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Between Trains – il Nuovo Album di Graziano Romani

 

 

 

il video di Between trains clicca qui

 

Ex leader degli emiliani Rocking Chairs, unico italiano a comparire negli album tributo a Springsteen, amico di Elliot Murphy, e icona del rock mainstream italico, Graziano Romani, autore dell’inno dell’Inter, è uno dei migliori cantanti rock italiani. Purtroppo, in un paese alle volte troppo “neomelodico” come il nostro, resta lontano dalla ribalta, ma ha una nutrita schiera di fedelissimi che rendono happening i suoi sudatissimi concerti. Dopo un album di brani originali in italiano (Tre Colori) e l’ispirato omaggio a Bruce Springsteen di Soul Crusader, Graziano torna al disco di cover con Between Trains, dove rielabora canzoni poco note di artisti titanici come Peter Gabriel, Bruce Springsteen, Joni Mitchell, Van Morrison e naturalmente Bob Dylan… Perle della raccolta i brani Genesis Hall dei Fairport Convention, interpretata con un pathos da pelle d’oca, e la title track, misconosciuto ma splendido brano di Robbie Robertson, scritto per il film King of Comedy di Martin Scorsese e interprato da un magistrale Robert De Niro…
(Mauro Gervasini)

Graziano Romani, Between Trains – Freedom Rain, 2008

(Nota di Graziano Romani)

Mi è sempre piaciuto suonare le cover, interpretare le canzoni di altri artisti, cercando di aggiungere le mie sensazioni e la mia personalità. Ho sempre cercato di imparare le canzoni di tutti i cantautori che ho ammirato, e di tutti i grandi artisti che mi hanno influenzato. Proprio dall’inizio –fin dai giorni in cui ero il leader della mia prima band, i Rocking Chairs - anche prima di pensare di provare a scrivere delle canzoni mie, ho suonato centinaia di covers nei concerti dal vivo, e le ho spesso incluse anche nei miei dischi di studio. Questo album è molto importante per me, tredici splendide canzoni che ho scelto seguendo tutta l’anima e l’ispirazione che riescono ad infondere: alcune sono molto conosciute ed altre no, alcune sono degli hit, degli inni o dei poemi o forse solo dei semplici testi messi in musica, ma credetemi, ogni singolo brano racconta una storia. Queste canzoni mi hanno influenzato, eccitato, mi hanno aiutato a crescere, mi hanno stimolato e meravigliato, mi hanno commosso e divertito, ed assolutamente mi hanno fatto sentire bene.
Spero che possano regalare le stesse sensazioni anche a voi. Questo disco è dedicato a tutti i miei amici, ai miei appassionati e agli Spiriti Liberi.
 

La Recensione del Disco

Between Trains raccoglie tredici brani che hanno ispirato la musica di Graziano e gli hanno offerto la possibilità di raccontare, una storia. Non sono canzoni “minori, alcune sono note, altre no, qualcuno è stato un hit e qualcun altro è semplicemente un piccolo poema in musica, tutte concorrono però a creare l'universo dentro cui Romani si è mosso in questi anni attraversando con la sua musica. Che un artista italiano riesca con gusto, sentimento, ed una intensa interpretazione a spaziare da Robbie Robertson a Joni Mitchell, da Bob Dylan a Van Morrison, fino a Warren Zevon, è un successo che premia sia la sua bravura sia la tenacia di chi crede che queste non siano solo canzonette ma il tratto profondo di una cultura che da noi è ignorata se non addirittura bistrattata.

Sebbene siano note le sue connessioni col rock americano, Graziano Romani non ha mai negato che quando una canzone ha anima ed una storia da raccontare non importa la sua origine. Così dal patrimonio dal reggae arriva una tribolata Strugglin' Man di Jimmy Cliff trasformata a ballata e ancora in campo internazionale l'amato Van Morrison viene omaggiato con un’intensa e personale versione di Brand New Day (da Moondance) dove si apprezza l'arrangiamento di violino di Giulia Nuti e Peter Gabriel, altra vecchia passione di Romani, è riesumato attraverso White Shadow, titolo estratto dal suo lontano secondo disco solista.
Poi c'è Richard Thompson di cui è offerta una versione coi fiocchi (tra le cose migliori dell'intero Between Trains) di Genesis Hall dal repertorio dei Fairport Convention, impreziosita dalle chitarre di Tede Tedeschini e dal piano di Chris Gianfranceschi.

Decisamente innovative sono le rielaborazioni di Last Chance Lost di Joni Mitchell, nell'originale un brano dipinto a tinte jazz che qui si trasforma in un esperimento ai confini del folk con il misurato lavoro delle chitarre acustiche (Romani e Giacomo Baldelli), della viola di Giulia Nuti, del contrabbasso di Massimo Ghiacci e delle percussioni di Gigi Cavalli Cocchi. Non poteva mancare Springsteen presente con la "negroide" Real World e Dylan, la cui già meravigliosa Don't Fall Apart On Me Tonight qui brilla come uno degli highlights del disco con Graziano che dà fondo a tutto il suo cuore di vocalist arrochito e passionale e la band (i fidi Max Ori e Pat Bonan alla sezione ritmica), Gianfranceschi all'organo e Cristiano Marmotti alla chitarra, che suona alla grande creando un commovente pathos da rock ballad. Altre perle del disco sono l'intima e riflessiva interpretazione di Mutineer di Warren Zevon dove Erik Montanari si fa notare con la chitarra e una struggente Wichita Lineman di Jimmy Webb, autore molto stimato da Romani, il cui tema viene immalinconito ancora di più dalla voce scura e bluesata di Romani mentre un bell'inciso del chitarrista Max Cottafavi aggiunge una componente di rock disperato e romantico estraneo alla versione di Webb.

Prodotto dallo stesso Romani, Between Trains si avvale della partecipazione di un nutrito stuolo di amici e musicisti che offrono solidità al generale umore soul-folk-rock del disco e contribuiscono ad arrangiamenti asciutti ed essenziali, in linea con la visione personale che l'artista ha voluto dare a queste canzoni, tredici perle grandi e piccole che sono il cuore e l'anima di una avventura musicale che merita rispetto e attenzione anche se nata dalle nostre parti.
Uno dei dischi migliori della sua carriera

(da Buscadero)

Il disco traccia per traccia

1. GENESIS HALL (Richard Thompson) from the FAIRPORT CONVENTION album UNHALFBRICKING

2. BETWEEN TRAINS (Robbie Robertson) from the original soundtrack of Martin Scorsese’s film KING OF COMEDY

3. THE LIVING END (Judee Sill) from JUDEE SILL lost third album

4. SOUND OF FREE (Dennis Wilson/Mike Love) from the DENNIS WILSON AND RUMBO single SOUND OF FREE b/w LADY

5. MUTINEER (Warren Zevon) from the WARREN ZEVON album MUTINEER

6. BRAND NEW DAY (Van Morrison) from The VAN MORRISON album MOONDANCE

7. WICHITA LINEMAN (Jimmy Webb) from the JIMMY WEBB album TEN EASY PIECES

8. DON’T FALL APART ON ME TONIGHT (Bob Dylan) from the BOB DYLAN album INFIDELS

9. GRACE DARLING (Dave Cousins) from the STRAWBS album GHOSTS

10. WHITE SHADOW (Peter Gabriel) from the album PETER GABRIEL 2

11. LAST CHANCE LOST (Joni Mitchell) from the JONI MITCHELL album TURBULENT INDIGO

12. REAL WORLD (Bruce Springsteen/Roy Bittan) from the BRUCE SPRINGSTEEN album HUMAN TOUCH

13. STRUGGLING MAN (Jimmy Cliff)


Discografia e collaborazioni di Graziano Romani

STORIE DALLA VIA EMILIA

C’E’ BISOGNO DI UN SOGNO

MEGAJAM 5 (contiene la cover di Simple twist of fate di Bob Dylan)

FREEDOM RAIN

LOST AND FOUND- SONGS FOR THE ROCKING CHAIRS

SOUL CRUSADER -

UP IN DREAMLAND

PAINTING OVER RUST

CONFESSIONS BOULEVARD

LIGHT OF DAY – (cd doppio) – Tributo a Bruce Springsteen (con il brano The Promise)

ONE STEP UP – The songs of Bruce Springsteen (cd doppio) - Rocking Chairs, (col brano Restless Night)


(fonte Shooting Star)