MAGGIE'S FARM

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An Evening with Alessandro Carrera

Teatro Marconi - Cinisello Balsamo – 21.05.2009

 
 

Musicisti                                                         Set List:

The band with no name

Ed Seagraves                                                 Blowin’in the Wind
Silvio Pozzoli                                                 All Along the Watchtower
Roberto Muru                                                Lay Lady Lay
Moreno Meroni                                              The Mighty Quinn
Mauro Garavello                                            Positively 4th Street
“Minuccio”De Vivo                                       Blind Willie McTell
Salvo Correri                                                  Just Like a Woman
                                                                        Visions of Johanna
                                                                        Knockin’on Heavan’s Door
                                                                        Beyond Here Lies Nothin

K&K Project 

Chiara Colombo                                              Mr.Tambourine man
Claudio Cupelli                                               Like a rolling stone

Alessandro Carrera                                        

                                                                        Dark Eyes
                                                                        Positively Van Gogh

La magnifica serata, organizzata dall’Associazione Culturale “Fermata Facoltativa” di Cinisello Balsamo, dedicata a Bob Dylan, ha avuto il valore aggiunto della presenza di Alessandro Carrera, la voce italiana più autorevole sul Menestrello del Minnesota. Il direttore del programma di Studi Italiani, presso l’Università di Houston nel Texas, responsabile della traduzione, tra gli altri, di lavori quali “Tarantula” e “Chronicles – Vol. 1”, il prof. Carrera ha pubblicato “La voce di Bob Dylan” Ed. Feltrinelli 2001 e l’imponente lavoro di traduzione di oltre trecentocinquanta canzoni intitolato “Lyrics 1962-2001” Ed. Feltrinelli 2006.

Dopo una performance altamente professionale di un gruppo di musicisti formatosi appositamente per l’occasione, che hanno suonato per noi dei pezzi classici di Dylan come “Blowin’in the Wind”, “All Along the Watchtower” e “Lay Lady Lay”, il prof. Carrera è salito sul palco e ci ha portati non solo lungo la mitica “Highway 61” ma ci ha anche guidati attraverso le strade tortuose del Folk-Blues Rock, lambendo il Jazz, la Blue-Grass del delta del Mississipi, i movimenti sociali della protesta di bianchi e neri e dei diritti umani, con il film di Dylan al Lincoln Memorial di Washington, accompagnato da Joan Baez nell’agosto del 1963, a pochi metri da Martin Luther King, nel giorno in cui proclamò il suo più famoso discorso, e Dylan cantava “When The Ship Comes In” e “Only A Pawn In Their Game” a una folla stimata da cinquecentomila a un milione di persone. Dylan nel 1966, Manchester: dalle accuse di “Giuda” e le manovre politiche dietro all’intero tour britannico, all’incredibile cambio in Dylan in poco più di dieci anni dal concerto del 1964, dalla performance di It Ain’t Me Babe” alla devastante, bellissima e stupenda versione di “Rolling Thunder Review” del 1975. Strabiliante!

Con il tempo a sua disposizione che stava per terminare, il prof. Carrera aprì un capitolo enorme sul capolavoro “Blind Willie McTell”. La storia della sua melodia ha radici profonde nel Blues dei coloni inglesi, scozzesi e irlandesi fino ai cowboys del Wyoming del 1800. Fu una lezione che avrebbe potuto durare per ore e io sarei stato felice di star seduto comodamente ad ascoltarlo per tutta la notte. Una rivelazione importante e senza prezzo e non potrò mai ringraziare abbastanza il prof. Carrera per una serata estremamente interessante e divertente.

Con così tanto materiale e così poco tempo, spero vivamente che questo tipo di iniziative possano presto ripetersi e suggerisco a tutti gli appassionati di musica e non solo ai fan di Dylan, di non osare perdere un’opportunità del genere la prossima volta che si presenterà.

Su un piano più personale, posi al professore alcune domande. Ci aveva già menzionato che la sua canzone preferita è “Mr. Tambourine Man”. Quando gli chiesi quale fosse il suo album preferito mi rispose: “Highway 61”. Gli chiesi anche se fosse possibile parlare del periodo cristiano di Dylan ma, concordando con me, disse che ci sarebbe voluto molto più tempo di quello avuto a disposizione. Alla fine, gli chiesi anche se avesse mai incontrato Dylan. Mi rispose in inglese “Not yet”. Per me fu un “Not yet” ottimistico. Suonò come un uomo con uno scopo: se qualcuno ci riuscirà, sono sicuro che sarà il Professore! Penso anche che a Dylan farebbe bene incontrarlo perché gli farebbe ricordare tante cose che Bob ha probabilmente dimenticato nel corso degli anni. Il classico caso di “Bringing It All Back Home”!

Dean Spencer News

Dopo le parole la musica

Abbiamo parlato nei giorni scorsi della conferenza-lezione tenuta da Alessandro Carrera al teatro Marconi di Cinisello organizzata dall’associazione culturale “Fermata Facoltativa” in collaborazione con l’Assessorato alla cultura di Cinisello Balsamo. L’impressione lasciata da Alessandro è ancora viva nella mente , ma ora è doveroso parlare anche degli altri che hanno reso la serata deliziosa con le canzoni di Bob.
Giusto completamento della serata , le canzoni eseguite da diversi e validi artisti , sono state la ciliegina sulla torta , per fare di una bella serata una bellissima serata.
Ha aperto la serata un gruppo di musicisti costituitosi ad hoc per l’occasione , persone che sapevano come si fa a fare i musicisti . Il nome della band ? Non comunicato....scherzi a parte ,  i musicisti , sapendo di essere una one-night band , non hanno voluto avere un nome , hanno rinunciato al nome in cartellone , dando in questo modo , con vero e raro fair-play , risalto alla presenza di Carrera. Devo dire che la loro preparazione e la loro abilità ha conquistato la platea in pochi minuti.
I loro nomi : Minuccio De Vivo ( voce), Ed Seagraves ( voce ), Silvio Pozzoli ( voce - chitarra ) , Mauro Garavello ( batteria ) , Moreno Meroni ( basso ) , Roberto Muru ( chitarra ed armonica ) , Salvo Correri ( tastiere ).
Hanno iniziato con una bella “Blowin’ in the wind” arricchita da un bel coro , poi una bellissima versione di “All along” , seguita da una buona “Lay lady lay” e da una veramente ottima versione di “The mighty Quinn”, che ha messo in risalto il sapiente uso dei cori , bella ed apprezzatissima.
Poi è toccato ai K&K Project , un duo ( acustica e voce ) di buono spessore , con un’incantevole e sentita versione di “Mr.Tambourine man”. Superba l’interpretazione vocale di Chiara Colombo , voce sicura , intonatissima , ottima pronuncia inglese , senz’altro da risentire in altre occasioni. Claudio Cupelli l’accompagnava con una acustica ben dosata e costruita con vero gusto musicale , bravo anche lui.
Sorpresa della serata , finita la dissertazione dylaniana , Carrera imbraccia la sua acustica e ci da la mazzata finale con una bella interpretazione di “Dark eyes” , tradotta in italiano da Alessandro stesso . Segue una deliziosa , inaspettata e ultra-rara esecuzione di “Positively Van Gohg” , una piccola perla rielaborata e completata nel testo ( lasciato a metà da Bob ) dal Alessandro. Lui si è divertito e noi anche , un paio di punti di “Special Bonus” per Alessandro !
Torna sul palco la "band with no name" per una bellissima e raffinata esecuzione di “Vision of Johanna” e la gente su spella le mani , applausi più che meritati. Segue “Positively 4th street” , anch’essa ben costruita. Parte poi una ottima esecuzione di “Blind Willie McTell” , che viene seguita da una altrettanto buona “Just like a woman”.
Ritornano Chiara e Claudio , i K&K Project , e ci stupiscono con una versione singolare e molto ben congeniata di “Like a rolling stone” con un piacevolissimo arrangiamento che si stacca decisamente dalla versione originale , ancora superba la vocalità di Claudia e i complimenti a Claudio per l’idea ( penso sia sua ) per l’arrangiamento che ha reso interessante e piacevole una canzone , che pur nella sua bellezza , sarebbe risultata monotona solo per voce e chitarra.
Tutti sul palco , King , Princeps and barefoot servant too , per la immancabile “Knockin’ on heavens door” di chiusura. Sembra tutto finito ed invece , Ed Seagreaves from New York Long Island , ci regala la nuova “Beyond here lies nothing”.
Credo non si possa pretendere altro , ottima serata , organizzata con intelligenza e buon gusto da “Fermata Facoltativa” e dal bravo Ivano Bison , leader tuttofare della manifestazione. Quando la rifate ?

Mr.Tambourine