per me
scoprire Bob Dylan: un incredibile salto spaziotemporale da un mondo
piatto e fermo e unidimensionale ad un universo (e più multiversi)
sconfinato/i in perenne espansione.
Ecco cosa suggerisco di rispondere
a chi, in questo sito, si chiede come far capire la grandezza di Dylan
a chi vive di canzoncine che neppure meritano di stare nello stesso
SpazioTempo dove stanno quelle di Dylan. Io direi loro:
<< Tenetevi il vostro medioevo, tenetevi i vostri idoli tutti uguali, tenetivi la
vostra "albachiara", i vostri "beautiful day" e i vostri "giorno dei
giorni", perchè io non so davvero che farmene. "Blonde on Blonde",
"Blood on the tracks" e anche le sole "Like a rolling stone", "Nettie
Moore", "Not dark yet" e "Ring them bells" valgono milioni di miliardi
di volte le vostre canzoncine da zecchino d'oro.>>
E aggiungerei
anche:
<< Non riconoscere la grandezza di Dylan, non avere la
meravigliosa opportunità di ascoltarlo e lasciare che ogni suo sospiro
ti scorra come sangue nelle vene è come andare alle Bahamas e passare
tutto il tempo chiusi dentro una piscina di un metro quadrato quando
tutto intorno a voi c'è un immenso Oceano che vi aspetta. E allora
continuate a giocare nella vostra piscina, tanto peggio per voi.>>

Perfettamente d'accordo con te , bello ed interessante il paragone spazio-tempo da te immaginato. Io ho più volte suggerito in questa rubrica a chi mi chiedeva come fare a spiegare Dylan ad amici o parenti di non perdere tempo inutilmente , le persone non sono tutte uguali ( meno male! con questo non voglio dire che i fans di Dylan siano diversi dagli altri , ma più coscienti , più riflessivi , più ricettivi e più sensibili di sicuro ) , dipende tutto da quello che ha dentro una persona , dalla sua educazione , dalla sua cultura , dalla sua sensibilità , dall' ambiente che frequenta e da mille altre cose impossibili da spiegare ed enumerare. Dylan , o ce l' hai o non ce l' hai , non c'è altra soluzione , no other ways , chi non ce l' ha , mi dispiace , ma peggio per lui.

Questione 2.

I famigerati recenti concerti di Dylan & his band.

Fino a qualche anno fa potevo considerare estremi i giudizi troppo
negativi su Dylan, la band e i suoi concerti. E' evidente che non si
può chiedere a Dylan concerti in stile Rolling Thunder Revue, ma è
altrettanto evidente che si possa quantomeno chiedergli di avere un
minimo di rispetto per chi macina chilometri e paga il biglietto per
poter assistere ad un suo concerto. E' vero, andare o meno ad un
concerto di Dylan è libera scelta di tutti, si può semplicemente fare
come ho fatto io quest'anno, ovvero evitare di andarci, ma è
altrettanto vero che chiunque chieda del denaro per offrire in cambio
un servizio, deve rispettare se stesso e chi quei soldi paga e
quantomeno dovrebbe provarci ad offrire quel servizio. Dylan sembra che
neppure ci provi.
Forse a lui stà bene così. Forse la colpa non è solo
sua. Se è vero che i suoi ultimi concerti sono mediocri, se è vero che
si sà che questo è l'andazzo anche per i prossimi concerti, allora
nessuno dovrebbe più andare ad un suo concerto e forse Dylan capirebbe
che questa volta non è come a Newport nel 1965 quando venne fischiato e
insultato per aver osato suonare elettrico, non è come a Londra nel
1966 quando gli venne urlato "Giuda" perchè considerato traditore del
folk e dei movimenti di protesta, no, questa volta il pubblico ha
dannatamente ragione e lui ha torto, torto marcio.
Con Michele ho parlato più volte in queste pagine dei diversi concerti di Dylan a cui
ho assistito. Su tutti ricordo qualche anno fa un concerto a Como e poi
uno al Forum di Assago. A Como a me era bastata "Every grain of sand"
per rendere memorabile la serata, e ad Assago mi aveva gelato il sangue
nelle vene la sua "Nettie Moore" sussurrata/gracchiata in un silenzio
irreale. Non so se era la mia Dylaniante passione a rendere grandi
quelle due interpretazioni, ma so che a tanti quelle stesse canzoni
hanno fatto lo stesso effetto e ad altri magari no.
Quello che voglio dire è che è tutto vero: Dylan nei suoi ultimi concerti è il fantasma
di se stesso, un se stesso troppo immenso per poter sopportare ciò che
la sua immagine riflette nel Never Ending Tour. Ma Dylan ha dato tanto,
tantissimo, a migliaia di persone, forse addirittura milioni. So bene
che è scorretto vivere di rendita, ma so anche che, nei suoi concerti,
non c'è solo chi -giustamente- si lamenta. Ci sono anche persone che
hanno il sangue di "Blood on the Tracks" che gli scorre nelle vene, ci
sono persone che si chiedono ogni giorno quante strade deve percorre
un uomo prima di poterlo chiamare uomo, ci sono persone che ancora oggi
si commuovono nel ricordare come una sola frase di una canzone di Dylan
abbia dato loro per la prima volta voce e dignità, ci sono persone che
ancora oggi urlano a se stessi davanti allo specchio "How does it
feeeeeeeeeeeeeeel???" e quell'urlo li libera da ogni dolore, ci sono
persone che hanno perso la loro "Nettie Moore" lungo il cammino e ci
sono persone che hanno trovato la loro "Sad-eyed lady of the lowland"
quando ormai avevano perso ogni speranza, ci sono persone che si
svegliano tutti i giorni ascoltando "Stuck inside the Mobile with the
Memphis blues again" e tanto basta per riempirli di energia, ci sono
persone che la notte alzano gli occhi al cielo cercando una "Shooting
star" a cui aggrapparsi per ricominciare, ci sono persone perdute
dentro "Desolation Row" e hanno solo Dylan dalla loro parte...Tutte
quelle persone vanno ai concerti di Dylan perchè sentono una
gratitudine immensa nei suoi confronti. Tutte quelle persone, anche se
hanno davanti il Dylan moribondo dei nostri giorni, dentro di loro
riescono comunque a viverlo come il Dylan di "Hard Rain".
Con questo non giustifico l'atteggiamento di Dylan nei suoi concerti, ma
giustifico e capisco chi riesce comunque ad emozionarsi ai concerti del
Dylan fantasma di oggi.
Non saprò mai quante strade deve percorre un
uomo per poterlo chiamare uomo, ma so che le strade più belle ed
emozionanti della mia vita le ho percorse anche grazie a Bob Dylan e
niente potrà mai cancellare tutto questo.

Marco on the Tracks.

ps: ti ringrazio Mr Tamburine se hai avuto la pazienza di leggermi
e ti ringrazio per aver preso sulle spalle il non facile fardello di
far continuare a vivere il più significativo e sconfinato sito di Bob
Dylan di tutti i tempi.
So che non dovrei, ma non riesco a non
rivolgere anche due parole a Michele: grazie anche a te, Napoleon in
Rags, per il tuo immenso lavoro. Sai bene che Bob Dylan non è
semplicemente un songwriter, non è soltanto un poeta e forse non è
neppure mai stato un cantante di protesta. Bob Dylan è molto, molto di
più. Avere un punto di riferimento come questo sito è qualcosa di cui
non potremo mai ringraziarti a sufficienza.
Michele, ci hai dato giù pesante con l'ultima tournè di Dylan e in buona parte ti do
assolutamente ragione(sulla scaletta, su Dylan, sulla band, sul
rispetto verso chi assiste al concerto, sui concerti mediocri, sui
troppi concerti consecutivi). Anche io vorrei un Dylan non più NEPT [
Never Ending Poor Tour] ma quel Dylan che non c'è io lo sento comunque
vivere dentro di me, e tanto mi basta.
Caro Michele, talvolta facciamo
scelte che tanti non capiscono o fraintendono ma, non avendo
disponibile altra scelta che quella, che ci piaccia o no, che piaccia o
meno a chi ci segue e ci stima, quella è l'unica strada possibile da
percorrere. Amo troppo l'artista Dylan per credere che il suo NE(P)T
sia solo un modo come un altro di far soldi schiacciando a casaccio i
tasti di una grottesca pianola giocattolo. E lo amo troppo anche per
credere che l'uomo Dylan se ne freghi del tutto del suo pubblico. Ma
l'amore è cieco, si sa...Forse non ho capito niente e le mie sono solo
parole che soffiano nel vento.

Caro Marco , le parole , è vero , a volte soffiano nel vento , ma prima o poi si posano da qualche parte e lasciano il segno . Il tuo discorso su Dylan è fantastico , mi chiedo perchè non scrivi più spesso , il talento non ti manca , mi chiedo perchè non hai mandato questo scritto al sondaggio Pro e Contro . Leggendoti ho avuto l'impressione di leggere le mie parole, cose che sia io che Michele abbiamo detto e ripetuto fino alla nausea . Lo scopo del sondaggio era proprio questo , che qualcuno facesse il bellissimo discorso che hai fatto tu in questa mail. Io l'avevo già suggerito che leggendo fra le righe delle mail il succo del discorso pro e contro era proprio questo , con tutte le giustificazioni per Dylan , ma ci sono cose inaccettabili che tu elenchi perfettamente . Ti ricordo , e lo voglio aggiungere al tuo discorso , la scena pietosa nell' Hotel di S.Vincent  o di Aosta ( non mi ricordo bene dove fosse alloggiata la troupe di Dylan , ma non ha una grossa importanza ) dove Dylan ha fatto ( a mio avviso molto ingiustamente ) prendere un cazziatone micidiale ad un povero cameriere solo perchè si era permesso , incontrandolo in corridoio , di dire " Hi Bob" . Certo , lui aveva proibito al personale dell'Hotel di rivolgergli la parola , e da allora continuo a chiedermi che senso ha una richesta del genere e perchè cazzo ha fatto una stronzata del genere ?. Tutti abbiamo i nostri momenti no , ma almeno io cerco di non farli pesare sulla schiena degli altri. Anche il ripetto per il pubblico che paga è una cosa importante , Sua Bobbità chiede Euri 240.000 a concerto , e forse a lui non gliene frega più di tanto , la gente va ugualmente ai suoi concerti anche se la qualità degli stessi non è più cioccolato.......capisci cosa intendo dire ? ). Ma non c'è soluzione , leggi le recensioni dei concerti sul sito , recensioni fatte da gente che va ai concerti e manda la propria opinione a Bob Link . Io le traduco e le pubblico , ma Santo Dio , quante idiozie ho dovuto pubblicare ! Va bene che ognuno è padrone di pensarla come vuole , ma penso ci sia un limite alla decenza , fanno testo le recensioni del concerto di Mashantucket, Connecticut , dove uno ha visto e sentito un concerto meraviglioso e l'altro dice che non si capivano nemmeno le canzoni tanto il suono era pessimo , allora , la colpa non era certo di Dylan se il suono era disastroso , ma , a parte il discorso Dylan , non puoi vedere un concerto meraviglioso e uno schifoso nello stesso momento, dove è andata a finire la coerenza ?. Queste recensioni lasciano un pò il tempo che trovano , vanno bene a livello di curiosità , tanto l'idea esatta l'avevamo già in testa , ed i concerti italiani di quest'anno ce l'hanno confermata. Non credo che ci possano insegnare a valutare Dylan , e nemmeno vogliamo imparare da altri , ci bastano le nostre idee , e se le manifestiamo è perchè siamo convinti di quello che pensiamo , mentire non serve a nessuno , nemmeno a Dylan. Come dici tu non c'è altra strada da percorrere , abbiamo vissuto tutti l'arte di Dylan , ognuno a modo nostro , ognuno con le proprie emozioni , e se oggi le cose stanno così OK , le accettiamo , ma almeno da noi , a differenza che in Cina , possiamo dire che quello che vediamo e sentiamo non ci piace , e tutto questo senza nulla togliere al valore dell'opera e dell'arte di Bob. A favore di Bob dirò che di solito la gente preferisce il sole che sorge invece di quello che tramonta , ma certi tramonti sono meravigliosi , da lasciar senza fiato !

Infine ti ringrazio , anche a nome di Michele , per le belle parole che hai espresso nei nostri confronti e verso il sito che , sempre e costantemente con passione , portiamo avanti giorno per giorno per tanti appiassionati come te e come noi ai quali Dylan ha detto , dice e dirà ancora molto . Ciao , alla prossima ,

Mr.Tambourine

 

5400

Ciao Mr. Tambourine.
ti racconto, anzi vi racconto un aneddoto che mi
ha riferito un amico di Aosta, grande fan di Totò come il sottoscritto
per inciso, relativo al concerto di Bob ad Anzio nel 2001. Lui era nel
backstage perchè è un carabiniere e stava facendo servizio d'ordine in
quell'occasione. Allora erano tutti lì che aspettavano sua bobbità. Ad
un certo punto arriva Dylan, si siede e si fa portare una banana, la
sbuccia e se la mangia con gusto. Poi allunga una mano verso una
bottiglia di whisky e se ne fa un bel gotto.
Passa qualche minuto
mentre Bob si intrattiene ancora nel backstage. Poi ecco che spunta
un'altra banana e giù anche quella. E dopo ecco un altro bel sorsone di
whisky.
Il mio amico comincia a chiedersi dove voglia arrivare Bob...
Per farla breve tra un frutto e l'altro la bottiglia si svuota... Una
domanda... Chi ha assistito al concerto di Anzio ha avuto l'impressione
che Bob fosse un po' brillo? Se no vuol dire proprio che l'alcol lo
regge davvero bene... Non è che i concerti attuali sono mosci perchè ha
smesso di bere?
Ciao,
Michele "Napoleon in rags"
ps: e comunque qui ad
Aosta il pomeriggio del concerto di Chatillon mi sono passati davanti
al negozio i membri dello staff di Bob (l'orientale che tutti ben
conoscono ed il signore con la barbona, idem) e avevano in mano un bel
po' di buste piene di grappa e altri liquori comprati in un negozio
poco più avanti del mio... Lo portavano a Bob? Chissà...

Ciao Nap , ho cercato notizie sul concereto di Anzio , non ho trovato notizie di Dylan alticcio , però , riportate sotto in blu , ci sono due recensioni tratte dagli archivi di Maggie's Farm che mi rimandano a quanto detto più volte a proposito delle recensioni dei concerti , qui ne abbiamo due e sono totalmente diverse........pare che quando si va ad un concerto di Dylan ognuno veda il suo concerto personale , e questo difetto si può constatare nelle recensioni del recente tour europeo e attualmente da quello americano. Non so come giustificare questa cosa e nemmeno come valutarla , a Chatillon tu c'eri , hai visto quello che hai visto e l'hai riportato , eppure qualcuno non era d'accordo con te , forse aveva anche lui visto un'altro concerto ???? Non so che dire , questa è una matassa che non si riesce a sbrigliare , la Dylanite è una malattia dura da guarire , ti da allucinazioni come la cannabis......io ho cercato di farlo attraverso il sondaggio Pro e Contro , e sotto sotto , ma molto sotto e fra le righe , la verità comincia a venire a galla........i concereti mosci , le scalette noiose , Dylan senza voce , Ok , Dulan ha imboccato il viale del tramonto ? Questa è l'impressione generale.......ma can Bob non si sa mai.....potrebbe smentirci tutti da un momento all'altro , e sinceramente io lo spero , mi piacerebbe ritrovare il Dylan anni 70/80 , sò che è impossibile , ma io continuo a sperare !

ANZIO
BY BRUNO

Caro Napoleon e cari Maggiesfarmiani,
le mie impressioni del concerto di Anzio (o forse per meglio dire dei
concerti di Bob in generale) sono un po' diverse da quelle entusiastiche che
leggo su Maggie's Farm e altrove.

Ribadisco, a scanso di equivoci, che amo Dylan da circa 25 anni. E anche se
non vado in tournee con lui, ho visto praticamente TUTTI i concerti che Bob
ha tenuto a Roma (dal primo, in cui nientedimeno che *Santana* gli faceva da
"gruppo spalla", fino a quello dell'altro giorno).

Ora leggo che Anzio e' stato uno dei migliori concerti di questa tournee
italiana e non so se essere contento o dispiaciuto ... Contento perche' forse ho visto quanto
di meglio oggi Dylan puo' offrire dal vivo, dispiaciuto perche' non posso
dire di essere soddisfatto.

E non parlo del fatto che, comprandolo tramite Internet piu' di un mese fa,
ho preso il biglietto sbagliato e ho visto il 90% del concerto da un
distanza pazzesca (80-100 metri circa). Avrei infatti pagato volentieri il
doppio ma per assistere dalle prime file, come mi e' capitato le altre
volte. Se ami Dylan non puoi fare a meno di stargli vicino quanto piu'
possibile per guardarlo negli occhi (a proposito: chi hanno messo a fare la
security? I Black Block?!).

Da tale distanza il mio giudizio forse e' stato meno influenzato dalla
presenza in carne ed ossa del mito. Ho anche riascoltato il concerto durante
il viaggio di ritorno, avendolo registrato su cassetta.

Ad Anzio Bob ha inanellato una serie impressionante di canzoni, tra le
migliori del suo repertorio. In teoria una scaletta del genere dovrebbe dare
luogo ad un concerto epocale.
E allora cos'e' che non va? E perche' tanti (normali) spettatori escono
insoddisfatti?

Sempre piu' spesso leggo sui giornali (e sento ripetere qua e la' a
pappagallo):
"Dylan da vivo riarrangia ogni volta le sue canzoni, le rende uniche,
irriconoscibili etc. etc." e tutti sembrano rassegnati a questa verita',
pensando soddisfatti di aver colto il bandolo della matassa... Ma il
problema vero, a mio modo di vedere, non sta in questo quanto nel fatto che
queste benedette versioni, nell'80% per cento dei casi, sono proprio brutte.

A mio avviso, da un punto di vista strettamente musicale, il concerto soffre
di una serie di carenze. So che scatenero' un fuoco di fila... ma per amore della verita'
dico solo quello che penso.

Gli arrangiamenti sono inesistenti. Da questo punto di vista l'unica
eccezione e' stata "Tryng To Get To Heaven", sicuramente la piu' bella canzone della serata, in
quanto arrangiata, eseguita e cantata in maniera eccellente. Ma per il resto
l'impressione e' quella di una improvvisazione continua, sulla falsariga ora
di un blues (generico), ora di un rock (generico), etc. con l'effetto finale
di ascoltare una garage band di quindicenni alle prese con i classici del
rock. A mio avviso l'improvvisazione necessita di musicisti con le spalle
molto piu' larghe, e comunque puo' andare bene solo se viene modulata
attorno a solidi arrangiamenti.

I musicisti. Non posso dire di essere stato colpito, se non dalla batteria
di David Kemper, che ho trovato *eccelsa*. I bassi di Garnier sono piu' che
onesti. Cio' che manca, IMHO, sono proprio le chitarre, e (tralasciando per
ora gli improbabili assoli di Dylan) non mi sento di fare distinzione tra
Sexton e Campbell. Il sound e' quanto di piu' scontato e poco fantasioso si
possa sentire. Ora, per un concerto armonicamente dominato dalle chitarre ci
si aspetterebbe parecchio di piu', dato che non ci sono ne' fiati ne'
tastiere a coprire buchi o a fare tappeto.

Gli assoli di Dylan. Per quanto mi sforzi non riesco a capire la pervicacia
di Bob nell'intraprendere, ad ogni pie' sospinto, assoli di cui francamente
non si sente alcun bisogno. Ormai nemmeno pentatoniche, le scale di Bob si
riducono a monotoniche con incessante presenza della dominante (mi pare si
chiami cosi' quella nota che si "intona" con qualsiasi accordo sottostante).

La voce di Bob... Ho avuto spesso l'impressione che lo sforzo di Bob dal
punto di vista vocale si limitasse alla prima strofa. Come dire: "ragazzi,
sentite come sarebbe bella questa se ve la cantassi cosi'...", ma gia' dalla
seconda strofa rieccolo a strascicare monotono sulla fine dei versi. Ho
notato che anche De Gregori, negli ultimi anni, ha copiato questo strano
vezzo di Bob, e voglio dirlo una volta per tutte: e' la cosa che secondo me
rovina proprio tutto.

Eppure sappiamo che Bob sa cantare ancora in maniera eccelsa, e con Time Out
Of Mind ce lo ha dimostrato. Se "Trying To Get To Heaven" e' stata la vera
perla della serata lo si deve proprio al fatto che Bob, in quel caso HA
CANTATO DAVVERO, senza limitarsi alla prima strofa.

Se Bob cantasse dal vivo in quel modo che solo lui sa fare potrebbe reggere
tre ore di concerto da solo con chitarra e armonica. Sono sicuro che prima o
poi se ne rendera' conto
e allora assisteremo ai migliori concerti del terzo millennio.

Che dirvi :-)
So che scrivere queste cose su Maggie's Farm e' come scendere nella fossa
dei leoni.
Ma dove potrei scriverle altrimenti?!
E l'amore per la verita' e' la cosa piu' importante che Bob mi ha insegnato.

-----------------

Ad Anzio fin dall’inizio, dalla prima nota, dalla prima parola pronunciata si è compreso che Bob era tornato. E in gran forma, aveva voglia di suonare e scherzare, la scaletta eterogenea ci ha soddisfatto tutti, e gli arrangiamenti di alcune canzoni erano esemplari. Vorrei fare un piccolo excursus a riguardo, si potrebbe dire che Dylan avrebbe la possibilità di ripubblicare Time out of mind, in quanto tutte le canzoni di quel disco sono state completamente rifatte. A cominciare da Love sick più rock, poi è toccato a Can’t wait , ricordate l’anno scorso da rock blues è diventata un fantasma del jazz, poi Cold Irons Bound il momento alto di Pescara, alla canzone è stato tolto il basso e riempita di schitarrate che l’hanno esaltata, poi ho notato a Perugia che Bob ha
inserito un giro di accordi a ‘Til i fell in love with you dandole qualcosa che le mancava e infine per bellezza cito il capolavoro di Anzio Tryin’ to get to heaven, gli accordi sono tutti cambiati, molti sono semidiminuiti e l’hanno resa magnifica, ora la potrebbe cantare Nina Simone, e Dylan l’ha cantata in un modo così dolce. Lo stesso lo ha fatto per don’t think twice e Absolutely sweet Marie.
Massimouse

Credo che la questione Dylan-tramonto rimanga aperta per lungo tempo ancora........la parola ai nostri Maggiesfarmers.
Mr.Tambourine

 

CLASSIFICA ALBUM PIU' VOTATI

1)  Highway 61 revisited

2)  Blonde on blonde

3)  Desire

4)  "Love and theft"

5)  Oh mercy

6)  Bringing it all back home

7)  Time out of mind

8)  The times they are a-changin'

9)  The freewheelin' Bob Dylan

10) Blood on the tracks

11) Blind Willie mcTell

12) Man in the long black coat

13) Ain't talking

14) Girl from the north country

15) The lonesome death oh Hattie Carrol

16) Series of dreams

17) Morth country blues

18) Stuck inside of Mobile with the Memphis blues again

19) Nettie moore

20) Mississippi

 

CLASSIFICA CANZONI PIU' VOTATE

  1)   LILY, ROSEMARY AND THE JACK OF HEARTS
  2)   MY BACK PAGES
  3)   HURRICANE
  4)   LIKE A ROLLING STONE
  5)   SUBTERRANEAN HOMESICK BLUES
  6)   ONE MORE CUP OF COFFEE
  7)   BLOWIN' IN THE WIND
  8)   IDIOT WIND
  9)   MR TAMBOURINE MAN
 10)  IF YOU SEE HER SAY HELLO


 

LE CITAZIONI DYLANIANE NEI FILM

Nota: in questa lista vanno inseriti solo ed esclusivamente i film in cui Dylan viene citato in qualche modo (il suo nome, un verso di una sua canzone, un poster, una copertina di un disco, o qualsiasi altro rimando di questo genere) e non quelli in cui appaiono semplicemente sue canzoni o cover delle sue canzoni (nè ovviamente quelli direttamente dedicati a lui come "Io non sono qui" o quelli fatti da lui of course... ;o) )
Aiutateci ad allungare la lista e segnalate, segnalate, segnalate...

We shall overcome , una lezione di vita - di Niels Arden Oplev (2005) - Il Proff. Freddie cita Bob Dylan sfogliando i dischi con Frits . Una casa alla fine del mondo"(con Colin Farrell 2004 ) 
Ma il cielo è sempre più blu, di Marco Turco (Fiction TV)                                                                                                              It's a free world, di Ken Loach
Vanilla sky, di Cameron Crowe
The ladykillers, di Ethan Coen e Joel Coen
Grindhouse (segmento Deathproof), di Quentin Tarantino
Ricky e Barabba, di Christian De Sica
Vacanze di Natale 2000, di Carlo Vanzina
Dangerous Minds, di John N. Smith
Simpson (vari episodi del cartone animato di Matt Groening)
Due nel mirino
Lady in the water, di M. Night Shyamalan
Walk the line, di James Mangold
The Doors, di Oliver Stone
Scrivimi una canzone
Blow, di Ted Demme
Bob Roberts, di Tim Robbins
The Hunted - La preda, di William Friedkin
Interstate 60, di Bob Gale
Be Cool, di F. Gary Gray
L'amore e' eterno finche' dura, di Carlo Verdone
Al Lupo Al Lupo, di Carlo Verdone
Io e Annie , di Woody Allen ( Just like a woman )                                                                                                                          Forrest Gump - ( Blowing in the wind )

 

I RIFERIMENTI A DYLAN NEI ROMANZI O IN ALTRE OPERE LETTERARIE
 

Vuoi contribuire ad allungare la lista sottostante? Segnala a spettral@gmail.it i romanzi, i racconti o le altre opere letterarie in cui viene citato direttamente o indirettamente Bob Dylan .

 

- "Scimpru " di Roberto Valentinii, dove Dylan è citato due volte                                                                                                        - "Achille piè veloce" di Stefano Benni, dove il cantante preferito della ragazza del protagonista è, per l'appunto, Dylan.
- "Music Box", Curcu&Genovese, Trento, 2006. ( Marc Pontoni )
- "Nel momento" di Andrea De Carlo
- "Alta fedeltà" di Nick Hornby
- "La spia e la rockstar" di Liaty Pisani, Fazi, 2006
- "L'era del porco" di Gianluca Morozzi, Parma, Guanda, 2005
- "Scirocco" di Girolamo De Michele, Torino, Einaudi, 2005
- "Giorni di un uomo sottile" di Ernesto Aloia nella sua raccolta "Chi si ricorda di Peter Szoke?", minimum fax 2003
- "La ragazza dai capelli di cobalto" di Gianluca Morozzi, nell'antologia di vari autori "Strettamente Personale", ed. Pendragon, 2005.
- "L'Emilia o la dura legge della musica" di Gianluca Morozzi - Guanda
- "Tokyo blues" di Murakami Haruki - Norvegian Wood (trad. ital. Milano, Feltrinelli)
- "Dance dance dance" di Murakami Haruki (trad. ital. Torino, Einaudi)
- "La Torre Nera" di Stephen King
- "I giorni felici di California Avenue" di Adam Langer
- "Per sempre giovane" di Gianni Biondillo, edizioni Guanda - 2006
- "Americana" di Don de Lillo
- "Denti bianchi" di Zadie Smith
- "La Danza del Pitone", di Norman Silver
- "Troppi paradisi" di Walter Siti, Einaudi
- "La fortezza della solitudine" di Jonathan  Lethem (Tropea)
- "Siamo tutti nella stessa  barca" di Owen King (Frassinelli)
- "Come dio comanda" di N. Ammaniti (Mondadori)
- "Accecati dalla luce" di Gianluca Morozzi (Fernandel)
- "Chi è quel signore vestito di bianco vicino a Bob Dylan?" di Gianluca Morozzi ("Vertigine", numero unico - 2006)
- "Il cielo sopra Parigi" di Teo Lorini (Fernandel n. 58)
- "Venerati maestri" di E. Berselli (Mondadori)
- "Zona disagio" di Jonhatan Franzen (Einaudi)
- "Una vita da lettore" di Nick Hornby
- "Ragionevoli Dubbi" di Gianrico Carofiglio - Sellerio editore
- "31 Canzoni" di Nick Hornby
- "Questa scuola non è un'azienda. I racconti del prof. Bingo" di Vittorio Vandelli
- "I ponti di Madison County'' di R. J. Waller
- "La cultura del controllo" di David Garland
- "Il paese mancato" di Guido Crainz
- "Paura e disgusto a Las Vegas" di Hunter S. Thompson
- "L'ultima tazza di caffé" di Teo Lorini (da "Posa 'sto libro e baciami" - ed. Zandegù, Torino 2007)
- "Small world" di David Lodge
- "In cerca di te" di John Irving
- "Mi ammazzo, per il resto tutto ok" di Ned Vizzini, Mondadori.
- "Parlami d'amore" di Silvio Muccino e Carla Vangelista
- "Memorie di un artista della delusione" di Jonathan Lethem (Minimum fax)
- "Boccalone. Storia vera piena di bugie" di Enrico Palandri, Milano, L'erba voglio, 1979 (ristampato da Bompiani)
- "Vedi alla voce Radio Popolare", a cura di Sergio Ferrentino con Luca Gattuso e Tiziano Bonini, Milano, Garzanti, 2006, p. 240 ("Live In Paris  - 1978").
- "Jim ha cambiato strada"(1987) di Jim Carroll. Edizione originale "Forced Entries:The Downtown Diaries 1971-1973", traduzione italiana: Milano, Frassinelli, 1997.
- "Desperation" di Stephen King
- "La bambola che dorme" di Jeffery Deaver, trad. ital., Milano, Sonzogno, 2007.
- "Testadipazzo-Brooklyn senza madre" di Jonathan  Lethem (Tropea, e in ed. tascabile Saggiatore)
- "Questo libro ti salverà la vita" di A.M. Homes
- "A long way down" (tradotto in italiano con "Non buttiamoci giù") ed. Guanda.
- "La gloria dell'indigente" di Davide Imbrogno - Ibiskos Editrice Risolo
- "Hellbook" di Michele Murino (ovvero "X-Files Bob")

 

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