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Sabato 30 Novembre 2013

Una volta ho visto Dylan… Il live report da Milano                             clicca qui

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Bob Dylan live @ Gran Teatro Geox – Padova, 8 novembre 2013       clicca qui

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Bob Dylan and his band - Gran Teatro Geox, Padova                         clicca qui

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Quando un concerto alimenta il Mito. Il live di Dylan a Roma            clicca qui

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Bob Dylan live a Roma: la recensione                                                 clicca qui

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Bob Dylan: ecco le 5 canzoni più belle dei bootlegs                           clicca qui

 

 
Venerdi 29 Novembre 2013

London, England - Royal Albert Hall - November 28, 2013

1. Things Have Changed (Bob center stage)
2. She Belongs To Me (Bob center stage with harp)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on grand piano, Donnie on electric mandolin)
4. What Good Am I? (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
5. Duquesne Whistle (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
6. Waiting For You (Bob on grand piano)
7. Pay In Blood (Bob center stage)
8. Tangled Up In Blue (Bob on grand piano)
9. Love Sick (Bob center stage with harp, Donnie on electric mandolin)
(Intermission)
10. High Water (For Charley Patton) (Bob center stage with harp, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
11. Simple Twist Of Fate (Bob on grand piano)
12. Early Roman Kings (Bob on grand piano)
13. Forgetful Heart (Bob center stage with harp, Donnie on violin, Tony on standup bass)
14. Spirit On The Water (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
15. Scarlet Town (Bob on grand piano, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
16. Soon After Midnight (Bob on grand piano)
17. Long And Wasted Years (Bob center stage)

(encore)
18. All Along The Watchtower (Bob on grand piano)
19. Blowin' In The Wind (Bob on grand piano with harp then center stage with harp, Donnie on violin)


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Glasgow, Scotland - Clyde Auditorium - November 19, 2013

by Paul Ryan

Son tornato all’ Armadillo per la seconda notte.
Questa volta ero con mio figlio che ha solo 20 anni, ma questo era il suo sesto concerto di Dylan. C’erano solo 5° centigradi di temperatura di fuori, ma lui non aveva intenzione di coprire la sua maglietta HW61. Oh, poter essere di nuovo giovane....
Era sconcertato dai miei tentativi protettivi di gestire le sue aspettative ; uno show diverso dagli altri era quello che lui ha detto che stava cercando attivamente.
Sapevamo già che sarebbe stato la stessa setlist della sera prima, esattamente con le stesse modalità. Mio figlio mi ha fatto notare che dove c’erano i banchi mixer e luci c'era un ulteriore set - up in una rientranza a destra dello stadio. Chiaramente visibile sullo schermo in quell'area c’era la traccia di un Pro Tools che scorreva, questa non era una semplice linea dalla tavola armonica presa dal mixer a scopo di archiviazione, questa era una prova che una registrazione professionale multi-traccia era in corso, per il successivo mixaggio in studio. Caso chiuso.

Forse la setlist è stata cambiata a Roma come una tantum perché, per qualche ragione, non avendo registrazioni da fare, Bob ha mollato un pò il guinzaglio.

Intendiamoci, c'è stato qualche problema occasionale con il suono stasera, con alcuni ronzii ed altri rumori. La seconda parte di Watchtower è stata suonata senza il basso di Tony, fatta eccezione per le poche battute conclusive. Se vogliono
utilizzare questa particolare registrazione allora ci sarà bisogno di molto lavoro da svolgere poi in studio.
Dove non c'è stato nessun problema per tutti, però, sono state le prestazioni.
Era la stessa setlist di ieri sera con arrangiamenti identici, ma questo show è stato anche meglio di quello di Lunedi. La prima notte è stata buona, ma stasera la band era ancora più stretta intorno a Bob.

Ci vorrebbe un pò più di vitalità sul palco e lo stesso potrebbe essere detto a proposito del pubblico. C'è stato un ruggito stasera dal parte del pubblico alla fine del set principale, qualcosa che era mancata la scorsa notte. Non esattamente grinta - ancora dolcezza in tutto - ma in qualche modo lo spettacolo non sembrava riuscire ad andare in alto.
Bob ha alzato il tono, niente di sorprendente per essere sinceri, ma tutto il buono di Lunedi è stato migliorato in una certa misura questa sera. Il primo concerto era sembrato vacillare un pò in qualche momento, in particolare alla fine.

L'unica frase di Bob è stata quella per annunciare l' intervallo. Niente "Viva la Scozia"o qualsiasi altro contentino per la gente. Non ha nemmeno presentato i membri della band.
Solo Bob e il suo show. Chi ha bisogno d’ altro quando è in forma come stasera?

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Talkin' 9271 Rolling Thunder

Ogg: Video completo concerto Padova 2013?

Ciao a tutti, grazie x aver postato le tracce audio di Padova ottima qualità!!
Sto cercando il video completo del concerto di Padova per ricordo della bella serata.Qualcuno è in grado di aiutarmi?
Complimenti per il sito che ormai seguo sin dagli esordi.
Forever..Bob
Diego Dolphin

As usual, se qualcuno dei nostri ha il video di certo ce lo farà sapere, stay tuned, :o)
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WebTheatre/ C'è Bob Dylan su tutti i canali                                    clicca qui

 

 
Giovedi 28 Novembre 2013

London, England - Royal Albert Hall - November 27, 2013

1. Things Have Changed (Bob center stage)
2. She Belongs To Me (Bob center stage with harp)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on grand piano, Donnie on electric mandolin)
4. What Good Am I? (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
5. Duquesne Whistle (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
6. Waiting For You (Bob on grand piano)
7. Pay In Blood (Bob center stage)
8. Tangled Up In Blue (Bob on grand piano)
9. Love Sick (Bob center stage with harp, Donnie on electric mandolin)
(Intermission)
10. High Water (For Charley Patton) (Bob center stage with harp, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
11. Simple Twist Of Fate (Bob on grand piano)
12. Early Roman Kings (Bob on grand piano)
13. Forgetful Heart (Bob center stage with harp, Donnie on violin, Tony on standup bass)
14. Spirit On The Water (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
15. Scarlet Town (Bob on grand piano, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
16. Soon After Midnight (Bob on grand piano)
17. Long And Wasted Years (Bob center stage)

(encore)
18. All Along The Watchtower (Bob on grand piano)
19. Blowin' In The Wind (Bob on grand piano with harp then center stage with harp, Donnie on violin)

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Glasgow, Scotland - Clyde Auditorium - November 18, 2013

by Stephen Crump

Prima serata di Bob a Glasgow, auditorium tutto esaurito in una splendida sala da concerto dalla forma di un armadillo. Inoltre c’era un’ottima acustica, almeno dove eravamo seduti io ed i miei amici. Fuori era una nottata fredda, con la neve che cadeva per la prima volta in questo autunno, ma gli abitanti di Glasgow sembrano essere immuni al freddo e hanno dimostrato di essere un pubblico caldo e meraviglioso. Due cose:
A) Erano tutti seduti ben prima dell’inizio del concerto
B) Pochissime persone hanno parlato durante le canzoni - che è una cortesia a Bob e alle altre persone del pubblico che il pubblico di Sydney dovrebbe imparare .

Bob ha aperto con "Things Have Changed" e non ero sicuro se il pubblico l’aveva riconosciuta, e forse si aspettavano un hit degli anni ’60 o qualcosa del genere.
Questo dubbio è continuato fino a che Bob ha iniziato "She Belongs to Me", che ha ottenuto una calorosa e meritata accoglienza, la canzone aveva una nuova ( almeno per me) tagliente intensità, mi ha fatto venire in mente i sentimenti provati la prima volta che la sentii a casa mia quand’ero un adolescente.
Poi è stata la volta di "Beyond Here Lies Nothing", la prima volta dal vivo per me, cosa che ha solo migliorato il mio apprezzamento ed è stato anche un sollievo quando il pubblico ha risposto con entusiasmo.
"What Good Am I?” è stata eseguita abilmente, questa è una canzone che mostra davvero come è buona la band di Bob, dimostrando inoltre che questa band può suonare qualunque tipo di canzone.

Rispetto a BHLN , non ho mai pensato seriamente a "D. Whistle", ma si è rivelata una grande canzone da suonare dal vivo per la band e la gente aveva cominciato a battere i piedi a ritmo di boogey ! E ho sentito per la prima volta che la gente era aggiornata con gli ultimi album di Bob e / o erano pronti a godere di quello che avrebbe suonato – l‘averlo lì a Glasgow era sufficiente ( e tutti dicevano che la gente sapeva che Bob era nella loro città ed erano fieri per questo! ).
"Waiting For You" ha ottenuto meno consensi essendo abbastanza nuova come canzone, ma io sono stato davvero felice di averla sentita.
" Pay in Blood " è stata brusca , con Bob che quasi sputava alcuni dei testi, portando il lato oscuro della vita proprio alla superficie, tangibile nel linguaggio di Bob il corpo e l'atteggiamento.
"Tangled Up in Blue" non ha ottenuto il tipo di riconoscimento che mi aspettavo, forse a causa dell’ avvio di basso profilo, e qualcosa è anche andato storto da qualche parte nella terza strofa, con Bob che ha mancato una linea ( o la band che insolitamente è andata fuori sincrono ? ), con Bob che ha terminato la canzone subito dopo questo fatto.
“Love Sick " ha chiuso il set prima della pausa, ancora una volta la canzone non ha avuto una piena risposta che ci si aspetta per una canzone popolare per molti spettatori.
Ma questa è una buona notizia; Bob ha fatto cinque canzoni da "Tempest" e ogni canzone ha ottenuto un enorme riscontro, che, se avesse potuto sentire tutto, deve essere stato incoraggiante per lui e la band.

Dopo l' intervallo "High Water" ci ha ricordato il tipo di nottata che c’era fuori, e il banjo di Donnie si è preso tutto lo show in questa canzone. Quindi, di nuovo, sembrava che il pubblico non avesse riconosciuto "Simple Twist of Fate", ma, ancora una volta, ha risposto con entusiasmo e alla fine ho capito che ero seduto con un paio di migliaia di anime gemelle. "Early Roman Kings” ha scosso il pubblico, ma era tenera , dolce-amara, inzuppata di emozione.
"Forgetful heart”ha fatto tremare l’auditorium per la prima volta e avresti potuto sentire cadere uno spillo durante tutta l'intera performance. L’armonica di Bob sembrava gemere nell'aria fredda della notte e tuti l’hanno apprezzata abbondantemente.

"Spirit .." è una bella canzone che ispira sempre ottimo umore – passa dalla confusione alla fiducia, da un amore perso al significato di ritrovare qualcosa oltre l’ amicizia.
Buona " Scarlet Town", ottimo mood e impatto, forse , la forza ha guadagnando qualcosa nell’esecuzione dal vivo, con la folla che batteva le mani sul bordo dei sedili.
"Soon After Midnight " ha dato la stessa sensazione di grandezza dal vivo, quindi un grande Bob.
Ma poi Bob si è fatto avanti ed ha scatenato l'inferno - la band sembrava girare tutta un paio di tacche più su di prima, quasi al punto che il suono era distorto, con Bob ululante scherno e beffe, stimolante e blandente, il tutto in una canzone - un altro capolavoro da " Tempest ", "Long And Wasted Years. Quando la canzone è finita siamo scattati in moltissimi verso il palco, con una standing ovation spontanea da parte di moltissime persone sparse fra il pubblico .

Per i bis abbiamo avuto due “Greatest Hits”, ma arrangiati in un modo che sottolineavano la perenne importanza delle canzoni, non una cosa da jukebox, e il pubblico si è commosso, questa volta tutti in piedi.
Poi le luci in sala si sono accese ed abbiamo cominciato ad uscire, non avevo mai visto tanta gente in coda per acquistare il merchandising.... Credo che tutti noi volevamo ricordare questa notte per lungo tempo.

 

 
Mercoledi 27 Novembre 2013

London, England - Royal Albert Hall - November 26, 2013




1. Things Have Changed (Bob center stage)
2. She Belongs To Me (Bob center stage with harp)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on grand piano, Donnie on electric mandolin)
4. What Good Am I? (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
5. Duquesne Whistle (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
6. Waiting For You (Bob on grand piano)
7. Pay In Blood (Bob center stage)
8. Tangled Up In Blue (Bob on grand piano)
9. Love Sick (Bob center stage with harp, Donnie on electric mandolin)
(Intermission)
10. High Water (For Charley Patton) (Bob center stage with harp, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
11. Simple Twist Of Fate (Bob on grand piano)
12. Early Roman Kings (Bob on grand piano)
13. Forgetful Heart (Bob center stage with harp, Donnie on violin, Tony on standup bass)
14. Spirit On The Water (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
15. Scarlet Town (Bob on grand piano, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
16. Soon After Midnight (Bob on grand piano)
17. Long And Wasted Years (Bob center stage)

(encore)
18. All Along The Watchtower (Bob on grand piano)
19. Roll On John (Bob on grand piano, Tony on standup bass)

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Esch-sur-Alzette, Luxembourg - Rockhal - November 16, 2013

by Joachim Richter

Lussemburgo è stato il mio unico concerto di Dylan quest'anno, e sono andato con le più alte aspettative dopo aver letto tutte le recensioni entusiastiche su questa parte del tour.

Prima domanda : per quanto riguarda la setlist ? Beh, è rimasta invariata, con “Early Roman Kings” come 12° canzone, che era buona. Un vero sollievo: non più "Summer Days ", non più " Tweedle Dee & Tweedle Dum ", non più " Highway 61 Revisited ", non più ripetizioni infinite...

Seconda domanda : cappello o senza cappello ? Beh, purtroppo ... cappello. Bob e la band sono saliti sul palco giusto in tempo, i membri della band in abiti grigi e camicie nere, Bob in una super strana redingote nera di vecchio stile e un cappello bianco. Con la redingote egli doveva apparire come il giudice di" Lily, Rosemary and the Jack of Heart". Chiedo se tutto ciò voleva ricordare questa divertente canzone ...

Terza e ultima domanda : per quanto riguarda lo show ? Beh, alla fine più cose buone che cose cattive , ma tutto sommato,  la mia conclusione è ambivalente e cercherò di spiegare il perchè.

Prima le cose buone: La opener "Things Have Changed" è stata super cool, rilassata, tecnicamente brillante . "Love Sick" sembrava fantastica. Altri punti salienti sono arrivati nella seconda parte: "High Water", "Early Roman Kings" molto interessante per come è stata suonata e cantata con grande disciplina, una vera sorpresa. "Forgetful Heart", presentata con aromi intensi, voce chiara e discreta e un bellissimo violino di Donnie Herron, è stato il momento clou della serata. Le ultime cinque canzoni dello show sono state molto interessanti, e lo show non è stato chiuso con i soliti successi popolari ma con cinque canzoni tranquille ricche di melodia, emozione, freddezza ...
Questo non è stato sorprendente per quanto riguarda le grandi canzoni dall'album Tempest, tuttavia "All Along the Watchtower" è stata fatta in una versione acustica , e anche "Blowing in the Wind" in un altro bellissimo arrangiamento sorprendente e, ultimo ma non meno importante, la band è stata brillante come al solito, ovviamente .

Quindi ... perché non giudicarla una serata perfetta ? Beh ... " Spirit on the Water" è stata eseguita blandamente e, anzi, lo spirito era scomparso... e la cosa peggiore è stata che ... il vecchio upsinging è tornato ...
UPSINGING : WHAT 'S THAT SHIT? Alcuni dei brani più belli della setlist, “She Belong To Me”, "Tangled up in Blue " e  "Simple Twist of Fate ", tutti distrutti dal temporaneo ritorno di Bob alla cattiva abitudine di usare il canto upsinging. Se dovesse registrare un album in questo modo non lo comprerebbe proprio nessuno, e io sono sicuro che lui lo sa molto bene, ed è per questo che non lo fa. Allora, perché tortura il suo pubblico dal vivo con tale comportamento scorretto? Beh ... non importa, so che dobbiamo comunque dimenticare queste cose, dovremo solo cancellarle dalla nostra memoria , e tutti noi torneremo la prossima volta ...

Ultima domanda : Bob cambierà la scaletta il 22 novembre a Blackpool per eseguire " He Was A Friend of Mine"... ?

 

 
Martedi 26 Novembre 2013

Esch-sur-Alzette, Luxembourg - Rockhal - November 16, 2013

by Michaël Mori

Scrivo qualche parola dopo aver partecipato ai concerti di Amsterdam, Bruxelles e il concerto di ieri sera.
Quest’ autunno 2013 gli spettacoli sono semplicemente impressionanti, oltre qualsiasi standard. L' intero tour finora si rivela essere un altro grande momento nel Tour Never Ending. Un sacco di fans hanno già sperimentato la magnificenza di ciò che sta accadendo. Ma che cos' è esattamente che rende questi concerti così speciali, ciò che li fa lievitare sopra la maggior parte dei migliori concerti di tutto il decennio passato?
Prima di tutto la voce di Dylan non è certamente chiara come intorno al 2002, è come un orologio che è stato messo indietro di dieci anni. Negli ultimi anni la voce di Bob ha avuto anche momenti buoni, ma in generale sembrava danneggiata abbastanza spesso, per non dire la maggior parte del tempo, in particolare dal 2004 al 2009. Naturalmente, la chiarezza della sua voce non ha nulla a che fare con la convinzione e le altre qualità del suo canto.
Queste cose sono spesso confuse l’una con l’altra quando si legge qualcosa sulle prestazioni di Dylan. Molte volte è stato detto che Dylan non può più cantare a causa della rugosità della sua voce, sarebbe stato più corretto dire che Dylan è ancora in grado di cantare, ma con una voce che suona spesso danneggiata.
Cantare è molto più che avere una voce chiara e Bob è un grande esempio di questo.

Ma torniamo ai concerti. La voce chiara di Bob in questi giorni non si è limitata ad un paio di momenti o canzoni per ogni spettacolo. La sua brillantezza risplende di nuovo attraverso interi set – magico!
Poi ci sono le canzoni. Quasi tutte le sere la scaletta si concentra fortemente sul materiale post-2000 e di solito non meno di 6 canzoni dal nuovo album vengono eseguite ogni sera. Questo dà la misura di una freschezza che non si sarebbe potuta immaginare, di più, soprattutto il magnifico modo col quale questi brani sono eseguiti ti porta a dimenticare abbastanza facilmente l' incredibile numero di capolavori famosi che Bob sta portando in questo tour. Questo è ciò che rende Dylan il più grande e geniale artista contemporaneo.

Un altro fatto che si aggiunge alla qualità generale superiore di questi concerti è che ci sono a malapena momenti di bassa qualità durante l’esecuzione dei brani. In realtà sono tutti una stringa di luce, con Forgetful Heart e Long and Wasted Years come perle più scintillanti.

Tutto questo insieme ( la chiarezza complessiva della voce, l'enorme quantità di brani recenti eseguiti e la continuità nella qualità delle prestazioni ) crea un senso di unità nell'esperienza degli spettacoli, un senso di compattezza che non avevo visto durante i 37 concerti ai quali ho partecipato tra il 1995 e il 2012.

L’aspetto visivo di Bob sul palco è sempre stata una grande esperienza per i fans, ma la sua performance visiva in questi ultimi anni è a dir poco geniale, soprattutto quando lui è al centro della scena senza chitarra. Penso che Long and Wasted Years sia il degno successore di Ballad Of A Thin Man e visivamente il momento clou della performance, notte dopo notte.

La band è fenomenale come sempre ( ascoltare la chitarra di Charlie in Soon After Midnight ) e vedere questi meravigliosi musicisti che suonano insieme è una grande e duratura gioia, non importa quante volte li avete già visti.

Infine, l'illuminazione della scena è un'opera d'arte di per sé. Non riesco a immaginare qualcosa di meglio in uno show di Dylan. Il palco è scarsamente illuminato, ma è fatto con cura artistica. Questo crea una grande intimità e un’atmosfera che si adatta alle performances, alle canzoni da Tempest in particolare. Anche se va detto che quando si sta guardando lo spettacolo dalla parte posteriore di una sede più grande, il palco appare nel complesso un pò troppo buio.

A quelli di voi che hanno la fortuna di vivere con la prospettiva di vedere Bob dal vivo nelle prossime settimane, ho solo una cosa da dire: avrete momenti esaltanti!

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Talkin' 9270 - Ale '65

Ciao Mr. Tambourine, sono stato alla prima serata agli Arcimboldi a Milano, da tanto, ormai, quando Lui chiama, io arrivo. Bellissimo concerto, ottima performance in un contesto ad Hoc, confermo anch’io che Dylan, il Bob Dylan di adesso, dovrebbe lasciar perdere gli stadi, per ritagliarsi uno spazio tutto suo, più intimo e raffinato, come un teatro, che metta in scena l’Artista di se stesso. Nella seconda parte del concerto, con mio grande stupore, tra l’altro, mi sono goduto una splendida Desolation Row, magistralmente eseguita dalla Band, con Dylan che stillava (ho detto stillava, non strillava) parola per parola, come gocce di un vecchio liquore, un Bourbon invecchiato (del ’65!) solo per intenditori, quello da tirar fuori per le grandi occasioni… Ahhh!

Alcuni giorni dopo ascoltando il bootleg della serata, sentendola di nuovo, le parole, pensavo, pensavo. Pensavo. Mi avevano fatto ricordare di una foto vista in internet tanto tempo fa…

Una curiosità, senza andare a scomodare il Prof. Dott. Alessandro Carrera, mi premeva chiedere a te e a tutta la Fattoria, una spiegazione (possibilmente non astratta, ma logica) su alcune, semplici, profonde parole, tratte dalla bellissima Desolation Row, tanto da influenzare la vita di qualcuna, al punto di farsele tatuare… Da diverso tempo mi tornano in mente, sono rimasto colpito da quell’immagine, perché “proprio quelle parole”? Cosa voleva esprimere, Dylan, cosa si nasconde dietro che io non vedo? Voglio dire, in fondo è una semplice frase, “ lei trascorre il suo tempo sbirciando nel vicolo della Desolazione”. Mi chiedo, perché mai una, di tutta una bellissima (e lunga) canzone, dovrebbe essere folgorata proprio da questa frase? Forse, riportandola ai giorni nostri, colei che si identifica in questa frase, può essere rappresentata come una emarginata, una “border line” affranta dalla vita, che non vede una via d’uscita, appunto, se non una tristezza e desolazione totale? Giuro, semmai un giorno avessi la fortuna di Marina e incontrare Bobby.......… gli chiederei proprio questo…........ Ciao, Ale ’65.

(A proposito, anche il tuo sito è come il Bourbon, no dai, come un onesto e sincero bicchiere di Brunello…che più invecchia e più migliora. E non sono un ubriacone. E nemmeno un ruffiano…)
Un semplice, il solito, Dylaniato, Ale ’65. Alla prossima..

Credo che la tua interpretazione della frase estratta da Desolation Row sia la più esatta, la disperazione e la miseria morale delle persone è il lato umano che più colpisce tutti perchè e quello con il quale moltissime persone, in qualche modo, si identificano o si sentono parte viva e pulsante di questa tragica situazione di vita. La disperazione fa apparire questa donna come una persona persa nei suoi pensieri che si incanta a guardare altre miserie simili alla sua che vede passare nel Vicolo della Desolazione, un campionario di tristezze e povertà umane che non ha pari in nessun'altra parte del mondo. Su quest'argomento si potrebbe parlare, forse anche con maggior competenza, per ore ed ore, la complessità della mente umana è sempre stata una delle cose più difficili da spiegare ed interpretare, perciò mi fermo qui prima di sconfinare in un campo nel quale non sono ferrato, anche se quand'ero molto più giovane, trovai il tempo e la voglia di leggere tutte le opere di Freud, a partire dall 'Introduzione alla Psicanalisi, per cercare di capire meglio me stesso e l'avventura incredibile che stavo vivendo nella favolosa decade dagli anni '60 ai '70. L'argomento e la discussione sono davvero interessante e sono certo che altri amici sapranno aggiungere quello che è sfuggito alla nostrta attenzione su questo argomento, basta aspettare......Grazie per le belle parole sul sito, mi hanno fatto davvero tanto piacere e mi hanno fatto sentire anche un pò orgoglioso per il lavoro che ho svolto in questi ormai 6 anni al timone della Fattoria, un saluto, alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

 

 
Lunedi 25 Novembre 2013

Blackpool, England Opera House Theatre - November 24, 2013

1. Things Have Changed (Bob center stage)
2. She Belongs To Me (Bob center stage with harp)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on grand piano, Donnie on electric mandolin)
4. What Good Am I? (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
5. Duquesne Whistle (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
6. Waiting For You (Bob on grand piano)
7. Pay In Blood (Bob center stage)
8. Tangled Up In Blue (Bob on grand piano)
9. Love Sick (Bob center stage with harp, Donnie on electric mandolin)
(Intermission)
10. High Water (For Charley Patton) (Bob center stage with harp, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
11. Simple Twist Of Fate (Bob on grand piano)
12. Early Roman Kings (Bob on grand piano)
13. Forgetful Heart (Bob center stage with harp, Donnie on violin, Tony on standup bass)
14. Spirit On The Water (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
15. Scarlet Town (Bob on grand piano, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
16. Soon After Midnight (Bob on grand piano)
17. Long And Wasted Years (Bob center stage)

(encore)
18. All Along The Watchtower (Bob on grand piano)
19. Roll On John (first time live) (Bob on grand piano, Tony on standup bass)

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Concerti Italia 2013 videoclips                                                             clicca qui

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Talkin' 9269 - Riccardo Arrigoni

Rif: Talkin' 9231 - Maria Rosa Ventura

Su Bob Dylan ho parlato molto su questo sito. Ho fatto le recensioni di parecchi concerti a cui sono andato, ma forse tu sei nuova e non le hai lette.
Personalmente trovo interessante leggere le recensioni dei concerti, ma altrettanto interessante è capire i veri sentimenti dei fans di Bob al di fuori delle recensioni dei concerti. Alla fine le canzoni vengono scritte per noi, per il pubblico, non per essere giudicate. Belle le recensioni, le leggo sempre volentieri, ma bello altrettanto sentire parlare un fan di Dylan della divina commedia, oppure di Hank William, oppure di James Blunt, oppure di Paul Mccartney.
Per il resto, che sono simpatico, nulla da dire, non posso che dirti, yes of course. :)

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Talkin' 9268 - Pieronicolaantonelli

Non so se posso aiutare nella discusione riguardo le scalette cambiate a Roma, ma durante il concerto sia del 6, ma specialmente quello del 7, mi sono accorto, stando attaccato alle transenne, che il nostro, come finiva la canzone a luci spente, si alzava e andava verso Tony, che faceva lo stesso, e bisbigliavano qualcosa, questo e stato fatto per 3,/ volte, e ogni volta la band ( a mio parere ) era  presa  da un pò alla sprovista,s i guardavano tutti spaesati. Questo a riprova della inprevibilita di Dylan. Ma non sarà forse pure il  fatto che il clima dell' Atlantico, tutti in piedi sotto le transenne, che strillavano era un pò piu', chiamamolo, un clima da concerto, diverso da teatri ecc..forse anche questo ha contribuito. Pace e bene a tutti.

 

 
Domenica 24 Novembre 2013

Blackpool, England Opera House Theatre - November 23, 2013

 
1. Things Have Changed (Bob center stage)
2. She Belongs To Me (Bob center stage with harp)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on grand piano, Donnie on electric mandolin)
4. What Good Am I? (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
5. Duquesne Whistle (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
6. Waiting For You (Bob on grand piano)
7. Pay In Blood (Bob center stage)
8. Tangled Up In Blue (Bob on grand piano)
9. Love Sick (Bob center stage with harp, Donnie on electric mandolin)
(Intermission)
10. High Water (For Charley Patton) (Bob center stage with harp, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
11. Simple Twist Of Fate (Bob on grand piano)
12. Early Roman Kings (Bob on grand piano)
13. Forgetful Heart (Bob center stage with harp, Donnie on violin, Tony on standup bass)
14. Spirit On The Water (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
15. Scarlet Town (Bob on grand piano, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
16. Soon After Midnight (Bob on grand piano)
17. Long And Wasted Years (Bob center stage)

(encore)
18. All Along The Watchtower (Bob on grand piano)
19. Blowin' In The Wind (Bob on grand piano then center stage with harp, Donnie on violin)

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Paris, France - Le Grand Rex - November 13, 2013

by Robert Clary

Questo è stato solo il mio terzo concerto di Bob, ma è stato il migliore finora. Il Grand Rex è un ambiente meraviglioso, le canzoni erano molto ben scelte per l’attuale voce di Bob e la sua band lo ha accompagnato con grande sensibilità. Ogni canzone ha avuto il proprio ritmo distintivo e anche tatto: groove del blues in minore per Beyond Here Lies Nothin', tempo da vecchia altalena per Duquesne Whistle, bella cadenza per Spirit On The Water, valzer rilassato per Waiting For You, lenti accordi discendenti per Simple Twist Of Fate, dramma inesorabile per Love Sick, e le canzoni di " Tempest " avevano tutte il proprio riff speciale ed il ritmo.
E ' stato bello vedere Bob al microfono centrale, cantando dolce come gli è possibile e ringhiando e sputando fuori il carattere per canzoni come Pay in Blood, Love Sick e Long and Wasted Years. Il suo battere sui tasti del pianoforte è sempre stato sotto il controllo e l'armonica in una sola mano suonava come ai vecchi tempi.
Il vero punto forte dello spettacolo è stato Forgetul Heart dove il violino di Donnie e il basso di Tony hanno impostato un sostegno realmente efficace per la voce di Bob. Stu ha aperto i  due set con alcuni promettenti strumming di blues, poi è rimasto strettamente alla ritmica. Tony era sensibile come sempre, il passaggio al contrabbasso ha avuto un grande effetto in una memorabile ritmica di Duquesne Whistle e un ottimo utilizzo in Waiting For You e Forgetful Heart. George ha suonato con grande moderazione, ma ancora ha quel tocco alla New Orleans sempre pronto a scatenarsi quando è il caso. A Charlie è stato permesso di suonare abbastanza liberamente, infine, è stato bello sentire un Donnie molto efficace alla pedal steel e tutti gli altri strumenti , in particolare il violino in Forgetful Heart.

Considerando che nel precedente show di Parigi alcune persone del pubblico sono state inquiete e infelici , questa volta c'era una reazione di caldo entusiasmo alle canzoni, specialmente Forgetful Heart. Il suono non era troppo forte e si poteva sentire le parole. Non era certo uno spettacolo rock, quasi un concerto da camera con brani ben scelti e eseguiti con grande cura da Bob e dalla sua band. Lascio ad altri descrivere il cappello di Bob, le sue poche parole di francese, il suo gesto quando ha lasciato il palco, la mancanza della tastiera e del vecchio Oscar e la chitarra inutilizzata ma prevista per lui che stava pronta davanti alla batteria. Per me questa è stata una notte di musica memorabile.

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by Yves Toupin

Ottimo concerto all’ intimo Rex Theatre di Parigi. Ho apprezzato ogni minuto. Ho anche avuto modo di vedere Bob da vicino dopo lo spettacolo mentre camminava fuori dal teatro e saliva nella sua limousine parcheggiata sulla strada. Bob ha mostrato grande classe dicendo “merci beaucoup et vive la France” in francese prima della pausa. A proposito di classe, ho partecipato ai concerti di Bob di Berlino e Parigi, in entrambi il pubblico è stato molto riconoscente per le performances di Bob.
Contrariamente a quello che sono abituato a vedere troppo spesso in Nord America, le persone non sono uscite prima della fine dello show né hanno mai impedito la visione agli altri del pubblico. Ho notato solo un idiota che si aggirava fra le file cercando di rubare un posto non occupato. Merci beaucoup Bob. Vive Bob Dylan !

 

 
Sabato 23 Novembre 2013

Blackpool, England Opera House Theatre - November 22, 2013

1. Things Have Changed (Bob center stage)
2. She Belongs To Me (Bob center stage with harp)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on grand piano, Donnie on electric mandolin)
4. What Good Am I? (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
5. Duquesne Whistle (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
6. Waiting For You (Bob on grand piano)
7. Pay In Blood (Bob center stage)
8. Tangled Up In Blue (Bob on grand piano)
9. Love Sick (Bob center stage with harp, Donnie on electric mandolin)
(Intermission)
10. High Water (For Charley Patton) (Bob center stage with harp, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
11. Simple Twist Of Fate (Bob on grand piano)
12. Early Roman Kings (Bob on grand piano)
13. Forgetful Heart (Bob center stage with harp, Donnie on violin, Tony on standup bass)
14. Spirit On The Water (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
15. Scarlet Town (Bob on grand piano, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
16. Soon After Midnight (Bob on grand piano)
17. Long And Wasted Years (Bob center stage)

(encore)
18. All Along The Watchtower (Bob on grand piano)
19. Blowin' In The Wind (Bob on grand piano then center stage with harp, Donnie on violin)

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Talkin' 9267 - Riccardo Arrigoni

No ma ci rendiamo conto di che cosa emozionante è questo video??? Qualcuno che scrive un saggio su ciò ?? E' incredibile!! E' la rivoluzione! E' il video più bello di tutti i tempi!!! Non è solo una cosa scema! E' profondissimo! Bellissimo non ho parole! E poi è esattamente Bob! Bob è la gente, è i paesi, è sempre diverso, Bob sono le parole non dette o quelle dette da tutti senza pensarci troppo su, è il linguaggio comune che viene e che passa. Questo video ha preso l’ineffabile! Mi sono identificato aah quando mi faccio la barba sento sempre Bob in particolare l’album H61 e vedere questo video lascia proprio di stucco! E' esattamente quello che penso io di quell’album in particolare! E' il mondo ecc. ecc. non prendibile a parole. Ma questo video rende tutto! Idea geniale a dir poco.

http://video.bobdylan.com/desktop.html

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Paris, France - Le Grand Rex - November 12, 2013

by Derek Mankelow

Parigi è a solo pochi minuti di strada da Londra in questi giorni e l' Eurostar corre giusto in tempo, senza l'ombra di alcun fischio soffia. Sono solo in grado di andare allo show della prima delle tre notti, siamo giunti un paio di giorni prima per fare un giro turistico prima di vedere lo show. “Bob Dylan giustificherà il costo del biglietto per andare a vederlo?” era il titolo di martedi del grande quotidiano francese “Le Figaro”. Con la metro siamo arrivati abbastanza in anticipo ed abbiamo avuto il tempo di fare una breve passeggiata nella zona.

Il Grand Rex Theatre è una bellezza con i sedili nei quali ci si può sprofondare, ma tutto ha un prezzo che va oltre i 108 euro stampati sul biglietto. Con solo due ingressi, e nonostante siamo in coda da ben trenta minuti prima dell’inizio dello show, siamo a un punto morto sotto la pioggia con la folla impaziente che aspetta sul marciapiede in una coda di ben 300 metri lungo Boulevard Bonne Nouvelle e che è in crescita ad ogni istante che passa. Camminare fino alla fine di questa coda interminabile, che si muove a ritmo di lumaca, è un pò sconcertante. Una registrazione di "Mr. Tambourine Man " del 1965 si sta diffondendo attraverso alcuni altoparlanti. Nel frattempo, la security francese ispeziona metodicamente la folla cercando telecamere e altri dispositivi di registrazione di grandi dimensioni, telefoni cellulari e quant’altro potrebbe servire allo scopo.
Alle 8.30 siamo solo a metà strada per l'ingresso, altri stanno cercando come noi di avanzare ma per il momento dobbiamo accontentarsi di una Don’t Think Twice” diffusa dall’impianto di Dylan in attesa di sentire Bob in persona cantarla.

Circa 5 minuti prima delle 8,40 , la chitarra acustica di Stu Kimball segnala l’ingresso dell’ultimo destinatario della Legion D'Honneur francese. Secondo “Le Figaro” Dylan ha ricevuto questo prestigioso premio oggi, Mercoledì. Martedi c’era anche un servizio di tre pagine sulla sua carriera retrospettiva, concentrandosi particolarmente sulla sua persona in continua evoluzione, il cui titolo diceva più o meno che - un Dylan può nasconderne un’ altro .. ( PS la recensione di oggi applaude un cantante che è “nemico della nostalgia” che canta così tante nuove canzoni piuttosto che fare affidamento sui pezzi forti del suo catalogo.

La set-list reale, fin troppo familiare ormai perchè molto simile agli spettacoli precedenti ( esclusa Roma ovviamente !), e quindi si poteva aspettarsi una sorpresa da Dylan? Domanda ancora molto discussa prima dell’inizio. Sebbene abbia familiarità con il nuovo materiale di Tempest e le strofe riscritte delle canzoni tratte da “Blood on the Tracks”, in alcune linee Bob ha addirittura ha perso la sincronia con i suoi musicisti. So che questa è musica dal vivo, ed è spesso il caso, anche in un luogo intimo come il Rex, ma le migliori canzoni per me sono stati quelle con l’arrangiamento minimalista.
"Forgetful Heart", "Simple Twist ...", "Scarlet Town", ho tutte in mente le belle parole di Dylan, ottimo fraseggio e le prestazioni emotive erano più evidenti . " Love Sick " è stata un tour de force come mi aspettavo che sarebbe stata, ma al contrario, "Long And Wasted Years" ha intrappolato l'artista dietro un muro di suono che non poteva essere modificato. Questo non vuol dire che la band non era fantastica, è solo che in questo ed altri brani io avrei bilanciato il suono in modo diverso. Forse in un'altra parte del locale si sentiva più chiaramente? C'est ne fait rien ... comunque, mi è stato assicurato da tutti i francesi, giovani e meno giovani, che si è trattato di un “bello show”.

Bisogna dire che Dylan, vestito con un abito sorprendente, ha attaccato le canzoni con una energia che smentisce i suoi anni e, che fosse davanti al microfono centrale o dietro al pianoforte a coda , ha sempre fornito una prestazione come nessun altro può fare.... tranne che un 'altro Dylan naturalmente .

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by Scott Lithgow

Prima di tutto, il teatro Rex è un posto speciale, con un arredamento crepuscolare e sedili comodi. Un'atmosfera da recital, e ognuno sarebbe rimasto rispettosamente seduto fino alla fine. Babette ed io eravamo allo show di Bilbao l'anno scorso, che era stata la cosa più divertente che avevo avuto in uno show di Dylan, una vera festa con gente che andava a prendere la birra tra una canzone e l’altra, suono cattivo, spazio scomodo, ma un colpo lo stesso. Questo di Parigi era un luogo ricco, accogliente, da lasciare senza fiato. Ma io vivo a Parigi.

Questo è stato uno spettacolo stretto, la band era lì in ogni nota e di Bob si capiva praticamente tutto . Non ho mai visto uno spettacolo di Dylan come questo, così provato e pronto. Devo dire che sono rimasto conquistato.
Un sacco di canzoni oscure. Things Have Changed, Beyond Here Lies Nothing, Pay in Blood, Love Sick , fino a Watchtower. Ho trovato le canzoni dall’ ultimo disco semplicemente fantastiche - Duquesne Whistle, Scarlet Town, Early Roman Kings... Long And Wasted Years è stata la canzone più bella.
Io non so voi, ma quando ho sentito Blowin’ in the Wind, il modo in cui Bob l’ha cantata e tutto il resto, ero pronto a chiudere la mia notte. Abbiamo urlato e gridato ma per me quello è stato un finale esplosivo. E' stato uno spettacolo diverso da quelli che ho visto nel corso degli ultimi 15 anni, ma che spettacolo! E che canzoni!
Ed ora, dopo tre giorni, sto cantando ancora Tangled up in Blue...


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Like a Rolling Stone interattiva: il caso che ha colpito la rete...         clicca qui

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JFK 50 anni dopo, tre scatti riassumono gli anni '70 in Usa               clicca qui

 

 
Venerdi 22 Novembre 2013

Talkin' 9266 - Maria Rosa Ventura

Ciao Mr. Tambourine,
vedo che hai scelto di non pubblicare la mia traduzione, e va bene così, la scelta stava a te. Per me è stata una bella esperienza trascriverla e tradurla, una cosa che volevo fare, poi poteva anche farmi piacere condividerla, ha poco senso fare le cose solo per se stessi...
In questo fine anno/fine tour ci sono molte cose da commentare, difficile star dietro a tutto!
Intanto c'è il dibattito, che tu hai proposto, in risposta alla mail di Paolo, sui concerti di Roma. Arduo a dirsi! Io avevo suggerito come "spiegazione" la necessità di una cesura rispetto a un crescendo nelle esecuzioni che rischiava di avvitarsi su se stesso (le due date di Roma stavano circa a metà del tour europeo). Ma anche le altre cose che sono state dette, l'amore per Roma, la volontà di porre l'accento su questa città, ci stanno sicuramente. Una Roma che sta vivendo sotto l'impronta di questo nuovo Papa, che guarda ai cambiamenti che sta portando e a quelli che porterà, non solo qui. Anche se la direzione verso la quale si cammina non dipende mai soltanto da un singolo uomo, ma da quello che ognuno di noi fa, da solo e insieme agli altri.
Naturalmente si possono anche analizzare le singole canzoni che ha cantato, ma si entra nel campo delle supposizioni... Massimo (Barabba) è stato felice perché aveva desiderato che cantasse "Honest with me" e lui l'ha fatto! :-) Io credo che ci siano connessioni imperscrutabili che ci legano gli uni agli altri, e quindi che ciò sia successo è possibile...
Poi c'è Marina che ha seguito/incontrato Dylan che usciva da S. Maria del Popolo, un incontro (a maggior ragione dato il luogo) certamente forte.
E il Dylan scultore. Purtroppo (a meno che non le esponga anche da queste parti) non potrò vedere le opere dal vivo. Se qualcuno andrà a Londra per i concerti mi aspetto qualche commento... certo qualcosa di più del fatto che non possa essere stato lui a sollevare i materiali ferrosi! Ricordo a Piero Nicola (talking 9255) che da sempre gli scultori si avvalgono di collaboratori. Michelangelo, che andava personalmente a scegliersi i marmi in cava e che ancora a 89 anni (poco prima di morire) lavorava a quel capolavoro assoluto che è la Pietà Rondanini, aveva degli sbozzatori che lo coadiuvavano, altrimenti non sarebbe mai riuscito a finire (ad esempio) il travagliatissimo monumento tombale per Giulio II.
Rodin, di cui adesso sono esposte le opere a Palazzo Reale (a Milano), disegnava i bozzetti, seguiva l'esecuzione ma faceva eseguire gran parte dell'opera ai suoi sbozzatori... non mi sembra che per questo nessuno abbia mai dubitato delle sue qualità... ora non sto paragonando Dylan a loro, sia ben chiaro, sto solo cercando di far comprendere un modo di lavorare (e che vale, con altre modalità, anche per le altre tecniche: bronzo, installazioni ecc.).
E che dire del nuovo video per "Like a Rolling Stone"? Spero che tu ora sia riuscito a smanettarci su un pò, Mr. Tambourine! :o) Io l'ho trovato decisamente divertente e interessante, credo che farà scuola. Certamente un lancio geniale per il cofanetto. E, viste le molteplici storie in esso racchiuse, anche qui ci sarebbe molto da dire... Io ne ho vista solo qualcuna, ma tra immagini, riferimenti, nomi, citazioni... chi più ne ha, più ne metta! C'è veramente da sbizzarrirsi e, come sempre con Dylan, anche il rischio di dire qualche sciocchezza... :-)
E, per finire, tutti stiamo aspettando i concerti alla Royal Albert Hall... poi forse il nostro si darà una calmata... spero di avere anch'io tutta quell'energia alla sua età!
Un abbraccio, Maria Rosa

Cara impaziente Maria Rosa, sei per caso settimina? Come fai a pensare che scelgo di proposito di non pubblicare le mail che ricevo? Ho ritardato la pubblicazione della tua traduzione solo perchè nei giorni precedenti le news erano già abbastanza folte, ragione per la quale ritengo che ammassare tutto in un giorno solo sia controproducente perchè si corre il rischio che qualcuno, magari stanco dalla lettura di troppe notizie tutte insieme, non ponga la giusta e meritata attenzione ad un lavoro come il tuo. Per questa volta ti perdono per aver pensato male delle mie scelte - :o)))))) -. Aggiungo che anche the "one and only" Leonard from Vinci del quale si diceva (« Fu tanto raro e universale, che dalla natura per suo miracolo esser produtto dire si puote: la quale non solo della bellezza del corpo, che molto bene gli concedette, volse dotarlo, ma di molte rare virtù volse anchora farlo maestro. Assai valse in matematica et in prospettiva non meno, et operò di scultura, et in disegno passò di gran lunga tutti li altri. Hebbe bellissime inventioni, ma non colorì molte cose, perché si dice mai a sé medesimo avere satisfatto, et però sono tante rare le opere sue. Fu nel parlare eloquentissimo et raro sonatore di lira [...] et fu valentissimo in tirari et in edifizi d'acque, et altri ghiribizzi, né mai co l'animo suo si quietava, ma sempre con l'ingegno fabricava cose nuove. » - Anonimo Gaddiano, 1542) ha affidato tanta parte dell'esecuzione delle sue opere ai suoi più stretti discepoli che rispondono ai nomi di Bernardino Luini, Francesco Melzi, Andrea Solari, Marco d’Oggiono, Giovanni Antonio Boltraffio, Cesare Da Sesto, Ambrogio de Predis e quel "quasisconosciuto" Gian Giacomo Caprotti (soprannominato "Salai" da Leonardo stesso a causa del suo carattere irrequieto) che fu l’unico a rimanere vicino a Leonardo quasi per tutta la vita. Inoltre, per concludere, quando si parla di Dylan si corre sempre il rischio di dire sciocchezze, ma personalmente preferisco rischiare una sciocchezza piuttosto che lasciare il passo al silenzio. Per quanto concerne il nuovo video interattivo di Like a Rolling Stone perchè stupirsi, Dylan non è sempre stato il primo in tutto? Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Talkin' 9265 - Maria Rosa Ventura

Ciao Mr. Tambourine,
finalmente eccomi con la traduzione promessa! Veramente aspettavo qualche commento al testo da me postato e magari un chiarimento di quel verso che non ho capito bene. Anche perché la versione di Luca (Talkin' 9252), nelle parti in cui differisce dalla mia, mi sembra sia precedente. Il fatto è che sta cambiando qualche parola ogni volta che la canta e, ammetto il mio limite, non sono capace di rendere tutte le ultime 30/40 versioni in contemporanea!! :o)
Così, come ho già detto l'altra volta, ho fatto riferimento all'esecuzione di Oslo del 10.10.13, così come l'ho ricostruita dal dibattito apparso su Expecting Rain, aggiustata con le varianti che sono riuscita a trascrivere dell'esecuzione degli Arcimboldi del 04.11.13 (già nell'esecuzione del 03.11 c'erano alcune parole diverse).
Per quanto riguarda la traduzione, per le parti rimaste invariate, ho fatto riferimento alle versioni già esistenti di Alessandro Carrera, Michele Murino e Tito Schipa jr., ma non ho resistito alla tentazione di cambiare un pò le cose come giravano meglio a me (forgive me!). Per le altre parti mi sono avvalsa dei consigli di una cara amica che ha vissuto 20 anni a New York, grazie Rosana! (Sì, il nome ha una "s" e una "n"...!).
Comunque questo è il risultato. Vedi tu che cosa ci vuoi fare...

Tangled up in Blue

Aggrovigliato nella tristezza
words and music Bob Dylan
versione Oslo, Norway - Spektrum, 10 October 2013

Early one mornin' the sun was shinin'
And he was layin' in bed
Wonderin' if she'd changed at all
If her hair was still red.
Well her folks they said that their lives together
Sure was gonna be rough
Well they never liked Mama's homemade dress
Papa's bankbook wasn't big enough.
He was standin' on the side of the road
Rain fallin' on his shoes
Heading out for the East Coast
Radio blastin' the news right on through,
Tangled up in blue.


Una mattina presto il sole splendeva
e lui era a letto sdraiato
chiedendosi se fosse tanto cambiata
se i suoi capelli fossero ancora rossi.
I suoi dicevano che la loro vita insieme
sarebbe stata dura.
Non gli era mai piaciuto il vestito fatto in casa di Mamma
e il conto in banca di Papà non era grosso abbastanza.
Lui era a lato della strada
cadeva pioggia sulle sue scarpe.
Era diretto verso la Costa dell'Est
la radio trasmetteva le news a manetta
stava impigliato nell'amarezza.

She was married when they first met
She was soon to be divorced
Well he helped her out of a jam, I guess,
But he used a little too much force.
And they drove that car just as far as they could
And they abandoned it way off West
Splittin' up on a dark sad night
somewhere in the wilderness .
She turned around to look at him
as she was walkin' away
Sayin' over her shoulder,
"We're gonna meet again someday steppin' on the avenue"
Tangled up in blue


Lei era sposata quando si incontrarono
ma fu presto divorziata.
Bene, l'aiutò a uscire dai guai, credo,
ma usò un po' troppa energia.
Guidarono quell'auto più lontano che poterono
e l'abbandonarono fuori strada, a Ovest,
si separarono in una nera, triste notte
da qualche parte, nel deserto.
Si voltò a guardarlo
e se ne andò via
dicendo, alle sue spalle,
"Ci incontreremo ancora, un giorno, camminando lungo la strada".
Ingarbugliato nella tristezza.

Well she lit a burner on the stove
And she shoved away the dust
" You looked like someone that i used to know ", she said
"You look like someone that I used to trust"
Then she opened up a book of poems
And she said "Read it so, just so you know,
Memorize these lines
And remember these rhymes
When you're out there walkin' to and fro
Every one of them words rang true
And glowed like burnin’ coal
Pourin’ off of every page
like it was written in my soul from me to you"
Tangled up in blue


Lei accese una fiamma del fornello
e spostò via la polvere
"Tu sembri uno che io conosco", disse
"Tu sembri uno a cui io credo".
Poi aprì un libro di poesie
e disse: "Leggilo così, proprio come sai,
memorizza queste righe
e ricorda queste rime
quando sei fuori e cammini avanti e indietro.
Ognuna di esse suonò vera
e brillò come carbone ardente,
riversandosi da ogni pagina
come fosse scritta nella mia anima, da me, per te".
Confusa nella tristezza.

So now I’m goin’ back again
I got to get to them, somehow
Yesterday is dead and gone
and tomorrow well it might as well be now
Some of them up on the mountain
And some down, down below the ground
Some of the names were written in flames
And some of them, well, they just left town
Me i’m still on the road
And I'm trying to stay away from the joints
We always felt the same
We just depending on your point of view
Tangled up in blue


Ora ritorno indietro ancora*
devo andarli a prendere, in qualche modo.
Ieri è morto e andato via
e domani, da qualche parte, potrebbe essere ora.
Qualcuno di loro sta sulla montagna,
e qualcuno giù, sotto terra,
alcuni nomi sono scritti nelle fiamme
e alcuni di loro hanno appena lasciato la città.
Io sono ancora sulla strada
e provo a star lontano dai locali.
Abbiamo sempre sentito le stesse cose,
Dipendiamo solo dal tuo modo di vedere,
Annodato nella malinconia.

* In questo verso il 04.11 dice qualcosa che non capisco, quindi ho usato la versione di Oslo.

Come vedi ho scelto di tradurre in modo diverso a seconda delle strofe le criptiche parole "tangled up in blue", credo che nessuna traduzione univoca potrebbe mai rendergli un minimo di giustizia. Su quanto sia precario e limitante, un viaggio a occhi bendati, tradurre dei versi, certi versi in particolare, non sto neanche a discutere, si sa. Ma per tanti motivi le traduzioni sono necessarie...! :-)
Un abbraccio, Maria Rosa

Cara Maria Rosa, per cominciare voglio ringraziarti per il lavoro che hai fatto a beneficio di tutti, poi non crucciarti per la traduzione, Alessandro Carrera stesso (non dimentichiamo che l'illustre Professore è anche il traduttore ufficiale di Bob Dylan, e scusa se è poco!) ha più volte dichiarato su queste pagine che ogni volta che ha dovuto affrontare una traduzione ha sempre avuto dubbi ed incertezze su quale fosse stata la maniera migliore di tradurre non solo una frase, ma anche l'interpretazione di singole parole può metterci in difficoltà per trovare l'esatto "meaning" dell'autore, quindi non pensarci, tutta la sezione che riguarda i testi e le traduzioni delle canzoni di Bob Dylan che troveri nel sito è una miniera infinita di dubbi interpretativi. Ho inserito la tua traduzione nella pagina delle traduzioni come versione Oslo 31/10/2013, clicca qui. Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Talkin' 9264 - Alessandro Cavazzuti

Ciao Mr. Tambourine,
rispondo alla richiesta di Diego Dolphin riguardo al bootleg di Toronto 78 'I Was Young When I left Home'.
Se non l'ha già trovato, posso volentieri fargliene una copia.
La mia mail è qui sotto.
Ciao, Alessandro
walking_antique@hotmail.com


Ciao Alessandro, vecchio collaboratore della Fattoria di Michele Murino, felice di sapere che ci segui sempre con grande disponibilità, grazie da parte mia e da parte di chi usufruirà della tua gentilezza! Se ricordo bene ti vidi suonare a Pistoia Blues 2006, giusto? Alla prossima, MR.Tambourine, :o)

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Talkin' 9263 - Paolo Magrassi

Cncs, Gypsy, et al.: Più che alla venale promozione del cofanetto (che comunque sarebbe stato insensato limitare a Roma, no?), sarebbe bello pensare al legame con Susan Rotolo. E' vero, infatti, che Suze era "italiana" solo alla lontana: la mamma era nata nel 1910 da immigrati italiani, e sono quasi certo che Suze non parlasse neppure la nostra lingua prima del matrimonio con Bartoccioli alla fine dei Sessanta o inizio dei Settanta. Però da documenti scritti, compreso "Chronicles: Vol. 1", risulta che Bob le attribuisse una italianità, e non sarebbe strano che egli la collegasse e la colleghi tuttora a esperienze romane, specie sotto l'impeto della nostalgia per la gioventù. Si tratta, tuttavia, di una interpretazione da precisare, perché durante lo stesso Tour 2013 Bob ha toccato molte altre tappe assai significative per la sua giovinezza, senza per questo stravolgere la scaletta. Quanto alla liason felliniana, pure quella suggestiva, non so... Dylan ha parlato di Fellini solo un paio di volte e distrattamente (due citazioni en passant in un paio di canzoni e cinque righe nell'autobiografia): sono stati semmai un paio di critici a definire "felliniani" alcuni brani. Lo sgorgo di nostalgia felliniana a Roma mi piace, ma mi sembra improbabile e in ogni caso l'omaggio sarebbe dovuto essere più esplicito, più leggibile. O forse dobbiamo pensare al triangolo Suze - Fellini - Roma?...

Ciao Paolo, sulla faccenda di Roma si può azzardare qualsiasi ipotesi, tanto la verità non la saprà mai nessuno! Solo Bob può sapere il perchè di certe sue scelte! :o)

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Dopo 48 anni arriva il video (interattivo) di “Like a Rolling Stone”    clicca qui

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Bob Dylan diventa interattivo                                                               clicca qui

 

 
Giovedi 21 Novembre 2013

Glasgow, Scotland - Clyde Auditorium - November 20, 2013

1. Things Have Changed (Bob center stage)
2. She Belongs To Me (Bob center stage with harp)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on grand piano, Donnie on electric mandolin)
4. What Good Am I? (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
5. Duquesne Whistle (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
6. Waiting For You (Bob on grand piano)
7. Pay In Blood (Bob center stage)
8. Tangled Up In Blue (Bob on grand piano)
9. Love Sick (Bob center stage with harp, Donnie on electric mandolin)
(Intermission)
10. High Water (For Charley Patton) (Bob center stage with harp, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
11. Simple Twist Of Fate (Bob on grand piano)
12. Early Roman Kings (Bob on grand piano)
13. Forgetful Heart (Bob center stage with harp, Donnie on violin, Tony on standup bass)
14. Spirit On The Water (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
15. Scarlet Town (Bob on grand piano, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
16. Soon After Midnight (Bob on grand piano)
17. Long And Wasted Years (Bob center stage)

(encore)
18. All Along The Watchtower (Bob on grand piano)
19. Blowin' In The Wind (Bob on grand piano then center stage with harp, Donnie on violin)

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Talkin' 9262 - Sebastiano.giulia

Ciao a tutti.
visto che dalle prime file non si riusciva a farne una, qualcuno ha per caso qualche buona foto dei concerti italiani?
Vi ringrazio già da adesso.
Ricky

Qualcuna l'ho pubblicata il giorno 12 novembre (esattamentwe 2 foto inviatemi da Mytzy - Talkin' 9243 - Mitzy1956 e tre foto mandate da Blindboygrunt Talkin' 9240). Se qualcuno ne ha delle altre spero che ce le invierà al più presto in modo che si possano pubblicare a beneficio di tutti, stay tuned, :o)

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Talkin' 9261 - Gypsy Flag

Si, la questione della scaletta anomala è davvero intrigante. In realtà qualche commento gossip c'è stato: qualcuno ha sostenuto (da expecting rain) che, guarda caso, proprio in quei giorni usciva il mega-cofanetto della Columbia. Ma perché "detempestizzare" la scaletta se comunque nel cofanetto Tempest è presente?
La cosa è temo piuttosto imperscrutabile: che Dylan abbia avuto un momentaneo sfasamento temporale? Indietro al 2006?
La risposta credo la avremo alla Royal Albert Hall. Se anche a Londra cambia scaletta forse un disegno c'è...
Un caro saluto a tutti, Gypsy Flag.

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Talkin' 9260 - Paolo

Ref: Talkin' 9257

Caro Mr. T., anch'io avevo pensato a When I Paint... Però mi ero raffreddato osservando che in altre mete "fatali" del tour 2013, com Duluth, Nashville, St. Augustine, St. Paul e Memphis (entrambe sulla highway 61), la scaletta è sempre stata all'incirca la solita, con poche varianti. Mah!
Puzzled Paolo

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Talkin' 9259 - Rolling Thunder

Ref: Info "I was young when i left home" - Toronto 10/12/1978

Ciao avevo questo concerto in doppio cd ma si è irremediabilmente robinato;-( Qualcuno sa come posso trovarlo o se è presente in rete?
Grazie.
Un saluto a Michele Murino che non ho visto a Padova, ma ricordo con piacere l'aperitivo che ci siamo bevuti con gli altri della Fttoria, all'hotel dove alloggiò Dylan a Bolzano.
Diego Dolphin

Caro Diego, se qualcuno ha notizie in merito ce lo farà sapere, per quanto riguarda Michele Murino, da tempo dico che si è reso irreperibile per motivi noti solo a lui, comunque, se preferisce non farsi trovare rispetto la sua volontà, anche se con tanto dispiacere. Mr.Tambourine.

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Talkin' 9258 - Cncs

 

Caro Mr. T, provo io ad azzardare un'ipotesi sul perchè delle scalette di Roma, raccogliendo sia la domanda di Paolo che la tua proposta.

Sposo la tua tesi su Roma (nella terza canzone del concerto del 6/11, IL FIUME CHE SCORRE lo sta osservando davvero e scommetto che si chiama Tevere), ma aggiungerei l' amore per Federico Fellini (potrebbe vestire un CAPPOTTO LUNGO E NERO?) che Dylan non ha mai nascosto, anzi molti dei suoi personaggi sembrano uscire dalla cinepresa del regista che, seppur riminese, sappiamo tutti avere girato i suoi film in quel di Cinecittà. 

Mi immagino uno Zimmerman quasi ventenne che si riguarda per ore e ore un'Anita Ekberg" prorompente fare il bagno sulla Fontana di Trevi in un cinema del Midwest :)

Proprio in concomitanza con i concerti di Roma, si ricordavano i 4 lustri dalla scomparsa di Fellini e sua Bobbità forse ha voluto rendere omaggio ad uno dei più grandi registi di sempre.

In ogni caso è riuscito a FAR SENTIRE IL SUO AMORE per la Città Eterna.

Ok è vero, c' ho ricamato sopra un bel po', ma mi piace pensarla così.

Un saluto, a presto. Simone (Cancio)

 

 
Mercoledi 20 Novembre 2013

Glasgow, Scotland - Clyde Auditorium - November 19, 2013

1. Things Have Changed (Bob center stage)
2. She Belongs To Me (Bob center stage with harp)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on grand piano, Donnie on electric mandolin)
4. What Good Am I? (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
5. Duquesne Whistle (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
6. Waiting For You (Bob on grand piano)
7. Pay In Blood (Bob center stage)
8. Tangled Up In Blue (Bob on grand piano)
9. Love Sick (Bob center stage with harp, Donnie on electric mandolin)
(Intermission)
10. High Water (For Charley Patton) (Bob center stage with harp, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
11. Simple Twist Of Fate (Bob on grand piano)
12. Early Roman Kings (Bob on grand piano)
13. Forgetful Heart (Bob center stage with harp, Donnie on violin, Tony on standup bass)
14. Spirit On The Water (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
15. Scarlet Town (Bob on grand piano, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
16. Soon After Midnight (Bob on grand piano)
17. Long And Wasted Years (Bob center stage)

(encore)
18. All Along The Watchtower (Bob on grand piano)
19. Blowin' In The Wind (Bob on grand piano then center stage with harp, Donnie on violin)

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50 anni dopo ecco il video interattivo di Like A Rolling Stones

Quando Bob Dylan pubblicò "Like A Rolling Stone" nel 1965 nessun video ufficiale musicale fu mai creato per accompagnare l'uscita del disco. Ma quasi mezzo secolo più tardi, un progetto interattivo innovativo è stato creato per la canzone, che permette ai fan di sperimentare la registrazione classica in modi senza precedenti. Il video mostra una piattaforma tecnologica brevettata, creata dalla società di media digitale Interlude, che consente agli spettatori di svolgere un ruolo attivo nella storia del video musicale. Non ci sono due persone che si impegneranno con il video nello stesso modo due volte.

clicca qui per vedere il video

Essendo io vicinissimo allo zero assuluto nel comprendere la moderna tecnologia digitale, spero che qualcuno di voi ferrato in materia spieghi in maniera semplice e comprensibile, come si può fare per interagire su questo video, un sentito grazie a tutti coloro che avranno la pazienza di spiegare a quelli meno competenti come funziona la faccenda, Mr.Tambourine :o)

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Video interattivo per LARS e un cofanetto monumentale                   clicca qui

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Talkin' 9257 - Paolo

Insomma Mr.T, e amici tutti: nessun esegeta, nessun raffinato analista, nessuno storico, nessun cronista, nemmeno uno straccio di gossiparo si è azzardato, almeno sinora e che io sappia, a spiegare come mai Bob abbia proposto nelle serate romane scalette quasi totalmente diverse rispetto all'intero Tour 2013 (e anche molto diverse tra loro due stesse). Avete sentito qualcosa in giro? Come risolveremo questo mistero? Cosa ha voluto dirci Bob?
Paolo

Caz......pita Paolo, domanda da un milione di dollari!!!! Inoltre ci suggerisce un ottimo argomento per disquisire su questo fatto perlomeno abbastanza strano, perchè Bob l'avrà fatto? Voleva dirci qualcosa? Io non mi son  fatto un'opinione precisa in merito, forse ho pensato che Bob avesse voluto fare un omaggio particolare a Roma, città che lo vide passeggiare 50 anni fa in compagnia di Odetta per le sue storiche strade ed alla quale dedicò "When i paint my masterpiece" della quale riporto i versi iniziali:

Oh, le strade di Roma sono piene di macerie, Impronte antiche dappertutto.
Ti sembra quasi di vederci doppio sulla Scalinata di Spagna in una notte fredda e scura.
Devo tornare di corsa nella mia stanza d'albergo dove ho un appuntamento con la nipote di Botticelli.
Mi ha promesso che sarà proprio lì con me quando dipingerò il mio capolavoro.

Oh, le ore che ho trascorso nel Colosseo scansando leoni e sprecando tempo.
Oh, quei potenti re della giungla, era dura per me sostenerne la vista.


Quindi, cari Maggiesfarmers, a Voi la parola su questo argomento nato dalla domanda dell' amico Paolo!!!!!!!

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Dylan, Teatro Degli Arcimboldi, Milano, 2- 4 Novembre 2013             clicca qui

 

 
Martedi 19 Novembre 2013

Glasgow, Scotland - Clyde Auditorium - November 18, 2013

1. Things Have Changed (Bob center stage)
2. She Belongs To Me (Bob center stage with harp)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on grand piano, Donnie on electric mandolin)
4. What Good Am I? (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
5. Duquesne Whistle (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
6. Waiting For You (Bob on grand piano)
7. Pay In Blood (Bob center stage)
8. Tangled Up In Blue (Bob on grand piano)
9. Love Sick (Bob center stage with harp, Donnie on electric mandolin)
(Intermission)
10. High Water (For Charley Patton) (Bob center stage with harp, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
11. Simple Twist Of Fate (Bob on grand piano)
12. Early Roman Kings (Bob on grand piano)
13. Forgetful Heart (Bob center stage with harp, Donnie on violin, Tony on standup bass)
14. Spirit On The Water (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
15. Scarlet Town (Bob on grand piano, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
16. Soon After Midnight (Bob on grand piano)
17. Long And Wasted Years (Bob center stage)

(encore)
18. All Along The Watchtower (Bob on grand piano)
19. Blowin' In The Wind (Bob on grand piano then center stage with harp, Donnie on violin)

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Brussels, Belgium - Forest National - November 10, 2013

by Jos Sarens

Bene gente, non avendo alcun biglietto, ho deciso che non potevo lo stesso mancare Bob nel mio quartiere per nessun motivo, così, dopo una corsa di 25 Km. da Bottrop in Germania per arrivare a Bruxelles in tempo, ero in piedi accanto all’ingresso, qualcuno ha sentito che ero senza biglietto e mi ha venduto quella della moglie malata ( spero che lei si rimetta presto), ho ottenuto un ottimo posto e incontrato nuovi dylanfans che probabilmente avevo già incontrato nel corso degli anni a numerosi concerti.

Circa le 8 e il concerto comincia con la solita roba, solo un cambio tra Dusquesne e in attesa di Waiting for You e una ERK al posto delle altre canzoni che ha cambiato stasera. Ancora una performance complessivamente molto solida. Love Sick di nuovo, Forgetful Heart e Simple Twist in evidenza, ma nient’altro. Il bunker del Vorst Nationaal è ancora meglio per il suono a dondolo di alcune canzoni blues-rock come Watchtower, Pay in Blood e ERK .

Il pubblico ha risposto molto entusiasticamente, di sicuro a Bruxelles amano Bob, un sacco di veri seguaci, ma come noi le persone erano: calme, ascoltavano per poi mostrare il loro apprezzamento prima di iniziare a discutere del concerto nei pub intorno alla venue fino a tarda notte. Ora sono in attesa di Parigi alla Esch Rockhalle. Siamo spiacenti, ma faremo saltare il piccolo e costoso locale di Parigi.
Ci vediamo in giro ragazzi e che possiate rimanere per sempre giovani!
Jos da Dendermonde

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VIDEOCLIPS CONCERTI ITALIA 2013                                                  clicca qui

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Esordio a Londra per il Bob Dylan scultore                                        clicca qui

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Bob Dylan, poeta del ferro                                                                   clicca qui

 

 
Lunedi 18 Novembre 2013

Esch-sur-Alzette, Luxembourg - Rockhal - November 16, 2013



1. Things Have Changed (Bob center stage)
2. She Belongs To Me (Bob center stage with harp)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on grand piano, Donnie on electric mandolin)
4. What Good Am I? (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
5. Duquesne Whistle (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
6. Waiting For You (Bob on grand piano)
7. Pay In Blood (Bob center stage)
8. Tangled Up In Blue (Bob on grand piano)
9. Love Sick (Bob center stage with harp, Donnie on electric mandolin)
(Intermission)
10. High Water (For Charley Patton) (Bob center stage with harp, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
11. Simple Twist Of Fate (Bob on grand piano)
12. Early Roman Kings (Bob on grand piano)
13. Forgetful Heart (Bob center stage with harp, Donnie on violin, Tony on standup bass)
14. Spirit On The Water (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
15. Scarlet Town (Bob on grand piano, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
16. Soon After Midnight (Bob on grand piano)
17. Long And Wasted Years (Bob center stage)

(encore)
18. All Along The Watchtower (Bob on grand piano)
19. Blowin' In The Wind (Bob on grand piano then center stage with harp, Donnie on violin)

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Talkin' 9256 - Gyspie

Il concero di Padova si può scaricare a questi link:

PARTE1) http://www.mediafire.com/?8zlv6qt1r57zw5s

PARTE2) http://www.mediafire.com/?7xy31umx5qmy0m8

......la registrazione è buona. Un saluto. Alessandro77

Perfetto Ale, thanks a lot!!!!!!!!!!!!! :o)

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Talkin' 9255 - Pieronicolaantonelli

CIAO A TUTTI, HO VISTO LE SCULTURE DI DYLAN, E MI VIENE UN DUBBIO ( LAVORANDO NEL SETTORE DELL'EDILIZIA, SO QUANTO E PESANTE IL MESTIERE DEL FABBRO)
MA QUEI MAGNIFICI CANCELLI LI AVRA' FATTI PROPRIO LUI??
AVENDOLO VISTO A ROMA UN PO' TROPPO CIONDOLANTE E COSI' GRACILINO MI HA FATTO VENIRE QUALCHE DUBBIO. FORSE LUI A FATTO SOLO IL PROGETTO?? MAH!!!
PACE E BENE A TUTTI.

Forse si sarà fatto aiutare da qualcuno del suo staff, per esempio il fido Baron, per spostare le cose più pesanti, ma credo non sia in dubbio la paternità delle opere. Grazie per le foto, alla prossima, Mr.Tambourine.

       

             

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Talkin' 9254 - Sebastiano.giulia

Ciao a tutti i dylaniati.
Pare che presto arrivi anche Padova.
http://www.guitars101.com/forums/f145/bob-dylan-2013-11-08-padova-it-aud-flac-165891.html
C'ero anch'io lì davanti: è stato un bel concerto, a parte la sicurezza che ha veramente disturbato più del solito.
L'ho sentito in piena forma e ben "voglioso" di cantare.
Andrò a sentirlo anche a Londra il 28 prossimo, anche se non me lo gusterò così da vicino.
Ah, giusto se vi interessa: i bagarini vendono i biglietti a 400 sterline!!

Grazie anche a te per la segnalazione, :o)

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Dylan riceve la tanto criticata Legion d’Onore                                     clicca qui

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Bob Dylan, mai domi i suoi cavalli di battaglia                                    clicca qui

 

 
Sabato 16 Novembre 2013

Forgetful Heart - Brussel 10 november 2013

 

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Talkin' 9253 - Gyspie

Ciao a tutti, le registrazioni dei concerti si possono scaricare a questi link:
Roma 6 nov./ Milano 3-4 nov. :
http://www.guitars101.com/forums/f90/bob-dylan-milan-3-amp-4-november-2013-roma-6-november-2013-a-165718.html 

sempre Roma 6 nov. :
http://www.guitars101.com/forums/f90/bob-dylan-atlantico-rome-italy-2013-11-06-a-165689.html

Milano 2 nov.:
http://www.guitars101.com/forums/f90/bob-dylan-teatro-degli-arcimboldi-milan-2-november-2013-a-165598.html

La data di Padova purtroppo non l'ho ancora scovata speriamo qualcuno la
condivida presto.....

Vi consiglio anche la data di Berlino del 26 ott. che si sente particolarmente bene:
http://www.guitars101.com/forums/f90/bob-dylan-berlin-2013-10-26-a-165360.html

nel sito ho anche trovato anche questa registrazione del 1993-11-16 e17 early show al Supper Club, NY:
http://www.guitars101.com/forums/f90/bob-dylan-1993-11-17-supper-club-ny-sbd-148431.html
e
http://www.guitars101.com/forums/f90/bob-dylan-1993-11-16-supper-club-ny-sbd-148430.html

…. se qualcuno non conosce ancora queste registrazioni gli consiglio caldamente di scaricarle e di ascoltarle....l'audio è buono e i concerti sono fantastici!!!!!!

Approfitto anche per ringraziare il mai troppo lodato Mr.Tamburine per il suo impegno nel portare avanti questo bellissimo sito!!! La sera quando torno a casa dal lavoro la prima cosa che faccio per rilassarmi è guardare se c'è qualche news nel sito e considero questa cosa uno dei piccoli piaceri della vita!:D....d'altra parte chi si accontenta gode :D:D.

Un saluto a tutti gli amici della Fattoria!
Alessandro77

Un salutane ed un grosso grazie anche a te, informazione preziosissima per tutti!!! Alla prossima :o)

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Bob Dylan: Roma, Atlantico Live, 6 novembre 2013                            clicca qui

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Mito in tour: La stella di Bob Dylan brilla ancora                                clicca qui

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Bob Dylan: a Londra le ferree creazioni del menestrello-scultore      clicca qui

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Bob Dylan esordisce come scultore: A Londra
i suoi cancelli in ferro riciclato                                                             clicca qui

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Dylan si reca a ricevere la Legion d’Onore

 

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E alla fine Dylan ebbe la Legion d’Onore                                             clicca qui

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Bob Dylan insignito della Legion D'Onore francese                            clicca qui

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''Visions of Dylan: un Nobel per il Rock'' - Firenze - Spazio Alfieri     clicca qui

 

 
Venerdi 15 Novembre 2013

Paris, France - Le Grand Rex - November 14, 2013

1. Things Have Changed (Bob center stage)
2. She Belongs To Me (Bob center stage with harp)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on grand piano, Donnie on electric mandolin)
4. What Good Am I? (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
5. Duquesne Whistle (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
6. Waiting For You (Bob on grand piano)
7. Pay In Blood (Bob center stage)
8. Tangled Up In Blue (Bob on grand piano)
9. Love Sick (Bob center stage with harp, Donnie on electric mandolin)
(Intermission)
10. High Water (For Charley Patton) (Bob center stage with harp, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
11. Simple Twist Of Fate (Bob on grand piano)
12. Early Roman Kings (Bob on grand piano)
13. Forgetful Heart (Bob center stage with harp, Donnie on violin, Tony on standup bass)
14. Spirit On The Water (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
15. Scarlet Town (Bob on grand piano, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
16. Soon After Midnight (Bob on grand piano)
17. Long And Wasted Years (Bob center stage)

(encore)
18. All Along The Watchtower (Bob on grand piano)
19. Blowin' In The Wind (Bob on grand piano with harp then center stage with harp, Donnie on violin)

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Talkin' 9252 - Bengt

Ciao, un saluto a tutti gli adepti di Bob della Farm, ho letto che parlavate della nuova meravigliosa versione con alcune liriche modificate di Tangled up in blue 2013, dopo vari ascolti e la lettura del forum degli amici di expecting rain ho notato, ma potrebbero essercene altre di variazioni o perfezionamenti da fare, visto che ho ascoltato solo alcune versioni di questo anno, almeno due versi modificati nella nuova versione, tra il tour americano e quello europeo, sperando di fare cosa gradita a tutti ve le segnalo:

Tangled Up in Blue

Early one mornin’ the sun was shinin’
He was layin’ in bed
Wond’rin’ if she’d changed at all
If her hair was still red
Her folks they said our lives together
Sure was gonna be rough
He never liked Mama’s homemade dress
Papa’s bankbook wasn’t big enough
And he was standin’ on the side of the road
Rain fallin’ on his shoes
Heading out for the East Coast
Radio blasting the news right on through
Tangled up in blue

She was married when they first met
She was soon to be divorced
He helped her out of a jam, I guess
But used a little too much force
And he drove that car just as far as could
And abandoned it way out West
Split up on a dark sad night
Somewhere in the wilderness
He turn round to look at her
As she was walkin’ away
Say over my shoulder
"We’ll meet again someday on the avenue"
Tangled up in blue

She lit a burner on the stove
And brushed away the dust
Well she look at me, and she said to me
"You look like somebody I can trust"
And she opened up a book of poems
And she said "Just so you'll know
Memorize every one of these lines
And you can use 'em when you're walking to the floor
And every one of them words rang true
And glowed like burnin’ coal
Pourin’ off of every page
Like it was written in my soul from me to you
Tangled up in blue

Now I’m goin’ back again
I got to get to her somehow

( Nel tour americano )

All the people that we used to know
They’re an illusion to me now

oppure al posto delle due linee precedenti nel fall tour esempio a Milano

somehow Yesterday is dead and gone
and tomorrow well it might as well be now!

( qui riprende uguale )

Well, some were up the mountain
And some of them went down in the ground
Some of the names appeared in flames
And some of them they just left town
Me, I’m still on the road
And I'm tryin' to stay out of the joint
We always did feel the same
We just saw it from a different point of view
Tangled up in blue


Un saluto Luca Tocco


Grazie Luca, spero che tu e Maria Rosa (che puoi leggere nella talkin' sotto) vi confrontiate per darci la versione più giusta che metteremo poi nella pagina deli testi. :o)

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Talkin' 9251 - Maria Rosa Ventura

Ciao Mr. Tambourine,
questa volta, a proposito della mail di Marina Gentile (talkin' 9245) mi hai lasciato un pò' interdetta, visto che mancavano i punti esclamativi quando dicevi "mi sentivo bene invidiandoti e odiandoti" spero che, oltre che sincero, tu stessi anche un pò scherzando! :-)
L'invidia è il più umano dei sentimenti, ma produce talmente tanti effetti negativi (anche a distanza di tempo) su chi la prova e su tutti quelli che gli stanno intorno (e non solo) che quando uno ne è colpito dovrebbe cercare di scrollarsela di dosso il più presto possibile...
Io sono contenta per Marina, per l'emozione che ha vissuto, in fondo è una giusta risposta ai suoi sentimenti e all'attenzione che ha dedicato anche agli altri occupandosi del rinnovo del sito... :-)

La cosa è assolutamente scherzosa, con Marina ci conosciamo da molti anni e tra noi c'è una profonda stima, non potrei mai "odiare" Marina!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Mi hanno dato un po' fastidio invece le immagini di Dylan braccato ad Amsterdam. Capisco che per alcuni è un lavoro "catturare immagini" ma credo che dovremmo renderci conto di quanto sia assurdo e illusorio (un bisogno indotto) credere di aver necessità di vedere queste cose.
Io sono una "fan" un po' anomala, non mi interessano gli autografi, la caccia spinta di immagini o souvenir, l'inseguimento dell'eroe per strappargli non si sa bene che cosa. Dicono che questo sia uno dei prezzi del successo, non sono d'accordo. Ho troppo rispetto delle persone (di ogni persona), della loro dignità, non mi piace calpestarne lo spazio vitale. Non mi piacerebbe che lo facessero a me, e quindi non lo faccio agli altri.
Ma capisco Marina, la delicatezza con cui si è mossa. Ecco, nascondermi dietro un albero, nel bosco, in silenzio, aspettando di vedere il cervo passare, senza disturbarlo, è l'unica cosa che potrei fare... e quelli sono incontri indimenticabili.

Ho letto il messaggio di Simone Vallin (talkin' 9246) a proposito del nuovo testo di "Tanled Up in Blue". In effetti la cosa ha interessato anche me. Ho trovato un dibattito in un blog in merito all'esecuzione del concerto di Oslo del 10/10/2013, il blog è "Expecting Rain" (expectingrain.com/discussion - Tangled up in blue lyrics (Fall 2013) -) e, dato che il mio angloamericano non è certo eccellente, mi sono avvalsa della discussione in corso sullo stesso e di quanto ho potuto capire io stessa dalla registrazione del concerto del 04.11.13 (grazie Alberto) per ricostruire il testo. Naturalmente ci sono degli errori... quindi se qualcuno più ferrato di me vuole correggerli!

Questa, come è ovvio, è solo l'ennesima variazione di una canzone che è nata per viaggiare nello spazio e nel tempo insieme al suo autore.

Tangled Up in Blue

Early one mornin' the sun was shinin',
And he was layin' in bed
Wonderin' if she'd changed at all
If her hair was still red.
Well her folks they said
that their lives together
Sure was gonna be rough
Well they never liked
Mama's homemade dress
Papa's bankbook wasn't big enough.
He was standin' on the side of the road
Rain fallin' on his shoes
Heading out for the East Coast
On radio flayin' the news on through,
Tangled up in blue.

She was married when I first met
She was soon to be divorced
Well I helped her out of a jam, I guess,
But I used a little too much force.
And we drove that car just as far as we could
And I leave it way out West
Splittin' up on a dark sad night
somewhere in the wilderness .
She turned around to look at me
as she was walkin' away
Sayin' over her shoulder,
We're gonna meet again someday
steppin' into afternoon
Tangled up in blue

Well she lit a burner
on the stove
And she shoved away the dust
" You look like someone that I used to know "
she said
"You look like someone that I used to trust"
And she opened up
a book of poems
And she said - read it so - just so you know
Memorize these lines
And remember these rhymes
When you're out there walkin' to and fro.
Every one of them words rang true
And glowed like burnin’ coal
Pourin’ off of every page
like it was written in my soul
from me to you
Tangled up in blue

So now I’m goin’ home (...) you
I got to get to them somehow
Yesterday is dead and gone
and tomorrow
it might as well be now.
Some of them up on the mountain
And some of them
down below the ground
Some of them names
was written in flames
And some of them
well they just left town
Me i’m still on the road
And I'm trying to stay away from the joints
We always felt the same
We just depending on your point of view
Tangled up in blue


Ora si è fatto tardi, devo andare. Per la traduzione, se riesco, domani...
Un saluto, Maria Rosa

Ok Maria Rosa, restiamo in attesa della traduzione, :o)

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Talkin' 9250 - Carlomartello

Ogg: Registrazioni concerti italiani

Ne ho qualcuna. Milano e Roma sicuramente anche se ora sono al lavoro e non ricordo quali esattamente.
Se andasse bene il formato mp3 questo week end ve le carico da qualche parte in modo da poterle prendere.
Fatemi sapere.
Massimo

Credo proprio che le registrazioni interessino a  tutti i Maggiesfarmers, carica e facci sapere dove si possono scaricare, ciao e un grandissimo grazie, :o)

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Talkin' 9249 - Chelsea_morning

Ciao Mr.Tambourine,
ho un grosso favore da chiederti: potresti segnalare questo amo lanciato nella
notte romana in cui Bob, seppur indirettamente, ha messo lo zampino?

https://www.facebook.com/ragazzadel706

Grazie mille per tutto, Luca

Ecco fatto caro Luca, spero proprio che la ragazza che cerchi quasi disperatamente legga questo appello e ti contatti al più presto! :o)

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Bob Dylan insignito della Legion D'Onore francese                            clicca qui

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Bob Dylan: Tempest agli Arcimboldi                                                    clicca qui

 

 
Giovedi 14 Novembre 2013

Paris, France - Le Grand Rex - November 13, 2013

1. Things Have Changed (Bob center stage)
2. She Belongs To Me (Bob center stage with harp)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on grand piano, Donnie on electric mandolin)
4. What Good Am I? (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
5. Duquesne Whistle (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
6. Waiting For You (Bob on grand piano)
7. Pay In Blood (Bob center stage)
8. Tangled Up In Blue (Bob on grand piano)
9. Love Sick (Bob center stage with harp, Donnie on electric mandolin)
(Intermission)
10. High Water (For Charley Patton) (Bob center stage with harp, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
11. Simple Twist Of Fate (Bob on grand piano)
12. Early Roman Kings (Bob on grand piano)
13. Forgetful Heart (Bob center stage with harp, Donnie on violin, Tony on standup bass)
14. Spirit On The Water (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
15. Scarlet Town (Bob on grand piano, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
16. Soon After Midnight (Bob on grand piano)
17. Long And Wasted Years (Bob center stage)

(encore)
18. All Along The Watchtower (Bob on grand piano)
19. Blowin' In The Wind (Bob on grand piano with harp, Donnie on violin)

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Talkin' 9248 - Lukeray

Ciao a tutti!
cito testualmente (Talkin' 9238 - Fabio Zanfrino):
Ciao,
mi chiedevo se siete in possesso di registrazioni delle date italiane appena passate del tour di Bob Dylan e, nel caso, se è possibile attingere all’archivio.
Mi interesserebbero tutte ma, più delle altre, la data del 3/11/2013 di Milano e la data di Roma con scaletta stravolta.
Ciao e grazie in anticipo, Fabio.

Se qualcuno ha fatto delle registrazioni dei concerti italiani ed è disposto a lasciare attingere qualcuno ce lo farà sapere, per il momento nebbia assoluta!!! :o)

++++++++++++++++++++++++++++++++++++

Tutte le registrazioni sono disponibili su www.dimeadozen.org
qualità superlativa, costo zero. Basta cosi?
Qui a Londra i bootlegers si stanno preparando alla grande per la Residency di 3 sere alla mitica Royal Albert Hall:-)))

Ciao a tutti! Mr L C

Un grandissimo grazie da parte di tutta la comunità della Fattoria carissimo Mr. L.C., aspetto la tua recensione dei concerti londinesi se andrai a vederli, alla prossima e grazie ancora, Mr.Tambourine :o))))))

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Bob Dylan riceverà mercoledì la Legion D'Onore francese                 clicca qui

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La Francia concede la Legione D'Onore al musicista americano       clicca qui

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Scultura: La nuova arte di Bob Dylan                                                  clicca qui

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Talkin' 9247 - Valerio Billeri

http://soundcloud.com/billeri-valerio/black-jack-davie

come promesso ecco la mia versione presente sul cd Acque Alte

Perfetto Valerio, grazie a lot!!!! :o)

 

 
Mercoledi 13 Novembre 2013

Bob e la sua bodyguard Baron sul ponte di Amstel ad Amsterdam

 

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Paris, France - Le Grand Rex - November 12, 2013

1. Things Have Changed (Bob center stage)
2. She Belongs To Me (Bob center stage with harp)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on grand piano, Donnie on electric mandolin)
4. What Good Am I? (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
5. Duquesne Whistle (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
6. Waiting For You (Bob on grand piano)
7. Pay In Blood (Bob center stage)
8. Tangled Up In Blue (Bob on grand piano)
9. Love Sick (Bob center stage with harp, Donnie on electric mandolin)
(Intermission)
10. High Water (For Charley Patton)
(Bob center stage with harp, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
11. Simple Twist Of Fate (Bob on grand piano)
12. Early Roman Kings (Bob on grand piano)
13. Forgetful Heart (Bob center stage with harp, Donnie on violin, Tony on standup bass)
14. Spirit On The Water (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
15. Scarlet Town (Bob on grand piano, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
16. Soon After Midnight (Bob on grand piano)
17. Long And Wasted Years (Bob center stage)

(encore)
18. All Along The Watchtower (Bob on grand piano)
19. Blowin' In The Wind (Bob on grand piano with harp, Donnie on violin)

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Talkin' 9246 - Simone Vallin

Ciao mr. Tamburine,
sono reduce da un concerto magico di Dylan, vero e proprio mattatore della serata, in una forma smagliante ( un altro concerto rispetto a quello di due anni fa a Padova, al palafabris con Knopfler). L'acustica del teatro geox mi è sembrata ottima, peccato solo per quei "disturbatori" che ti lanciavano addosso la luce della torcia non appena provavi a fotografare il maestro. Durante long and wasted years poteva benissimo venire giù il teatro ( questo dimostra come renda meglio live). Ho solo una domanda da fare: quali sono le nuove parole di "tangled up in blue"? Qualcuno le ha capite?
Un saluto, Simone Vallin

Forse qualcuno veramente ferrato nella lingua americana e particolarmente in quella dylaniana le ha capite, ma da lì a scriverle ce n'è di strada da fare.............credo che difficilmente ne verremo a conoscenza, e poi le stesse parole potrebbero cambiare già nel prossimo concerto! Dylan è capace di fare queste cose, cambiare ed improvvisare con sincero terrore dei suoi musicisti è per lui una cosa di routine ........però non si può mai sapere, magari qualcuno se le ricorda e ce le manda, speriamo! Ciao, :o)

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Talkin' 9245 - Marina Gentile

Caro Mr Tambourine,
nei giorni scorsi ho vissuto una esperienza meravigliosa!
Sono stata, insieme a Floriano e Carlo (rispettivamente mio marito e mio cognato) ai concerti di Milano del 2 e 3 novembre. Bob in gran forma ha trasmesso grandi emozioni con una voce calda e sicura. Long and Wasted Years splendida la sera del 2, suprema la sera successiva del 3. La presenza di Bob al centro del palco - dalle cui movenze sempre più chapliniane traspare, a mio avviso, un senso di disagio a mostrarsi in primo piano quasi nudo dinanzi al pubblico - ha prevalso su quella al pianoforte, la quale ultima ha dato in esito una performance di buona levatura - dovuta a mio parere al fatto che si è integrato accompagnando la band con pochi picchi di assolo. Molto buoni gli assoli di armonica, superiori alla media degli ultimi anni; suonando l'armonica al centro del palco mi è parso riconquistasse il dominio di sé e della sua gente, si sentisse meno esposto.
Prima serata magnifica, mi sono goduta in piena rilassatezza - ma non senza tensione emotiva - in un ambiente degno dell'artista, ogni nota, ogni parola, ogni movenza, ogni smorfia dell'uomo che reputo fondamentale per la cultura musicale - e non solo - del tempo che vivo (peraltro la sottoscritta è venuta al mondo proprio nell'anno di esordio ufficiale di Bob nel mondo musicale).
Domenica mattina (3 novembre) a passeggio per P.zza del Duomo intercettiamo Stu e George che camminavano uno accanto all'altro. Per la verità li vede Floriano (io come al solito sono così distratta per la strada che non mi accorgo mai di nulla). Li agganciamo e con l'espressione stupita di essere stati riconosciuti in una splendida mattinata di sole che Milano non vedeva da un bel pò ci salutano e sorridono. Stu ci chiede se avremmo partecipato allo show della sera (rispondiamo ovviamente di si precisando che eravamo stati anche a quello della sera prima) ed accetta di farsi fotografare con noi cingendo con le sue grandi braccia me e Carlo mentre Floriano si sacrifica e scatta. Convinciamo anche George che in un primo momento si schernisce quasi non capisse perché ci tenessimo tanto ad avere una foto con lui. Gli spieghiamo che siamo suoi fans ed apprezziamo tanto il suo lavoro che a nostro avviso da un grande contributo nel tenere saldo il sound. Ringraziamo per le foto e li lasciamo andare.
La sera si ripete la magia. A mio avviso - e penso di essere in buona compagnia - la performace del 3 è ancora migliore della sera precedente, in un crescendo che stando ai commenti dei giorni seguenti, ha raggiunto l'apice lunedì 4 novembre.
Rientriamo a Roma lunedì nel primo pomeriggio. Mi pento di non avere acquistato i biglietti anche per il concerto del 4 ma consapevole che gli impegni non consentivano né a me né a Floriano di rimanere lontani ancora un giorno dalle rispettive carte, me ne faccio una ragione.
Ma a Roma accade qualcosa. Un mio affezionato giovane collaboratore mi sorprende facendomi omaggio di due biglietti per il concerto del 7 novembre all'Atlantico. Avevo escluso Roma - sebbene con una pena nel cuore mal digerendo di sapere Bob nella mia città e non andare a sentirlo - perché non avevo alcuna voglia di passare due ore in piedi in quello che giustamente Paolo Vites ha definito, da qualche parte, un hangar. L'affettuoso omaggio - che a posteriori interpreterò come un primo segno - non poteva essere rifiutato e così giovedì mattina mi attrezzo fisicamente e mentalmente ad affrontare con il mio Floriano l'ennesima fatica di stare in piedi, di essere spintonata, di dover schivare qualche gomitata di fan su di giri, di essere inondata da un bicchiere di birra, ecc..., ma sono comunque felice che mio malgrado ci sarò.
La giornata del 7 novembre inizia come di consueto, immersa nei miei impegni. Trovo il tempo di contattare alcuni amici dylaniani romani - noti anche alla fattoria e amici di Michele - con i quali mi accordo per incontrarci all'Atlantico.
Intorno alle 14.30 mi chiama al telefono Floriano e mi dice di avere letto, mentre era a pranzo in un bar del centro, sulla pagina romana de "Il Messaggero", un articolo su Dylan a Roma secondo il quale Bob alloggiava in un albergo di via del Babuino. Penso che come al solito si sta prendendo amorevolmente gioco di me indicandomi quella via che è a due passi dal mio studio e che prima di salutarmi mi dirà che non è vero niente anche se sarebbe stato felice di accompagnare Bob davanti alla mia scrivania a fare due chiacchiere!! Ma lui insiste e dice che il giornale riporta propio così. Sono sgomenta. Bob a due passi da qui? Cerco convulsamente conferma sulla pagina online del giornale ma trovo solo un articolo sugli eventi della giornata e nulla di così specifico. Rifletto: se è davvero a via del Babuino non può che essere all'Hotel De Russie, l'unico all'altezza delle sue aspettative. Indugio. Poi mi determino ad uscire perché nel dubbio non posso rischiare di perdere una occasione. Raggiungo velocemente il posto ma non vedo nessun tipo di movimento, cosa che mi stupisce perché se una notizia del genere compare su un quotidiano a tiratura nazionale, sia pure nella pagina romana, è lecito aspettarsi qualche fan che si aggira nei dintorni. Ho di nuovo il sospetto che mio marito mi abbia tirato uno scherzetto, anche se noto che di fronte all'ingresso dell'albergo staziona un van nero con vetri oscurati, con l'autista al volante fermo come in attesa. Comunque chiamo al telefono Floriano che spergiura di avermi detto solo ciò che ha letto. Decido di aspettare. Vado un pò avanti ed indietro. Noto anche che accanto all'ingresso c'è un altro van più grande, di colore grigio, che ben si adatterebbe al trasporto della band. Sento sempre di più che quello nero è propio il solito van che porterà Bob all'Atlantico, tanto che quasi penso di avvicinarmi per chiedere qualcosa. Poi desisto valutando inopportuno dichiarare il motivo della mia presenza. Ed ho ragione, perché l'autista del van grigio si dirige verso quello del van nero, che scende dal mezzo. I due parlano fra loro, si voltano ripetutamente verso di me ed ho l'impressione che mi abbiamo notata - in quel momento ero ferma davanti alle vetrine di un negozio di ottica e chi conosce il posto sa dove è situato rispetto all' hotel, ma avevo fatto avanti ed indietro molte volte davanti all'albergo e di fronte allo stesso. Sto lì da circa una ventina di minuti quando vedo uscire George! Oddio. Allora è vero. Bob e la band sono proprio in questo albergo! Chiamo Floriano in preda ad una eccitazione incontenibile. Seguo con lo sguardo George che si allontana verso P.zza del Popolo e scompare voltando l'angolo dietro la chiesa degli artisti. Rimango lì. All'improvviso comincio a vedere un pò di movimento. Gli autisti vengono chiamati all'interno. Allora mi sposto, passo accanto al van nero e lo supero per vedere cosa succede, sono a tre o quattro metri dal van. Un uomo con un pullover celestino esce dall'albergo e porta una sacca a strisce bianche e azzurre - che mi sembra di quelle termiche da viaggio - nel bagagliaio. Subito dopo vedo George che ritorna verso l'albergo ed entra. Un minuto dopo Bob esce dall'ingresso dell' hotel, attraversa la strada velocemente e si infila nel van. Lo segue una donna dall'aria da segretaria e poi l'uomo che aveva risposto la sacca nel bagagliaio. Nessun altro al seguito. Ci sono solo io a pochi metri da lui. Nessun altro osserva, si accorge di chi è l'uomo che ha appena attraversato. Lui è, come al solito, travestito nel tentativo di passare inosservato (cappello di lana celestino, tuta e scarpe da ginnastica di colore chiaro - grigio con qualcosa di celestino - ed un giubbotto più scuro, forse blu, non ricordo se smanicato o meno). Mi muovo e passo accanto al van, guardo dentro, sorrido, pur non vedendo nulla, con la segreta speranza che Bob potesse, invece, vedermi. Il van si mette in movimento, lo seguo lungo il marciapiede, perchè in quel punto si procede lentamente, quasi fino all'angolo del bar Canova poi con lo sguardo vedo il mezzo girare intorno a P.zza del Popolo. Penso, Dio mio, lì dentro c'è Bob e io qui sono la sola a saperlo. Chiamo Floriano per descrivergli quello che sto vedendo e mi accorgo, mentre continuo a camminare verso il centro di P.zza del Popolo (che devo comunque attraversare per rientrare al mio studio), che il van si è fermato esattamente dal lato opposto della piazza, accanto alla Basilica di Santa Maria del Popolo. Chiudo la telefonata e accelero il passo. Raggiungo il punto e mi fermo in corrispondenza del van al margine della piazza per capire cosa facessero fermi. Mentre camminavo avevo notato che il van si era fermato dietro ad un altro van simile ma questo era poi ripartito subito. Allora penso che forse erano fermi lì in attesa che si accodasse il mezzo con la band. Indugio ancora non sapendo cosa fare e poi decido di attraversare con l'intento di passare accanto al van. Mi muovo di qualche passo e mi accorgo della porta secondaria laterale della chiesa (di cui non mi ero resa conto anche perché il van copriva la visuale dalla posizione in cui mi ero fermata) e in una frazione di secondo realizzo che Bob poteva essere entrato in chiesa. Ho attraversato di corsa la strada passando alle spalle del van per entrare anch'io e all'improvviso, in uno spazio ristrettissimo, mi sono trovata Bob davanti che usciva proprio da quella porta. Ci siamo quasi scontrati. Ha alzato lo sguardo e mi ha guardata dritta negli occhi avendo un attimo di incertezza nell'incedere, quasi si aspettasse che gli dicessi qualcosa. Mi sono fermata di colpo anch'io. Ho sentito il sangue fare la circumnavigazione del mio corpo a velocità supersonica e non sono riuscita a proferire parola. Lì, davanti all'ingresso secondario della chiesa solo io e lui. Nessun altro. Uno sguardo indimenticabile, che ho ricambiato con quello più intenso che sono riuscita ad esprimere, e poi Bob si è nuovamente infilato nel van. Completamente imbambolata mi sono leggermente voltata e l'ho guardato salire senza nemmeno riuscire a sporgermi dentro il mezzo quel pò che mi consentisse di guardarlo ancora. Mentre ero lì quasi appoggiata al van è subito uscito l'uomo che davanti all'albergo avevo visto riporre una sacca nel bagagliaio del van, che mi ha guardata interdetto, fosse temendo che volessi fare qualcosa, ha chiuso la porta a scorrimento della parte posteriore dove era salito Bob, si è infilato accanto all'autista ed il mezzo si è mosso. Sono rimasta su quello stretto marciapiede a guardarlo andare via e mentre si allontanava senza fretta ho chiamato Floriano per dirgli, quasi in trance, amore ho sfiorato Bob Dylan.
Non saprò mai se è entrato nella Basilica di Santa Maria del Popolo per ammirare la "Crocefisisone di S. Pietro" e la "Conversione di S. Paolo" del Caravaggio o semplicemente per pregare, o per pregare dinanzi a simili capolavori. Né saprò mai cosa sarebbe accaduto se avessi corso il rischio di rivolgermi a lui per dirgli almeno una delle tante cose che avrei voluto.
Quello che so ora è che non potrò mai dimenticare quello sguardo per me.
Penso da giorni a quegli attimi cercando di fissare nella mente ogni fotogramma di ciò che ho vissuto. Mi piace credere che abbia capito che lo avevo seguito e che abbia apprezzato il mio discreto silenzio. Tante volte ho pensato a come mi sarei comportata se avessi avuto l'opportunità di incontrarlo ma non avrei mai immaginato di provare tanta gioia ed al contempo tanta paura al suo cospetto: paura di dire o fare la cosa sbagliata, di infastidirlo ed essere, di conseguenza, respinta in malo modo.
In pochi minuti ho raggiunto il mio studio con le gambe che mi tremavano per l'emozione e la mente confusa. Ho sentito il bisogno di condividere subito la mia esperienza con i miei amici dylaniani. Ho provato anche rammarico per non avere osato di più ma, come qualcuno mi ha detto, è molto meglio che sia andata così.
Superato lo choc ho cercato di lavorare ancora un pò e poi, con Floriano mi sono avviata alla volta dell'Atlantico. Nel viale di ingresso ho rivisto l'autista del van nero che, accanto al mezzo, mangiava un panino e l'ho mostrato a Floriano.
Con negli occhi ancora gli occhi di Bob ho ascoltato ancora una volta il suono della sua voce. Non mi sono tuffata nella folla perché non ero in grado di sopportarne la stretta fisica ma ho trovato comunque una buona posizione laterale abbastanza comoda, dove si erano rifugiati parecchi fan non avvezzi a simile contesto. Tra i tanti c'erano accanto a me un padre ed una figlia: lui era venuto da Napoli perché la figlia gli aveva regalato il concerto del suo idolo giovanile che però, secondo me, aveva perso di vista, perché quando è entrato Bob ha esclamato: "Dio mio, come è strano vederlo con tanti capelli bianchi". Gli ho sorriso divertita ed ho pensato: chissà come reagirà quando sentirà il suo ruggito di leone stanco!
La notizia dello sconvolgimento delle scaletta la sera precedente era corsa sul web quasi in tempo reale ed ovviamente mi era nota. Così, a maggior ragione, sono stata felicissima di avere ricevuto in regalo i biglietti ed essere stata partecipe di un evento raro, anche se non unico, che si è ripetuto anche la sera del 7 novembre. Le aspettative non sono state deluse con ulteriori novità rispetto alla sera precendente che fanno davvero storia. Deliziosa versione di It Ain't Me Babe, con un arrangiamento mai sentito (almeno così mi è sembrato) e poi Positively 4th Street, Girl Of The North Country e l'imprevedibile Under The Red Sky, sono state una piacevole sorpresa. Bob è rimasto quasi sempre al piano e diversamente da Milano il suo tocco è stato sovente impreciso ma è un peccato che gli si può perdonare visti i progressi degli ultimi tempi!
A fine concerto ho incontrato Elio Gallotti, Carlo Cesaretti ed Antonio Genovese (ed altri due loro amici), cari vecchi collaboratori della Fattoria ai tempi di Michele Murino. La giornata così ricca di intense emozioni si è conclusa con una bella foto (individuale della sottoscritta e poi di gruppo) con il simpaticissimo Tony Garnier intercettato mentre eravamo tutti sul piazzale antistante l'Atlantico.
Mentre scrivo, caro Tamburino, penso a tutto quello che mi è capitato in questo brevissimo intorno di tempo e sento di avere aggiunto un tassello importante alla mia esperienza di vita. Non so se avrò un'altra opportunità ma il ricordo di questi giorni mi accompagnerà per sempre. Lunga vita a Bob!
Un abbraccio a tutti e perdonate se sono stata logorroica ma con chi altri potevo condividere le mie sensazioni se non con tutti voi carissimi dylaniati.
Marina Gentile

Cara Marina, permettimi prima di ogni altra cosa di ringraziarti pubblicamente a nome di tutti i Maggiesfarmer per aver dato loro la possibilità, rinnovando il dominio del vecchio sito di Michele, di attingere a tutti i testi e relative traduzioni, mentre personalmente ti ringrazio perchè con questo tuo generoso gesto (credo sia la terza volta che lo fai ormai) mi hai dato il tempo per  trasferire tutto il materiale del sito di Michele sulle pagine dell'attuale Fattoria. Detto questo, perchè non bisogna mai scordarsi chi come te fa qualcosa per gli altri, ho apprezzato molto la tua recensione, davvero uno scritto vergato col più sincero feeling dylaniano. Non sono altrettanto felice di aver saputo del tuo incontro ravvicinato coi membri della band e soprattutto con His Bobness, cosa che ha scatenato in me l'invidia più profonda, ma in fondo in fondo ti ho perdonata subito (anche se con grande rimpianto perchè mi sentivo bene invidiandoti ed odiandoti) perchè non si può avere nessun sentimento negativo verso una piacevole persona ed una superfandylaniata come te. Confermo quanto da te narrato perchè devo dire che, in via amichevole e confidenziale, mi hai inviato le foto scattate con Stu, George e Tony. Mi sarebbe piaciuto postarle per far "incazzare" qualche amico della Fattoria, ma conoscendo i motivi per i quali mi hai chiesto di non pubblicarle, ho trovato giusto il non farlo. Comunque le foto sono belle, conservale gelosamente! Ebbi anch'io l'occasione di scambiare qualche breve frase con Tony, Stu, Charlie, George e Donnie il pomeriggio prima del concerto di Barolo, ma non ebbi l'occasione di potermi far scattare qualche foto con loro per colpa di quella specie di membro delle famigerate Schultz Staffen che funge da tour manager col quale non c'è stato verso di spuntarla, più testardo e villano del famoso mulo di Bertoldo, dannato lui!!!! Pazienza, fin che c'è vita c'è speranza. Un abbraccio, Mr.Tambourine.

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Talkin' 9244 - Giuales

Rome, Italy - Atlantico - November 7, 2013

A chi è andato a vedere Dylan nelle date di Roma è toccata proprio un strana sorpresa. Dopo aver consolidato il suo Tempest show nel giro di qualche mese, Dylan ha deciso di mandare tutto all’aria proprio per le due date romane. Dopo aver riempito i suoi ultimi spettacoli di cinque o sei pezzi estratti dall’ultimo lavoro, a Roma non ne ha suonato nemmeno uno. E questo è stato, a mio parere, un passo falso. Se qualcuno aveva lamentato una rigidità nelle ultime scalette, è anche vero che, col ripetersi di quelle esecuzioni, il suo show sembrava aver assunto un’identità precisa. Tutto questo lavoro è sembrato andare a pezzi (almeno in parte) nel suo spettacolo del 7 Novembre. E pensare che la serata aveva avuto un inizio fulminante. AD aprire c’è stata una Rainy Day Woman potente e trascinante, al di sopra delle mie aspettative, con Dylan in grande forma vocale. A seguire It Aint’ me, una versione non troppo dissimile da quelle sentite fino ad un anno e mezzo fa, ma eseguita con un’attenzione nuova. Poi è stato il turno di Man in the long Black Coat, robusta ed efficace, anche qui con Dylan in forma. Dal quarto pezzo le cose sono cominciate ad andare per un verso strano. Positively è stata piatta: benché sia uno dei grandi pezzi di Dylan credevo e speravo che fosse ormai andata in soffitta (data l’ impossibilità di Dylan di darle oggi un’ interpretazione vocale plausibile), invece è stata rispolverata ma in modo distratto e superficiale. Summer Days ha risollevato momentaneamente le sorti della serata; un’esecuzione standard ma leggera e ben cantata. Male you feel my love, non certamente uno dei miei pezzi preferiti, certamente il peggiore di Time Out of Mind, è stata piuttosto mediocre, con un cantato melodicamente discutibile e un’interpretazione distratta . Rollin’ ha ridato nuovo ritmo alla serata, cominciata bene si è però andata perdendo nel corso dell’esecuzione, trasformandosi in un anonimo standard blues.  Diversi sono stati pezzi rispolverati da Modern Times e When the dial goes down è stato forse il momento più ispirato di questi, abbastanza vicina all’originale ma interpretata in modo pieno. Con Highway 61 si è cominciato a toccare uno dei punti bassi del concerto: dal 2004 in poi questa canzone (insieme al progressivo indebolimento vocale di Dylan) è diventata sempre meno potente e stasera è stata decisamente noiosa, senza alcun guizzo, pura routine. Just like Tom Thumb’s ha continuato sulla scia di Highway 61, non aggiungendo assolutamente nulla a quanto già conoscevamo di questo pezzo, ma anzi rendendolo sciapo e senza alcun gusto. Girl from the north country e una inaspettata Under the red sky hanno ridato entusiasmo, la prima bella e delicata, la seconda divertente al punto giusto. Il pezzo successivo, Ain’t Talkin', è stato una mezza occasione mancata, aveva il ritmo giusto e Dylan è stato alla sua altezza, eppure forse nei ritornelli è mancata la batteria di Recile che in altre versioni era stata più interessante. Il pezzo peggiore della serata è stato certamente Thunder on the mountain, una versione assolutamente triste, anonima e noiosa, da dimenticare il prima possibile. Gli ultimi due pezzi, Ballad Of a thin man e Blowing in the wind non hanno sfigurato assolutamente (in particolare la prima) ma erano qualcosa che avevamo già sentito tante volte in passato. Questa serata è stata a mio parere un’occasione persa, era partita alla grande e poi, a parte qualche momento è andata appiattendosi verso un livello piuttosto mediocre, simile ai conmcerti che il nostro teneva un paio di anni fa, per intenderci. La band di Dylan ha presenziato la serata, punto e basta, con assoli fantasma e strumentisti narcotizzati ( e narcotizzanti!), unica eccezione la batteria di Recile che in qualche modo ha tenuto in piedi la baracca almeno sotto il profilo ritmico – sotto questo punto di vista devo ammettere che è stato davvero un peccato mettere fuori gioco Robillard e Lindell che potevano dare davvero nuova linfa alla band. Se dovessi dirla tutta per me è stata un’esibizione abbastanza piatta (pur con le dovute eccezioni), con la presentazione di canzoni che certamente facevano acqua, probabilmente per non essere state rodate negli ultimi mesi. Che dire? Spero che Dylan resti tutto intero e torni a Roma presto, ma stavolta senza fare alcuna sorpresa (anche se il solo pensarlo è illusorio). Saluto gli amici della fattoria e il grande Mr Tambourine Man.
Alessandro Giulietti

 

 
Martedi 12 Novembre 2013

Talkin' 9243 - Mitzy1956

Padova, Italy - Gran Teatro Geox - November 8, 2013

Dopo 10 anni ho rivisto l'amico Bob...sinceramente dopo il concerto di stra l'avevo accantonato, meglio su disco a questo punto, ma l'altra sera al palageox (gremito) ho dovuto ricredermi. Dylan ha trovato la sua dimensione (definitiva?), all' interno di un teatro il suo show, perchè questo è oggi un concerto di Dylan, rende giustizia a lui e ai suoi fans. Bob in forma perfetta, a parte una Hard Rain che ha fatto rimpiangere i tempi passati, esecuzioni quasi perfette, la band un pò sacrificata ma Dylan, spesso al centro del palco l' ha fatta da mattatore incantando tutti. Certo da Verona 84 di acqua ne è passata, ma dopo trentanni siamo ancora qui, io a fare la coda e lui puntualissimo e preciso come sempre. Entrambi probabilmente alla fine con il mal di schiena. Ma ne è valsa, come sempre, la pena. Era il mio concerto N°18, e mi auguro non l' ultimo. Un saluto e auguri per questo sito che ho seguito per anni e spero resista almeno quanto Bob. Allego 2 foto del concerto.

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Talkin' 9242 - Maurizio Longo

Padova, Italy - Gran Teatro Geox - November 8, 2013

Ciao Mr. Tambourine,
.... rieccomi quà con il resto della mia recensione sul concerto di Padova.
La serata è stata ottima, quattro stelle le darei tranquillamente a questo mio trentunesimo concerto.
Come dice anche il nostro amico Ardez è sempre più evidente una crescita positiva nella qualità degli show degli ultimi anni, per fortuna sono molto lontane le esibizioni "imbarazzanti" di inizio anni novanta o la stanchezza di qualche anno fà.
Come ho già detto dopo Roma, nessuno sapeva cosa aspettarsi e il nostro è tornato sui binari del tour europeo, è una sorpresa anche questa in fin dei conti.
Complice il week end il Palageox era pienissimo, l'ambiente molto raccolto, assieme alla potenza della musica hanno spesso scaldato la platea che ha accompagnato le canzoni con ripetuti battimani, un pò di calore finalmente!
Il pubblico era variegato, dai 15 ai 70 anni come al solito, molti novellini spaesati dalla scaletta e qualcuno che chiedeva a gran voce "Hurricane" (!?!), molti ritardatari senza biglietto non hanno trovato posto e credo che un certo interesse all'evento l'abbiano destato i servizi televisivi trasmessi durante le date milanesi.
Molto bella la scenografia con le luci soffuse, finalmente dopo 25 anni di NET un pò di riguardo anche "all' occhio", ricordo in passato teli bucati (Milano 1993) e palchi da sagra paesana (Trento 2007), questo allestimento lo trovo davvero accattivante, mi ricorda vagamente quello usato da De Andrè in una delle sue ultime tourneè.
Il concerto è decollato dopo What Good am I ? ed è stato piacevole e a tratti molto intenso, io di solito applaudo le canzoni quando me la sento ed il mio personale "applausometro" ha decretato Forgetful Heart il pezzo forte della serata, poi ci metterei una All Along the Wachtower sempre diversa con un'attacco stile "World Tour 78" ed un'ottima Love Sick con
saluto in italiano prima della pausa.
Al piano Bob è stato più disciplinato del solito, belli e precisi gli interventi di armonica, ho sentito più chitarra acustica e un grande George Receli come sempre, Charlie Sexton... non pervenuto!
La nota negativa stavolta và all'organizzazione "militare" della Zed che ha rotto veramente le palle durante tutto il concerto con una mezza dozzina di addetti che hanno disturbato il pubblico che riprendeva le canzoni con i telefonini con delle luci, sia da davanti il palco che sotto la tribuna... uno stazio !
Spedirei loro un DVD con l'intero concerto che qualcuno avrà sicuramente ripreso comunque, nonostante i loro sforzi.
Io intanto continuo a sognare e stò "ronzando" attorno ad alcuni amici che ho dalle parti di Marostica......
Alla prossima ! Maurizio


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Talkin' 9241 - Franzpilar

Rome, Italy - Atlantico - November 7, 2013

Come non tributargli i dovuti onori! Baratterei un rene pur di sentire un'altra volta Girl from the north country...

Caz....pita Franz, meriti un premio speciale per la recensione più breve del mondo!!!!!!! :o)

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Talkin' 9240 - Blindboygrunt

Milan, Italy - Teatro degli Arcimboldi - November 4, 2013

Ciao Tamburino,
non ci sentiamo da parecchio tempo, ma ho sempre continuato a seguire il sito. Anzi, negli ultimi tempi ho la sensazione che grazie ad alcuni interventi (Barabba, Maria Rosa Ventura) sia tornato a "volare alto" anche come apporto e come contenuti. Grazie, come sempre, per il lavoro.
Sono stato al terzo concerto agli Arcimboldi. Molto sinteticamente, ti dirò che condivido i giudizi positivi che altri hanno già espresso sul sito.
L' impressione è di una grande omogeneità tra ambientazione, luci, arrangiamenti e scelta dei brani. La voce di Dylan in questo contesto risulta buona, la rilettura dei vecchi brani (pochi) è molto originale, la presentazione dei più recenti veramente superba. L' unico aspetto che lascia un pò perplessi è la passività della band (sexton in primis) che alla fine dà l'idea della routine dello show. Nei tre concerti di Milano, prima dello tsunami romano, Dylan ha cambiato solo una canzone, confermando peraltro appieno le teorie matematiche di chi lo studia da anni come performer (Paul Williams): lo slot (cioè il numero d'ordine) in cui viene proposto il brano modificato è sempre lo stesso, così come il periodo storico di appartenenza dei brani ruotati. Aggiungo una considerazione personale: certo che con un'ambientazione così è un peccato non avere ascoltato Man in the long black coat...
In ogni caso, Dylan in questi concerti si diverte, è rilassato e spesso sorridente. Nonostante le difficoltà tecniche dovute alla penombra totale di cui si avvolgono gli uomini sul palco, ho cercato di fare qualche fotografia.
Te ne invio due di Dylan decisamente sorridente ed una con un curioso atteggiamento degli uomini della band. Ne ho altre, sempre purtroppo della medesima qualità, se dovessero servire…
un caro saluto, Blindboygrunt

Grazie per le foto caro Bindboygrunt, ho dovuto lavorarle un pò per renderle migliori e mi sembra di esserci riuscito, se ne hai delle altre manda, è sempre una testimonianza in più. Inoltre grazie per la recensione e le belle parole sul sito. Alla prossima, Mr.Tambourine

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Talkin' 9239 - Andrea Freddi

Milan, Italy - Teatro degli Arcimboldi - November 3, 2013

Concerto magnifico, al di là delle aspettative...che devo dire erano basse, anche per aver letto le pagine di questo sito. Il buon Charlie Sexton, per esempio, che si vuole depresso e incazzato a suonicchiare in un angolo, mi è apparso in gran forma, motivato e in costante comunicazione con Bob. E' lui, dopo il maestro, il faro della band, non tanto per gli assolo che pur ci sono e sono fini e mai banali, quanto per le tessiture che ricama sul solido tessuto al quale provvedono Tony e gli
altri e che danno colori e soprattutto dinamica alla musica. Non ho avuto mai impressioni di stanchezza, di routine e di mestiere.
L'imprevedibilità di Bob, soprattutto quando suona il piano, mantiene alta la tensione e questo fa sì che i vari elementi della band si guardino e si cerchino in continuazione per cercare di assecondare al meglio le idee dell'eclettico leader. Quando ci riescono la band va all'unisono, è un treno in corsa che trasmette gioia e passione. Il palco è pervaso da un senso di ricerca, i musicisti interagiscono per creare qualcosa più grande di loro e questo rende fresca e nuova qualsiasi canzone e sterile qualsiasi polemica sulla setlist bloccata.
Non ho mai visto nulla del genere nel rock, è un'esperienza musicale unica.
E poi la voce, quella voce! Le registrazioni che si trovano in rete non rendono giustizia e d'altronde come potrebbero, vista la loro scarsa qualità sonora e visto che un concerto è un'esperienza fisica, un'esperienza corporea multisensoriale. Anzi dirò una cosa: fa bene Bob a proibire le registrazioni, ad esigere che la gente si goda lo spettacolo invece di cercare di riprodurne un insignificante simulacro sullo schermo di uno smartphone. Bob Dylan non è fatto per essere ascoltato su youtube, come la musica di plastica commerciale. La sua voce va vista, sentita, incorporata. Bisogna esserci, lasciarsi
avvolgere dagli umori che questa crea, sentirla nello stomaco con il basso e la batteria, rimanere affascinati e a tratti inquietati dalla sua sgraziata rocaggine che riesce ad evocare anche nella periferia di Milano mondi contadini, folk, popolari.
Due canzoni su tutte: Love Sick e Long and wasted years, che chiudono in maniera devastante il primo e il secondo set. Ma anche la noiosa Spirit on the water questa sera regala dei sussulti. Quando la voce di Bob si alza per ringhiare "Think I'm over the hill, Think I passed my prime, Show me what you got, we can have a whopping good time" sembra voler lanciare un messaggio diretto a quelli che ne richiedono a gran voce il pensionamento.


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Talkin' 9238 - Fabio Zanfrino

Ciao,
mi chiedevo se siete in possesso di registrazioni delle date italiane appena passate del tour di Bob Dylan e, nel caso, se è possibile attingere all’archivio.
Mi interesserebbero tutte ma, più delle altre, la data del 3/11/2013 di Milano e la data di Roma con scaletta stravolta.
Ciao e grazie in anticipo, Fabio.

Se qualcuno ha fatto delle registrazioni dei concerti italiani ed è disposto a lasciare attingere qualcuno ce lo farà sapere, per il momento nebbia assoluta!!! :o)

 

 
Lunedi 11 Novembre 2013

Brussels, Belgium - Forest National - November 10, 2013

1. Things Have Changed (Bob center stage)
2. She Belongs To Me (Bob center stage with harp)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on grand piano, Donnie on electric mandolin)
4. What Good Am I? (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
5. Duquesne Whistle (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
6. Waiting For You (Bob on grand piano)
7. Pay In Blood (Bob center stage)
8. Tangled Up In Blue (Bob on grand piano)
9. Love Sick (Bob center stage with harp, Donnie on electric mandolin)
(Intermission)
10. High Water (For Charley Patton) (Bob center stage with harp, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
11. Simple Twist Of Fate (Bob on grand piano)
12. Early Roman Kings (Bob on grand piano)
13. Forgetful Heart (Bob center stage with harp, Donnie on violin, Tony on standup bass)
14. Spirit On The Water (Bob on grand piano, Tony on standup bass)
15. Scarlet Town (Bob on grand piano, Donnie on banjo, Tony on standup bass)
16. Soon After Midnight (Bob on grand piano)
17. Long And Wasted Years (Bob center stage)

(encore)
18. All Along The Watchtower (Bob on grand piano)
19. Blowin' In The Wind (Bob on grand piano with harp, Donnie on violin)

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Talkin' 9237 - Maurizio Longo

Padova, Italy - Gran Teatro Geox - November 8, 2013

Ciao fratelli dylaniati, qui Padova, dal vostro inviato a nord-est Maurizio.
Pausa del concerto, dopo le scalette "impazzite" di Roma chissà cosa mi aspettavo, tutto invece è tornato nella norma, apertura con Things Have Change e chiusura prima parte con Love Sick.
Altri particolari in cronaca domani...
Ciao

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Talkin' 9236 - Bayut Aresa

Padova, Italy - Gran Teatro Geox - November 8, 2013

Appena uscito dal concerto..che dire...ottima scaletta, Bob come al solito strano nel muoversi, con una giacca con incorporata una specie di sciarpa.....la parte strumentale molto raffinata. "Forgetful Heart" magnifica!!!!! Inserti d'armonica precisi, accompagnamento sopraffino e un cantato "sentito". Magnifica "What Good Am I?", arrangiamento e cantato notevoli. "Love Sick" e "Watchtower" potenti con note di tenetezza. Lungo concerto, pubblico ottimo! La magia dei suoi movimenti e del suo esser sempre e comunque un uomo semplice e spontaneo lo rende straordinario al di fuori di chi è e di ciò che canta.
Diego vecchio Nick Dolphin....Michele forse ti ricordi l'aperitivo dopo il concerto di Bolzano dove aveva soggiornato Bob...

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Talkin' 9235 - Notdarkyet

Padova, Italy - Gran Teatro Geox - November 8, 2013

Caro Mr. Tambourine, ieri sera, vincendo un pò di pigrizia, sono andato in pellegrinaggio dal Bardo di Duluth. Che dire?
Il concerto si è tenuto in quello che spocchiosamente chiamano "Gran Teatro Geox". Gran Teatro? Piuttosto una specie di palasport (i teatri sono un'altra cosa) con un'acustica che ha più di un problema (con l'aggiunta della fastidiosa proiezione su due grandi schermi, per l'intera durata dell'intervallo del concerto, degli spot pubblicitari dell'azienda che dà il nome allo pseudo-teatro).
Dylan mi è parso in serata sì: ha cantato in modo intenso, dando il giusto peso e la giusta espressione praticamente ad ogni parola. Certo, ha cantato come può cantare adesso, ma questo è naturale.
La band: perfetta, in un certo senso; ma anche perfettamente noiosa. Voglio dire che c'è tra i musicisti un affiatamento totale, e se nessuno emerge, nemmeno Charlie Sexton, forse è perché Dylan li vuole così: un corpo unico che disegna l'atmosfera tutto sommato giusta per queste canzoni; giusta, ma sempre prevedibile: mai un guizzo, un'invenzione, una sorpresa. Intendiamoci, non è che rivoglia indietro G. E. Smith o Winston Watson; quelli me li sogno la notte, e va bene così; però i musicisti di ieri sera, così perfettini e distaccati, dicono davvero poco, ed è un peccato.
Negli anni più recenti ho più volte disertato i concerti del Bardo, che mi sembrava non avessero niente di nuovo da dire. Forse mi sbagliavo, perché, a ben vedere, ogni concerto di Dylan è un'esperienza a sé. Il concerto di ieri, in ogni caso, qualcosa di nuovo a me l'ha detta: nuova atmosfera, nuova scaletta (nuova per me, si capisce), nuovo "mood" da parte di
Dylan. Alcune delle canzoni che ha cantato, poi, non le avevo mai ascoltate prima in concerto; e anche quelle che conoscevo perfettamente hanno avuto un sapore nuovo (e in qualche caso anche parole nuove: "Tangled up in blue", ad esempio).
Insomma: anche se sul palco l'ho visto e ascoltato davvero molte volte (e molte volte di più ho ascoltato le registrazioni dei suoi concerti) il buon vecchio Bob è riuscito in ogni caso a soprendermi: sempre sé stesso e mai uguale a sé stesso. Mi pare davvero che non sia poco.
Un caro saluto, Giorgio.

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Talkin' 9234 - Rudy Salvagnini

Padova, Italy - Gran Teatro Geox - November 8, 2013

ciao Mr. Tambourine,
ieri sono stato al concerto di Padova (ottimo) e se ti interessa ne ho scritto una recensione sul mio blog. Questo è il link:
http://rudysalvagnini.blogspot.it/2013/11/bob-dylan-padova-gran-teatro-geox-8.html
A risentirci e sempre complimenti per Maggie's Farm.
Rudy Salvagnini

Grazie per la segnalazione, ottima rece, :o)

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Talkin' 9233 - Federico95

Rome, Italy - Atlantico - November 6 and 7, 2013

RECENSIONE CONCERTO 6 NOVEMBRE
Per vedere il mio PRIMO concerto di Bob Dylan sono uscito da scuola 2 ore prima. L'attesa è stata piacevole (sono arrivato alle 14 all' Atlantico) avendo conosciuto diversi miei coetanei molto molto fissati con Bob con i quali ho scambiato discussioni non solo musicali ma anche "artistiche" e "letterarie". I cancelli sono stati aperti alle 19.35 circa e subito dopo una grande corsa sono giunto nella grande sala dell'Atlantico (seconda fila). Il concerto è cominciato circa alle 21.05 e devo dire che vedere Bob Dylan è qualcosa di assolutamente emozionante. La prima canzone è stata Leopard-Skin che subito ha fatto capire che rispetto ai concerti precedenti ci sarebbero state delle modifiche ( ma non così tante come abbiamo verificato durante l'intero concerto ). Infatti rispetto al tour 2013 la scaletta è stata completamente cambiata e credo che questo sia stato uno dei fattori ad avere reso il concerto MEMORABILE . Bob Dylan già a partire da Leopard ha cantato con grandissima espressività sfoderando una grandissima prestazione per l'intero concerto. Farei un applauso particolare a Charlie Sexton perché non lo consideravo all'altezza ma dopo averlo visto con quel cappello con una piuma sopra e il suo modo di suonare la chitarra sono rimasto estasiato dalla sua grande ispirazione. Anche George è stato fantastico con Donnie e il mitico Tony mentre Stu è stato un pò oscurato dalla già citata grande performance di Charlie. Don't think twice è stata davvero stupenda così come Make you feel my love, Queen Jane e Highway 61. Il punto più alto secondo il mio parere è stato raggiunto da Every Grain of Sand e la leggendaria Like a Rolling Stone, della quale abbiamo cantato a squarciagola ( io almeno) il ritornello. Anche Watchtower è stata meravigliosa. D'altronde Bob ha chiuso un concerto di altissimo livello con una canzone a sua volta di altissimo livello. E io sono davvero contento di aver visto sfoderare al mio mito una prestazione così maiuscola e tra le migliori degli ultimi anni ( dicono i super dylaniati ) AL MIO PRIMO CONCERTO DYLANIANO.

RECENSIONE CONCERTO 7 NOVEMBRE
La mattina del 7 mi sveglio e convinco mia madre a non mandarmi a scuola per andare a comprare il biglietto di Bob e recarmi presto all' Atlantico. Avrei per sempre rimpianto un concerto di Bob a Roma, anche se comunque lo avevo già visto la sera precedente. Trovo il biglietto senza problemi e arrivo alle 13.20 all' Atlantico. In teoria starei in seconda fila, ma un signore gentilissimo mi cede la prima fila e così io prendo il suo posto e lui il mio. Anche il 7 il concerto comincia alle 21.05. Questa volta è Rainy Day ad aprire in una grande versione. Anche la sera del 7 Bob era molto carico e pieno di energie. Charlie era un pò meno ispirato ma comunque in gran forma. Stessa cosa vale per gli altri musicisti. Vedere Bob Dylan al centro della scena è assolutamente meraviglioso e la versione di Man in the Long Black Coat è stata da sogno. Lui che è molto basso sembrava una sorta di gigante di fronte a me. Mi ha fatto un grande piacere ascoltare Positively 4th Street poiché recentemente l'ho imparata e ne ho fatto la traduzione. Anche Rollin' and Rumblin' ( canzone blues leggendaria ) è stata una gioia per le mie orecchie. Thunder on the Mountain è stata ottima e questa sera il punto più alto è giunto con una Ballad of a thin man FANTASTICA e la prima canzone di Bob Dylan che ho imparato ovvero Blowin' in the Wind, rivisitata con diversi arrangiamenti ma comunque stupenda. Il primo concerto è stato migliore ma il secondo è stato comunque ottimo.
GRAZIE BOB . FEDERICO 95

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Talkin' 9232 - pieronicolaantonelli

Rome, Italy - Atlantico - November 7, 2013

Al secondo concerto romano, me la sono preso un pò più comoda, e, come un miracolo ho trovato un buonissimo posto.
I brizzolati vecchiotti, come mè, erano molto meno dei ragazzi, e mi dicevo, ma dove sono tutti i 50enni/60enni? Forse il luogo( una discoteca ), e il fatto che lo stare un pò tutti ammasati, e in piedi, ha fatto desistere qualcono dal venire, e lo capisco.
Entrando mi sono trovato Antonello Venditti, e l'ho visto come un buon auspicio.
Per la seconda serata il grigio dei vestiti ha preso il posto del nero della prima. Anche quello l'ho visto come un buon auspicio. ( scherzo! ).
Il concerto e partito bene, buon rock, poi, senza fare scalette, mi pare che s'è tutto un pò ammosciato rispetto alla prima serata, ( questo e un mio parere ).
Mi è parso poi, che in qualche canzone anche la band non sapeva bene cosa fare. Comunque sono stato contento.
Una piccola critica ai signori che hanno organizzato il concerto. Cari D' Allesandro e Galli, ma possibile che non avete trovato un teatro ( teatro della musica di r. piano, quello di via della concezione ecc..), degno di un artista come Dylan, non è che per caso avete voluto fare CASSA in tutti i modi, ammassando tutta quella gente lì?
Pace e bene a tutti.
Provo a inviarti un file, se ci riesco della seconda serata.

Ti ringrazio per il filmato allegato, dovresti postarlo su Youtube perchè possano vederlo tutti ( non usare però il nome di Bob Dylan o il titolo della canzone, usa uno dei tanti pseudinimi di Bob e solo le iniziali della canzone, altrimenti lo Websheriff te lo sega), purtroppo il mio server non accetta file di questa grandezza. Grazie ancora, :o)

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Talkin' 9231 - Maria Rosa Ventura

Milan, Italy - Teatro degli Arcimboldi - November 3 and 4, 2013

Ciao Mr. Tamburine,
felice di sapere che il sito sta in buone condizioni e grazie dell'impegno che profondi... :-)
Dunque, c'è molta carne sul fuoco, meglio darle una bella girata prima che si bruci...

Ero agli Arcimboldi il 3 e il 4 novembre e, confortata anche dagli autorevoli pareri di Paolo Vites e Marcello, posso dire di aver assistito a due grandi concerti. Mi è parso che il consenso fosse generale anche se, ovviamente (e per fortuna), non unanime. Ho un piccolo aneddoto al riguardo. Il 4, all'uscita, ho raccolto questo dialogo tra due amiche sulla quarantina: la prima chiede all'altra: "Allora, ti è piaciuto il concerto?" e la seconda: "Sì, da pazzi, bellissimo! E a te?" - "No, per niente!". Ecco.
Il 3 Dylan è partito con toni da "grande rapina al treno" e ha suonato tutta la prima parte a ritmo sostenuto. Poi è sparito per quasi mezz'ora (mi son chiesta se si fosse attaccato all'ossigeno...). Ha regalato una splendida versione di "Visions Of Johanna" e grandi interpretazioni dei brani di "Tempest". Ho tenuto d'occhio (anzi d'orecchio) il Dylan pianista e non era proprio male, era fuso bene con i suoi. Certo, non si è trasformato nella reincarnazione di Duke Ellington, e ogni tanto una piccola nota partiva per la tangente e colpiva una delle belle lampade appese sopra al palco...! Ma il tutto ci stava.
E, dato che mi piace essere smentita e smentirmi, dirò che, a mio avviso, se si impegna il ragazzo ha ampi margini di miglioramento...! :-))
Dei due concerti (ottimi entrambi) ho preferito senz' altro quello del 4. Più meditato, profondo, ispirato. Ha fatto le cose con più calma (con 20 minuti, circa, di musica suonata in più) e la sua voce aveva un tono che, cercando una parola per definirla, direi "amorevole". Il pubblico, giù in platea bassa, era proprio caldo, io ne avevo qualcuno intorno addirittura bollente. Davanti a me stavano tre croati sulla cinquantina, esagitati. Si muovevano, si scuotevano, si davano pacche sulle spalle a ogni nuovo attacco. La fila di poltrone che avevo davanti tremava e oscillava. Alla fine del primo set mi girava la testa come se fossi appena scesa da una nave scampata a un mare in tempesta. Volevo dir loro qualcosa. Il più grosso dei tre era un armadio a quattro ante con lo sguardo da mulo testardo, non era il caso di contraddirlo troppo! Ho parlato loro gentilmente, mi hanno presa un po' in giro, hanno fatto finta di seppellirsi in fondo alle poltroncine... Ho riso: "No, thank you, less is enough!"
La seconda parte del concerto è scivolata via su un mare liscio come l'olio, il vento spirava nella giusta direzione...
D'altronde anche la tempesta di Dylan era, quella sera, una quiete dopo la tempesta. E l' "Hard rain" che ha lasciato cadere a sorpresa era una pioggia tiepida e consolatoria, interpretata con una voce che mi ha commosso. Alla fine del brano, qualcuno, dietro di me, ha gridato: "Ti prego, Bob, non morire!" Mi sono stupita un pò. Non che io creda che Dylan sia immortale, come l'ultimo Highlander (non, perlomeno dal punto di vista fisico...) ma è che in quel momento quella era l'ultima cosa che mi sarebbe venuta in mente. Che cosa ci porta a rimpiangere il tempo perduto, o a vivere il timore della perdita, proprio nel bel mezzo del tempo ritrovato?

Vites, nella sua breve nota, ha lanciato una buona questione... Dylan suona meglio senza cappello?! :-o)))
La questione dei copricapi è cosa complessa, non si può discuterne qui in due minuti...!! :-) Mi pare però di aver notato, un cappello bianco di Dylan posto rovesciato (come fosse un recipiente) su un ripiano in fondo al palco...
qualcun altro l'ha visto?
Uscita dal teatro, il 4, mi sono detta: "Dopo due concerti così che cosa può fare? Facile scendere di livello o ripetersi, magari diventare la parodia di se stesso, metterci troppo mestiere, come ha scritto qualcuno... dovrebbe avere il coraggio di rivoluzionare tutto per un po'... ma come può?" - Ecco: può! I concerti di Roma lo stanno a dimostrare... "Ti ringrazio per avermi stupito..." (come cantava il buon De Gregori).
Aspetto qualche news da chi c'è stato...

Devo, per chiudere, due parole alla mail di Riccardo ( talking 9223): Hai senso dell'umorismo! Bravo! Meriti 20 punti! E ora ho perso il conto... non so più a quanto stai di score! :-)))
Come ho detto prima mi piace essere smentita e smentirmi (se ce ne sono i presupposti). Vale anche per te. E aspetto il tuo cd. Però, dato che sono una rompiscatole, mi permetto di dirti una cosa. Siamo in un sito dedicato a Dylan e fino ad ora, a parte qualche citazione, non ho ancora sentito da te nulla su di lui. Alla fine parli solo di te stesso. Mica male per uno che si dichiara un perdente!

Un abbraccio a tutti, Maria Rosa

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Talkin' 9230 - Simonebomp

Rome, Italy - Atlantico - November 7, 2013

Scrivo la mia. Sono andato ad assistere allo show di Dylan del 7 all’Atlantico, a Roma. Premetto che l’ultimo spettacolo che vidi di Bob fu all’Alcatraz di Milano. Le aspettative erano tante, sia in virtù di quell’ultima performance che vidi a Milano, sia per le novità incredibili delle set-list (fino alle tre serate a Milano un Bob più intimista del solito, sicuro della propria esibizione, con una voce “ritornata” e pezzi da Tempest di cui, uno tra tutti – almeno ad ascoltare e vedere i bootleg, Long and Wasted Years, che emergeva e spiccava per intensità, quasi declamatoria nel canto), e sia, dicevo, per la curva presa a Roma la sera precedente con un cambio di rotta inaspettato, improvviso, apparentemente privo di logica…ma così esuberante ed anomalo che rispecchia l’incredibile, ed unica, capacità di Dylan di potersi permettere, con sue logiche, qualsiasi cosa sul palco.
Dicevo, grandi aspettative. Arrivo a metà pomeriggio. Poche persone già in fila. Bene, penso, avrò possibilità di stare avanti, come all’Alcatraz di un anno fa se tutto va bene. Quelli più avanti di tutti sono i fan hardcore, che lo seguono ovunque e, detto tra noi, scambiano il rito laico dei suoi concerti (che di rito si tratta), con un rito religioso. A parte loro, l’impressione positiva è stata l’incontro con giovanissimi, ragazzi e ragazze. Alcuni che conoscevano benissimo Dylan e l’avevano visto più volte in questa tournee, altri, e molti, alla prima esperienza iniziatica (parlavamo di riti, giusto?). Con quest’ultimi mi diverto a parlare.
Si aprono i cancelli, i controlli sono ben tre, e dal primo cancello fino a sotto il palco, con gli stop dei controlli, c’è da correre. Già mi girano. Mi scapicollo, io e il mio amico, per arrivare il più sotto possibile. Arrivo quasi alla transenna, centro palco, e provo a riprendere fiato. Riavutomi mi guardo intorno, e constato che la location è pressoché schifosa. Una scatola di lamiera priva di aria e, verificherò poi, con una acustica orribile. Tutto ciò, prima che inizi il concerto.
Bene, il concerto inizia. Arriva una intro di blues che accompagna la band e Bob. L’attacco del pezzo mi emoziona subito (RainyDayWomen)…ma dopo i primi battiti di cuore emozionati per vedere e sentire Dylan, così nudo lì di fronte a me, lascio il posto ad una sottile vena di tristezza che non mi abbandonerà più per tutto, o quasi, il resto del concerto. Dylan appare subito stanco, anzi stanchissimo. Non è il Dylan che riesce a dominare la scena, oppure che, strafottente nella sua intoccabilità artistica, è dimentico del pubblico e si permette pure di gracchiare. E’ peggio, è proprio stanco. Guardo i suoi occhi, i suoi movimenti, e quella sua stanchezza non era la stanchezza di una serata storta. Io, e spero davvero di sbagliarmi, ho intravisto una stanchezza ben più difficile da accettare, per chi ama il proprio “idolo”: la stanchezza dell’età, l’impossibilità fisica di essere all’altezza delle propie aspettative di performer. Proprie, e quelle di chi è lì per te e cerca il proprio idolo, ognuno a suo modo, con cui relazionare una propria parte di sé (credo che il rito preveda questo).
Il concerto. La set-list, malgrado mancassero pezzi da Tempest (tra cui quel nuovo capolavoro che è Long and Wasted Years), è eccellente ed eccentrica. Ma anche qui, ad ogni novità e sorpresa (It ain't me babe, Under The Red Sky, Ain’t Talkin’ e I Don’t Believe You), l’emozione iniziale lasciava il posto a quella idea di “fine” che ha permeato di sé ogni mia emozione e che, sperando di non essere melodrammatico, mi ha quasi commosso all’uscita da quel cubo di lamiera.
Infine, non so se quello che ho visto, oppure intuito, corrisponda a realtà, ma a fine concerto, con lui a raccogliere applausi ed ovazioni, ho pensato che non abbia fatto nulla per dissimulare alcuna stanchezza, che ce l’abbia fatta vedere in tutta nudità e trasparenza dicendo quasi: stasera ho fatto quello che potevo, ragazzi!
Faccio un appello, fatemi cambiare idea!
Infine, un applauso a voi della Farm…
Hollis
PS. Ho scritto in fretta e furia, perdonate confusione ed errori.

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Talkin' 9229 - Gianfranco Cautiero

Ciao, qualcosa che ho scritto pensando al concerto di Dylan visto ad Amsterdam.

Amsterdam, The Netherlands - Heineken Music Hall - October 31, 2013

Qualche giorno fa, per la terza volta, ho visto suonare Bob Dylan dal vivo. Non sono molte, ma sempre meglio di niente. Ho iniziato, del resto, realmente ad amare, ed esplorare la sua musica, solo tre o quattro anni fa. Trentuno ottobre: Amsterdam. La notte dei morti: sacrificio o maledizione? La prima volta, circa nel 2004 a Paestum, tra i templi greci, in una calda notte d’estate. Di quel concerto non ricordo molto. La seconda fu’ Rotterdam, un paio di anni fa. Fu un concerto buono, per alcuni momenti la voce di Dylan mi emozionò. Ero però seduto troppo lontano. Questa volta, avrei preferito vedere Dylan Tempest 2013, in un posto più piccolo, tipo all’Arcimboldi di Milano, oppure alla Royal Albert Hall di Londra. Invece mi tocca l’Heineken Hall, il solito casermone un po’ fuori città, infestato dalle urla dei pop, e soprattutto, delle pop fan. Strano perché’ vedendo le altre date, mi aspettavo qui ad Amsterdam “tre serate secche” al Carre’, dove tra qualche giorno si esibirà anche Conte (o c’è ’ già’ stato?). Non mi piace l’Heineken Hall. Forse perché’ alla sua destra c’è un cinema Paté’ (fast and furious a gogo) e tutt’intorno uffici, ristoranti cattivi e tante altre inutilità. Sapete il classico posto dove, se ti ci ritrovi un giorno per caso, non puoi dire, dove diavolo sei finito. Quei “centri direzionali”, dove il tempo è scandito dalla pausa sigaretta d’impiegati annoiati. Ci sono pure palestre economiche con la formula sera o weekend. Unica nota positiva: almeno non devo viaggiare e spendere una fortuna per lo show. Nonostante questi inconvenienti pratici, ero in ogni caso abbastanza eccitavo al pensiero del concerto. Ascolto tantissimo Dylan degli ultimi anni, la sua poesia sempre più asciutta, la sua musica sempre più oscura. Il cattivo Love and Theft mi tiene compagnia più dei lavori prodotti nei decenni passati, nelle mille incarnazioni e nelle infinite vite del menestrello di Duluth. Certo il lavoro di Dylan, in ognuno di quegli anni lontani, è un pezzo di storia, di emozioni, di canzoni fantastiche senza tempo. Mi piacerebbe (e non penso di essere il solo), magari oggi stesso, per uno scherzo del destino, essere catapultato in una delle notti del Rolling Thunder, o ancora prima, magari negli anni sessanta, quando il giovane Dylan era come una specie di Shakespeare armato solo di chitarra e armonica. Quegli anni sono però andati via, insieme alla forza di quel suono, e oggi non possiamo farci molto. Quello che però possiamo ancora fare, è pagare il nostro biglietto, per vederlo suonare, come del resto succede ormai da cinquanta anni. E questo Dylan settantenne è reale, e viene nella tua città, a fare il suo mestiere, con tutto il suo mito e le sue infinite riflessioni sul mistero chiamato vita. E quando questo capita, non è più storia da leggere o riprodurre, e la cosa reale, che per qualche ora ritorna, come torna da sempre. Il tempo del resto scorre per tutti, e ci cambia, invecchiandoci, usurandoci, imbruttendoci. Anche il Dylan di oggi in qualche modo è usurato, continuando a trascinarsi di città in città, anno dopo anno, cambiamento dopo cambiamento, ma il senso della sua arte è ancora forte, la sua ricerca non ancora terminata, la sua musica ancora viva e severa. Il suono della sua band è scarno, sporco, mettendo insieme in qualche modo la musica americana degli ultimi cento anni, senza virtuosismi, con un sapore di frontiera, di balera o chissà cos’altro. Questa band di signori o gitani, guidati da un vecchio, con la voce stanca e rotta dal tempo e dalla vita, fa ingresso sul palco alle otto in punto. Bob centro stage per dirci ancora una volta che le cose sono cambiate, e non a livello sociale come forse lui stesso auspicava, tanti anni fa. Le cose sono cambiate per l’individuo, forse troppo stanco e troppo disgustato per continuare a preoccuparsi. Non vi alzate signori, sono solo di passaggio. Oggi e ancora per sempre speriamo noi.
Gian


 

 
Sabato 9 Novembre 2013

Padova, Italy - Gran Teatro Geox - November 8, 2013

1. Things Have Changed(Bob center stage)
2. She Belongs To Me (Bob center stage with harp)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on grand piano)
4. What Good Am I? (Bob on grand piano)
5. Waiting For You (Bob on grand piano)
6. Duquesne Whistle (Bob on grand piano)
7. Pay In Blood (Bob center stage)
8. Tangled Up In Blue (Bob on grand piano)
9. Love Sick (Bob center stage with harp)
(Intermission)
10. High Water (For Charley Patton) (Bob center stage with harp)
11. Simple Twist Of Fate (Bob on grand piano)
12. A Hard Rain's A-Gonna Fall (Bob on grand piano)
13. Forgetful Heart (Bob center stage with harp)
14. Spirit On The Water (Bob on grand piano)
15. Scarlet Town (Bob on grand piano)
16. Soon After Midnight (Bob on grand piano)
17. Long And Wasted Years (Bob center stage)

(encore)
18. All Along The Watchtower (Bob on grand piano)
19. Blowin' In The Wind (Bob on grand piano then center stage with harp)

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Talkin' 9228 - Barabba123456

Roma - Atlantico, 6 Novembre 2013

Ciao Mr.Tambourine,
Ricordi la tua domanda su cosa vi aspettate da un concerto di Bob e i miei tre punti di risposta?
Bè ho parlato con un Amico molto in alto che ho in comune con lui e Bob non ha potuto rifiutare, anzi ha detto :”Bè se è Honest Whit Me una delle sue preferite gliela facciamo, che problema c’è”.
Ieri 6 novembre 2013 (due giorni fa per chi legge) qui a Roma il miracolo si è ripetuto e oggi 7 novembre sarò felice di ascoltare canzoni diverse da quelle di ieri (ma saranno diverse? Bo! Questo è il bello della giornata!).
Per i giudizi sugli aspetti tecnici del concerto sono giusti tutti quelli che ti invieranno per cui non mi esprimo su questo punto.
Ultima cosa, alla fine del primo set al centro del palco e luci accese con un sorriso a trentadue denti ha gridato “GRAZIE AMMICCCCI…….”.
Grazie a te Bob

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Talkin' 9227 - Daniele Ardemagni "Ardez"

Milano Arcimboldi, 3 novembre 2013

Tre anni fa, dopo il concerto di Padova, dissi che Bob Dylan era rinato e tornato in grande forma...non mi sbagliavo e da allora è sempre migliorato e l'apice l'ho visto domenica al teatro Arcimboldi. Certo ho visto Bob in location dove saltare, ballare e cantare erano sicuramente più adatti ma la scaletta di gran classe scelta per questo giro di concerti teatrali del 2013 (eccezion fatta per Roma, almeno per ora) porta lo spettatore molto di più all'ascolto fino ad esplodere nel boato finale, anche se a volte veniva voglia di alzarsi e mettersi a ballare certi pezzi. Dylan, puntuale sale sul palco accompagnato da applausi e urla, anticipato dal suono delle chitarra di Stu, da Tony, Charlie, George e Donnie che poco a poco prendono il loro posto e si parte con Things have Changed con Bob che si dimena sul palco vestito con una giacchetta color carta da zucchero, pantaloni in pelle nera e stivaletti bicolore...La scenografia è scarna, spettrale ma nello stesso tempo intima e suggestiva come tutto il concerto...si alternano le perle di Tempest con molto materiale degli ultimi lavori e il pubblico apprezza..ecco dunque in passerella diversi capolavori: Beyond here Lies Nothin', Pay in Blood, What good Am I?, Duquesne Whistle, Waiting for You e poi qualcosa da tempi più remoti come una splendida She Belongs To Me, Tangled up in Blue, Simple Twist Of Fate e a chiudere la prima parte una splendida e suggestiva Love Sick e un "grazie" da parte del Nostro. La seconda parte comincia con High Water e prosegue con altre perle quali Vision Of Johanna, FH uno dei momenti clou dello show; Bob si alterna fra il gran piano e il centro del palco con la sua armonica a passi da cow-boy e movenze da dancing man. Niente chitarra. E poi via verso il gran finale con Spirit On The Water, un'oscura Scarlet Town, una dolcissima Soon After Midnight e una straordinaria, potente e struggente Long And Wasted Years splendidamente interpretata del Nostro che fa alzare e catapultare la platea più vicino possibile al palco con evidente preoccupazione della security. Le luci si spengono fra le urla e gli applausi delle diverse generazioni che hanno gremito il teatro e poi ancora Bob and his Band per i bis finali: una splendida AATW dalle mille sfaccettature e la pietra miliare di Blowin' In The Wind. Arrangiamenti splendidi, qualità vocale di Bob migliorata di molto dove ha sostituito il "ringhio" con tonalità basse, a tratti roca. La band è stata straordinaria nell'alternare le diverse facce musicali che Bob ha sperimentato in mezzo secolo di carriera...dal rock, alle ballate più intime o dark fino al jazz e al blues che ben si sposavano con la scenografia. Il pubblico dopo il delirio esce più che soddisfatto perché quella di domenica è stata una serata con un Bob molto difficile da dimenticare che ha dimostrato grande professionalità ed è stato, come giravano voci, in grande forma come da tempo non si vedeva. Grazie Maestro, alla prossima.

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Talkin' 9226 - Simone (Cancio)

Ho appena letto la scaletta di Roma...dimmi che non è vero, dimmi che non è vero, ti prego MrT. dimmi che non è vero!
Più di 20anni, dico più di 20anni che aspetto di sentire (e vedere) Queen Jane dal vivo e per l'unica volta che non vado, il "Matto" che fa? Stravolge la scaletta e me la sputa fuori in una discoteca di Roma e alla fine mi ci mette pure Every grain?
Lo so che lui è Dylan, bla bla bla bla....ma dimmi che non è vero!!!
Unico, irraggiungibile, imprevedibile genio a cavallo tra due secoli!
Grazie lo stesso grande Bobby!
Simone (Cancio)

Invece è vero, mi spiace per te caro Simone, ma Dylan è così........imprevedibile??????? Take it or leave it !!!, :o)

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Talkin' 9225 - Pieronicolaantonelli

Roma - Atlantico - Novembre 6, 2013

Debbo dire stavolta, che il nostro l'ho visto proprio da vicino, peccato perche' dovevo fare lo slalom tra le copocce per guardare e, ha l'eta che mi ritrovo, tre ore di fila fuori dall'Atlantico, una dentro in attesa e due ore di concerto, e qualche assistente che rompeva al solo vedere dei flash, sono forse un pò troppe. Comunque bel concerto, forse la prima parte migliore della seconda con una Highway 61 Revisited da brivido e un saluto del nostro con un GRAZIE AMICI.
La seconda, forse per il suo insistere sul piano, mi ha lasciato un pò interdetto.
Come al solito tutta la band è incollata con lo sguardo su Bob, come se non sapessero mai cosa aspettarsi.
Invidio gli amici di Milano.
Per quanto riguarda la BS  Vol. 10 mi e piaciuta molto, mi ha fatto ritornare un pò con quel sound e quella voce a quei tempi,
ultima cosa, volevo dire a quell' amico che ha poco gradito Knopfler, che per me GRAZIE A DIO che l'hanno scorso c'era Knopfler. Per quelle 3 canzoni a Roma, il concerto al Palalottomatica ne è uscito con qualcosa veramente in più, quei fraseggi, quei riff alla Knopfler hanno veramente aggiunto qualcosa.
Stasera comunque si replica, mhhhhh, povere gambe.
Pace e bene a tutti.

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Bob Dylan live a Roma: la recensione                                                  clicca qui

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BOB DYLAN/ Arcimboldi: le visioni infinite ed i sogni
in serie del poeta americano -
di Paolo Vites                                         clicca qui


 

 
Venerdi 8 Novembre 2013

Rome, Italy - Atlantico - November 7, 2013

1. Rainy Day Women #12 & 35
2. It Ain't Me, Babe
3. Man In The Long Black Coat
4. Positively 4th Street
5. Summer Days
6. Make You Feel My Love
7. Rollin' And Tumblin'
8. When The Deal Goes Down
9. Highway 61 Revisited
(Intermission)
10. Just Like Tom Thumb's Blues
11. Girl Of The North Country
12. Under The Red Sky
13. Ain't Talkin'
14. Thunder On The Mountain
15. I Don't Believe You (She Acts Like We Never Have Met)
16. Ballad Of A Thin Man

(encore)
17. Blowin' In The Wind

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Arcimboldi: Bob abbi pietà dei tuoi fans: lascia perdere                     clicca qui

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Bob Dylan/Roma: La scaletta impazzita di brani mai suonati              clicca qui

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Dylan, il ritorno del mito a Padova                                                       clicca qui

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Talkin' 9224 - Riccardo Arrigoni

Oggetto: Barabba

Ero sicuro che qualcuno avrebbe apprezzato a pieno la mia lettera. Mi piacerebbe mettermi in contatto con Barabba123456 della Talkin' 9194 - Barabba123456.
Questa è la mia mail arrira@me.com , sto facendo un cd… potrebbe darmi dei consigli unici!
Riccardo Arrigoni
e non dimentichiamo la cortesia del ringraziamento
Grazie :) Riky

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Talkin' 9223 - Riccardo Arrigoni

Rif: Talkin' 9198 Maria Rosa Ventura
Scusa se ti mando un’altra mail, ma sono incappato in quella di Maria Rosa, è simpatica ahah :) però non mi convince del tutto ahha. I posti su twitter erano 20, ho seguito tutti i tweet, comunque non mi voglio ostinare su questo, anche se fossero 60 be non cambiava un gran che...
Non avevo il braccialetto perché ho risposto alle domande, puoi verificarlo sui commenti del twitter di Paul, ma ovviamente non appena venivano pubblicate, dovevi essere veloce a rispondere… e io non lo sono stato abbastanza.
Comunque anche qua non c’è da impignolarsi, perché questo riguardava pochi posti-braccialetto.
Che sei rompiscatole non ho niente da obbiettare, vero:) ma simpatica anche, ci vuole un po di cattiveria.
Io ho detto i sentimenti rispetto la grammatica non matematica, ma probabile che tu fatto collegamento 20 non 60 = matematica gioco con grammatica.
Apprezzo la critica, che alla fine è quella che mi ha mosso mia mamma ahah, se ti interessava così tanto dovevi pensarci prima e meglio! Giusto. Ma che ci vuoi fare.. come dice Bob certe persone hanno scritto perdente sulla testa e le vedi dalla strada..però non c’è successo come il fallimento e il fallimento non è per niente un successo.
ciaoooo alla prossima! E a Maria Rosa, manderò il mio cd quando lo farò così mi farà una recensione powerrrr!

 

 
Giovedi 7 Novembre 2013

Rome, Italy - Atlantico - November 6, 2013
 

1. Leopard-Skin Pill-Box Hat
2. Don't Think Twice, It's All Right
3. Watching The River Flow
4. Blind Willie McTell
5. Honest With Me
6. Make You Feel My Love
7. Tweedle Dee & Tweedle Dum
8. Queen Jane Approximately
9. Highway 61 Revisited
(Intermission)
10. Just Like Tom Thumb's Blues
11. Ain't Talkin'
12. Most Likely You Go Your Way (And I'll Go Mine)
13. Boots Of Spanish Leather
14. The Levee's Gonna Break
15. Every Grain Of Sand
16. Like A Rolling Stone

(encore)
17. All Along The Watchtower

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Talkin' 9222 - Tarantulalips

Hey mr tambourine sai dove posso trovare un file scaricabile della sera degli arcimboldi come quello postato da Alberto Cuccu su Soundcloud?
Grazie mille

Io non saprei, ma se provi a contattare Alberto via https://soundcloud.com/albertocuccu credo che ti possa dare un suggerimento. Ciao, :o)

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Talkin' 9221 - ROSS.MARIA

Milan, Italy - Teatro degli Arcimboldi - November 2, 2013

by Rossana

Buongiorno agli amici farmers, verso i quali mi sento sempre un pò in colpa, vista la mia alta frequentazione del sito e la quasi nulla partecipazione alla discussione.
Sabato sera ero al Teatro Arcimboldi e dopo 29 anni dal mio primo concerto di Dylan (S.Siro 1984) lo riesco finalmente a vedere in un teatro, dimensione che oggi gli pare congeniale.
Ho trovato la band meravigliosa, sezione ritmica da paura, mentre un pò impreciso e "ingabbiato" C. Sexton - anche fisicamente, bloccato al centro della scena, benché arretrato, in un piccolo spazio delimitato da amplificatori - ma queste sono osservazioni a margine e forse è stata solo una mia impressione.
Dylan gioca ancora col suo personaggio, nelle movenze e nei modi di porsi, e mi è parso padrone di quanto avveniva in ogni momento del concerto, sempre ad arricchire il senso del brano con la gestualità, la postura, lo scandire delle parole in modo molto convincente e coinvolgente.
Difficile stabilire le canzoni migliori, molte di esse mi sembrano ancora aperte a nuove interpretazioni e ho trovato fantastico che i brani da Tempest in generale venissero già riletti; mi è piaciuta particolarmente She belongs to me, What good am I?, Desolation Row e Long and Wasted Years mi ha letteralmente stesa, ma ho apprezzato l'intero concerto.
In generale mi pare che abbia addolcito, nel cantato e nell'arrangiamento, le canzoni più vecchie, come se la rabbia di allora si fosse trasformata in un sentimento di accettazione (anche dei fallimenti) e si fosse stemperata in uno sguardo quasi romantico, le avesse, in una parola, storicizzate, mentre verso le canzoni più recenti Dylan pare mostrare maggiore assertività, del resto fin dall'inizio del concerto ci avverte che Things have changed!
Infine, nelle due serate di concerto ha suonato, al posto di Early Roman Kings, rispettivamente: la prima sera Desolation Row e la seconda Visions. Sarà stata una scelta dettata dalla delicatezza, dato il verso "Gonna put you on trial / In a Sicilian court"? Nelle prossime date naturalmente potrebbe smentirmi!
Dylan resta un artista immenso per valore, creatività e intelligenza e se qualcuno, come ho letto da qualche parte, se n'è andato prima della fine del concerto resta una personale incapacità a connettersi con la complessità di questo straordinario artista. Naturalmente ognuno ha il diritto di vivere ogni esperienza secondo la propria sensibilità e, ovviamente, anche a me è capitato di non apprezzare un suo disco o concerto, ma ha sempre prevalso la curiosità di capirne le ragioni di eventuale trascuratezza o scelte a mio avviso non coerenti col suo valore o ancora il mio personale motivo di avversione.
Infine, permettetemi un immenso ringraziamento a chi continua a tenere in vita questo sito: Mr tambourine ti sono davvero grata!!! Rossana.


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Talkin' 9220 - Stefano Catena

Milan, Italy - Teatro degli Arcimboldi - November 2,3,4, 2013

by Stefano Catena

Considerazione personale sui tre show visti di Bob Dylan....Bellissimo questo format-teatro che Bob porta avanti con scenografie che richiamano un atmosfera vintage, antica. Belle anche le luci (poche) che vengono tenute basse rendendo una visione nel complesso piu' intima, disposte anche in modo che Dylan non si vede, mi ricorda molto i concerti del 1987. La musica che ora sta suonando è dark, lenta, oscura e sembra che tutto dall'inizio alla fine stia per cadere, per rompersi, è come se sta arrivando un temporale minaccioso o meglio esserci dentro. Dall'inizio alla fine del concerto non si intravede un raggio di luce e non c'è una luce vigorosa che può dare un sano rock, mi viene in mente la luce che si vede durante l'esibizione di bob al Farm Aid ad esempio e mannaggia ai confronti che si fanno con il passato e non si dovrebbe perchè ogni periodo di Dylan è una cosa a se. E del resto si sà con Dylan mai niente è sempre uguale. Qui invece è tutto minaccioso e nel contempo è tutto molto bello e suggestivo. Dylan ha questa capacità' di riventarsi sempre. Penso alla Watchtower bellissima versione allentata al massimo e ancora una volta rifatta di sana pianta. Ma manca qualche cosa. Io non so bene perchè Dylan non prenda più una chitarra in mano, magari potrebbe farlo standosene seduto su uno sgabello al centro del palco, acustica o elettrica che sia andrebbe bene. Magari durante la pausa del concerto. L'unica pecca che vedo è che tutto nel complesso è molto professionale.Troppo.
 

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Milan, Italy - Teatro degli Arcimboldi - November 2, 2013

by Louis Rap

Solo poche parole sul primo dei tre concerti a Milano.
Bob è in ottima forma in questi giorni, ma devo dire la verità:l’ ho visto
a Berlino la scorsa settimana (24/10) e quel concerto è stato assolutamente
eccezionale!
Ogni canzone è cantata con intensità, si poeva capire ogni parola. Molti
grandi momenti. Alcuni sublimi!
Il primo concerto a Milano non era così intenso: abbastanza noioso nella prima parte (tranne che per SBTM, PIB e LS, questa vicina alla perfezione). Buona reazione nella seconda parte del concerto dopo la pausa, con la "variante" di DR (buona ma niente di più), ed i punti salienti di FH, ST e LAWY (quando si sente questa si capisce perché si sta ancora andando a vedere Bob, assolutamente fantastico!)

Giusto per chiudere: Andate a vederlo, questo è il momento giusto.
E Bob sembra così bello...

PS. basse luci sul palco, le luci gialle che danno una sensazione di intimità, è affascinante e mi piace così tanto.

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Milan, Italy - Teatro degli Arcimboldi - November 3, 2013

by Joachim Stewart Neumann

Come sempre, non ha senso discutere sulle modifiche alla setlist, specialmente se non si era al concerto. Un sacco di persone lo hanno fanno perchè Early Roman Kingsè stata sostituita due volte a Milano. Naturalmente ERK è sicuramente un pezzo forte del live- show, ma Desolation Row e Visions sono state entrambe incredibili . Lo show è stato di prim'ordine, tutto era vicino alla perfezione: il canto ed il fraseggio di Bob, la band molto streta intorno a lui, Charlie ha avuto un sacco di spazio per assoli fantastici, il suono di Donnie era chiaro e liscio , Stu era alla guida della band, Tony specialmente col contrabbasso era molto "jazzy" e George sembra essere il battito del cuore più che mai! E l' acustica del locale era lampeggiante, il mix era perfetto, ogni strumento chiaramente udibile. Il pubblico era realmente "nella performance" applaudendo durante l’esecuzione di alcune sulle canzoni, quando si capiva che la performance era ad un livello più alto delle altre. Che dire: uno dei migliori spettacoli che ho visto da Bob e la sua band nel corso degli ultimi 15 anni! Non provate a perdere nemmeno uno dei tre show di Milano!


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Milan, Italy - Teatro degli Arcimboldi - November 4, 2013

by Paolo Vites

Solo una breve nota sui 3 concerti di Dylan a Milano . Si trovava in una forma fantastica , soprattutto la 2° e la 3° nottata. Gli arrangiamenti sono stati stupendi, i migliori da secoli, sofisticati, romantici , ogni nota era al posto giusto e tutto ha suggerito momenti che probabile avevo sentito solo durante il tour 1978 o nel tour autunnale del 1987 con gli Heartbreakers. Bob Dylan al pianoforte è stato grande, soprattutto in canzoni come Tangled Up in Blue o All Along The Watchtower. I momenti migliori sono stati le canzoni di “Tempest”, naturalmente Long And Wasted Years è ora il suo capolavoro dal vivo, una grande meraviglia bianca potente come una bomba nucleare. Inoltre, le tre sorprese per il pubblico di Milano sono state semplicemente sbalorditive, cantate come non avevamo più sentito da più di dieci anni o anche meglio: Desolation Row, Visions of Johanna e Hard Rain. Questo è il Dylan migliore in tour fin dai gloriosi giorni del 2000. Oh, e Charlie Sexton è Dio. La morale? Quando è il tour si svolge in autunno Dylan è sempre grande, soprattutto quando non ha alcun cappello in testa ...

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Bob Dylan a Roma, il ritorno della leggenda                                        clicca qui

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Bob Dylan dice no a Rambo                                                                  clicca qui

 

 
Mercoledi 6 Novembre 2013

Talkin' 9219 - Duluth49

Teatro degli Arcimboldi 3 novembre 2013

Luci da night club inizia lo spettacolo.
Entra la band, subito a seguire entra BOB, boato del pubblico !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Primo pezzo una strabiliante botta nello stomaco con i primi accordi di una stupenda esecuzione di Things have changed. Lo show e' cominciato nel migliore dei modi, devo dire che sentendo alcuni brani dei concerti precedenti non mi aspettavo
una serata cosi' emozionante.
Le canzoni che personalmente ho trovato di un livello superiore sono state Waiting for you che ha creato un'atmosfera da sogno, High water pezzo magnifico con una voce di Bob da pelle d'oca.
Simple twist of fate che ripeto ascoltata sul sito da Oslo mi era sembrata una nenia noiosissima, qui a Milano era completamente riarrangiata con un ottimo Sexton, come direbbe il buon Rino Tommasi nel tennis da " circoletto rosso"  insomma fatta alla grande.
Altra emozione una delicatissima versione di Vision of Johanna interpretata vocalmente da Bob in modo superlativo.
Forgetful heart gia' di suo bella e ha trasmesso 3 minuti di sogni.
Long and wasted years eseguita verso la fine del concerto , un altro colpo in canna sparato dritto al cuore.
Nei due bis svetta All along the watchtower suonata con un crescendo di adrenalina mano a mano che si sviluppava il film..........
Per finire questo mio piccolo racconto, tornando a casa ho pensato a questo uomo che da 50 anni non fa altro che stupirci.
Buona fortuna Mr. DYLAN

P.S.
Non so, se lo sapete ma alla fine della prima parte del concerto Bob ha detto Grazie in italiano .....Non sembrava vero.
un saluto a tutti, Marcello

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Talkin' 9218 - Gianfranco De Stefano

Buongiorno,
Volevo complimentarmi con lei per l'ottimo lavoro svolto con la gestione del sito maggiesfarm. Volevo farle notare però che da qualche giorno le pagine del sito con dominio .it (e cioè gli archivi della precedente gestione, ma anche molti testi e relative traduzioni) risultano irraggiungibili e completamente sostituiti da banner pubblicitari.
La ringrazio per l'attenzione, Gianfranco De Stefano

Ora, grazie all'intervento della cara amica Marina Gentile che da tre anni rinnova il dominio di maggiesfarm.it per conto di Michele Murino che è sempre irreperibile, il sito è tornato visibile, comunque, per evitare altri inconvenienti in futuro, trasferirò tutto il materiale su maggiesfarm.eu, così, qualunque cosa succeda, il prezioso archivio di Michele non correrà più il rischio di andar perduto. La ringrazio per la segnalazione, alla prossima, Mr.Tambourine.

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Talkin' 9217 - Corrado.olocco

Forse c'è un errore nella scaletta che avete pubblicato. Ieri sera ero agli Arcimboldi. il primo brano non era Things Have Changed?
Ciao e complimenti per il sito, Corrado

Hai ragione Corrado, errore corretto, grazie mille, alla prossima, ciao, :o)

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Talkin' 9216 - Alberto Cuccu

Dylan Teatro Arcimboldi 4 novembre: full concert

https://soundcloud.com/albertocuccu

enjoy, Alberto

Grande Alberto, un grandissimo grazie da parte mia e di tutti i Maggiesfarmers!!!!!!!

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Dylan ha smesso di cantare i suoi capolavori (e io ancora no)           clicca qui

 

 

Martedi 5 Novembre 2013

Milan, Italy - Teatro degli Arcimboldi - November 4, 2013

1. Things Have Changed (Bob center stage)
2. She Belongs To Me (Bob center stage with harp)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on grand piano)
4. What Good Am I? (Bob on grand piano)
5. Waiting For You (Bob on grand piano)
6. Duquesne Whistle (Bob on grand piano)
7. Pay In Blood (Bob center stage)
8. Tangled Up In Blue (Bob on grand piano)
9. Love Sick (Bob center stage with harp)
(Intermission)
10. High Water (For Charley Patton) (Bob center stage with harp)
11. Simple Twist Of Fate (Bob on grand piano)
12. A Hard Rain's A-Gonna Fall (Bob on grand piano)
13. Forgetful Heart (Bob center stage with harp)
14. Spirit On The Water (Bob on grand piano)
15. Scarlet Town (Bob on grand piano)
16. Soon After Midnight (Bob on grand piano)
17. Long And Wasted Years (Bob center stage)

(encore)
18. All Along The Watchtower (Bob on grand piano)
19. Blowin' In The Wind (Bob on grand piano then center stage with harp)

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Talkin' 9215 - Matteo Squirrel

Milano, Teatro Arcimboldi 2 Novembre 2013

Sabato sera è stato il mio 15esimo concerto di Bob, dal primo nel giugno 1989 al Palavobis (concerto che ancora oggi considero il migliore di tutti questi).
Dopo i concerti al Forum del 2005 e 2006 (mi pare) avevo deciso che avrei passato la mano, mi ero molto annoiato e avevo l'impressione che anche Bob si annoiasse sul palco. Ero addirittura andato a prendermi una birra durante Stuck Inside of Mobile (assurdo!). Poi un paio di anni fa ho visto l'annuncio delle date europee con Mark Knoplfler e vuoi perchè speravo in qualche duetto tra i due, vuoi che mia moglie ha una sorta di dipendenza dall'Irlanda siamo andati a vedere la prima a Dublino. Mi è piaciuto molto, lo avevo trovato in grande forma, energico nelle movenze e nella voce. Ero uscito abbastanza soddisfatto.
Sabato sono tornato soprattutto perchè in teatro era una bella novità. Al Forum questo tipo di concerto non si può più vedere. Sarà che non ho più 20 anni (e neppure 30), ma arrivare un'ora prima, parcheggiare comodamente, entrare senza fare code e sedersi in sesta fila mi da un certo piacere, soprattutto se sto per incontrare il mio idolo di sempre (o almeno da quando ho 14 anni). La platea era piena zeppa di fans stranieri (inglesi, tedeschi, spagnoli) i quali esibivano t shirt originali, alcune testimoniavano addirittura la presenza nei recenti concerti Americani. Tra di loro sembravano conoscersi quasi tutti. Dominavano la sala.
Avevo letto le scalette recenti e non avevo grandi speranze di cambiamento. Sapevo più o meno a cosa avrei assistito, l'unica incognita sarebbe la stata la "luna" di Bob.
Quando è entrato ho subito notato delle nuove movenze piuttosto buffe. Con le mani spesso intorno alla vita o come se stesse cercando delle tasche che non ci sono. Non capisco se sono mosse provate o dovute ad un certo imbarazzo quando si trova da solo davanti al microfono. Però ci fanno sorridere e quindi vanno bene.
Veniamo alla musica. Dico subito che sono uscito deluso dall'Arcimboldi, ma non tanto per la prova di Bob che comunque non si risparmia e concede due ore di musica suonata con grande impegno e dedizione, ma per il tipo di musica che ogni anno che passa "regredisce" cronologicamente verso radici lontanissime che forse oggi ha trovato (o ancora no?). Per intenderci durante Waiting for you e Spirit on the water per esempio mi sono sentito distante, troppo distante da quel sound che, detto senza mezzi termini, proprio non mi piace. Non è questione di considerarla musica antica o vecchia è proprio soltanto una questione di gusto. In altri casi mi sono sentito quasi infastidito, come quando ha inforcato una delle sue ballate più grandiose (Simple twist of fate) e ne ha tirato fuori una versione croceristica. Prima di essere giustiziato da lettori del sito ribadisco che non critico questa sua scelta: è evidente che a lui oggi piace questa musica ed è sacrosanto che la suoni, anzi sarebbe sbagliato il contrario, sono io che non mi sento più allineato. Poi ci sono i brani più Rock Blues che però anche in questo caso non sono più davvero Rock Blues ma hanno scavalcato all'indietro il genere. Ci si avvicina più al Jazz (ma Jazz non è) o comunque ad una musica anni 40. Gli stupendi assoli incadescenti di Charlie Sexton per intenderci non esistono più. Oggi suona con il silenziatore e suona decisamente diverso. In generale tutta la band suona a volume piuttosto basso (durante All along the watchtower sembrava di essere in salotto, complice anche il tipo di lampade sul palco) e questo sembra essere un ulteriore elemento di evoluzione/involuzione di Bob. Il rock non può essere suonato a volume basso e infatti oggi Bob non suona più rock. O forse il Nostro sta mettendo in scena una lentissimo fade out (nel suono e nelle luci)? Chissà cosa ne pensa Neil Young.
Durante il concerto poi, improvvisamente, si cambia atmosfera e si cambia musica. Basta un cambio di strumento (un violino, un Banjo o un Contrabbasso suonato con l'archetto) e ci si ritrova in terre a me decisamente più apprezzate. High Water, Scarlet Town, e soprattutto Forgetful Heart sono eseguite in modo splendidamente folk e dipingono paesaggi suggestivi. Sarà una mia impressione , ma secondo me anche Bob in questi momenti da il meglio. Grande folk egregiamente suonato. La fantasia vola e sogno altri titoli eseguiti con questi suoni (che ne so: North country blues, Man in the long black coat, ..chi più ne ha più ne metta).
Con Love sick invece ricompare il Bob Dylan anni '90. Ballate rock dal suono elettrico, amplificatori valvolari che finalmente si scaldano. Ma è una veloce concessione. Il waltzerino su cui cuce Blowin in the wind proprio non mi va giù. Forse avrei dovuto gridare" Giuda? Hai tradito la chitarra elettrica"? Sorrido al pensiero. No, applaudo Bob Dylan e porgo il mio omaggio a colui che resta il più grande di tutti, colui che un giorno di quasi trent'anni fa mi folgorò attraverso il video di Usa for Africa e nel giro di dieci secondi cambiò la mia percezione della musica per sempre. Esco e mi avvicino ad un simpatico chiosco dove mi faccio un hot dog a 1 euro e 50 (con tanto di scontrino!). Succede anche questo a volte ad un concerto di Bob Dylan.
Al momento dico "la prossima volta però non torno", ma poi ne riparleremo quando torna.

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Talkin' 9214 - Maurilio.n

Arcimboldi, sabato 2 novembre

Teatro. Zero coda, zero formiche a spasso per il corpo. “Borghese” ma anche lieve per lo spirito e non solo per i tendini.
Acustica: ( la mia posizione era in fila 14 poltrona 19 - platea bassa al centro pieno ) pessimo risultato sonoro tenendo conto che gli hertz viaggiavano in uno spazio teatrale e non in un campo di avena appena colta o nella piazza di un paese dal vino nobile.
Nonostante il limite acustico Bob ha sfoderato una voce molto più limpida ( ha fatto sentire le gocce che rimbalzano e non solo il torrente che sfonda ) e molto più convinta rispetto a quella dei concerti degli ultimi cinque anni.
L’impegno quasi assoluto si è visto e si è sentito. Le parole come a disegnare nello spazio le immagini oniriche che ognuno può vedere e si aspetta, illuminate dai suoi tempi, solo i suoi.
Un grande regalo inserire Desolation Row per scalzare Roman King ( che non mi è certo mancata…)
Bellissima la scenografia e l’ecomomia dei watts. Risparmio per la retina sua e della band con effetto dèco-shakespeariano.
Le più grandi di tutte? Love Sick e Long And Wasted Years. Questo me lo aspettavo.
Bis “ canonico” per nulla salmastro, la chiusura è stata dolce e forte come l’ultimo chilometro al termine di un bel viaggio.

Appena uscito dal teatro vedo un van grigio scuro che si infila nelle strade della bicocca. Più tardi ho la conferma che Bob era a bordo. I suoi nipoti e figliastri ancora dentro ad applaudire e lui già inscatolato verso Villa d’Este.
Una sera con due Amori che non deludono, uno è lui. Una pioggia fine che pende incerta, un lungo tragitto per il rientro, una sposa che aspetta e una figlia bellissima che dorme. Alla prossima giovane vecchietto, zio di molti, padre solo di te stesso.
Maurilio.

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Talkin' 9213 - Romagnoli Alberto

Salve Mr. Tambourine!
C'è qualcuno che sa dove alloggerà il nostro caro Bob nelle notti romane?
Grazie e sempre tantissimi complimenti per il sito e per l'ottimo lavoro!

Mi spiace non saperti dire nulla in proposito, come ben saprai gli alloggi dove Bob pernotta sono tenuti gelosamente segreti perchè Bob non gradisce fans che lo disturbano nelle sue pause tra uno show e l'altro. Per i tre giorni agli Arcimboldi sembra ( ripeto e sottolineo sembra) che Bob sia alloggiato a Cernobbio, sul lago di Como, nella splendida cornice di Villa d'Este dove aveva già soggiornato tempo fa in occasione dell' inaugurazione della sua mostra a Palazzo reale a Milano. Anche allora fu visto (così dissero le voci) circolare per le strade del centro storico di Como, ma purtroppo non ci furono fotografie a testimoniare il fatto perchè i comaschi hanno sempre rispettato la privacy dei VIP che giornalmente si vedono in giro per le strade della loro città, e men che meno ci sono state dichiarazioni di sfroso da parte del personale di Villa d'Este, abituato ad aver ospiti del calibro di De Niro, Springsteen, Paul McCartney e compagnia bella, dove vige la regola del più assoluto silenzio con la stampa, pena il licenziamento sui due piedi. Se qualcuno di Roma ha notizie in proposito ce lo farà sapere, anche se ci spero poco, stay tuned, :o)

 

 
Lunedi 4 Novembre 2013

Milan, Italy - Teatro degli Arcimboldi - November 3, 2013

1. Things Have Changed (Bob center stage)
2. She Belongs To Me (Bob center stage with harp)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on grand piano)
4. What Good Am I? (Bob on grand piano)
5. Duquesne Whistle (Bob on grand piano)
6. Waiting For You (Bob on grand piano)
7. Pay In Blood (Bob center stage)
8. Tangled Up In Blue (Bob on grand piano)
9. Love Sick (Bob center stage with harp)
(Intermission)
10. High Water (For Charley Patton) (Bob center stage with harp)
11. Simple Twist Of Fate (Bob on grand piano)
12. Visions Of Johanna (Bob on grand piano)
13. Forgetful Heart (Bob center stage with harp)
14. Spirit On The Water (Bob on grand piano)
15. Scarlet Town (Bob on grand piano)
16. Soon After Midnight (Bob on grand piano)
17. Long And Wasted Years (Bob center stage)

(encore)
18. All Along The Watchtower (Bob on grand piano)
19. Blowin' In The Wind (Bob on grand piano then center stage with harp)

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Talkin' 9212 - Luca68

Ciao Mr.Tambourine,
Ho visto ieri sera Bob Dylan in prima serata all'Arcimboldi dalla mia prima fila posto N. 21, ero proprio di fronte al grande piano, bellissimo per la prima volta in teatro seduto senza sbattermi in piedi per due ore, non ho piu' l'eta', tra l'altro ci pensavo proprio ieri, nel 2014 saranno 30 anni che vedo Dylan, il mio primo fu a a San Siro nel '84, avevo 16 anni, a seguire avro' visto piu' o meno una trentina di concerti del nostro. Che dire, Dylan e' in forma, canta bene, pronuncia bene le parole, con il giusto feeling, e'sparita del tutto la chitarra, per ora, e si e' alternato tra piano e centro del palco e mi sembra migliorato al pianoforte anche se ho un sospetto, spero di sbagliarmi, cioe' quello che voglia iniziare a fare assoli ed a improvvisare con il piano cosi come faceva con la chitarra, a dire il vero, capisco perche' lo voglia fare ed e' per il semplice motivo di suonare insieme ai suoi musicisti come in una jam, ma trovo che con questo strumento sia ancora piu' lontano come resa mentre ha un gran feeling pianistico quando accompagna, non e' vero che non sa suonare il piano e' che lui si avventura in certi fraseggi che sono altamente improbabili quindi molto meglio accompagnare, tra l'altro sulle note basse che rendono bene il suo stile pianistico. OTTIMA L'ARMONICA!! Da tempo non lo sentivo suonare cosi', saranno queste armoniche nuove e iperamplificate ma i fraseggi erano ben costruiti, veramente bravo. Set list identica con Desolation che sosituisce Roman King ( meno male ), le canzoni per me migliori: Love Sick, Long And Wasted Years, Spirit On The Water, Desolation Row.
Ai bis tutti si sono alzati alle transenne, quelli della security ringhiavano un po' ma tutto ok.
Bella serata, grazie Bob.
Luca68

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Milano: Bob Dylan in concerto, invecchiando migliora                       clicca qui

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Talkin' 9211 - Lucella1

E' un mio problema o non si riesce ad accedere agli archivi e ai testi (vengo rimandato ad un sito non corretto...)
Grazie, Luca.

Non è un tuo problema Luca, ora è un problema di tutti, perchè credo che il titolare del dominio non lo abbia rinnovato, quindi il sito maggiesfarm.it ha le ore contate, già ora non si vede più almeno il 90% delle pagine, ma nei prossimi giorni sparirà del tutto. Io non posso intervenire in alcun modo, sono tre anni che cerco di contattare Michele per salvare il sito ma non sono ancora riuscito a parlargli nonostante lo abbia cercato in tutti i modi, telefono, cellulare, facebook, amici comuni, ma è proprio uccel di bosco, probabilmente vuole tagliare con una parte del suo passato o non so cosa altro pensare, ma se lui ha deciso così allora così sia. Da parte mia ho provveduto a salvare tutti i testi e le traduzioni e diverse altre pagine del sito, ma necessito ancora di un paio di mesi per copiare e rilinkare di nuovo tutto nella pagina testi e traduzioni dell'attuale maggiesfarm.eu, ( http://www.maggiesfarm.eu/testietraduzioni2013.htm ), è un lavoro lungo e barboso, per il momento ho caricato le lettere A, B, C e sto completando la D, ma con un pò di pazienza lo porterò in porto. Questo è tutto quello che sono in grado di fare, cioè riproporre i testi e le traduzioni della canzoni sull'attuale sito maggiesfarm.eu. Sono anch'io, come e forse più di voi, dispiaciuto dal fatto di non poter conservare maggiesfarm.it nella sua forma originale, ma, ripeto, oggi come oggi, non posso fare niente per cambiare questo spiacevole stato delle cose. Mr.Tambourine.

 

 
Domenica 3 Novembre 2013

Milan, Italy - Teatro degli Arcimboldi - November 2, 2013

1. Things Have Changed(Bob center stage)
2. She Belongs To Me (Bob center stage with harp)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on grand piano)
4. What Good Am I? (Bob on grand piano)
5. Pay In Blood (Bob center stage)
6. Waiting For You (Bob on grand piano)
7. Duquesne Whistle (Bob on grand piano)
8. Tangled Up In Blue (Bob on grand piano)
9. Love Sick (Bob center stage with harp)
(Intermission)
10. High Water (For Charley Patton) (Bob center stage with harp)
11. Simple Twist Of Fate (Bob on grand piano)
12. Desolation Row (Bob on grand piano)
13. Forgetful Heart (Bob center stage with harp)
14. Spirit On The Water (Bob on grand piano)
15. Scarlet Town (Bob on grand piano)
16. Soon After Midnight (Bob on grand piano)
17. Long And Wasted Years (Bob center stage)

(encore)
18. All Along The Watchtower (Bob on grand piano)
19. Blowin' In The Wind (Bob on grand piano then center stage with harp)

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Amsterdam, The Netherlands - Heineken Music Hall - October 30, 2013

di Harm Peter Smilde

Ho partecipato ad un concerto di Bob Dylan credo per la 20° volta. Accanto a me c'era un ragazzo che ha visto Dylan per la prima volta nel 1984. Bene le cose sono certamente cambiate da allora. Lo spettacolo è cominciato poco dopo le otto, comunque in orario.
Dylan ha iniziato con “Things Have Changed” in piedi al centro della scena dietro al microfono. Anche se avevo già visto qualcosa di simile prima, mi sembrava tutto un pò spoglio. D'altra parte forse Bob ha trovato il vero scopo del suo show, una canzone ed un uomo che canta e balla con una grande band alle spalle. A volte penso che sia una buona idea
quella di His Royal Bobness di non suonare alcuno strumento. Ma non è così semplice. Niente è semplice con Bob Dylan. In precedenza ero stato un pò deluso dal fatto che le setlist di questo tour europeo sono quasi esattamente le stesse ogni notte, ma questo si è rivelato non essere un problema per moltissime persone.

Il volto di Dylan era poco illuminato , probabilmente per scoraggiare scatti di fotografie e video . La band ha detto che gli spettatori dovevano gustarsi lo show non su un piccolo schermo, ma direttamente dal vivo e di persona. Francamente, penso che sia una grande idea.
Il suono della HMH era impeccabile. Tutti gli strumenti fusi molto bene nel mix, con tutte le sfumature e particolari davvero buoni. In cima a tutto la ringhiante voce di Dylan. Ci sono persone che pensano che deva interrompere il NET perché non può più cantare. Beh, Dylan non è mai stato un grande cantante, ma nei suoi buoni momenti con la sua dizione attira il pubblico nel regno dei suoi racconti d'amore e di sconfitte. E di momenti intensi così ce ne sono stati diversi, Pay In Blood era tagliente come un rasoio, Duquesne Whistle un subdolo jolly e Love Sick uno staccato con un ringhio inquietante. A volte penso che Dylan si senta più a suo agio con le sue ultime canzoni che con quelle dal 1997.

Dylan cerca di far rivivere le sue canzoni vecchie con semplici fraseggi ripetuti sul pianoforte. A volte questo non funziona per bene, come in “What Good Am I?”, dove Bob sembrava un principiante. In altre da una nuova impronta a canzoni famose, come Tangled Up in Blue, All Along The Watchtower e Blowin' in the Wind .

Trovo incredibile che di volta in volta, Dylan riesca a dare uno spettacolo emozionante. Lui e la sua band sono veramente la creazione e l' interpretazione della musica sul palco, e a volte creano intense sensazioni di tensione. Tutto sommato, credo che questa sia stata una prestazione molto buona, con una versione intensa di Long And Wasted Years che ha concluso il main set prima dei bis. Questa canzone ha trascinato la folla che è scoppiata in grandi applausi e battimani . Chi è quel 72enne fa cose come queste al giorno d'oggi ?

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Milano si inchina al grande Dylan                                                        clicca qui

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Il «mito» Bob Dylan a Roma il 6 e 7 novembre                                     clicca qui

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DA DICKINSON A DYLAN, E VICEVERSA                                             clicca qui

 

 
Sabato 2 Novembre 2013

Amsterdam, The Netherlands - Heineken Music Hall - October 30, 2013

by LC Barnard

E' sempre bene quando si può andare ad un concerto :-) Sono arrivato appena dopo le 19:30 e sono stato in grado di entrare dentro e trovare uno degli ultimi posti disponibili, così mi sono preparato per il mio 34° concerto ( il primo fu a Colonia nel 1994). L' Heineken Music Hall era affollata da un buon mix di giovani e di persone anziane .

Poco dopo le 8 Bob e la band sono saliti sul palco che era molto, molto poco illuminato, ma con un uso interessante di luci piazzate in cima a dei grandi treppiedi. Anche l’ uso del tendone dietro era molto più innovativo dell’illuminazione contro la tenda rispetto agli anni precedenti. E nessun organo, ma un pianoforte. Bob ha dato il via centro del palco con una solida “Things Have Changed”, seguita da una fantastica “She Belong To Me”, che doveva essere l'ultima canzone degli anni ‘60 fino al bis. Per il resto, si è concentrato sulle canzoni da Tempest e altri album recenti, che per me andava bene. Ho apprezzato molto il concerto molto di più di quelli degli ultimi due anni, dove le canzoni con l'organo e il blues / Shuffle Rock ( se sai cosa intendo) erano diventate un pò ripetitive e tutte simili, sia nel tempo e nel suono. Qui ad Amsterdam il mix è stato eccellente, con la voce di Bob molto importante e utilizzata con grande effetto in Love Sick, Spirit on the Water e Long And Wasted Years. Per me, il pubblico è stato molto silenzioso durante le canzoni, chiara testimonianza che Bob aveva catturato la sua atenzione. In passato la folla olandese tendeva di impegnarsi in conversazioni ad alta voce durante alcune canzoni.
Tutto considerato uno dei migliori spettacoli che ho visto in diversi anni - non vedo l'ora per lo show di domani sera!

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Foto: Bob e Baron a spasso ad Amsterdam sul ponte di Amstel        clicca qui

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Talkin' 9210 - Duluth49

Ti scrivo per dirti che saremo a Milano la sera del 3.11. se ci sei anche tu, fammelo sapere perche' mi piacerebbe incontrarti per fare quattro chiacchiere sul Nostro. Con amicizia Marcello

Mi sarebbe piaciuto poter incontrare di nuovo te e molti altri amici per scambiare quatro chiacchere, ma purtroppo quest'anno ho dovuto rinunciare ai concerti, quindi temo che quest'anno sarai solo ad informare il pubblico che avrai vicino sui titoli delle canzoni. Sono peraltro certo, oltre che dispiaciuto per l'assenza, che tu e tutti gli altri amici che andranno sia ai concerti milanesi che quelli di Padova e di Roma che manderete alla Fattoria le vostre personali recensioni con le impressioni su ciò che avete visto. Un saluto, Mr.Tambourine, :o)

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Venerdi 1 Novembre 2013

Amsterdam, The Netherlands - Heineken Music Hall - October 31, 2013

1. Things Have Changed(Bob center stage)
2. She Belongs To Me (Bob center stage with harp)
3. Beyond Here Lies Nothin' (Bob on grand piano)
4. What Good Am I? (Bob on grand piano)
5. Pay In Blood (Bob center stage)
6. Waiting For You (Bob on grand piano)
7. Duquesne Whistle (Bob on grand piano)
8. Tangled Up In Blue (Bob on grand piano)
9. Love Sick (Bob center stage with harp)
(Intermission)
10. High Water (For Charley Patton) (Bob center stage with harp)
11. Simple Twist Of Fate (Bob on grand piano)
12. Early Roman Kings (Bob on grand piano)
13. Forgetful Heart (Bob center stage with harp)
14. Spirit On The Water (Bob on grand piano)
15. Scarlet Town (Bob on grand piano)
16. Soon After Midnight (Bob on grand piano)
17. Long And Wasted Years (Bob center stage)

(encore)
18. All Along The Watchtower (Bob on grand piano)
19. Blowin' In The Wind (Bob on grand piano then center stage with harp)

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Geneva, Switzerland - Geneva Arena, October 28, 2013

by Pascal Herte

Pelle d'oca a Ginevra
Siamo venuti, abbiamo visto. Un mio amico ed io siamo andati a vedere Bob Dylan alla Geneva Arena. Lui vide Dylan un’altra volta nello stesso luogo nel 2011, io ho visto Dylan circa 15 volte in luoghi diversi e ho visto Dylan 3 volte a Ginevra negli ultimi 4 o 5 anni. Di solito l'audio è pessimo nell’Arena. Devo dire che sono stato sorpreso da quanto era buono il suono questa volta, anche se eravamo seduti in fondo a destra della venue. Permettetemi di dire questo: vedere ( e anche godere ) alcuni spettacoli Dylan, spesso mi sono chiesto come potesse cantare così bene negli album, mentre lui spesso "grida" e borbotta i suoi testi negli spettacoli dal vivo. Ieri sera a Ginevra ha davvero cantato con il cuore aperto.
So che la parola "perfetto" non combina con Dylan , ma questo spettacolo lo è quasi stato. In alcuni spettacoli passati che ho visto, si poteva dire: "Sì, ma ci ha messo cuore ed anima solo in una o due canzoni" mentre le altre canzoni erano "interessanti" soprattutto perchè lui cambiava la setlist. Questa volta invece non ci sono stati momenti di fiacca, e il mio amico ed io abbiamo avuto la pelle d'oca per quasi tutto lo spettacolo, perché era davvero perfetto. Ho scritto una piccola recensione su questo sito per l'ultimo show di Dylan nel 2011. Si può ancora leggere, come avevo scritto allora, di come avesse "massacrato " alcune canzoni. Bob non ne ha "macellata" nessuna stasera. Avevo incontrato diversi amici nel passato agli shows di Dylan alla Geneva Arena. Avrei voluto che fossero tutti presenti a questo spettacolo del 2013 . Se Bob leggerà questa recensione, vorrei dirgli un grande grazie per aver lasciato fuori dalla setlist "Summer Days " e "Thunder On The Mountain" e di averle sostituite con "High Water" e "Love Sick", scusate se è poco!

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Milano aspettando Bob Dylan - parte 5                                                clicca qui

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Milano aspettando Bob Dylan - parte 6                                                clicca qui

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Milano aspettando Bob Dylan - parte 7                                                clicca qui

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Il ritorno di Bob Dylan Tre sere col guru del rock                                clicca qui

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Bob Dylan, l’icona mondiale del folk-rock a novembre in Italia           clicca qui

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