MAGGIE'S FARM

sito italiano di BOB DYLAN

PARTE 466

 

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DYLANQUIZ # 10

"Dylan chiude quasi tutti i suoi concerti con Like a Rolling Stone. È come se la canzone fosse un cavallo morto e Dylan e i musicisti le girassero attorno prendendola a calci per cercare di farla rialzare. Ma di solito non ci riescono". Chi ha pronunciato questa frase ?
G.Marcus

"Cos'è 'sta merda?" era il commento a quale canzone di Self Portrait ?
Sapevo che era stato detto da G.Marcus per definire l'album in questione,ma ho sempre capito l'intero album.La song non la so'

C'è un capitolo di La Repubblica Invisibile dedicato interamente a una sola canzone dei Basement Tapes, quale ?
Lo And Behold

Qual'era il nomignolo di Mary Alice Artes nei credits di Street Legal ?
Queen Bee

A quale antico brano si rifà Man in the long black coat?
House Carpenter

In quale brano Dylan parla di un certa "Miss X"?
New Pony

Stefano C.

Caro Stefano , la canzone era "All the tired Horses" , la frase inizialmente era rivolta a questa canzone , poi è diventata il riferimento per tutto l'album. 20 punti , :o)

Mr.Tambourine

 

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1 - Greil Marcus

2 - All The Tired Horses

3 - Lo And Behold!

4 - Queen Bee

5 - House Carpenter

6 - New Pony

Buona settimana.
Otello

Anche a te , :o) 24 punti , ciao

Mr.Tambourine

 

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Dylan chiude quasi tutti i suoi concerti con Like a Rolling Stone. È come se la canzone fosse un cavallo morto e Dylan e i musicisti le girassero attorno prendendola a calci per cercare di farla rialzare. Ma di solito non ci riescono". Chi ha pronunciato questa frase ?
Greil Marcus

"Cos'è 'sta merda?" era il commento a quale canzone di Self Portrait ?
Era il commento di Greil Marcus a 'All The Tired Horses'

C'è un capitolo di La Repubblica Invisibile dedicato interamente a una sola canzone dei Basement Tapes, quale ?
Lo and Behold!

Qual'era il nomignolo di Mary Alice Artes nei credits di Street Legal ?
Queen Bee (l'ape regina)

A quale antico brano si rifà Man in the long black coat?
The Daemon Lover

In quale brano Dylan parla di un certa "Miss X"?
New Pony

ciao Alessandro

Non era "The Daemon lover" ma "House Carpenter" , le fonti da me consultate dicono questo , se la tua fonte dice così fammelo sapere che valuteremo la possibilità di accettare questa risposta come giusta , per il momento 20 punti , ciao :o)

Mr.tambourine

 

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1)Greil Marcus
2)All Tired Horses,commento di G.Marcus.
3)Lo and Behold!
4)Queen Bee
5)House Carpenter
6)New Pony

Sono stato molto sintetico ma fra il lavoro e la spiaggia ho poco tempo per il pc.Un saluto,Benedetto

Prima il dovere e poi il piacere dice un vecchio proverbio , bravo , 24 punti , ciao :o)

Mr.Tambourine

 

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Ciao Mr. Tambourine.

1) Greil Marcus affermò "Dylan chiude quasi tutti i suoi concerti con Like a Rolling Stone. È come se la canzone fosse un cavallo morto e Dylan e i musicisti le girassero attorno prendendola a calci per cercare di farla rialzare. Ma di solito non ci riescono" rispndendo alla domanda " Cosa pensa della versione lenta e triste di «Like a Rolling Stone» che Dylan propone spesso negli ultimi anni? " nel corso di una intervista rilasciata ad Andrea Colombo, pubblicata sul Manifesto del 9 novembre 2005, dal titolo "Like a rolling stone" l'eterno ritornello di una strana canzone - Un incontro con Greil Marcus che ha scritto la «biografia» del brano più noto dell'artista che domani apre a Bologna il tour italiano. Registrato oltre 40 anni fa, è anche un modo per ripensare alle menzogne e alle promesse tradite del sogno americano.
Questo è il testo integrale dell'intervista (reperibile anche su MF), nel corso della quale espone il suo pensiero anche sul significato di Love and Theft:
Con il saggio Mistery Train, nel 1975, ha rivoluzionato tutti i criteri della critica rock. Negli '80, in Lipstick Traces, ha tracciato una genealogia del punk ritrovandone le origini nei grandi e quasi segreti movimenti culturali antagonisti del XX secolo. Con La repubblica invisibile ha percorso in lungo e in largo un paese senza confini e senza tempo, forse la vera America, adoperando come mappa i Basement Tapes registrati da Bob Dylan e dalla Band nella cantina di casa, a Woodstock, nel 1967. L'argomento dell'ultimo libro di Greil Marcus è all'apparenza infinitamente più circoscritto: una canzone sola, scritta e registrata quarant'anni fa da Bob Dylan: Like a Rolling Stone. Marcus, come le è venuta l'idea di scrivere un intero libro su «Like a Rolling Stone»? Non è venuta in mente a me. Un editore mi ha proposto di scrivere il libro, e io ho risposto di no, perché ne stavo già scrivendo un altro e perché non mi sembrava una buona idea. Poi però ho iniziato a buttare giù qualche appunto e parlarne un po' in giro, e ho scoperto che tutti la trovavano invece un'ottima idea. Il bello è che quell'editore non sapeva che Like a Rolling Stone è la mia canzone preferita. Per me non si tratta di una vecchia canzone. Ogni volta che la sento la trovo diversa. E proprio questo è diventato il soggetto del libro: perché è una canzone sempre diversa, che non invecchia. La risposta a questa domanda è ovviamente nel suo libro. Può provare comunque a riassumerla? È come se né Dylan né i musicisti sapessero quello che sta per succedere nella canzone. Nella maggior parte dei dischi, la registrazione è semplicemente la copia di qualcosa: di come la canzone è stata scritta, o di un arrangiamento. Ognuno sa già tutto quello che deve fare. I musicisti si possono riferire a qualcosa. Like a Rolling Stone, invece, suona sempre come un evento: una battaglia in guerra, o un incidente stradale. Quando ti trovi nel mezzo di un evento, non sai mai cosa succederà. Non sai come andrà a finire. E un evento non può essere ripetuto. Non lo puoi suonare di nuovo, e quando lo ascolti suona sempre come se stesse succedendo in quel momento. È lo stesso elemento che l'ha affascinata nei «Basement Tapes», su cui ha scritto un libro? Forse. Nei Basement Tapes Dylan e la Band suonano per divertirsi. Non cercano di fare nulla di speciale. Ascoltarli è come spiare e origliare gente che non sa che la stai ascoltando. Detto questo, non direi che Like a Rolling Stone e i Basement Tapes siano la stessa cosa. Qual è la differenza? Nei Basement Tapes ogni canzone è parte di un insieme creato dal complesso di tutte le canzoni. Like a Rolling Stone è di per sé come un viaggio, o una ricerca. In parte perché è così lunga, in parte perché il suono è così grande che questa canzone da sola può essere un intero mondo. Stiamo parlando del Bob Dylan di 40 anni fa. Ma Dylan continua a suonare, a scrivere canzoni bellissime e a eseguire i classici in modo sempre diverso. Cosa pensa della versione lenta e triste di «Like a Rolling Stone» che Dylan propone spesso negli ultimi anni? Dylan chiude quasi tutti i suoi concerti con Like a Rolling Stone. È come se la canzone fosse un cavallo morto e Dylan e i musicisti le girassero attorno prendendola a calci per cercare di farla rialzare. Ma di solito non ci riescono. Nel libro lei parla con grande entusiasmo del penultimo cd di Dylan, «Time Out of Mind» mentre sorvola completamente sull'ultimo, «Love and Theft». Non le è piaciuto? Time out of Mind è un cd così grande che nessuno avrebbe potuto fare due dischi altrettanto belli di seguito. Ma anche Love and Theft è molto bello. Le racconto una cosa poco nota: avevo sentito dire che l'ultima e a mio parere miglior canzone, Sugar Baby, è identica a una vecchia canzone di un cantante della Louisiana, Gene Austin. Così ho comprato un suo album e l'ho ascoltata. Non ricordo il nome, ma la si può facilmente trovare su Internet, cercando su Google Dylan e Gene Austin insieme. Non solo è davvero identica a Sugar Baby, a parte le parole, ma è anche una delle canzoni più belle che ho sentito in tutta la mia vita. L'ho fatta ascoltare a mio padre, che ha 88 anni, e a mia figlia, che ne ha 35, ed entrambi sono rimasti choccati dalla sua bellezza. Questo dimostra che il titolo del cd (Amore e furto) va preso alla lettera: Dylan ama quel che ruba e ruba quel che ama. Del resto il titolo esatto è con le virgolette, «Love and Theft», perché è stato a sua volta rubato dal titolo di un libro sui Black Minstrels scritto da un mio amico. Ha visto il film di Martin Scorsese su Dylan, «No Direction Home»? Sì. L'ho presentato in occasione della prima mondiale, al Film Festival di Telluride, in Colorado. È pieno di suspence ed è davvero un film. Dovrebbe essere visto in un cinema, con molte persone, non in tv o in dvd. Perché parla di suspence? La prima metà racconta l'affascinante storia di un ragazzo che scopre chi è e cosa può fare. Nella seconda parte è come se lo stesso musicista, dopo averlo scoperto, non lo sapesse più. La musica diventa così forte e potente che, mentre guardi le performances, pensi che così non può continuare, che qualcuno finirà per farsi male. E questa è suspence. Alla fine di «Lipstick Traces», pubblicato negli anni '80, scriveva, più o meno: «Quando si sentirà qualcosa di così potente come fu `Anarchy in Uk', dei Sex Pistols nel '76, significherà che il mondo ha fatto un altro giro». Ha poi sentito una musica di tale potenza? No. Di soliti senti una canzone che ti piace, poi però ne senti un'altra che ti fa sembrare quella precedente un po' più piccola. Ma in Anarchy in Uk è come se qualcuno stesse chiedendo che tutto il mondo cambi, non importa se in meglio o in peggio, e che cambi in quello stesso istante. E io non ho mai sentito una canzone che faccia sembrare quella canzone dei Sex Pistols e quella domanda meno potenti, meno grandi. A cosa sta lavorando adesso? Ho appena finito un libro: The Shape of Things to Come: Prophecy and the American Voice. Parla dell'idea del patto con Dio e della sua rottura, come parte fondamentale dell'identità americana. L'America comincia con i Puritani, che si ritengono i nuovi figli di Israele, legati a Dio da una reciproca promessa. Un secolo e mezzo più tardi, gli Usa divennero un paese fondato sulle promesse di libertà, fraternità e uguaglianza fatte dai suoi cittadini a se stessi. Ma erano promesse così grandi che dovevano inevitabilmente essere violate e disattese. Gli Usa sono diventati così un paese la cui identità è basata sulla rottura delle sue promesse originarie. Il libro affronta questo argomento parlando di alcune figure storiche, come Lincoln e Martin Luther King, ma soprattutto tratta di come si è confrontata con questo tema l'arte contemporanea: Philip Roth, David Lynch, Allen Ginsberg, David Thomas dei Pere Ubu... A proposito di promesse tradite, come giudica la presidenza Bush e la guerra in Iraq? È un governo terribile. L'idea di un paese che tradisce se stesso è oggi il nostro dramma nazionale quotidiano. Non era così anche ieri, con la guerra nel Vietnam ad esempio? La guerra nel Vietnam e quella in Iraq non sono la stessa cosa. Quella del Vietnam è stata una guerra orribile e criminale, tuttavia è stata una guerra portata avanti da almeno tre presidenti: credevano che fosse necessaria. Era davvero un tipo di politica nazionale. Quella in Iraq, invece, è una faccenda privata del presidente Bush, fatta apposta per aumentare il potere di un gruppo molto ristretto. Sembra che sia anche questa una politica nazionale, invece è molto vicina a essere la guerra personale di George Bush. E penso sinceramente che non abbia proprio nulla a che fare con gli attacchi dell'11 settembre 2001 su New York e Washington.

2) "Cos'è 'sta merda?" era il commento alla prima canzone del disco Selfportrait, All The Tired Horses, sempre di Greil Marcus, sulla rivista Rolling Stone. Di questo pesante giudizio, Marcus parla anche nell'intervista rilasciata a Paolo Vites, per la rivista Jam, in occasione della pubblicazione de "La Repubblica invisibile". A Vites che pone la domanda "Una di queste sue recensioni è passata alla storia, come esempio di coraggio e spregiudicatezza, in un campo dove difficilmente i giornalisti hanno il coraggio di parlar male di un grande nome del rock. Nel 1970, la sua recensione del disco di Bob Dylan, Selfportrait, cominciava con la frase "Cos'è 'sta merda?". Non ebbe paura di qualche reazione da parte dell'artista o della casa discografica?" Marcus risponde " Assolutamente no, riportai semplicemente quello che tutti dicevano di quel disco. Credo che ebbe tanta eco perché era la prima volta che un giornalista usava quell'espressione. Non volevo imporre il mio giudizio personale con quella frase, era piuttosto come l'inizio di una conversazione tra amici che ascoltano un disco, tanto che nel corso della recensione riportavo i commenti di amici, di colleghi giornalisti e della gente per la strada a proposito di Selfportrait. Bisogna ricordare che, a quei tempi, un disco così da parte di Bob Dylan fu un vero shock nella società americana: pessime canzoni, quasi tutte di altri cantanti... Per essere precisi, poi, la frase "Cos'è 'sta merda?" era il commento alla prima canzone del disco, All The Tired Horses. Se avessi cominciato con una frase tipo "Molta gente è turbata dal nuovo disco di Bob Dylan", credo che nessuno sarebbe rimasto colpito da quella recensione, fu davvero un inizio efficace...".

3) Ne "La repubblica invisibile" un intero capitolo è dedicato a Lo And Behold.

4) il nomignolo di Mary Alice Artes nei credits di Street Legal è "Queen Bee". Mary Alice Artes, è un attrice di colore, che sembra abbia avuto una relazione con Dylan. Era una fervente cristiana, membro della chiesa evangelica Vineyard Fellowship, e si ritiene abbia avuto un ruolo fondamentale nella conversione al cristianesimo di Dylan. A lei è verosimilmente dedicata "Precious Angel" dall'album "Slow Train Coming" e probabilmente anche "Groom Still Waiting At the Altar" e "Caribbean Wind."

5) Man in the Long Black Coat sembra che si richiami alle ballate inglesi del Cinquecento in cui è presente la figura del demonio come amante che viene a portar via la donna dal villaggio.

Bacioni Marina


As usual , la risposta è più che un saggio , però mancano due risposte , il titolo della canzone alla quale è ispirata Man in the long black coat  ed in quale brano Dylan parla di una certa "Miss X" , purtroppo non posso assegnarti lo special bonus , sarà per la prossima , 16 punti , ciao :o)

Mr.Tambourine

 

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Segnalo questo post nel mio blog che testimonia l'eccezionale
esperienza di un concerto intimo (causa pioggia) di Roger McGuinn a cui ho assistito domenica scorsa ad Asti

http://gaetanolopresti.wordpress.com/2009/07/07/roger-mcguinn-the-founder-of-the-byrds-unplugged-ad-asti/

Gaetano LoPresti

Caro Gaetano , davvero grazie per la segnalazione. Nel guardare i filmati sono rimasto allibito di come una vera Star come Roger abbia suonato come se si fosse trovato con un gruppo di amici , non molti artisti (specialmente italiani) l'avrebbero fatto , ma questa è la forza dei GROSSI CALIBRI come Roger !!!! :o)

Roger McGuinn - Chimes of Freedom (Bob Dylan) - Asti Musica -

Roger McGuinn - Drug Store Truck Drivin Man (Roger McGuinn/Gram Parsons) - Asti Musica - 05.07.09

Roger McGuinn - Ballad of Easy Rider (Roger McGuinn) - Asti musica 05-07-09

Mr.Tambourine

 

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Ho visto la foto dall'alto.Ma quale e' la villa? La piu' grande?
Ho il dubbio che nessuna sia di Dylan perche' ho visto un altra foto credo anni 70 quando stava in costruzione in cui compare un enorme cupola tipo oro o rame che non vedo qui.
Inoltre la villa di Bob e' circondata da enormi ettari di terreno che qui non mi sembra di vedere.
Alla prossima.Stefano C.

 

Confrontando le due viste , a rigor di logica dovrebbe essere questa , ciao :o)

Mr.Tambourine

 

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Ciao Mr. Tambourine,
scrivo di rado ma vi leggo tutti i giorni e, a questo proposito, butto lì un’ idea: non sarebbe possibile tenere le risposte ai quiz in un’ area separata dalla talkin?
Attendevo il lunedì per leggere le opinioni degli altri animali della fattoria ma adesso sono da cercare col lumicino fra mail che riportano le stesse risposte…
Comunque è solo una mia opinione.

Visto che è ripartita da zero la classifica dei dischi, ti posto la mia:

1. Bringing it all back home
2. The freewheelin’
3. Highway 61 revisited
4. Desire
5. Blood on the tracks
6. Infidels
7. John Wesley Harding
8. World gone wrong
9. Time out of mind
10. Street legal

Ciao da Roberto the Lizard

Caro Roberto , capisco che a volte la cosa può risultare monotona , ma ci sono risposte che vale davvero la pena di leggere , e la talking è stata ideata per queste cose. Capisco anche che in anni migliori la talking era più ricca , più gente scriveva , ma allora c'erano anche gli argomenti da discutere o confrontare. Oggi questi argomenti scarseggiano , è difficile sempre parlare della voce di Dylan , della backing band o parlare all'infinito dell'ultimo CD di Bob. MF è talmente ricco e completo che possiamo dire che tutto quello che c'era da dire su Bob è stato detto ( le novità arrivano col contagocce ), quindi capisco la stanchezza e la difficoltà dei Maggiesfarmer nel trovare nuovi argomenti. Bob sembra tirare a campare con questo infinito  Neverendingtour , sembra essere avvolto da una specie di inedia da palco , sembra impantanato in una palude di mediocrità , dove niente ha più realmente una grossa importanza , fa sempre le stesse cose e molte volte male , ma credo che non gliene freghi più di tanto , stare sul palco è quel che è rimasto della sua vita , e lui ci sta , non gli importa come , non gli importa del pubblico , non gli importa della band che lo accompagna , non gli importa più di tante cose , forse continua a divertirsi ugualmente , forse la stanchezza ha preso anche lui , basta sentire TTL per capire che anche l'ispirazione questa volta è andata in ferie , l'affidare ad Hunter la maggior parte dei testi ne è la conferma. Anche noi , pian piano , ci siamo rassegnati a questo stato di cose , abbiamo accettato Bob per quello che ci da oggi , ricordando con piacere ed affetto quello che ci ha dato in passato. Tutti vorremmo nuovi albums all'altezza di Blood on the tracks , Oh Mercy , Blonde on blonde , Love and Theft al posto di Together Through Life con le sue roadhouse songs , ma il tempo passa per tutti , anche per Bob , nemmeno lui può rimanere FOREVER YOUNG.....

Aggiornerò la classifica degli album , con questa sono in arretrato di tre votazioni , ma in questo periodo ho avuto diverse cose da fare e non sono riuscito a tenere tutto aggiornato....

Mr.Tambourine

 

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ciao a tutti i maggfarmers,
vorrei consigliarvi vivamente questo sito, (per chi non lo conosce); naturalmente si parla anche di Bob:

http://carnivalsaloon.blogspot.com/

Michele Lenzi

Grazie Michele , il sito è ben fatto ed interessantissimo , peccato che sia in inglese , quindi non proprio fruibile da tutti , alla prossima , :o)

Mr.Tambourine

 

DYLANQUIZ 2009 -  

clicca qui per la classifica
 

CLASSIFICA ALBUM PIU' VOTATI

1) Blonde on blonde..............................................................voti 10

2) Blood on the tracks...........................................................voti 9

3) Highway 61 revisted..........................................................voti 8

4) Oh Mercy .........................................................................voti 6
Desire

5) The freewheelin' Bob Dylan.............................................voti 5

6) Tell Tale Signs..................................................................voti 4
    Modern times
    Bringing it all back home

7) The times they are a-changin'..........................................voti 3

8) Empire burlesque............................................................voti 2
    Knocked out loaded
    Planet waves
    Time out of mind
    The basement tapes
    Rolling Thunder Revue 1975
    Love and Theft
    Street legal
    John Wesley Harding
    Another side of Bob Dylan

9) "Love and Theft" ............................................................voti 1
    Budokan
    Planet waves
    Knocked out loaded
    Pat Garrett and Billy the Kid
    Love and Theft
    Mtv Unplugged
    Under The Red Sky

 

CLASSIFICA CANZONI PIU' VOTATE

1) Like a rolling stone............................................................................voti 5

2) Mississippi.........................................................................................voti 4

3) Forever young...................................................................................voti 3
    Mr. Tambourine man
    All along the watchtower
    Sara
    Desolation row
    Sad eyed lady of the lowlands

4) Miss the Mississippi..........................................................................voti 2
    Red river shore
    Not dark yet
   The man in me
   Romance in Durango
   Workingman's blues # 2
   All along the watchtower
   Romance in Durango
   Sara
   Stuck inside of Mobile with the Memphis blues again
   Shelter fron the storm

5) Dont think twice it's all right.............................................................voti 1
   Changin' of the guards
   It's all over now baby blue
   A hard rain's a-gonna fall
   Man in the long black coat
   Knockin' on heaven's door
   Slow train coming
   Blowin’ in the wind
   Series of dreams
   Brownsville girl
   You're a big girl now
   To Ramona
   Maggie's Farm
   Visions of Johanna
   Ballad of a thin man
   One more cup of coffee
   Subterrean homesick blues
   Idiot Wind
   Moonshiner
   Most of The Time
   Tonight I'll Be Stayin' Here With You
   Ain't Talkin'
   Things Have changed

 

LE CITAZIONI DYLANIANE NEI FILM

Nota: in questa lista vanno inseriti solo ed esclusivamente i film in cui Dylan viene citato in qualche modo (il suo nome, un verso di una sua canzone, un poster, una copertina di un disco, o qualsiasi altro rimando di questo genere) e non quelli in cui appaiono semplicemente sue canzoni o cover delle sue canzoni (nè ovviamente quelli direttamente dedicati a lui come "Io non sono qui" o quelli fatti da lui of course... ;o) )
Aiutateci ad allungare la lista e segnalate, segnalate, segnalate...

"the reader", con kate winslet
"Valzer con Bashir" di Ari Folman
"Hurricane , il grido dell'innocenza - di Norman Jewison
"Come Dio comanda" - di Gabriele Salvatores - Knoockin' on heaven's door - Anthony & The Johnsons - OST di ( I'm not there )
"L'uomo che cadde sulla terra", protagonista David Bowie
"Chi è Herry Kellerman e perché dice quelle terribili cose su di me?" - Dustin Hoffman
In treatment - fiction televisiva
We shall overcome , una lezione di vita - di Niels Arden Oplev (2005) - Il Proff. Freddie cita Bob Dylan sfogliando i dischi con Frits .
Una casa alla fine del mondo"(con Colin Farrell 2004 )
It's a free world, di Ken Loach
Vanilla sky, di Cameron Crowe
Ma il cielo è sempre più blu, di Marco Turco (Fiction TV)
The ladykillers, di Ethan Coen e Joel Coen
Grindhouse (segmento Deathproof), di Quentin Tarantino
Ricky e Barabba, di Christian De Sica
Vacanze di Natale 2000, di Carlo Vanzina
Dangerous Minds, di John N. Smith
Simpson (vari episodi del cartone animato di Matt Groening)
Due nel mirino, di John Badham
Lady in the water, di M. Night Shyamalan
Walk the line, di James Mangold
The Doors, di Oliver Stone
Scrivimi una canzone
Blow, di Ted Demme
Bob Roberts, di Tim Robbins
The Hunted - La preda, di William Friedkin
Interstate 60, di Bob Gale
Be Cool, di F. Gary Gray
L'amore e' eterno finche' dura, di Carlo Verdone
Al Lupo Al Lupo, di Carlo Verdone
Forrest Gump - ( Blowing in the wind )
Io e Annie , di Woody Allen ( Just like a woman )
"Pensieri pericolosi" di John N. Smith. Si parla Dylan, in particolare di "Mr. Tamburine Man".


 

I RIFERIMENTI A DYLAN NEI ROMANZI O IN ALTRE OPERE LETTERARIE
 

Vuoi contribuire ad allungare la lista sottostante? Segnala a spettral@gmail.it i romanzi, i racconti o le altre opere letterarie  in cui viene citato direttamente o indirettamente Bob Dylan .

- "Prestami una vita" di Gianni Zanata (Edizionirebus, 2008)
- "Siamo tutti nella stessa barca" di Owen King (Frassinelli)
- "Come dio comanda" di N. Ammaniti (Mondadori)
- "Accecati dalla luce" di Gianluca Morozzi (Fernandel)
- "Chi è quel signore vestito di bianco vicino a Bob Dylan?" di Gianluca Morozzi ("Vertigine", numero unico - 2006)
- "Il cielo sopra Parigi" di Teo Lorini (Fernandel n. 58)
- "Venerati maestri" di E. Berselli (Mondadori)
- "Zona disagio" di Jonhatan Franzen (Einaudi)
- "Una vita da lettore" di Nick Hornby
- "Ragionevoli Dubbi" di Gianrico Carofiglio - Sellerio editore
- "31 Canzoni" di Nick Hornby
- "Questa scuola non è un'azienda. I racconti del prof. Bingo" di Vittorio Vandelli
- "I ponti di Madison County'' di R. J. Waller
- "La cultura del controllo" di David Garland
- "Il paese mancato" di Guido Crainz
- "Paura e disgusto a Las Vegas" di Hunter S. Thompson
- "L'ultima tazza di caffé" di Teo Lorini (da "Posa 'sto libro e baciami" - ed. Zandegù, Torino 2007)
- "Small world" di David Lodge
- "In cerca di te" di John Irving
- "Mi ammazzo, per il resto tutto ok" di Ned Vizzini, Mondadori.
- "Parlami d'amore" di Silvio Muccino e Carla Vangelista
- "Memorie di un artista della delusione" di Jonathan Lethem (Minimum fax)
- "Boccalone. Storia vera piena di bugie" di Enrico Palandri, Milano, L'erba voglio, 1979 (ristampato da Bompiani)
- "Vedi alla voce Radio Popolare", a cura di Sergio Ferrentino con Luca Gattuso e Tiziano Bonini, Milano, Garzanti, 2006, p. 240 ("Live In Paris - 1978").
- "Jim ha cambiato strada"(1987) di Jim Carroll. Edizione originale "Forced Entries:The Downtown Diaries 1971-1973", traduzione italiana: Milano, Frassinelli, 1997.
- "Desperation" di Stephen King
- "La bambola che dorme" di Jeffery Deaver, trad. ital., Milano, Sonzogno, 2007.
- "Testadipazzo-Brooklyn senza madre" di Jonathan Lethem (Tropea, e in ed. tascabile Saggiatore)
- "Questo libro ti salverà la vita" di A.M. Homes
- "A long way down" (tradotto in italiano con "Non buttiamoci giù") ed. Guanda.
- "La gloria dell'indigente" di Davide Imbrogno - Ibiskos Editrice Risolo
- "Hellbook" di Michele Murino (ovvero "X-Files Bob")

scrivete a : spettral@gmail.it