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MAGGIE'S FARM

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"TEMPEST" LYRICS 

a

Venerdi 30 Novembre 2012

Dylan pittore, una mostra "revisionista" a New York             clicca qui

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Washington, DC - Verizon Center - November 20, 2012

Bob Dylan in D.C.: questa ruota è scoppiata, Imballare la tenda, lui non sta andando da nessuna parte.

di Russ Smith

Le vacanze sono cominciate, quindi con questo spirito ho un paio di commenti positivi sul pessimo spettacolo di Bob Dylan a Washington, DC, al Verizon Center il 20 dicembre. In primo luogo, la sua canzone di apertura, "I’ll Be Your Baby Tonight," non era poi così male, soprattutto perché la band ha fornito uno spunto spiritoso per il 71enne Dylan, che sedeva alla destra del palco davanti alla tastiera, e sembrava assaporasse il gusto del vino mentre cantava “Bring that bottle over here” dal brano di chiusura di John Wesley Harding.

In secondo luogo ... beh, davvero, in tutta onestà, non possa fare una relazione di qualsiasi altra cosa degna di nota nel concerto, almeno per quanto riguarda la musica che è stata suonata, che mi ha fatto desiderare di essere a casa a leggere la faticosa ma esauriente nuova biografia di Joseph P. Kennedy di David Nasaw. Devo dire che è meraviglioso che Dylan, pur non avendo bisogno di soldi (nonostante le tante persone sul suo libro paga), continua a girare in tutto il paese, complice la sua incapacità di stare fermo in qualche posto e una vera propensione per suonare davanti ad un pubblico. E' come un esercizio sociologico, l'evento che ti attrae: come avevo previsto per i miei due figli. In realtà, è stato mio figlio 20enne, giovane musicista / regista, che ha insistito per andare, dato che voleva vedere la "leggenda vivente" della quale aveva sentito tanto parlare fin da quando aveva tre anni. Il pubblico era formato da vecchi hippies tutti con in mano il cellulare e, come ci si poteva aspettare, un sacco di combinazionei padre / figlio. In realtà, mio figlio più giovane, 18 anni, ha visto una mezza dozzina dei suoi amici al Verizon Center, che girovagavano con i padri in platea. In breve, non era una folla attraente, con l'età media probabilmente non molto inferiore al settantenne Bob sul palco. Questo è insignificante, anche se, dal momento che questo tipo di concerto nostalgico evocava l'immagine di una molto, molto deprimente riunione della High School nella quale tutti si scattano foto ricordo a vicenda.

Ho 57 anni ora, ero un giovane virgulto nel 1960, e così ho perso le grandi prestazioni di Dylan dal '62 al '66, prima che sensatamente decidesse di scegliere una vita meno “eccessiva”, utilizzando come scusa un incidente con la moto che non è mai stato una cosa seria per ritirarsi a vita privata e non imbarcarsi di nuovo in un vero e proprio tour fino al 1974. Ho visto uno di quegli spettacoli al Coliseum di Nassau, la band davvero incredibile e Dylan presente per gran parte del set, è stato fantastico: in realtà, l'apertura e la chiusura con "Most Likely You Go Your Way and I’ll Go Mine " da Blonde on Blonde fu un tocco meravigliosamente eccentrico. Ma sono stato anche al Madison Square Garden l' 8 dicembre 1975 per la "Hurricane’s night", la sua ultima tappa del primo (e di gran lunga di maggior successo), suo sconvolgente ed entusiasmante tour chiamato “Rolling Thunder Revue”.

Infine, l'ultima volta che vidi Dylan fu a Baltimora nel mese di ottobre del '78, dopo che aveva cambiato marcia e cercato di confondere il suo pubblico calandosi in un’altra pelle, quella di cristriano rinato e di cospargerci di nuove prediche. Ero nei posti riservati alla stampa, forse in 10° fila, fu un cattivo concerto, con Dylan in costume di paillettes che sembrava Neil Diamond, ricordo che scappai prima della conclusione.

Non mi aspettavo di rivederlo di nuovo, anche se sto ancora raccogliendo il materiale bootleg dal suo periodo fertile, e mi è piaciuto il documentario No Direction Home, sono anche incazzato perchè il suo secondo volume delle Chronicles non è stato ancora scritto, e hanno tutti pubblicato un CD compilation del suo "Radio Hour ". Ma mio foglio Nicky cominciò ad insistere dicendo che i biglietti per erano già in vendita per questo show di novembre, e voleva davvero che andassimo insieme al concerto. Avrei potuto rifiutare, ma sarei stato poco sportivo. Dopo tutto, ha recuperato un pò di vecchi album di Dylan dal seminterrato, conosco ogni parola a memoria della sua Highway 61, ed ho un poster sul muro di Dylan, intorno al '65, con quella camicia col collettone, il reggi armonica a penzoloni intorno al collo, il miglior periodo nel quale Bob è stato una vera rock star.

Ho letto alcune recensioni del tour di Dylan e la maggior parte di esse sono pure fesserie. Dave McKenna, per esempio, scrivendo sul Washington Post ha scritto questa osservazione assurda: "[Dylan] e il suo fovoloso quintetto d’accompagnamento hanno eseguito arrangiamenti così sconosciuti e così a differenti delle versioni originali che era spesso difficile identificare anche quale canzone stava cantando. Le cose sono davvero cambiate. "
Naturalmente Dylan ha eseguito le sue canzoni famose, ma chiunque abbia anche una minima conoscenza di quelle composizioni antiche doveva solo ascoltare la prima linea, per esempio, "To Ramona" o "Ballad of a Thin Man" e immediatamente sapere che la auto-parodia della sua canzone era cominciata. "Chimes of Freedom", che, col senno di poi, non è stata trattata molto bene, è stata particolarmente dura per le orecchie, come "Like a Rolling Stone." Personalmente, ho pensato che Dylan ringhiasse perchè fa fatica di cantare quelle canzoni con la raspa che ha in gola fosse troppa per lui, “A Hard Rain A-Gonna Fall" è stato il punto più basso della serata. Nella mia testa, mentre Dylan stava eseguendo la sua gemma (uscita nel '63), mitica reazione alla crisi missilistica di Cuba nell'ottobre del '62, risentivo la sua splendida interpretazione della canzone con George Harrison e Leon Russel al concerto per il Bangladesh nell’agosto del 1971. La ridicola esibizione di Dylan dal vivo nel 2012 mi ha fatto ripensare ai suoi momenti davvero gloriosi. A un certo punto, mi era venuto in mente un pensiero che era un sogno, rivedere Dylan & The Hawks in uno show del '66, che cantavano "Tell Me Momma" coi piccoli amplificatori di allora.

In viaggio verso casa a Baltimora i ragazzi ed io abbiamo discusso del concerto, e Nicky è rimasto entusiasta di aver visto questa icona americana. Ho chiesto a Booker quale fosse stata sia la sua canzone preferita del set è lui ha risposto seccamente, "Nessuna". Dura, ma accurata.

http://www.splicetoday.com/music/bob-dylan-in-d-c-this-wheel-has-exploded

 

 
Giovedi 29 Novembre 2012

Washington, DC - Verizon Center - November 20, 2012

Rock n’roll per adulti

di Gene Veith

Bob Dylan è venuto nella Capitale della Nazione all'inizio di questa settimana, e sono andato al suo concerto in compagnia di Pete Muller, un frequentatore di questo blog, che ha avviato l'intera spedizione. Prima ha organizzato una festa di compleanno per la moglie con alcuni altri amici molto amabili che si trovavano a Washington. Su mia proposta, ci siamo incontrati nel mio ristorante preferito di Washington, quel tempio dell'alta cucina noto come “Hill Country Barbecue”. Poi Pete ed io abbiamo camminato per un paio di isolati fino al Verizon Center, un luogo grande che Dylan è ancora in grado di riempire, anche all'età di 71 anni.
Sì, la maggior parte delle persone tra il pubblico, come me, erano della sua stessa età. Un sacco di capelli grigi, alcuni erano erano stati accompagnati lì dai loro figli adulti o dai nipoti ormai grandi. C’era qualche Whippersnappers (tipici individui ubriachi che aspettano l’arrivo di una macchina per mettersi in mezzo alla strada come se fossero abbagliati dai fari come succede con i cervi per poi saltare nei cespugli all’ultimo momento e scappare) con occhiali indescrivibili o T-shirt da concerto, certo appassionati di musica dal loro aspetto. Era una folla interessante, e non solo per l’età da hippies. Pete è un chirurgo, io sono quello che sono, ho visto anche Fred Barnes, il giornalista conservatore e collaboratore di Fox News, seduto non lontano da dove eravamo noi.
L'atto di apertura è stato Mark Knopfler, il musicista inglese che una volta era il cantante dei Dire Straits. Vi ricordate di loro nel lontano 1980? "Money for Nothing", la prima canzone apparsa su MTV Europa? Ora sta cantando sobrio, intenso, canzoni con tinte country che avevano il sapore delle radici celtiche della musica Britannica, con la sua band di musicisti che suonano i loro strumenti celtici con eccezionale finezza insieme alle chitarre elettriche. Pete lo ha definito "rock n' roll per gli adulti."
E poi è arrivato l'unico e vero Bob Dylan. Io l’ho visto forse quattro volte; Pete almeno otto. Non l’avevamo mai visto così animato. Pete ha detto che soffre un pò di artrite e quindi non stava più in piedi tutto il concerto a suonare la sua chitarra. Ora sta dietro un pianoforte a coda, che suona abbastanza bene, aggiungendo numerosi assoli di armonica. Ma per un paio di canzoni, Bob ha lasciato il posto dietro al piano, ha preso il microfono, stile "American Idol", e ha solo cantato. Non solo, lui era una sorta di ballerino che si muoveva come un folle, e sorrideva.
Le altre volte che l'avevo visto, era concentrato a suonare la sua chitarra e spesso dava le spalle al pubblico. Non questa volta. Egli non ha detto molto, solo "Grazie, amici!", ma è stato collegato con la folla in un modo che ho trovato sorprendente. Ha un nuovo album che mi piace molto, Tempest, e ha suonato un paio di canzoni da quello (l'enigmatica "Early Roman Kings" e la bella "Soon after Midnight"). Ma per lo più ha suonato vecchie canzoni ("Highway 61 Revisited," All Along the Watchtower "," Blowing in the Wind "). Il fatto è, però, ogni volta che suona quelle vecchie canzoni, lo fa in modo diverso. Le modalità, il ritmo, le inflessioni, anche le melodie sono diverse. E tuttavia sono ancora le stesse canzoni. Questo è il premio per essere andati ai concerti di Dylan più e più volte nel corso degli anni.
I postmoderni lo chiamano mito di identità individuale, sostenendo che in realtà siamo persone diverse, a seconda di chi siamo e delle diverse fasi della nostra vita. Ma Dylan è sempre la stessa persona, anche con tutti i cambiamenti che ha attraversato. Tra il pubblico ci sono le stesse persone che si sono commosse dalla musica di Dylan quando erano giovani e sono ancora commosse oggi forse in modi diversi, che lo seguono attraverso i suoi cambiamenti e attraverso i loro.

PS: Per un più dettagliato resoconto di questo concerto particolare, si veda la mia recensione sul Washington Post.

Inoltre, mi piacerebbe fare una previsione fuori dal coro, in modo che se succederà l’avrete letta per prima qui: prevedo che Bob Dylan saprà ancora una volta stupire i suoi fan e confondere il mondo musicale, questa volta accostandosi alla Chiesa Cattolica Romana. Nell'intervista rilasciata a Rolling Stone è evidente una sua lettura della teologia cattolica. (Alla domanda sulla "trasfigurazione," Bob risponde all' intervistatore, "Puoi andare ad imparare che cos’è alla Chiesa Cattolica.") E poi in  "Duquesne Whistle", la migliore canzone del nuovo album, c’è una frase che dice, "Posso sentire una dolce voce chiamare / Deve essere la Madre di nostro Signore".

(Fonte: http://www.geneveith.com/2012/11/23/rock-n-roll-for-adults)

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Talkin' 8957 - Max

Ti segnalo quest'articolo che parla della lite tra Steven Tyler e Nicki Minaj, indovina il motivo....!

http://tweetmetender.com/2012/11/27/nicki-minaj-vs-steven-tyler-sei-un-razzista/

Grazie Max, davvero un motivo valido! :o)

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I GRANDI STRUMENTISTI: BUDDY RICH

 

 

 
Mercoledi 28 Novembre 2012

Talkin' 8956 - Alberto Cuccu

Beccatevi questo sound da un italiano che si è solcato l'oceano per portarvi questi boots of spanish leather......
http://soundcloud.com/albertocuccu/brooklyn-21-11-2012-bobby-live 

Forse i finiti sono quelli che si prendono il diritto di emettere giudizi ascoltate Visions of Johanna e poi mi dite....

Grazie anche a te per il tuo intervento caro Alberto, ma vorrei sottolineare ancora una volta che emettere giudizi su Dylan da parte dei fans o dei critici è una cosa che avviene regolarmente da 50 anni e che se tutti avessero ignorato Bob forse oggi non sarebbe il mito leggendario che è. Questo significa che ognuno può avere la propria opinione su di lui ed esprimerla, ma le opinioni che si discostano dalla tua non sono per forza di cose delle stronzate, sono solo opinioni diverse, di persone che con l'artista Dylan probabilmente hanno avuto delle esperienze diverse dalle tue e quindi si son fatti un'opinione diversa. Se prendiamo cento fans di Dylan, e parlo di quelli più tosti, quelli come te che sentono l'esigenza di esprimere il loro parere su queste pagine, probabilmente avremo 100 giudizi diversi su Bob, allora mi viene spontanea la domanda : C'è qualcuno che può in verità stabilire qual'è l'opinione giusta? Ci sono molti lati di Bob Dylan, qui sotto ne puoi vedere uno degli inizi, certo è completamente differente da com'è oggi il nostro Bob, ma son passati quasi 50 anni da quel giorno, ma io trovo Bob affascinante in tutte le maniere. Un saluto e alla prossima, ;o)

 

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Bob Dylan: a New York la mostra delle sue opere                clicca qui

 

 
Martedi 27 Novembre 2012

You Ain't Going Nowhere - 11/21/12 Brooklyn NY Barclays Center

 

Forgetful Heart - 11/21/12 Brooklyn NY Barclays Center

 

Tangled Up in Blues - 11/21/12 Brooklyn NY Barclays Center

 

Blowing iIn The Wind - 11/21/12 Brooklyn NY Barclays Center

 

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Talkin' 8955 - Ivano Bison

Carissimo Mr Tamburino,
spero di non occupare molto spazio nel nostro sito preferito. Ti segnalo questa iniziativa che mi vede coinvolto, insieme ad altri amici musicisti che tu ben conosci. E' uno spettacolo che circola da un paio d'anni e ha già avuto qualche buon riscontro. Molte grazie e buon lavoro,
Ivano Bison

Ciao Ivano, se dopo vuoi mandarmi un resoconto della serata con un paio di foto sai che queste pagine sono sempre a vostra disposizione. :o)

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Londra in visibilio per i Rolling Stones

     

Londra, 26 nov. (TMNews) - Londra in delirio, ieri sera, per il primo grande concerto tenuto dai Rolling Stones per i loro 50 anni di carriera. Per l'occasione, sul palco dell'Arena O2, c'era anche il bassista storico del gruppo, Bill Wyman, al fianco di Mick Jagger, Keith Richards, Charlie Watts e Ronnie Wood.
I Rolling Stones hanno aperto la serata con 'I Want to be Your Man', con il 69enne Jagger in giacca d'argento e cappello di feltro. Il leader del gruppo è stato poi affiancato dalla diva americana del soul, Mary J Blige, per la canzone 'Gimme Shelter', mentre la leggenda della chitarra rock Jeff Beck è salito sul palco per suonare 'I'm Going Down'.
Per l'evento, i fan hanno pagato anche fino a 500 euro per un posto, ma non sono mancati i casi di biglietti da migliaia di euro, rivenduti su alcuni siti internet. "Come state nei posti economici? In effetti, non sono proprio economici, questo è il problema", ha scherzato Jagger all'inizio del concerto. Nonostante il costo, i biglietti di ieri e quelli per il secondo concerto in programma a Londra, giovedì prossimo, sono andati esauriti il mese scorso in sette minuti.
Dopo gli spettacoli londinesi, i Rolling Stones voleranno negli Stati Uniti per altri tre concerti, a New York e Newark, nel New Jersey, in programma il mese prossimo. (fonte Afp)

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Rolling Stones a Londra: com'è andata                                clicca qui

 

 
Lunedi 26 Novembre 2012

I principali avvenimenti dylaniani del 2012

Giovedi 12 Gennaio 2012 - Bob Dylan si esibisce con la sua band ai VH1 Critics' Choice Awards durante il segmento in onore di Martin Scorsese. Lo show va in onda in diretta alle 20:00 ora/costa-orientale su VH1. Di NN.

Martedi 24 Gennaio 2012 - Esce "Chimes Of Freedom", box di 4 CD, 80 stars della musica e 73 canzoni di Bob Dylan per Amnesty International.

Martedi 31 Gennaio 2012 - RAI2 trasmette “Almost True – Bob Dylan", una storia senza senso costruita intorno al personaggio di Bob Dylan che muore ogni 5 minuti e viene sostituito da un sosia, PAZZIA ASSOLUTA!

Giovedi 9 Febbraio 2012 - Dylan sbarca su Twitter.

Sabato 18 Febbraio 2012 - Parigi, mostra dal 6 marzo al 15 luglio 2012 Bob Dylan l'Exlosion rock 61/66.

Sabato 18 Febbraio 2012 - uscito "Bob Dylan Exlosion rock 60/65" - 8 CD + bonus DVD.

Lunedi 12 marzo 2012 - Prime voci su un possibile nuovo album.

Martedi 13 marzo 2012 - David Hidalgo dei Los Lobos conferma che ha partecipato all'incisione del 35° album in studio di Bob Dylan nello sturio di Jackson Browne a Los Angeles.

Parte il Tour 2012
Rio de Janeiro, Brazil - Citibank Hall - April 15, 2012
Brasilia, Brazil - Ginasio Nilson Nelson - April 17, 2012
Belo Horizonte, Brazil - Chevrolet Hall - April 19, 2012
Sao Paulo, Brazil - Credicard Hall - April 21, 2012
Sao Paulo, Brazil - Credicard Hall - April 22, 2012
Porto Alegre, Brazil - Pepsi On Stage - April 24, 2012
Buenos Aires, Argentina - Teatro Gran Rex - April 26, 2012
Buenos Aires, Argentina - Teatro Gran Rex - April 27, 2012
Buenos Aires, Argentina - Teatro Gran Rex - April 28, 2012
Buenos Aires, Argentina - Teatro Gran Rex - April 30, 2012
Santiago, Chile - Movistar Arena - May 2, 2012
Heredia, Costa Rica - Palacio de los Deportes - May 5, 2012
Monterrey, Mexico - Auditorio Banamex - May 7, 2012
Guadalajara, Mexico - Auditorio Telmex - May 9, 2012
Mexico City, Mexico - Pepsi Center WTC - May 11, 2012
Mexico City, Mexico - Pepsi Center WTC - May 12, 2012

Giovedi 24 Maggio 2012 - Dylan compie 71 anni.

Martedi 29 Maggio 2012 - Comincia a girare che il nuovo album di Bob (del quale non si conosce ancora il nome) uscirà a settembre.

Mercoledi 30 Maggio 2012 - Obama conferisce a Bobn Dylan la Medal of Freedom.

Riprende il tratto europeo del Tour
Paddock Wood, England - Hop Farm Festival - June 30, 2012
Berlin, Germany - Citadel Music Festival - July 2, 2012
Dresden, Germany - Junge Garde - July 3, 2012
Bonn, Germany - Kunst!Rasen Gronau - July 4, 2012
Bad Mergentheim, Germany - Schlosspark - July 6, 2012
Salzburg, Austria - Messezentrum Salzburgarena - July 7, 2012
Montreux, Switzerland - Montreux Jazz Festival - Stravinski Auditorium - July 8, 2012
Bilbao, Spain - Guggenheim Museum Esplanade - July 11, 2012

Giovedi 12 Luglio - William DeVogue sostiene di essere il primo figlio di Bob Dylan.

Benicassim, Spain - Benicassim Festival - July 13, 2012
Cap Roig, Spain - Cap Roig Festival - Botanical Gardens Auditorium - July 14, 2012
Nimes, France - Festival de Nimes - Les Arenes - July 15, 2012
Barolo, Italy - Collisioni - July 16, 2012

Mercoledi 18 Luglio 2012 - Il nuovo album di Bob Dylan chiamato “Tempest” è previsto in uscita per il giorno 11 Settembre 2012.

Mercoledi 18 Luglio 2012 - Il nostro Maggiesfarmer Kuore Scuro precisa che la copertima di Tempest non rappresenta il viso di Pallade Atena bensì si tratta solo della parte inferiore del monumento a Pallade Atena posto di fronte al Parlamento Viennese che raffigura in realtà Il fiume Moldova che è abbracciata dal fiume Elba. La notizia viene riprese da tutti i siti del mondo.

Lyon, France - Fourviere Nights Festival - Theatres Romains De Fourviere - July 18, 2012
Bayonne, France - Bayonne Arena - July 20, 2012
Carhaix, France - Vieilles Charrues Festival - July 22, 2012

Venerdi 3 Agosto 2012 - Il video di "Early Roman Kings", pezzo tratto dal nuovo album "Tempest" è utilizzato per promuovere la seconda stagione della serie della Cinemax Strike Back.

Lloydminster, Saskatchewan - Lloydminster Exhibition Grandstand - August 10, 2012
Lethbridge, Alberta - Enmax Centre - August 11, 2012
Cranbrook, British Columbia - RecPlex - August 12, 2012
Missoula, Montana - Big Sky Brewery - August 14, 2012
Rapid City, South Dakota - Rushmore Plaza Civic Center - Don Barnett Arena - August 17, 2012
Sioux Falls, South Dakota - Sioux Falls Arena - August 18, 2012
Fargo, North Dakota - Fargo Civic Center Arena - August 19, 2012
Rochester, Minnesota - Mayo Civic Center - Taylor Arena - August 21, 2012
Des Moines, Iowa - Iowa Events Center - Wells Fargo Arena - August 22, 2012
Fort Wayne, Indiana - Parkview Field - August 24, 2012
Indianapolis, Indiana - White River State Park - Farm Bureau Insurance Lawn - August 25, 2012
Cincinnati, Ohio - PNC Pavilion at Riverbend - August 26, 2012
Youngstown, Ohio - Covelli Centre - August 28, 2012

Giovedi 30 Agosto 2012 - On line il video di "Duquesne Whistle", dopo Early Roman Kungs e un breve minuto di "Scarlet Town" è il terzo pezzo anticipato dal nuovo album.

Johnstown, Pennsylvania - Cambria County War Memorial Arena - August 29, 2012
Salisbury, Maryland - Wicomico Youth & Civic Center - August 30, 2012
Big Flats, New York - Tag's Summer Stage - September 1, 2012
Bethel, New York - Bethel Woods Center for the Arts - September 2, 2012
Port Chester, New York - The Capitol Theatre - September 4, 2012
Lewiston, New York - ArtPark Mainstage Theater - September 6, 2012
Holyoke, Massachusetts - Mountain Park - September 7, 2012
Uncasville, Connecticut - Mohegan Sun Arena - September 8, 2012
Hershey, Pennsylvania - Hersheypark - Star Pavilion - September 9, 2012

Martedi 11 Settembre 2012 - "Tempest" è disponibile in tuto il mondo.

Sabato 22 settembre - Maggiesfarm pubblica tutti i testi e le traduzioni di Tempest, un lavoro svolto da Mr.Tambourine con l'aiuto e la collaborazione di moltissimi Maggiesfarmers. Intanto le opinioni dei lettori su Tempest cominciano a giungere in redazione, occupanmdo la pagina delle news di MF da Settembre a Novembre.

Martedi 2 Ottobre 2012 - Dylan è bandito da Radio Spalato dopo l'intervista rilasciata a Rolling Stone Magazine.

Riparte il Fall Tour Canada e USA con Mark Knoplfler
Winnipeg, Manitoba - MTS Centre - October 5, 2012
Regina, Saskatchewan - Brandt Centre - October 6, 2012

Lunedi 8 Ottobre 2012 - Maggiesfarm pubblica (grazie alla traduzione dell'amico Giuseppe Gazerro) l'intera intervista rilasciata da Dylan a Rolling Stone.

Saskatoon, Saskatchewan - Credit Union Centre - October 8, 2012
Edmonton, Alberta - Rexall Place - October 9, 2012
Calgary, Alberta - Scotiabank Saddledome - October 10, 2012
Vancouver, British Columbia - Rogers Arena - October 12, 2012
Seattle, Washington - KeyArena - October 13, 2012
Portland, Oregon - Rose Garden - October 15, 2012
San Francisco, California - Bill Graham Civic Auditorium - October 17, 2012
San Francisco, California - Bill Graham Civic Auditorium - October 18, 2012

Venerdi 19 Ottobre 2012 - Prime voci sulle Bootleg Series # 11.

Berkeley, California - Greek Theatre - October 19, 2012
Sacramento, California - Power Balance Pavilion - October 20, 2012
Santa Barbara, California - Santa Barbara Bowl - October 22, 2012
San Diego, California - Valley View Casino Center - October 24, 2012
Los Angeles, California - Hollywood Bowl - October 26, 2012
Las Vegas, Nevada - Mandalay Bay Events Center - October 27, 2012
Broomfield, Colorado - 1STBANK Center - October 29, 2012
Broomfield, Colorado - 1STBANK Center - October 30, 2012
Grand Prairie, Texas - Verizon Theatre - November 1, 2012
Tulsa, Oklahoma - BOK Center - November 2, 2012
Omaha, Nebraska - CenturyLink Center - November 3, 2012
Madison, Wisconsin - Alliant Energy Center - November 5, 2012
St. Paul, Minnesota - Xcel Energy Center - November 7, 2012
Milwaukee, Wisconsin - BMO Harris Bradley Center - November 8, 2012
Chicago, Illinois - United Center - November 9, 2012
Grand Rapids, Michigan - Van Andel Arena - November 12, 2012
Detroit, Michigan - Fox Theatre - November 13, 2012
Toronto, Ontario - Air Canada Centre - November 14, 2012
Montreal, Quebec - Centre Bell - November 16, 2012
Boston, Massachusetts - TD Garden - November 18, 2012
Philadelphia, Pennsylvania - Wells Fargo Center - November 19, 2012
Washington, DC - Verizon Center - November 20, 2012
Brooklyn, New York - Barclays Center - November 21, 2012

L’elenco soprariportato descrive sommariamente l’attività di Bob Dylan nel 2012, diciamo pure che dopo aver dato una scorsa, un programma del genere avrebbe spezzato le reni anche ad uno di 20/30 anni, ma per il nostro Grande Vecchio queste cose non contano, la sua vitalità e la sua energia sembrano rinforzarsi con l’avanzare dell’età. Abbiamo constatato di persona che i concerti di Dylan si staccano sempre di più dallo stile corrente di un concerto, rifiutando completamente l’aiuto della moderna tecnologia per quanto riguarda l’allestimento del palco e di tutto quello che oggi la tecnica mette a supporto della musica. Dylan in questo senso fornisce ancora uno show “vecchio” stile, uno show dalle caratteristiche fine anni 60’, amplificatori, chitarre, qualche faretto e via, suonare ed inventare, liberare l’anima ed il feeling, poi quello che vien fuori si vede sul palco, con risultati eccezionali o deludenti. Ma così è lo stile di Dylan, lo è sempre stato, tipo “buona la prima” e andiamo avanti. Credo che abbia deviato ben poco in tutti questi anni da questa impostazione, anche se la voce non gli permetteva più le escursioni del passato, le impennate arrabbiate e le furiose bacchettate ad una società sempre sull’orlo dello sbaglio fatale. Ora Bob è più prevedibile, i limiti vocali sono stati capiti ed accettati da tutti, non vedo novità per il futuro, l’anno che verrà sarà la fotocopia di quello passato, con i normalissimi alti e bassi di un tour di 100 date. Andremo ancora al suo concerto, forse non più per sentire le sue canzoni “famose”, in fondo ha poca importanza cosa canta, quello che conta è condividere un pezzetto della nostra vita e delle nostre emozioni con la sua vita e le sue emozioni in un’alchimia impossibile da spiegare perchè ognuno di noi vive questa cosa a modo suo. Allora alla prossima Bob!

 

 
Sabato 24 Novembre 2012

Talkin' 8954 - Giuseppe Gazerro

Pay In Blood.
Spero sia di apprezzamento.



Beppe
http://www.giuseppegazerro.com
http://www.youtube.com/GiuseppeGazerro

APPRECIATE ! :o)

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L'intramontabile Bob Dylan in concerto a New York            clicca qui

(Nota di Mr.Tambourine: Per dovere di cronaca devo dire che la canzone "Modern Times" non è stata eseguita nel concerto di Brooklin, NY, al Barclays Center, diversamente da quanto affermato nell'articolo perchè Dylan non ha mai scritto una canzone con quel titolo, probabilmente l'autrice voleva dire che "The Levee’s Gonna Break" è tratta dall'album "Modern Times", ma così come è stato scritto l'articolo presenta una madornale inesattezza.)

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Bob Dylan - Nashville Skyline                                                clicca qui

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Baez, Dylan e Cohen: l’arte senza rimpianti                          clicca qui

 

 
Venerdi 23 Novembre 2012

Brooklyn, New York - Barclays Center - November 21, 2012

1. You Ain't Goin' Nowhere
2. Don't Think Twice, It's All Right (with Mark Knopfler on guitar)
3. Things Have Changed (with Mark Knopfler on guitar)
4. Tangled Up In Blue (with Mark Knopfler on guitar)
5. Early Roman Kings
6. Chimes Of Freedom
7. The Levee's Gonna Break
8. Visions Of Johanna
9. Highway 61 Revisited
10. Soon After Midnight
11. Thunder On The Mountain
12. Forgetful Heart
13. Ballad Of A Thin Man
14. Like A Rolling Stone
15. All Along The Watchtower

(encore)
16. Blowin' In The Wind

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«A billion scraps of paper»: Tarantula di Bob Dylan...         clicca qui

 

 
Giovedi 22 Novembre 2012

Washington, DC - Verizon Center - November 20, 2012

1. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar)
2. To Ramona (Bob on grand piano and harp, Donnie on electric mandolin, Stu on acoustic guitar, Tony on standup bass, Mark Knopfler on guitar)
3. Things Have Changed (Bob center stage with harp, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar, Mark Knopfler on guitar)
4. Tangled Up In Blue (Bob center stage with harp then on grand piano, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar, Mark Knopfler on guitar)
5. Early Roman Kings (Bob on grand piano, Donnie on lap steel, Tony on standup bass)
6. Chimes Of Freedom (Bob on grand piano, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar)
7. Summer Days (Bob on grand piano, Donnie on pedal steel, Tony on standup bass)
8. A Hard Rain's A-Gonna Fall (Bob on grand piano, Donnie on electric mandolin, Stu on acoustic guitar, Tony on standup bass)
9. Highway 61 Revisited (Bob on grand piano, Donnie on lap steel)
10. Soon After Midnight (Bob on grand piano, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar, Tony on standup bass)
11. Thunder On The Mountain (Bob on grand piano, Donnie on lap steel)
12. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage with harp, Donnie on lap steel)
13. Like A Rolling Stone (Bob on grand piano, Donnie on pedal steel)
14. All Along The Watchtower (Bob on grand piano, Donnie on lap steel)

(encore)
15. Blowin' In The Wind (Bob on grand piano then center stage with harp, Donnie on violin, Stu on acoustic guitar)

Questo era il penultimo concerto del Tour 2012 con il debutto di Soon After Midnight e la ripetizione per la 6° volta di "Early Roman Kings" , pezzo che noi avevamo previsto sarebbe facilmente diventare un pezzoforte degli show dal vivo. Stanotte si svolgerà l'ultimo show e poi il NET andrà a riposo in attesa di riprendere l'anno venturo. Ci saranno novità? Per ora nessuna "voce" sul futuro è ancora circolata, restiamo in attesa con pazienza, se ci saranno novità le verremo a sapere di sicuro.

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Talkin' 8953 - Alberto Micheli

Secondo me l'ha scritta avendo in testa it ain't me babe o no? ciao

 

Nell'articolo di Vites linkato ieri l'amico Paolo dichiara che in questo disco non c'è traccia di Dylan, ma dopo questo inizio (Guarda che non sono io quello che stai cercando - It ain't me you're lookin' for) l'affermazione di Paolo comincia a traballare un pò. Sarà solo una leggera ispirazione ma non si può negare che ci sia, hai avuto buon orecchio e una buona intuizione, complimenti, invece per me la canzone trasuda Dylan da tutti i buchi! Ciao, alla prossima, :o)

 

 
Mercoledi 21 Novembre 2012

Philadelphia, Pennsylvania - Wells Fargo Center - November 19, 2012

1. You Ain't Goin' Nowhere (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar)
2. It's All Over Now, Baby Blue (Bob on grand piano and harp, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar, Mark Knopfler on guitar)
3. Things Have Changed (Bob center stage with harp, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar, Mark Knopfler on guitar)
4. Tangled Up In Blue (Bob center stage with harp then on grand piano, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar, Mark Knopfler on guitar)
5. Early Roman Kings (Bob on grand piano, Donnie on lap steel, Tony on standup bass)
6. Chimes Of Freedom (Bob on grand piano, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar)
7. Rollin' And Tumblin' (Bob on grand piano, Donniei on lap steel)
8. Desolation Row (Bob on grand piano, Donnie on electric mandolin, Stu on acoustic guitar, Tony on standup bass)
9. Highway 61 Revisited (Bob on grand piano, Donnie on lap steel)
10. Mississippi (Bob on grand piano, Donnie on electric mandolin, Stu on acoustic guitar)
11. Thunder On The Mountain (Bob on grand piano, Donnie on lap steel)
12. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage with harp, Donnie on lap steel)
13. Like A Rolling Stone (Bob on grand piano, Donnie on pedal steel)
14. All Along The Watchtower (Bob on grand piano, Donnie on lap steel)

(encore)
15. Blowin' In The Wind (Bob on grand piano then center stage with harp, Donnie on violin, Stu on acoustic guitar)


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De Gregori: On the road - di Paolo Vites                               clicca qui

 

 
Martedi 20 Novembre 2012

Boston, Massachusetts - TD Garden - November 18, 2012

1. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on grand piano, Donnie on lap steel, Stu on acoustic guitar, Tony on standup bass, Mark Knopfler on guitar)
3. Things Have Changed (Bob center stage with harp, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar, Mark Knopfler on guitar)
4. Tangled Up In Blue (Bob center stage with harp then on grand piano, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar, Mark Knopfler on guitar)
5. Early Roman Kings (Bob on grand piano, Donnie on lap steel, Tony on standup bass)
6. Tryin' To Get To Heaven (Bob on grand piano and harp, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar)
7. Summer Days (Bob on grand piano, Donnie on pedal steel, Tony on standup bass)
8. Visions Of Johanna (Bob on grand piano, Donnie on electric mandolin, Stu on acoustic guitar)
9. Highway 61 Revisited (Bob on grand piano, Donnie on lap steel)
10. Forgetful Heart (Bob center stage with harp, Donnie on viola, Stu on acoustic guitar, Tony on standup bass)
11. Thunder On The Mountain (Bob on grand piano, Donnie on lap steel)
12. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage with harp, Donnie on lap steel)
13. Like A Rolling Stone (Bob on grand piano, Donnie on pedal steel)
14. All Along The Watchtower (Bob on grand piano, Donnie on lap steel)

(encore)
15. Blowin' In The Wind (Bob on grand piano then centere stage with harp, Donnie on violin, Stu on acoutic guitar)

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Talkin' 8952 - duluth49

Carissimi amici Dylaniani volevo segnalarvi un bellissimo articolo apparso sulle pagine del Corriere della sera del 18/11/ 2012 su Dylan . Inserto LA LETTURA
A firma Roberto Galaverni a piena pagina racconta con molta conoscenza il fenomeno Dylan
Un salutone a tutti, Marcello

Grazie per la segnalazione Duluth, alla prossima, :o)

 

 
Lunedi 19 Novembre 2012

Talkin' 8951 - Maurizio Fava

Caro Mr.Tambourine,
c'è un passaggio che mi ha incuriosito in Scarlet Town e precisamente “Up on the hill, a chilly wind blows (Sulla collina soffia un vento gelido). Dylan aveva già cantato di questi venti freddi in "Worried Blues" nelle prove del 1962 di Freewheelin' pubblicate nei Bootleg Series 1-3.
http://www.youtube.com/watch?v=QUOT1PKDUkE

Questi chilly winds sembrano richiamare con qualche probabilità una canzone o una serie di canzoni (Chilly Winds (?), ma su questo mi potrai dare tu qualche delucidazione) che pare vengano tutte dalla prima fase del periodo della Great Migration dei neri dal sud. Ho letto che l'origine di questa canzone potrebbe essere“I Ain’t a-Gonna Be Treated This-a-Way” e che dei "Chilly Winds" si possono trovare in America in qualunque posto sia stato interessato da flussi di lavoratori migranti.

In " "Who Set You Flowin'?": The African-American Migration Narrative" di Farah Jasmine Griffin se ne cita una versione particolarmente esplicita di Jazz Gillum (1904-1966):
It soon will be cold, I ain’t got no place to go
I’m goin back down South, where the chilly winds don’t blow.
(Presto sarà freddo e non ho un posto dove andare/
Torno a Sud, dove non soffiano i venti gelidi).
riferita all'esperienza della Grande Migrazione dei neri del Sud verso gli stati industrializzati a partire dal 1910, che li portò non solo ad incontrare il razzismo dei bianchi, ma anche la diffidenza della black middle class che temeva di essere assimilata a quei poveracci vagabondi. E se gran parte di essi in qualche modo si insediava, qualcuno deluso se ne tornava al Sud.
[Se vogliamo osare di più possiamo leggere nella prima strofa di Scarlet Town ("Scarlet Town è sotto la collina"), come molti nel web hanno fatto, una specie di contrappasso del sermone tenuto dal puritano John Winthrop nel 1630, " A Model of Christian Charity" , a bordo della nave Arbella in rotta verso la Nuova Inghilterra: "We shall be as a city upon a hill. The eyes of all people are upon us". (Saremo come una città su una collina. Gli occhi di tutti sono su di noi")
Tre secoli dopo toccherà agli immigrati del sud misurare di quanto la realtà si fosse discostata da questo ideale paradiso puritano. (I Maggiesfarmer abbiano pazienza, fare ipotesi strampalate o meno è una passione per i dilettanti come il sottoscritto).

Quello che invece è certo è che la "Grande Migrazione" è uno dei fenomeni della storia moderna degli Stati Uniti che sono stati meno studiati. Essa non riguardò solo i neri ma anche i bianchi del Sud e circa in ragione numericamente doppia. Di solito però quest'ultima è più trascurata è ciò dovuto al fatto che l'emigrazione dei neri fu socialmente e ideologicamente più coesa e contribuì a porre le basi di quello che poi diventò il movimento per i diritti civili.
http://it.wikipedia.org/wiki/Grande_migrazione_afroamericana



La migrazione ha contribuito a plasmare l'America odierna tanto che si possono trovare connessioni con eventi contemporanei, che influenzano la vita politica attuale. Nell'articolo di Carrera sulle elezioni americane che hai linkato qualche tempo fa, il nostro cita degli stati in cui il voto è in bilico e parla dell'atteggiamento psicologico degli operai bianchi dell'Ohio verso un presidente nero. È interessante vedere come le radici di questo atteggiamento si ritrovino nel passato recente della storia americana. Nella prefazione di "The Southern Diaspora", James N. Gregory racconta:
" La notte delle elezioni, il 2 novembre 2004, la lotta era scesa sull' Ohio, il più conteso degli stati contesi, dove per settimane i Democratici e i Repubblicani si erano scambiati accuse di cancellazione di elettori e di frode elettorale e dove anche il giorno delle elezioni i giudici federali dovevano decidere alcune critiche questioni procedurali”.
Ora la nazione guardava i conteggi che vedevano in leggero vantaggio il presidente George W. Bush sul senatore John Kerry e continuava a seguire le riprese televisive di elettori dell'Ohio in fila in attesa del voto anche molto tempo dopo la chiusura dei seggi. Le telecamere si concentravano su due diverse zone dell'Ohio che sembravano bloccate in una disperata lotta per l'affluenza alle urne: Cleveland al nord, dove il Democratici avevano la loro base più forte tra gli afro-americani, e Miamy Valley nell'angolo sud-occidentale dello stato, dove i Repubblicani contavano che i protestanti evangelici bianchi votassero per il presidente in carica.
Anche se i commentatori televisivi non lo sapevano, la battaglia per l'Ohio, nel 2004, faceva parte del patrimonio della Southern Diaspora. Alcuni dei Democratici di Cleveland, che si trovavano nelle file degli elettori nelle ore di quel giorno erano veterani della grande migrazione dei neri meridionali dal Sud; i più erano i figli e nipoti di quei migranti. Allo stesso modo, molti dei Repubblicani di Butler County e Hamilton County che erano in file altrettanto lunghe erano legati alla grande migrazione dei meridionali bianchi. Inoltre, le mobilitazioni elettorali del 2004 poggiavano su istituzioni culturali e politiche che erano state modellate da queste due grandi migrazioni meridionali, dalle chiese alla musica popolare, ai regimi politici e razziali delle zone urbane e suburbane. Anche se la diaspora meridionale si era effettivamente conclusa un quarto di secolo prima, i suoi effetti si stavano ancora mostrando in Ohio e in molti altri stati settentrionali e occidentali la notte delle elezioni."

Più si gratta la superficie e più si trova quanto Dylan sia radicato nella storia americana.

Caro Maurizio, la tua osservazione e la successiva ricerca che ne è scaturita è davvero di grande interesse, aiuta a far capire e comprendere i molti e diversi perchè dell'America odierna. Dylan è sempre stato fin dagli inizi uno con una enorme sete di conoscenza, uno che cannibalizzava tutto quello che poteva, che si approriava in qualunque modo di quello che gli serviva per la sua evoluzione artistica ed umana. Non so quanto profondamente Dylan conosca la storia dell' evoluzione dell' America da sconfinato territorio coloniale a nazione sovrana, certamente è un profondo conoscitore di tutte le più antiche espressioni musicali e fokloristiche del suo Paese, espressioni che ha fatto sue spesso e volentieri. In tutte le canzoni di Dylan c'è un pezzo d'America, a volte sempre quello, come nel caso dei lavoratori contro le classi più privilegiate ed esclusiviste, descritto e rinarrato fino alla nausea con lo spirito del crooner più genuino, Dylan è sempre stato, fin dagli inizi, un "crooner" travestito da folksinger, da songwriter, da rockstar, da bluesman, da predicatore, a volte descrive situazioni che possono prendere spunto dalla cronaca quotidiana, a volte l'argomento del racconto è politico, a volte è l'esaltazione dei "miti poveri" dei quali la storia e la leggenda americana è piena, a volte la riflessione è religiosa, profondamente interiore e morale, potremmo tranquillamente dire che in questi 50 anni Dylan ha scritto e cantato quasi tutto lo scibile americano. Forse, battendo ripetutamente sugli stessi argomenti, è caduto nella trappola di citare più volte le stesse cose, ma non credo che questo possa essere un problema per nessuno. Dylan vede le cose a modo suo, le assimila a modo suo e le racconta a modo suo, a volte profondamente e a volte superficialmente. La migrazione dal grande Sud agricolo, schiavista e latifondista, verso gli stati dell' altra America ha avuto inizio alla fine della guerra di secessione per i noti motivi ed è continuata per ragioni economiche fino ai giorni nostri. Gli Americani hanno sempre rincorso il "sogno americano", hanno sempre creduto ciecamente nelle possibilità della loro nazione di dare una "possibilità" a chiunque, migliaia di persone hanno combattuto e sono morti nel cercare di raggiungere quel sogno, ma molti ce l'hanno fatta ed hanno costruito la più grande nazione del mondo. Nella musica americana ci saranno centinaia di canzoni con la frase "where the chilly winds blow", i posti dove spirano i venti gelidi, i posti dove la miseria si ammassa in quantità industriale, i posti nei quali il blues ha scavato più profondamente per trarne le sue storie da raccontare a tutti. Musicalmente Dylan è stato un pò di tutto, nei suoi periodi diversi ha cambiato modo di espressione, ha cambiato il suo suono, ha cambiato la sua voce, ha cambiato il suo approccio agli argomenti, ma ha sempre mantenuto la caratteristica di riraccontare tutto ciò che aveva assimilato sempre nello stesso modo e con la stessa intensità, anche se i modi di espressione cambiavano. Dylan è strettamente dipendente dalle radici della storia americana, dalle radici della musica americana, l'ha sempre detto tranquillamente, studiare il passato non vuol dire rubarlo, anzi, è un modo per riproporlo con maggior coscienza e trarne i dovuti insegnamenti. Anche a noi ha insegnato un sacco di cose che non conoscevamo attraverso le sue canzoni, cose che senza di lui forse non avremmo mai preso in considerazione, cose profonde e cose futili, cose che nel loro insieme formano i fatti della vita. Come dici tu Dylan è radicato nella storia americana, è una gigantesca sequoia che testimonia il passare del tempo. Dylan è uno dei più grandi narratori contemporanei del costume americano ed i grandi ed illuminati soloni dell'Accademia di Svezia continuano a far finta di non saperlo solo perchè si è espresso con la musica invece che coi libri. Perdoniamo questi poveri illuminati discendenti dei Vichinghi che non sanno quello che fanno, continuino pure a ingrassare i loro personaggi più strani e più sconosciuti, coltivando dentro di loro il sogno di scoprire un giorno o l'altro, tra le migliaia di personaggi piccini piccini il nuovo vitello d'oro. Ma in fondo a noi che ci frega, noi, e con noi ed il resto del mondo, abbiamo da tempo capito il valore e l'importanza dell'artista chiamato Bob Dylan, gli Svedesi non ci sono ancora arrivati, dovranno ancora aver pazienza, in fondo non sempre si può avere tutto e subito dalla vita...................! Alla prossima, Mr.Tambourine

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St. Paul, Minnesota - Xcel Energy Center - November 7, 2012

Bob Dylan è arzillo, anche giocoso

Di Ross Raihala

Come la maggior parte dei 71enni del Minnesota Bob Dylan fa quello che vuole. E questo è esattamente ciò che eccita, e spesso frustra, i suoi fan.
Dylan si è fermato Mercoledì 7 novembre, presso lo Xcel Energy Center, nel centro di St.Paul ed è stata una prestazione abbastanza tipica del Dylan di oggi.
Senza grandi schermi, senza effetti fantastici, solo la sua backing band il loro capo, che a malapena ha dimostrato di essere su un palco di fronte a circa 7.000 persone.
I fan casuali di Dylan, esordienti o meno, hanno sentito alcune canzoni conosciute - "A Hard Rain A-Gonna Fall", "Highway 61 Revisited", "Tangled Up in Blue" - intrecciate in forme nuove ed a volte sconosciute, presumibilmente per mantenere lo stesso Dylan ancora interessato ad esse dopo tutti questi anni.
Per i fans hardcore, invece, il concerto di Mercoledì ha offerto molto di più, anche qualche sorpresa genuina. Degna di nota è stata l'inclusione di "Early Roman Kings" nella set list. Cosa davvero notevole perché, anche se Dylan fa uscire ancora nuovi album, essi rimangono spesso confinati in un universo separato dai suoi spettacoli dal vivo e di solito ci vogliono anni per trovarne traccia in un suo show.
Oltre a questo, Dylan sembrava di essere in un vivace stato d'animo, giocoso - per quanto Dylan può essere disinvolto e giocoso, in ogni caso.
Come al solito, non ha parlato alla folla, al di là di una breve presentazione della band verso la fine del set. Ma in gran parte dei 100 minuti di show, Dylan ha sorriso, chinato la testa e sembrava divertito. Dal punto di vista vocale Dylan è stato intenso per l'occasione. E' riuscito a trovare un pò di calore e la profondità della sua voce notoriamente gracchiante.
Sembrava più interessato ai suoi brani più recenti - relativamente "recenti" naturalmente. Ha eseguito diversi pezzi dell’ultimo decennio, tra cui "Thunder on the Mountain" (quello che parla di Alicia Keys) e "Spirit on the Water" del 2006 da "Modern Times" e la sua canzone vincitrice dell’Oscar "Things Have Changed".
Come ormai è sua abitudine, Dylan ha condito lo show con alcuni grossi calibri: "Ballad of a Thin Man", "Like a Rolling Stone", "All Along the Watchtower" e "Blowin 'in the Wind". La serata non ha avuto quel tocco in più di energia che aveva avuto l'ultima volta che aveva suonato nelle Twin Cities, la sera delle elezioni del 2008, ma ha offerto ugualmente un buon spettacolo per i suo fans che lo adoravano.

Il chitarrista Mark Knopfler, ex leader dei Dire Straits ha aperto la serata con una serie di pezzi del suo recente materiale solista. Ha avuto più reazione da due vecchie canzoni dal suo catalogo, "Brothers in Arms" e "So Far Away". Knopfler è anche salito con Bob all'inizio del set di Dylan per alcune canzoni, un’'aggiunta piacevole per lo spettacolo.

http://www.twincities.com/ci_21953931/review-bob-dylan-gives-fans-at-xcel-show

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De Gregori e le mete inattese                                                 clicca qui

 

 
Domenica 18 Novembre 2012

Montreal, Quebec - Centre Bell - November 16, 2012

1. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar)
2. Girl Of The North Country (Bob on grand piano and harp, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar, Tony on standup bass, Mark Knopfler on guitar)
3. Things Have Changed (Bob center stage with harp, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar, Mark Knopfler on guitar)
4. Tangled Up In Blue (Bob on center stage with harp then on grand piano, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar, Mark Knopfler on guitar)
5. Early Roman Kings (Bob on grand piano, Donnie on lap steel, Tony on standup bass)
6. Make You Feel My Love (Bob on grand piano and harp, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar)
7. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob on grand piano, Donnie on pedal steel)
8. Desolation Row (Bob on grand piano, Donnie on electric mandolin, Stu on acoustic guitar, Tony on standup bass)
9. Highway 61 Revisited (Bob on grand piano, Donnie on lap steel)
10. Forgetful Heart (Bob center stage with harp, Donnie on viola, Stu on acoustic guitar, Tony on standup bass)
11. Thunder On The Mountain (Bob on grand piano, Donnie on lap steel)
12. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage with harp, Donnie on lap steel)
13. Like A Rolling Stone (Bob on grand piano, Donnie on pedal steel)
14. All Along The Watchtower (Bob on grand piano, Donnie on lap steel)

(encore)
15. Blowin' In The Wind (Bob on grand piano then center stage with harp, Donnie on violin, Stu on acoustic guitar)


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Talkin' 8950 - Johnny Lunardi

Salve a tutti mi chiamo Johnny. Scrivo solo per porre un quesito che mi gira per la testa da un pò di tempo: non trovate che la Blind Willie di Dylan assomiglia un tantino alla Time of the last persecution di Bill Fay? Grazie e complimenti per il sito.

Ciao Johnny, ho allegato i relativi filmati così i nostri Maggiesfarmers possono farsi la loro opinione, da parte mia trovo che una certa affinità ci sia, ma penso sia una cosa solamente casuale. Alla prossima, :o)

 

La "Blind" di ieri

 

e quella di oggi

 

 

 
Sabato 17 Novembre 2012

Toronto, Ontario - Air Canada Centre - November 14, 2012

Prestazione incomprensibile di Bob Dylan a Toronto, fans e critici frustrati

Di Ben Rayner - Critico di Musica Pop

Bob Dylan ha sufficientemente abusato del suo pubblico nel corso degli anni tanto che si potrebbe pensare che, ormai anche i fans irriducibili, si avvicinino all'acquisto di un biglietto per uno dei suoi spettacoli con un certo grado di diffidenza masochista.

Vi era all’ Air Canada Centre mercoledì sera, però: gente disgustata dal presente che chiaramente dovrebbe conoscere meglio, che scuoteva la testa e mugulava di disapprovazione, che raggiungeva le uscite in anticipo in un flusso costante iniziato prima che Dylan e la sua band fossero addirittura arrivati a metà spettacolo. I vasti spazi di posti vuoti avvolti nella tela grigia al piano superiore della ACC e la situazione con grandi spazi vuoti nel resto della venue era sembrata suggerire che la maggior parte dei "fairweathers" (fan che gradiscono soltanto prestazioni memorabili) sono stati da tempo eliminati dalla pena pluridecennale del tour di Dylan tour che tristemente si barcamena tra l’irregolare e addirittura il terribile, allora cosa questi individui frustrati si aspettavano da questa notte nessuno lo sa. Qualunque cosa fosse, però, non l’hanno capita.

Qualcuno ha avuto da Dylan quello che voleva mercoledi sera? Difficile da dire. Scommetto che lo è stato il vecchio hyppie eccitato che cantava a squarciagola le melodie popolari degli anni '60 su una chitarra acustica nella zona fumatori dopo il set d'apertura dell'ex frontman dei Dire Straits Mark Knopfler, come probabilmente ha fatto altra gente sparsa nella platea che ogni tanto rompeva l'atmosfera sommessa sugli spalti con felici urla e fischi e grida di "Dylaaaaaaan!".

Un tizio un pò bevuto davanti all’orinatoio a metà set sospirava: "Sarebbe bello se riuscissi a capire quale fottuta canzone sta suonando", non era l’unico dal momento che il suo amico ha poi erroneamente identificato "Tangled Up In Blue" - che era già stata suonata una mezz'ora prima. E non da ultimo, ancora una volta, perché nessuno di noi potrva essere completamente certo quale fosse la canzone che stavamo ascoltando in quel momento.

In generale, quindi, si trattava di una folla che non si è mai riscaldata a causa di un diffuso e sconcertante stupore collettivo, e con buona ragione. Questa è stata una performance che non ha generato altre senzasioni oltre lo sconcerto e lo stupore.

Per la maggior parte del tempo, infatti, la prestazione è stata fornita con un delicato fuoco per una lenta bollitura. Il 71enne vecchio Dylan ha trascorso la maggior parte del tempo seduto dietro il pianoforte abbaiando, ragliando e mugugnando incomprensibili formazioni linguistiche nel microfono, picchiando sui tasti indisciplinati liks di boogie-woogie, mentre la sua band non capiva cosa stava facendo – i chitarristi Stu Kimball e Charlie Sexton, Donnie Herron con la lap e pedal-steel, il bassista Tony Garnier e il batterista George Receli – erano molto controllati, suonicchiando in modo “andiamo avanti fino a che è possibile” country-blues che si consumava attraverso classici mutilati come "You Ain’t Going Nowhere”, " Visions of Johanna "e " Tangled Up In Blue ", ormai tutti confusi insieme, " Things Have Changed " e la ringhiosa "Early Roman Kings” da Tempest, l’album uscito da poco. Knopfler è venuto sul palco per abbellire un pò di numeri con i suoi suoni di chitarra inconfondibili all'inizio del set, ma la sua presenza non è stata ufficialmente riconosciuta, così come la presenza del pubblico, anch’esso come se non ci fosse stato, in realtà, fino a quando Dylan ha tossito un giro di presentazioni della band durante un tratto sorprendentemente generoso di pezzi per chiudere la notte: "Like a Rolling Stone", "All Along the Watchtower" e "Blowin' in the wind". Erano incasinate si, ma si poteva distinguere i modelli abbastanza riconoscibili nei versi gutturali o nei belati di Dylan (" Wuzzaponnatimedrezzofine / Threwabumzadimeinnaprime / Diiin'uuu? ") per identificare il materiale di origine. "All Along the Watchtower" è stato l'unico momento oltre ad una rauca "Highway 61 Revisited", dove la band ha avuto la possibilità di uscire dall’impasse della vecchia timey box blues e sinceramente gonfiare un pò i muscoli. Ci si sentiva lo stesso fuoco nel brano che Jimi Hendrix deve sicuramente aver provato quando lo ha coverizzato nel 1968 e mi chiedevo dove diavolo era stato tutta la notte.

Forse è solo che il vecchio fuoco trova la sua espressione in modi molto più sottili, mimetizzati nel Bob Dylan del 2012. Chi lo sa? L'uomo è un enigma in buona fede, e deve essere ammirato per la sua capacità di affascinare in modo coerente, confondere e far infuriare la gente per tutti questi anni. Forse è troppo al di là dell’idea di assecondare il gradimento del suo pubblico, anche se il suo pubblico ancora molto anela di godere di lui.

(Fonte: http://www.thestar.com/entertainment/music/article/1288081-bob-dylan-s-unintelligible-performance-at-acc-leaves-fans-critic-frustrated)

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Talkin' 8949 - Andrea e Giacomo

Caro Mr Tambourine,
da un paio d'anni conduciamo il programma Casa Dimitri sulla web radio www.hellyearadio.it  e, dato che ci occupiamo di songwriters, non poteva mancare uno speciale sul caro Bob. Per l'occasione dell'uscita di "Tempest" avremo ospite Gabriele Benzing, e parleremo degli ultimi dieci anni della carriera di Dylan (e non solo). La puntata andrà in diretta il 27 novembre alle 20.30, e in replica venerdì 30 novembre alle 15.30 e potrete ascoltarla direttamente dal sito www.hellyearadio.it 
Per maggiori informazioni:
http://www.hellyearadio.it/Trasmissioni/casa_dimitri.html
http://www.facebook.com/casa.dimitri
oppure scriveteci a: casadimitri@hellyearadio.it 

Un saluto a tutti i maggiesfarmers!
Andrea e Giacomo

Ps Complimenti per questo sito, è una miniera d'oro per qualsiasi dylaniato! :)

Grazie per la segnalazione, sono certo che molti maggiesfarmers seguiranno la puntata dedicata a Dylan, ottima anche la scelta di essere supportati da Gebriele Benzing, un grande fan ed un verace esperto dylaniano. Se volete mandarmi un riassunto della trasmissione queste pagine saranno a vostra disposizione. :o)

 

 
Venerdi 16 Novembre 2012

Toronto, Ontario - Air Canada Centre - November 14, 2012

1. You Ain't Goin' Nowhere
2. Man In The Long Black Coat (with Mark Knopfler on guitar)
3. Things Have Changed (with Mark Knopfler on guitar)
4. Tangled Up In Blue (with Mark Knopfler on guitar)
5. Early Roman Kings
6. Joey
7. Rollin' And Tumblin'
8. Visions Of Johanna
9. Highway 61 Revisited
10. Sugar Baby
11. Thunder On The Mountain
12. Ballad Of A Thin Man
13. Like A Rolling Stone
14. All Along The Watchtower

(encore)
15. Blowin' In The Wind

Con una mossa senza precedenti, Dylan ripete una canzone di “Tempest”a Toronto

Dylan aveva suonato solo tre canzoni da "Tempest" prima di arrivare a Toronto all’ Air Canada Centre. Da quando l'album era uscito l’11 di Settembre, Dylan era stato avaro quando si trattava di eseguire materiale dalla sua ultima fatica in studio. Fino ad ora, aveva suonato solo "Scarlet Town" il 5 ottobre, "Early Roman Kings” il 7 novembre, e "Pay In Blood", la scorsa notte. All'inizio di questa sera, Dylan ha eseguito di nuovo “Early Roman Kings!"
Sopra è ripartata la set list della serata, per gentile concessione di Bob Links. Oltre a "Early Roman Kings”" lo show ha visto il debutto in tour di "Sugar Baby". Sempre scorrendo la scaletta notiamo la quarta esecuzione di "Joey" (in particolare subito dopo "Early Roman Kings”) e "Man In The Long Black Coat". Inoltre "Rollin 'And Tumblin'", "Visions of Johanna" e "You Aon’T Going Nowhere" sono state ripetute dal concerto di ieri a Detroit. Mark Knopfler è stato ospite solo per tre canzoni stasera.

Harold Lepidus, "Bob Dylan Examiner"
(Fonte: http://www.examiner.com/article/in-an-unprecedented-move-bob-dylan-repeats-song-from-tempest-toronto)

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Talkin' 8948 - Giorgio Cellini

Ciao Tambourine,
Ho letto ieri l’articolo pubblicato da RS Italia intitolato: Bob Dylan: nonsolofacebook!. Secondo me, a parte Facebook e Twitter che sono presenti nella homepage del sito ufficiale di Bob, tutto il resto è una sonora cagata! Figuriamoci se Bob si iscrive a YouPorn! Scusa l’espressione volgare ma quando ci vuole ci vuole!

Caro Giorgio, sei scusato in pieno perchè la penso anch’io come te, forse Facebook e Twitter, sempre con il benestare dello zio Bob, saranno gestiti da qualcuno dei suoi nipoti, non vedo proprio Dylan che, alla Vittorio Alfieri, si lega alla sedia per seguire tutti quei siti! Bho!!! :o)

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Bob Dylan - Blood on the Tracks                                            clicca qui

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Cinquant'anni di Fender la chitarra del mito                          clicca qui

 

 
Giovedi 15 Novembre 2012

Detroit, Michigan - Fox Theatre - November 13, 2012

1. I'll Be Your Baby Tonight
2. Don't Think Twice, It's All Right (with Mark Knopfler on guitar)
3. Things Have Changed (with Mark Knopfler on guitar)
4. Tangled Up In Blue (with Mark Knopfler on guitar)
5. Beyond Here Lies Nothin' (with Mark Knopfler on guitar)
6. A Hard Rain's A-Gonna Fall
7. Pay In Blood *
8. Love Sick
9. Highway 61 Revisited
10. Mississippi
11. Thunder On The Mountain
12. Ballad Of A Thin Man
13. Like A Rolling Stone
14. All Along The Watchtower

(encore)
15. Blowin' In The Wind

* Terzo debutto live di una canzone di "Tempest", dopo Scarlet Town ed Early Roman KIngs è la volta di Pay in Blood

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Mercoledi 14 Novembre 2012

7x70 – Il Grande Live Rock al QUADRIFOGLIO di Monfumo/Asolo - www.quadrifoglioclub.it 

www.likearollingstone.it 

con Mr. AntonDjango's Band

ven 16 Nov. 2012 , Discoteca QUADRIFOGLIO - Monfumo/Asolo (TV) - ore 22,30

La storia del Rock e degli anni ’60 in MUSICA... PAROLE... IMMAGINI

LIKE A ROLLING STONE è uno spettacolo/concerto musicale che racconta la nascita del grande rock attraverso
storie – aneddoti - immagini proiettate su schermo gigante e musica eseguita dal vivo dalla Mr.AntonDjango’s Band .
Il tutto si sviluppa attorno alla vita, musicale e non , di Bob Dylan soffermandosi sul periodo d’oro del rock (gli anni
“sessanta”..) e sugli amici che assieme a Dylanhanno contribuito all’affermazione di questo genere quali Rolling Stones e
Beatles, Jimi Hendrix ed Eric Clapton, Chuck Berry ed Elvis, ‘Creedence , Animals, Deep Purple….

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Grand Rapids, Michigan - Van Andel Arena - November 12, 2012

1. You Ain't Goin' Nowhere
2. It's All Over Now, Baby Blue (with Mark Knopfler on guitar)
3. Things Have Changed (with Mark Knopfler on guitar)
4. Tangled Up In Blue (with Mark Knopfler on guitar)
5. Rollin' And Tumblin' (with Mark Knopfler on guitar)
6. Visions Of Johanna
7. High Water (For Charley Patton)
8. Spirit On The Water
9. Highway 61 Revisited
10. Mississippi
11. Thunder On The Mountain
12. Ballad Of A Thin Man
13. Like A Rolling Stone
14. All Along The Watchtower

(encore)
15. Blowin' In The Wind

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Talkin' 8947 - Biagio Gagliano

Caro Mr. Tambourine,
giorni fa ho fatto ascoltare Tempest ad un mio giovane amico che sto cercando di portare sulla retta via musicale. Tra il serio e il faceto gli ho intimato di scrivere un commento.
Con mia grande sorpresa e gioia l'ha scritto davvero. Te lo giro con immenso piacere.
Ciao, spero a presto, con amicizia e riconoscenza, lo zio Bob

Caro Biagio, capiti proprio a fagiolo, sembra che Tempest sia già stato messo in soffitta dai fans se dobbiamo rivolgerci ad ascoltatori occasionali per avere una recensione in più. Forse la fame di novità dei Dylaniati è talmente tanta che appena avutone una la dimenticano in fretta in attesa della prossima. Ringrazia per me il tuo gentilissimo amico e grazie ancora, ecco le parole del tuo amico:

Caro Mr Tambourine,
quando lo Zio Bob (il mio amico) mi ha detto “E’ uscito l’ultimo di Dylan”, ho subito pensato “Cr..to è ancora vivo?”.
Quando poi mi ha detto “Qualcuno dice sia uno dei suoi migliori lavori”, ho replicato “Beh, cosa aspetti a farmelo ascoltare?”.
L’avrete già capito: non sono un dilaniato da Dylan; mi faccio dilaniare l’anima da musica e poesia di altri cantautori ma ovviamente e autenticamente non posso che nutrire grande rispetto per il musicista, per ciò che rappresenta nella grande storia della musica Americana.
Tra l’altro qualche cd, un libro di poesie e un film di Dylan sono presenti nella mia modesta bibliocinedvdludoteca, per intenderci quel luogo che racchiude la polvere dei tuoi sogni da fan della musica: Ah come piacerebbe cantare come lui, ah come mi piacerebbe scrivere come lui…”.
Lo Zio Bob mi ha incaricato e onorato di scrivergli la mia opinione ed io colgo con rispetto e sincerità la palla al balzo; però mi raccomando . . . non offendetevi se non rendo giustizia . . . non ho le basi di fan puro e per questo cercherò di stare molto attento, perché mi muovo su un campo minato, un terreno non mio.

Premessa: non ho letto un solo testo che per me sono mooolto importanti (a differenza dello Zio Bob al quale non glie ne frega niente).

Dunquesne Whistle: l’intro, con quella musichetta da film muto in bianco e nero sembra una presa in giro e per me lo è proprio: ma solo uno del calibro di Dylan può prendere per il culo i suoi fan per venti secondi in cui pensi “ODDIO”. . . poi il via: si parte con una melodia veloce, ripetitiva come il desiderio di fare sesso o di essere felici, un’ossessione giustamente definita da qualcuno scanzonata, supportata da quella voce che pare appena uscita dall’oltretomba ma che ti rapisce, ti rapisce … portandoti in cielo. Un’iniezione di fiducia per il proseguire dell’album.

Soon after night: Siamo già al lentone sentito e risentito? Beh anche Nick Cave in “Let Love In” ha messo Nobody’s baby now (gran testo!) come seconda e ne è uscito un capolavoro . . . pazientiamo.

Narrow Away: Grintosissima! Se l’album fosse un susseguirsi di melodie, ritmi e voce come in questo pezzo ci sarebbe da chiedersi quali sostanze segrete sperimenta Dylan.

Long and Wasted years: Questa è come il vostro drink preferito, birra, vodka, whisky o acqua che sia . . .
Va consumata in solitudine nel totale silenzio, per poterla assaporare appieno, nota dopo nota, parola dopo parola . . .

Pay in blood: non l’aveva già cantata questa? Ragazzi perdonatemi ma questo pezzo è il low point dell’album. Da come canta pare proprio sia rotto pure lui di cantare. Riempitivo senz’anima alcuna.

Scarlet Town: Il passaggio dalla traccia 5 alla 6 è un salto improvviso nel profondo e nel buio. . . ti toglie il fiato prima e dopo, subito dopo, al ritmo del cuore che pompa inizi a ripeterti: ancora, ancora, non smettere mai ti prego. E Dylan si trasforma in uno Sheriffo con due stelle sul petto.

Early roman kings: Un Blues ci sta sempre. E da Dylan te lo si aspetta sempre. Certo, immagino che di questo calibro Lui ne abbia scritti già un milione.

Tin Angel: Atmosfera fumosa da pub sito vicino ad un cimitero, la luna piena illumina le ombre dei lupi sulla collina adiacente, la nebbia s’alza dagli stagni e . . . Dylan ulula come Tom Waits. Spaventosa . . . da quanto è bella.

Tempest: Mi son subito detto: questa la sta cantando “lo Zio Bob”(il mio Zio Bob) , la sua tonalità, la sua melodia . . . difatti è la sua preferita. Lo Zio (il mio Zio Bob) ha ragione su una cosa: questo è un pezzo che si ripete fino all’eternità, vai a prenderti il caffè al bar, torni e lui è ancora li ad accompagnarti con tutta la sua dignità. Fedele (per tutti i fedelissimi dylaniani).

Roll on John: Siamo sempre li . . . a me le ballate lente, più parlate che cantate, a tratti gridate con quelle voci rauche da secoli di sigarette o bruciate dal whiskey. . . mi fanno sognare.
Chapeau! Otrebor.

Grazie Otrebor, recensione perfetta! Sei una persona equilibrata con le idee chiare ed il dono della sintesi, riesci a dire in poche parole quello che io dico in tante ed a volte anche inutili...:o)

 

 
Martedi 13 Novembre 2012

Talkin' 8946 - sewe.14

Ciao Mister,
volevo segnalarti che secondo un sito dedicato a Bob,nel concerto di Chicago del 09\11\12 la quinta canzone (blind willie mc tell) è stata eseguita con l'accompagnamento alla chitarra di Mark Knopfler.Ti risulta?

Hai ragione, infatti anche boblinks ha corretto la prima setlist postata ieri che indicava la presenza di Knopfler solo nella 2°,3°e 4° canzone, mentre ora elenca Mark anche nella quinta Blind Willie McTell. Probabilmente è stata una svista di boblinks, ogni tanto anche loro commettono qualche piccolo errore. Ti ringrazio di avermelo segnalato dandomi così modo di correggere quanto avevo postato ieri. Alla prossima, :o)

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Madison, Wisconsin - Alliant Energy Center - November 5, 2012

di Ken Sherman

Bob e la band si sono esibiti al Veteran's Coliseum a Madison Lunedi notte, serata inserita tra due notti piene di energia, con un luccichio negli occhi. La sua esecuzione del primo brano "I’ll Be Your Baby Tonight”" (l'unica canzone che ricordo di averlo visto suonare la tastiera) è stata un pò frettolosa. Ma ci ha dato una gradita sorpresa quando ha affrontato la folla con solo il microfono per “Man in The Long Black Coat” che s’è avviata molto bene.
Questa era la vigilia delle elezioni presidenziali 2012 US, e mi stavo chiedendo se Bob avrebbe trattato qualche tema specifico per l’occasione, storie di lotte di deboli e oppressi contro i privilegiati o arricchiti, forse William Zanzinger? Ancora meglio – La mia prima volta di “Chimes of Freedom"! L'inno nazionale delle persone confuse e abusate. E' davvero risuonato nell'aria in una di quei momenti che solo "solo Bob può dare". L’altra rarità che aveva alcuni toni elettorali era "When The Deal Goes Down", una canzone piena di empatia e umanità.

Bob ha parlato! Durante la presentazione della band ha detto qualcosa tipo "Ho sentito che oggi qualcuno è stato qui, quindi anche noi abbiamo cercato di suonare bene stanotte ", il riferimento era al raduno tenutosi in mattinata a Madison con la presenza del Presidente Obama e di Bruce Springsteen. Obama ha soggiornato allo Sheraton Hotel di fronte al Coliseum. Dopo che mi pare che abbia detto "Bene, è ancora il Presidente oggi, e credo che lo sarà anche domani... con una valanga di voti", o qualcosa del genere che ha suscitato un misto di reazioni. Così è la vita in uno stato dal voto indeciso.
Infine, ho sempre voluto sentirlo suonare il pianoforte tradizionale acustico, che ha reso questo tour una vera delizia. Canzoni come Rolling Stone e Chimes davvero suonano molto meglio che con la tastiera elettrica. Mi ha riportato indietro agli shows degli anni '70 che erano caratterizzati dal pianoforte acustico di Richard Manuel con The Band, i cosidetti "Vegas" e i Gospel shows, che furono alcune delle performance da me preferite dal vivo.
Roll on Bob!

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di C. T.

Per essere onesti, questo è stato un brutto show. Bob è stato animato e concentrato, ma il nuovo modus operandi che ha adottato per questi spettacoli e questa band non si intendono per creare quel tipo di fuoco che fa decollare uno show. Le cose sono certamente cambiate. Per indicare un giudizio personale, era messo meglio all’epoca della line-up dell’era Campbell / Baxter e Campbell / Sexton che avevano saputo creare una grande miscela di rock, blues, country e bluegrass. Questo nuovo gruppo è più imponente, più orientato verso lo swing e soprattutto senza denti, manca di mordente. I problemi iniziano all’entrata della venue. Si tratta di un campo più piccolo del solito, ma non è stata venduta nemmeno la metà dei biglietti. La maggior parte del ponte superiore era vuoto e mezza arena era stata chiusa per farla sembrare un pò più popolata. Questo era la venue sbagliata per Bob, troppo grande. Da segnalare, Knopfler e la sua band sono stati molto buoni. La musica è un pò superficiale, un mix di country blues blando e popolare con un accenno di jazz. Aveva una marcata atmosfera celtica e folk inglese non dissimile da quella degli anni '60 e '70 di gruppi come i Fairport Convention ed i Pentangle. Piacevole e sereno potremmo dire. Per me i Dire Straits sono sempre stati un pò un gruppo che non aveva niente da dire in un arena, ma Knopfler e la performance della sua band probabilmente hanno conquistato molte persone tra il pubblico. Se quello che cercavi era un pò di serietà e un pò di musicalità strumentale, sareste stati pienamente soddisfatti. E' stata una buona prestazione. Il suo modo particolare di suonare la chitarra ha cavalcato le onde degli stati d'animo con un suono forte insieme ad un tocco di esotismo in questa vetrina nostalgica.

Dylan, tuttavia, è diverso, senza niente di tutto questo. Era vivace e impegnato, ma sembra solo interessato a scoprire nuovi motivi musicali di fronte al pubblico. Bob, nel ricreare i suoi capolavori, era come un bambino che dipinge con le dita impastricciate dal colore durante la ricreazione. Bob come pianista e Bob come cantante che abbaia non ha dato quello che speravo potesse dare. Suonava in testa a tutti i musicisti, mancando di spunti validi e abbruttendo lo show senza ragione.
Di conseguenza, la band sembrava un insieme di “persi” come mai mi era capitato di vedere, ed è stato sicuramente uno degli spettacoli più irregolari che abbia mai visto. Cosa fine ha fatto la famosa “presentazione”? Nessuno lo ha capito, alla fine si è capito che era stata scartata, o forse il presentatore è andato in pensione?
"I’ll Be Your Baby Tonight", Bob era molto incazzato e la band era evidentemente bloccata nella melma. Non era country. Un unto sound tipo “Americana” attraversava la canzone. Bob era all'organo e verso la fine, bloccato in un buon groove
che Tony e George hanno tagliato velocemente proprio mentre stava andando da qualche parte.
"Man in The Long Black Coat” era buia e misteriosa. La chitarra di Knopfler era alta nel mix e ben suonava con i suoi toni ringhianti e striscianti.
"Things Have Changed" è stata un disastro. Spogliata della sua melodia, era solo Bob che correva dietro alle parole e le modificave nelle cadenze senza una valida ragione. Non è stata divertente. “
TUIB" era più vicina alla versione originale con Stu alla chitarra acustica ed è stato un buon groove, ma niente di eccezionale. Difficile immaginare "Tangled" come un pezzo non eccezionale.

"A Hard Rain A-Gonna Fall "e" Tweedle Dee & Tweedle Dum " sono stati i due pezzi dove i problemi sono diventati più evidenti. Bob continuava a cercare di fare nuove frasi melodiche e ha semplicemente sbagliato a prenderene una. "AHRAGF." Un ritornello di piano discendente che finalmente ha lavorato bene durante le ultime righe della canzone, ma questo era dopo che Dylan aveva rovinato gran parte delle canzone con i suoi esperimenti. Gli assoli di chitarra di Bob sono stati spesso giudicati ridicoli ai vecchi tempi, ma il suo pianoforte / organo giocattolo lo sono molto di più. Se vuole sperimentare, perché non noleggiare una banda di ragazzotti come fa Chuck Berry per risparmiare un pò sull’ingaggio? Charlie Sexton aveva un bel solo di chitarra in "Chimes Of Freedom" penso, ma ha fatto qualche gesto a Bob che gli diceva che stava per tagliare corto. A parte questo e un pò di cadute in ginocchio per un paio di secondi, Charlie avrebbe potuto essere una delle luci più luminose sul palco. Ma è stata la notte di Stu per assoli e ogni tipo di liks, e quando Charkie ha cercato di intervenire in “TD & TD" è stato ostacolato dal picchiare di Bob sul pianoforte. Ha doverosamente suonato comunque. Infine, Stu sembrava pronto a lottare per quello stipendio dopo il lungo sonnambulismo nella maggior parte degli spettacoli che ho visto con la sua presenza. Ha perso uno spunto in "When The Deal Goes Down" ed è stato salvato da una liks di Charlie.
Un eco strano nel microfono di Bob rovinava il finale delle frasi facendo il giro del campo. Quando "LARS" è cominciata, un sacco di gente si era diretta verso le uscite. E' stato così strano. Si paga tutto questo per poi andarsene durante la canzone che probabilmente hanno atteso tutta la notte?
Il basso è stato la chiave che legava insieme “Watchrower”, buono, ma privo di una qualunque passione. George picchiava sulla batteria, in difficoltà fino ad oltre la metà, poi, verso la fine, si è svegliato con un paio di colpi da incantesimo alla Bing Crosby.
Per quanto riguarda la citazione di Dylan, è avvenuta letteralmente a metà di "Blowing” La maggior parte delle persone era già uscita. Ha cominciato borbottando e sembrava molto sincero. Ho sentito solo una parte delle sue parole, qualcosa riguardante il Presidente che a suo parere sarebbe stato rieletto a larga maggioranza.
Questo non è rock'n'roll. Questa è stata una scopiazzatura musicale degli anni '40. E' stata una svolta triste. Stiamo pagando solo per vedere Bob in carne e ossa? O forse non tutti sanno sentire quello che succede sul palco? Se questa fosse stata una qualsiasi altra band al mondo, i musicisti avrebbero tirato da parte il frontman per discutere delle sue buffonate verso di loro.

 

 
Lunedi 12 Novembre 2012

Chicago, Illinois - United Center - November 9, 2012

Chicago, Illinois - United Center - November 9, 2012

1. Sweet Home Chicago (Instrumental - Bob on guitar)
2. To Ramona (with Mark Knopfler on guitar)
3. Things Have Changed (with Mark Knopfler on guitar)
4. Tangled Up In Blue (with Mark Knopfler on guitar)
5. Blind Willie McTell (with Mark Knopfler on guitar)
6. Make You Feel My Love
7. The Levee's Gonna Break
8. Desolation Row
9. Highway 61 Revisited
10. Forgetful Heart
11. Thunder On The Mountain
12. Ballad Of A Thin Man
13. Like A Rolling Stone
14. All Along The Watchtower

(encore)
15. Blowin' In The Wind

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Talkin' 8945 - Elio 343

Ciao Mr.Tamb,
so che può sembrare una domanda inutile, ma perchè Dylan non canta le canzoni di Tempest? Questo non favorirebbe le vendite del nuovo disco?
Elio 343

Praticamente impossibile darti una risposta, ognuno di noi può soltanto fare delle personali supposizioni, ma quando si ha a che fare con il fenomeno Dylan, abbiamo imparato per esperienza, si può dire tutto ed il contrario di tutto. Leggendo le recensioni di quest'ultima serie di concerti che stanno chiudendo il tour 2012 ho avuto l'impressione che un certo qual senso di saturazione si sia diffuso nella carovana dylaniana. A fine tour la fatica si fa sentire e gli artisti cominciano a rilassarsi e le loro esibizioni scendono al di sotto della media. Questo è quello che si evince leggendo le recensioni dei concerti attuali, sappiamo che i fans tendono sempre a giustificare o magnificare Dylan, ma quando sono proprio loro a mugugnare e a lamentarsi non sono da sottovalutare. Ho già avuto modo più di una volta di sottolineare che un centinaio di concerti all'anno possono stroncare anche gente nel fior fiore della vita, immaginiamoci uno come Bob che ha passato i 70. Quindi la stanchezza dovrebbe essere la prima ragione di queste esibizioni sottotono da parte di tutta la band: In particolare Charlie sembra avere dei grossi problemi, nessuno è in grado di dire le ragioni del suo attuale confinamento a lato palco, ma ricordo che la stessa cosa successe a fine tour lo scorso anno. Più d'una volta Charlie è apparso allampanato in alcuni video ed in alcune foto, a volte sembra essere sofferente, sembra malato, mentalmente assente. Il ragazzo prodigio del Texas sembra essere definitivamente tramontato, sostituito da un anonimo turnista senza alcuna velleità. Io ricordo che a Barolo a "tirare sul palco" erano Bob e Toni, gli altri, come si dice, andavano di conserva. Non ricordo a Barolo un assolo strappapplausi di Charlie, spesso e volentieri se ne stava in un angolo a fare la ritmica lasciando a Stu i raccordi da lead guitar. Ripeto, non saprei specificare il tipo di problemi che ci sono attorno a Charlie ma di certo ci sono, l'ospitata di Koella sembra essere un serio campanello d'allarme per la permaneza di Charlie nella band, non è normale che un chitarrista prodigioso si comporti come un classico "mister no more". Bob sembra essere arrivato, almeno per quest'anno, ad aver spremuto che più non è possibile la sua voce, o quello che ne è rimasto. Forse un paio di mesi di riposo potrebbero ridargli quella carica che sembra ormai essersi esaurita. Forse ci vorrebbero dei cambi nella band, gente più fresca con più entusiasmo, ricordiamo che Toni viaggia verso i 3.000 concerti con Bob, Recile è nella band dal 2002 e quindi ha passato i 1.000, Stu è con Bob dal giugno 2004 e sarà anche lui intorno al 1.000, Herron è entrato nell'aprile 2005 e ha passato anche lui i 700, quindi una certa saturazione è normale. Oggi come oggi, le possibilità vocali di Bob l'hanno portato a cantare tutte le canzoni nello stesso modo rendendo impossibile una differenzazione degli arrangiamenti, la leggenda di Dylan che reinventa sempre le sue canzoni non funziona più come una volta, Dylan ha ormai un solo modo di eseguire le sue canzoni e questo limita tutto lo show. Io credo che per variare o reinventare le canzoni bisogni cambiare più spesso musicisti, almeno quasi tutta la band ogni due/tre anni, o avere il Bob di 20 anni fa che con la voce poteva ancora fare quello che voleva, ma oggi direi che, viste le condizioni della sua gola, sia una cosa tecnicamente impossibile. In America la critica sta picchiando duro sulla qualità delle esibizioni di Bob ed anche della band, anche se Dylan è sempre stato lontano migliaia di miglia dalle regole del Mainstream. Io sarei curioso di vedere Bob con altri musicisti, un colpo di spugna al presente per lanciarsi nel domani, un Bob diverso, non più seduto dietro ad un mezza-coda. Ma forse in questo modo si divertirebbe di meno e, chi lo può dire, se a questo punto Bob voglia smettere di divertirsi. Ora anche in America, le arene da 10/15.000 posti rimangono mezze vuote perchè Dylan non attira più grandi folle come una volta, l'accoppiata con Knopfler credo non sia casuale, credo sia un modo per richiamare più gente. Sia ben chiaro che in sostanza le mie parole sono solo una massa di vocaboli più o meno condivisibili, la realtà è solo ed esclusivamente di dominio suo, solo lui sa perchè fa le cose che fa, perchè ignora Tempest, perchè questo e perchè quello. In fondo quello che fa arte è ancora lui e non noi.....isn't it?

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Bob Dylan, artista o esecutore?                                              clicca qui

 

 
Sabato 10 Novembre 2012

Milwaukee, Wisconsin - BMO Harris Bradley Center - November 8, 2012

1. Watching The River Flow
2. Girl Of The North Country (with Mark Knopfler on guitar)
3. Things Have Changed (with Mark Knopfler on guitar)
4. Tangled Up In Blue (with Mark Knopfler on guitar)
5. Million Miles
6. Chimes Of Freedom
7. Rollin' And Tumblin'
8. Love Sick
9. Highway 61 Revisited
10. Ain't Talkin'
11. Thunder On The Mountain
12. Ballad Of A Thin Man
13. Like A Rolling Stone
14. All Along The Watchtower

(encore)
15. Blowin' In The Wind

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Omaha, Nebraska - CenturyLink Center - November 3, 2012

di Bob Hughes

50 anni di concerti di Bob, dove ne ho visti di veramente terribili e di davvero grandi. Dopo averlo visto 4 volte negli ultimi 2 anni sono a conoscenza della line up della band e che vedrò Bob al pianoforte.

Dalla 4° fila avevo una buona vista ma lo show è stato mediocre. Di basso livello per la maggior parte del tempo e non ha mai veramente scosso la folla. In evidenza “Levee’s Gonna Break e Willie McTell. Ma Highway 61, che solitamente è il mezzo per portare la folla ai suoi piedi non ha funzionato, si è perso per strada, e quando siamo arrivati a LARS e Watchtower eravamo completamente nel paese delle banalità, il chè è stato un peccato perché Bob cantava, con le note giuste, non upsinging, e si poteva sentire bene ogni parola.

Ma qualcosa è cambiato ed è stato perso nella dinamica della band. Stu Kimball è stata l’ultima stella della notte a prendere l'iniziativa, ma Charlie Sexton era un'anima perduta, relegato ai lati del palco, suonando soprattutto chitarra ritmica e spesso nemmeno bene. Anche Tony Garnier sembrava poco brillante ed essere con la testa da qualche altra parte. Forse 3 notti consecutive di spettacoli hanno richiesto il loro pesante pedaggio. Ma non era solo questo, c'era tensione sul palco, e non una buona tensione. Forse la comparsa di Freddie Koella alcuni giorni fa in uno show è un presagio di cambiamenti in arrivo.

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di Laurette Maillet

Ho preso un autobus della Greyhound nella notte da Denver per Omaha. Sono arrivata in città alle 05:45 ed ho aspettato in stazione che facesse giorno prima di fare una passeggiata in centro. Ho trovato il Century Link Center poi ho preso una stanza all’ EconoLodge Hotel. Un pò caro ma non ho avuto scelta, non vi è alcun Youth Hostel qui. Si tratta di una città Universitaria. Nel tardo pomeriggio ho fatto una passeggiata in centro. Nulla si muove qui. Poche persone per le strade, i negozi sono chiusi, non riesco nemmeno a trovare un chiosco per comprare cibo e bevande. Sembra Domenica, ma invece è Sabato. Ritorno nella mia camera per prepararmi per lo spettacolo.

La capacità del locale è 16000 posti. Dubito che sarà esaurito. Arrivando al Center incontro Stu di fuori. Voglio stringergli la mano e mi rendo conto che sto indossando i guanti. Li tolgo e Stu mi dà una stretta di mano. Ho trovato un biglietto per 20 $, sul lato della venue.

Per Knopfler ho preso un posto vuoto sopra il palco. Ho una buona vista della Band e posso muovermi senza disturbare nessuno. Il pubblico ha reagito calorosamente. Mark era felice, o sembrava esserlo, difficile dirlo con lui. Più facile con Bob che non nasconde i suoi sentimenti quando è arrabbiato o felice.
Alla pausa mi muovo verso la sezione della platea ma non c'è praticamente un posto vuoto nella parte anteriore.
Bob è vestito come al solito, cappello, abito nero, pantaloni con bretelle bianche e camicia nera, stivali neri.
"I’ll Be Your Baby Tonight”. Sì Bobby, felicemente!
Mark entra in scena per la seconda canzone, "To Ramona". Io canto insieme e non credo che Bobby si preoccupi perchè non mi sente. Egli salta un versetto come al solito.

"Things Have Changed", con Mark di nuovo sul palco. Bobby sembra veramente felice. Così lontano da dove mi trovo io sembra molto giovane. Ancora più in forma di Mark che comincia ad essere rotondetto mica male. Bob è giusto e di classe con il suo vestito.

"Tangled up in blue", sempre con Mark, è una canzone che riconosco immediatamente.
"Beyond Here Lies Nothin’ ", un' interpretazione incredibile con Mark in fiamme. Il dialogo tra la chitarra e il pianoforte integra quello che mancava quando Bob era da solo al pianoforte. Il colpo della notte. Il mio "Shot of Love". Alla fine dirà "Grazie Mark" e aggiungerà "questo era Mark Knopfler alla chitarra".

Una dolce melodia al pianoforte e Bob inizia a cantare "Nel momento della mia confessione ..."Whoa!" , “Every Grain Of Sand". So sweet!
"The levee's gonna break" potente, la venue è in fiamme, e la gente danza.
Ho sentito Donnie che accordava il suo banjo. "John Brown"? "High Water"?
Bob prende la sua armonica e sento le prime note di "Blind Willie Mc Tell". Per la prima volta in questo tour.
Sono in paradiso. Mi dimentico di tutti i miei problemi di comunicazione con Bob, così lontano da me sul palco ma così vicino al mio cuore stasera. E' come se io cantassi con lui - ogni singola parola assieme a lui, respiro con lui, mi muovo con lui, soffio nell’ armonica con lui.
"Highway 61" è potente. Stu sta mettendo tutte le sue energie in quella chitarra elettrica.
"Vision of Johanna" serve per smorzare un pò il fuoco. Il pubblico ascolta con rispetto, Bob è al pianoforte, quasi invisibile.
"Thunder on the mountain" fa infuocare il pubblico di nuovo. Vedo le prime file ballare e muoversi a ritmo.
"Ballad Of a Thin Man" più teatrale che mai. Anche se ho sentito la canzone tante volte dal vivo, stasera è come se fosse nuova di zecca. L'eco sulla voce e la luci dietro mi stanno portendo in un'altra dimensione. Un dipinto di Chagall dal vivo.
Alle prime note di "Like a Rolling Stone", un enorme boato fa tremare le mura della venue. Nessuno è più seduto. Ho un pò di difficoltà a vedere Bobby. Ma so che è lì, il suo corpo contorto stranamente davanti al suo pianoforte a coda.
"Grazie amici, ora vi presento la mia band" e Bob presenta i suoi musicisti uno per uno.
Poi le prime note di "Watchtower" incredibilmente potente. Stu aggiunge molto alla canzone.
Bob trotta al centro della scena prima di uscire, sembra felice di fronte alla folla in standing ovation.
Pochi minuti dopo Bob e la banda tornano per una dolce "Blowing in the wind".
Sembra che la sede sia in un dolce equilibrio con quel vento, tutto per omaggiare questo incredibile artista.
Una prestazione incredibile. Il mio Bobby è tornato!
Grazie Bobby Dylan. Non ho intenzione di dire ti amo – tanto non mi crederai. Devo dire che ho tanta ammirazione per l’artista che sei! Ci vediamo a Madison!

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Talkin' 8944 - cimar2003

I puristi (me compreso), storceranno un pò il naso. Comunque mi sembra anche divertente.
Andate al minuto 1:16 e inizierà lo show....Angelo.

 

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Bob Dylan's "No Direction Period" (un-cut) - Parodia

 

 

 
Venerdi 9 Novembre 2012

Dylan, su Obama: “Ma io l’avevo detto”                                 clicca qui

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St. Paul, Minnesota - Xcel Energy Center - November 7, 2012

1. I'll Be Your Baby Tonight
2. Don't Think Twice, It's All Right (with Mark Knopfler on guitar)
3. Things Have Changed (with Mark Knopfler on guitar)
4. Tangled Up In Blue (with Mark Knopfler on guitar)
5. Early Roman Kings
6. A Hard Rain's A-Gonna Fall
7. Summer Days
8. Blind Willie McTell
9. Highway 61 Revisited
10. Spirit On The Water
11. Thunder On The Mountain
12. Ballad Of A Thin Man
13. Like A Rolling Stone
14. All Along The Watchtower

(encore)
15. Blowin' In The Wind

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Omaha, Nebraska - CenturyLink Center - November 3, 2012

di Marty Traynor

Naturalmente, la domanda dei fan irriducibili prima di entrare nel Century Center era se Dylan avrebbe cantato qualche canzone di “Tempest”. Niente!
L'opener, "I’ll Be Your Baby Tonight" è stato incoraggiante, con un bello swing country e un dolce lavoro della pedal steel di Donnie Herron.
Poi Mark Knopfler si è unito alla band per le quattro canzoni seguenti, suonando molto bene come sideman.
"Beyond Here Lies Nothin' " è stato il primo highlight. L'interazione tra il pianoforte di Dylan e la chitarra di Knopfler
era bella da sentire. Poi una maestosa, elegante "Every Grain Of Sand” è stato il secondo highlight, anche se l'incapacità di Dylan di sostenere la melodia era evidente da come lui parla-canticchiando il testo della canzone.

Poi "The Levee’s Gonna Break", un numero buono per richiamare l'energia dopo una grande canzone lenta, ma era ... non energica. La canzone sembrava non finire mai, infine, durante la seconda pausa strumentale, Charlie Sexton sembrava essersi risvegliato e questo ha ispirato Dylan per prendere il ritmo fino alla fine.
Poi una versione molto fine di "Blind Willie McTell" ci ha dato un altro punto culminante. Dylan stava al centro della scena (Per fortuna, senza pianoforte - questo non era una buona serata sui tasti bianchi e neri) e ha suonato dei buoni liks di armonica, tra cui alcuni con grande interazione con Sexton. Il banjo di Donnie Herron era l'ancora che legava le cose.

Le canzoni di chiusura hanno fornito poche sorprese. La migliore è stata "Ballad of a Thin Man " e la peggiore " Thunder on the Mountain ", che in realtà ha bisogno di cedere il suo posto nella set list a " Duquesne Whistle".
Durante "All Along the Watchtower" mi è venuto in mente che Dylan stava cercando di suonare un assolo di chitarra sul suo pianoforte, e non ha funzionato molto bene.
Nel complesso, ci sono stati alcuni punti salienti come detto, ma questo show non era in lizza per “lo spettacolo dell'anno”.

Osservazioni:
Ho pensato che il pubblico fosse decisamente poco rispetto alle mie aspettative – ci saranno state circa 3.500 persone secondo i rapporti e c’erano più del doppio di posti vuoti. La folla era anche relativamente tranquilla, molto meno chiassosa della folla di un normale Sabato notte.
Dylan lascia suonare la chitarra a Knopfler molto più di quello che permette ai suoi chitarristi, spesso sprecando il loro talento mentre suona al pianoforte cose strane. Quando Knopfler suona, Charlie Sexton, in particolare, sembra essere sottoutilizzato.
Il lavoro di armonica di Dylan è solido e ha una sensibilità alla melodia che sembra invece persa col suo suonare il pianoforte e cantare.

Le canzoni più lente sembravano buone - "Visions of Johanna" è stata bella, per esempio, ma poi canzoni come "Highway 61", non erano al livello che ho visto molte volte in passato.
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Le... previsioni elettorali di Bob Dylan                                   clicca qui
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Instagram finisce nei videoclip: Duquesne Whistle               clicca qui

 

 
Giovedi 8 Novembre 2012

Il timido endorsement di Bob Dylan - di A. Carrera               clicca qui

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Dylan: "Obama verrà rieletto a valanga"                                 clicca qui

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IL ROCK AMERICANO FESTEGGIA OBAMA                          clicca qui

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Un’orchestra di stampanti e modem suona Bob Dylan         clicca qui

 

 
Mercoledi 7 Novembre 2012

Dylan: Obama vincerà con una valanga di voti

Rompendo il suo solito silenzio, Bob sorprende veramente tutti, pubblico e stampa, interrompe "Blowin' in the wind" durante il concerto di Madison, Wisconsin, e dice al pubblico:  "Non credete ai media. Credo che Obama avrà una vittoria schiacciante". Il concerto si è tenuto nello stesso luogo dove poco prima c'era stato lo stesso Obama con Bruce Springsteen. "Abbiamo cercato di suonare bene stanotte, visto che il presidente è stato qui qui oggi, è una cosa dura venire dopo di lui", ha poi scherzato Dylan. Dopo le sue dichiarazioni, Bob ha concluso la sua Blowin' tra  l'esaltazione della folla.

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Tulsa, Oklahoma - BOK Center - November 2, 2012

di Michael Nave

TULSA AMA DYLAN

Come è possibile che Bob Dylan suoni in una città relativamente piccola, una città secondaria delle pianure dell’Oklahoma per cinque volte dal 2004? Dopo tutto Tulsa non è certo Austin. Bob Dylan ha suonato per la prima volta a Tulsa nel settembre del 1990 nel corso del 3° anno del Never Ending Tour. Poi la seconda volta solo 13 mesi più tardi. Poi l’ha ignorata ancora per più di una decina d' anni, poi, a partire dal 2004, Dylan ha suonato a Tulsa 5 volte nei seguenti 8 anni.
Ho avuto il piacere di vederlo cinque delle sette volte in totale che ha suonato a Tulsa, in luoghi come il River Parks Floating Stage Amphitheater, il Brady Theater, il Vecchio Driller's Stadium e lo storico Cain's Ballroom. Anche se ho visto anche Dylan 55 volte in 9 diversi stati, non è mai venuto in mente fino al 2 novembre 2012 presso il BOK Center nel centro di Tulsa, perché Dylan suona in questa città così regolarmente negli anni 2000.

Ma per capire questo, diamo un'occhiata un pò al rapporto di Dylan con Tulsa. Essendo cresciuto nel nord-est dell'Oklahoma, ho sentito per tutta la mia vita delle storie di Dylan che frequentava George Harrison, Eric Clapton, e tanti altri a casa di Leon Russell e in studio nella metà degli anni 70. Non ho modo di sapere se queste storie siano vere, ma forse lo sono. Naturalmente Dylan ha una vecchia conoscenza con Jim Keltner e Steve Ripley, entrambi dell'Oklahoma della zona di Tulsa. Ma Dylan ha collegamenti con musicisti di molte città americane in modo che non sembra questo Il motivo per spiegare perché Dylan nei suoi ultimi anni ha scelto di suonare così tanti spettacoli a Tulsa.

Il che mi porta al tour autunnale 2012 con Mark Knopfler. Ho letto tutte le recensioni negative che si limitano a ripetere le stesse cose da decenni - La voce di Dylan è cattiva, Dylan cambia l' arrangiamento alle sue canzoni, e accidenti, hai sentito? E’ andato elettrico! Ma io ho visto la mia parte di cattivi spettacoli e la cosa mi colpisce di meno, il non aver visto Dylan a partire dall'estate del '11 mi aveva preoccutato perchè forse il vecchio aveva perso sprint, forse la senilità l’aveva messo in discussione e forse era al punto di svolta di un triste declino che avrebbe segnato la fine del NET.

A giudicare dall'impegno di Dylan alla sua performance presso il Centro BOK, lui non ha alcuna intenzione di andare dolcemente in pensione. Per prendere in prestito una frase di Warren Zevon, Dylan non "vuole invecchiare con grazia", ma piuttosto vuole continuare a reinventare se stesso e sfida il suo pubblico fino a quando arriverà la fine. E lo sta facendo con un impegno e uno zelo molto visibile nella sua performance. E il pubblico di Tulsa lo ha capito. Questo pubblico, che vive con la peggiore scelta di stazioni radio nell’universo, che sopporta una dura politica di destra stile “Attila l'Unno”, e che si trova in uno degli stati più poveri dell'Unione, lo ha capito. In realtà, questo pubblico di Tulsa mi ha ricordato un pò quello di Austin, anche se non così sofisticato, forse non così esperto, ma abbastanza savio per farlo.
Forse la grande varietà di artisti davvero grandi che il Cain’s Ballroom porta regolarmente a Tulsa sta aiutando questo processo di consapevolezza.

Dylan è salito sul palco del BOK Center al suono della chitarra di Stu Kimball, senza presentazioni e senza fanfare. Dopo alcuni momenti per permettere a tutta la band di unirsi a Stu, Dylan si è messo dietro la tastiera per ruggire "You Ain’t Going Nowhere”. Sì, non ci sono più i cori vocali di Larry Campbell / Charlie Sexton della fine anni '90, ma Dylan, a differenza della maggior parte del resto di noi, preferisce continuare a guardare avanti, di cambiare, di provare. Era ovvio dalle prime note che Dylan era molto coinvolto in questa performance. Pronunciava le parole chiare mentre cantava, anche se in modo non-standard dati i limiti della sua voce - ma lui stava lavorando sodo nell'esecuzione del brano.

Per il brano successivo, Dylan si è seduto al piano a mezza coda per "Don’t Think Twice”, ma c'era qualcosa di sbagliato nel monitor di Dylan, allora si è girato per parlare con un tecnico di palco prima di alzarsi e spostarlo vicino al piano. Dylan era un pò distratto dalla staff tecnico ma è rimasto concentrato sulla canzone, e di nuovo ha fatto un’esecuzione col cuore.
Poi si è spostato verso il microfono al centro della scena per "Things Have Changed” e fare un'altra prestazione straordinaria. Questa è stato il terzetto di canzoni più forte che ho visto fare da Dylan almeno dal 2006.

L'intensità è proseguita con la versione 2012 di “Tangled Up In Blue”, una versione che ho trovato molto soddisfacente, e Mark Knopfler alla chitarra ha davvero aggiunto la particolarità. Questa è stato seguito da “Cry A While”, che non è uno dei miei brani preferiti, ma questa è stata la mia versione preferita di questa canzone.
Il pubblico ha gradito “Make You Feel My Love”, ma per me il livello di energia era sceso e non è mai tornato ai livelli dei numeri di apertura. Sì, Dylan suona il pianoforte a suo modo , come suo è anche il modo di suonare la chitarra, ma non ha tolto niente all’arrangiamento come invece faceva la tastiera da circo di qualche anno fa.

Desolation Row e Highway 61 sono state pure buone prestazioni.

Io non sono un grande fan di Mark Knopfler e non mi piace fare confroni fra i due, ma mi sento di farlo perchè l’hanno fatto molte altre persone in precedenti recensioni. Ho apprezzato il set di Knopflers - ogni nota è stata perfetta, ha parlato alla folla, e lui non ha radicalmente riarrangiato le sue canzoni. Tuttavia Dylan ha creato arte davanti ai nostri occhi sul palco del BOK questo Venerdì sera. Mark Knopfler ha suonato giocato un pò di buona musica, ma purtroppo non ha creato arte.
Mentre mi sono piaciuti entrambi i deu set, quello di Dylan mi ha sfidato, mi ha spinto, e alla fine, mi ha convinto che Dylan, che è stato uno dei più creativi cantautori della storia, è ancora uno dei musicisti più creativi dal vivo. Se invece siete venuti a sentire un artista parlare al pubblico e non riarrangiare le sue canzoni, allora la vostra preferenza dovrebbe andare a Knopflers.

No, Dylan non ha parlato fino a quando ha presentato la band prima di All Along the Watchtower (oltre che ringraziare Mark quando ha lasciato il palco). Ho visto Dylan molte volte senza connessione col pubblico, quando lui se ne stava lì, guardando in basso e cantando. Apprezzo che a 71 anni faccia lo sforzo di connettersi al pubblico in modo genuino, onesto e sincero, senza ricorrere a frasi tipo “Ciao Tulsa, ti stai divertendo questa sera? ". Ed anche se a giudicare dalle recensioni precedenti molti non l’hanno capito, il pubblico Tulsa era lì con lui per tutta la sera.

Ho visto qualcuno che è uscito prima della fine, e ho sentito alcuni commenti quando ho lasciato l'arena da parte di alcune persone ed ho visto altre persone che si grattavano la testa perplessi, non del tutto sicuri di ciò che avevano visto, ma alla fine sembravano soddisfatti.

Avendo visto Dylan più di 50 volte negli ultimi anni devo confessare di essere un vero fan, ma non non sono cieco circa i suoi difetti. Ma nel complesso, ho trovato il suo show di Tulsa molto soddisfacente. Non vedo l’ora di rivederlo presto, e se sarò fortunato, ancora a Tulsa.

 

 
Martedi 6 Novembre 2012

Madison, Wisconsin - Alliant Energy Center - November 5, 2012

1. I'll Be Your Baby Tonight
2. Man In The Long Black Coat (with Mark Knopfler on guitar)
3. Things Have Changed (with Mark Knopfler on guitar)
4. Tangled Up In Blue (with Mark Knopfler on guitar)
5. Rollin' And Tumblin' (with Mark Knopfler on guitar)
6. A Hard Rain's A-Gonna Fall
7. Tweedle Dee & Tweedle Dum
8. Chimes Of Freedom
9. Highway 61 Revisited
10. When The Deal Goes Down
11. Thunder On The Mountain
12. Ballad Of A Thin Man
13. Like A Rolling Stone
14. All Along The Watchtower

(encore)
15. Blowin' In The Wind

 

 
Martedi 6 Novembre 2012

Madison, Wisconsin - Alliant Energy Center - November 5, 2012

1. I'll Be Your Baby Tonight
2. Man In The Long Black Coat (with Mark Knopfler on guitar)
3. Things Have Changed (with Mark Knopfler on guitar)
4. Tangled Up In Blue (with Mark Knopfler on guitar)
5. Rollin' And Tumblin' (with Mark Knopfler on guitar)
6. A Hard Rain's A-Gonna Fall
7. Tweedle Dee & Tweedle Dum
8. Chimes Of Freedom
9. Highway 61 Revisited
10. When The Deal Goes Down
11. Thunder On The Mountain
12. Ballad Of A Thin Man
13. Like A Rolling Stone
14. All Along The Watchtower

(encore)
15. Blowin' In The Wind

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Grand Prairie, Texas - Verizon Theatre - November 1, 2012

Per capire le parole del canto di Bob Dylan ci vorrebbero i fumetti

Di Thor Christensen

GRAND PRAIRIE – Un vecchio detto dice "Adora i tuoi eroi da lontano - il contatto con loro li fa appassire" avrebbe potuto essere usato per il concerto di Bob Dylan. Nessuno nella musica popolare è più degno di culto di Dylan, e nessuno più di lui riesce con tanta regolarità a deludere sul palco.

Il suo show di Giovedi, al Verizon Theatre pieno per ¾, è stato più o meno quello che ci si aspettava da lui - un miscuglio di accordi audaci, lampi di brillantezza e una quantità spettacolare di inutilità.
Ancorato alla sezione ritmica di Tony Garnier (basso) e George Receli (batteria), Dylan ha trascorso la maggior parte dei 90 minuti dello show dietro il pianoforte e mai una volta ha preso in mano una chitarra. Ha preferito le tastiere a partire dal 2003, che allora era sembrata una buona idea considerando i lunghi, difficili assoli di chitarra elettrica che aveva preso il vizio di suonare.
Il problema è che gli assoli di pianoforte di Dylan spesso suonano come quelli di un dilettante che picchia su un vecchio piano honky-tonk verticale, uccidendo lo slancio di canzoni come "Highway 61 Revisited", "Like a Rolling Stone" ed altre. Nel frattempo, i chitarristi elettrici Charlie Sexton e Stu Kimball sono stati sottoutilizzati e la pedal steel di Donnie Heron era appena udibile.
La voce tipo raspa coi gargarismi di Dylan continua a decomporsi in modo imprevedibile. A 71 anni, suona ora inquietante come quella di un bluesman del Delta, ma altre volte, il suo canto sconfinava nel campo dei fumetti. La sua recitazione di "Girl from the North Country" suonava come la famigerata lettura di William Shatner di “Lucy in the Sky with Diamonds”.
Lo spettacolo è stato intrigante nei rari momenti nei quali Dylan è venuto al centro della scena, senza strumenti, a cantare "Ballad of a Thin Man" e "Things Have Changed", con la presenza di Mark Knopfler alla chitarra. In piedi a gambe larghe, ballando per sottolineare il senso dei testi con i gesti delle mani, Dylan sembrava stesse avendo un orgasmo. Anche il suo modo di suonare l'armonica ha assunto nuove ricche tonalità, e teneva l'armonica con le mani invece di usare il reggiarmonica al collo.
Una delle parti più attese di ogni show di Dylan è cercare di identificare i suoi classici ri-arrangiati. Giovedi il gioco del "Name That Tune", ha generato risultati contrastanti: L’arrangiamento country-funk di "Tangled Up In Blue" ha funzionato abbastanza bene, ma le sue revisioni escursionistiche di "Blowin' in the Wind" e "A Hard Rain A-Gonna Fall" hanno indebolito le parole pesanti di due delle sue più grandi canzoni di protesta.

Ha ignorato il suo nuovo CD, Tempest, e si è imantanato nei vecchi brani, ma questa forma di greatest-hits show non è piaciuta a tutti. Un piccolo ma costante flusso di fans ha lasciato progressivamente lo show, soddisfatti di aver visto il loro eroe, ma non abbastanza per adorarlo restando con lui fino alla fine.

Thor Christensen è uno scrittore freelance di Dallas.

(Fonte: http://www.pegasusnews.com/news/2012/nov/02/review-bob-dylan-bad-singing-verizon-theatre/)

 

 
Lunedi 5 Novembre 2012

Omaha, Nebraska - CenturyLink Center - November 3, 2012

1. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on keyboard, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar, Charlie on black & white Telecaster)
2. To Ramona ( Bob on grand piano and harp, Mark Knopfler on red Stratocaster, Donnie on electric mandolin, Stu on acoustic guitar, Charlie on silver Telecaster, Tony on standup bass)
3. Things Have Changed (Bob center stage with harp, Mark Knopfler on sunburst Les Paul, Donnie on pedal steel,
Stu on acoustic guitar, Charlie on black & white Telecaster)
4. Tangled Up In Blue (Bob center stage with harp, Mark Knopfler on sunburst Les Paul, Donnie on pedal steel,
Stu on acoustic guitar, Charlie on silver Stratocaster)
5. Beyond Here Lies Nothin (Bob on grand piano, Mark Knopfler on sunburst Les Paul, Donnie on electric mandolin,
Stu on cream stratocaster, Charlie on black & white Telecaster)
6. Every Grain Of Sand (Bob on grand piano, Donnie on pedal steel, Stu on acoustic guitar, Charlie on black & white Telecaster)
7. The Levee's Gonna Break (Bob on grand piano, Donnie on electric mandolin, Stu on cream Stratocaster, Charlie on black & white Telecaster, Tony on standup bass)
8. Blind Willie McTell  (Bob center stage with harp, Donnie on banjo, Stu on acoustic guitar, Charlie on black & white Telecaster, Tony on standup bass)
9. Highway 61 Revisited (Bob on piano, Donnie on lap steel, Stu on hollow body electric, Charlie on black & white Telecaster, George on drums with brushes)
10. Visions Of Johanna (Bob on grand piano, Donnie on electric mandolin, Stu on acoustic guitar, Charlie on black & white Telecaster, George on drums with brushes)
11. Thunder On The Mountain (Bob on grand piano, Donnie on lap steel, Stu on cream Stratocaster, Charlie on silver Telecaster)
12. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage with harp then grand piano, Donnie on lap steel, Stu on cream Stratocaster, Charlie on silver Telecaster)
13. Like A Rolling Stone (Bob on grand piano, Donnie on pedal steel, Stu on black Gretsch Penguin, Charlie on silver Telecaster, Tony on red Rickenbacker bass)
14. All Along The Watchtower (Bob on grand piano, Donnie on lap steel, Stu on cream Stratocaster, Charlie on cream Stratocaster, Tony on red Rickenbacker bass)

(encore)
15. Blowin' In The Wind (Bob on grand piano then center stage with harp, Donnie on violin, Stu on acoustic guitar, Charlie on black & white Telecaster, Tony on white 6 string electric bass)

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Broomfield, Colorado - 1STBANK Center - October 30, 2012

di L.R.

Una grande luna gialla splendeva sopra le Montagne Rocciose quando siamo entrati nel 1st Bank Center di Broomfield nella notte di Martedì. Abbiamo apprezzato lo show di Mark, ma eravamo lì per Dylan. Quando due specchi incorniciati sono stati portati sul palco da una smarrita giovane donna, che li ha messi uno contro un amplificatore e l’altro al centro della scena presso il pianoforte, non abbiamo capito subito il perchè, ma poi la security ci ha spiegato che era per riflettere i flash delle macchine fotografiche perchè Dylan non vuole che gli facciano fotografie.
Forse la musica fatata suonata da Knopfler e la sua band aveva spruzzato polvere di fata su Bob questa notte a Broomfield. Egli ha certamente avuto un “appuntamento con la regina delle fate”. Dalle prime battute di “I’ll Be Your Baby Tonight” alle ultime di “Blowin’ In The Wind” Dylan è stato grande.
Io ho avuto la fortuna di vederlo molte volte in molti anni e posso dire senza esitazione che lo spettacolo di Martedì in Colorado è stato uno dei migliori. Bob era "ON", la band è ora in una disposizione diversa, allineata di fronte al capo, con Tony chiaramente leader. Charlie sembra un pò al guinzaglio, ma la musica è impeccabile. Dylan l'arrangiatore con Tony l'esecutore hanno trovato un estremamente ben oliata macchina da tour.
La costruzione costante ha dato i suoi frutti. Non c'è band migliore on the road.
Love Minus Zero era sublime. John Brown ha mostrato a Knopfler e alla sua band come le ballate irlandesi si soppone debbano essere eseguite (col Maestro al centro della scena per questo che aveva del tutto cancellato il suo discepolo)
Rollin’ and Tumblin’ ha scosso il pubblico - la canzone funziona bene dal vivo con la band che scalcia dietro di lui. Bob ha suonato un grande pianoforte il Martedì - molto poco "Plunk, Plunk" – ed è andato giù pesante con l'armonica in diversi momenti. Il suo canto era trascendentale - non c'era nessun rap - la voce era in ottima forma con il suo fraseggio magistrale in pieno effetto – una bella pronuncia - ogni parola suonava chiara.
Ho visto Bob male - così male che ero uscito dopo cinque canzoni - e ho visto Bob bene. Martedì scorso Bob è stato più che buono. Era degno del suo status di icona. Il mio amico si è complimentato per la sua resistenza. Nearing 72 ha detto chiaramente: “Nulla può fermarlo! La notevole massa di lavoro, la prolifica energia creativa che emana da questo uomo è un dono per tutti noi.
Non ci sono state canzoni da Tempest, ma nell'eventualità avevo riascoltato le canzoni di Tempest la notte prima. In risalto Mississippi (ed eseguita con squisita passione) la bellissima Ain’t Talkin...Just Walkin!

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Talkin' 8943 - DIGNITY22

Subject: Sorrisi e Canzoni - Bob Dylan masterpieces collection

Hello,
from Italy, I want to buy the last 4 issue with BOB DYLAN + cd's, can you get me this 4 issue ? Please let me know.
Thanks, Hervé

SEALED AND COMPLETE COPY ONLY with plastic bag + color cardboard info

17) Hard Rain - Under The Red Sky (2 Jun 2011)
18) The Basement Tapes (double) (9 Jun 2011)
19) Bob Dylan At Budokan (double) (16 Jun 2011)
20) Before The Flood (double) (23 Jun 2011)

Hello Hervè, i'm sorry but i'm not able to do what you are asking with your mail, CLICK HERE to see the complete plan of the issues, you can purchase directly online (if the issues are not sold out) the CDs you are looking for. Regards, Mr.Tambourine, :o)

 

 
Sabato 3 Novembre 2012

Tulsa, Oklahoma - BOK Center - November 2, 2012

1. You Ain't Goin' Nowhere
2. Don't Think Twice, It's All Right (with Mark Knopfler on guitar)
3. Things Have Changed (with Mark Knopfler on guitar)
4. Tangled Up In Blue (with Mark Knopfler on guitar)
5. Cry A While
6. Make You Feel My Love
7. Honest With Me
8. Desolation Row
9. Highway 61 Revisited
10. Ain't Talkin'
11. Thunder On The Mountain
12. Ballad Of A Thin Man
13. Like A Rolling Stone
14. All Along The Watchtower

(encore)
15. Blowin' In The Wind

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Broomfield, Colorado - 1STBANK Center - October 29, 2012

di Kevin Dennis

Dylan scuote Broomfield

Son passati 37 anni dall'ultima volta che ho visto Bob Dylan in concerto, la mia prima e unica volta con Dylan era stata ad ua tappa della Rolling Thunder Revue a Oklahoma City nel 1976. Ho visto Dylan in tv, su video in DVD ed in alcuni concerti e su Youtube nel corso degli anni. Con la visione di Youtube in mente, sentendo le storie di amici di concerti Hit /o da dimenticare negli ultimi dieci anni, ero andato allo spettacolo con alcuni preconcetti, ma è stato sicuramente un concerrto buono, sicuramente superiore alle mie aspettative.
Dylan ha alimentato un insieme energico di 90 minuti con molte canzoni che sono diventate pietre miliari e culturali - anche se riarrrangiate in versioni differenti. Io non ho seguito il Never-Ending Tour di Bob degli ultimi quindici anni circa, ma sono sicuro che i fan di lunga data sono abituati a queste alterazioni degli originali. Avevo letto che non stava suonando nulla dal recente acclamato Tempest, e non l'ha fatto nemmeno ieri sera, ed io ho riconosciuto circa l'80% delle canzoni. Dylan è un pianista / armonicista in questi giorni (non ha mai toccato la chitarra), e le sue lancinanti, discordanti nuove melodie rendevano difficoltoso individuare la canzone che stava eseguendo. La sua band è come una unità- rack, una insieme di veterani che suonano con una grazia nascosta quel tanto che basta a spingere il regime saltellante dei pezzi. Bob sembrava completamente energetico, anche se ha solo parlato per presentare la band.
I chitarristi Charlie Sexton e Stu Kimball hanno una grande chimica tra loro, e la band è ben legata insieme. Donnie
Herron alla pedal steel ha ripetuto molti dei riff di Bob pianoforte, creando un interessante effetto musicale, ha anche suonato il mandolino elettrico, la lap steel, ed il violino in “Blowin' In The Wind”. Il bilanciamento del suono era quasi eccellente in questa arena che serve principalmente per le partite di hockey.

Like A Rolling Stone è stata la canzone più radicalmente trasformata della sera. Nessun suono d’organo che la contraddistingue come la versione originale, e il coro a loop di note / accordi sono stati sostituiti da un riff del tutto nuovo e una melodia più statica. Anche se tali modifiche non tolgono alla canzone il suo potere, l’ hanno trasformata in qualcosa di più enigmatico. Un altro punto forte è stato verso la chiusura con All Along The Watchtower che debolmente fa il verso alla versione di Jimi Hendrix.
Quando non suonava il pianoforte, Bob suonava l’armonica, specialmente in Things Have Changed e un carnevalesca e striscante Ballad Of A Thin Man (caratterizzata da un effetto eco sulla voce). Bob parla principalmente invece di cantare, fa dei gracidii, ma la sua voce si è rinvigorita col procedere dello spettacolo.
Shelter Fron The Storm è stato fatta con un trattamento spumeggiante e pop al pianoforte, in It’s All Over Now
Baby Blue Bob ha dato la sensazione di essersi ispirato un pochino al jazz per il lavoro al piano, e inTangled Up In Blue ha inserito un paio di strofe con testo diverso dall’originale.
Mark Knopfler è salito per degli inserimenti blues su The Levee Gonna Breaks - ma il suo inserimento ha stravolto  l'equilibrio della band, ed è stata la canzone meno efficace dello spettacolo.

La scenografia era ultra-semplice: illuminazione gialla molto bassa , niente spot su Bob (o chiunque altro), di tanto in tanto un po' di semplici ombre proiettate sul fondale. Non ci sono grandi schermi televisivi per darci primi piani dei musicisti. Gli uscieri erano abbastanza duri nel non permettere video e foto con i telefoni cellulari, le torce elettriche sono stati puntate sui trasgressori per la durata dello spettacolo. E' stata soprattutto una folla di età anziana – molte persone più grandi di me (55) e pochi fans giovani. La platea aveva le sedie riempite per circa 3/4 e tutti sono stati in piedi verso il palco per lo show di Bob. Era lunedi il giorno peggiore della settimana per i concerti rock? A occhio c’erano circa 8000 persone per il primo dei due show nel sobborgo nord di Denver.

Mark Knopfler deve rivaleggiare con Perry Como come il più rilassato performer nel mondo dello spettacolo, con il suo set di 80 minuti, davvero tranquillo tranquillo. I suoi punti salienti sono stati i lunghi arrangiamenti acustici laconici di una coppia di brani - mandolino- ukulele e basso con l’archetto, che Knopfler univa con le sue frasi di chitarra elettrica sopra le righe. Knopfler ha suonato una mezza dozzina di chitarre diverse, un solo pezzo dei Dire Straits che ho riconosciuto, una superficiale So Far Away. Roba fredda, chitarra di buon gusto, ma le canzoni di Knopfler non sono memorabili.

Nel complesso, un'esperienza fresca. Non voglio aspettare altri tre anni per vedere il signor Dylan di nuovo.

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Tulsa Time - Eric Clapton

 

Songwriters: FLOWERS, DANIEL W.

Well, I left Oklahoma
Driving in a Pontiac,
Just about to lose my mind.
I was going to Arizona,
or to California
Where people all living so fine.

My mama call me crazy,
My baby said i'm lazy,
gonna show all this time
Don't you know I aint no fool and
i don't need no more damn school.
borned just walk the line.

Living on Tulsa time.
Living on Tulsa time.
Gonna set my watch back to it
you know that Ive been through it.
Living on Tulsa time.

So here I was in hollywood,
Thinking I was doing good,
Talking on the telephone line.
They don't want me in the movies
nobody sings my songs;
mama says my babys doing fine.

So then I started winking,
Then I started thinking
really had a flash this time.
That I had no bussiness leaving,
nobody would be grieving;
Living on Tulsa time.

Living on Tulsa time.
Living on Tulsa time.
Gonna set my watch back to it
you know that Ive been through it.
Living on Tulsa time.

Living on Tulsa time.
Living on Tulsa time.
Gonna set my watch back to it
you know that Ive been through it.
Living on Tulsa time.

 

 
Venerdi 2 Novembre 2012

Grand Prairie, Texas - Verizon Theatre - November 1, 2012

1. Watching The River Flow (Bob on keyboard)
2. Girl Of The North Country (Bob on grand piano and harp, Mark Knopfler on guitar)
3. Things Have Changed (Bob center stage with harp, Mark Knopfler on guitar)
4. Tangled Up In Blue (Bob center stage with harp then on grand piano)
5. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob on grand piano)
6. A Hard Rain's A-Gonna Fall (Bob on grand piano)
7. Dignity (Bob on grand piano)
8. Love Sick (Bob on grand piano)
9. Highway 61 Revisited (Bob on grand piano)
10. Mississippi (Bob on grand piano)
11. Thunder On The Mountain (Bob on grand piano)
12. Ballad Of A Thin Man (Bob center stage with harp then on grand piano)
13. Like A Rolling Stone (Bob on grand piano)
14. All Along The Watchtower (Bob on grand piano)

(encore)
15. Blowin' In The Wind (Bob on grand piano then center stage with harp, Donnie on violin)

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Los Angeles, California - Hollywood Bowl - October 26, 2012

di Nathan Fan

Bob Dylan continua a ispirare all'Hollywood Bowl show

Quando ho detto alla gente che andavo a vedere il concerto di Bob Dylan la reazione più comune è stata: E' ancora vivo? Bob Dylan è ancora in giro col suo Never Ending Tour, la sua tournée iniziata nel 1988 e ha appena pubblicato un nuovo album il mese scorso - sì, è ancora vivo. Tuttavia, avendo passato i 71, la finestra si sta lentamente rimpicciolendo, così ho colto al volo l’occasione del primo concerto entro 50 miglia da casa mia, per fortuna suonava all’ Hollywood Bowl.

Dylan ha avuto un effetto piuttosto profondo su di me - la sua vita e le canzoni mi hanno insegnato molte cose sulla ricerca della verità, su ciò che significa essere un artista con integrità e come rispondere alle critiche. E’ interessante come un uomo può avere un impatto senza che tu lo abbia mai incontrato o visto. Quindi questa possibilità di andare a vederlo in quello che potrebbe essere uno dei suoi ultimi concerti ... diciamo solo che non ho dovuto pensarci due volte.

La voce mediocre voce non pregiudica la potenza della musica.
La sua canzone di apertura è stata “You Ain’t Going Nowhere” una delle sue canzoni più oscure, con un ritornello molto orecchiabile. Era una canzone divertente per aprire il concerto, ma, a meno che tu non sapessi già le parole, non si capiva quello che Dylan cantava. E’ stato così anche per tutte le canzoni che sono seguite. Se non avete più ascoltato una canzone di Bob Dylan dal 1970, lasciate che vi aggiorni: La sua voce attuale è come quella di Tom Waits che fa i gargarismi con delle biglie. Tuttavia, egli la fa funzionare, ma comprendere le parole da quel momento in poi non è stato un problema per me, quelle parole sono state scritte sulla mia anima.

Eravamo abbastanza lontani dal palco ed è stato nella seconda canzone che ho realmente visto Dylan, che non era al centro del palco, era in fondo a destra, e stava picchiando su una tastiera. Dylan è conosciuto per la sua chitarra e la sua armonica, ma è stato notevole vederlo esercitare un nuovo aspetto del suo talento musicale che era stato in precedenza a me sconosciuto, suonava con la sua band, facendo riff intensi al pianoforte. Dopo tutto, non è l'emozione di vedere uno spettacolo dal vivo a rendere un'esperienza irripetibile?

E questo era quello che Dylan ha fatto: Ha suonato le canzoni famose che tutti conoscono, ma le ha suonate in un modo mai sentito prima, che è solo nella sua mente. Gli spettacoli dal vivo devono essere emozionanti per i musicisti perché offrono loro la possibilità di reinterpretare le loro canzoni e di sperimentare nuove idee e suoni. "Highway 61 Revisited" è diventata un melodramma in chiave minore, "Like a Rolling Stone" è passata da inno a ballata, e "Desolation Row" è stata cantata molto meglio di quanto la registrazione potrebbe mai fissare. Ha chiuso con una versione di "All Along The Watchtower" che suonava più simile alla cover di Jimi Hendrix che all'originale.

Dylan tiene la sua leggenda viva e vegeta. E' stato divertente passare dall'esclamazione "Bob Dylan ... non è morto?" Ad una folla di persone che non solo hanno cantato insieme a lui ogni parola, ma ha fatto una standing ovation quasi ogni canzone. Sono stato a molti concerti prima di questo, tra cui alcuni dei più grandi artisti, ma nessuno ha mai avuto una base di fan devoti come Bob. Non è stato affatto un concerto chiassoso, infatti, l'atteggiamento era di riverenza e rispetto. Eravamo tutti uniti nel nostro amore per Dylan. Egli non poteva sbagliare - che elabori integralmente tutti i suoi migliori brani, per questo lo amiamo, per questo lo abbiamo amato.

Dopo la sua ultima canzone, c'è stato un fragoroso applauso e una standing ovation da quasi tutto il pubblico. La cosa è durata circa tre minuti, fino a quando Bob è salito di nuovo sul palco per una versione di "Blowin 'in the Wind" impostata con la melodia di "Just Like A Woman".

"La risposta amico mio sta soffiando nel vento. / La risposta sta soffiando nel vento. "

E se ne andò. Abbiamo applaudito di nuovo, ma nessuno di noi si aspettava un altro bis. Questo è stato sufficiente per noi. Questo è stato sicuramente una delle migliori esperienze di concerti che io abbia mai avuto – eravamo per lo più un bel gruppo di vecchi a godersi la musica incredibile di Bob Dylan. Ed io ho avuto modo di essere uno di loro. Grazie, Bob Dylan, per tutto quello che hai fatto.

(Fonte: http://chimes.biola.edu/story/2012/oct/30/bob-dylan-continues-inspire-hollywood-bowl-show/)

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"The man" and "The Minstrel" 

 

 
Giovedi 1 Novembre 2012

Broomfield, Colorado - 1STBANK Center - October 30, 2012

1. I'll Be Your Baby Tonight
2. Love Minus Zero/No Limit
3. Things Have Changed
4. Tangled Up In Blue
5. Rollin' And Tumblin'
6. Visions Of Johanna
7. John Brown
8. Mississippi
9. Highway 61 Revisited
10. Ain't Talkin'
11. Thunder On The Mountain
12. Ballad Of A Thin Man
13. Like A Rolling Stone
14. All Along The Watchtower

(encore)
15. Blowin' In The Wind

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Talkin' 8942 - Alexan Wolf

Ciao Mr. Tambourine,
una cosa da poco, magari è già stata notata, ma la scrivo lo stesso. Circa tre settimane fa vedo sullo scaffale di un negozio di dischi usati il profilo di Masked and Anonymous, solo cartonato e un po' più largo del solito. Mi dico: sarà una versione con CD e DVD. In effetti ci sono dentro due dischi, ma entrambi CD. Niente di straordinario, una copia promozionale con M&A in tutto e per tutto uguale, booklet compreso, a quella che ho già, e un secondo dischetto con 7 brani (All I Really Want to Do / Love Minus Zero/No Limit / Stuck Inside of Mobile with the Memphis Blues Again / Tangled Up in Blue / Gotta Serve Somebody / Moonlight / Cold Irons Bound) promozionali rispetto alle ristampe in SACD del periodo. Essendo tuttavia malato - come la maggior parte dei frequentatori di questo sito - e incoraggiato dal prezzo basso, lo prendo. L'ho tenuto in auto con l'idea di ascoltarlo tutto lì (non ho mai avuto consapevolezza di cosa significhi veramente ascoltare musica in auto finché anni fa non lessi il capitolo sulle "bolle musicali" ne "Il suono in cui viviamo" di Franco Fabbri) prima di portarlo a casa e riporlo accanto all'altro. Ultimamente in auto ci vado poco e finisce che ci metta qualche giorno prima di sentire tutto un album. Per farla breve una decina di giorni fa mentre tornavo con la famiglia da una castagnata l'ho inserito a sorpresa - il CD si era mimetizzato tra altri consimili - ed è stato subito divertente: i miei figli seduti dietro si sono messi all'unisono a cantare in giapponese! Senza che lo sapessi avevano imparato My back pages dal video che si trova su youtube. Risate da lacrime agli occhi, e non è il massimo quando si guida. Certo che tra il giapponese parlato e quello cantato c'è una bella differenza: tanto il primo sembra contenere dei fonemi irriproducibili quanto il secondo pare simile all'italiano per la presenza di sillabe perfettamente scandite, E vabbé. Quello che volevo dire però è un'altra cosa. Mettendo poi a confronto le due versioni di M&A - che sono risultate, come ho già detto, perfettamente identiche - ho prestato involontariamente più attenzione ai dischetti di metallo. A parte la presenza della stella grande circondata da 5 stelle piccole - un richiamo un po' al Lone Star State, il Texas, e un po' alla bandiera confederata - mi ha colpito la stilizzazione della cartina degli Stati Uniti. Si ricorderà che M&A è ambientato nel futuro e che nell'introduzione si rende conto di un futuro decisamente apocalittico, con terremoti, inondazioni, guerre, etc. Alla fine l'immagine sul CD ingloba gli Stati Uniti, il Messico e il Canada, con delle porzioni - il Nevada, alcuni stati canadesi, etc. - invasi dalle acque. Il responsabile di tutto dovrebbe essere Geoff Gans - art designer, ma anche chitarrista - e un po' dei suoi lavori (anche per altri progetti con Dylan) possono essere visti qui: http://www.rarecoolstuff.com/gansdesign.html
Ti saluto e ci tengo a dirti che ti leggo giornalmente, sempre complimenti per la tua passione.
Alexan Wolf

Ciao Alexan, mi hai incuriosito, così ho voluto fare una ricerca su Youtube di My Back Page in giapponese ed ho trovato il video qui sotto:

Vorrei dire che l'arrangiamento non è male nella sua modernità, ma caz...cchio, il giapponese è improponibile per la traduzione di una canzone di Bob, proprio impossibile. Il tutto assume un'aria divertente, quasi da farsa, al di là dei buoni intenti degli artisti giapponesi.Come hai detto tu, risate da lacrime agli occhi davvero. Ti ringrazio per l'apprezzamento espresso nei miei confronti, alla prossima, Mr.Tambourine :o)

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