Volevo segnalare questo concerto tributo
a Bob Dylan di giovedì 3 Maggio che si terrà dalle mie parti sulle
rinomatissime colline del prosecco.
Ciao a tutti.
Angelo.
Grazie per la
segnalazione dell'evento, dylaniani del posto non mancate l'occasione!
Live long and prosper, Mr.Tambourine, :o)
Avevo faticato come un pazzo per vedere
Dylan tra gli anni 90 e i primi 2000.. tutto per poter entrare in
contatto con l’artista più importante della mia vita. Poi stranamente
totalizzando 9 concerti sudatissimi, mi ritrovo una sera di 10 anni fa a
disertare un suo concerto proprio nella città in cui ero residente
(troppo facile forse, non lo so…). Sta di fatto che come dice Bono Vox,
prima o poi Bob verrà a suonare nella tua città, ed eccoci qui, ancora
alle prese con Mr. Zimmerman.. Decido un’ora prima di dirigermi alla
locazione e trovo un bel clima, vado alla biglietteria per prendere un
biglietto e lo trovo con tanto di possibili scelte.
Alle 21 spaccate eccoli salire sul palco, la sua band ai quali mi sono
affezionato come se fossero degli amici, e Lui con il suo solito carisma
si accomodano e infilano le song una dietro l’altra. Non sta a me fare
particolari analisi tecniche sullo show, ma devo ammettere che sono
rimasto rapito dalla scenografia e dalla particolare forma della band.
Credo in oltre che sia stato uno dei 2 o 3 concerti dove l’ho sentito
esprimere meglio la sua voce, con gli arrangiamenti un pò meno Rock
forse, ma con tanta attenzione ai dettagli, per una volta non solo da
parte del Gruppo ma soprattuto da parte sua. Ottimo show e soddisfazione
piena!
Peccato che fuori abbia potuto constatare che la gente avesse non poche
rimostranze nei suoi confronti in quanto la delusione per non aver
riconosciuto i classici (fra i quali Blowin’ in the Wind) era tanta, si
aspettavano un concerto stile Pooh, lo so, ma noi frequentatori ci siamo
passati tanto tempo fa e ieri sera mi faceva sorridere tutto questo.
Personalmente penso che se trovassi Dylan a suonare le sue classiche
come sono stati incise sui dischi penserei che si è venduto alle regole
dello show business.. ma grazie a dio ..non è così!
Leonardo Bellisario, Genova
Ciao a tutti.
Grazie a Sad Eyed Lady of the Lowlands possiamo ascoltarci queste ed
altre buone registrazioni.
E dopo Mantova (molto molto bello), mi curo anche Verona assieme ai da
un paio di decine di anni "compagni di concerti", vissuti
appassionamente assieme.
Riccardo
Ciao, ho appena letto questo articolo sul
concerto di Dylan a Genova il 25 Aprile, mi è piaciuto tantissimo e te
lo segnalo, l'autore si chiama Bruno Giorgini.
Dianella
clicca qui
(poi clicca il primo link della pagina: Ascoltando Bob Dylan
a Genova - Radio Popolare)
Grazie Dianella, alla
prossima, live long and prosper, Mr.Tambourine, :o)
Bob Dylan a Genova, sul palco la poesia
dell'essenziale
clicca qui
Sabato 28
Aprile 2018
Verona, Italy - Anfiteatro Arena di
Verona, April 27, 2018
1. Things Have Changed (Bob on Piano)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on Piano)
3. Highway 61 Revisited (Bob on Piano)
4. Simple Twist Of Fate (Bob on Piano)
5. Duquesne Whistle (Bob on Piano)
6. Melancholy Mood (Bob center stage)
7. Honest With Me (Bob on Piano)
8. Tryin' To Get To Heaven (Bob on piano)
9. Come Rain Or Come Shine (Bob center stage)
10. Pay In Blood (Bob on Piano)
11. Tangled Up In Blue (Bob on Piano)
12. Early Roman Kings (Bob on Piano)
13. Desolation Row (Bob on Piano)
14. Love Sick (Bob on Piano)
15. Autumn Leaves (Bob center stage)
16. Thunder On The Mountain (Bob on Piano)
17. Soon After Midnight (Bob on piano)
18. Long and Wasted Years (Bob center stage)
(encore)
19. Blowin' In The Wind (Bob on Piano)
20. Ballad Of A Thin Man (Bob on Piano)
Oggetto: Bob Dylan ha sempre ragione,
anche dal vivo
Il concerto di Genova (Bob Dylan è Vivo).
Niente presentazioni o cerimonie di qualsiasi tipo, di Dylan o della
band, prima del concerto. E questo già si sapeva.
Niente foto, video, smartphone durante il concerto. E questo ci è stato
detto più volte, dal servizio di sicurezza. I pochi che hanno provato a
fare qualche scatto furtivo si sono beccati un faro puntato in faccia.
Niente frasi aggreganti del tipo “one two three” prima di ogni canzone,
oppure “all together” o “come on Genova”. E questo è così da sempre.
Niente saluti o ringraziamenti a fine concerto. Dylan si alza e se ne
va. Si spengono le luci del palco, si accendono quelle del forum. Tutto
qui. Anche questo già si sapeva.
Quello che rimane è il concerto: poteva andare bene, poteva andare male,
Dylan poteva non essere in serata, poteva essere più strafottente e
irriverente di quanto è solito essere.
Poteva essere tutto questo e invece è stato un concerto emozionante,
coinvolgente, persino divertente. Ci sono state canzoni che da sole
valevano il biglietto (le versioni molto intime e toccanti di “Simple
Twist of Fate” e “Tryin’ To Get To Heaven” mi accompagneranno per
sempre), altre che erano semplicemente perfette da vivere proprio lì in
quel momento, e infine altre che ti accorgi solo adesso di avere sempre
sottovalutato. Persino le famigerate cover di Sinatra hanno senso
adesso. Tutto prende forma e significato. E’ stato come essere seduti in
prima fila ad assistere al Big Bang e a tutte le ere geologiche,
l’espansione dell’Universo, la deriva dei continenti e l’evoluzione
dell’Uomo, dagli albori fino ai nostri giorni, tutto in una serata. E’
stata un’esperienza unica e irripetibile.
Avrei dovuto saperlo, ma chissà perché si finisce sempre col dubitare di
chi, da sempre, sembra saperti leggere e conoscere meglio di chiunque
altro. Che ti piaccia o no, che tu lo sappia o meno, caro Bob, tu hai
sempre avuto ragione, su tutto e su tutti. Sugli smartphone da tenere
spenti, sulla scarna scenografia durante i tuoi concerti, sull’entrare e
poi uscire senza salutare o ringraziare, sullo storpiare e distorcere le
tue canzoni. Che diamine, hai ragione anche sulle cover di Sinatra,
com’è possibile tutto questo? Non lo so. Non lo so ma mi godo lo
spettacolo e le emozioni di questa serata che non dimenticherò mai.
Grazie Bob. Spero di rivederti un giorno, spero tu possa percepire le
mie sensazioni e quelle di tutti i presenti stasera, spero tu possa
rimanere per sempre Bob Dylan.
Oggetto: Recensione concerto Dylan a
Genova, 25 Aprile
Inserisco di seguito il link alla
recensione che ho fatto sul mio blog dello splendido concerto che Dylan
ha tenuto a Genova ieri sera. Un saluto a te e a tutti i fans di Bob.
Pietro Bertino
Grazie anche a te Pietro
per la segnalazione, recensione più che OK! Live long and prosper,
Mr.Tambourine, :o)
Venerdì 27
Aprile 2018
Jesolo, Italy - Pala Arrex, April 26,
2018
1. Things Have Changed (Bob on Piano)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on Piano)
3. Highway 61 Revisited (Bob on Piano)
4. Simple Twist Of Fate (Bob on Piano)
5. Duquesne Whistle (Bob on Piano)
6. Melancholy Mood (Bob center stage)
7. Honest With Me (Bob on Piano)
8. Tryin' To Get To Heaven (Bob on piano)
9. Come Rain Or Come Shine (Bob center stage)
10. Pay In Blood (Bob on Piano)
11. Tangled Up In Blue (Bob on Piano)
12. Early Roman Kings (Bob on Piano)
13. Desolation Row (Bob on Piano)
14. Love Sick (Bob on Piano)
15. Autumn Leaves (Bob center stage)
16. Thunder On The Mountain (Bob on Piano)
17. Soon After Midnight (Bob on piano)
18. Long and Wasted Years (Bob center stage)
(encore)
19. Blowin' In The Wind (Bob on Piano)
20. Ballad Of A Thin Man (Bob on Piano)
Carissimi di Maggie's Farm,
ieri mi sono permesso una piccola follia dati i tempi e ho percorso ben
accompagnato i 180 chilometri che ci separano dall'erre di esse Stadium
Arena. Serata splendida, pomeriggio rilassante. Comoda la location anche
se non sembra. L'arena è inserita nel grande centro di cinema e locali
della Fiumara. Parcheggio a cinque euro proprio davanti all'ingresso,
una passeggiata rimirando i cinque tir e i due bus del neverending tour,
una bella pizza da rosso pomodoro e uno splendido spettacolo di Bob. A
me è piaciuta molto Don't think twice e la stupenda Higway 61, poi
Simple Twist Of Fate, Early Roman king's e Love Sik.
Voce splendida di un Dylan anni ottanta, un sontuoso Recile che si è
permesso anche di scherzare con un grande assolo verso la fine.
Bellissimi anche i brevi intermezzi con le canzoni anni trenta. Ho
capito anche il senso dello spettacolo, la chiave di volta sta nella
canzone di apertura. Capito il messaggio, capita la profondità della
serata. Ma non ti tedio oltre. Bob mi ha guardato almeno sette volte
durante lo show.
Per me è lo spettacolo migliore fa a gara con un concerto
dell'ottantanove subito dopo l'esibizione al City Hall di New York.
Questo però è uno spettacolo più organico, denso di significati. E Il
treno che va su e giù il Wistiile, spettacolo puro!
All'una e cinque ero già nel lettino, incredibile! Grande
l'organizzazione genovese, logica e divertente. Che dispiacere, non
poter prendere il treno e seguire a Verona! Vien voglia di seguire la
carovana Timmy. All'infinito!
Ciao!!!!
Il concerto di Genova ci e' piaciuto moltissimo. Scaletta statica ma
equilibrata, arrangiamenti originali tra il blues e lo swing. La voce di
Bob ci ha colpito moltissimo: piena, profonda, calda e a tratti estesa.
Bob ha creato un vero e proprio spettacolo, a volte cantando (molto bene
soprattutto gli standards) a volte recitando. In questi concerti non si
sente la mancanza dell'armonica a bocca, che rimpiangiamo ma che sarebbe
incongruente con gli attuali arrangiamenti.
Molto emozionante negli standards, ci ha colpito pero' in particolare
nelle versioni di Desolation Row, Thunder on the Mountain e nei due bis.
Siamo felici di averlo ascoltato e di averlo trovato sempre magnetico e
intenso.
Laura e Luciano
Oggetto: Concerto Genova
Ciao Mr. Tambourine man, come avrai visto
dall'ora della nostra mail precedente, te l'abbiamo inviata ancora
talmente suggestionati dal sacro fuoco del concerto, che ci siamo
dimenticati di salutare te e tutti gli amici della Farm! Sorry!
Rimediamo ora :-)
Laura & Luciano
:o)))))) che c'è di più bello di emozionarsi?
Live long and prosper, Mr.Tambourine, :o)
Giovedì 26
Aprile 2018
Genoa, Italy - RDS Stadium Arena,
April 25, 2018
1. Things Have Changed (Bob on Piano)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on Piano)
3. Highway 61 Revisited (Bob on Piano)
4. Simple Twist Of Fate (Bob on Piano)
5. Duquesne Whistle (Bob on Piano)
6. Melancholy Mood (Bob center stage)
7. Honest With Me (Bob on Piano)
8. Tryin' To Get To Heaven (Bob on piano)
9. Come Rain Or Come Shine (Bob center stage)
10. Pay In Blood (Bob on Piano)
11. Tangled Up In Blue (Bob on Piano)
12. Early Roman Kings (Bob on Piano)
13. Desolation Row (Bob on Piano)
14. Love Sick (Bob on Piano)
15. Autumn Leaves (Bob center stage)
16. Thunder On The Mountain (Bob on Piano)
17. Soon After Midnight (Bob on piano)
18. Long and Wasted Years (Bob center stage)
(encore)
19. Blowin' In The Wind (Bob on Piano)
20. Ballad Of A Thin Man (Bob on Piano)
Caro Mr. Tambourine, ho ascoltato la
canzone Ballad of Hollis Brown e vorrei sapere chi è il povero e disperato
protagonista di questa tragica storia. Grazie, Teresa M.
Ciao Teresa, credo che
nessuno potrà mai saperlo con certezza. Come saprai, se hai letto la
traduzione italiana o se conosci bene l'inglese, Ballad of Hollis Brown
è una ballata che narra la storia di un povero contadino (Hollis Brown),
che viveva in una squallida fattoria del Sud Dakota con sua moglie e i
loro cinque figli, vivendo tra una miserabile povertà e continue
avversità. Per la disperazione, l'uomo uccide la moglie, i figli e se
stesso con un fucile. Forse la storia è presa da qualche diceria
popolare o forse è completamente inventata, così come probabilmente lo è
il nome di Hollis Brown. Per quante ricerche si possano fare in Internet
non si trova c’è una storia precisa, praticamente nessuno sa chi era
Hollis Brown, molto probabilmente l’unico ad averne una minima idea è
Bob Dylan che se lo è inventato come personaggio basilare della canzone.
Mi spiace non saperti dire di più ma nessuno sa qualcosa di più. Live
long and prosper, Mr.Tambourine, :o)
Petrarca, Plutarco e Dante alla corte
del re di Duluth
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Martedì 24
Aprile 2018
Baden-Baden, Germany - Festspielhaus,
Baden-Baden, April 23, 2018
1. Things Have Changed (Bob on Piano)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on Piano)
3. Highway 61 Revisited (Bob on Piano)
4. Simple Twist Of Fate (Bob on Piano)
5. Duquesne Whistle (Bob on Piano)
6. Melancholy Mood (Bob center stage)
7. Honest With Me (Bob on Piano)
8. Tryin' To Get To Heaven (Bob on piano)
9. Come Rain Or Come Shine (Bob center stage)
10. Pay In Blood (Bob on Piano)
11. Tangled Up In Blue (Bob on Piano)
12. Early Roman Kings (Bob on Piano)
13. Desolation Row (Bob on Piano)
14. Love Sick (Bob on Piano)
15. Autumn Leaves (Bob center stage)
16. Thunder On The Mountain (Bob on Piano)
17. Soon After Midnight (Bob on piano)
18. Long and Wasted Years (Bob center stage)
(encore)
19. Blowin' In The Wind (Bob on Piano)
20. Ballad Of A Thin Man (Bob on Piano)
Object: VERY IMPORTANT
from: Steven Goldberg (author of Bob Dylan e la poesia della salvezza)
Dear Sir / Madam:
I hope very much you can read English or have this translated.
Forty-eight years ago (May 6, 1970). my
article, "Bob Dylan and The Poetry of Salvation" was a cover article for
Saturday Review, at the time a popular and influential American
magazine.
Sometime later, Irving Kolodin, the music editor of SR, wrote that the
article received more letters than any other, half pro and half con, and
that the manuscript I sent SR was considerably longer than what they
could print.
I no longer had a copy of what I sent SR, and for forty-eight years have
wished I had one.
Then a week ago, I was going through some very old papers and I came
across a copy of “Bob Dylan and the Poetry of Salvation” In Italian.
I had no idea I had this and no idea where I got it.
But the important point is that the Italian version had many paragraphs
not in the SR published version. I have no idea how the Italian version
got the paragraphs. I had assumed that SR had merely thrown them
away—paragraphs that SR had not printed.
The typed Italian version I have has this web address:
This address does not reach any web site having anything to do with Bob
Dylan.
However, when I searched the internet for “bob dylan e la poesia della
salvezza” and I got to your site.
I don’t know whether my typed Italian version came from your site.
The typed version I have has a date of 2003, long after Saturday Review
went out of business.
I had assumed that, when SR went out of business, all the unpublished
material, letters, etc. were thrown out.
THUS: my question, which all of the above is meant to lead up to: HOW
DID THE MATERIAL NOT IN THE VERSION THAT SATURDAY REVIEW PUBLISGHED GET
INTO THE ITALIAN VERSION?
Many, many thanks for any help you can offer.
Respectfully, Steven Goldberg .
(Oggetto: Molto importante da: Steven Goldberg
(author of Bob Dylan e la poesia della salvezza)
Caro Signore / Signora:
Spero molto che voi possiate leggere l'inglese o farvelo tradurre.
Quarantotto anni fa (6 maggio 1970), il mio articolo, "Bob Dylan and The
Poetry of Salvation" era un articolo per la copertina di Saturday
Review, all'epoca una rivista americana popolare e influente.
Qualche tempo dopo, Irving Kolodin, l'editore musicale di SR, scrisse
che l'articolo riceveva più lettere di ogni altro, metà pro e metà
contro, e che il manoscritto che avevo inviato a SR era
considerevolmente più lungo di quello che potevano stampare.
Non avevo più una copia di ciò avevo inviavo a SR, e per quarantotto
anni ho desiderato di averne una.
Poi, una settimana fa, stavo esaminando alcuni vecchi giornali e mi sono
imbattuto in una copia di "Bob Dylan and the Poetry of Salvation" in
italiano.
Non avevo idea di aver avuto questo e nessuna idea di dove l'avessi
preso.
Ma il punto importante è che la versione italiana aveva molti paragrafi
che non c’erano nella versione pubblicata da SR. Non ho idea di come la
versione italiana abbia avuto quei paragrafi. Avevo dato per scontato
che SR li avesse semplicemente buttati via o che fossero paragrafi che
SR non aveva stampato ...
La versione italiana dattiloscritta che ho ha questo indirizzo web:
Questo indirizzo non raggiunge alcun sito web che abbia nulla a che fare
con Bob Dylan.
Tuttavia, quando ho cercato su Internet "Bob dylan e la poesia della
salvezza" sono arrivato al vostro sito.
Non so come la versione italiana dattilografata sia arrivata al vostro
sito.
La versione digitata che ho ha una data del 2003, molto tempo dopo che
Saturday Review fandasse in falliento.
Avevo dato per scontato che, quando la SR fallì, tutti i materiali, le
lettere, ecc. non pubblicati furono buttati via.
COSÌ: la mia domanda, che tutto quanto sopra è inteso a portare a: COME
HA FATTO IL MATERIALE NON NELLA VERSIONE PUBBLICATA SULLA SATURDAY
REVIEW ad essere stato PUBBLICATo NELLA VERSIONE ITALIANA?
Molte, molte grazie per qualsiasi aiuto potrete darmi.
Rispettosamente, Steven Goldberg)
Dear Mr. Goldberg, receiving your email it was
like living a fairy tale, like receiving a letter from the battlefront
fifty years after the war is over. I read your email with interest but I
am not able to give an answer to your question.
But I can tell you what little I know. The address
was the first
URL to which maggiesfarm leaned. A few months later, in 1999, the
manager of the site decided to become independent buying the new domain
maggiesfarm.it and transferred what he had supported to utenti.lycos.it
on the new site.
Maggiesfarm.it continued until March 2008, the year in which the site
manager asked me to continue managing maggiesfarm but with a different
new domain. So I recorded maggiesfarm.eu and started updating the site
day by day until today. I did a simple copy / paste operation, including
your article "Bob dylan and the poetry of salvation", from the archives
of maggiesfarm.it because that great Dylan heritage was not lost.
Unfortunately I am not able to explain who has translated your article
because in the page dedicated to the translation of your article
http://www.maggiesfarm.it/goldberg.htm
there are no
credits. I'm really sorry I do not know how to say anything more.
Respectfully, Mr.Tambourine, manager of maggiesfarm.eu.
(Stimatissimo Sig. Goldberg, ricevere la sua
email è stato come vivere una bella favola, come ricevere una lettera
dal fronte cinquan’anni dopo la fine della guerra. Ho letto la sua mail
con interesse ma non sono in grado di dare una risposta alla sua
domanda. Posso però raccontarle quel poco che so. L’indirizzo
http://utenti.lycos.it/maggiesfarm5/goldberg.htm fu il primo URL al
quale si appoggiò maggiesfarm. Pochi mesi dopo, nel 1999, l’allora
gestore del sito decise di rendersi autonomo comperando il dominio
maggiesfarm.it e trasferì quello che aveva appoggiato a utenti.lycos.it
sul nuovo sito. Maggiesfarm.it continuò fino al marzo 2008, anno nel
quale, il gestore del sito mi chiese di continuare a gestire maggiesfarm
ma con un nuovo dominio, così registrai maggiesfarm.eu e cominciai ad
aggiornare il sito giorno per giorno fino ad oggi. Feci una semplice
operazione di copia/incolla, compreso il suo articolo "Bob dylan e la
poesia della salvezza", con gli archivi di maggiesfarm.it perchè quel
grande patrimonio dylaniano non andasse perso. Purtroppo non sono in
grado di spiegarle chi ha tradotto il suo articolo in quanto nella
pagina dedicata alla traduzione del suo articolo
http://www.maggiesfarm.it/goldberg.htm non ci sono credit. Sono
veramente spiacente di non saperle dire niente di più. Con Stima,
Mr.Tambourine, maggiesfarm.eu manager.)
Simon e Garfunkel pronti alle
coltellate
clicca qui
Lunedì 23
Aprile 2018
Nuremberg, Germany - Frankenhalle,
April 22, 2018
1. Things Have Changed (Bob on Piano)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on Piano)
3. Highway 61 Revisited (Bob on Piano)
4. Simple Twist Of Fate (Bob on Piano)
5. Duquesne Whistle (Bob on Piano)
6. Melancholy Mood (Bob center stage)
7. Honest With Me (Bob on Piano)
8. Tryin' To Get To Heaven (Bob on piano)
9. Come Rain Or Come Shine (Bob center stage)
10. Pay In Blood (Bob on Piano)
11. Tangled Up In Blue (Bob on Piano)
12. Early Roman Kings (Bob on Piano)
13. Desolation Row (Bob on Piano)
14. Love Sick (Bob on Piano)
15. Autumn Leaves (Bob center stage)
16. Thunder On The Mountain (Bob on Piano)
17. Soon After Midnight (Bob on piano)
18. Long and Wasted Years (Bob center stage)
(encore)
19. Blowin' In The Wind (Bob on Piano)
20. Ballad Of A Thin Man (Bob on Piano)
Ciao Mr.Tambourine! Innanzitutto ti
ringrazio della tua cordialissima risposta alla mia recensione del
concerto 7 aprile a Firenze e vorrei chiederti se Bob ha mai incluso
nella scaletta dei suoi concerti precedenti qualche canzone tratta da
"Together Through Life" che per me e' un album bellissimo e che fu primo
in qualche classifica nel 2009 mi pare. E' curioso, qualcuno ha scritto
che "Why try to change me now" ha fatto piangere, al contrario la trovo
tenera, mi fanno piangere "September of my year"' e "This dream of you"
tratto appunto da "Together Through Life". Lui le canzoni le sente e le
interpreta in modo veramente grande!!! Grazie dell'attenzione. Renata
Ciao Renata, Dylan ha cantato nei suoi
spettacoli dal 2009 al 2015 le seguenti canzoni tratte da “Together
Through Life”:
Beyond Here Lies Nothin' 428 volte
I Feel A Change Comin’ On 22 volte
If You Ever Go To Houston 32 volte
It’s All Good 3 volte
Jolene 162 volte
My Wife’s Home Town 20 volte
Forgetful Heart 234 volte
This Dream Of You 12 volte
Life Is Hard mai eseguita
Shake Shake Mama mai eseguita
Spero di aver
soddisfatto la tua curiosità! Live long and prosper, Mr.Tamborine, :o)
Domenica
22
Aprile 2018
Bielefeld, Germany - Seidensticker
Halle, April 21, 2018
1. Things Have Changed (Bob on Piano)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on Piano)
3. Highway 61 Revisited (Bob on Piano)
4. Simple Twist Of Fate (Bob on Piano)
5. Duquesne Whistle (Bob on Piano)
6. Melancholy Mood (Bob center stage)
7. Honest With Me (Bob on Piano)
8. Tryin' To Get To Heaven
9. Come Rain Or Come Shine (Bob center stage)
10. Pay In Blood (Bob on Piano)
11. Tangled Up In Blue (Bob on Piano)
12. Early Roman Kings (Bob on Piano)
13. Desolation Row (Bob on Piano)
14. Love Sick (Bob on Piano)
15. Autumn Leaves (Bob center stage)
16. Thunder On The Mountain (Bob on Piano)
17. Soon After Midnight (Bob on piano)
18. Long and Wasted Years (Bob center stage)
(encore)
19. Blowin' In The Wind (Bob on Piano)
20. Ballad Of A Thin Man (Bob on Piano)
Sabato 21
Aprile 2018
Salzburg, Austria - Salzburgarena,
April 13, 2018
by Laurette Maillet
Arriva in ritardo quiesto treno ?!
Prendo l'autobus 25 come mi ha consigliato il mio host di Couchsurfing,
ferma allo zoo di Anif. Questa volta il mio buon amico è un cane, enorme
ma dolce, un labrador. Kuffy, Buffy, Pippo ?? Non ricordo il nome. Lo
chiamerò Doggy!
Tamara è un po' depressa. Non nel mio mondo di Bob Dylan ma in uno dei
suoi. Si mangia vegano, anche per Doggy!?! Non mangiamo molto, al
contrario di Rufolf. Il mio stomaco è fortunatamente forte. Portiamo
Doggy a passeggio e Tamara ha una brutta tendenza a credere che il cane
sia umano! Bene! Ho visto persone fare domande al loro Iphone, quindi,
il mondo sta andando a rotoli! Ho promesso a Tamara un biglietto per il
concerto di stasera.
Dopotutto è una signora gentile. Non potevo immaginare il guaio che mi
stavo portando appresso! Arriviamo alla sede, un'arena sportiva, non
troppo male per i biglietti extra ma ... l'area è letteralmente
disseminata di bagarini.
Oh mio Dio! Mi è servito tutto il mio spirito buono, la mia umiltà, il
mio senso sarcastico di cattivo umore per pagare finalmente 10 euro per
un posto di parterre. Corriamo dentro e prendo il mio posto con
disciplina. Che sorpresa! Bobby entra con ...il cappello in testa. Un
grande cappello nero, camicia nera, abito nero ricamato con cuciture
bianche. Il suono è incredibilmente chiaro e rumoroso. La voce di Bobby
è tornata da Neu Ulm. Si muove verso il centro della scena per iniziare
"Once upon a time" o "Full moon and empty arms", ma Bob impiega molto
tempo per parlare con Donny. Siccome Tony non ha ricevuto il messaggio
si muove rapidamente verso Bob. Bob rimane al piano, regola il microfono
e inizia "Come rain or come shine". Non è la prima volta che sento
questa canzone, ma mi fa ancora venire le lacrime agli occhi.
Estremamente sensibile. Sta cantando questa canzone con tanta emozione.
Il resto sono puri gioielli. Ognuna di esse. Ora la pausa prima dei bis,
io controllo il movimento della folla. Andare di corsa o no? Seguo 2 o 3
persone e io sono a 10 metri dal palco. Guardo Barron che controlla che
non facciano fotografie ma niente di più. Sono PROPRIO di fronte a My
Bobby. Io canto, respirando quando respira lui, apparentemente fuori dal
normale ritmo. Ma io lo so, questo è lo stile di Bob Dylan. Poi
l'inchino ..... l'addio. la MAGIA è finita. Ritorno alla normalità del
mondo.
Venerdì 20
Aprile 2018
SABATO 21 APRILE 2018 - ORE 22,00
BIRRERIA MAJNONI - Via xxv aprile, 53 - 22036 Erba
1. Things Have Changed (Bob on Piano)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on Piano)
3. Highway 61 Revisited (Bob on Piano)
4. Simple Twist Of Fate (Bob on Piano)
5. Duquesne Whistle (Bob on Piano)
6. Melancholy Mood (Bob center stage)
7. Honest With Me (Bob on Piano)
8. Tryin' To Get To Heaven
9. Come Rain Or Come Shine (Bob center stage)
10. Pay In Blood (Bob on Piano)
11. Tangled Up In Blue (Bob on Piano)
12. Early Roman Kings (Bob on Piano)
13. Desolation Row (Bob on Piano)
14. Love Sick (Bob on Piano)
15. Autumn Leaves (Bob center stage)
16. Thunder On The Mountain (Bob on Piano)
17. Soon After Midnight (Bob on piano)
18. Long and Wasted Years (Bob center stage)
(encore)
19. Blowin' In The Wind (Bob on Piano)
20. Ballad Of A Thin Man (Bob on Piano)
1. Things Have Changed (Bob on Piano)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on Piano)
3. Highway 61 Revisited (Bob on Piano)
4. Simple Twist Of Fate (Bob on Piano)
5. Duquesne Whistle (Bob on Piano)
6. Melancholy Mood (Bob center stage)
7. Honest With Me (Bob on Piano)
8. Tryin' To Get To Heaven
9. Come Rain Or Come Shine (Bob center stage)
10. Pay In Blood (Bob on Piano)
11. Tangled Up In Blue (Bob on Piano)
12. Early Roman Kings (Bob on Piano)
13. Desolation Row (Bob on Piano)
14. Love Sick (Bob on Piano)
15. Autumn Leaves (Bob center stage)
16. Thunder On The Mountain (Bob on Piano)
17. Soon After Midnight (Bob on piano)
18. Long and Wasted Years (Bob center stage)
(encore)
19. Blowin' In The Wind (Bob on Piano)
20. Ballad Of A Thin Man (Bob on Piano)
Neu-Ulm, Germany - Ratiopharm Arena,
April 12, 2018
di Achim Hanreich
Ecco una breve recensione dello spettacolo a Neu-Ulm. L'anno scorso ho
visto Bob nella grande Festhalle a Francoforte. Mi è piaciuto molto.
Adesso era anche meglio. Questa volta la venue era di medie dimensioni
(3.800 persone) ed è una moderna arena. Abbiamo avuto posti sugli spalti
a sinistra del palco con una splendida vista. Il suono non era perfetto,
ma ok.
Mi è piaciuto molto lo spettacolo. Si poteva vedere dai suoi movimenti
che Dylan era davvero in forma, la sua voce era davvero buona. Dal 2002
non l'ho sentito cantare meglio di così. La riduzione del numero delle
cover di "Sinatra" è stata una buona decisione. Ora sono tre e danno al
set un tipo di struttura e varietà. Soprattutto "Once Upon A Time”
suonava alla grande, Dylan metteva davvero molta emozione nella sua
voce.
I punti salienti per me sono stati "Simple Twist Of Fate" e quasi tutte
le canzoni con i nuovi arrangiamenti. Soprattutto "Tangled Up in Blue" è
fantastica, questa versione ridotta mi ricorda in qualche modo quella
del 1987. Un altro clou è stata "Thunder On the Mountain", dando a
George Recile anche la possibilità di un breve assolo di batteria!
"Blowin' in the Wind" come encore era una specie di piacere per la
folla, non di più. D'altra parte "Thin Man" è stato molto più intensa e
grandiosa per finire questo spettacolo meraviglioso. La reazione della
folla è stata molto positiva. Non così frenetica come a Madrid ma ...
ehi, siamo in Germania ...
I miei desideri per il futuro: forse Bob dovrebbe dare ancora un po' più
di spazio ai musicisti, soprattutto Charlie Sexton ne trarrebbe
profitto. Purtroppo non ha suonato l’armonica nei momenti quando stava
al centro del palco senza pianoforte.
Quest'anno è il mio 40° anno di Dylan-Shows! Ecco perché avevo speranze
speciali per la mia unica partecipazione nel 2018. E non sono rimasto
deluso.
Dalle scalette dall'inizio di questa tappa del tour ho visto che le
possibilità che io potessi assistere a Desolation Row erano ancora alte.
E infatti, questa è stato il mio punto forte personale (sembra anche
quello del pubblico, praticamente uguale a Thin Man), seguito da Love
Sick e Melancholy Mood (anche se non sono un fan delle canzoni di
Sinatra). Non mi è subito piaciuto il nuovo arrangiamento di ”Tangled Up
In Blue”, ma non sarei stato in grado di riconoscerlo, se non fosse
stato per le parole familiari che conoscevo...
Il mix di canzoni delle varie fasi della carriera di Dylan era molto
meglio dello scorso anno.
La sede era, come spesso, un'arena progettata principalmente per eventi
sportivi, in questo caso per la squadra di basket locale. Quindi
l'acustica non era perfetta, ma i tecnici e i musicisti sono ovviamente
riusciti a ottenere il meglio da essa.
Nel complesso, grande spettacolo! Spero di rivederlo l'anno prossimo!
Bernhard Roth
Madrid, Spain - National Auditorium of
Music, March 28, 2018
di Magdalena
Ho appena vissuto un "favoloso" momento nell’ assistere ai tre concerti
di Madrid di Bob.
La Desolation Row col tempo battuto con le mani clap-along (per tutta la
canzone) resterà per sempre impressa nella mia mente. Mai visto Bob
divertirsi così tanto sul palco.
I video su youtube non mostrano davvero quanto fosse animato mentre
rideva, batteva le mani, indicando noi come un bambino eccitato e
divertito. Il pubblico è stato davvero attento e riconoscente. Anche con
il piccolo problema all’audio e il ritardo del suono dal frontale, sono
stati tutti abbastanza educati.
Nella mia zona (corridoio della nona fila), nelle prime due notti, non
ho visto nessuno lasciare i loro posti per andarsene durante i concerti.
L'ultima sera, ho avuto un posto sulla sinistra in prima fila, quindi
avevo una visione perfetta di Bob. Certo, ho tenuto i miei occhi
incollati su di lui per la maggior parte del tempo.
Pay in Blood, Early Roman Kings e Highwater erano molto potenti, come al
solito.
Full Moon e Empty Arms hanno avuto una grande ovazione in entrambe le
notti.
Penso che sia stato Love Sick ad avere un suono orchestrale che non
avevo notato prima.
In Thunder on the Mountain e Autumn Leaves, una ragazza dietro di me ha
urlato "Guapo, Guapo!" (Bello, bello!)
Al bar del locale penso di aver visto il cantante Ed Sheeran che cercava
di non farsi notare. Il ministro spagnolo dell'Istruzione, della cultura
e dello sport, che è un barone e un grande bigwig politico, erano tra il
pubblico quella notte e c’erano anche altre celebrità spagnole che però
non conoscevo bene.
Un paio di belle sorprese:
Quando il mio taxi dall'aeroporto di Madrid si è fermato accanto al
marciapiede del mio albergo, Tony Garnier ha dato un’occhiata dentro il
taxi. Sembrava stesse parlando sul marciapiede con alcuni fans. Non so
perché non gli ho detto ciao quando sono uscita dall’auto, non è la
prima volta che l’incontravo.
Parlo brevemente con Stu Kimball, quando entrò nello stesso ascensore
con lui più tardi quella sera. Non gli ho chiesto se Bob si trovasse
nello stesso hotel, ma ho letto più tardi questa settimana che erano
tutti nello stesso posto. (Avevo prenotato la mia stanza a dicembre
quando ho preso i biglietti.)
Che grande band sono!
Ora via verso Roma per il concerto del 4 aprile, la mia prima volta in
Italia.
Cercherò di ottenere un biglietto per lo spettacolo del giorno 4 che ho
letto sia sold-out.
Poi tornerò a casa a Los Angeles, in attesa delle date degli Stati
Uniti. Come dicono i manifesti non azzardatevi a perderlo!
Martedì 17
Aprile 2018
Vienna, Austria - Vienna Stadthalle,
Halle D, April 16, 2018
1. Things Have Changed (Bob on Piano)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on Piano)
3. Highway 61 Revisited (Bob on Piano)
4. Simple Twist Of Fate (Bob on Piano)
5. Duquesne Whistle (Bob on Piano)
6. Melancholy Mood (Bob center stage)
7. Honest With Me (Bob on Piano)
8. Tryin' To Get To Heaven
9. Come Rain Or Come Shine (Bob center stage)
10. Pay In Blood (Bob on Piano)
11. Tangled Up In Blue (Bob on Piano)
12. Early Roman Kings (Bob on Piano)
13. Desolation Row (Bob on Piano)
14. Love Sick (Bob on Piano)
15. Autumn Leaves (Bob center stage)
16. Thunder On The Mountain (Bob on Piano)
17. Soon After Midnight (Bob on piano)
18. Long and Wasted Years (Bob center stage)
(encore)
19. Blowin' In The Wind (Bob on Piano)
20. Ballad Of A Thin Man (Bob on Piano)
Caro Mr. Tambourine,
Ti allego un paio di foto che sono riuscito a scattare a Mantova, spero
di poterti mandare materiale migliore dal prossimo concerto a Genova, ma
come sai sono tempi duri per i fotografi…:-)
Un saluto, Davide.
Ciao davide,
bellissime foto, come avrai notato ne ho usata una, l'ho pasticciata un
pò per farne la foto di copertina della settimana! Live long and
prosper, Mr.Tambourine, :o)
Florence, Italy - Nelson Mandela
Forum, April 7, 2018
di Barnaby Nelson
La venue è un palazzetto dello sport alla periferia di Firenze. Sembra
davvero non male.
La folla entusiastasa si è accalcata intorno al palco per i bis. La
Security aveva bisogno di rilassarsi un po', erano abbastanza rompipalle
con tutto il loro andare costantemente in giro per convincere le persone
a mettere via i loro telefoni.
Dylan e la band valevano il prezzo del biglietto. Musica veramente
bella.
Simple Twist, Tryin' to get to heaven, Soon after midnight, Thunder on
the mountain, molto divertenti nel loro attuale arrangiamento. Le
migliori interpretazioni sono state per gli standard americani, con
Autumn Leaves in particolare. Se mai, direi che la voce di Dylan suonava
un po' più debole rispetto agli spettacoli che ho visto negli ultimi
anni - non più debole in termini di qualità ma in potenza / forza. Il
canto rimane comunque superbo. Grande anche la col suo pianoforte
riempiendo le melodie.
L'illuminazione del palcoscenico e il fondale sono stati ben fatti,
creando un ambiente chiuso, spazio apparentemente luminoso che ha reso
la performance più intima, quasi una venue stile jazz.
Lunedì 16
Aprile 2018
Brno, Czech Republic - Hala Vodova,
April 15, 2018
1. Things Have Changed (Bob on Piano)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on Piano)
3. Highway 61 Revisited (Bob on Piano)
4. Simple Twist Of Fate (Bob on Piano)
5. Duquesne Whistle (Bob on Piano)
6. Melancholy Mood (Bob center stage)
7. Honest With Me (Bob on Piano)
8. Tryin' To Get To Heaven
9. Come Rain Or Come Shine (Bob center stage)
10. Pay In Blood (Bob on Piano)
11. Tangled Up In Blue (Bob on Piano)
12. Early Roman Kings (Bob on Piano)
13. Desolation Row (Bob on Piano)
14. Love Sick (Bob on Piano)
15. Autumn Leaves (Bob center stage)
16. Thunder On The Mountain (Bob on Piano)
17. Soon After Midnight (Bob on piano)
18. Long and Wasted Years (Bob center stage)
(encore)
19. Blowin' In The Wind (Bob on Piano)
20. Ballad Of A Thin Man (Bob on Piano)
Rome, Italy - Auditorium Parco della
Musica, April 5, 2018
di Laurette Maillet e i primi re romani!
Mi imbatto in Barron andando a Plaza del Popolo. Però piove e allora non
ci fermiamo per una chiacchierata! Ah ah!
Avevo quasi intenzione di andare in Vaticano ma avevo paura di
imbattermi nel Papa! Seriamente, ho temuto la folla. Così ho scoperto il
Museo Leonardo Da Vinci. Recentemente mi sono interessata alla sua vita
e ho appena letto la biografia, quindi ho capito che era un “semplice
tocco del destino” che io sia passata di lì. Trascorro alcune ore
ammirando i suoi disegni, dipinti (riproduzioni) e macchine. Sebbene la
maggior parte di esse non sia mai stata costruita furono progettate per
funzionare perfettamente, e molte sono la fonte delle invenzioni
moderne. Leonardo era anche abile nell'anatomia, era un GENIO.
Torna all'ostello per riposare. Bus 910 per il Parco della musica. Alle
21:00 Stu prende il palcoscenico, una coppia si avvicina a me. “Sì,
abbiamo un biglietto extra”, “Ti do 20 euro”, e anche se il mio italiano
è limitato, capisco che la ragazza ne vuole 40. Dico 30. Andiamo
d'accordo. Entriamo. Bob è in palla! Io urlo. Corriamo, corri, corri
verso l'alto Galleria. Decido di stare in piedi. Bob sta finendo "Things
have changed”, riprendo fiato (non sono più giovane). E ballo e canto
col rock. Pensavo di essere sola, il mio vicino ascolta educatamente.
Bob è ispirato in “Tangled up in blue”.
“Desolation row” è un must, George ha ricevuto un applauso in "Thunde".
Lunga concertazione tra Bob, Tony, Charlie e Donnie .... poi le prime
note di "Full moon and empty arms". Io applaudo, clapp, clapp, clapp.
Poche persone si uniscono a me (probabilmente non sanno il perché).
Grazie Bobby. Le mie braccia vuote saranno piene di te!
“Pay in blood” era arrabbiata. "Long and wasted years”, Bobby era al
centro della scena e mi ha sentito. Ah ah! Il mio miglior spettacolo in
questo tour. Io sto letteralmente esplodendo sulla balconata. Il
pubblico è ..... tranquillo. Non capisco il perchè di questa
tranquillità perché è stato un grande spettacolo. Scendo in platea per
dire ciao a Chris e Jason. Ritorno alla fermata dell'autobus numero 910.
Voglio mantenere i miei buoni sentimenti per me. Nessuno può condividere
la mia felicità! Chi conosce il mio mondo? Buona notte Bobby! Ci vediamo
a Firenze.
All’asta le porte del Chelsea: quella
di Dylan venduta per 100.000 dollari
clicca qui
Sabato 14
Aprile 2018
Salzburg, Austria - Salzburgarena, April
13, 2018
1. Things Have Changed (Bob on Piano)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on Piano)
3. Highway 61 Revisited (Bob on Piano)
4. Simple Twist Of Fate (Bob on Piano)
5. Duquesne Whistle (Bob on Piano)
6. Melancholy Mood (Bob center stage)
7. Honest With Me (Bob on Piano)
8. Tryin' To Get To Heaven
9. Come Rain Or Come Shine (Bob on piano)
10. Pay In Blood (Bob on Piano)
11. Tangled Up In Blue (Bob on Piano)
12. Early Roman Kings (Bob on Piano)
13. Desolation Row (Bob on Piano)
14. Love Sick (Bob on Piano)
15. Autumn Leaves (Bob center stage)
16. Thunder On The Mountain (Bob on Piano)
17. Soon After Midnight (Bob on piano)
18. Long and Wasted Years (Bob center stage)
(encore)
19. Blowin' In The Wind (Bob on Piano)
20. Ballad Of A Thin Man (Bob on Piano)
Bel concerto e grande Dylan !
Tangled completamente rivista, l‘highlight della serata. Scaletta fissa,
no armonica e per me un bel miglioramento al piano, quando suona nello
stile rock’n’roll bluesy, ma a tratti si incaponisce su una o due note
come faceva con la chitarra e li è dura seguirlo.
Gravi pecche all’impianto audio degli Arcimboldi, abbastanza vergognoso
anche per il prezzo del biglietto. In simple twist ho sentito strofe
nuove per me, mentre le cover sinatriane molto ben fatte. Niente
armonica.
È vero cammina un po’ rigido, la stanchezza si vede ma al piano il ritmo
lo segue bene.
Bravo Bob !
Uno spettacolo da professionista serio e navigato, mi piace questa sua
dignità e a chi si annoia la prossima volta sta a casa, qual’è il
problema?
Grazie Mr. Tambourine sempre per lo sbatti.
Un caro saluto, Luca.
Scusa il ritardo nel
postare la tua mail, ma lo faccio per dare la stessa visibilità a tutti,
se postassi tutto in un giorno sarebbe confusionario. Per quel che
riguarda i problemi all'impianto audio è strano, si sono verificati
anche in altre sedi, quindi sono portato a pensare che l'inconveniente
non dipenda dall'impianto audio del teatro ma sia da attribuire
piuttosto ai materiali dello staff dei rodies che montano il palco con
amplificatori e strumenti. Probabilmente qualcosa non va nel mixer da
palco, non saprei come giustificare in altro modo questi ripetuti
inconvenienti. Live long and prosper, Mr.Tambourine, :o)
Salve Mister,
ti invio le primissime impressioni, ancora emozionata per il bellissimo
evento del concerto al teatro degli Arcimboldi. Io ho colto un messaggio
forte e chiaro : Bob Dylan è Bob Dylan, inesorabile con se stesso e con
il suo pubblico a cui dice: "oggi io sono questo, questa è la mia arte.
Prendere o lasciare". Per me la risposta è: "Ok, it's alright". Bella
musica, spettacolo sobrio ed intenso, un artista che, con la sua voce,
trasmette l'energia di una robusta e vegeta vecchiezza e al contempo
comunica la sottile seduzione dell'umor malinconico della vecchiaia,
tutta affidata, con intelligente civetteria, alla modulazione del suono
"m" in "melancoly mood" . Un grande poeta ma anche un impareggiabile
performer. Il NET, per me, continui pure! Lunga vita!
E se l’America la salvassero i
ragazzini?
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Venerdì 13
Aprile 2018
Neu-Ulm, Germany - Ratiopharm Arena,
April 12, 2018
1. Things Have Changed (Bob on Piano)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on Piano)
3. Highway 61 Revisited (Bob on Piano)
4. Simple Twist Of Fate (Bob on Piano)
5. Duquesne Whistle (Bob on Piano)
6. Melancholy Mood (Bob center stage)
7. Honest With Me (Bob on Piano)
8. Tryin' To Get To Heaven
9. Once Upon A Time (Bob center stage)
10. Pay In Blood (Bob on Piano)
11. Tangled Up In Blue (Bob on Piano)
12. Early Roman Kings (Bob on Piano)
13. Desolation Row (Bob on Piano)
14. Love Sick (Bob on Piano)
15. Autumn Leaves (Bob center stage)
16. Thunder On The Mountain (Bob on Piano)
17. Soon After Midnight (Bob on piano)
18. Long and Wasted Years (Bob center stage)
(encore)
19. Blowin' In The Wind (Bob on Piano)
20. Ballad Of A Thin Man (Bob on Piano)
Buonasera a tutti
ho notato che nella scaletta di Firenze sul sito ufficiale prima di
"Thunder on the moutain" hanno inserito "Take it or leave it" visto che
ero presente, a me non torna molto. Voi che ne dite?
Saluti, Stefano da Rimini.
Caro Stefano, quelli che compilano il sito di Dylan hanno più volte
dimostrato dosi di incapacità in quantità industriale. Certamentre si
tratta di un errore o di uno scherzo di cattivo gusto. Nell'elenco delle
canzoni di Dylan che trovi nel suo sito non c'è nessuna canzone con quel
titolo. Appare soltanto nella setlist di Firenze del 7 aprile ma l'ha
sentota solo quello che l'ha poi inserita nella relativa setlist.
In realtà “Take it or leave it” è un altro
dei brani tratti dai soundcheck di New Haven, brano che poi non è mai
stato pubblicato, ma che, nella testa di Dylan, faceva parte di qualcosa
di molto più importante: il viaggio che Dylan stava facendo dalla
disperazione verso una nuova speranza.
Clinton Heylin in realtà mette in dubbio se questo sia davvero un
originale di Dylan o non sia solo la cover o una veccchia canzone
country, osservando che in questo periodo Dylan stava cantando un sacco
di questi brani nei soundcheck. Heylin nota anche che la canzone è stata
eseguita più tardi in un altro soundcheck, e in effetti ha ragione:
c'erano molte altre canzoni di questo tipo nei soundchecks di quei
periodi.
Ma anche se questa è una vecchia "canzone dei cowboy", come dice Heylin,
è ancora parte della transizione. Un artista come Dylan non suona
(specialmente nei soundchecks) canzoni dalle quali si sente mentalmente
lontano.
Ecco la registrazione di quel soundcheck:
E questo è il testo:
Got your head in the gardening
And in the way you're gone
You and me in the cold freight train
Bet your highlands I don't know
And the river of perfume
On the road where you have gone
Take it or leave it
Take it or leave it
Take it or leave it
One more time
I's drivin' when I heard a song on the radio
And papa's gonna lead me there
All them good times from Mexico
Downtown where the beavers die
All I'm hearing is records
And the tear is ready to fall
And she's gotta
Take it or leave it
Take it or leave it
Take it or leave it
One more time
Oh happy I in the silent town
And you can say that you had a chance
And tonight it could be it
To be there and tryina dance
Can't wait much longer
'Cause this might be the last chance
You can take it or leave it
Take it or leave it
Take it or leave it
One more time
Purtroppo a volte
sbagliano anche coloro che aggiornano il sito ufficiale di Bob, quindi
mai prendere per oro colato quello che c'è scritto. LIve long and
prosper, Mr.Tambourine, :o)
Barcelona, Spain - El Gran Teatre del
Liceu, March 31, 2018
di Laurette Maillet
Ho camminato per le strade di Barcellona per 2 giorni, la città è ancora
piena di turisti. Dormo a casa di una bella "fan delle donne" che mi ha
offerto asilo per questi pochi giorni a Barcellona. Per la seconda notte
cammino il Ramblas verso “El Gran Teatre del Liceu” verso le 7 di sera.
Lo spettacolo avrà inizio alle 21:00. Il Teatro è un piccolo ed elegante
edificio costruito principalmente per Musica classica e Opera. Lo stesso
di Madrid. Una scelta deliberata per Mr. Dylan che suona per una certa
categoria di pubblico? I posti sono pochi e i biglietti costosi. Partono
da 80 euro e arrivano a 220 euro per una prima fila. Così facendo, si
cataloga il pubblico per classe sociale; (a meno che tu non sia un super
fan che fa un super sacrificio!). Ma il signor Dylan è un'ICONA, premio
Nobel per la letteratura, non è più il "cantante di protesta" o anche la
"Rock Star" che era solito essere. E’ stato detto che i Rolling Stones
sono molto più costosi. Ma, appunto, NON VADO a vedere le pietre! Credo
che Bob Dylan è un diverso tipo di artista. Supponiamo di non avere un
solo Bob Dylan ma tanti Bob Dylan, di sicuro tutti i Fans lo
definirebbero in modo diverso, vedendolo da un diverso punto di vista!
Ho deciso di non cercare nessun buon samaritano ma non mi arrenderò
comprando un biglietto economico. Ho appena trascorso 45 minuti con
quella meravigliosa coppia di fans che hanno fatto un lungo viaggio
dall'Australia per vedere Bob Dylan
e la sua band in Spagna (e Lisbona). Quindi ... ho messo in vista il mio
cartello. Cosa ho da perdere? Solo un po' del mio orgoglio! Una Signora
"chic" mi avvicina -si ho un biglietto in più, mio marito non è potuto
venire stasera. Mi chiede 176 euro, un buon posto, dice lei. Ma, è
troppo per il mio budget.
Sarò solo felice con alcuni spettacoli, qui e là, città diverse, paesi
diversi, pubblico diverso. E’ mezz’ora che la Soignira chic sta ancora
cercando di vendere quel biglietto con lo sguardo sempre di più da
disperata. Bene, le offro 50 euro, ed è davvero tutto quello che posso
darle, okay lei dice. Corro alle porte, solo per essere certa che non
sto sognando. SONO DENTRO! Per la prima volta dopo Lisbona! E ho la
possibilità di imbattermi nei miei buoni amici australiani. Oh che
notte, ovviamente l'Opera Theater. Mi aspetto dipinti e decori da museo.
Per fortuna non fa
più “Maggie's Farm” o anche “Like a rolling stone”. Il mio posto è in un
box sul lato destro del piano e relativamente vicino al palco. Sono
seduta di fronte ad un'altra coppia dietro c’è la "chic" Lady sulla mia
a destra. Posso vedere l'intero palco, tranne la steel giutar di Donnie.
La capacità del locale è certamente limitata ed è un problema.
Luci spente, Stu e George hanno difficoltà a piazzarsi al loro posto.
“Things have changed”, qualcvosa è cambiato leggermente dall'ultimo
tour.
“Don’t Think Twice”, fatta con cuore e sentimentoi.
“Highway 61 Revisited” senza reazione da parte del pubblico.
“Simple Twist Of Fate”, un salto nel passato.
“Duquesne Whistle” Bob si avvicina a Donnie, Tony a Bob. Questo è
incerto. Ma riconosco l' intro di Duquesne ... ti ti ti ti ti ti ... ti
ti ti ... ... ti ti ti!
Altro cambiamento per “Summer days”
“Melancholy Mood”, fortunatamente questa è la mia preferita di Sinatra.
Bella la musica di introduzione da parte della band. Bob è un po'
rigidoa al centro de, palco davanti al microfono. Più statico del
solito. La schiena gli fa male?
“High Water”, Oh! Oh! Non la sentivo da almeno 2 anni. Nuova melodia da
memorizzare, non c’è più il banjo di Donnie ma bella la batteria di
Georgie.
“Tryin' To Get To Heaven”, mi sono annoiata e il il pubblico ha commesso
l’ errore applaudendo quando ha creduto di riconoscere “Desolation Row”.
Stessa introduzione.
“Once Upon A Time” con Bob al centro del palco, canzone dolce.
“Pay In Blood” mi piace la canzone ma la band ha suonato troppo forte. I
testi sono persi.
“Tangles Up In Blu”, Bene, bene! Bene! Questa non è una grande melodia.
Il pubblico non lo riconosce.
“Soon After Midnight, le luci sullo sfgondo cambiano l'atmosfera.
“Soon After Midnight”, è appena passata la mezzanotte e io non voglio
nessuno altro che te.
“Early Roman Kings”, ancora non capisco il significato dei testi. Ancora
non so chi siano quei "primi re romani". Una street-band di Chicago?
Non so come cantarla ma il ritmo è quello su cui posso ballare. Bomp,
bomp, bomp bomp, bomp! .... bomp! bomp! bomp! bomp! George può farlo
meglio di me. Bravo George!
“Desolation Row”, Ah! Voila! Perfettamente eseguita. Alcuni fans accanto
a me stanno iniziando a battere le mani per ogni strofa, hanno sentito
parlare dello spettacolo di Madrid ma loro non capiscono Bob Dylan. Lui
È un RIBELLEO, non fa mai quello che tu ti aspetti da lui. Lui non è il
tuo Clown.
“Long and Wasted Years”, potrebbe venire meglio al centro della scena,
con più dramma.
“Thunder On The Mountain”, con qualche problema tecnico. Quindi, il mio
buon amico Jason non è responsabile, i problemi proveniva dalla
compagnia elettrica spagnola.
“Autumn Leaves”, dolce ....
“Love Sick”, e io sono ... malato di amore e sto male! Ho sentito
qualcuno dire una bugia? Ho sentito qualcuno? Un pianto distante? Ho
parlato come un bambino; mi hai distrutto con un sorriso, mentre dormo
sogno gli amanti nel prato, vedo le sagome dalla finestra, li guardo
finché non se ne sono andati e mi lasciano steso nell'ombra, "Questo ti
fa capire perché è un
Nobel! E quandi comincio a piangere. Lasciano il palco con la luce
accesa e Bob sta facendo un piccolo inchino. Insolito. Per quello che
ricordo, andava via dal palcoscenico al buio, lasciando che il pubblico
capisse che era finita!
“Blowin' In The Wind” e “Ballad Of A Thin Man”, io in piedi fino alla
fine. Pulita, educata, troppo educata. Chi sono loro, tutte quelle
persone? Perché sono venuti a vedere Bob Dylan? La signora “chic”
accanto a me non ha mosso un dito. A volte pensavo che stesse dormendo,
a malapena capisce qualcosa di inglese. Ma lei ha detto che le piaceva
lo spettacolo e io le ho detto grazie mille per il biglietto. Saluto
Jason che non ho avuto la possibilità di salutare fino ad ora. Ti vedrò
a Roma! Un grande spettacolo per me. Vedevo Bobby al il piano che aveva
nuova "vita", insieme a lui anche Stu, George, Tony, Charlie e Donnie.
Quei ragazzi sono la mia famiglia. Ci vediamo a Roma! Notte, notte
Bobby!
Giovedì 12
Aprile 2018
Zurich, Switzerland - Hallenstadion,
April 11, 2018
1. Things Have Changed (Bob on Piano)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on Piano)
3. Highway 61 Revisited (Bob on Piano)
4. Simple Twist Of Fate (Bob on Piano)
5. Duquesne Whistle (Bob on Piano)
6. Melancholy Mood (Bob center stage)
7. Honest With Me (Bob on Piano)
8. Tryin' To Get To Heaven
9. Once Upon A Time (Bob center stage)
10. Pay In Blood (Bob on Piano)
11. Tangled Up In Blue (Bob on Piano)
12. Early Roman Kings (Bob on Piano)
13. Desolation Row (Bob on Piano)
14. Love Sick (Bob on Piano)
15. Autumn Leaves (Bob center stage)
16. Thunder On The Mountain (Bob on Piano)
17. Soon After Midnight (Bob on piano)
18. Long and Wasted Years (Bob center stage)
(encore)
19. Blowin' In The Wind (Bob on Piano)
20. Ballad Of A Thin Man (Bob on Piano)
Domenica 8 aprile, Mantova. Poche righe per
descrivere la serata di BOB. Per un vecchietto come me, che da anni
segue i concerti del Nostro devo dire che quello di Mantova farò fatica
a dimenticarlo. E' stato uno spettacolo entusiasmante, per la set list e
per il sound che riesce a creare con la sua meravigliosa band. Se
proprio devo fare una scelta metterei ai primi due posti DON'T THINK
TWICE IT'S ALL RIGHT eseguita con una dolcezza sopraffina, ma al primo
posto mi ha lasciato una emozione che non dimenticherò mai, si tratta di
DESOLATION ROW cantata e suonata in maniera magistrale con arraggiamenti
spettacolari, avrei voluto non finisse mai e dire che sar à durata
almeno dieci minuti (un grande orgasmo). Ultima nota, la voce di DYLAN
mi piace sempre di più, alla faccia di chi la pensa in modo diverso da
me, senza offesa naturalmente per nessuno.
Un saluto a tutti e un sempre grazie a MR. TAMBOURINE.
Domenica scorsa ci stavamo dirigendo verso il Palabam di Mantova per
vedere Bob Dylan per la seconda volta. C’erano più ragioni per cui
esseri euforici; la prima era che stavamo andando a vedere il più grande
songwriter del nostro tempo e la seconda era che eravamo reduci
dall’incontro con quattro membri della band di Dylan, da una foto con il
chitarrista Charlie Sexton e da una apparizione di Dylan di spalle che
usciva e subito rientrava nella sua corriera. La terza buona ragione per
essere in trepidante attesa era che avremmo potuto ascoltare per la
prima volta qualche nuovo e inaspettato arrangiamento dei suoi classici,
visto che a Dylan non piace ripetersi.
Il menestrello entra compiaciuto con la band e attacca il brano
d’apertura “Things Have Changed”, con un arrangiamento diverso da quello
che avevamo sentito tre anni fa ma comunque efficace. Non nascondo
l’emozione alle prime note di “Don’t Think Twice, It’s Alright”, che
rieccheggia potente come nel 1963. L’atmosfera cambia con il blues di
“Highway 61 Revisited” seguito da una sempre bellissima “Simple Twist Of
Fate”. Lo swing di “Duquesne Whistle” scalda i cuori e la cupa
“Melancholy Mood” vede Dylan molto concentrato nell’interpretazione
vocale. Due punti altissimi della serata sono “Trying To Get To Heaven”,
che riesce a far commuovere (“Ho camminato su quella valle solitaria
cercando di entrare in paradiso prima che chiudessero la porta”), e il
blues veloce di “Honest With Me”, con un Dylan rabbioso e rauco. Si
cambia di rotta con “Once Upon A Time”, contenuta nell’ultimo album
(Triplicate) che omaggia l’American Songbook. È sempre bello sentire
“Pay In Blood” in qualsiasi sua versione, così come “Tangled Up In
Blue”, il classico del 1975 qui presentato in una versione
irriconoscibile ma stranamente bellissima. Altra coppia vincente della
serata sono “Early Roman Kings” e “Desolation Row”, LA CANZONE, che può
lasciare insensibile solo un cuore di pietra con la sua intatta potenza.
Ancora atmosfere blues con un brano del 1997, “Love Sick” e ancora
commozione con “Autumn Leaves” (“Feuilles Mortes” nella versione
francese di Yves Montand), dove ancora una volta Dylan sfodera una
performance canora sorprendente. “Thunder On The Mountain”, “Soon After
Midnight” e la struggente “Long And Wasted Years” concludono il main set
per lasciare spazio a due bis. Il nuovo arrangiamento di “Blowin’ In The
Wind” toglie tutta la stanchezza della versione originale e commuove con
quelle parole che tuttora riescono a scuotere e “Ballad Of A Thin Man”,
con il suo incedere maestoso, conclude in bellezza. Alla fine del
concerto è inevitabile il senso di gioia unito a un senso di mancanza
che si prova dopo un’esperienza trasformativa come questa. Essere parte
di un tale rito ci ricorda cos’è la musica e quale potere essa può avere
se unità alla profondità delle parole. Dylan riesce a emozionare e ad
emozionarsi nonostante i decenni e se la scaletta dei suoi concerti è
oramai piuttosto statica, l’artista pare convinto ogni sera di più.
Dylan è riuscito a non fare diventare i suoi classici delle parodie, per
questo fanno ancora questo effetto; uniti ai pezzi nuovi danno l’idea di
quanto il corpus dylaniano sia grande e necessario in ogni sua fase.
Quindi grazie Bob Dylan, che ci ricordi cosa sono poesia e passione in
un mondo che le sta dimenticando. Forse ci rivedremo.
Francesco C.
Rome, Italy - Auditorium Parco della
Musica, April 3, 2018
di Tom Pruzinsky
Che regalo essere presente a questa esibizione. Dylan e la sua band
erano in forma eccezionale. Simile a così tanti spettacoli negli ultimi
quattro anni, Bob sembra divertirsi.
Sembra anche essere molto chiaramente impegnato. Sembra chiaro che gli
spettacoli sono importante per lui. Il suo modo di suonare il piano
continua ad essere intriso di grande energia. Sembra che lo stia
suonando con tutto il suo essere. La sua dizione dei testi è chiara come
non mai nel corso dei decenni scorsi.
Continua a reinventare rielaborare le canzoni in modi che supera la mia
capacità di descrizione. Ho avuto la fortuna di assistere a molti
spettacoli da quando sta suonando con questa band, tuttavia, ogni
performance è diversa.
Ad esempio, Love Sick era terribilmente lacerante. Ora, non è così
“Forte” ma ancora altrettanto intensa ed emozionante.
Tangled Up in Blue continua a cambiare. Un punto culminante della
prestazione questa sera era Tony Garnier raggiante mentre guardava verso
Bob durante questa canzone come se si fosse divertito a fondo e fosse
rimasto stupito da cosa / come Bob stesse suonando. Vederlo sorridere
con così sincera delizia era una cosa di grande bellezza.
E’ una grande gioia ascoltare l’intera band, stretta, connessa,
premurosa e viva. NON stanno semplicemente eseguendo qualcosa. Stanno
suonando con abilità eccezionale, sfumature, energia, emozioni. Che
regalo ascoltarli / vederli.
Godetevi l'arte di Dylan e se state pensando di assistere ad un concerto
è semplice, basta andare. Non pensateci due volte ... andate!
Mercoledì
11
Aprile 2018
Talkin'
10437 - alessandro.sottoriva
Ciao Mr.Tambourine... ieri sera a Milano
sotto un cielo grigio piovoso la Stella ha brillato comunque.. sempre un
grandissimo Dylan, anche se comincia ad accusare veramente il peso degli
anni. Non suona piu l'armonica, solo il piano, a volte ora si siede.
Difficile e triste immaginarlo ora, mentre si aggrappa curvo sulla sua
Fender, mentre fa i suoi mitici tre passi all'indietro... ma va bene
così. Bello davvero imponente seppur piccolo quando si porta in centro
al palco in piedi e si mostra con tutto il suo carisma..la postura
comunque rimane sempre quella, impuntato a gambe aperte, chino sull'asta
di traverso del micro, ahhhhh... sono stato stupito come tenga ancora
molto molto bene la sua voce, a volte da crooner, con parole potenti e
ben scandite, sputate fuori quando serve come scintille!
Partito bene, via liscio fino alle solite lente Sinatrate, che lo
trasformano, e non gradisco, gran finale col botto. Desolation Row, da
sola, vale il prezzo del biglietto. Pelle d'oca. Peccato non abbia fatto
altre perle, pietre migliari dei tempi andati, ma si sa lui è così,
prendere o lasciare...Auguro a tutti i fortunati un buon concerto per le
prossime date. Dylan c'è.
Ciao Mr.Tambourine,
ti comunico che i radar segnalano diverse tracce di Dylan, nell'ultimo
concerto di Dylan, dopo la totale scomparsa di segnali avvenuta a Lucca
tre anni fà, pare che il nostro eroe.... sia tornato !!!
Scherzi a parte, la serata di Mantova è stata piacevole e ricca di
momenti interessanti, ma sopratutto si è sentito Dylan e non una cover
band di Sinatra.
Gli arrangiamenti, sempre diversi, hanno sorpreso in Tangled Up in Blue
e sopratutto in Thunder on the Mountain (pirotecnica!) e le pause
sinatriane hanno scatenato applausi a scena aperta, ed essendo poche,
non hanno appesantito il concerto, come a Lucca.
Molto bella Desolation Row, ma anche Don't Think Twice e Love Sick che
ci hanno riportato il Dylan che vogliamo tutti.
Adesso lo aspetto a "casa mia", per le due date Venete, a Jesolo (...non
ci potevo credere !) e in Arena a Verona, 34 anni dopo il famigerato
debutto italiano, a conferma che l'assassino torna sempre sul luogo del
delitto !
A presto, Maurizio
Ho visto due dei tre concerti romani di
Dylan, il primo e l’ultimo. Mi è sembrato in forma. L’ultima volta lo
avevo visto a Caracalla.
Grande accoglienza in entrambe le serate, pubblico più entusiasta alla
prima, almeno a giudicare dai boati che hanno accolto Desolation row.
Sede e prezzi dello spettacolo spiegano pubblico per lo più attempato,
meno giovani del solito.
Miei personali brani del cuore Don’t think twice (senza arrangiamenti
“nuovi”) e Long and wasted years, soprattutto nella versione del 5
cantata debout al centro del palco, come gli standard americani; mi è
sembrata una scelta più coerente per un brano che assurge a classico.
Le ripetute improvvisazioni al piano sottraggano spazio alla chitarra di
Charlie Sexton o forse era semplicemente una questione di suono,
migliore il 5 che non il 3 aprile.
Ottimo e trascinante l’assolo di batteria il 3, un po’ più fiacco nella
serata del 5.
Su Tangled up in blue non saprei dire, sicuramente non un momento
particolarmente magico.
Dato per buono il Dylan di oggi, due ottimi concerti – nostalgie a parte
– migliori di quello padovano con Knopfler del 2011, per quanto lì
avesse in scaletta due miei favoriti, Mississippi e Man in a long black
coat, funestati al mio ricordo da un’esecuzione approssimativa e da un
suono terribile da palazzetto dello sport.
Dopo la serata dell’Alcatraz m’ero ripromesso di non andargli più
dietro, ne ho visti altri tre; leggo meraviglie degli Arcimboldi nel
2013, stento a crederci, ma aspetto una senile versione di Jokerman.
saluti, Paolo.
Milan, Italy - Teatro degli
Arcimboldi, April 9, 2018
1. Things Have Changed (Bob on Piano)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on Piano)
3. Highway 61 Revisited (Bob on Piano)
4. Simple Twist Of Fate (Bob on Piano)
5. Duquesne Whistle (Bob on Piano)
6. Melancholy Mood (Bob center stage)
7. Honest With Me (Bob on Piano)
8. Tryin' To Get To Heaven
9. Once Upon A Time (Bob center stage)
10. Pay In Blood (Bob on Piano)
11. Tangled Up In Blue (Bob on Piano)
12. Early Roman Kings (Bob on Piano)
13. Desolation Row (Bob on Piano)
14. Love Sick (Bob on Piano)
15. Autumn Leaves (Bob center stage)
16. Thunder On The Mountain (Bob on Piano)
17. Soon After Midnight (Bob on piano)
18. Long and Wasted Years (Bob center stage)
(encore)
19. Blowin' In The Wind (Bob on Piano)
20. Ballad Of A Thin Man (Bob on Piano)
Last night l saw Bob Dylan in Concert at
the Nelson Mandela forum in Florence. It was the first time that l saw
him performing live and it gave me a great emotion. I think that he is a
very special artist capable of crossing age barriers, not only he is a
poet and his songs are intelligent and original but he can play and sing
anything from blues to jazz and rock. His ballads can be very romantic
and the way he interprets Sinatra 'songs and beautiful old american
songs is incomparable! I find him simple and Magic! He doesn't stick to
a label, many people only know him through his very old and most popular
songs , not every one can be a fan like me however they should
appreciate all his work! I can just conclude by saying "Long live Bob
Dylan !" And in future l'll be looking forward to going to another one
of his concerts!!
My name is Renata and l'm a teacher.
(Ieri sera ho visto Bob Dylan in concerto al
Nelson Mandela Forum a Firenze. Era la prima volta che lo vedevo
esibirsi dal vivo e mi dava una grande emozione. Penso che sia un
artista molto speciale capace di superare le barriere dell'età, non solo
è un poeta e le sue canzoni sono intelligenti e originali, ma può
suonare e cantare qualsiasi cosa, dal blues al jazz e al rock. Le sue
ballate possono essere molto romantiche e il modo in cui interpreta le
canzoni di Sinatra e le bellissime vecchie canzoni americane è
incomparabile! Lo trovo semplice e magico! Non si attacca a
un'etichetta, molte persone lo conoscono solo attraverso le sue canzoni
molto vecchie e più popolari, non tutti possono essere fan come me,
tuttavia dovrebbero apprezzare tutto il suo lavoro! Posso concludere
dicendo "Viva Bob Dylan!" E in futuro non vedrò l'ora di andare ad un
altro dei suoi concerti !!
Mi chiamo Renata e sono un'insegnante.)
Hello Renata, I'm glad you have understood
Bob's best, it's not easy, especially if it's the first time you've seen
one of his concerts, but you've been very good, I share every word you
wrote! So at the next concert! Live long and prosper, Mr.Tambourine, :o)
(Ciao Renata, sono contento che tu abbia
saputo capire il meglio di Bob, non è facile, specialmente se è la prima
volta che si assiste a un suo concerto, ma tu sei stata bravissima,
condivido ogni tua parola! Allora al prossimo concerto! Live long and
prosper, Mr.Tambourine, :o)
Caro Mr.Tamburine
mi sembra doveroso prima di tutto complimentarmi per questo magnifico e
colto sito dedicato a Bob Dylan, curato con intelligenza, sapienza e
tanto rispetto e amore per questo grande artista. Come Carla, anch’io
seguo Dylan e ho scoperto Dylan grazie al Nobel. Non perché questo
riconoscimento abbia aggiunto qualcosa alla sua arte, ma diciamo che
prima forse io ero in una realtà parallela alla Murakami, l’altro
candidato al Nobel quando fu assegnato a Dylan. Ho seguito i concerti di
Roma, ed erano i miei primi concerti. Bella l’atmosfera, belle le
persone che seguono Dylan, che riesce ad aggregare e questo non è poco,
riuscire ad unire e far incontrare persone da ogni parte del mondo. E
poi appare lui, questo piccolo grande uomo. Anzi genio. Abituata come
sono ad ascoltare le sue canzoni nelle classiche versioni ne ho
riconosciute ben poche dal vivo. Certo le melodie vengono distorte,
riassemblate, destrutturate. A volte avevo la sensazione di ascoltare
una sola lunghissima canzone, che è forse la canzone della sua vita, la
canzone che Dylan ha in testa. Bellissima la musica , ed è la musica di
Dylan. Infatti le sue canzoni vanno ascoltate non solo lette. Certo è
POESIA ma è anche musica...e che MUSICA...La sua voce non l’ho trovata
distrutta, come mi è capitato di leggere. È sempre affascinante,
profonda, capace di dare forti emozioni , e a quasi 77 anni non mi
sembra poco. E poi ci sono le cover, Melancholy Mood e Autumn leaves. E
lì ti lacera l’anima perché quel canto è il canto del tramonto, perché
quel canto percepisci che gli parte dal profondo del cuore ed è il canto
per se stesso. Forse sono solo una romantica signora, ma quelle parole
così sofferte mi hanno suscitato una grandissima tenerezza. Mi sembra un
Dylan che si guarda indietro, ma che vorrebbe andare ancora avanti, ben
consapevole dei suoi limiti. Certo si muove come una persona anziana, in
modo lento e rigido. Mai un sorriso, sempre cupo e direi anche triste,
ma quanta grandezza in quel canto, in quella musica. Si vale la pena di
far tanta strada per ascoltare Dylan. Ho conosciuto ragazze che venivano
dal Canada, persone che venivano da Los Angeles e dalla Germania, per
ascoltare e vedere Bob Dylan. E questo è Dylan e il suo mondo. Io spero
in qualche sua nuova opera dove possa esprimere la sua anima, forse la
sua tristezza, il suo rimpianto, il suo amore. È un’anima che ha ancora
tanto da dare.
Grazie ancora per il tuo magnifico lavoro. E auguriamoci ancora tanti e
tanti concerti di Dylan. Lunga vita, Iosella.
Cara Iosella,
condivido quasi parola per parola di tutto quello che hai scritto nella
tua mail. Lasciami dire che quando si dice "voce distrutta" non si vuol
dire che Dylan è oggi senza voce, è solamente cambiato ed invecchiato
come tutti noi, quindi anche la sua voce non è più quella dei vent'anni
e nemmeno dei trenta o quaranta. Oggi la voce di Dylan è estremamente
suggestiva, charismatica, il suo suono ti entra nei meandri del cuore e
della mente e ti porta con se dove lui sta andando. Non importa se
facciamo fatica a riconoscere le vecchie canzoni, per quello possiamo
ascoltare i dischi, il concerto invece è l'invenzione dal vivo di un
artista che, unico al mondo, riesce sempre a rinnovarsi ogni volta che
canta una canzone. Certamente l'estensione vocale non è più quella di
una volta, il "range" si è molto ristretto, eppure l'emozione arriva
ugualmente. Come ha detto Piero Nicola Antonelli nella Talkin'
10432 a volte il
concerto rischa dei momenti di stanca o di noia perchè tecnicamente la
gola di Dylan non è più in grado di spaziare da un'ottava all'altra, è
costretta dentro un' estensione ristretta che obbliga lui ed i suoi
musicisti a studiare arrangiamenti che possano permettere a Bob con la
sua voce "ridotta" di cantare le sue canzoni, ed è per questo motivo
tecnico che i brani sono molto simili l'un l'altro da sembrare a volte
una sola canzone lunga due ore. E forse è davvero così, oggi Dylan canta
come vuole e come può, e sembra che a volte si diverta pure a mettere il
pubblico in difficoltà, aggiunge strofe con parole diverse, biascica le
vecchie, mangia le parole o usa accenti che rendono difficile anche ai
suoi concittadini americani la comprensione, se poi la venue dove souna
ha una cattiva acustica capire le parole cantate diventa un'impresa
disperata. Ma non dimentichiamo un cosa fondamentale, un concerto di Bob
è sempre un evento da non mancare perchè a volte ci sono alcuni minuti
di smisurato feeling che valgono di più di tutto il concerto stesso.
Credo che esprimere la sua anima, la sua tristezza, il suo rimpianto, il
suo amore e ci aggiungo la sua solitudine Bob l'abbia già fatto in tutti
questi anni e con tutti i suoi dischi, quindi pretendere ancora
masterpieces da lui è forse troppo, non ce ne ha dati abbastanza in
tutti questi anni? Continua a seguirci ed a scriverci le tue
impressioni, live long and prosper, Mr.Tambourine, :o)
Bob Dylan
illumina Roma con gli effetti speciali delle sue canzoni
clicca qui
Bob Dylan: la
cronaca del primo concerto a Roma
clicca qui
Lunedì 9
Aprile 2018
Mantova, Italy - Palabam, April 8,
2018
1. Things Have Changed (Bob on Piano)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on Piano)
3. Highway 61 Revisited (Bob on Piano)
4. Simple Twist Of Fate (Bob on Piano)
5. Duquesne Whistle (Bob on Piano)
6. Melancholy Mood (Bob center stage)
7. Honest With Me (Bob on Piano)
8. Tryin' To Get To Heaven
9. Once Upon A Time (Bob center stage)
10. Pay In Blood (Bob on Piano)
11. Tangled Up In Blue (Bob on Piano)
12. Early Roman Kings (Bob on Piano)
13. Desolation Row (Bob on Piano)
14. Love Sick (Bob on Piano)
15. Autumn Leaves (Bob center stage)
16. Thunder On The Mountain (Bob on Piano)
17. Soon After Midnight (Bob on piano)
18. Long and Wasted Years (Bob center stage)
(encore)
19. Blowin' In The Wind (Bob on Piano)
20. Ballad Of A Thin Man (Bob on Piano)
Florence, Italy - Nelson Mandela
Forum, April 7, 2018
1. Things Have Changed (Bob on Piano)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on Piano)
3. Highway 61 Revisited (Bob on Piano)
4. Simple Twist Of Fate (Bob on Piano)
5. Duquesne Whistle (Bob on Piano)
6. Melancholy Mood (Bob center stage)
7. Honest With Me (Bob on Piano)
8. Tryin' To Get To Heaven
9. Once Upon A Time (Bob center stage)
10. Pay In Blood (Bob on Piano)
11. Tangled Up In Blue (Bob on Piano)
12. Early Roman Kings (Bob on Piano)
13. Desolation Row (Bob on Piano)
14. Love Sick (Bob on Piano)
15. Autumn Leaves (Bob center stage)
16. Thunder On The Mountain (Bob on Piano)
17. Soon After Midnight (Bob on piano)
18. Long and Wasted Years (Bob center stage)
(encore)
19. Blowin' In The Wind (Bob on Piano)
20. Ballad Of A Thin Man (Bob on Piano)
Rome, Italy - Auditorium Parco della
Musica, April 3, 2018
by
Laurette Maillet
Mattino presto.
Cammino per le strade piene di turisti come a Barcellona.
L'organizzazione è un po' più caotica.
Il Colosseo, la fontana di Trevi ... le auto, gli scooter e il rumore.
Una colazione a base di pizza con zucchine e un forte caffè espresso.
L’Ostello della gioventù non è il migliore ma nemmeno il peggiore, ben
ubicato vicino alla stazione Termini. Il pomeriggio è tempo di
rilassarsi prima di prendere il bus numero 910 per il Parco della
musica, un altro di quegli Auditorium per musica classica. I gatti
selvatici si sono concentrati per questi 3 giorni qui a Roma, ne ho
contati forse 30! Mangio da sola e sarò l'unica a "chiedere l'elemosina"
di un biglietto. Mi concentro sulla folla italiana, molto meno snob di
quella di Barcellona, più amichevole, più "umana". Alcuni vendono
biglietti extra al valore nominale, anche se il prezzo è ragionevole per
un certo standard, è ancora troppo costoso per il mio portafolio. Un
giovane uomo cerca di venderne uno, primo valore nominale 97,75 euro,
poi scende a 40 e poi a 20. Bene! Non era troppo difficile. Vado e
controllo il luogo. Bel design ma niente in confronto alla stravaganza
di Barcellona. Il mio posto è in prima fila sulla Prima Galleria con
balaustra. Riesco a vedere il palco molto bene e sono dalla parte del
piano. Vedo persino le dita di Bobby che corrono sui tasti. Vedo il
bianco dei suoi stivali sotto il nero dei suoi pantaloni. Vedo i
numerosi fogli di carta sul pianoforte. Vedo l'Oscar e ancora il mezzo
busto della statua della Poesia. Vedo Bob che beve da una tazza posata
davanti agli strumenti di Donnie. Bob ha i suoi pantaloni normali e una
lunga giacca bianca. La scaletta non cambia da Barcellona tranne che per
“Honest with me” e non "High Water”che preferirei.
Alcune canzoni sono inondate da troppe luci che distolgono l’attenzione.
Donnie è al mandolino per "Early Roman Kings”e al violino per "Blowin’
in teh wind”. Niente “Summer Days”, stasera poche volte Tony e Charlie
si avvicinano a Bob per chiedere la canzone successiva. Bob ha cambiato
già alcune canzoni dall'inizio del tour. Il pubblico ha reagito con
entusiasmo quando Bob è salito sul palco ed è stato "educato". Non la
stravaganza che conoscevo dagli italiani. Il locale è piccolo. L'encore
ha fatto sì che le prime file si ammassassero sotto il palco. Bob lascia
il palco e vedo che manda un bacio a qualcuno del pubblico. Quindi era
felice! E' stato un grande spettacolo, io ho apprezzato ogni secondo.
Aspetto il bus 910 e inizio a chiacchierare con un giovane che era stato
deluso di non aver sentito "Mr. Tambourine man". Spiego che Dylan non
può compiacere tutti i suoi fans durante lo spettacolo. Non è questa la
ragione per la quale io cui vado a così tanti concerti? Provo a
convincerlo a venire ai prossimi spettacoli ... vedremo! Ho passato una
bella giornata e un lieto fine! Notte Bobby! Ci vediamo domani.
Sabato 7
Aprile 2018
Talkin'
10432 -
pieronicolaantonelli
Oggetto: Concerti
Roma 3 e 5 Aprile
Devo dire
niente di nuovo all' orizzonte per quanto riguarda il tour...tanta
noia...Ma va bene così!!
....AZZO! Laconico,
coraggioso, "sarò breve e cicconciso" come diceva Abatantuono in
"Eccezzziunale Veramente". Effettivamente a qualcuno, naturalmente non a
tutti perchè ognuno la pensa a modo suo, l'idea che questi shows
sarebbero stati (purtroppo) una noia sarà passata per la testa. Tu hai
avuto il coraggio di esprimere molto efficacemente la tua impressione
sull'evento tanto atteso, senza cadere nelle banalità della Maillet che
racconta i concerti di Bob facendoli passare per la cronaca di uno dei
suoi tanti viaggi, le manca solo di informarci dell'ora nella quale va a
fare la pipì! Certamente ti sarai creato nemici assai, ma non importa,
su queste pagine si pubblicano i pensieri di tutti, in qualunque modo si
esprimano sulle prestazioni Dylaniane, e, permettimi di dire, che sono
orgoglioso di questo fatto perchè la medaglia dell'onestà e della verità
hanno, come tutte le altre cose, anche loro due facce, una molto bella
ed una deludente, forse come se potessimo di colpo vedere The Dark Side
Of The Moom. La realtà del concerto odierno è questa, che piaccia o
meno, Dylan si impegna ancora a dare il suo massimo, ma tenuto conto
dell'età, del vigore fisico che con gli anni ti abbandona in silenzio ed
inesorabilmente, potremmo, anzi, dovremmo osservare che più di quello
che Dylan ci da oggi non è possibile pretendere. E non è questione di
scelta di canzoni o di cover sinatriane o che non suona più la chitarra
e non suona quasi più l'armonica, Bob è alla soglia dei 77 anni e
qualcosa, lentamente, ha cominciato a lasciare sulla lunghissima Highway
della sua carriera che percorre instancabilmente da anni. E' sempre
ammirevole che continui a salire sera dopo sera sui palchi di tutto il
mondo, ma certamente ci dovrebbe essere un limite alle pretese da parte
dei fans. Non è più il Dylan dei concerti con The Band, o del True
Confession Tour con Tom Petty, gli Hartbreakers e le Queens of Rhythm,
non è più il Dylan della Rolling Thunder Revue, non è più il Dylan della
trilogia cristiana. Oggi Dylan è un'altra persona, completamente diversa
da quella che era allora, così come io non assomiglio più nemmeno da
lontano a quello che ero quando avevo 20/30 anni. Dylan è sempre
suggestivo, ma per favore non pretendiamo niente di più di quello che
sentiamo, di più non ci può dare. Dispiace a tutti che non sia più al
top della forma e nelle condizioni dei suoi anni migliori, ma così è
fatta la vita, si nasce, si cresce, si comincia ad invecchiare ed a
perdere quello spirito e quella forza che con il passar degli anni ci
abbandonano pian piano fino al giorno che ci addormenteremo per non
risvegliarci mai più. Grande Dylan che ha ancora la volontà di regalarci
momenti nei quali possiamo restare faccia a faccia con lui, vederlo
muoversi, sentire la sua voce, respirare la stessa aria e partecipare
allo stesso evento. Live long and prosper, Mr.Tambourine, :o)
Ciao caro Mr. Tambourine,
Come stai? Ti allego il link della recensione - che ho scritto per Music
Map - dei primi due concerti romani di Bob, 3 e 4 aprile 2018, a cui ho
assistito: http://www.musicmap.it/recconcerti/new.asp?id=261
Se vuoi puoi copiarla e inserirla sia qui sotto sia nella sezione delle
recensioni della Farm. Come già detto sarò anche a Mantova, Milano e
Verona e proverò a indossare qualcosa di rosso nella speranza di
incrociare qualche Farmer.
Un abbraccio e a presto! Samuele.
Ti ringrazio ancora di cuore caro Samuele,
ottima ed onesta recensione, come vedi ho fatto uno spudorato
copia/incolla e l'ho pubblicato anche nella pagina delle recensioni
concerti 2018. Live long and prosper, Mr.Tambourione, :o)
Rome, Italy - Auditorium Parco della
Musica, April 3/4, 2018
Inizia con tre concerti nella meravigliosa Sala Santa Cecilia
dell’Auditorium di Roma la tranche di concerti italiani del Bardo di
Duluth, l’immenso Bob Dylan, sempre on the road e sempre pronto a
stupire. Era partito il 22 marzo da Lisbona, poi Salamanca, poi ancora
tre serate a Madrid e due a Barcellona: sette show che avevano avuto
variazioni di scaletta minime - normalità dal 2013 a oggi - e ben pochi
standard - i brani del “Great American Songbook” che Dylan ha registrato
negli ultimi tre album in studio tra 2015 e 2017 - al loro interno. Roma
freme per l’attesa e vuole ricevere il Bardo con la dovuta reverenza e
l’inevitabile eccitazione. Poster, volantini, articoli sui quotidiani
cartacei e online amplificano l’atmosfera magica che si respira.
Siamo
in tanti - ci sono anche io, che ho assistito ai primi due concerti
romani e sarò anche a Mantova, Milano e Verona - ad assediare i cancelli
esterni della struttura e il retro della sala, al culmine di una salita,
già nel pomeriggio del 3, aspettando che magari il Nostro scenda da una
vettura con i vetri oscurati e, anche solo di sfuggita e da lontano,
attorniato da qualche guardia del corpo, ci faccia un cenno. Qualcuno
l’ha poi intravisto, qualche ora prima dell’inizio dello show, con la
classica felpa e l’immancabile cappuccio, proprio come quando il 1º
aprile 2017 ritirò, in una cerimonia privata, il Premio Nobel per la
Letteratura in una stanza d’hotel di Stoccolma, dove incontrò i membri
dell’Accademia, li ringraziò e suonò qualcosa per loro, rigorosamente
lontano da telecamere e obiettivi fotografici. Riservatezza e privacy
sono le parole d’ordine di Dylan, 77 anni il prossimo 24 maggio, che
preferisce lasciare parlare la sua arte sul palco. Ma basta con le
solite banalità: arrangiamenti stravolti, mai un “grazie” al pubblico,
pochi classici... Questi elementi sono caratteristiche che Bob ha
abbracciato già da molti anni: non rappresentano né una novità né una
stranezza. Giudicare o descrivere un genio come Dylan attraverso queste
etichette, come molti fanno, è semplicemente ridicolo. Egli ha sempre
scelto e sempre sceglierà, finché vivrà, un percorso netto tracciato
unicamente dalla sua arte e non dalla sua persona. Lui è il cantore
ispirato dalla Musa, il poeta errante che ha scelto, dal 1988 a oggi, di
passare quasi un terzo dell’anno tra palco e bus. La sua non è una
missione ma una passione: non deve rendere conto di niente a nessuno, e
se qualcuno non lo ha ancora capito non possiamo farci niente.
Ma passiamo agli show del 3 e del 4 aprile. Dylan è sempre al
pianoforte, a volte seduto altre volte in piedi, tranne che per i tre
pezzi sinatriani (e, la seconda sera, anche per “Long and Wasted Years”,
l’ultimo brano prima del bis), dove sta in piedi a danzare con l’asta
inclinata di 45º. Non suona l’armonica, non suona la chitarra. In bianco
la sera del 3, in nero la sera del 4. Le scalette sono state identiche
per entrambi gli show, con le uniche variazioni legate alla posizione di
alcuni brani. Il primo show, quello del 3 aprile, ha mostrato subito
quanta solidità abbia il sound di questa band, che ormai da anni segue
Bob ciecamente e con un amore e una fiducia per lui irriducibili. Il
secondo ha confermato quanto la band si diverta a suonare questi pezzi,
divertimento che era risultato chiarissimo anche nei tre show a cui
avevo assistito nel 2015, quello di Lucca e i due bolognesi, e anche
negli anni precedenti, già dal primo live che ebbi la fortuna di vedere
nel lontano 2006.
Il palco è illuminato quanto basta, e Dylan, oltretutto, non disdegna il
buio durante certe fasi dello spettacolo. Ad aprire lo show è “Things
Have Changed”, la canzone che gli è valsa il Golden Globe e Oscar
(l’Oscar è presente da anni, forse una riproduzione, sopra uno degli
amplificatori sul palco, accanto a un busto in marmo raffigurante la
Poesia) nel 2001, splendida nella sua precarietà e nel suo pessimismo,
con alcuni accordi molto diversi rispetto alla versione originale. Il
primo classico è servito. A esso ne seguono altri tre: “Don’t Think
Twice, It’s All Right” è dolcissima e sussurrata entrambe le sere, un
pianto, sì, ma cinico e accusatorio; “Highway 61 Revisited” brilla e fa
saltare dalla sedia per quanto è aggressiva; e “Simple Twist of Fate” è
lenta, triste, con un ulteriore verso modificato che si aggiunge alle
modifiche già apportate al testo nel 2013, ed è stato ancora più
perfetto la seconda sera rispetto alla prima. Poi iniziano i blues
sfrenati: una ruvida “Duquesne Whistle” e una tagliente “Honest with Me”
sono intervallate dal primo brano sinatriano, “Melancholy Mood”, cantato
molto bene da Bob al centro del palco. “Trying to Get to Heaven” risulta
ancora più disillusa e ironica di quanto non sia su disco, dove appare
invece più disperata. Ancora un’interpretazione crooner molto
convincente in “Once Upon a Time” anticipa una spietata e cattivissima
“Pay in Blood”.
Bob ha una voce roca e affilata, che quasi recita ogni verso,
interpretandolo e dosandolo con un trasporto e una profondità unici, e
che riesce a esplorare ogni stato d’animo e a “riscrivere” a tutti gli
effetti le sue canzoni del passato: si prenda, ad esempio, “Tangled Up
in Blue”, che ha assunto, già nel tour autunnale statunitense del 2017,
una nuova veste, sempre diversissima dall’originale, e che il pubblico
apprezza tantissimo: scrosciano applausi da ogni lato della sala e gli
spettatori sembrano seguire e abbracciare il discorso artistico di Dylan
con estrema sincerità e reale interesse, nonostante il materiale (ossia
le sue canzoni) siano spesso complicate ed ermetiche e sempre piene di
riferimenti ostici (dalla poesia al cinema, dal rock al folk, dal gospel
al jazz, dalla storia “a tutto tondo” alla storia sociale e culturale).
“Early Roman Kings”, da “Tempest”, è straordinaria entrambe le sere, uno
di quei pezzi capace di farti domandare all’artista come gli sia stato
possibile raggiungere un equilibrio così perfetto tra melodia e parole.
Arriva anche “Desolation Row”, altro classico dei ‘60s, cantata
benissimo entrambe le sere, più spezzata la prima sera, più recitata e
sciolta la seconda sera. “Soon After Midnight” - suonata più avanti
nella scaletta del secondo show - è dolce e cantabile quanto lo è
sull’album “Tempest”, mentre “Love Sick” è, da ormai tanti anni, il
brano più riuscito ed epico dell’intero set. La band segue ciecamente
Bob, che al piano esegue le sue “triplets” e canta il brano in maniera
molto sentita. Nel blues sfrenato di “Thunder on the Mountain” c’è anche
tempo per un assolo di batteria, mentre Dylan canta ogni verso a
velocità supersonica e con grande autorevolezza. “Autumn Leaves” è
l’ultimo pezzo sinatriano: Bob lo canta con l’asta piegata e accenna
qualche gesto con la mano sinistra. Arriva poi la sublime “Long and
Wasted Years”, poesia allo stato puro, levigata e sentita: nella sera
del 3 Bob preferisce cantarla suonando il piano, mentre nella sera del 4
la canta al centro del palco, impugnando l’asta e allungando ogni
sillaba. Il bis è ormai un marchio di fabbrica: la folla in platea si
alza e va sotto al palco pronta a cantare con Dylan “Blowin’ in the
Wind”, in un arrangiamento che è lo stesso da molti anni, e infine
“Ballad of a Thin Man”, aggressiva e schietta, della stessa potenza
rispetto all’originale. Bob se ne va dopo un breve inchino, lancia
qualche bacio la prima sera mentre saluta con la mano soltanto la
seconda. I primi due show del tour italiano del 2018 hanno mantenuto le
aspettative. Buon divertimento a chi stasera sarà ancora a Roma per il
terzo e ultimo concerto della Capitale - nell’attesa che Bob tocchi
anche le altre città della nostra penisola.
Samuele Conficoni
Venerdì 6
Aprile 2018
Rome, Italy - Auditorium Parco della
Musica, April 5, 2018
1. Things Have Changed (Bob on Piano)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on Piano)
3. Highway 61 Revisited (Bob on Piano)
4. Simple Twist Of Fate (Bob on Piano)
5. Duquesne Whistle (Bob on Piano)
6. Melancholy Mood (Bob center stage)
7. Honest With Me (Bob on Piano)
8. Tryin' To Get To Heaven
9. Full Moon and Empty Arms (Bob center
stage)
10. Pay In Blood (Bob on Piano)
11. Tangled Up In Blue (Bob on Piano)
12. Early Roman Kings (Bob on Piano)
13. Desolation Row (Bob on Piano)
14. Love Sick (Bob on Piano)
15. Autumn Leaves (Bob center stage)
16. Thunder On The Mountain (Bob on Piano)
17. Soon After Midnight (Bob on piano)
18. Long and Wasted Years (Bob center stage)
(encore)
19. Blowin' In The Wind (Bob on Piano)
20. Ballad Of A Thin Man (Bob on Piano)
Ciao a tutti volevo condividere una info;
mi è stato detto che al four season di Firenze è prenotata una stanza a
nome Zimmermann. Per chi interessa.
Ciao Daniele , The Raven.
Grazie Daniele, passo
la news così come m'è arrivata, speriamo sia notivia vera. Voi della
nobil patria natii fateci sapere!!! Live long and prosper,
Mr.Tambourine, :o)
Giovedì 5
Aprile 2018
Rome, Italy - Auditorium Parco della
Musica, April 4, 2018
1. Things Have Changed (Bob on Piano)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on Piano)
3. Highway 61 Revisited (Bob on Piano)
4. Simple Twist Of Fate (Bob on Piano)
5. Duquesne Whistle (Bob on Piano)
6. Melancholy Mood (Bob center stage - no harp)
7. Honest With Me (Bob on Piano)
8. Tryin' To Get To Heaven (Bob on Piano)
9. Once Upon A Time (Bob center stage - no harp)
10. Pay In Blood (Bob on Piano)
11. Tangled Up In Blue (Bob on Piano)
12. Soon After Midnight (Bob on Piano)
13. Early Roman Kings (Bob on Piano)
14. Desolation Row (Bob on Piano)
15. Love Sick (Bob on Piano)
16. Thunder On The Mountain (Bob on Piano)
17. Autumn Leaves (Bob center stage)
18. Long and Wasted Years (Bob on Piano)
(encore)
19. Blowin' In The Wind (Bob on Piano)
20. Ballad Of A Thin Man (Bob on Piano)
Caro Mr.Tambourine buongiorno.
Per chi volesse provare ad avvicinare Bob prima e dopo il concerto a
Roma (ormai quello del 5 visto che ti sto scrivendo la mattina del 4),
posso dirvi che il Nostro il 3 aprile aveva il suv nero parcheggiato
nella zona superiore del complesso vicino alle scale di servizio che
dall'interno portano all' esterno (per intenderci il piano che sui
pulsanti degli ascensori dei parcheggi interrati è denominato "Parco
dell' auditorium" e che nella foto da te inserita è la zona di verde
attrezzato retrostante l'edificio più grande).
Io
ero lì verso le 17,30 per mangiarmi i miei soliti tramezzini pre
concerto e il suv nero non mi è passato inosservato (quello nella foto,
posizionato davanti la rampa di scale sulla sinistra che scendono verso
la sala "Santa Cecilia"): alle 18:10 circa Bob è spuntato velocemente da
quelle scale con il solito giaccone con cappuccio alzato ed insieme ad
una donna è salito nel suv che si è poi diretto nella zona sottostante
dove sono parcheggiati i tir...un mio timido "Hi Bob" da una distanza di
circa dieci metri al quale non ho avuto risposta, ...pazienza.
Sorveglianza davvero poca, tre ragazzi italiani vestiti in completo blu
ed una persona un po più robusta che è uscita fuori poco prima di Bob
guardandosi intorno.
A fine concerto stessa cosa, sono uscito appena iniziava l'ultima
canzone, il tempo di scendere un piano fino al foyer, svoltare a destra
verso l'uscita laterale, ancora a destra per salire la strada asflaltata
che costeggia lateralmente la sala "Santa Cecilia" ed il suv nero era di
nuovo li.
Sorveglianza sempre poca anche se un tizio italiano mi ha invitato
gentilmente ad allontanarmi un pò.
Neanche due minuti che sono lì ed ecco che vedo l'enorme "cofana" di
cappelli arruffati e bianchi spuntare dalle scale, il vestito è lo
stesso della serata, giacca chiara con brillantini (calcolando i tempi
praticamente appena finito il concerto è uscito).
Il suv rifà la stessa strada del pomeriggio dirigendosi verso i tir
della carovana.
Possibilità di avvicinarlo zero, ma ero solo io, con un gruppo di più
persone non so come avrebbero fatto le quattro/cinque persone della
sicurezza...
Per chi volesse provare, buona fortuna...se non altro il tutto potrebbe
rendere la serata un po meno noiosa.
Ti ringrazio per la
testimonianza caro Massimo, forse un giorno o l'altro a qualcuno
potrebbe andare meglio, essere più fortunato, come quel fan che alcuni
anni fa, fermatosi ad un autogrill (non ricordo dove) per mangiare una
rustichella si è trovato improvvisamente di fianco Bob che anche lui
mangiava tranquillamente una rustichella. Quello che non succede in
cento anni può accadere in un attimo! Live long and prosper,
Mr.Tambourine, :o)
Bob Dylan, primo tour italiano dopo il
premio Nobel
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Bob Dylan illumina Roma con gli
effetti speciali delle sue canzoni
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Bob Dylan: la cronaca del primo
concerto a Roma
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Bob Dylan, il Nobel che sapeva vivere
solo in tour
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Mercoledì
4
Aprile 2018
Rome, Italy - Auditorium Parco della
Musica, April 3, 2018
1. Things Have Changed (Bob on Piano)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on Piano)
3. Highway 61 Revisited (Bob on Piano)
4. Simple Twist Of Fate (Bob on Piano)
5. Duquesne Whistle (Bob on Piano)
6. Melancholy Mood (Bob center stage - no harp)
7. Honest With Me (Bob on Piano)
8. Tryin' To Get To Heaven (Bob on Piano)
9. Once Upon A Time (Bob center stage - no harp)
10. Pay In Blood (Bob on Piano)
11. Tangled Up In Blue (Bob on Piano)
12. Soon After Midnight (Bob on Piano)
13. Early Roman Kings (Bob on Piano)
14. Desolation Row (Bob on Piano)
15. Love Sick (Bob on Piano)
16. Thunder On The Mountain (Bob on Piano)
17. Autumn Leaves (Bob center stage)
18. Long and Wasted Years (Bob on Piano)
(encore)
19. Blowin' In The Wind (Bob on Piano)
20. Ballad Of A Thin Man (Bob on Piano)
Madrid, Spain - National Auditorium of
Music, March 27, 2018
di Paul Foster
Ho assistito ai concerti di Lisbona il 22 e Madrid il 27 marzo. La voce
di Bob è crollata.
L'anno scorso in tuttti i pezzi ci sono sempre stati momenti di magia,
ma lui adesso non riesce nemmeno a tenere la sua voce in tonalità nelle
covers quando deve passare all'ottava superiore. I grandi testi e la
presenza rimangono ma l’esecuzione effettiva delle canzoni se n’è
andata. Gli arrangiamenti stanno arrancando e non possono nascondere le
carenze che si riconoscono nei brani. Dopo 40 anni di esibizioni dal
vivo rimarrò un grande fan della sua arte e spero in un un miracolo per
recuperare le sue corde vocali.
Paul Foster
Lunedì 2
Aprile 2018
Bob Dylan in
concerto a Roma: canzoni oltre il Nobel
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Bob Dylan a Roma: nuove canzoni e una
lunga storia da raccontare
clicca qui
Caro Mr. Tambourine Man,
ho notato che il link per l'articolo sul libro di Richard F. Thomas
mandatoti da Marina Montesano non è cliccabile su Maggiesfarm. Potresti
correggere?
Salve Mister,
grazie per la tua opera e buona Pasqua! Lunga vita! Carla.
Auguroni anche a te e
tutti i tuoi cari, un abbraccio, live long and prosper, Mr.Tambourine,
:o)
Domenica 1
Aprile 2018
Barcelona, Spain - El Gran Teatre del
Liceu, March 31, 2018
1. Things Have Changed (Bob on Piano)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob
on Piano)
3. Highway 61 Revisited (Bob on Piano)
4. Simple Twist Of Fate (Bob on Piano)
5. Duquesne Whistle (Bob on Piano)
6. Melancholy Mood (Bob center stage - no harp)
7. High Water (Bob on Piano)
8. Tryin' To Get To Heaven (Bob
on Piano)
9. Once Upon A
Time (Bob center stage - no harp)
10. Pay In Blood (Bob on Piano)
11. Tangled Up In Blue (Bob on Piano)
12. Soon After Midnight (Bob on Piano)
13. Early Roman Kings (Bob on Piano)
14. Desolation Row (Bob on Piano)
15. Long and Wasted Years (Bob center stage then on Piano)
16. Thunder On The Mountain (Bob on Piano)
17. Autumn Leaves (Bob center stage)
18. Love Sick (Bob on Piano)
(encore)
19. Blowin' In The Wind (Bob on Piano)
20. Ballad Of A Thin Man (Bob on Piano)
Ciao, sono un frequentatore del vostro sito e grande
appassionato di Dylan.
Il 3 sarò all'Auditorium per il concerto ma volevo chiedervi se avete
qualche dritta su come tentare di realizzare l'impresa epica di una foto
o autografo. Sapete quando e come arriva a Roma? O dove alloggia?
Grazie! Claudio
Caro Claudio, non
pensi che se si sapessero queste informazioni davanti all'albergo
qualche centinaio di fans proverebbero certamente a rovinare il sonno e
la privacy di Bob? Per gli irriducibili disposti a soffrire vale sempre la vecchia strategia dell'attesa, ti piazzi
vicino all'Auditorium dove ci sono i due camions con scritto ROCK 'N
ROLL TRUCKING
ed i 3 tour-bus BEAT THE STREET della carovana
e aspetti che i
musicisti arrivino per fare il sound-check (dovrebbero arrivare con un
Van da sei/sette posti), poi spera di essere fortunato e che Bob abbia
voglia di farlo anche lui (dovrebbe arrivare con un Suv bianco o nero
di solito con i
vetri oscurati e scendere in compagnia della sua segretaria (una donna
dai capelli biondi) che lo
accompoagna sempre quando è in tour. Quando finisce il sound-check segui
il suo Suv che ti porterà all'albergo dove è alloggiato Bob. Poi puoi
prendere una stanza nello stesso Hotel e attendere che prima o poi Bob
scenda nella hall e li tentare gentilmente (ti ricordo che Barron
picchia forte tutti coloro che cercano di avvicinarsi a Bob senza il suo
consenso). Oppure puoi girare per le strade di Roma sperando di
incontrare Bob da solo che fa una passeggiata per le strade dell'Urbe
come fece qualche anno fa a Copacabana (senza la scorta del fido Barron)
e sperare che sia bendisposto e si fermi a parlare con te come fece con
il fortunato signore nella foto sopra che lo riconobbe e riusci a
scambiar qualche parola con lui.
Auguri e pazienza! Live long and prosper, Mr.Tambourine, ;o)
Il 2 ottobre 2017, i residenti di
Gainesville hanno perso un amato concittadino, grande musicista, eroe
del Mainstream e della sua città, Tom Petty. Nei mesi trascorsi dalla
sua morte, i residenti hanno chiesto al Sindaco di Gainesville di
trovare un modo per onorare pubblicamente Petty in modo duraturo e
significativo. Per soddisfare questa richiesta, stanno cercando feedback
dalla comunità.
I dipartimenti di Iniziative Strategiche e Parchi, Ricreazione e Affari
Culturali (PRCA) hanno preso il feedback iniziale e rivisto le opzioni
per la memorizzazione di Petty. Sono state presentate sei opportunità
vitali:
■ rinominare una strada urbana;
■ rinominare un parco o una struttura urbana;
■ aggiungere una statua a un parco o una struttura urbana;
■ ospitare un concerto annuale o un festival musicale;
■ proclamando il suo compleanno, il 20 ottobre, come Tom Petty Day
■ dedicando il mese di ottobre alla sua eredità musicale e celebrando la
cultura musicale locale
"La risposta alla morte di Tom Petty è stata molto forte, il che è
comprensibile visto il grande amore che questa comunità ha per lui. Ha
avuto un impatto duraturo sulla nostra cultura e la città desidera
ricordare la sua eredità in modo significativo ", afferma Steve
Phillips, direttore della PRCA.
Il sondaggio richiede ai partecipanti di selezionare le loro prime tre
scelte; c'è la possibilità di ulteriori feedback per altre idee. È
possibile accedere al sondaggio su
https://www.surveymonkey.com/r/TomPettyMemorial che si chiuderà il
16 Aprile.
I risultati del sondaggio forniranno indicazioni per la città per andare
avanti con la pianificazione e i budget. La linea temporale proposta è
quella di avere il progetto selezionato pronto o in corso entro ottobre,
per commemorare l'anniversario della morte di Petty.