MAGGIE'S FARM

sito italiano di BOB DYLAN

creato da Michele "Napoleon in rags" Murino  -  curato da Mr.Tambourine

 

 

IN EVIDENZA

 

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Slow Train Band

Sabato 12 luglio 2008 ore 22:00
OSTERIA SAN CARLO
Villa San Carlo
VALGREGHENTINO (LC)

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Mr.AntonDjango's Band in concerto

sabato 12 Luglio - BEFORE Risto Club - Mogliano Veneto (Festa dea bira ovvero "..prove tennniche 'de Redentòr !")
sabato 19 Luglio - Anfiteatro Piazza Aurora - Jesolo Lido (ore 21.15)
 

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UNA NOTA SUL DYLAN LIVE

di Michele "Napoleon in rags"

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CONCERTO BERGAMO RECLAMI

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THERE MUST BE SOME WAY OUT OF HERE - Dylan a Chatillon (18 Giugno 2008)

di Michele "Napoleon in rags"

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THE BLACKSTONES IN CONCERT

tributo al menestrello americano considerato uno dei protagonisti letterari e musicali del XX° secolo

Trevignano Romano . 12 Luglio 2008

lungolago - palco sull'acqua - ore 22.00

special guests : AL DIESAN & PINO TOCCO

come arrivare   

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LE RECENSIONI DEI CONCERTI 2008

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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO

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TUTTE LE CANZONI ESEGUITE NEI TOUR DAL 2000 AL 2008

 

BOB DYLAN - PERCORSI

  BOB DYLAN - PERCORSI Vol.2 - DYLAN AND FRIENDS
di Michele Murino
 

             

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LE NEWS

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Venerdi 11 Luglio 2008

SET LIST: Mérida, Spain - Plaza de Toros - July 10, 2008

1. Watching The River Flow (Bob on keyboard)
2. Lay, Lady, Lay (Bob Dylan on keyboard)
3. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
4. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again (Bob on keyboard)
5. A Hard Rain's A-Gonna Fall (Bob on keyboard)
6. High Water (For Charlie Patton) (Bob on keyboard)
7. Love Sick (Bob on keyboard)
8. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard)
9. Spirit On The Water (Bob on keyboard)
10. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
11. When The Deal Goes Down (Bob on keyboard)
12. Summer Days (Bob on keyboard)
13. Ain't Talkin' (Bob on keyboard)

(encore)
14. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)
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REVIEW:Alicante, Spain - Centro de Tecnificacion - July 2, 2008

by Anne Adkins
Sono venuta al concerto di Alicante con mia figlia . Abbiamo preso il volo mattutino da Coventry (England) e siamo arrivate ad Alicante alla 1,00 . Abbiamo lasciato le nostre cose all’hotel in centro , poi abbiamo preso il bus per il luogo del concerto .Era molto duro dover aspettare sotto il sole cocente . Avevamo anche stabilito di passare pochi giorni al sole spagnolo . Avevo visto Bob Dylan in Birmingham nel 2007 , ma speravo che questa arena fosse stata meglio , e lo era .Devo dire che è stato uno show buonissimo , anche la scelta delle canzoni era azzeccata , tutte le sue canzoni sono buone per me .Ho apprezzato Highway 61 e LARS , la gente gradiva la musica cantando e gridando per Bob .Avevamo un buon posto , proprio dritto in fronte a lui , tutte e due abbiamo gradito molto il concerto , che è stato l’highlight dei nostri pochi giorni in Spagna .Ci sarebbe piaciuto poter andare anche al concerto di Lorca , ma era già sold-out , così per ogni altro concerto spagnolo , e la cosa ci ha creato disappunto , e siamo dovute ritornare in Inghilterra arrabbiate .
Spero di non dover aspettare a lungo pre risentire Dylan suonare la sua meravigliosa musica , e spero anche che continui il tour a lungo , il più a lungo possibile che potrà
(Dean Spencer news)
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Archangel Michael from Nidarosdomen - modelled by Kristofer Leirdal inspired by Bob Dylan's face.

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Anthony Kiedis dei Red Hot Chili Peppers lancia il suo New American Music Festival 2008

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I TEMPI STANNO CAMBIANDO    clicca qui

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VINTAGE NEWS

Wood-stuck in sixties?
di Ernesto De Pascale


Per celebrare i 35 anni del più celebre festival musicale degli anni sessanta, oggi a Woodstock si sostiene la nuova musica e presso il Bearsville Theatre i migliori artisti del New England si esibiscono sotto l’occhio vigile degli eroi della kermesse che si tenne dal 14 al 16 Agosto 1969 presso la proprietà di Max Yasgur.
Ritchie Havens, Country Joe, John Sebastian, Garth Hudson di The Band, il gruppo di Bob Dylan, Melanie e altri di quelli si intrattengono con i componenti delle nuove band con quella dimestichezza e quella confidenza che permise al festival di allora di non tramutarsi in una parata di egocentrici.
Woodstock era e rimane molto più di quei tre giorni e del suo milione di ospiti; era e rimane il centro di un movimento artistico nato nell’ottocento dedito alla scultura, al mosaico del vetro e soprattutto alla pittura con uno stile chiamato Hudson River Valley Painting, dal nome dell’ampio fiume che scende fino a Manhattan i cui landscapes mozzafiato ispirarono molti acquerellisti.
La musica era e, oggi non di meno, resta parte dell’aria che si respira a Woodstock: “un’aria unica e speciale”, come cantavano le parole della canzone che la cantautrice canadese Joni Mitchell scrisse e che divenne inno del festival. Ma quello del 1969 non fu il primo nè l’ultimo di una lunga serie di eventi che oggi si ripetono e che, invece di raccogliere nomi altisonanti, chiama raccolta l’attenzione di tutta la scena underground della costa est.
Il merito del rinnovamento è da ascriversi alla lungimiranza di Albert Grossman, manager di Bob Dylan, che nel millenovecentosettanta per riassettare l’area ancora scossa dall’invasione di troppi giovani munì la zona di teatri, ristoranti, alberghi e impiantò proprio lì una delle, oggi, ultime gloriose stazioni radio indipendenti d’America, WDST, la cui voce è ancora eco delle celebrazioni e punto riferimento per la buona scena musicale emergente.
C’è molta tranquillità e civiltà a Woddstock oggidì: nella piazzetta principale hippies di una volta e della nuova leva s’incontrano, nota di folklore pacifico, ma sono soprattutto le librerie come “the Golden Notebook” con la più completa sezione dedicata alla storia artistica delle Catskills Mountains, l’area boschiva di cui Woodstock fa parte, polmone verde nel New York State, a destare attenzione ed ad attrarre gli studiosi e i turisti.
Alcuni di questi visitatori oggidì danno l’impressione di non sapere cosa stanno cercando e tentano di seguire le tracce invisibili di un percorso che l’America celebra con rispetto e passione, ma senza tante più domande, mentre i più si affaccendano nelle cose artigianali della attività quotidiana poichè Woodstock è la patria di un artigianato ancora alto e maturo dove vince il buon gusto e che vale la pena indagare e scoprire.
Dalle radio delle macchine che attraversano lentamente la piccola cittadina echeggia adesso una vecchia canzone che WDST sta suonando spesso in questi giorni e il cui testo ci ricorda che un artista non si guarda indietro; si intitola “She Belongs to Me”. E’ una canzone scritta e cantata da Bob Dylan, colui che nella piccola comunità dello stato di New York ci arrivò molto prima di quella tre giorni di pace, amore e musica e molto prima se ne andò.
L’unico, guarda caso, che a Woodstock in quel weekend dell’agosto 1969 non ci mise neppure piede ma del quale tutti, oggi qui riuniti, parlano usando i verbi al tempo presente a dimostrazione che lo spirito di anticonformismo di quella estate aleggiava in questa gente già da un pò e non è ancora andato perduto.
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Voi Dylan così non l'avete mai sentito   clicca qui

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Video : Rock in Rio - Just Like Tom Thumb's Blues 2008        clicca qui

 

Giovedi 10 Luglio 2008

Ciao Mr. Tambourine,

dì a Mick, ed a tutti gli altri, che saremo onorati di conoscerli e di trascorrere con loro una serata che sicuramente sarà spettacolare e non solo per la bella cornice del lago di Bracciano.

Guarda, poi, che belle foto "d'epoca" di Bobby!

http://patrishka.wordpress.com/2008/07/05/barry-feinsteins-bob-dylan-portraits/

Un caro saluto
Marina

Fatto , le foto d'epoca sono grandi !! ciao

Mr.Tambourine

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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Giovanni

Fino ad ieri ero molto titubante , riluttante , indeciso se scrivere o no il mio punto di vista .Dylan per me rappresenta il top , il massimo dell’espressione poetica e letteraria applicato alla musica . Ho amato ed amo tutti i suoi dischi , anche i più brutti , ho sempre cercato di trovare in essi il positivo , il momento che fa brillare tutto e ho sempre trovato qualcosa che giustificava l’album . Sappiamo che un artista non può essere sempre al massimo , che tutti hanno degli alti e bassi , e il Maestro non fa eccezzione a questa regola , ma anche nei suoi momenti infelici è sempre stato sopra le righe , sopra gli altri , sopra tutto e tutti . Cito ad esempio Paul McCartney , finiti i Beatles è stato il naufragio peggiore dopo quello del Titanic , dimostrando che il genio era Lennon . McCartney si è dato da fare in questi 38 anni ma non riesco a ricordare nulla di valido uscito dalla sua mente , per intenderci all’altezza di Imagine di Lennon . Questo per dire che per essere grandi e durare nel tempo ci vogliono degli attributi solidi , e Bob ha dimostrato di possederli . E’ stato grande , splendido , unico , irripetibile , di lui ho visto concerti fantastici e concerti inguardabili , ma questo succede a tutti , la serata no è una variabile importante per chi passa la vita sul palco . Io ho un gruppetto di amici coi quali mi diletto a suonicchiare un giorno alla settimana , ma non tutte le volte sono uguali , ci sono sere che andiamo a mille e ci sono sere che piantiamo tutto e andiamo a mangiarci la pizza . Quindi , nella mia piccola esperienza ho capito che non siamo delle macchine , che schiacci il bottone e via , per questo ci sono gli HF , gli iPod e tutte le moderne diavolerie . Ma suonare dal vivo è un’altra cosa , devi “sentire” , devi “vivere” quello che stai suonando , altrimenti la magia non c’è , tutto sparisce come la neve al sole . Per questo ho sempre capito Dylan e accettato i suoi momenti no , per quanto genio è pur sempre umano come me , come tutti , con i suoi momenti si e e quelli no che condizionano il comportamento della gente . Leggo tutto ed ascolto tutto ( nei limiti del possibile ) quello che viene fatto da Bob e quello che viene detto su Bob , e , scusate l’impertinenza , nel sondaggio ho letto cose da far rizzare i peli . Dico questo perchè ieri , alla solita ricerca di filmati , ho scovato due video di “Like a rolling stone” dai concerti spagnoli che fanno rivoltare lo stomaco , una esecuzione da basso-oratorio , un Dylan senza voce che procede a tentoni , che non canta , farfuglia parole e mezze frasi , una cosa non degna del nome e della fama di Bob . Sarà l’età , la stanchezza , il tipo di vita , i troppi concerti , non saprei esattamente dare la colpa a qualcosa di preciso , ma le cose non funzionano più . Lo dico a malincuore , molto a malincuore , ripeto , ho amato ed amo Dylan in tutte le sue peripezie , i suoi esperimenti , i suoi cambiamenti , ma così non lo sopporto proprio , con tutta la buona volontà vedere un video simile è una grande delusione , certo non avrei il coraggio di mostrarlo a qualcuno e dirgli che sta vedendo il più grande artista della storia del rock , ho paura delle espressioni satiriche derivanti da quella vista , e non potendo dare torto a chi le direbbe , dovrei stare zitto ed andarmene con la coda tra le gambe . Io rispetto il passato di Bob ma non capisco il presente ; per questo oggi devo dare atto a Michele e Mr.Tambourine che stanno dicendo il vero , e credo che a loro dispiaccia tanto quanto a me se non di più per questo oggi dico contro , veramente con grande dispiacere , ma il verdetto è : contro !. Guardate il video e capirete quello che voglio dire . “Like a rolling stone” – Bob Dylan ?
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Ciao a tutti , Giovanni.

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Thomas Eckhardt - a simple tribute    clicca qui

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SET LIST: Jérez de la Frontera, Spain - Estadio Municipal Chapín de Jerez - July 8, 2008

1. Leopard-Skin Pill-Box Hat (Bob on keyboard)
2. If You See Her, Say Hello (Bob on keyboard)
3. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
4. Tangled Up In Blue (Bob on keyboard)
5. The Levee's Gonna Break (Bob on keyboard)
6. Mississippi (Bob on keyboard)
7. John Brown (Bob on keyboard)
8. Honest With Me (Bob on keyboard)
9. Girl Of The North Country (Bob on keyboard)
10. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard)
11. Beyond The Horizon (Bob on keyboard)
12. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
13. Nettie Moore (Bob on keyboard)
14. Summer Days (Bob on keyboard)
15. Masters Of War (Bob on keyboard)

(encore)
16. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
17. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)

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REVIEW: Jaén, Andalucia, Spain - Recinto Ferial - July 5, 2008

by Markus Prieur

Siccome non c’erano concerti in Irlanda o nella nostra native Germania ( o in qualunque parte in mezzo )durante questo fine europeo del tour estivo 2008 , mia moglie ed io siamo volati da Cork nel sud della Spagna , per vedere gli shows in Jaen , Jerez e Merida . Dopo aver attraversato piccole vecchie città , passati tra splendenti colline coperte di alberi d’ulivo in questa bella provincia di Jaen , abbiamo imboccato la strada del posto per vedere il nostro primo concerto di Bob Dylan dopo quelli di Dusseldorf e di Francoforte nell’aprile dell’anno scorso .
Non voglio fare una cronaca dettagliata , perchè oggi con internet si può avere la Setlist in tempo reale , anche le registrazioni sul campo , e mi sembra futile redigere una dettagliata rivista dell’avvenimento .
É dal 2000 che scrivo le mie impressioni sui concerti , così continuerò a farlo in questo modo , con la connessione Internet del nostro hotel in Arcos de la frontera , è il sole fuori è bollente !
Fra tutte le canzoni che ho sentito ce n’erano solo due che avevo già sentito negli anni scorsi , ma anche i vecchi cavalli di battaglia suonavano freschi e spumegianti nella seconda fila di fianco agli speakers di sinistra .
La band suonava bene , e devo dire che Tony e specialmente George hanno trasformato quello che è il loro lavoro in un grosso divertimento , è stato un piacere guardarli . Sfortunatamente non ho visto molto di Denny ( ho sentito solamente i suoi brillanti solos , perchè il frontale degli speakers sul palco bloccava la vista , una posizione che domani a Jerez cercherò di evitare .
Canzoni come Rollin’ and tumblin’ e Summer days non sono state esattamente delle perle come avevo sperato , ma questi musicisti le hanno suonate ad un livello abbastanza buono .
Inoltre , a vedere la reazione del pubblico durante le performances “dure” come Highway 61 e Like a rolling stone ho capito una volta ancora che Dylan suonava queste canzoni per il numeroso pubblico e non per quelli come me che avrebbero voluto una delle 37 o 52 versioni . Comunque , la canzoni che mi sono piaciute di più sono state quelle che non avevo ancora sentito , incluse le due più “vecchie” dello show , la mia 7° Ballad of Hollis brown e la mia 6° The lonesome death of Hattie Carrol , della quale non abbiamo sentito le ultime due strofe a causa del microfono che non funzionava.
Inoltre ho gradito molto la mia 8° versione di Moonlight , specialmente il modo in cui Dylan cantava “Mett me” al posto di “Won’t you meet me”.
Le canzoni migliori sono state la terza ,The levee’s gonna break , che avevo sentito due volte l’anno scorso , ma queste sul palco andavano di bene in meglio. Le versioni di studio rimangono per me le migliori canzoni rock registrate da Bob dal 1981 , e a mio giudizio questa canzone è la più bella canzone rock da molto tempo nell’ odierno Dylan tour .
La seconda è stata la canzone numero 7 , Workingman blues #2 , ona delle mie canzoni favorite di Modern Times , che non avevo mai sentito dal vivo e che speravo di sentire in una di questi tre concerti in Spagna . Ho sentito ed apprezzato diverse versioni di questa gemma e scaricato molti mp3 da notdarkyet.org , e sono contento di essere stato testimone di persona di questa straordinaria versione di questo capolavoro .
Le altre canzoni non hanno raggiunto il picco di questa canzone , e dopo quella non mi aspettavo niente di meglio.
Continuando , la canzone numero 15 , un’altra delle canzoni che non avevo mai sentito e visto dal vivo , una delle mie favorite di Moder Times , e che speravo di vedere , è stata Ain’t Talkin’ , in una spumeggiante versione , come Bob aveva fatto nei precedenti show .Avevo sentito molte versioni di questo pezzo e aspettavo questa esperienza “live”, ma , stando di fronte al più grande artista vivente che cantava questo meraviglioso capolavoro è stata una esperienza completamente differente . La versione di Bob e della dua band è stata semplicemente straordinaria . Esaminando le performances dal vivo su ogni palco , niente è stato migliore di questa .

Markus Prieur
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LORCA : Le foto di Mandy Spencer

 

 

 

 

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VIDEO : Altri due filmati di Mandy Spencer del concerto di Lorca

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Mercoledi 9 Luglio 2008

THE BLACKSTONES A TREVIGNANO - Palco sull'acqua   clicca qui

Caspita Mr. Tambourine che onore essere richiesta come fotografa e recensore dei BLACKSTONES!
Dì pure a Mick che può contare su di me, nei limiti delle mie capacità, si intende.
Comunque, per ogni evenienza ci sarà anche il mio adorato compagno a porre rimedio ai guai che combino io: è lui il fotografo in famiglia (non professionista si intende)!
Per l'impegno, però, perlomeno mi merito una pass per il backstage e un bel posto in prima fila riservato ai Maggiesfarmers ! :o))))))))
E poi come premio per la buona volontà posso stringere la mano ai componenti della band? Prova a chiedere a Mick.

Scherzi a parte, sarà un vero piacere esserci ed avere l'opportunità di sentire il gruppo. Magari fai capolino pure tu? Prometto di non rivelare la tua identità se ti mostrerai con nome carne ed ossa. Ed io mantengo le promesse.

Ed infine, se ci sono altri amici della farm in giro sabato sera, battano un colpo se gli fa piacere!

Un caro saluto
Marina

Cara Marina , ho parlato ora con Mick , ti aspettano sabato pomeriggio verso le sei , orario del sound-check , per conoscere te ed il tuo adorato , magari mangiare una pizza insieme prima dello show , conoscerai anche Al Diesan e Pino Tocco e , se non hai mai sentito Al , resterai a bocca aperta ! Mick era particolarmente contento per le fotografie , in questa occasione non ci sarà Antonietta , la loro fotografa ufficiale , quindi voi farete le foto per il sito dei Blackstones e per Maggie's Farm .

Io non potrò esserci perchè , in quanto detenuto , non ho diritto ad alcuna licenza premio , anzi , sento ancora odore di isolamento , il direttore non ha gradito le mie ulteriori dichiarazioni su Bob !!! Rimango in attesa della tua recensione , buon divertimento !!!

Mr.Tambourine

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VIDEO : BOB DYLAN PLAY IN LORCA , SPAIN - 4th July 2008

filmed by Mandy Spencer

click here

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REVIEW: Lorca, Spain - Plaza de Toros - July 4, 2008

by Iris Seifert

A causa di una gomma bucata sulla via per Bergamo, ho dovuto rimandare il concerto e aspettare di vedere Dylan a Lorca, in Spagna… ma non c’è niente di meglio di una fresca brezza serale in una calda giornata estiva per un momento di grande musica!
Camminando vicino alla piazza prima dello show ho notato le grandi ville coi giardini curati, mentre dall’altra parte del fiume (che in realtà non era altro che un letto prosciugato) la situazione non era così lussuosa: le casette piccole, con le porte aperte, signore anziane sedute sul ciglio della strada per scampare al caldo soffocante dei loro soggiorni, mangiando semi di girasole, fragranze di lavanda e alberi dai fiori gialli…
Adiacente al Bull Ring c’era anche la bellissima Plaza Infantil, un parco giochi per i bambini, con molte giostre, una fontana, un’uccelliera con magnifici fringuelli, canarini, parrocchetti ecc… e un mini-stagno con tartarughe e delle bellissime anatre che mi ricordavano i bei tempi nel Minnesota.
Il posto ha preso vita dopo le 7 di sera, quando il caldo si è spezzato; allora ragazzi di tutte le età, genitori, coppie di anziani si sono riversati nel parco.
Nell’uccelliera un parrocchetto un po’ diverso dagli altri (turchese con sfumature azzurro e giallo) è volato su un ramo e ha cominciato a cinguettare: mi è venuto in mente un vecchio testo di Dylan “the bird on the fence is singing a song just for me at his own expense”…
E così è come mi è sembrato il concerto stasera: Mr Dylan è venuto fuori con una camicia verde-turchese sotto la sua giacca nera e dopo il primo verso gracchiante la sua voce ha urlato “everybody must get stoned”. Una delle cose migliori di stasera è stata senz’altro l’armonica di Dylan: sembrava piena d’anima e di cuore.
Dopo “Trying to get to heaven before they close the door” e una superba versione di “Moonlight”, per non parlare di “Spirit on the Water”, come di “When the deal goes down”, ho pensato: <<Se ora suona “Ain't talking'”, pe me la serata è completa!>> e -guarda caso- quella è stato proprio la canzone successiva!!
Altra highlight della serata è stata “Stuck inside a Mobile”, con il suo "Ohhhh Maaaamaaaa, can this really
beee the eeend?" che mi ha davvero fatto rabbrividire!
Alcuni testi sembravano modificati (forse per sbaglio) e il più inusuale è stato "we look the same, we even dress alike" da “Moonlight”, che ha toccato nel vivo l’audience.
Dopo tutto questo: è giusto elogiare Mr Dylan e la sua band per la loro performance al top!
Mr. Freeman ha avuto una serata splendida con grandi solos e duetti con l’organo, su tutto tranne che su “Ain't talkin'”, dove l’input era troppo forte per una canzone così delicata e Mr. Heron avrebbe meritato un po’ più di spazio… gli altri strumenti sono tutti degni di complimenti: l’eccellente ritmo di Mr. Recile e il basso portante di Mr. Garnier (seduto su una sedia a causa del mal di schiena). È stato bello anche sentire un po’ di sassofono stasera…
La serata avrebbe potuto andare avanti per sempre, ma era ora di tornare a New York City, non perché ne avessi abbastanza, “because there can't be enough”!

(Dean Spencer News)

Dedicato a Thomas Eckhardt
“Hope they haven’t closed the door yet”
R.I.P. from Maggie’s Farm

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BOB DYLAN A TEMPO DI JAZZ , APPLAUSI NELLA CAPITALE    clicca qui

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PRESENTATO LO SPETTACOLO JAZZ "LIKE A BOB DYLAN"      clicca qui

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Video : Jakob Dylan - Letterman    clicca qui

 

Martedi 8 Luglio 2008

SET LIST: Arganda del Rey, Spain - Rock in Rio '08 Music Festival -
Ciudad del Rock - July 6, 2008


1. Rainy Day Women #12 & 35 (Bob on keyboard)
2. It Ain't Me, Babe (Bob on keyboard)
3. Just Like Tom Thumb's Blues (Bob on keyboard)
4. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
5. Just Like A Woman (Bob on keyboard)
6. High Water (For Charlie Patton) (Bob on keyboard)
7. Tryin' To Get To Heaven (Bob on keyboard)
8. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard)
9. Spirit On The Water (Bob on keyboard)
10. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
11. Nettie Moore (Bob on keyboard)
12. Summer Days (Bob on keyboard)
13. Ballad Of A Thin Man (Bob on keyboard)

(encore)
14. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
15. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)

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Stelle  cadenti : Bob Dylan a Trento     clicca qui      ______________________________________________________________                                                                     

Di Bob Dylan hanno detto:
 

“E’ un personaggio sublime, che ha attraversato tutta la musica pop e rock senza perdere di vista la sua poetica, il vero motivo per cui rimarrà famoso per sempre”. (Pete Seeger)

“Ha sempre come una lampadina accesa negli occhi. La prima volta che ci siamo visti mi ha detto: “devi fare soltanto quello che vuoi tu; manda a quel paese discografici e parassiti”. (John Lennon)

“Un vero bastardo, ma di quelli a cui non puoi resistere”. (Martin Scorsese)

“Filmammo Don’t Look Back, sul suo tour in America, nel 1965, con un sacco di gente attorno. Lui era silenzioso, e parlava soltanto per ottenere reazioni forti. Poi però si metteva in un angolo col suo manager, Albert Grossman, e diceva piano “sto impazzendo, ho bisogno di andare via da qui”. Insomma, un genio provocatore sull’orlo di un esaurimento nervoso”. (D.A.Pennebaker)

“La cosa più importante per Dylan è Dylan. Non ci sono cause civili, conflitti sociali o morali che tengono. Si muove tutto attraverso la sua curiosità”. (Joan Baez)

“Con i Maestri non si discute: si può solo seguirli. Ho avuto l’onore di stare al fianco di Dylan abbastanza a lungo per dire che è un genio e un grande artista”. (Robbie Robertson, The Band)

“Ha dato al rock la spinta per diventare un’arte, senza mezze misure” (Jerry Garcia, Grateful Dead)

“Senza Dylan niente sogno americano in musica”. (Tom Petty)

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Video :Dylan sings Elvis - Anyway You Want Me / Mystery Train    clicca qui

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Another side of Jakob Dylan                        clicca qui

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Francesco De Gregori : Battere e levare     clicca qui

 

Lunedi 7 Luglio 2008

Talking Bob Dylan Blues - Parte 413 -   clicca qui

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UNA NOTA SUL DYLAN LIVE
 

di Michele "Napoleon in rags"

ho ricevuto molte mail di dylaniani che dopo aver letto il mio pezzo sul dylan di
chatillon si sono detti sorpresi per la mia aspra critica e mi hanno
detto che non si aspettavano da me un simile tradimento, tu quoque
napoleon e cose simili. ora voglio precisare che il fatto che io abbia
creato mf non significa che debba farmi piacere bob qualsiasi cosa egli
faccia se c'è uno che lo ha sempre esaltato direi che sono io, ma solo
quando mi esaltava... non è che sono obbligato ad esaltarlo solo
perchè si presume che sia quello che debba fare in quanto titolare di
mf... non dovrebbe essere così che funzionano le cose?
cioè non si presume che uno debba scrivere quello che pensa e non quello che gli
altri suppongano che debba scrivere in virtù di una specie di santa missione?
a parte il fatto che il mio pezzo mi è sembrato fin troppo
buono dopo aver letto quello di mr. tambourine :o) voglio ribadire che
a me il bob attuale piace moltissimo modern times lo reputo un album
splendido pieno di grandi pezzi e di tre capolavori assoluti come ain't talkin' workingman's
blues e nettie moore e con pezzi meravigliosi come thunder spirit e deal
"love and theft" è uno dei miei dischi preferiti di tutta la carriera di bob
masked and anonymous lo reputo un capolavoro (credo che siamo solo io e vites a pensarla così ma tant'è)
chronicles è forse il mio libro preferito insieme alla bibbia e alla divina commedia :o)
ttrhwyhbd la reputo una trasmissione stratosferica e parliamo di dischi, film, libri e programmi radiofonici degli ultimi
anni quindi se c'è uno che non rimpiange il dylan degli anni sessanta o
settanta quell'uno sono io ma sul discorso live non ci sono santi per me
lo show è fiacco fiacco fiacco fiacco... l'ho già detto fiacco? la
band è prevedibile scontata già vista rivista cotta stracotta non dà
emozione alcuna se non a sprazzi molto molto pochi... bob non canta,
parla rappa recita quasi... a questo punto forse farebbe bene a
recitare i versi con la voce di ttrhwyhbd, darebbe più emozioni (a me, parlo!)
visivamente lo show è stantio rancido statico fermo morto
sepolto putrefatto... le figure sul palco sembrano di volta in volta o
manichini o sagome di cartone o zombi appena usciti dalle tombe le
canzoni sono sempre quelle, le setlist sono stantie stantie stantie
sembrano dei cibi precotti surgelati e scongelati poi ricongelati e
scongelati alla tappa successiva e la prova che se vuole bob può fare
qualsiasi pezzo e non è obbligato a fare i soliti perchè "ormai sanno fare solo quelli" ce l'ha
data qualche giorno fa quando ha fatto handy dandy (handy dandy !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)
(al prossimo che mi dice che bob non può fare più certi pezzi perchè non li
conosce non se li ricorda o perchè la band non li sa o non li sente
più suoi gli mollo un cartone che lo stendo lì morto (ha fatto handy dandy!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! quale altra caxxo di
prova volete per capire che può fare tutto SE VUOLE!) ha fatto handy dandy handy dandy
handy dandy sugar and candy... !!!!) a me mi sa che ci prende anche per il cxxo bob! :o)
poi la pianola non va non va non va proprio più... buttala via bob!!! :o) forse non è mai andata in realtà ma adesso
davvero non va più... piuttosto mettiti a suonare il sax tenore come facesti in quel concerto in passato... (era il 19 novembre dell'81 per
chi non se lo ricorda)...una persona che ha visto con me bob a chatillon ha poi visto Bruce a milano
beh mi ha detto (ed è uno che ama bob intendiamoci) che non c'è proprio paragone, ma proprio non c'è non
c'è non c'è non c'è non c'è non c'è non c'è non c'è (avete capito che non c'è?)
altro pianeta, altro livello, altre emozioni... roba da paragonare un triciclo senza ruote con un jumbo jet...
mi ha detto che è passato dall'apatia del concerto di bob all'esaltazione assoluta per
quello del boss (che a lui tra l'altro non piace nemmeno particolarmente, figuriamoci)
a chatillon c'era gente buttata sul prato che, mentre bob suonava, beveva mangiava giocava a carte... ho visto
gente che si è stesa ad un certo punto e si è fatta un riposino... ho
visto code interminabili al banco della birra... ho visto coppie che si
baciavano e tra un po' si mettevano a scopare tanto erano
interessate al concerto... ho visto gente che dopo poche canzoni si è
messa a gironzolare sul prato uscendo dalla massa e si è messa a
chiacchierare dei caxxi loro... ho visto persino una signora che a
metà concerto si è messa a leggere la gazzetta dello sport (giuro!) e
ho visto un uomo che a un certo punto ha pensato bene di tagliarsi le
unghie dei piedi (stragiuro!) in fondo quale momento migliore se non un concerto di bob...?
alla fine di ogni canzone cercavo di valutare la risposta del pubblico e sentivo solo i soliti fiacchi applausi degli
irriducibili (fiacchi perchè comunque pochi ovviamente) e gli altri li
vedevo applaudire solo perchè si presume che alla fine di una canzone si debba
applaudire e quindi si dicevano "beh ora ci si aspetta che
noi si applauda e allora tanto vale che si applauda davvero perchè se
non si applaude qualcuno potrebbe pensare che noi non ci si stia
divertendo e quindi siccome si è speso un bel po' di euro forse è il
caso che noi si applauda così tutti potranno pensare che non è così...
del resto non sapranno mai davvero perchè noi si applaude e allora tanto vale che si applauda"...
questo è quello che ho visto io... se voi avete visto altro non so cosa dirvi... io posso parlare solo per me
stesso (e infatti facevo precedere il mio pezzo dalla frase "scrivo queste osservazioni senza pretesa di verità... sono solo mie
impressioni personalissime quindi prendetele come volete ma non come qualcosa di anche solo vagamente autorevole... ")
poi naturalmente nel mio pezzo ho estremizzato perchè a chatillon ci sono state anche cose
buone (e ci mancherebbe che su diciassette pezzi bob fosse stato
capace di dare solo apatia e disinteresse!!!) ma talmente poche e
talmente a sprazzi che di certo non bastano vista la caratura del
personaggio di cui stiamo parlando (il più grande artista della musica
leggera vivente imho) e allo stesso modo non è che tutti abbiano
provato noia... di certo molti hanno anche gradito però mi piacerebbe fare una
statistica e conoscere le esatte percentuali (il che è impossibile naturalmente)
per me bob deve rimettersi in gioco so che non è facile a 67 anni ma lui è talmente il più grande di tutti che ce
la può fare... per me deve buttare via tutto e rifare uno show
completamente nuovo... questo ha già dato... è stato anche uno show
bello in passato ma ora non lo è più... se c'è uno che ci ha insegnato
che le cose cambiano è bob... allora cambi e si decida a rischiare di
nuovo. a rimettersi in gioco... a tentare la sfida... a trovare nuovi
stimoli e nuove avventure... a dimostrare che può di nuovo sorprendere
tutti anche sul palco e ridare quelle emozioni che (a me) a chatillon non ha dato.
insomma io ho scritto quello che penso... non posso dire
che il dylan live di oggi mi piace solo per l'affetto che provo per bob... o si?
 

ps: ha fatto handy dandy!!!!!!
madonnina del mio cuore... ha fatto handy dandy!!! no no io gli ficco un cartone a chi da oggi in poi mi dice...

Michele "Napoleon in rags"

Bob Dylan  Handy Dandy video  clicca qui

 

Permettetemi di aggiungere qualche riga alle parole di Michele . E’ vero , dannatamente vero , nessuno ha fatto più di Michele per far conoscere Dylan più profondamente alla gente . Michele ha lavorato 10 anni per queste persone , impegnando il suo tempo , il suo portafoglio , la sua persona , la sua mente in un lavoro che ha pochi eguali su tutto il WEB , creando e sviluppando un sito come Maggie’s Farm che per ampiezza , ricchezza di notizie , approfondimenti , ed argomenti trattati lo colloca ai primi posti fra i siti Dylaniani , un sito che oggi è arrivato ad avere 3.500 pagine piene di ogni più piccola cosa riguardante Dylan , un sito meraviglioso , con visitatori altrettanto meravigliosi , competenti o meno , che attraverso la lettura ed il dialogo instaurati da Michele hanno potuto conoscere Dylan e soprattutto la sua opera nei minimi particolari , nei dettagli più insignificanti , raccolti giorno per giorno con certosina pazienza . Michele è una persona eccezzionale , con una memoria prodigiosa per tutto quello che riguarda Bob , lui sa tutto , può parlare di tutto con competenza , e sinceramente , da quando lo seguo e lo frequento non l’ho mai sentito parlare a vanvera , specialmente quando si trattava di Bob . Credo che le osservazioni odierne di Michele siano sacrosante , anche se apparentemente sembrano contro , ma vi posso garantire che non è così , nessuno è più pro-Dylan di Michele , Maggie’s Farm stà a dimostrarlo . Che questo tour sia arrivato da almeno tre anni alla frutta è più che evidente , com’è evidente che Bob prima o poi debba dare una sterzata ed indirizzarlo verso un’altra direzione e con un’altra sostanza , Bob è quello che ci ha insegnato a stupire , ad andare controcorrente ,  a dire le cose come sono , senza peli sulla lingua , senza riverenza per nessuno , pane al pane e vino al vino , “take it or leave it” dicono gli americani , e gli americani , nell’arco di questi 50 anni hanno detto “ Take it “! Ma ora le ruote cigolano, il treno si stà fermando , Dylan non ci stupisce più , il più delle volte annoia con questi concerti , non tutta colpa sua , la band fa del suo meglio per mantenere inalterata questa triste situazione . Michele lo sta dicendo da diverso tempo , ora la sua voce si è fatta più forte , la capacità di tollerare certe esibizioni che non sanno ne di carne ne di pesce si avvicina pericolosamente allo zero . Michele vorrebbe che Dylan si fermasse prima che sia il pubblico a fermarlo , e se Bob continua su questa strada prima o poi succederà . Michele non vuol essere la Cassandra Dylaniana , ma il giorno che succederà lui avrà avuto ragione . Non sò quanto tempo bisognerà aspettare , ma prima o poi qualcuno o qualcosa fermerà questo tour difficile da capire , con un Dylan ancora più difficile da giustificare . Certo , noi non sappiamo e non sapremo mai le ragioni di queste scelte , ma questo non vuol dire che dobbiamo farci andare tutto bene come se niente fosse . Immaginate un fan di Elton John che improvvisamente vede il suo idolo presentarsi sul palco con la chitarra a tracolla invece del solito grand piano , reazione ? Penso che si scatenerebbe la bufera su Elton , sbaglio ? I nostri fans hanno tollerato Bob alla tastiera , ma non confondiamoci , hanno tollerato e non gradito quella che sembra una decisione di Bob senza senso . Dylan è un grande musicista , per me e per molti altri il più grande , ma non è mai stato e non sarà mai un grande strumentista , quindi dietro la pianola sembra ridicolo . I concerti italiani hanno detto fondamentalmente tre cose : Grande interesse da parte dei media , poco entusiasmo da parte dei fans , gran casino da parte delle organizzazioni . Ho voluto il sondaggio pro e contro Dylan proprio per tastare il polso degli umori dei diversi tipi di fans , il sondaggio stà andando bene , avete risposto con il vostro pensiero , ed io vorrei che il numero di quelli che scrivono al sondaggio aumentasse ancora , non volevo sentire soltanto la voce dei compiacenti perchè le recensioni di Bob Links non mi hanno mai convinto ( a proposito , sono cinque concerti che su Bob Link non appaiono recensioni , la cosa non fa pensare ?) , mi convincono di più le vostre cronache dei concerti italiani , sincere e crude a volte , ma estremamente reali . Poi ci stà tutto, chi accetta , chi rifiuta , chi contesta , chi loda , il diritto alla libera espressione è rispettato in pieno da Maggie's Farm , ma quello che vien fuori dal sondaggio è una sensazione di tristezza , di rimpianto , di una voglia di cambiamento , di una necessità di cambiamento , dalle vostre parole , pro o contro , si capisce che tutti vorrebbero vedere un Dylan diverso da quello che si presenta sul palco, e su questo non ci piove . Bob , “You ain’t goin' nowhere” suggeriscono le parole di Michele , come dargli torto ?
Mr. Tambourine

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Video : you ain't goin' nowhere - Earl Scruggs & The Byrds   clicca qui

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SET LIST: Jaén, Andalucia, Spain - Estadio Municipal Chapín de Jerez - July 5, 2008

1. Watching The River Flow (Bob on keyboard)
2. Lay, Lady, Lay (Bob on keyboard)
3. The Levee's Gonna Break (Bob on keyboard)
4. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again (Bob on keyboard)
5. Moonlight (Bob on keyboard)
6. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
7. Workingman's Blues #2 (Bob on keyboard)
8. Things Have Changed (Bob on keyboard)
9. The Lonesome Death Of Hattie Carroll (Bob on keyboard)
10. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard)
11. Spirit On The Water (Bob on keyboard)
12. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
13. Ballad Of Hollis Brown (Bob on keyboard)
14. Summer Days (Bob on keyboard)
15. Ain't Talkin' (Bob on keyboard)

(encore)
16. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
17. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)

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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Matteo

Ciao Tambourine. Anche io mi esprimo circa La questione.

Quest'anno non sono andato. Non sono andato per tanti motivi, ma essenzialmente per uno solo: ho trovato gli ultimi concerti del Nostro molto noiosi, a tratti irritanti.
Il mio primo concerto fu nel '89 e ne rimasi completamente sconvolto positivamente. Poi via via esibizioni a volte meno entusiasmanti come nella mia Genova'92, convincenti come a Torino nel '98, salvati solo sul finale dopo una battaglia tra Dylan stanco e Dylan Dylan come a Brescia e La Spezia 2001, sopraffini come San Remo '94. E altri concerti ancora con i loro alti e bassi. Fino a Milano 2002, l'ultimo decente concerto di Bob che ho avuto la fortuna di vedere. Ripensandoci però, di quella sera, ricordo in particolar modo il sound della band che forse aveva raggiunto il suo apice in quella formazione. Lui, il nostro Bob non aveva brillato per emozioni o tensioni particolari. Da quel momento ha cominciato a succedere ciò che mai mi sarei aspettato succedesse ad un concerto di Dylan: la noia si è fatta strada e spesso ha regnato quasi incontrastata. Noia a Como nel 200(4)?, al Forum nel 2005, infastidito dal mio idolo, mi sono andato a fare una birra durante Stuck inside of mobile, sempre a Milano nel 2007 ho ascoltato una band che potrebbe tranquillamente suonare in un qualsiasi locale cittadino senza suscitare particolari entusiasmi. Ho anche ascoltato la già insopportabile pianolina di Bob resa ancora più insopportabile da Colui che la suona. Che dire poi delle scalette? A parte la già citata mancanza di interi dischi-capolavoro, ma come si fa a fare da anni e anni sempre le stesse due canzoni come bis finale? Quello che mi chiedo io a riguardo è:" ma se mi annoio io che ti vedo una volta all'anno, ma come fai a non annoiarti tu che le suoni tutte le sere?" Mistero della fede..
In poche parole trovo che il Dylan che rendeva unici i suoi concerti non esista praticamente più. Una volta ci sapeva tenere sul filo assieme a lui. Avevamo paura che potesse cadere da un momento all'altro, durante un assolo di armonica, durante una strofa, poi ci prendeva per mano e ci portava in salvo dimostrandoci che solo lui lo sapeva fare. E la magia si ripeteva! Scontroso, energico, depresso, arrabbiato, romantico, sofferente e in cerca di ispirazione.. Tutto questo è stato sostituito da un unica versione appiattita di quel che conoscevamo. La band che lo accompagna è assolutamente in sintonia con il suo leader, il sound che produce è falsamente raffinato.
Non credo che la causa di questo declino sia da imputarsi all'età: ho visto su youtube alcuni spezzoni di Neil Young a Verona: quello si lancia per terra durante gli assoli. Non che questo voglia dire matematica qualità, però almeno il cuore quello di sicuro c'è ancora. E la voce? O meglio il cantato, le interpretazioni? Mi capita spesso di ascoltare gli ultimi dischi di Johnny Cash, sono dischi di cover, quindi si tratta di pura interpretazione e registrati negli ultimi anni della sua vita malata. Quanta emozione nella voce del caro Johnny.. Quella emozione che da anni è scomparsa nella voce del suo amico Bob.
Spesso mi sono chiesto il perchè di questo insistere nella tournee infinita e di risposte certe ovviamente non ce ne sono. Solo supposizioni: la fuga da se stesso, l'autocondanna ad essere un musicista errante, l'espiazione per aver mandato a puttane la sua vita privata, il non rendersi conto..Il numero di concerti, quello invece potrebbe essere una causa, per lui ormai salire su un palco probabilmente ha la stessa valenza che può avere per noi salire sulla nostra automobile e metterla in moto. Forse, se si limitasse ad un concerto od ad un tour ogni tanto, la vecchia fiamma si potrebbe riccendere, ma si sa il tempo passa..e nessuno può prevedere il futuro, nemmeno Dylan.
Insomma quest'anno, per la prima volta dal 1989, ho passato la mano e come si può facilmente intuire io voto pollice verso.
Proprio mentre scrivo quest'ultima riga (quella del pollice verso) la radio (lifegate) malignamente ci mette del suo e imprime un fin troppo severo sigillo a questa lettera, facendo partire "Meet me in the morning". Mmmm quanta rabbia nel cantare "Look at the sun sinkin' like a ship"
Matteo

 

Domenica 6 Luglio 2008

SET LIST: Lorca, Spain - Plaza de Toros - July 4, 2008

1. Rainy Day Women #12 & 35 (Bob on keyboard)
2. Don't Think Twice, It's All Right (Bob on keyboard)
3. Just Like Tom Thumb's Blues (Bob on keyboard)
4. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
5. Tryin' To Get To Heaven (Bob on keyboard)
6. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again (Bob on keyboard)
7. Moonlight (Bob on keyboard)
8. Honest With Me (Bob on keyboard)
9. Desolation Row (Bob on keyboard)
10. High Water (For Charlie Patton) (Bob on keyboard)
11. Spirit On The Water (Bob on keyboard)
12. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
13. When The Deal Goes Down (Bob on keyboard)
14. Summer Days (Bob on keyboard)
15. Ain't Talkin' (Bob on keyboard)

(encore)
16. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
17. Blowin' In The Wind (Bob on keyboard)

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DYLAN E' MORTO , ONORE A DYLAN

A fine maggio ho visto Bob Dylan in concerto a Bergamo.
E perchè ne parlo solo ora? Perché ho avuto l'occasione di scambiare quattro chiacchiere con qualcuno al riguardo, perchè ho trovato due minuti per scrivere a tal proposito sul forum dei Res Rei, perchè mi sono confrontato anche con altri che a questo concerto c'erano e che condividono le mie banali ma sincere riflessioni, perchè ho giusto due minuti da perdere e altro non voglio perdere per un tale concerto.
Cominciamo subito a dire che mi è parso un concerto abbastanza onesto, anche se sicuramente breve. Il primo problema credo sia a mio parere, da quello che ho sentito, il sound del nostro eroe: rimasto esattamente quello di 10 - 15 (20!) anni fa. O meglio questo è il MIO primo problema, a quanto pare quasi nessuno dei suoi fans ritiene che questo lo sia. Ma lasciatemi spiegare il mio punto di vista.
10 - 15 anni mi sembrano un pò troppi per pensare che la sua poetica non si sia spostata di una virgola. Sia nel canto (ok, è un eufemismo), ma soprattuto nella musica. Non bisogna stravolgersi, ma a volte basterebbe avere il coraggio di osare con qualche passo "diverso".
E penso al "Ghost..." di Springsteen. O al "Live in dublin" dello stesso. Due produzioni assolutamente springsteeniane, ma comunque innovative per lo stesso personaggio.
Meglio che non parli perchè forse nemmeno la mia "poetica artistica" sta cambiando, ma c'è anche da dire che è difficile farla cambiare se non puoi vivere appieno la tua arte e questo non significa nemmeno fare il professionsita, oberato di allievi e impossibilitato nel fare qualsivoglia cosa a causa del poco tempo e dei soliti grattacapi musicali.
Silenzio, tempo libero, scambi artistici, letture, visioni, ascolti e viaggi. Questo come minimo è il bagaglio necessario.
Se non li hai è dura cambiare poetica, agire sul confronto, camminare.
E chi ha la possibilità di possedere questo bagaglio, di viverlo, sfruttarlo e non lo fa, scusate, ma a me suona come il peggiore degli svogliati.
Lode e onore a Bob Dylan, ma resto convinto che l'harakiri dei Samurai a questi livelli è il massimo. Se sai di non poter dire più nulla, di essere arrivato al tuo apice, forse è meglio... certo SE lo sai di non poter dire nulla. Se ti accontenti di sfracellare le tue vecchie song con nuovi arrangiamenti che nuovi non sono, che suonano falsamente d'alta classe, ma che denunciano una scarsità assoluta di prove (e ci può anche stare, basta che non si capisca), improvvisazioni imbarazzanti (parto io, parti tu, partiamo insieme? Boh, tanto a questi va bene tutto...), questa facciamola lentissima (si semplicemente lentissima), "like a rolling..." me tocca farla, ma almeno rendiamola irriconoscibile e altre varie amenità.
Concedetemi, alla luce di questo discorso di bassa lega, un'ultima considerazione: il cammino dell'arte è fatto di costante crescita e non posso pensare che uno, che ne so, come Pollini si senta arrivato! Uno che fa arte non può sentirsi arrivato, ma deve voler proseguire, continuare, perseverare, perseguire, camminare.
A me il buon Bob mi ha dato la sensazione di uno che ha smesso di camminare (almeno) 10 anni fa. Con buona pace dei suoi adepti che ritengono che qualsiasi cosa faccia è fatta da un semideo orfeico, intoccabile e inavvicinabile.
Ha tutto il diritto d'essere tale, di sentirsi tale, di fermarsi, di rendersi intoccabile, inavvicinabile. Come io ho il diritto di dire che mi dispiace vedere questo artista che non ha voglia di dire nulla e che se dice qualcosa, lo dice a sé stesso. E cioè che se l'arte è comunicazione quando questa manca arte non è. E se la comunicazione avviene solo con sé stessi è arte mancata, presunta, inconclusa perchè in questo caso non esiste quella caratteristica a mio avviso fondante e cioè la carità con la quale ci si dona, attraverso questa presunta arte. Ne ho già scritto spesso, ed eccoci finalmente con un pò di pratica.
Ho anche il diritto di sentirmi trattato malamente, come una pezza da piedi buona solo a sganciare i 50 euro necessari per ascoltare certe prodezze sulla tastiera (ehm) e a vedere quanto il principe non abbia più vogliadi cantarsi. E questo, concedetemelo, lo si vede lontano 100 metri e cioè più o meno la distanza che separava la mia persona insignificante con la sua importante figura, china sul microfono e svogliata come solo le migliori star sanno essere...
All'uscita un caro amico incontrato per caso, fanatico di Dylan, mi dice: "beh dai, un concerto onesto, stessa scaletta di tre anni fa"... cioè fatemi capire: stessa scaletta? Medesime canzoni di tre (dico tre) anni fa?! Non dico di fare come Springsteen che la cambia ad ogni spiffero di vento o sussurro di fan, ma questo è proprio il massimo.
Mi rompo le balle io a fare un concerto acustico uguale all'altro a distanza di un mesetto (anche più), mi immagino uno che fa una tournè. Però anche questo, scusate, mi pare una bella prova di pigrizia.
Alla fine il sottoscritto, accompagnato da una amica fidata pisana (per fortuna c'era lei, almeno mi sono divertito) siamo andati ad un pub ancora aperto per cena (tanto era prestissimo...). Qui la barista ha messo sull'impianto del locale "Desire" di Dylan.
Tutto il disco.
L'abbiamo riascoltato dall'inizio alla fine.
Beh, grazie Bob per tutto quello che hai fatto.
Che HAI fatto.
L'importanza del verbo nella lingua italiana...

PS: inutile dire come hanno recensito "l'evento" i giornali locali. Si vede che sono abituati a farsi trattare in un certo modo.

(fonte http://mauroghilardini.splinder.com/post/17673519/Dylan+è+morto )
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Gli anni Sessanta a New York raccontati dalla musa di Bob Dylan     clicca qui

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Video : Sheryl Crow And Friends - Mississipi    clicca qui

Video : Bob Dylan - Mississipi   clicca qui

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Sir Paul McCartney racconta le ultime parole scambiate con l’amico George Harrison
 

01/07/2008


Paul McCartney ha raccontato gli ultimi momenti toccanti trascorsi con George Harrison, pochi giorni prima che quest’ultimo morisse di cancro a novembre del 2001, all’età di 58 anni.
Macca, 66 anni, rivela come lui e l’ex compagno di band si siano tenuti per mano e abbiano scherzato sui vecchi tempi, mentre George stava sdraiato, tremendamente malato.
Sul giornale “Uncut”, in un tributo di 13 pagine al chitarrista dei Beatles, McCartney dice: <<Ci siamo tenuti la mano. E’ buffo, anche in un’amicizia profonda come la nostra, da uomini non ci si terrebbe mai per mano! Ma è stato bellissimo. Sono stato seduto con lui per qualche ora mentre era sotto trattamento, appena fuori da New York. Era circa a 10 giorni dalla sua morte, molto malato. Ma è stato stupendo, davvero stupendo, e gli anni passati ci sono volati davanti agli occhi. È stato bello, come se stessimo sognando. Lui era per me come un fratellino, perché lo conoscevo da una vita>>.
McCartney ha parlato anche di una delle litigate con Harrison riguardo alla registrazione di uno dei più grandi successi dei Beatles.
Dice: <<Ciò che credo sia successo è che ho cominciato a dare sui nervi a George. Un primo esempio risale a quando stavamo facendo Hey Jude. George cominciò a rispondere ai miei vocals con la sua chitarra. Stava riempiendo tutti gli spazi vuoti. Allora cosa gli dici? “Ehm, scusa, ti dispiace?” la devi mettere giù in modo diplomatico, ma devi dire “Non voglio quella versione nell’arrangiamento”. E, certamente, in quel caso si sarà irritato>>.

(Dean Spencer News)

 

Sabato 5 Luglio 2008

IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Francesco

Ciao a tutti,
complimenti per il sito,un vero punto di riferimento,per chi come me ama Dylan da sempre.
Adoro Dylan.Il che vuol dire che io amo la sua musica,la preferisco a quella di altri come a volte preferisco quella degli altri alla sua.Amo Dylan meno di quanto amo me stesso!Insomma,non pratico decisamente il culto della personalità.
Credo sia questo il punto della questione.
Già,perchè questa discussione pro o contro la trovo davvero folle,specie quando si arriva a suggerire abbigliamento,ospiti,canzoni.
Ho assistito al concerto di Trento e l'ho trovato piacevole,non entusiasmante,ma convincente.Personalmente apprezzo molto la voce suggestiva,la figura da gentleman del Dixie e anche la band non mi dispiace affatto,anzi,trovo molto interessante la musica suonata.
Non sono certo queste buone ragioni per biasimare chi critica queste esibizioni..mi permetto solo di ricordare che il biglietto è liberamente acquistabile,benchè non troppo costoso e di ricordare l'assurdità della pretesa di avere di fronte un artista immenso piegato alle nostre voglie,che si vesta come vogliamo noi,scelga la propria band,ci chieda quali canzoni suonare,magari faccia il concerto di sabato sera perchè lunedi dobbiamo andare al lavoro.
Chi è affetto da questa particolare sindrome può benissimo sfogarla ascoltando gli album dal proprio salotto di casa.
Certamente se qualcuno andasse al concerto solo perchè altrimenti si sentirebbe per cosi dire in imbarazzo con la propria coscienza di fedele,credo sia,salvo il caso della curiosità dell prima volta,ma qui intorno non vedo vergini,un autentico sperperatore di denaro.Oltretutto c'è anche la crisi,molto meglio risparmiare.
Non mi pare proprio concepibile il discorso,specie fatto da persone intelligenti o comunque, vuoi anche solo per il decennale ascolto di Dylan, piuttosto colte,di certo interessate,che vorrebbe un' artista piegato alle esigenze del pubblico,che,a mio giudizio,pur facendone parte,come l'elettorato,non meno dei soci del circolo tennis o di qualunque agglomerato umano,è sempre da disprezzare.O,per meglio da dire,da non considerare,quando si è chiamati a guidarlo.
Anch'io vorrei che la mia ragazza mi rispondesse sempre quello che voglio sentirmi dire.Se lo facesse suppongo che smetterei anche di guardarla.
Voler guardare un'artista che produce la sua arte secondo le nostre direttive è andare a puttane.
I Rolling Stones,che sono uguali a 40 anni fa,esercitano qualcosa di simile alla prostituzione,danno al fan,che non è generalmente un appassionato di musica,ma un succube della loro figura storica,quello che vuole.Come fanno gli infermieri con i pazienti della casa di cura e custodia.
Bob Dylan invece,dovremmo essergli grati,rispetta il proprio pubblico e,in qualche modo,la sua libertà di scelta,proponendo quello che ha senza compiacerlo in alcun modo.A me sembra un rapporto estremamente paritario e corretto.Se poi qualcuno vuole proprio una foto o una firma,ricadiamo ancora nel feticismo,idolatria,mania.Credo che ,pensandoci,converrete con me.
Comunque---pro!

Francesco Paniccià

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Dylan è il più citato dai giudici americani

Nella hit parade dei giudici americani Bob Dylan è il più gettonato: secondo uno studio dell’Università del Tennessee, Dylan è il cantante più citato nelle sentenze di magistrati Usa, con una nota di merito anche in un verdetto del giudice capo della Corte Suprema John Edwards che cita Like a Rolling Stone. 26 sono le sue citazioni in altrettante sentenze. Al secondo posto nella hit parade giudiziaria Paul Simon (otto volte, ma 12 in coppia con Art Garfunkel), terzo Bruce Springsteen.

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Roma, Cinzia Tedesco presenta il 5 luglio "Like a Bob Dylan"      clicca qui

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LA ‘FAMILY FORCE JAZZ’ PRESENTA IN ANTEPRIMA A ROMA ‘LIKE A BOB DYLAN’

Roma - Si intitola ‘Like a Bob Dylan’ lo spettacolo jazz ispirato alla vita e alla musica di uno dei più importanti artisti musicali del nostro tempo che si terrà a Roma sabato 5 luglio. Un’anteprima nazionale che avrà come palcoscenico il Bibli di Roma, a Trastevere. Lo spettacolo è presentato dalla Family Force Jazz e vedrà come voce principale Cinzia Tedesco, definita dagli addetti ai lavori un talento del jazz italiano. Gli arrangiamenti sono curati dal pianista Stefano Sabatini e la direzione musicale è del batterista Pietro Iodice, già noto leader con Mario Corvini dell’Orchestra dell’Auditorium di Roma, la Pmjo. A completare il gruppo, Luca Pirozzi al contrabasso e Giovanna Famulari al violoncello, già collaboratrice di Ennio Morricone. La Tedesco, avrà il compito non facile di interpretare brani celeberrimi del repertorio di Dylan per la prima volta rielaborati in chiave jazz ed interpretati da una voce femminile.
(fonte androkos.com)
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Hamelin, fiabe a suon di blues «Tutto il mio cuore» 
è un blues che parte sottovoce, con chitarra e armonica, per poi scatenarsi con l'entrata degli altri strumenti
 

Hamelin (foto Diomede)
 

Il nome, Hamelin, fa pensare al pifferaio che nella fiaba sa incantare con la musica; e alle fiabe fa pensare Francesca, voce e immagine della band milanese. Un folletto, o una fatina, con una voce blues capace di arrabbiarsi e graffiare. «È piccolina e molto timida ma ha un sacco di energia», commenta non senza orgoglio Om Sharan, chitarrista e autore delle musiche: «Noi le chiediamo molto: le facciamo distorcere la voce, le facciamo cantare testi acidi...». Già, i testi: li firma Ivan e riflettono per la maggior parte storie sentimentali sofferte e arrabbiate, affrontate con sarcasmo e amarezza. Sarcasmo e amarezza per i quali Ivan dichiara di ispirarsi a Bob Dylan (poeta del rock, ma in effetti anche campione della canzone d'amore più cinica e disillusa: basta rileggere quel crudele capolavoro che è «Don't Think Twice, It's Alright»). La passione per Dylan ha fatto sì che gli Hamelin siano stati invitati a diversi festival folk, anche fuori Milano: tutte esperienze che si aggiungono ai concerti già tenuti in vari locali della città. Sempre nel segno del blues, e con un tocco fiabesco in più.

"Pistoia Blues 2006 - Maggie's Farm Hootenanny "

Chi sono
Alberto Luongo, 22 anni, batteria; Ivan Manuppelli, 23 anni, basso e armonica a bocca; Om Sharan Salafia, 23 anni, chitarra e cori; Guido Scarpa, 23 anni, tastiere; Francesca Tuzzi, 23 anni, voce

una bella foto degli Hamelin al "MFFF Umbria 2007"

Il brano originale
«Tutto il mio cuore». Un blues che parte sottovoce, con una intro chitarra & armonica, per poi scatenarsi a mano a mano che entrano gli altri strumenti. Ma la differenza la fanno la voce, non comune, e il testo, originale e sarcastico: «Darò a tua madre tutto il mio cuore così che può pulirci casa, ossessionata dall'igiene (...), con il mio cuore al Lysoformio»

MFFF Umbria 2007

http://www.corriere.it/vivimilano/cronache/articoli/2008/05_Maggio/26/fiabe_a_suon_di_blues.shtml

MFFF Roma 2005

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Mr.AntonDjango's Band *** NEWSLETTER n.3 *** Luglio 2008

NEWS >>>>>
Grande appuntamento per la Band !! Domenica prossima saremo ospiti di VENEZIA SUONA 2008 ,
l'importantissima rassegna musicale Veneziana giunta alla 10° edizione.
Per calli e campielli , ponti , piazze , isole .. perfomer e band di tutte le "razze" musicali si daranno
appuntamento per questo grande evento internazionale che porterà libera musica in libertà a Venezia
per tutto il pomeriggio di Domenica 6 Luglio a partire dalle ore 18.
La Mr.Antondjango's Band "rappresenterà" il rock americano anni '60 e si esibirà all'Isola Della Certosa,
sede dei cantieri del POLO NAUTICO "Vento Di Venezia" e del navigatore Solitario SOLDINI.
Vi aspettiamo quindi a questa grande giornata di musica per poter dire ..."io c'ero !" >> www.veneziasuona.it
(navette e traghetti gratuiti da e per l'isola)

Mr.AntonDjango's Band in concerto
Domenica 6 Luglio - Isola della Certosa / VENEZIA
dalle ore 18 alle 23.......


NUOVE DATE >>>
sabato 5 Luglio - VENEZIA - "VeneziaSuona" --- www.veneziasuona.it
sabato 12 Luglio - BEFORE Risto Club - Mogliano Veneto (Festa dea bira ovvero "..prove tennniche 'de Redentòr !")
sabato 19 Luglio - Anfiteatro Piazza Aurora - Jesolo Lido (ore 21.15)

...ARE TIMES A-CHANGIN? ' >>>
A brevissimo le dete dei nuovi impegni teatrali nella prossima Stagione 2008-2009

 

Venerdi 4 Luglio 2008

Ieri era l'anniversario della scomparsa di Jim Morrison , il ricordo di Maggie's Farm

clicca qui

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SET LIST : Alicante, Spain - Centro de Tecnificacion - July 2, 2008

1. Maggie's Farm (Bob on keyboard)
2. It Ain't Me, Babe (Bob on keyboard)
3. Stuck Inside Of Mobile With The Memphis Blues Again (Bob on keyboard)
4. Positively 4th Street (Bob on keyboard)
5. High Water (For Charlie Patton) (Bob on keyboard)
6. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
7. Spirit On The Water (Bob on keyboard)
8. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard)
9. Workingman's Blues #2 (Bob on keyboard)
10. Things Have Changed (Bob on keyboard)
11. My Back Pages (Bob on keyboard)
12. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
13. Love Sick (Bob on keyboard)
14. Summer Days (Bob on keyboard)
15. Ain't Talkin' (Bob on keyboard)

(encore)
16. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
17. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)

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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Enrico

Ho letto con attenzione le esternazioni di Michele “Napoleon” riguardo al concerto di Chatillon e sul tipo di show
che Bob ci propone da qualche anno.
Sono abbastanza d’accordo che per il fan di lungo corso ci sia bisogno di qualcosa che ravvivi un po’ le
emozioni, 4 anni con la stessa band e gli stessi arrangiamenti (o quasi) sono tanti.
Personalmente dopo un lontanissimo esordio (1984 Arena di Verona) ero tornato a vedere Bob dal vivo dopo ben 21 anni,
2005 Forum di Assago, poi l’anno scorso sempre a Milano e quest’anno a Bergamo.
Rimango convinto che la band attuale abbia dato il meglio di sé durante il tour 2005. Ascoltando moltissimi bootlegs e in
particolare una live compilation era evidente la freschezza e la brillantezza del suono, ogni tanto ci scappava anche il pezzo raro da
90 e pure la voce di Bob era ancora piuttosto estensibile e chiara, adesso è ovvio che a forza di ripetersi per diversi anni i musicisti
abbiano stancato sé stessi e di conseguenza chi va ai concerti da sempre.
Non posso dire di essermi annoiato al concerto di Bergamo, anzi il fatto che Bob venisse a “casa mia” era già motivo di adrenalina, e
anche la setlist a parte 2 o 3 canzoni che proprio non mi mandano in sollucchero, non è stata malaccio…cito a caso i pezzi migliori: If You
See Her, Say Hello, High Water (la aspettavo da tempo), A Hard Rain’s A-Gonna Fall, e un’ottima versione di Just Like Tom Thumb’s
Blues…lasciamo perdere la disastrosa organizzazione del concerto e il maltempo, io ero già felice perché finalmente sono riuscito a vedere
Bob per 2 ore a 7-8 metri di distanza.
Le critiche che Michele muove a Bob sono largamente condivisibili, secondo me le attenuanti sono: l’età
di Bob che pare ormai non abbia più voglia di sbattersi per sorprenderci come faceva fino a pochi anni fa, la band attuale non
consente voli pindarici in tal senso e forse Bob non vuole avventurarsi con nuovi musicisti con i quali ripartire da zero, non che questo mi
renda felice ma cerco solo di entrare nell’ottica di un musicista di 67 anni che suona ininterrottamente live dal 1974 con poche pause.
Io come Michele spero che qualcosa cambi, se Bob trova qualche stimolo è sempre
in grado di grandissime cose, ma sarà difficile….chissà se The Times They Are A-Changin’, e se qualche novità è Blowin’ in the Wind; per
quanto mi riguarda continuerò a seguire Bob dal vivo, ho già perso troppi bei concerti degli anni passati, e lui per me resta sempre
indiscutibilmente inarrivabile.
Saluti a tutti i Maggiesfarmers.
Enrico - Bergamo

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TRENTO: Spettatori furiosi: «Rimborsateci il biglietto»

di Sandra Matuella

Decine di richieste di chi si è visto soffiare il posto:
«Ci rivolgeremo al Codacons» TRENTO. Scongiurata la sera del concerto, una pioggia questa volta non di acqua, ma di vibranti proteste è scesa ieri sull’evento di Bob Dylan. Al giornale sono arrivate lettere di spettatori che stavano nella platea numerata, invasa da spettatori dei posti in piedi che hanno ostacolato la loro visione: molti richiedono il rimborso parziale del biglietto e minacciano di rivolgersi alle associazioni di tutela dei consumatori. Intanto gli organizzatori stanno raccogliendo i nominativi degli scontenti.
E’ un coro all’unisono di richieste di rimborso e di considerazioni negative sull’organizzazione stessa, quello delle lettere arrivate al nostro giornale unito ad altre voci sul concerto di Bob Dylan: «L’organizzazione ha propsto un tipo di servizio e non lo ha fornito - tuona Marco Antonucci, titolare del Bar Fiorentina - io insieme ad altri sei amici abbiamo preso i biglietti nuemerati tre mesi fa, per poi assistere a un concerto seduti, ma con davanti un muro di persone. Chiedere la differenza di prezzo è ormai una questione di principio, e se serve ci rivolgeremo a una associazione di tutela come il Codacons». «Durante il concerto - prosegue - ho assistito a scene assurde: un signore ha gettato birra in faccia a un ragazzo che non voleva sedersi, mentre i miei baristi, che sono studenti universitari, hanno visto un loro docente lanciare fogli di giornale accartocciati per invitare la gente a sedersi. Insomma, uno dei cantanti più grandi del mondo con una organizzazione di serie C».
Il tenore Carmelo Serafin sentenzia: «una grande sola: se volevano un happening, allora dovevano mettere i biglietti a 10 euro, con trattamento uguale per tutti». Quanto ai disobbedienti che hanno invaso il campo riservato «era normale che ci fossero perché Dylan è simbolo di libertà e di uguaglianza, quindi a un suo concerto non puoi fare i posti dei ricchi e quelli per i poveri come nella platea del festival di Sanremo». E dal suo posto in platea «ho ascoltato il concerto a occhi chiusi, per non vedere i sederi delle persone in piedi. E’ giusto che la gente chieda i rimborsi, anche per i rischi che si sono corsi: verso metà concerto, quando si è scatenata la rissa con i poliziotti e carabinieri, temevo la battaglia e volevo scappare».
Francesco Zambon, docente di Filologia romanza all’Università di Trento «non era un concerto alla Scala o alla Fenice, ma all’aperto, su un prato, quindi credo ci sia stato un errore di partenza nel separare una specie di platea dai posti in piedi».
(fonte espresso.repubblica.it)

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CONTINUANO LE PROTESTE PER IL CONCERTO DI BERGAMO
 

n effetti c'è stato qualche problema all'ingresso. Ho l'impressione che molti si siano mossi all'ultimo minuto per la pioggia. A Salisburgo, qualche giorno prima, si è verificata la stessa cosa. Pioveva che Dio la mandava, i parcheggi (la Salzburger Arena è all'interno della zona Fiera) non mancavano: Dylan, che pur ha iniziato qualche minuto dopo, non ha certo aspettato che la gente trovasse parcheggio e, con comodo, prendesse posto. A concerto iniziato, infatti, c'era ancora gente che entrava e, al buio, cercava il proprio posto.
In ogni caso, alla prima canzone (e chi c'era a Salisburgo lo può confermare), c'è stata un'ondata di pubblico che si è portata davanti al palco, costringendo chi aveva un regolare biglietto (pagato profumatamente) a "godersi" lo spettacolo in piedi sul seggiolino.
A Trento, il giorno prima stessa solfa. Dylan sale sul palco e centinaia di persone scavalcavano le transenne e si portavano sotto il palco. A Trento, ad onor del vero, nessun problema all'ingresso.
Ho visto Dylan una cinquantina di volte. Ho visto oltre un centinaio di concerti rock.
Ho sempre visto le stesse scene. Alla prima nota, scoppia la baraonda.
Chi non ha mai visto niente di simile, fino ad oggi era andato solo a Teatro a vedere la Traviata.
Ribadisco: qualche problema c'è stato all'ingresso. Ma il resto, è assolutamente nella norma. E, se uno salta la transenna (meglio, se centinaia di persone saltano le transenne) per guadagnare un posto che non corrisponde al prezzo del biglietto, è colpa della maleducazione di qualcuno e non dell'organizzazione.
Salutoni.
Andrea Balducci
Cervignano del Friuli (Udine)

Salve, non spreco parole per esprimere la mia totale repulsione agli organizzatori che hanno portato il grande Dylan a Bergamo: un manipolo di speculatori che spaccia per cultura ciò che è solamente un modo per mettere le mani nelle tasche dei numerosi estimatori del menestrello di Duluth. A questi "geni" non va detto nulla, semplicemente andrebbero presi a calci nel sedere.
Una sola nota per il signore che si firma "uno del sotto palco", evidentemente dimostra la "sotto cultura" comune a troppe persone in Italia. Al simpatico Massimo voglio semplicemente dire che le parole delle canzoni di Dylan le conosco tutte, le note delle sue canzoni le ho suonate fino alla noia, della storia di Bob ho letto tutto quello che si poteva leggere e il palpitare del cuore non è una prerogativa riservata a "quelli del sotto palco" (dei quali mi onoro di non fare parte), ma non per questo mi sogno di avere il diritto di prevaricare i diritti delgi altri in nome di un fanatismo querulo e stantio: molti di quelli che erano al concerto se ne sono fregati altamente se i disabili presenti sono dovuti tornare a casa, scusate, ma questo non è accettabile.
Il nocciolo del problema non è una questione di soldi o se stare sotto il palco o su una sedia, ma bensì una questione di giustizia, di senso civico, di correttezza e rispetto degli altri esseri umani: se pago 60 euro per vedere un concerto seduto comodamente in poltrona, ho il sacrosanto diritto di godermi lo spettacolo nel modo per il quale ho pagato.
Da questo punto di vista, non è certo una colpa che rivolgo al simpatico Massimo, lui il suo concerto se lo è goduto come meglio gli aggrada, i responsabili sono gli organizzatori e gli steward che mi hanno allontanato dal palco prima del concerto e dopo le prime note se la sono data a gambe levate. Se mi è offerta la possibilità di assistere ad un concerto stando comodamente seduto, mi deve anche essere garantito che ciò possa effettivamente verificarsi.
Edoardo

Salve a tutti, sono un pagante minore (30 euro), e vorrei dire la mia sul concerto. Sulla performance di Bob non credo che sia altro d’aggiungere ai già numerosi complimenti: GRANDE! L’organizzazione invece è stata pessima, non credo che si possa far peggio. All’interno del Lazzaretto il servizio di sicurezza (quello travolto nell’articolo de “L’eco”) era inesistente (ne ho contati tre), i servizi igienici insufficienti (due bagni chimici per 5000 persone), e chiunque era libero si spostare le sedie a proprio piacimento, per ammirare il concerto all’asciutto sotto i portici (e questo include sedie blu e rosse); se non si è in grado di garantire adeguatamente il posto ai paganti, si decida per il biglietto unico, invece di volere il massimo (profitto), offrendo il minimo (servizio). Per quanto riguarda l’apertura dei cancelli, io sono arrivato alle 19 e 30, non ho fatto coda alla cassa, e neppure all’ingresso, anzi mi sono stupito della penuria di pubblico presente fuori e dentro il lazzaretto. Probabilmente troppi spettatori sono arrivati a ridosso dell’orario d’inizio, formando così ad una lunga coda. Qualcuno ha criticato l’inciviltà del pubblico. È chiaro che in situazioni del genere, di grande affollamento, emergono comportamenti più o meno corretti, ed è questa la ragione d’esistere di un’organizzazione: assicurare uno svolgimento adeguato dell’evento, purtroppo non si può contare sulla buona educazione della gente. Non voglio giustificare l’inciviltà (per la cronaca, non mi sono issato sulla sedia perché data la mia altezza, avrei tolto l’orizzonte a troppi spettatori), ma neppure la miopia di chi non crede di trovare ad un concerto una folla "anarchica”. Speriamo che la lezione sia servita.
Claudio

(fonte http://www.eco.bg.it/EcoOnLine/SPETTACOLI/2008/06/17_Dylan_proteste.shtml)
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TRENTO : Concerto Bob Dylan, monta la protesta

Un vero e proprio vortice di polemiche si abbatte dopo il concerto di Bob Dylan . Chi ha pagato 55 euro vuole il rimborso del biglietto eprché, ins eguito alle incursioni di coloro che erano nelle retrovie, ha visto poco o nulla. Una trentina di persone valutano se rivolgersi al Codacons per ottenere risarcimento. Riguardo ai costi del concerto, si è appreso che a Bergamo il medesimo spettacolo andato di scena ieri è costato 100mila euro in meno, grazie agli sponsor privati che coprono i costi. Il commento del centro Santa Chiara: beata Bergamo che ha sponsor che investono in cultura.
(fonte http://www.radiodolomiti.com/radio_giornale/notizia.php?id_testo=5001)

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Dylan jr: Io come papà solo con la chitarra
 

«Realizzo un sogno. Complessi? Nessuno»In «Seeing Things» canta scorci di realtà «Nel brano sul diavolo descrivo il lato oscuro della vita»

LONDRA - Tutti i critici lo riconoscono: il Jakob Dylan, rivelatosi con la band dei Wallflowers non è un raccomandato, ma un bravo artista. Tanto più ora che decide di lanciarsi nella carriera di solista con «Seeing Things» un album che racconta con garbo e poesia, attraverso canzoni cristalline per voce e chitarra scorci di realtà. Una scelta coraggiosa e forse pericolosa in un mondo dove per farsi ascoltare bisogna mettere assieme suoni abbondanti e volumi a manetta. «No - replica Dylan jr - la gente ama le cose semplici e anche questo tipo di musica. Non di sole band vive il mercato. Io non mi sento assolutamente scarnificato nel fare musica minimalista. E' stato un processo spontaneo che mi è piaciuto sviluppare. Alla fine più eccitante della musica ad alto volume». Cosa significa avere come papà Bob? «È magnifico. Non ho mai sentito complessi o problemi. Le sembro uno sotto pressione?». In realtà finché Jakob Dylan si cimentava con i Wallflowers l' accostamento e i paragoni con Dylan padre potevano essere evitati. Ora in questo debutto con un album per voce e chitarra il temuto confronto padre-figlio è inevitabile. Dunque Jakob è un bel ragazzo, dall' aspetto curato. Ha una voce cristallina molto più gradevole anche se meno caratteristica di quella raspante del babbo. Ha gli occhi grandi, uno sguardo trasparente che non ha nulla a che vedere con quelle fessure impenetrabili e quella faccia da poker del padre. Scrive e canta bene, diligente. Manca il guizzo maledetto, ma non si può avere tutto. «I rapporti con mio padre sono buoni anche se in maniera abbastanza particolare e poco tradizionale». La sua infanzia a Los Angeles col padre è stata felice. «Non abbiamo mai litigato, ero un ragazzo in salute felice e contento. Mio padre faceva un bellissimo lavoro e io ne ero orgoglioso. Come tutti i ragazzi della mia età facevo musica ed entrambi i miei genitori mi incoraggiavano. Naturalmente da questo a una carriera professionale ce ne vuole. All' età di 15 anni ero già ben deciso a diventare una pop star». Il padre non è mai entrato nelle sue scelte. «Ascoltava, sorrideva. Ma la mia strada l' ho dovuta trovare da solo, con i miei amici». Jakob nasce nel 1969 e cresce a Los Angeles. I genitori divorziano nel 1977. I grande pubblico lo scopre con i Wallflowers. In questo debutto solistico lo aiuta Rick Rubin, vecchia volpe della Columbia record. «Mi ha aiutato a realizzare un semplice vecchio sogno. Io come papà, solo con la chitarra». La prima canzone è «Evil Is Alive and Well», il diavolo è vivo è gode ottima salute. «C' è il bene,c' è il male. Io sono per natura ottimista. Le mie canzoni non hanno allusioni. Fotografo il bello ma anche il lato oscuro della vita». Recita il brano: «Non sempre ha una forma, quasi mai ha un nome, forse ha una coda, ma il diavolo gode ottima salute. Potrebbe uscire camminando dall' inferno, arrivare a cavallo nella neve alta. È stracciato e affamato distrutto, ma il male gode ottima salute». «È molto più difficile scrivere una canzone oggi che negli anni Sessanta - spiega Jakob - Finisci sempre per capire che i concetti che tu ti affanni a descrivere, li hanno sviluppati altri meglio di te».

Luzzatto Fegiz Mario (fonte http://archiviostorico.corriere.it/2008/giugno/30/Dylan_come_papa_solo_con_co_9_080630120.shtml)

 

Giovedi 3 Luglio 2008

PESARO :"I'M NOT THERE" SOTTO LA LUNA      clicca qui

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SET LIST : Cuenca, Spain - Complejo Deportivo La Fuensanta - July 1, 2008

1. Maggie's Farm (Bob on keyboard)
2. If You See Her, Say Hello (Bob on keyboard)
3. Rollin' And Tumblin' (Bob on keyboard)
4. Tangled Up In Blue (Bob on keyboard)
5. The Levee's Gonna Break (Bob on keyboard)
6. Just Like A Woman (Bob on keyboard)
7. John Brown (Bob on keyboard)
8. Honest With Me (Bob on keyboard)
9. When The Deal Goes Down (Bob on keyboard)
10. It's Alright, Ma (I'm Only Bleeding) (Bob on keyboard)
11. Beyond The Horizon (Bob on keyboard)
12. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
13. Nettie Moore (Bob on keyboard)
14. Summer Days (Bob on keyboard)
15. Masters Of War (Bob on keyboard)

(encore)
16. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
17. Blowin' In The Wind (Bob on keyboard)

Band Members
Bob Dylan - keyboard, harp
Tony Garnier - bass
George Recile - drums
Stu Kimball - rhythm guitar
Denny Freeman - lead guitar
Donnie Herron - violin, viola, banjo, electric mandolin, pedal steel, lap steel

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Jakob Dylan racconta il suo nuovo album e la fatica di essere un figlio d'arte    clicca qui

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DVD : Daniel Lanois - HERE IS WHAT IS   clicca qui
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VIDEO : Bob Dylan & The Band - Please Mrs. Henry    clicca qui

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Bergamo :Proteste dopo il concerto di Bob Dylan

Porte aperte tardi, migliaia di persone in fila, concerto iniziato con gente in coda e soprattutto migliaia di persone accalcate sotto il palco (e sotto la pioggia), mentre chi aveva pagato i posti prenotati o non li ha trovati oppure aveva davanti un muro di gente.

Scene di un concerto, quello di Bob Dylan l’altra sera al Lazzaretto, che è finito con decine di persone infuriate che hanno inondato i giornali e i siti di lettere di protesta contro l’organizzazione. «Colpa della pioggia - dice l’assessore alla Cultura Enrico Fusi - Chi entrava al Lazzaretto si riparava sotto i portici. E quando il concerto è iniziato tutti sono corsi davanti. I posti sono saltati. Non si poteva rimandare. Ma è stato un grande evento». (M.P.)

(fonte metronews.it)

 

Mercoledi 2 Luglio 2008

REVIEW: Vigo, Spain - Recinto Ferial - June 27, 2008

by A Madrinha Asociados Ltd. & Tedhead

Non ci sono dubbi , 27 giugno , una data che a Vigo sarà ricordata per sempre .
Il giorno sorge radiante , non poteva essere in un’altro modo . Lo staff del Tour è arrivato 2 giorni prima in città , preparando tutto , il cattering , il suond-check per la band in modo che ogni cosa fosse al suo posto , senza imprevisti .
La cattiva notizia invece esplode come un colpo di cannone : Mr. Tony Garnier ha il mal di schiena ed è necessaria la presenza di un medico “ dice qualcuno .
Il Dottor Paco è giunto immediatamente a risolvere il problema : “Tony suonerà seduto (cattivo presagio ?). Maria , una delle tre tuttofare dell’organizzazione locale , era vicino a Bob “ Sembra in ottima forma “ ha detto la ragazza di colore col “viso da zingara” , “ Ho l’impressione che staserà sarà un concerto mitico”.
Alle 21,35 la band sale sul palco con dietro Bob con in testa il suo cappello grigio . Tutti vestiti di nero , impeccabili .
“Leopard skin Pill box hat “ parte insolitamente strong , con Bob che si impegna a cantare chiaro e con una voce brillante .
Il sound si può qualificare solo con “eccezzionale” . Mr. Garnier seduto su un alto sgabello , suonava il double-bass con buon piglio , il dott. Paco aveva indubbiamente fatto un buon lavoro . Il suono della band era compatto e potente . Allora Bob ha attaccato “Lay lady lay” seguita da “Lonesome days blues” e “Girl of the north country”.
Più di 5.000 persone vibravano nel sentire questi classici rivisitati e riarrangiati .Le lacrime hanno cominciato a cadere .Eravamo preparati per un grande concerto , ma non per una notte spettacolare .
Le versioni delle canzoni , arricchite di colori forti e tenui erano perfettamente ricreate con la loro architettura originale , lasciando campo libero a Bob per le sue melodiche ed espressive frasi .
Bob non era stato così intenso negli ultimi 3 concerti che aveva tenuto in Galizia dal 1992 . “The leeve’s gonna break dava il passo ad una impeccabile interpretazione di “Stuck inside of mobile” , con la quale il pubblico è andato fuori di testa . Quando abbiamo pensato che il concerto avesse raggiunto il suo climax , è risalito di nuovo con “Moonlight” e “It’s alright ma” , semplicemente geniali . Allora “Spirit on the water” e £Things have changed . Eravamo attoniti , ogni canzone era impressionante , perfettamente costruita e provata , con arrangiamenti precisi ed un Bob con una voce pura e cristallina .
Nessuno aveva riconosciuto “Handy Dandy” , solo Pelda , grande bassista ci ha detto che la canzone era quella , aveva riconosciuto questa grande versione e la cosa ci ha riempiti di entusiasmo , il suono era preciso, accurato , esatto .
Le chitarre acustiche ed il banjo si sentivano chiaramente sopra la base elettrica . Tony ancora sullo sgabello faceva girare il basso , l’abbiamo visto felice e tutti si sentivano parte di un sogno , quasi irreale ,e allora è partita la più potente versione che abbiamo sentito di “Highway 61”.
“Beyind the horizon” e “Summer days” per introdurci al finale , con le luci abbassate per “Ain’t talkin’”-
La voce di Bob era magica dolce e aquillante allo stesso tempo .Un addio senza precedenti che ci ha lasciato tutti pietrificati . La gente ha applaudito non-stop per oltre 5 minuti , la band è tornata sul palco iniziando “Thunder on the mountain .Bob ha presentato i musicisti ed ha salutato con un gran finale , “Like a rolling stone” così la gente alla fine ha potuto cantare .
Per un momento è sembrato che la band stesse per tornare sul palco , ma sinceramente , era inutile chiedere di più . Adesso il pubblico sà cos’è il rock and roll e quale è stato il livello artistico che ci è stato dato .La musica popolare degli ultimi due secoli ha raggiunto il Top ieri sera in Vigo .
(Dean Spencer news)

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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Francesco

Ciao a tutti,
è parecchio che non intervengo più sul forum ma l'esilarante post di Michele sull'attività live del nostro è un'occasione troppo ghiotta per lasciarsela scappare.
Sull'attività live del Maestro il mio pensiero è noto ai vecchi maggfarmiani.:
la band è sotto Roipnol, i pochi segni di vita che emergono dal palco sono quelli della corsa giù dalla scaletta verso il tour bus. Quando si presentava ubriaco fradicio sul palco era, se la sbornia era di quelle buone, capace di performnces almeno sorprendenti, insomma era come stare sulle montagne russe, come avvenne a Pisa nel 92 o 93.
Unico rimedio per non assopirsi ora è l'uso di abbondanti sostanze psicotrope, ma ormai io non ho più l'età ed anche i summenzionati astanti è meglio che se ne astengano, viste le note controindicazioni
Il sound è ormai una nenia piatta piatta che può giusto indurre la trance o il sonno. A me ha indotto il secondo sin dal lontano 2001 a spezia, e la buonanotte me l'hanno cantata definitivamente a bologna nel 2005.
Le scalette ormai sono come il rosario. Si sa, è questione di fede, e chi non c'è l'ha si rompe le palle.
il look da bovaro-elegante-in-quella-casa-nella-prateria è il perfetto contro altare della parte sonora ed è come l'aids, se lo conosci lo eviti.
Sulla proposta del pubblico rogo della pianola mi offro volontario per il reperimento del materiale combustibile ed anche per l'accensione.
Quanto all'ipotesi di un ultimo valzer che dire, viste le attuali condizioni del nostro nurajev forse meglio soprassedere e farla finita qui.
In ogni caso concordo che, se quest'ultimo giro veramente ci fosse, gli venga impedito fisicamente di fare assoli di chitarra alla vorrei-ma-non-posso.
ciao
Francesco

PS si è capito che sono Contro?
PS II a parte gli scherzi, io capisco il suo stanco trascinarsi sui palchi di mezzo mondo, a casa, è evidente, ci sta male, ma quello che mi fa incazzare è che per essere un vero song&dance man (alla bb king, tanto per dire) devi mettere su uno spettacolo che sia rispettoso di te stesso e del tuo pubblico, ti devi impegnare ed essere almeno un po' professionale, devi ripsettre il value for money, e che cazzo! Ho visto neil young a Firenze 10 giorni fa, ragazzi, non c'è storia, non c'è paragone. Si diverte come un bambino a giocare ancora con il feedback e ci da dentro che è una meraviglia, altro che zio bob
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Jacob Dylan -Seeing Things
By Ron Hart

Jacob Dylan dimostra di essere l’eccezione alla cosiddetta “Generazione X” di ragazzi che crescono senza seguire i passi dei genitori; figlio del cantante Robert Zimmerman, lui ha seguito le orme del padre nella carriera artistica. Però la musica che ha prodotto con la sua band, i Wallflowers è difficilmente riconducibile all’icona americana che ha creato grandi capolavori come The Freewheelin’ Bob Dylan, Highway 61 Revisited and Blonde on Blonde… Infatti, personalmente, preferirei ascoltare pezzi come Empire Burlesque o Under the Red Sky mille volte, piuttosto che Bringing Down the Horse o Rebel, Sweetheart anche solo una volta! E’ quasi un insulto per un fan di Dylan di vecchia data, come me, vedere che suo figlio preferisce creare una sdolcinata alternativa bar-rock, invece di puntare sul suo ruolo di erede di uno dei più grandi artisti del mondo!
Beh, avendo posto i Wallflowers in un temporaneo “standby”, sembra che Jacob sia pronto ad ammettere di essere effettivamente figlio di suo padre, in concomitanza con il debutto del suo album solo, Seeing Things.
Avendo firmato un contratto con l’etichetta discografica del padre, Columbia Records, il giovane Dylan non perde tempo a far sentire la sua presenza, avendo alla guida del disco il rinomato produttore Rick Rubin.
Rubin, che ha già reinventato i sound di molti artisti tra cui Johnny Cash, Tom Petty, Donavan e Neil Diamond, usa lo stesso approccio con Dylan, che canterà con la sua voce “in primo piano” e un accompagnamento musicale minimale, per far sì che il punto focale della canzone sia, appunto, il testo.
E dal punto di vista lirico, questo è chiaramente il pezzo più valido di Jacob sino ad ora.
Con la base di un suono sommesso, che ricorda di più Nebraska oppure The Ghost of Tom Joad di Bruce Springsteen piuttosto che il materiale iniziale di protesta folk di suo padre, Dylan protesta contro la guerra in Iraq in “Valley of the Low Sun”, con versi sottili come “We bow down and worship these bandits and cowboys / Unable to hold their own guns”; si lamenta della situazione difficile della classe operaia in “All Day and All Night”, simpatizzando per i “good men” che “are busy all the time” and “working double shift all night” (= gli uomini buoni sono sempre impegnati e lavorano facendo il turno doppio tutta notte);
Ombre del Dylan-padre compaiono in tracce come “War Is Kind” e “On Up the Mountain”, accentuate da bellissime chitarre acustiche che fraseggiano come fosse una costola del padre.
Tuttavia, Jacob lascia il meglio alla fine con la bellissima “This End of the Telescope”, un viaggio allegorico tra le colline e le valli dell’amore non ricambiato, che serve come “punto” alla fine di un bellissimo e soddisfacente album.

(Dean Spencer News)
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DYLAN E McCARTNEY INSIEME ?     clicca qui

Ciao Mr. Tambourine,
sembra che Bob Dylan e Paul McCartney parteciperanno ad un album di beneficenza!
I due grandi artisti parteciperanno ad un album per beneficenza .

Marina
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Libri: "Parole nel vento", la critica doc su Dylan    clicca qui

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Tutti gli iPod dei Presidenti U.S.A.       clicca qui

 

Martedi 1 Luglio 2008

Libri : "Dylan Revisited (Racconti su Mr.Tambourine)"

Ciao.
Ti segnalo l'uscita di un libro che ho curato per l'editore Manni, di
Lecce: si chiama "Dylan Revisited (Racconti su Mr.Tambourine)", è a
cura di Gianluca Morozzi e Marco Rossari e contiene sedici racconti di
dylaniani illustri (Carlo Feltrinelli e Alessandro Carrera su tutti) e
autori che hanno voluto cimentarsi con il Mito.
Nel dettaglio, questi sono i racconti:

Gianluca Morozzi- Come un cavatappi nel mio cuore
Francesco Savio- Passi falsi
Francesca Bonafini- Another side of Bob Dylan (ascoltando un corvo
nero ti scrivo da Hibbing, in blu)
Daniele Benati- Long Veichle Scania
Gabriele Dadati- Robert Zimmerman, pittore
Angelina Rotolo- Il diavolo alla porta
Teo Lorini- Sotterranea nostalgia
Fiammetta Scharf- Fiammetta 115th dream
Ivano Bariani- Convinto che Bob Dylan fosse una roba da sfigati
Alice Suella- Il blues del cimitero
Livio Romano- Baby boomers
Marco Missiroli- L'odore di due
Alessandro Carrera- Un uomo senza alibi
Marco Rossari- Lost in Juarez (un incubo ad aura condizionata)
Carlo Feltrinelli- Ballate di fine secolo

Postfazione di Alberto Sebastiani- Rivisitare Dylan: viaggi di
scrittura

Dylan Revisited. ed. Manni, euro 15

Le prime presentazioni del libro saranno a Polignano (BA) il 12
luglio, a Nardò (LE) il 13 luglio, a Reggio Emilia il 15 luglio, a
Castel San Pietro (BO) il 18 luglio.

 

Grazie Gianluca , riposto la segnalazione anche se sei arrivato secondo , un nostro Maggiesfarmers ti aveva già preceduto nella talking 412 , ciao :o)

Mr.Tambourine

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REVIEW:Pamplona Spain - Pabellon Anaitasuna - June 24, 2008

by Alvaro Martin & Plontino

Lo show di questa sera era stato programmato al famoso “bullring” di Pamplona. All’ultimo momento però, per qualche strana ragione, è stato spostato presso il centro sportivo di Anaitasuna, un piccolo, chiuso e più caldo luogo, purtroppo. Entrando nel centro sportivo alle 21.30, mi sentivo felice poiché sapevo che avrei avuto un posto in prima fila per il concerto di Dylan, per la prima volta. Una cosa però mi rattristava: avrei preferito stare all’aria aperta e mettere i piedi nella sabbia. Credo che il cambio di luogo sia stata una cattiva idea perché il posto era afoso e chiuso e sembrava che la temperatura si alzasse sempre più durante il corso della serata.
Prima di tutto, mi sono reso conto che l’acustica del centro sportivo non era delle migliori: Tony G ha più volte provato a controllare il suono del proprio basso, senza arrivare però ad un vero miglioramento. La band indossava vestiti grigi, molto eleganti; Dylan invece, vestiva un abito nero con un cappello biancastro ed una piuma attaccata ad esso. Hanno suonato intensamente per circa 2 ore, ma credo di dover affermare che Dylan e la band hanno sofferto molto a causa della temperatura, che non li aiutava di certo. La prima canzone, “Cats in the Well” è stata alquanto deludente secondo me, ma hanno subito rimediato con “Love Minus Zero” eseguita in modo decisamente migliore. Mi è anche piaciuta “The Leeve’s gonna Break” ma la migliore canzone della serata, a parer mio, è stata “John Brown”: una grande canzone. Credo sia giusto complimentare George Cecile, il quale ha suonato brillantemente la batteria per tutta la serata; Tony G che, dopo essersi tolto la giacca dopo a un paio di canzoni per il caldo soffocante, ha provato a dimostrare quello che realmente è: il braccio destro di Bob. “Masters of War” & “Tangled up in Blue” sono stati altri apici della serata. “Sugar Babe” e “Highway 61” invece, sono state abbastanza deludenti. Con “Workingman’s Blues #2” e “Nettie Moore”, lo spettacolo ha ripreso la giusta via. “Thunder on the Mountain” è stata soddisfacente e tutti sono stati felici di sentire “Blowin’ in the Wind”.
Bob ha ricevuto infine un lungo applauso da tutti i 5000 presenti a Pamplona e tutto sommato, più che meritati. Verso la fine, Dylan aveva un aspetto stanco e consumato, ma è riuscito a trovare la forza per esibirsi in un piccolo balletto alla fine del concerto ed il tutto senza musica. Fantastico. Gli spettatori continuavano ad incitarlo e ad applaudire.
Thanks Bob for playing a very hot Pamplona!

(Dean Spencer News)

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CONCERTO DI CHATILLON : Le altre foto di Marina    clicca qui

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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Marina

Ragazzi, ho letto le varie dichiarazioni pro e contro ed in particolare le osservazioni del nostro amato Michele "Napoleon in rags" e tra coloro che si lamentano e quelli che vogliono propinargli qualche cura d'urto per assicurargli lunga vita, mi è venuto un moto di riso pensando alla possibile espressione che Sua Bobbytà potrebbe assumere se mai gli dovesse capitare di leggere quello che tutti noi ci ostiniamo a scrivere. E mi è venuto alla mente che se mai pensasse di volere esaudire i nostri desideri, specie quelli di Michele, di vederlo con una bella chitarra acustica in mano, al prossimo concerto italiano, per compiacerci potrebbe intonare le note di It Ain't me, babe, adattata per l'occasione e dirci: "Andatevene dalla mia finestra,andatevene alla velocità che preferite Non sono quello che volete amici, non sono quello di cui avete bisogno. ....... Non sono quello che volete, amici, io vi deluderò soltanto ..." !!
Il mio voto? IRRIDUCIBILMENTE PRO
Marina
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BOB'S BOOTLEGS A-Z    

Elenco in inglese di tutti i Bootlegs di Bob        clicca qui

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Video : BOB DYLAN-KEITH RICHARDS -Shake , Rattle & Roll    clicca qui

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SPRINGSTEEN FA ESPLODERE SAN SIRO     clicca qui

 

Lunedi 30 Giugno 2008

Talking Bob Dylan Blues - Parte 412 -   clicca qui

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DOMANI E' UN'ALTRO GIORNO...

di Mr.Tambourine    clicca qui

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IL SONDAGGIO DI MF : DYLAN PRO E CONTRO
aggiornato con la mail di Michele

 

Il mio giudizio sui concerti degli ultimi anni è pessimo per tutti quei motivi che sono già stati abbondantemente esposti.
Non vado ai concerti da alcuni anni, ma vorrei ricordare come solo nel 2000, dopo lunghi periodi di concerti tristissimi, il Maestro ci abbia saputo regalare serate ai massimi livelli.
Quindi serve una cura.
LA CURA:
1) Scioglimento definitivo della band attuale.
 

2) Fermo biologico di tre anni nella speranza che la voce torni…un poco almeno!
Nel frattempo pubblicazione dell’ultimo album. Dato che nessuno si aspetta più nuove Mr. Tambourine Man, un ironico (non in chiave apocalittica) commentario sull’attuale decadenza dei costumi (alla Altman), qualcosa nello stile di Highlands, potrebbe costituire la via d’uscita. Gli spunti non mancano e l’obiettivo è alla portata. Basta con i taglia-incolla intercambiabili di tradizionali folk e letteratura varia.
 

3) Ultima tournée in teatri e club con supporter di qualità preferibilmente nell'ambito del nuovo folk, non patetiche operazioni-nostalgia tipo Joan Baez o Jack Elliott (anche se ne sono un estimatore). Che dite di Gillian Welch & David Rawlings?
 

4) Abbigliamento più europeo e più consono all’autorevolezza e all’età del personaggio. Quindi basta cappello da cowboy e giacche coi fiori ricamati. L’abito non farà il monaco, però vederlo vestito da rimbambito dispiace.
 

5) Scaletta di venti canzoni (quindici fisse + cinque a rotazione), con arrangiamenti nuovi e ben studiati. Struttura del concerto rigida, ma con vari cambiamenti di climax, così da rompere la monotonia.
 

6) Uniche condizioni nella scelta del repertorio: pochi hits, significativa presenza di pezzi 70’s + uno o due standard folk/blues (cose tipo Let Me Follow You Down, Constant Sorrow, S.F. Bay Blues…), non country per carità! Rigorosamente vietate: Watchtower, Rolling Stone, Forever Young, Released, Maggie, Highway.
 

7) Un sì convinto alle coriste, ma in un contesto acusticheggiante e intimo (Tom Waits, Leonard Cohen?). C’è il rischio che sia ancora Never Ending Tour, ma un Dylan rocker ormai non sembra plausibile. Anche i fiati potrebbero essere una possibilità. Il recupero di Bruce Langhorne e dei suoi preziosi quanto discreti assolo un’altra.
 

8) Rogo su pubblica piazza della pianola Bontempi suonata a gomitate e introduzione di un più dignitoso, anche esteticamente, piano a coda da suonare nel Suo stile essenziale, come ha sempre fatto e come sicuramente è ancora in grado di fare (I’ll Keep It With Mine, Dirge, Blind Willie McTell…).
 

9) Netta prevalenza delle canzoni alla chitarra: non più di quattro o cinque, di cui una da solo, al piano. Se fosse vero, come dubito, del mal di schiena, c’è comunque la possibilità di suonare da seduti anche la chitarra (l’ha anche già fatto durante la R.T.R.).
 

10) Obbligatoriamente niente assolo di chitarra (intendo eseguiti dal Maestro!).
 

11) Un breve set acustico solo (due-tre canzoni), possibilmente con chitarra non preamplificata; personalmente ne trovo il timbro sgradevole.
 

12) Armonica: il meno possibile se usata cross-harp, o comunque suonata con emissione intermittente di poche note ripetute all’infinito, sonorità più simile a un clacson che a uno stile musicale.
Il più possibile se usata su sostegno da collo in posizione naturale con suono pieno e continuo nel rispetto della melodia della canzone.
Ricordate il meraviglioso scroscio di note sporche nei due assolo di Desolation Row? E’ la tecnica più semplice che ci sia. Dylan non sarà mai un Sonny Terry.
 

13) La tecnica di anticipare (o ritardare) il canto rispetto alla linea melodica della canzone è uno dei motivi per cui ci piacciono tanto le canzoni di Dylan, ma l’abuso che ne ha fatto nelle ultime decadi ha portato spesso a risultati aberranti. Infatti l’eccessiva (a volte paradossale) contrazione del cantato con conseguente distorsione della melodia originale appare svogliata sperimentazione, più che vivace improvvisazione. Si consiglia quindi di limitarne drasticamente l’uso, oltre a fare il possibile (anche farmacologicamente, se necessario) per ridurre il timbro nasale (Paperino).
 

14) Risulterebbe anche opportuna qualche introduzione parlata alle canzoni.
Fatela avere al Maestro, voi che Lo conoscete, così Lo facciamo chiudere in bellezza.
 

Carrera, lei cosa ne pensa?

Michele

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SET LIST: Hoyos del Espino, Spain - June 28, 2008

1. Rainy Day Women #12 & 35 (Bob on keyboard)
2. Lay, Lady, Lay (Bob on keyboard)
3. Just Like Tom Thumb's Blues (Bob on keyboard)
4. Tweedle Dee & Tweedle Dum (Bob on keyboard)
5. Positively 4th Street (Bob on keyboard)
6. The Levee's Gonna Break (Bob on keyboard)
7. Moonlight (Bob on keyboard)
8. Honest With Me (Bob on keyboard)
9. The Lonesome Death Of Hattie Carroll (Bob on keyboard)
10. Tangled Up In Blue (Bob on keyboard)
11. Ballad Of Hollis Brown (Bob on keyboard)
12. Highway 61 Revisited (Bob on keyboard)
13. Mississippi (Bob on keyboard)
14. Summer Days (Bob on keyboard)
15. Ain't Talkin' (Bob on keyboard)

(encore)
16. Thunder On The Mountain (Bob on keyboard)
17. Like A Rolling Stone (Bob on keyboard)

Band Members
Bob Dylan - keyboard, harp
Tony Garnier - bass
George Recile - drums
Stu Kimball - rhythm guitar
Denny Freeman - lead guitar
Donnie Herron - violin, viola, banjo, electric mandolin, pedal steel, lap steel

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