MAGGIE'S FARM

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I FANTARACCONTI DYLANIANI

La curiosa vita di Numero 3

 


La navicella si stava pigramente allontanando dall’astronave madre che stazionava nello spazio fungendo da base di partenza e di arrivo di tutte le missioni che Numero 1 assegnava ai suoi subalterni.
“Bene , questa volta che dovrò fare di bello ?” chiese Numero 3.
“Questa volta ti ho assegnato un compito divertente mio caro Numero 3!” fu la risposta del Capo Supremo delle 6 galassie , una federazione di pianeti che da qualche miliardo di anni si era assunta l’incarico di mantenere stabile l’equilibrio spaziale in quel settore dell’universo.
“Come quella volta che mi avete fatto fare Socrate ?” chiese ridendo Numero 3.
“Non sempre si può fare quello che si vuole , a volte bisogna anche adattarsi” disse gravemente Numero 1.
“D’accordo , ma perchè sempre a me le cose più sgradevoli ? Una volta mi avete mandato nel bel mezzo di un’era glaciale , a vivere in una caverna , a combattere contro uomini che erano più scimmie che umani , animali ferocissimi , orsi delle caverne , tigri dai denti a sciabola , bufali grandi come la nostra navicella , Mammut alti come un palazzo di tre piani , ed io dovevo abbatterli con dei pezzi di legno con una pietra appuntita legata in cima , e poi non so cos’altro ancora...ah....un freddo pazzesco , coperto in qualche modo da rozze e puzzolenti pelli di animali , fumo a volontà negli antri oscuri dove gli occhi piangevano anche se non ne avevano voglia.....”
“Numero 3 , non essere così disfattista , la tua presenza è stata più che utile , hai insegnato a quella gente il senso di appartenenza tribale , hai mostrato loro come costruire asce , lance , arco e frecce servendosi di legno , pietra e nervi d’animali , hai insegnato loro a mangiare la carne cotta , ad avere un senso di rispetto per gli dei e, soprattuto hai insegnato loro una delle più nobili arti che un uomo possa mai imparare , la pittura” disse compiaciuto Numero 1.
“Si , va bene , intanto però voi ve ne stavate al caldo nella vostra stanza sull’astronave madre , in mezzo alla neve e al ghiaccio c’ero io , è stato forse bello , forse utile , ma per niente divertente. Per non parlare poi delle altre impossibili cose che mi avete dato il compito di realizzare a beneficio di questo minuscolo pianeta , è la trentesima volta che mi mandate giù a mettermi nei panni di quello che insegna le cose , e tutti mi hanno sempre guardato come un qualcosa di sovrannaturale , uno stregone , un mago , ho evitato il rogo un sacco di volte , ma voi non capite queste cose “.
“Caro numero 3 , prima di diventare Numero 1 sono stato anch’io un numero qualunque , e ben peggio di numero tre , le cose che tu stai facendo qui io le ho fatte milioni di anni fa in altre tre galassie , non lo sapevi ?” chiese alquanto seccato Numero 1.
“Chi l’avrebbe mai detto – esclamò Numero 3 – ho sempre pensato che voi siate nato Numero 1 , senza far la trafila che abbiamo dovuto fare io e Numero 2 , perdonatemi questa sciocchezza “.
“Non preoccuparti Numero 3 , un giorno anche tu diventarai Numero 1 di qualche altra galassia , ma qui ne abbiamo ancora per 500.000 anni terrestri , perciò mettiti in pace , l’attesa non sarà vana ma sarà certamente lunga”.
“Meno male , sono già morto una ventina di volte e non è una cosa piacevole , la morte in se stessa non conta perchè mi fa tornare al mio stato attuale , ma le torture ed i supplizzi sono una cosa dura da sopportare , le pugnalate poi non fanno per niente piacere “.
“Si ricordo – disse Numero 1 – quando ti ho mandato a fare Giulio Cesare , hai costruito un impero , non sei stato contento della tua opera ?”
“Della mia sì , ma di quella di Bruto e Cassio mica tanto !" esclamò ridendo Numero 3.
“Sei stato grande quando ti ho mandato a costruire le piramidi , incredibile il sistema usato per sollevare quei giganteschi blocchi ad altezze potremmo dire per quei tempi vertiginose “ commentò Numero 1.
“Si , l’idea di sfruttare la forza del vento combinata con quella dell’acqua fu veramente geniale , un’ispirazione che mi venne così , sui due piedi , senza stare a pensarci sopra per lungo tempo , l’idea giusta al momento giusto “.
“Come ti chiamavi quella volta ?” chiese Numero 1.
“Imothep , primo architetto del regno dall’Alto e del Basso Egitto , venerato e stimato da tutti , Faraone compreso....e sì....fu una grande impresa , gigantesca , oggi gli uomini , con tutta la tecnologia moderna a disposizione , non sarebbero ancora in grado costruire una piramide come ho fatto io !”.
“ Questo è vero , ma il ruolo più bello in assoluto che hai interpretato qual’è stato ?” chiese curioso Numero 1.
“Umh.....senz’altro Leonardo da Vinci , il più affascinante.....in quel periodo mi venivano le idee come mai , mi svegliavo e qualcosa di nuovo appariva ai miei occhi , sensazioni direi uniche , profonde , che hanno lasciato un’impronta indelebile nell’umanità”.
“Ora hai un’altra occasione di questo genere , sei pronto ?” chiese Numero 1.
“Prontissimo – rispose Numero 3 – chi devo fare stavolta ?”.
“Dovrai dare una svolta alla musica , scrivere un capitolo indelebile nella storia musicale dell’umanità “.
“Interessante , davvero interessante , credo che mi piacerà “ disse Numero 3.
“Ti chiamerai Bob Dylan – disse Numero 1 – e dovrai essere il meglio di tutti “.
“State tranquillo Numero 1 , sono perfettamente all’altezza di questo incarico , credo che sarà anche divertente”.
“Sono d’accordo con te Numero 3 , allora buon viaggio , ci vediamo fra qualche anno “.
“Va bene Numero 1 , allora arrivederci......comincia un'altra avventura, andiamo a cambiare la musica sulla terra , a fare questo........come si chiama.......ah si , Bob Dylan “ disse Numero 3 con il cuore gonfio di felicità.
 

( A man with no name )