MAGGIE'S FARM

sito italiano di BOB DYLAN

PARTE 436

 

5540

Ciao Mr. T.
qualcuno sostiene che "Napleon in rags" fosse un'allusione
di Dylan ad Andy Warhol.
Inoltre confermo - se ne parlava alcune
Talkin' fa - che With God on our side è stata costruita da Dylan su
Patriot's game.
Ciao,
Michele "Napoleon in rags"

 

Concordo , e se non ricordo male , ho sentito dire che Miss Lonely potrebbe essere Dylan stesso , invece che la povera Edie ,  ma a me sembra una ipotesi poco probabile se qualcuno ha qualche altra interpretazione da suggerire ben venga , la discussione è aperta.....

Mr.Tambourine

 

5541

Ciao Maggie's Farm, volevo segnalare agli interessati la serata Zimmerman's Circus.
Lunedì 15 dicembre a Milano, al Nidaba Theatre http://www.nidaba.it/ alle ore 22,30 (circa)
Un omaggio acustico al Maestro da parte di musicisti pavesi uniti x l'occasione,
con le voci di Matteo Callegari, Betty Verri e Paolo Terlingo. In allegato un assaggino...
Intervenite se potete:-) grazie Teo

Caro Teo , ricordo di averti chiesto notizie sulla tua band nella Talkin 406 # 5253 , ma finora niente......nessuna nuova , allora ti dissi che non possiamo accettare Mp3 perchè occupano troppo spazio sul server , ti avevo suggerito di mettere qualcosa su youtube in modo da poterci collegare con un link , spero che darai ascolto ai miei consigli , io resto sempre in attesa della tua intervista prospettata nella Talkin sopra linkata. Tanti auguri per la serata di Milano , se potrò verrò più che volentieri , ciao,

Mr.Tambourine

 

5542

Caro Mr.Tambourine ,
mi potresti spiegare perchè appena si parla non dico male , ma in modo sincero , della attuale situazione della voce di Bob si scatena l’uragano ? Perchè , come dice Michele “Napoleons” , dotti , medici e sapienti , non parlano di questa cosa evidentissima , forse per paura delle reazioni ? o che altro ? Confesso di essere io la prima a non aver avuto il coraggio di scrivere a Pro e Contro , limitandomi a leggere le lettere degli altri ma il problema rimane ed ingigantisce , o mi sbaglio ? Ciao,
Nadine Collange


Cara Nadine , ho fatto la stessa domanda pochi giorni fa ad Alessandreo Carrera , ma anche lui mi ha detto che è un’argomento che va meditato per bene , facilissimo suscitare le ire di tutti i fans sfegatati che sarebbero felici anche se Bob salisse sul palco a leggere l’elenco della rubrica telefonica (questo ti giuro che l'ho sentito dire con le mie orecchie). Di sicuro fra qualche giorno avremo il parere più che autorevole di Alessandro , cercherò anche di stimolare Michele perchè questo è un argomento oltremodo interessante e veritiero e la sua opinione credo possa in qualche modo fare testo , come lo sarà certamente quella di Alessandro.
Bob è un mito inattaccabile , quindi è dura dire qualcosa di negativo su di lui. Non so dirti il perchè , l’argomento sembra voler essere accuratamente e volutamente evitato ( salvo da quei pochi che hanno avuto il coraggio di manifestare la loro opinione nella rubrica Pro e Contro). Si continua a parlare di Bob al passato , evitando scrupolosamente il presente . Dire che gli attuali concerti non sono quello che la gente si aspetta è voler essere gentili . Se si deve andare a tributare omaggio al mito OK , se si deve sentire un concerto di Bob Dylan non ci siamo più. Ti giuro che il primo ad essere dispiaciuto sono io , stimo Bob da anni ed annorum , ma non posso chiudere gli occhi davanti alla realtà , anche se dirigo il suo sito italiano. Credono forse i fans che Dylan non si sia reso conto di non aver più voce ? Lo considerano un fesso che si illude di continuare all'infinito con questi concerti ? Potrà suonare duro , ma qualcuno sta sbagliando , come diceva Bob - qualcosa sta succedendo qui , e tu non sai cos’è , non è così Mr.Jones?- CertoDylan ha intrapreso una strada che è ancora difficile da capire , personalmente penso che a questo punto Dylan abbia poche alternative , limitare i concerti e curare la voce al massimo , è doloroso vederlo sul palco in queste condizioni , sembra quasi inerte , schiavo di una situazione dalla quale non riesce ad uscire , sembra che troppa gente prenda decisioni per lui , sembra aver mollato e perso il controllo della situazione. Questo ,(sempre secondo il mio parere) è quello che sembra , ma la verità magari è un’altra , magari completamente diversa , chiara e limpida solo a lui , e noi dificilmente potremmo essere in grado di intuirla. Che Dylan sia un uomo solo ? Che trovi ormai una dimensione o una ragione solo sul palco ? La sua casa sarà vuota ( se si escludono i soliti amici yesmen ) ? Sentirà la mancanza di una compagna , dei figli , degli affetti che sono la cosa più importante per qualunque uomo , celebre o mister no more che sia ? Sarà forse saturo del successo , forse anche dal stesso mito ?. Trovare la pace interiore non è cosa semplice , e non vedo come la soluzione possa essere quella di stare sempre sul palco. Dylan è stato il più grande , lo è ancora , meglio se evitasse queste cadute , ma questa è una questione che riguarda solo ed esclusivamente lui . Noi non abbiamo il diritto di giudicarlo , ma siamo liberi di constatare questo triste atteggiamento , e magari scervellarci per capire il perchè di tutto questo (se non chiediamo troppo). Dylan non è solo un mito per se stesso, lo è anche per noi e anche per chi lo apprezza meno di noi , per chi non stravede o non lo ha mai seguito più di tanto , anche per chi non conosce a memoria tutte le sue canzoni , ma sembra che il rispetto per il suo pubblico abbia poco valore lui , e lo dimostra apertamente sul palco , ignorando bellamente chi lo va a vedere come se fosse un male necessario , non dimentichiamo mai che senza pubblico non c'è spettacolo. Sarà giusto così, io non lo so , personalmente non approvo questo comportamento e trovo strano che altri riescano a far finta di niente , ma non ci vuole molto , basta chiudere gli occhi e far finta di non esserci mai incontrati ( parole di Bob). Anche i musicisti che ha scelto per accompagnarlo sono poca cosa , contribuendo con mano pesante alla pochezza musicale di questi concerti . Io sono sempre convinto che , tanto per citare qualche nome , con al fianco Eric Clapton , o gli Heartbreakes con Tom , con un pianista blues come Chris Stainton e qualche corista tipo le Queen of Rhythm sarebbe tutta un'altra musica .  Sul palco si ha anche un dovere verso l' audience , dare al pubblico pagante uno spettacolo all'altezza del prezzo del biglietto e della tua fama , ma questo non avviene da molto tempo. Questo è solo il mio punto di vista sullo show di Dylan, discutibile e criticabile fin che si vuole , ma la verità è che sul palco a mugugnare ci va lui , ed i suoi musiciscti annoiano , anche se hai la fortuna di riconoscere le canzoni. ciao , alla prossima :o)

Mr.Tambourine

 

5543

hello italia
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Mr.Tambourine

P.S. : Se qualcuno si sente di poter aiutare in modo più consistente l'amico Jos , può contattarlo direttamente via e-mail che è riportata sopra.

 

5544

Fernanda Pivano - ho letto da qualche parte non ricordo più dove - sostiene chè è stato De André a influenzare Dylan, non il contrario. La battuta è evidentemente provocatoria, e De André, come è noto, ricevette i complimenti di Dylan stesso per la traduzione di Romance in Durango (avrebbe dovuto farglieli anche per Via della Povertà). Tuttavia (tuttavia) quanto assomigliano alcuni passaggi di Red River Shore (1997) a Khorakhanè (1996)... e quando Red River prende una cadenza da mariachi, non ricorda Franziska o Verdi pascoli?
Gypsy Flag
 

Hai ragione , ma queste cose sono abbastanza comuni nel mondo della musica , Dylan stesso ha saccheggiato a piene mani il repertorio folk traditional per molte delle sue canzoni , Blowin' in the wind altro non è che il rifacimento con il testo cambiato di "No more auction block" , mentre "With God on our side" , come confermato sopra anche da Michele Murino , è la copia sputata di "Patriot's game". Quindi è normale , un artista influenza l'altro , e le belle canzoni influenzano tutto e tutti . La Pivano ogni tanto è presa da delirio di onniscenza , ma è scusabile anche se a volte le spara grosse , senza nulla togliere al grande Fabrizio. Quante canzoni di DeGregori prendono spunti da canzoni di Dylan ? Quanti testi di Francesco riportano concetti dylaniani ? Almeno Francesco non lo nasconde , si veste , suona e canta come Dylan , prendenzo gli spunti e l'influenza dylaniana  plasmandola attraverso la sua visione. Non si può dire che Francesco copii , nemmeno Fabrizio l'ha mai fatto , ma le influenze continueranno a caratterizzare l'opera dei grandi artisti , senza per questo diminuire le loro grandi capacità comunicative e musicali. Ciao,

Mr.Tambourine

 

5545

Ciao Tambourine ,

leggo la notizia che ti ripostro parola per parola , McCartney vuole fare un disco con Dylan , solo ora , perchè ?
Alessio


Macca, voglio Dylan e Byrne
Paul McCartney ha dichiarato di voler fare un disco con Bob Dylan. L´ex Beatle ha dichiarato che è il momento giusto ...
L´ex Beatle ha dichiarato che è il momento giusto per una collaborazione tra le due icone degli anni sessanta.
"Sarebbe bellissimo collaborare con Dylan, lo ammiro tantissimo", ha detto Macca a Geoff Lloyd di Absolute Radio. "E qualche giorno fa pensavo che anche David Byrne sarebbe perfetto".
Nel frattempo Sir McCartney ha rivelato che i testi per il suo nuovo album "Electric Arguments" pubblicato sotto il moniker di The Fireman, sono nate ad impromptu in studio.
L´artista ha anche parlato della sua recente performance in Israele dicendo d´aver visitato il luogo in cui nacque Gesù commentando, "sembra un posacenere ti viene di pensare, ´ma come, Cristo è nato in un buco?´".


McCartney è sempre stato noto per aver detto cose banali , per aver fatto canzoni banali , per aver distrutto i Beatles , per la sua rabbia di non aver avuto quel riconoscimento che si aspettava dal mondo come il più grande dei quattro di Liverpool , riconoscimento avuto invece da John , George e Ringo , che nel dopo Beatles hanno fatto le loro cose migliori. McCartney rimarrà invece chiuso nella sua scatola di pop-singer sfornando easy-listening music in quantità industriale , venderà molto con i Wings , ma non mi ricordo il titolo di una canzone all'altezza delle scarpe di Imagine. Forse ora , dopo il bell'exploit del matrimonio e del divorzio molto chiacchierato con la Mills , in pauroso calo di popolarità , gli farebbe comodo sfruttare il nome di Dylan per rialzare la sua immagine compromessa dai fatti. Direi troppo comodo Paul , ma non credo che Bob si presti , che io ricordi Paul non ha mai collaborato e mai è apparso sul palco con Dylan , perchè dovrebbe farlo ora ? Paul si è sempre autoconsiderato al di sopra di tutto e di tutti , perchè non continua così , raccogliendo i frutti di quello che ha seminato ? Ciao,

Mr.Tambourine

 

5546

Ciao Tamb, anche io - come qualcuno nell'ultima talkin', ho avuto tra le mani
la versione deluxe del bs8, Ricordi in Via del Corso a Roma ce l'ha in bella
esposizione, l'etichetta adesiva appiccicata sopra ti illude pure nel senso che
la prima cifra si vede poco, si vedono meglio le atre quattro 39.90, ma piccolo
sforzo degli occhi e, incredibile ma vero, vedi un due prima delle altre cifre,
e la conferma ti arriva candidamente dall'addetto di turno "Già, costa
duecentotrentanoveuroenovanta, ma è d'importazione, la copia import è già fuori
catalogo ormai". Da ridere, o da piangere, non so.
Continuo a dare spesso un'occhiata su Amazon dove i prezzi sono i più
competitivi, su quello UK, con il pareggio ormai della sterlina rispetto
all'euro, siamo attorni ai 90-95 euro, su quello tedesco 100 euro, ci speravo
per Natale ma comunque non se ne parla proprio e aspettiamo il 2009 per un
prezzo accettabile, che proprio volendo vare una follia, ma grossa pure, per me
non deve superare i 60-65 euro, ma solo perchè stiamo parlando di Mr Robert
Zimmermann.
Che ne dici di tenere uno spazio dove, per qualche tempo, i tuoi lettori
potrebbero segnalare i migliori prezzo in circolazione per questa deluxe
edition del bs8?
Profitto per augurarti buone feste e buon 2009!
Otello

Io credo che il pasticcio nasca all'origine , dall' idea balzana della Sony di mettere in commercio differenti set di TTS. Poi ripeto , la mamma dei furbi è sempre pregnant , quindi ci troviamo di fronte a queste assurdità , a mio avviso non giustificate. La tua idea di mettere a disposizione una pagina è buona , lo farò immediatamente e speriamo che serva a risolvere in parte questa sgradevole situazione. Ti ringrazio per il consiglio , Buone feste anche a te ed alle persone che ti sono care ! Alla prossima ,

Mr.Tambourine

 

5547

ciao Mr.Tambourine

in allegato qualche nota sparsa - fanne pure l'uso che credi

grazie per l'impegno che ti sei preso

alexan wolf


Ciao Mr. Tambourine,

dunque ...

A. circa un paio di mesi fa mi sono imbattuto in una Settimana enigmistica (proprio quella che vanta più imitazioni) e, apprestandomi a fare delle parole crociate, all’1. verticale leggo: Le fiamme cremisi. Proprio così: in corsivo. Ohibò, mi si sono drizzate le antenne. Siccome non sapevo la soluzione ho tentato di rimediare con le altre definizioni che la incrociavano, ma niente da fare. La cosa però non poteva essere ignorata e ho deciso per un rapido giro sulla rete: digito fiamme cremisi ed ecco che la parola salta fuori: BERSAGLIERI. Per inciso il 3º Reggimento (citato su wikipedia alla parola “cremisi”) è di stanza a Milano presso la caserma Mameli in zona Niguarda ed è il più decorato d'Italia.

Giù il cappello di fronte ai Bersaglieri !!!!!!!!

A questo punto non mi potevo più fermare: digito crimson flames ed ecco che, come per la ricerca in italiano, spuntano (accanto a rimandi ad una band omonima di recente formazione) riferimenti più appropriati al nostro. Intanto, fiamme e colore cremisi si trovano nel “Segno rosso del coraggio” di Stephen Crane (http://www2.hn.psu.edu/faculty/jmanis/s~crane/red_badge.pdf ); è un classico della letteratura americana di fine ottocento che Bob (ricordiamo la sua passione per il Sud, per la Guerra civile, per West Point) ha certamente letto e che è molto ricco di immagini cinematografiche (con € 3, se ne trovano delle copie usate nella catena del Libraccio).
Poi, nell’accezione insignia (fregi militari), possiamo trovarla qui http://www.globalsecurity.org/military/agency/army/63rsc.htm (spada sullo sfondo delle fiamme cremisi) e nell’accezione letterale qui: http://www.civilwarinteractive.com/ArticleShermanAtlanta.htm (l’incendio di Atlanta presa dai nordisti).

My back pages è una delle canzoni di Dylan che vanta più cover. E’ un fatto apparentemente strano visto il chiaro contenuto autobiografico. Eppure viene fatta facilmente propria da quasi tutti (in rete si trovano un sacco di versioni da scaricare). Sarà per l’estrema forza melodica e per la bellezza dei versi, ma proprio si imprime nell’ascoltatore.

My Back Pages
Incisa nel 1964, fa parte dell'album Another Side of Bob Dylan.
Articolata su un ritmo di ballata acustica, è assimilabile stilisticamente al gruppo delle prime canzoni di protesta scritte da Dylan. In questa canzone - come in tutto l'album di riferimento - Dylan si accompagna con la chitarra su un semplice sottofondo di steel guitar, lo strumento che conferisce il tipico sound della musica folk.
Contrariamente all'impianto musicale, piuttosto tradizionale, il testo del brano è innovativo e prende le distanze - fin dal titolo (traducibile con Le mie pagine passate) dai precedenti schemi poetici sviluppati da Dylan.
E questa intenzione di distacco dal passato emerge specialmente nel leitmotiv del brano, ove recita: "Ah, but I was so much older then / I'm younger than that now" (ero molto più anziano allora, sono molto più giovane adesso).
Come gran parte delle altre canzoni dell'album, anche My Back Pages è - a detta della critica - uno dei più riusciti tentativi di Dylan nel mettere a fuoco con poetica visionarietà antichi sentimenti e nuove sensazioni tipiche di un giovane (considerando che Dylan aveva ventitré anni quando compose il brano) pronto a lasciarsi dietro alle spalle ogni sorta di utopico e sterile idealismo pur restando attento sia ai mutamenti dell'animo umano sia a quelli di una società - in particolare quella degli anni sessanta - scossa dai primi fermenti che animavano i campus universitari, e in una nazione che si trovava a fare i conti con forti istanze in termini di diritti civili da riconoscere alla popolazione di colore fino ad allora confinata in ghetti.


LE MIE PAGINE PASSATE
parole e musica Bob Dylan

Fiamme cremisi attraverso le mie orecchie
Che srotolavano trappole alte e possenti.
Piombavano bruciando su strade fiammeggianti
usando le idee come mie mappe
"Ci incontreremo sulla sponda, presto," dicevo
fiero sotto il ciglio ardente.
Ah, ma ero molto più vecchio allora,
sono molto più giovane adesso.

Pregiudizi a metà distrutti balzavano fuori
"Strappate tutto l'odio," gridavo,
bugie che la vita è bianca e nera
parlavano dal mio teschio. Sognavo
romantiche gesta di moschettieri
con radici profonde, in qualche modo.
Ah, ma ero molto più vecchio allora,
sono molto più giovane adesso.


Visi di ragazze tracciavano le strade da seguire
lontano da false gelosie
apprendendo le politiche
della storia passata
impartite da evangelisti cadavere
non pensate nonostante tutto.
Ah, ma ero molto più vecchio allora,
sono molto più giovane adesso.

La lingua di un sedicente professore
troppo serio per ingannare
sentenziò che la libertà
è solo l'uguaglianza nelle scuole
"Uguaglianza," io pronunciai la parola
come fosse un voto matrimoniale.
Ah, ma ero molto più vecchio allora,
sono molto più giovane adesso.

In posa militare, puntavo la mano
verso quei cani bastardi che insegnavano
senza preoccuparmi del fatto che sarei diventato il mio nemico
nel momento stesso in cui avrei cominciato a pontificare
La mia esistenza guidata da battelli in confusione
ammutinati da poppa a prua.
Ah, ma ero molto più vecchio allora,
sono molto più giovane adesso.

Sì, restavo in guardia quando minacce astratte
troppo nobili per essere ignorate
mi ingannarono portandomi a pensare
che avevo qualcosa da proteggere
Bene e male, io definivo questi termini
in maniera chiara, senza dubbi, in qualche modo.
Ah, ma ero molto più vecchio allora,
sono molto più giovane adesso.
 

Ho riportato il testo italiano per capire di cosa si parla , autobiografico non mi sembra la parola adatta , dire autobiografico per me significa narrare la storia della propria vita ( o una parte di essa ) , in questo caso Dylan spiega soltanto il contenuto del  suo modo di vedere la società di quegli anni , sottolineando quello che a suo parere non funzionava più.. E' un pezzo dalla struttura fortissima , una frana di pietre scagliata contro la società americana di quel tempo. Se pensi che a 23 anni scriveva cose di questa forza.........Dylan è sempre unico.

B. Torno sui commenti ai concerti che si trovano in rete, come sul sito di Bill Page. Ho già scritto che ne diffido, perchè spesso inspiegabilmente entusiastici (e lo dico come uno che ha provato a votare due volte pro). Comunque ci si trova anche della roba decisamente interessante. Ecco un esempio: 21-22-23 febbraio 2008 – House of blues – Dallas (review by Mitch M.)
These have been three phenomenal shows at the House of Blues in Dallas.
Being from the Bay Area, this was my first time flying somewhere to see Dylan and it was very well worth it, to say the least. I heard from an apparently well-connected fan that Dylan and his band practiced for a few days in Dallas before the first show, and you could tell. They played a
wide range of songs during these three nights, with very sharp performances on just about all of them. Overall, Dylan's musical mood seems to be very aggressive and intense, with an enormous amount of emphasis through changing the length of syllables, volume, and tone of voice. It's wonderful because he seems totally involved in every line. The staccato rhythms and intensity remind me a bit of his tone during that unique 1974 tour with The Band ("Before the Flood"), except now he is varying his emotional expression alot more and is more musical.
(...)
After the first show, I said to my friend that Dylan came across like a demon. That must be a pretty apt description because the headline in the Dallas newspaper the next morning was "Demonic Dylan." This added fury and almost anger in the delivery of most of the songs was especially interesting because before the show started on the second night, three late middle age guys sat in front of me in the first row of the balcony. The one right in front of me wore a "Hibbing Hockey" cap. I thought it must be a Dylan souvenier. After a bit he and I started talking and he told me that he actually
sottolineando che grew up in Hibbing. I thought he looked about Dylan's age so I asked whether he knew Dylan back in Hibbing. He told me that he went to high school with Dylan, his father was in business with Dylan's father (Abe), and he was the leader of the rock band at Hibbing High that competed with Dylan's band at talent shows. His brother, sitting next to him (also with a Hibbing cap), is close friends with Dylan's brother. Confronted with this very unexpected opportunity, I went right to the heart of the matter and asked him the main question that's been on my mind about Dylan since I became a fan almost 40 years ago. I asked him what made Dylan so angry back in Hibbing? Even on "Freewheelin'" in 1963, there is a pronouced element of anger ("You just
kinda wasted my precious time;" "I'll stand over your grave 'till I'm sure that you're dead") and this emotion has been a continuous strand (among many othes) in almost all of his albums. He answered right away, showing no doubt. Dylan's schoolmate said that Dylan was very angry back then because Hibbing in the late '50s was a horrible place to grow up. It was very violent, full of juvenile delinquents, and Dylan "got bullied alot." I asked him if he ever actually saw Dylan getting bullied. He right away said yes, he can clearly remember some guy punching Dylan in the face. He said that anyone with some "creativity" got bullied, and a short, skinny kid like him got a big dose. But he said that just about everyone who graduated Hibbing High back then grew up real angry, because it was a horrible place. And just about everyone did everything they could to get out. (This fellow joined the Army and has been a musician in Austin, Texas for many years.) This all made alot of sense, and I wondered why I hadn't read about Dylan being bullied in any of the biographies or articles about him.
I told him that I had read some speculation that Dylan had a cold and distant relationship with his father, and that may have been a wellspring for some of his anger. This schoolmate rejected that notion out of hand. He said that he knew Abe Zimmerman very well and that he was a great guy in every way and his father had an excellent relationship with him. He noted that Abe was a "stern Jewish father" to Dylan, but not in any way that would cause lingering anger. He assured me that Dylan was full of anger when he left Hibbing because of being bullied for many years. He also mentioned that Dylan's high school girlfriend, Echo Helstrom, was very strange looking, with very white hair. He seemed to want me to add that to the picture of what Dylan was like back then.
He said that a few years later a mutual friend brought him a copy of "Freewheelin'" and told him to listen to this new album that Bobby Zimmerman had recorded. He told me that he couldn't believe his ears. He was utterly shocked that these incredible songs were coming from his schoolmate. He said he never imagined that Zimmerman would produce anything like this. He still knows the coffee shop owner in Minneapolis who gave Dylan a try out during his year of college there but wouldn't even hire him to perform at that humble venue.
This conversation stayed with me during the shows last night and tonight. ("Everyone of those words rang true and glowed like burning coals.") As I watched his awe-inspiring and yes, demonic, performances, individual lines of anger and revenge popped out, like a new line he has added to "Workingman's Blues," singing, "I couldn't believe/they would kick me/when I was down." There was, "I'm going to create an imperial empire." And I thought of: "If ever I catch my opponents sleeping/I'll just slaughter 'em where they lie," (from "Ain't Talkin'") and the flow of anger weaving through large segments of his body of work. And then I started to watch him on stage with a bit of a different eye. His demeanor was that of a gunslinger, a super tough guy (NB, Michele ha accennato a qualcosa di questo tipo, vedendolo percorrere alcuni passi nel backstage). At the end, when he knew he had totally conquered, he pointed both hands at the crowd cocked as if they were pistols, as if saying, "I am really bad, and I just kicked ass." It was exaggerated toughness. After that conversation with his old Hibbing schoolmate, I saw it as perhaps overcompensation for years of being a victim. During the Halloween concert at Carnegie Hall in 1964, Dylan said, "I'm wearing my Bob Dylan mask." I have to believe that he is having a bit of fun with his tough guy act, and is probably very aware of all that it conceals. It must feel very good to him. He played these three nights in Dallas as if he still has lots to prove. Whatever pain he suffered back in his early years, he has turned it - along with all the other aspects of his mind - into works of searing honesty that will live on long after we are all gone.
Post Script
While I flew back home today on a Dallas-Denver-San Francisco route, I had some more time to contemplate the new information from Dylan's Hibbing schoolmate. As recounted in my review above, before the start of the second Dallas show, the Hibbing fellow told me that the main
reason for the wellspring of anger that Dylan has tapped into throughout his career was that he was bullied growing up in Hibbing. Certainly, this cannot be viewed as the reason for his ample anger -- we are all very complex -- but especially due to the lack of other explanations (e.g., he was from a stable home), it is very plausible that this bullying is a key. With this information from his schoolmate and family friend, I offer the following interesting quotes from a few of Dylan's songs (in chronological order) which came to mind as I scrolled through my iPod on the flights home today. They involve both being physically persecuted and the desire to fight back and get revenge.

"I was shadow boxing earlier in the day
I figured I was ready for Cassius Clay
... Gonna knock him clean right out of his spleen." (I Shall Be Free No. 10)

"I ... ducked as he swung at me with all his might.
... He said he's going to kill me in two seconds flat ... (Motorpsycho Nightmare)

"Well, there's fist fights in the kitchen
They're enough to make me cry
... Then you ask why I don't live here
Honey, why don't you move?" (On the Road Again)

"Well, they'll stone you when you walk all alone.
They'll stone you when you are walking home.
They'll stone you and then say you are brave.
They'll stone you when you are set down in your grave." (Rainy Day Women #12 & 35)

"He just smoked my eyelids
And punched my cigarette." (Stuck Inside of Mobile)

"Well, my world's exploding and my body's tense
I feel like the whole world got me pinned up against the fence
I've been hit too hard; I've seen too much
Nothing can heal me now, except your touch.
...
When I'm gone you will remember my name
Gonna win my way to wealth and fame... ." (Til I Fell in Love with You)

"When I left my home the sky split open wide
I never wanted to go back there -- I'd rather have died.
...
I'm glad I fought; I only wish we'd won." (Honest With Me)

"If I had one last precious hour
I'd avenge my father's death and then step back." (Ain't Talkin')

As a finale, I should mention that I also talked a bit with the Hibbing brothers' friend at the show. He was from Texas but said that he had lived in Hibbing for two years. I was confused. He explained that he met the guy that I talked to first in the Army. Later he moved to Hibbing for
two years mainly to see what it must have been like for Dylan. He said Hibbing struck him as a decent town, but it was very cold. This certainly sets a new standard for Dylan fan dedication: moving to Hibbing for two years. That's pretty extreme. I think I'll only move there for one year.

Scusa la lunghezza della citazione (ne ho anche tagliata una parte), ma mi sembra che l’elemento rabbia in Dylan ci sia e che questa testimonianza porti un mattoncino di comprensione piuttosto utile. Oggi, fuori dal folk è difficile che sentimenti come la rabbia o forme come l’invettiva trovino spazio nelle canzoni e Dylan è sempre stato maestro in questo genere, come dimostrano masters, lars, positively, idiot, e tante altre (ovviamente non sto dicendo che queste canzoni siano riducibili solo a questi aspetti). In una puntata della sua trasmissione radio ha detto: “non è obbligatorio credere in quello che dice il testo, ma se ci credi è molto meglio”.

Scusato :o) , ma Dylan ha abbandonato da tempo questo tipo di argomenti , ora è molto più rilassato , la sua rabbia non è più una bufera or a tropical storm , al momento è una pioggerellina di marzo , fastidiosa ma non devastante come in passato. Ho segnalato anch'io la disparità e quindi la scarsa credibilità delle recensioni , per natura mi fido di più dei miei occhi e delle mie orecchie ed ho espresso chiaramente il mio pensiero sugli attuali concerti.

C. saranno casuali la copertina e il titolo dell’ultimo album di Ivano Fossati (rispettivamente, Musica moderna e un pezzo di automobile d’epoca)? E di Franceso DeGregori (Per brevità chiamato artista, detto con una formula diminutiva ironica tipo I’m just a song and dance man)?

Come vedevano il futuro verso la metà del secolo scorso? Più o meno con immagini come quella raffigurata nella stramba copertina qui sopra. Funziona sempre così: l’idea del domani non può che nascere dalle nostre conoscenze del passato e la realtà sarà sempre un po’ diversa e sorprendente, nel bene e nel male, di come l’avevamo pensata.
Il Disco di Ivano si sviluppa intorno a questo concetto , quindi non casuale , il riferimento ha un'origine ben definibile , il discorso è cominciato 50 anni fa da un certo Bob Dylan , che cominciò a criticare il mondo che vedeva ed ad immaginare un mondo migliore.
 

Per brevità chiamato artista , questo titolo curioso è stato preso dai termini burocratici del primo contratto discografico di Francesco , questa la spiegazine da lui data a " Ma che tempo fa" i lmese scorso. Sono 11 pezzi, di cui 10 suoi e uno firmato dal fratello Luigi Grechi, già autore della fortunata “Il bandito e il campione”. Canzoni quasi acustiche nell’approccio, più adatte a un club che a esibizioni in grandi spazi, nate nelle pause dell’ultimo tour teatrale, così racconta il cantautore. Chiaramente non è una novità che Francesco ha sempre fatto di tutto per essere somigliante ed assimilato a Dylan , non trovi anche tu ?

D. visto che è da un po’ che non scrivo, ne approfitto per chiederti un paio di cose su BS 8: TTS.

1. è corretto dire che si tratta di una sorte di prosecuzione di BS 1-2-3 ?
Mi pare che la parziale sovrapposizione di brani da Oh Mercy potrebbe giustificare questa impressione. Anche qui ci sono alcune aggiunte “live” che, così come per i primi tre capitoli delle Bootleg Series, non possono che risultare arbitrarie, talmente è vasto il bacino nel quale si poteva operare la scelta. A noi piacerebbe un approccio sistematico alla materia, che so io: una sorta di pubblicazione cronologica di TUTTO ciò che la Sony (ooops Columbia) possiede nei suoi archivi (vagiti, provini, outtakes, registrazioni ufficiali, eventi speciali, tutte le registrazioni live, colonne sonore, interviste, etc.), ma poi resterebbero fuori le registrazioni di privati, non in mano alla casa discografica (senza contare eventuali outtakes dell’Elektra/Asylum), e poi robe tipo The genuine a fool such as I tapes, con le outtakes delle outtakes) ... hmm ... dopotutto mi sa che forse è accettabile anche questo approccio “disordinato”, anzi magari è anche più divertente. Oltre tutto, dato il personaggio, valutarlo per le sue capacità “archivistiche” mi sembra proprio un esercizio fuori luogo. Insisto invece sul fatto che secondo me lui qualche influenza sulla deriva “celebrativa” ce l’ha. La cosa un po’ mi infastidisce e un po’ mi sembra anche naturale ... vabbé ...

Credo che ci sia ancora tanto di quel materiale nei cassetti di Bob o della Sony per pubblicare un altro centinaio di Bootleg Series , penso sia corretto ciò che asserisci , naturalmente la BS resta identica nell'intento , potrebbe risultare modificata nel suo impianto di volta in volta secondo le diversità delle esigenze del momento , ma credo sarà così anche in futuro. Direi che per il post-Dylan potremo aspettarci una vera valanga di cose assurde come successe per Hendrix . e visto come è stata gestita la distribuzione di quest'album ed i prezzi , immagino che vedremo cose ai confini della realtà.

2. Mi puoi dire qualcosa sul titolo? E’ corretto tradurre “tell tale signs” come “segni rivelatori”? Ha senso richiamarsi al racconto The tell-tale heart (Il cuore rivelatore) di Edgar Allan Poe?

La tua traduzione è corretta , quanto al richiamo di E.A. Poe non l'ho letto e quindi non saprei dirti.

3. saluti a Dario. Lui sa che sono pigro e spero che mi perdonerà ...
seguo la fattoria con regolarità
un grosso CIAO
alexan wolf

Sono certo che Dario ti perdonerà :o) un grossso ciao anche a te ,

Mr.Tambourine

 

CLASSIFICA ALBUM PIU' VOTATI

1)  Blood on the tracks.................................voti 3
1)  Blonde on blonde
1)  Oh mercy

2)  The freewheelin' Bob Dylan…….………voti 2
2)  Modern times
2)  Highway 61 revisted
2)  Tell Tale Signs

3)  Desire.....................................................voti 1
3)  Love and theft
3)  Bodukan
3)  Bringing it all back home
3)  Street legal
3)  Planet waves
3)  Knoched out loaded
3)  Time out of mind
3)  Empire burlesque
3)  Rolling Thunder Revue 1975

 

CLASSIFICA CANZONI PIU' VOTATE

1) Like a rolling stone..........................................................voti 3

2) Desolation raw.………………….………………………… voti 2
2) Mississippi
2) Mr. tambournie man
2) Workingman's blues
2) Miss the Mississippi

3) Dont think twice it's all right….………………………..…..voti 1
3) Stuck inside of mobile with the Memphis blues again
3) Changin' of the guards
3) It's all over now
3) A hard rain's a-gonna fall
3) All along the watchtower
3) Man in the long black coat
3) Knockin' on heaven's door
3) Romance in Durango
3) Forever young
3) Slow train coming
3) Blowin’ in the wind
3) Miss the Mississsippi
3) The man in me
3) Sad eyed lady of the lowlands
3) Ted river shore
3) Not dark yet
3) Mississsippi
3) Series of dreams

 

LE CITAZIONI DYLANIANE NEI FILM

Nota: in questa lista vanno inseriti solo ed esclusivamente i film in cui Dylan viene citato in qualche modo (il suo nome, un verso di una sua canzone, un poster, una copertina di un disco, o qualsiasi altro rimando di questo genere) e non quelli in cui appaiono semplicemente sue canzoni o cover delle sue canzoni (nè ovviamente quelli direttamente dedicati a lui come "Io non sono qui" o quelli fatti da lui of course... ;o) )
Aiutateci ad allungare la lista e segnalate, segnalate, segnalate...

"Chi è Herry Kellerman e perché dice quelle terribili cose su di me?" - Dustin Hoffman                                                                     In treatment - fiction televisiva                                                                                                                                                    We shall overcome , una lezione di vita - di Niels Arden Oplev (2005) - Il Proff. Freddie cita Bob Dylan sfogliando i dischi con Frits . Una casa alla fine del mondo"(con Colin Farrell 2004 ) 
Ma il cielo è sempre più blu, di Marco Turco (Fiction TV)                                                                                                              It's a free world, di Ken Loach
Vanilla sky, di Cameron Crowe
The ladykillers, di Ethan Coen e Joel Coen
Grindhouse (segmento Deathproof), di Quentin Tarantino
Ricky e Barabba, di Christian De Sica
Vacanze di Natale 2000, di Carlo Vanzina
Dangerous Minds, di John N. Smith
Simpson (vari episodi del cartone animato di Matt Groening)
Due nel mirino
Lady in the water, di M. Night Shyamalan
Walk the line, di James Mangold
The Doors, di Oliver Stone
Scrivimi una canzone
Blow, di Ted Demme
Bob Roberts, di Tim Robbins
The Hunted - La preda, di William Friedkin
Interstate 60, di Bob Gale
Be Cool, di F. Gary Gray
L'amore e' eterno finche' dura, di Carlo Verdone
Al Lupo Al Lupo, di Carlo Verdone
Io e Annie , di Woody Allen ( Just like a woman )                                                                                                                          Forrest Gump - ( Blowing in the wind )

 

I RIFERIMENTI A DYLAN NEI ROMANZI O IN ALTRE OPERE LETTERARIE
 

Vuoi contribuire ad allungare la lista sottostante? Segnala a spettral@gmail.it i romanzi, i racconti o le altre opere letterarie in cui viene citato direttamente o indirettamente Bob Dylan .

- "Sulle orme della tradizione. Gli Indiani d'America e noi" ,Spagna Francesco, , Padova, Imprimitur, 2008.                                          - "Hymes Dell" (a cura di) Antropologia radicale, Milano, Bompiani, 1979.                                                                                         - "Scimpru " di Roberto Valentinii, dove Dylan è citato due volte                                                                                                        - "Achille piè veloce" di Stefano Benni, dove il cantante preferito della ragazza del protagonista è, per l'appunto, Dylan.
- "Music Box", Curcu&Genovese, Trento, 2006. ( Marc Pontoni )
- "Nel momento" di Andrea De Carlo
- "Alta fedeltà" di Nick Hornby
- "La spia e la rockstar" di Liaty Pisani, Fazi, 2006
- "L'era del porco" di Gianluca Morozzi, Parma, Guanda, 2005
- "Scirocco" di Girolamo De Michele, Torino, Einaudi, 2005
- "Giorni di un uomo sottile" di Ernesto Aloia nella sua raccolta "Chi si ricorda di Peter Szoke?", minimum fax 2003
- "La ragazza dai capelli di cobalto" di Gianluca Morozzi, nell'antologia di vari autori "Strettamente Personale", ed. Pendragon, 2005.
- "L'Emilia o la dura legge della musica" di Gianluca Morozzi - Guanda
- "Tokyo blues" di Murakami Haruki - Norvegian Wood (trad. ital. Milano, Feltrinelli)
- "Dance dance dance" di Murakami Haruki (trad. ital. Torino, Einaudi)
- "La Torre Nera" di Stephen King
- "I giorni felici di California Avenue" di Adam Langer
- "Per sempre giovane" di Gianni Biondillo, edizioni Guanda - 2006
- "Americana" di Don de Lillo
- "Denti bianchi" di Zadie Smith
- "La Danza del Pitone", di Norman Silver
- "Troppi paradisi" di Walter Siti, Einaudi
- "La fortezza della solitudine" di Jonathan  Lethem (Tropea)
- "Siamo tutti nella stessa  barca" di Owen King (Frassinelli)
- "Come dio comanda" di N. Ammaniti (Mondadori)
- "Accecati dalla luce" di Gianluca Morozzi (Fernandel)
- "Chi è quel signore vestito di bianco vicino a Bob Dylan?" di Gianluca Morozzi ("Vertigine", numero unico - 2006)
- "Il cielo sopra Parigi" di Teo Lorini (Fernandel n. 58)
- "Venerati maestri" di E. Berselli (Mondadori)
- "Zona disagio" di Jonhatan Franzen (Einaudi)
- "Una vita da lettore" di Nick Hornby
- "Ragionevoli Dubbi" di Gianrico Carofiglio - Sellerio editore
- "31 Canzoni" di Nick Hornby
- "Questa scuola non è un'azienda. I racconti del prof. Bingo" di Vittorio Vandelli
- "I ponti di Madison County'' di R. J. Waller
- "La cultura del controllo" di David Garland
- "Il paese mancato" di Guido Crainz
- "Paura e disgusto a Las Vegas" di Hunter S. Thompson
- "L'ultima tazza di caffé" di Teo Lorini (da "Posa 'sto libro e baciami" - ed. Zandegù, Torino 2007)
- "Small world" di David Lodge
- "In cerca di te" di John Irving
- "Mi ammazzo, per il resto tutto ok" di Ned Vizzini, Mondadori.
- "Parlami d'amore" di Silvio Muccino e Carla Vangelista
- "Memorie di un artista della delusione" di Jonathan Lethem (Minimum fax)
- "Boccalone. Storia vera piena di bugie" di Enrico Palandri, Milano, L'erba voglio, 1979 (ristampato da Bompiani)
- "Vedi alla voce Radio Popolare", a cura di Sergio Ferrentino con Luca Gattuso e Tiziano Bonini, Milano, Garzanti, 2006, p. 240 ("Live In Paris  - 1978").
- "Jim ha cambiato strada"(1987) di Jim Carroll. Edizione originale "Forced Entries:The Downtown Diaries 1971-1973", traduzione italiana: Milano, Frassinelli, 1997.
- "Desperation" di Stephen King
- "La bambola che dorme" di Jeffery Deaver, trad. ital., Milano, Sonzogno, 2007.
- "Testadipazzo-Brooklyn senza madre" di Jonathan  Lethem (Tropea, e in ed. tascabile Saggiatore)
- "Questo libro ti salverà la vita" di A.M. Homes
- "A long way down" (tradotto in italiano con "Non buttiamoci giù") ed. Guanda.
- "La gloria dell'indigente" di Davide Imbrogno - Ibiskos Editrice Risolo
- "Hellbook" di Michele Murino (ovvero "X-Files Bob")

 

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