MAGGIE'S FARM

SITO ITALIANO DI BOB DYLAN

created by Michele "Napoleon in rags" Murino                                     managed by Mr.Tambourine

                                                                         

                                                                                

invia le tue e-mail a : spettral@alice.it
il presente sito, amatoriale, non riveste alcun carattere commerciale, ma intende solo onorare l'artista cui è dedicato. I testi delle canzoni e le immagini che appaiono in questo sito sono coperti da copyright © ed appaiono a solo scopo illustrativo e di studio (diritto di citazione), appartenendo ogni titolo di proprietà e di utilizzo ai rispettivi autori ed editori. Gli aventi diritto potranno richiedere la rimozione delle pagine qualora si sentano lesi. Nella nostra personale convinzione che questo sito, come altri simili, non possa che costituire di riflesso un veicolo promozionale. Ove possibile verranno riportate le fonti.

send your e-mail to : spettral@alice.it
this amateur site has no commercial character, but will only honor the artist which is dedicated. The lyrics and images that appear on this site are copyrighted © and are for illustration purposes only and study (right to quote), and belong to each title and use to their respective authors and publishers. Rightholders can request removal of pages if they feel damages or injuried. Is our personal conviction that this site, as similar ones, can only be a reflection of a promotional vehicle. Where possible the sources will be listed.

a

Giovedi 30 Luglio 2015

Cari amici Maggiesfarmers,
permettetemi, approfittando del fatto che ora il Tour è fermo fino al 1° Ottobre e quindi teoricamente non dovrebbe succedere niente di particolare fino ad allora, di prendermi finalmente una meritata vacanza dopo che l’anno scorso il caro Bob me le ha fatte saltare perchè impegnato col Tour in Australia.
Ci vediamo perciò all’inizio di settembre freschi e riposati per riprendere i soliti impegni.
Buone vacanze a tutti, long live and prosper, Mr.Tambourine, :o)

 

 
Mercoledi 29 Luglio 2015

DYLAN vs SINATRA – E PIOVE SUL RING - di Ermanno Labianca              clicca qui

_____________________________________________________________________________________________________________________

In vendita i biglietti per Germania ed Austria                                             clicca qui

 

 
Martedi 28 Luglio 2015

Talkin' 9624 - al-diesan

Ciao Tambourine, è un pò che non mi faccio vivo ma seguo sempre la Fattoria… lasciami dire che la tua analisi sull'essere Bob, su quello che fa ed il suo strano rapporto col pubblico è semplicemente perfetta così come perfetta è l'immagine che Lui stesso ha dato del suo modo di essere e di fare, passando dall'analisi alla sintesi, in una semplice frase di quella che io considero come una delle canzoni più vere e profonde degli ultimi anni: "Ain't Talkin'" … Lui non parla, cammina soltanto e ci dice:"Brucerò quel ponte prima che voi possiate attraversarlo" … questo è Bob, semplicemente !
Forse la rilettura di quella canzone nel suo complesso può chiarire molte cose a molte persone.

NON PARLO
parole e musica Bob Dylan

Nel mistico giardino, stanotte son uscito
Fiori dal rampicante pendenti, feriti
Passai oltre la fresca fonte di cristallo, lassù in cima
Quando da dietro qualcuno mi urtò

Non parlo, soltanto cammino
Attraverso questo stanco mondo di dolore
Brucia il cuore, ancora si strugge
Sulla terra, nessuno saprà mai

La preghiera, dicono, ha il potere di guarire
Perciò prega per me, madre
Nel cuore degli umani un malvagio spirito può albergare
Ci provo ad amare il mio prossimo e a far del bene
Ma oh, madre, non così bene van le cose

Non parlo, soltanto cammino
Quel ponte brucerò, prima che tu possa passare
Brucia il cuore, ancora si strugge
Una volta perduto, non clemenza per te ci sarà

Mi consuma il pianto
Pieni ho gli occhi di lacrime, secche le labbra
Se dormienti colgo i miei nemici
Nel sonno li massacrerò

Non parlo, soltanto cammino
Attraverso il vago mondo e misterioso
Brucia il cuore, ancora si strugge
Mentre passo tra la pestilenza delle città

L'intero mondo è colmo di speculazione
Quel vasto mondo che dicono tondo
Strapperanno via la tua mente dalla contemplazione
Danzeranno sulle tue disgrazie quando a terra sarai

Non parlo, soltanto cammino
Mangio grasso di maiale in una città di maiali
Brucia il cuore, ancora si strugge
Un giorno sarai felice di avermi intorno

Ti schiacceranno con la ricchezza ed il potere
Ad ogni istante di veglia potresti crollare
Ma io sfrutterò l'ultima ora che mi resta
La morte di mio padre vendicherò, e poi indietreggerò

Non parlo, soltanto cammino
Passami il mio bastone da passeggio
Brucia il cuore, ancora si strugge
Devo allontanarti dai miei tristi pensieri

Tutti i miei leali e beneamati compagni
mi dan la loro approvazione e condividono il mio codice
Professo una fede da tempo abbandonata
e non ci sono altari su questa lunga e solitaria strada

Non parlo, soltanto cammino
Stanco è il mio asino, cieco il cavallo
Brucia il cuore, ancora si strugge
al pensiero della ragazza che ho lasciato

Luminosi son i cieli, veloci corrono le ruote
Fama ed onori mai sembran svanire
Il fuoco è scomparso ma la luce non muore
Chi lo dice che non otterrò l'aiuto divino?

Non parlo, soltanto cammino
Porto lo scudo di un morto
Brucia il cuore, ancora si strugge
Mentre cammino con un mal di denti nel tallone

Eterno è il soffrire
Porta lacrime ogni cantuccio ed ogni fessura
Non sto scherzando, non sto fingendo
Non sto nutrendo timori superflui

Non parlo, soltanto cammino
E' dall'altra notte che son fuori
Brucia il cuore, ancora si strugge
Mentre cammino fino a sparire alla vista

Son uscito nel mistico giardino
Un caldo giorno d'estate, su un caldo prato estivo
Mi scusi, madam, le chiedo perdono
Non c'è nessuno qui, il giardiniere se n'è andato

Non parlo, soltanto cammino
Su per la strada, dietro la curva
Brucia il cuore, ancora si strugge
Nell'ultima retrovia alla fine del mondo

(traduzione di Michele Murino)

Un abbraccio grande a tutti,
Al Diesan

Carissimo Al,
ti ringrazio di cuore per le tue parole. Considero la mia analisi solo un’analisi, forse suggerita da uno spunto di un altro ed elaborata col mio modo di vedere.
Non saprei dire quanro essa possa essere valida, però sentir dire da te, che certamente sei un esperto, non solo del lavoro di Bob, ma anche di certe sue sfumature ed atteggiamenti è davvero gratificante.
Chi suona per pura passione ed amore le canzoni di Bob finisce per viverle lui stesso, come se una strofa di ogni canzone che canta fosse stata scritta da lui. Certamente il cantare, il conoscere, lo studiare, l’interpretare le canzoni di Bob finisce per darti una piccola marcia in più, una specie di “overdrive” come direbbero gli inglesi. Per questo motivo prendo piacevolmente atto delle tue parole perchè, conoscendoti di persona, so che non sei un istintivo che si lascia portare dalla foga di un momento ma che mediti attentamente tutto ciò che dici, in particolare se l’argomento riguarda Bob.
Detto questo devo convenire con te che “Ain’t Talkin’ ” è una delle canzoni che meglio rappresenta l’ ”essere Dylan" con le sue passioni, i suoi dolori, le sue disilluisioni ed i suoi amori. “Ain’t Talkin’ “ è la perfetta descrizione di uno spaccato di vita che solo artisti come Bob sanno raccontare. Certamente ci sono altre canzoni che ci narrano di un altro Dylan, ma questa ci narra di un Dylan che si presenta nudo agli occhi del mondo, senza difese, senza trucchi, preda delle sue debolezze e dei suoi timori, della tristezza che lo pervade mentre cammina senza parlare su questo mondo stanco del dolore che lo infesta.
E’ una confessione aperta, che dovrebbe essere fatta mentalmente, ma l’artista trasforma la sua confessione in una canzone, qualcosa che tutti possono sentire e sulle quale tutti potranno riflettere. E ci vuole coraggio a denudarsi e confessarsi così su di un palco senza nessuna difesa, valendosi solo del suo silenzio, la canzone esprime i suoi pensieri, il silenzio invece ci fa capire l’inutilità di parlare ad un mondo che non vuole ascoltare. Perchè negli esseri umani alberga sovrano uno spirito malvagio che rende rivoltante quel mondo che la gente è solita dire che è tondo, quel mondo che non ti concede tempo per fermarti a contemplare, quel mondo che ti schiaccia del tutto, specialmente quando sei già a terra, quel mondo nel quale i maiali grufolano allegramente distruggendo il tuo cuore ed i tuoi sentimenti. E in mezzo a tutte queste bruttore si erge gigantesco, come il colosso di Rodi, l’amore, quel sentimento che è in grado di darti la forza di vivere anche nelle situazioni peggiori.
La canzone è un capolavoro, ma io direi che Dylan è ancora più capolavoro della canzone, perchè è capace di dirci le cose più semplici nascoste dietro alle sue a volte allampanate allegorie che sembravo le elucubrazioni di uno che non sembra non nutrire più alcuna speranza felice nella vita, laggiù, nell'ultima retrovia alla fine del mondo.

Long live and prosper, Mr.Tambourine, :o)

 

 
Lunedi 27 Luglio 2015

BOB DYLAN NET 2015, saper tutto e non saper niente........

Ho letto le moltissime recensioni che nei giorni scorsi giustamente hanno occupato grande parte del WEB italiano visto che Dylan ha tenuto quattro concerti anche quest’anno nel nostro paese.
Ho letto cose belle, cose inutili, cose banali, cose intelligenti, cose già dette e ridette, sviolinate ed inchini di fronte al mito, alla leggenda vivente, giudizi nostalgici, giudizi da esaltati, giudizi di chi conosce poco di Dylan e ne parla tanto, di tutto e di più insomma.
Difficile trarre una conclusione da tutto questo bailamme, e forse anche inutile. Come ha detto Umberto Scaramozzino nel suo articolo del 3 Luglio “Bob Dylan l’inafferrabile” (http://xl.repubblica.it/articoli/bob-dylan-linafferrabile/22206/), per essere coerenti con l’idea di Dylan non bisognerebbe scrivere di lui. Lui proibisce foto e video, evita di relazionarsi col pubblico, quindi la logica imporrebbe di seguire il suo volere, cioè comportarsi secondo i suoi desiderata, quindi ignorarlo.
Ma con Dylan la logica non funziona, Dylan si è creato una sua logica personale che sfugge alla logica stessa. La logica (dal greco λόγος, logos, ovvero "parola", "pensiero", "idea", "argomento", "ragione", da cui poi λογική, logiké) è lo studio del ragionamento e dell'argomentazione e, in particolare, dei procedimenti inferenziali (Inferire è trarre una conclusione), rivolto a chiarire quali procedimenti di pensiero siano validi e quali non validi. In linguistica si parla di "formulazione di inferenze" nello schema di Roman Jakobson sulla lingua intesa come sistema di segni utili alla comunicazione. Si tratta di un procedimento che non prevede nessun emittente volontario ma solo la presenza di un oggetto che viene interpretato come messaggio. Esempio: oggetto: "case dai tetti spioventi" → messaggio interpretato: "qui nevica spesso".
La formulazione di inferenze consiste quindi nella capacità di formulare deduzioni traendo informazioni da un oggetto reale.
La difficoltà, sempre come dice Scaramozzino, è che non si tratta di uno show tradizionale e quindi facilmente raccontabile, tradurre in parole ciò che si è visto, ma con Dylan questo diventa impossibile perchè il suo concerto è un non-concerto, è più qualcosa come un “avvenimento”, come un rito tipo Santa Messa alla quale bisogna partecipare ma della quale si sa già tutto e quindi inutile raccontarlo ad altri che anche loro sanno già tutto.
Dylan è un controsenso, è un controartista, è un contromito, è un controdylan e le di lui canzoni, è un controinterprete, sul palco sembra uno che canta una canzone di Dylan inventandosela di sana pianta al momento. Tutto diventa difficilissimo da assimilare, e come dice Gabriele Ferraris nel suo articolo “Bob Dylan al Pala Alpitour" (http://www.lastampa.it/2015/ 07/02/torinosette/primapagina/il-bob-dylan-al-pala-alpitour-sW4B24yiYO9Fqhm2aROPPL/pagina.html), chiunque di noi vecchi fans nati negli anni ‘60 si rifiuterebbe oggi di vestirsi come quando aveva vent’anni, capelli lunghi, pantaloni a zampa d’elefante, segni della pace esibiti a iosa e migliaia di comuni generalmente finite male.

Però questi stessi fans che rifiutano il comportamento degli anni ’60 spesse volte hanno la pretesa che invece per Dylan nulla fosse mai cambiato, voce, abbigliamento e concert-style con tanto di sacrosanta chitarra a tracolla. Anche questo sembra un assurdo ma nella maggior parte dei casi è la banale verità, noi fans avevamo il dovere di cambiare, proprio come i tempi che sono cambiati, ma Dylan invece non avrebbe dovuto farlo.
Lui arriva, canta le sue canzoni e una grande parte del suo pubblico non le riconosce, allora, come si fa a recensire una cosa simile? Dylan è un artista che è andato oltre l’arte, lui è diventato l’arte, una cosa da ammirare senza poter giudicare, l’arte non andrebbe giudicata, o si apprezza o si rifiuta, anche perchè in fondo in fondo l’arte è una cosa personalissima, interpretata in modo diverso da ogni artista, quindi difficilmente descrivibile. Molti artisti nati con il Dylan degli anni ’60 e dal quale hanno preso quasi tutto, oggi portano sui palchi il solito show preconfezionato con i grandi hits della loro carriera, Dylan oggi porta in giro uno show nel quale non c’è molto spazio per i suoi hits, lui va controcorrente, va contro se stesso, inevitabilmente lui e la sua arte diventano inafferrabili.
Per assurdo, un concerto di Dylan, oltre che un “avvenimento” è anche un “problema”, perchè Dylan è il primo antiDylan del mondo, fa di tutto per non essere il Dylan che vive sempre nell’immaginario dei suoi fans, lui diventò un mito a vent’anni e questo rischò di ucciderlo. Per sopravvivere dovette inventarsi altre forme di Dylan, pena essere travolto e macinato dal suo stesso successo. Non deve essere facile essere Dylan e nemmeno vivere da Dylan, non poter fare niente di ciò che fa la gente comune, obbligato a vivere da recluso in una gabbia d’oro, senza lasciare avvicinare nessuno per non rischiare la fine di Lennon. Già, facile a dirsi ma non a farsi!
Da lui si pretendono cose che agli altri umani sono vietate, si pretende che per lui il tempo non scorra m ai, che i tempi rimangano sempre quelli, che canti all’infinito le stesse canzoni con la stessa voce e gli stessi arrangiamenti etc...etc....!
Ma, tirate le somme, Dylan non è nemmeno difficile da capire, ed è strano che molti dei più quotati opinionisti o giornalisti specializzati non lo dicano. Bob Dylan ha chiuso da molto il conto con Bob Dylan, ora lui si sta divertendo nell’unico modo che gli è possibile, andare sul palco è far strabuzzare gli occhi a chiunque lo veda. Canta Sinatra, si muove come Charlot, suona il pianoforte a coda, massacra e dissacra le sue grandi canzoni, penso sia per lui il massimo del piacere quando nessuno riconosce ciò che sta suonando. Dylan è oggi l’esatto contrario dell’immagine che la gente ha di lui, forse per questo vieta di scattargli foto, forse qualcuno potrebbe leggere l’espressione del suo viso e scoprilo?
Diciamo che pur sapendo tutto non sappiamo niente di lui, di conseguenza, ogni giudizio che diamo su di lui potrebbe ugualmente essere giusto o sbagliato, dipende dal punto di vista dal quale si considerano le cose.
In fondo a Dylan non interessa proprio niente di quello che diciamo o pensiamo di lui, probabilmente, leggendo quello che scrivono di lui, dirà tra sè e sè con un sogghigno entusiasta: “Questi non hanno proprio capito un cazzo!!!
Noi, comunissimi mortali, possiamo fare solo una cosa, chinar la fronte al Massimo Fattor, che volle in lui, del creator suo spirito, più vasta orma stampar!
Alla fine della fiera il concerto di Dylan va vissuto, sentito, partecipato ma non raccontato. Raccontarlo non ha senso, come non ha senso cercare di spiegare il sorrido della gioconda.

Mr.Tambourine

___________________________________________________________________________________________________________________

Bob Dylan: doppia data a Bologna                                                           clicca qui

___________________________________________________________________________________________________________________

Il giorno che Bob Dylan suonò elettrico                                                   clicca qui

___________________________________________________________________________________________________________________

50 anni dopo la Fender di Bob Dylan torna a Newport                            clicca qui

___________________________________________________________________________________________________________________

Forever Young - Roger Waters & My Morning Jacket. Newport Folk Festival. 7/24/2015

 

___________________________________________________________________________________________________________________

July 26 1943, Happy Birthday Mick

 

 
Sabato 25 Luglio 2015

Tour 2015: confermate due nuove date in Austria

Oggi bobdylan.com ha confermato due nuove date a Bregenz, Austria:

15 Novembre 2015 - Bregenz, Austria, Festspielhaus Bregenz
16 Novembre 2015 - Bregenz, Austria, Festspielhaus Bregenz

Le date di Novembre sono così riassunte:

01 Novembre 2015 - Bruxelles, Belgium - Forest National concert hall
02 Novembre 2015 - Eindhoven, The Netherlands - Muziekgebouw
03 Novembre 2015 - Rouen, France - Zenith de Rouen
05 Novembre 2015 - Amsterdam, The Netherlands - Carré Theater
06 Novembre 2015 - Amsterdam, The Netherlands - Carré Theater
07 Novembre 2015 - Amsterdam, The Netherlands - Carré Theater
09 Novembre 2015 - Hamburg, Germany, Alsterdorfer Sporthalle
10 Novembre 2015 - Düsseldorf, Germany - Mitsubishi Electric Halle
11 Novembre 2015 - Regensburg, Germany - Donau Arena
12 Novembre 2015 - Basel, Switzerland, Musical Theater
13 Novembre 2015 - Basel, Switzerland, Musical Theater
15 Novembre 2015 - Bregenz, Austria, Festspielhaus Bregenz
16 Novembre 2015 - Bregenz, Austria, Festspielhaus Bregenz
18 Novembre 2015 - Bologna, Italy - Auditorium Manzoni
19 Novembre 2015 - Bologna, Italy - Auditorium Manzoni
21 Novembre 2015 - Milano, Italy - Teatro degli Arcimboldi
22 Novembre 2015 - Milano, Italy - Teatro degli Arcimboldi

_______________________________________________________________________________________________________________________

Bob Dylan, Leonard Cohen, Michael Stipe giù dalla torre                           clicca qui

Eminem meglio di Bob Dylan? No, usa solo più parole                              clicca qui

_______________________________________________________________________________________________________________________

Quando il folk divenne rock                                                                          clicca qui

                        

 
Venerdi 24 Luglio 2015

Tour 2015: confermate quattro nuove date in Germania

Oggi bobdylan.com ha confermato le seguenti date:

15 Ottobre 2015 - Braunschweig, Germany, Volkswagen Halle
09 Novembre 2015 - Hamburg, Germany, Alsterdorfer Sporthalle
10 Novembre 2015 - Düsseldorf, Germany - Mitsubishi Electric Halle
11 Novembre 2015 - Regensburg, Germany - Donau Arena

Le date di Ottobre e Novembre confermate al momento sono così riassunte:

01 Ottobre 2015 - Oslo, Norway, Konserthuset
02 Ottobre 2015 - Oslo, Norway, Konserthuset
03 Ottobre 2015 - Oslo, Norway, Konserthuset
05 Ottobre 2015 - Stockholm, Sweden, Stockholm Waterfront
06 Ottobre 2015 - Stockholm, Sweden, Stockholm Waterfront
08 Ottobre 2015 - Frederiksberg (Copenhagen), Denmark - Falconer Salen
09 Ottobre 2015 - Frederiksberg (Copenhagen), Denmark - Falconer Salen
10 Ottobre 2015 - Malmo, Sweden - Malmö Live, Congress Concert Hotel
12 Ottobre 2015 - Leipzig, Germany, Gewandhaus
13 Ottobre 2015 - Berlin, Germany, Tempodrom
14 Ottobre 2015 - Berlin, Germany, Tempodrom
15 Ottobre 2015 - Braunschweig, Germany, Volkswagen Halle
17 Ottobre 2015 - Saarbrücken, Germany, Saarlandhalle
18 Ottobre 2015 - Paris, France - Palais des Sports
19 Ottobre 2015 - Paris, France - Palais des Sports
21 Ottobre 2015 - London, England, Royal Albert Hall
22 Ottobre 2015 - London, England, Royal Albert Hall
23 Ottobre 2015 - London, England, Royal Albert Hall
24 Ottobre 2015 - London, England, Royal Albert Hall
25 Ottobre 2015 - London, England, Royal Albert Hall
27 Ottobre 2015 - Manchester, England - O2 Apollo
28 Ottobre 2015 - Manchester, England - O2 Apollo
29 Ottobre 2015 - Cardiff, Wales - Motorpoint Arena
30 Ottobre 2015 - Southampton, England - O2 Guildhall Southampton
01 Novembre 2015 - Bruxelles, Belgium - Forest National concert hall
02 Novembre 2015 - Eindhoven, The Netherlands - Muziekgebouw
03 Novembre 2015 - Rouen, France - Zenith de Rouen
05 Novembre 2015 - Amsterdam, The Netherlands - Carré Theater
06 Novembre 2015 - Amsterdam, The Netherlands - Carré Theater
07 Novembre 2015 - Amsterdam, The Netherlands - Carré Theater
09 Novembre 2015 - Hamburg, Germany, Alsterdorfer Sporthalle
10 Novembre 2015 - Düsseldorf, Germany - Mitsubishi Electric Halle
11 Novembre 2015 - Regensburg, Germany - Donau Arena
12 Novembre 2015 - Basel, Switzerland, Musical Theater
13 Novembre 2015 - Basel, Switzerland, Musical Theater
18 Novembre 2015 - Bologna, Italy - Auditorium Manzoni
19 Novembre 2015 - Bologna, Italy - Auditorium Manzoni
21 Novembre 2015 - Milano, Italy - Teatro degli Arcimboldi
22 Novembre 2015 - Milano, Italy - Teatro degli Arcimboldi

____________________________________________________________________________________________________________________

Bologna: Non solo Dylan al Manzoni                                                         clicca qui

____________________________________________________________________________________________________________________

Newport, 50 anni fa la rivoluzione elettrica di Bob Dylan                          clicca qui

Bob Dylan, 50 anni fa la rivoluzione elettrica a Newport                           clicca qui

 

 
Giovedi 23 Luglio 2015

Tour 2015: confermate le due date di Basilea

Oggi bobdylan.com ha confermato le due date prerannunciate ieri:

12 Novembre 2015 - Basiel. Switzerland, Musical Theater
13 Novembre 2015 - Basiel. Switzerland, Musical Theater

biglietti in ventita presso ticketcorner.ch    clicca qui

_______________________________________________________________________________________________________________________

Talkin' 9623 - ziobob41

Caro Mr Tambourine e tutti voi amici della Fattoria,
siamo lieti di annunciare che sabato 25 luglio 2015
SI UNIRANNO IN MATRIMONIO
Alessandro Roca e Alessia Rosini

   

Confortati dalla immancabile bottiglia di Barbaresco abbiamo buttato giù qualcosa per augurare loro che il matrimonio sia la prima tappa felice sul lungo cammino per divenire due in una sola carne.
Grazie, Un abbraccio, Speriamo a presto,
Pino Cagnetta (chitarra Limited Edition)
Marco Confalonieri (tastiera Electric Folk Band)
Biagio Gagliano (lo zio Bob)

Carissimi, prima di tutto mi ha fatto piacere sentirvi al telefono e scambiare quattro chiacchere con voi, più bello ancora che abbiate pensato di condividere con tutti noi la gioia del lieto evento del matrimonio fra Alessamdro e Alessia. Più bello che abbiate "buttato giù" qualcosa per augurare loro un felice inizio di una nuova vita   clicca qui .

Nel ringraziarvi e nel farvi gli auguri a nome di tutta la Fattoria, mi sembra proprio il caso di dire:

LONG LIVE AND PROSPER!!!!!!

A presto, Mr.Tambourine, :o)

 

 
Mercoledi 22 Luglio 2015

Talkin' 9622 - alessandro.sottoriva

Oggetto: Talkin' 9620

-Touchè ! - Non posso dire altro, Mr. Tambourine, se non che la mia, forse era un opinione dettata da un senso di stizza, nei confronti di Ardez nel continuo insistere sulle abitudini alimentari di Dylan, (e le sue, non rispettando le altre) e per il suo continuo riferimento a Massimo Bubola… E’ tutto questo che mi ha semplicemente stancato. Non certo perché il Sig. Ardez è molto più presente di me con le sue e-mail, anzi, ben venga, in passato ho avuto modo di apprezzare il suo pensiero, e condividere in pieno le sue opinioni. Grazie per i link, come gia detto, preciso, puntiglioso e aggiungo dettagliato, alcuni, non tutti li ho guardati con interesse. Ciao, alla prossima, Ale ’65.


Felice di vedere che hai pienamente compreso la mia risposta. Io devo tener presente le esigenze di tutti voi che scrivete alla Fattoria e giustamente avete delle opinioni diverse. Io devo dare spazio a tutti indipendentemente dal pensiero espresso. Ti ringrazio di cuore, long live and prosper, Mr.Tambourine, :o)

______________________________________________________________________________________________________________________

Talkin' 9621 - Mike.Lenzi

Curiosità semplice semplice. nella fatidica giornata del primo Luglio De Gregori è riuscito ad incontrare Dylan? si sono stretti la mano dietro il palco? Nessuno ne ha parlato. Grazie,
Michele Lenzi


Al momento non si hanno notizie di alcun incontro avvenuto, se non ricordo male Francesco ha detto dopo il concerto di non avere avuto la possibilità di incontrare il "Maestro" come riporta il seguente post,  clicca qui

 Long live and prosper, Mr.Tambourione, :o)

______________________________________________________________________________________________________________________

Locarno: il concerto di Bob Dylan                                                                clicca qui

 

 
Martedi 21 Luglio 2015

Tour 2015: due nuove date a Basilea

Durante il concerto di Locarno sono state annunciate due nuove date il 12 e 13 Novembre 2015 al Musical Theater di Basilea. Al momento la norizia non è ancora stata confermata.

______________________________________________________________________________________________________________________ 

Talkin' 9620 - alessandro.sottoriva

Hei, Mr. Tambourine…no, non sono qua a cantartela, ma a dirtela… a parole mie…  non è che per caso il Sig. Daniele Ardemagni sta rompendo un pò troppo i coglioni, lui con le sue teorie del tipo, il mio papà ha la macchina più bella della tua, (tutte le altre fanno schifo) e la sua pubblicità occulta, a Massimo Bubola, di cui, se mai se lo fosse scordato, stia tranquillo, lo abbiamo capito tutti che è un suo parente! Credo proprio che a noi della Fattoria, semplici Dylaniati, non ce ne possa fregare di meno. Ma proprio un cazzo. Va bene, grande persona, grande stima. Giusto accennarlo per dovere di cronaca. Ma finiamola li. Il sig. Bubola ha sbagliato Fattoria. Il Signor Ardez, se lo desidera, si crei un sito proprio a lui dedicato. Qui, in questo, mi sembra del tutto inappropriato..non rientra nello spirito creato e voluto dallo stesso Michele Murino.. Dylan, in tutte le sue sfumature, ma proprio tutte, i Suoi colleghi Grandi Mostri Sacri, qualcuno purtroppo andato “avanti”, la Beat Generation… l’America degli anni ’60 e i suoi aneddoti …Prima o poi, altrimenti, ti troverai a pubblicare una articolo di un seguace sui Nomadi, (di tutto rispetto), o a una recensione su un concerto di Vasco, o Ligabue, o Venditti, o Francesco, no, Francesco ci può stare dai…Va bene dare spazio a tutti, ma non vorrei  che Maggie’s Farm stesse prendendo una brutta piega… Tu che da anni in totale abnegazione reggi con grazia e rispetto impeccabile, il timone che ti ha affidato Michele Murino, “Quel“ timone  di questa grande “barca” virtuale che è la Fattoria, spiega la vela e segui il vento, ti porterà nella direzione giusta, The answer my friend is blowin’ in the wind. Non averne a male, Mr. Tambourine, questa come dici tu è solo una mia opinione, giusta o sbagliata che sia rimane solo un mio punto di vista, un giudizio, da un tuo assiduo frequentatore. Ti stimo, e ti invidio,  come più volte hai dimostrato, sei una persona colta, preparata e puntigliosa, come ti ho detto una volta ho imparato più cose da te che dalla tv. Non correre il rischio di grattare il fondo del barile e buttarci dentro tutto. Anche a te, Signor “Ardez,” non prendertela, del resto, come diceva Cassius Clay, grande amico di Dylan, bisogna prima saperle incassare, per poterle rendere. O come dico io, e so che te piace, facciamo in modo che il sangue versato non rimanga tra i solchi…Ciao, alla prossima, Ale’65.

Caro Ale’65,
ti concedo tutti i diritti di dire che Daniele Ardemagni ti ha rotto i coglioni e come tua personale opinione è da rispettare, senza dimenticare che anche Daniele ha il diritto di dire la sua altrettanto come te, se poi Daniele scrive più spesso di te alla Fattoria non puoi fargliene una colpa. Ma sull’argomento Massimo Bubola credo tu abbia fatto un grosso scivolone, e ti spiego perchè.
Premesso che Massimo Bubola è uno dei più grandi estimatori di Dylan ed altissimamente competente in questo argomento, devo affermare che Massimo è sempre stato un artista molto stimato e molto apprezzato da Michele Murino, tanto che gli ha dedicato un sacco di pagine negli anni in cui dirigeva lui la Fattoria. Ti elenco un pò di links, (non tutti naturalmente perchè sarebbero tantissimi), delle pagine che Michele ha dedicato a Massimo, e se tu avessi navigato un pò negli archivi di maggiesfarm.it di Murino te ne saresti accorto. Non dico che Massimo ti debba piacere per forza, ma la Fattoria è arrivata al momento, guardando il contavisite della homepage, alla bella cifra di 1.934.863. Certamente tra queste persone ce ne saranno di sicuro molte che amano e legano in qualche modo il nome di Bubola a Dylan, così come tante altre fanno la stessa cosa con De Gregori, quindi non vedo perchè non si dovrebbe parlarne. Comunque questi sono alcuni dei links che ti mandano alle pagine su Bubola stilate da Michele:

http://www.maggiesfarm.it/bubolasegretitrasparenti.htm

http://www.maggiesfarm.it/bubolaintervista.htm

http://www.maggiesfarm.it/bubolacavaliereelettrico4.htm

http://www.maggiesfarm.it/ballatediterraeacqua.htm

http://www.maggiesfarm.it/bubolaquellungotreno.htm

http://www.maggiesfarm.it/buboladylaniato.htm

http://www.maggiesfarm.it/bu.htm

http://www.maggiesfarm.it/buter.htm

http://www.maggiesfarm.it/aostaclassica.htm

http://www.maggiesfarm.it/morblus.htm

http://www.maggiesfarm.it/buquater.htm

http://www.maggiesfarm.it/intervisteindice.htm

Poi ci sono altre pagine che trattano di artisti che in qualche modo hanno avuto a che fare con Dylan:

http://www.maggiesfarm.it/intervisteindice.htm

http://www.maggiesfarm.it/offtopic.htm

http://www.maggiesfarm.it/indiceivan.htm

http://www.maggiesfarm.it/friendsindice.htm

http://www.maggiesfarm.it/linksindice.htm

Anch’io ho dedicato diverse pagine a Massimo Bubola, (che non elenco perchè la cosa diventerebbe noiosa), e l’ho fatto esclusivamente perchè stimo moltissimo Massimo. Inoltre permettimi di dire che sono sempre stato io a chiedere a Daniele di mandarmi le recensioni dei concerti di Massimo quando ne aveva occasione. Ti devo anche dire che, pur conoscendo Massimo e la sua gentilissima ed educatissima moglie Erika Ardemagni (sorella di Daniele), io e Daniele Ardemagni non abbiamo mai avuto occasione di incontrarci nè di conoscerci.

La “mia” maggiesfarm.eu ha dedicato pagine anche a moltissimi altri artisti che con Dylan hanno avuto poco o tanto a che fare con Dylan:

http://www.maggiesfarm.eu/zdadicated.htm

ma questo non vuol dire che la Fattoria faccia un dispetto a Dylan quando tratta questi argomenti. Mi è anche capitato di parlare bene ed anche male di Dylan perchè anch’io, come tanti altri, non condivido e non apprezzo proprio tutto ciò che fa Dylan. Ma questo è normale, e non diminuisce di una virgola la mia ammirazione per l' Artista di “cotanto senno”.

Quindi stai tranquillo, la “grande barca virtuale” è sempre guidata da un discreto timoniere, almeno finchè io sarò in grado mentalmente e fisicamente di farla navigare per i sette mari.

Detto questo, ti ringrazio per le parole di stima che hai espresso nei confronti di me e del mio lavoro. Un salutone anche a te, long live and prosper, Mr.Tambourine, :o)

______________________________________________________________________________________________________________________ 

Locarno, Switzerland - Moon & Stars Festival, Piazza Grande, July 15, 2015

Ciao Mr. Tambourine,
per addolcire tarantulalips, ecco un'altra recensione da un sito ticinese:

http://ticinotoday.ch/content/soffia-nel-vento-bob 

Si conferma che una recensione sui concerti di Bob di adesso, una recensione generalista che possa essere letta tanto da un esperto quanto da un 14enne che non l'abbia mai sentito nominare piuttosto che da un settantenne che si sorprenda a pensare "toh! è ancora vivo?", è diventata impossibile, se non nei termini usati da Giorgen nell'articolo linkato.
Se ci si attarda infatti a dire qualcosa sulle singole canzoni si rischia di essere fraintesi in un senso o nell'altro.

Almeno per me, ma credo anche per molti altri, un concerto di Bob è diventata sempre di più un'esperienza metamusicale, nella quale l'ascolto dei singoli brani è contemporaneamente un rimando a mille altre cose. Questo è stato reso possibile esattamente da Bob stesso. Dalla sua ostinazione a mantenere il focus sulla musica, sulle canzoni. Nella liturgia che propone sera dopo sera dal 1989 - per un'illuminazione che lui dice abbia avuto proprio a Locarno nel lontano 1987 (ovviamente non c'è stata alcuna celebrazione del fatto) - tutto è al servizio dell'arte: l'ingresso al buio dei musicisti, i 4 microfoni vintage posizionati in modo da rendere difficile (ma non impossibile, he..he) una foto "pulita" del viso di Bob, gli abiti di scena, i memorabilia sul palco (collanine sul drumset, oscar, busto di venere, busto imprecisato simil-beethoven; per l'occasione anche una scatola con figura di donna anni 50 ritratta dalla vita in su su una specie di nastro da mangianastri: chiedo a qualcuno che mi aiuti a identificarla, ma ci vuole un tele molto potente; sta tra il busto simil-beethoven e Donnie), la solita illuminazione che produce un effetto controluce nelle foto scattate dai comuni mortali (7 lampade più logiche nei teatri che in un concerto all'aperto); l'uscita di scena al buio, preceduta dalla solita, breve, esposizione degli officianti, etc.
 
Proverò comunque a scrivere qualcuna delle mie impressioni. Quando arriviamo la piazza Grande non è ancora transennata. Ci mettiamo in coda per l'apertura. Fa molto caldo. Dopo una breve attesa aprono i cancelli. Perquisizioni, dobbiamo mollare due bottigliette d'acqua (più tardi abbiamo visto tra il pubblico persone con coltelli appesi alla vita). Ci portiamo sotto il palco dove tutto sommato alle 19 c'è ancora poca gente. Fa un caldo torrido e penso di non avere più l'età per stare in piedi 5 ore. Per il pubblico è inutile lamentarsi, ovviamente c'è di tutto e tutti hanno pagato il biglietto, compresi quelli venuti solo per divertirsi con gli amici. Non dovrebbe però essere difficile capire che aver pagato il biglietto non comprende il diritto di rovinare il concerto agli altri. Se salti e balli mi va ancora bene, anche se mi costringi a muovere continuamente la testa; se gridi tutto il tempo come un ossesso, oltre tutto senza legame con ciò che accade sul palco, mi impedisci di ascoltare (son diventato proprio un vecchietto livoroso).
 
Il concerto di Ben Harper mi è piaciuto. Consiglio di andarlo a vedere ad Assago mercoledì 22 luglio. Non è propriamente un opener. Su expectingrain qualcuno ha fatto notare che oggi come oggi ci sono venue dove Ben fa più pubblico di Bob. Lui è amico di Charlie e per un pò si spera che faccia un'apparizione durante il set di Bob, ma non accadrà. Mi sembra decisamente partecipe, più pacificato e rilassato rispetto al solito (l'avevo già visto in una cascina dalle parti di Niguarda nel 1994/1995 e qualche anno dopo all'Idroscalo). Comunica il suo orgoglio rispetto al fatto di dividere il palco con "Bob e i suoi eccezionali musicisti".
 
Il palco viene risistemato. Quando inizia il set di Bob siamo tutti in un bagno di sudore. Facciamo passare davanti a noi due ragazzine che hanno così la possibilità di vederlo bene (e, he...he, ci garantiamo dal fatto che nello spazio volentieri ceduto non si piazzi qualche alto energumeno dalle spalle larghissime). C'è ancora luce e per i primi brani si vede tutto molto bene. Sulle note di Things have changed noto subito che mentre Ben era allineato al bordo del palco Bob se ne sta almeno 5 metri dietro, center stage, al riparo dei microfoni. Più avanti passerà gran parte del tempo dietro il piano.
Il piano ha qualche problema di acustica, ma forse è il modo di suonare di Bob :-) Ci sono stati sì alcuni problemi con il suono, ma nel complesso sotto il palco si sentiva benissimo.
Per me gli highlight sono stati molti: She Belongs To Me (arrangiamento usuale), Full Moon And Empty Arms (veramente notevole per i mezzi vocali di cui attualmente dispone), Visions Of Johanna e Desolation Row (eseguite con evidente piacere, come Don't Think Twice, It's All Right). Ho avvertito dei cali di tensione in Beyond Here Lies Nothin', The Levee's Gonna Break e Tweedle Dee & Tweedle Dum e sono i pezzi durante i quali mi sono guardato in giro, invece di fissare Bob come ho fatto per tutto il resto del concerto.
 
Solo tre da Tempest: Duquesne Whistle, Pay In Blood, Early Roman Kings; tutte e tre archetipiche, rispettivamente una vaudeville song à la Leon Redbone, una song velenosa senza sconti e un blues.
 
Ovviamente le altre (tra cui almeno 4 capolavori assoluti) fa sempre piacere sentirle. Ho riconosciuto subito tutti i brani, ma ho dovuto aspettare le parole di Shelter from the storm per riconoscerla, adesso è praticamente uno spiritual.
Alla fine almeno una canzone per ogni decennio:
1963 Don't Think Twice, It's All Right
1965 She Belongs To Me
1965 Ballad Of A Thin Man
1965 Desolation Row
1966 Visions Of Johanna
1968 I'll Be Your Baby Tonight
1968 All Along The Watchtower
1975 Shelter From The Storm
1983 Blind Willie McTell
1999 Things Have Changed
2001 Tweedle Dee & Tweedle Dum
2006 The Levee's Gonna Break
2009 Beyond Here Lies Nothin'
2012 Duquesne Whistle
2012 Pay In Blood
2012 Early Roman Kings
2015 Full Moon And Empty Arms
 
Sulla rilettura di Shelter from the storm ho avuto qualche scambio di vedute con qualche amico facebook. Secondo me ci sta. Non è la versione che preferisco, ma che a 74 anni Bob abbia intravisto anche questa versione in un pezzo già straeseguito in passato per me aggiunge solo fascino alla sua natura di poeta. Qualcuno mi dice che è piatta. Può darsi. Qualcuno che non decolla. Ma non è pensata per decollare; ha più subito un trattamento alla Full Moon. Allora qualcun altro mi dice che il suo difetto è che non è pensata per decollare: a lui piacerebbe che decollasse. Ma qui, credo, non ci possiamo fare niente. Il mood attuale di Bob è questo. Le parole degli amici, mi hanno comunque fatto riflettere sulle mie aspettative. Perché è inutile: dobbiamo prendere quello che ci dà, ma avere delle aspettative è assolutamente umano. Un pò come con i figli: non puoi far pesare le tue aspettative, ma è normale averne; sempre tenendo presente che magari la loro felicità non si trova là dove le tue aspettative presumono sia. Quello che anche a me manca in un concerto di Bob di oggi è un pezzo furente come Highway 61 revisited, che in passato ha veramente attraversato i concerti con la forza di un treno. Può essere però che il treno di Bob non si fermi più in una stazione rock. Con lui non si sa mai, ma se così fosse, che ci possiamo fare?
 
E qui ci stanno anche due parole sui musicisti. Il lavoro di cesello di Charlie è incredibile e credo che una tale attenzione ai dettagli l'abbia fatto ulteriormente maturare; di più: tutta la band sembra condividere la preoccupazione di Bob di essere al servizio delle song. Ma questi musicisti sono nati in un altro ambito e mi chiedo se non si sentano un pò frustrati. Non sono in grado di suonare, ma quando vedo Stu (che dev'essere uno strumentista con i controfiocchi) sul palco mi dico - più che altro fantastico :-) - che, per fare quello che è relegato a fare, forse potrei farcela anch'io. Dai Bob, chiamami!
 
Arrivederci agli Arcimboldi, prenderò un biglietto dietro e un buon binocolo; sinceramente spero in una scaletta rinnovata, ma se così non fosse mi rifarò con qualche chiacchierata tra amici con pizza e birra dopo il concerto.
 
A te Mr. Tambourine ancora grazie per come tieni vivo il sito
Alexan wolf


 

 
Sabato 18 Luglio 2015

Talkin' 9618 - tarantulalips

La tua mail non è stata pubblicata perchè contenente epiteti offensivi nei riguardi di un giornalista svizzero del quale hai citato nome e cognome.

Carissimo tarantulalips, mi devi scusare se non pubblico la tua mail riguardante un tuo commento sul giornalista Adriano De Neri che scrive sul sito web Ticinoonline. Capisco il tuo risentimento per l’articolo che descrive Dylan come
una capricciosa stars d’altri tempi con delle pretese assurde e delle prestazioni scadenti e molto distaccate, ma le stesse cose le hanno scritte altri due siti web svizzeri, gli indirizzi dei quali li trovi elencati di seguito qui sotto:


http://www.tio.ch/News/Ticino/Attualita/1039806/Bob-Dylan-delude-e--spegne--Moon-Stars/

http://www.laregione.ch/articolo/moon-stars-la-piazza-e-il-monumento/11467#./11467?&_suid=143708747627207969380847502885 

http://www.cdt.ch/cultura-e-spettacoli/musica/134918/dylan-all-ombra-del-suo-mito.html 

Al momento sono le uniche recensioni di cui disponiamo (ricordo anche che i links a queste recensioni sono stati pubblicati ieri) perchè le recensioni dei concerti su boblinks.com, per questo tratto del tour, sono molto meno di quelle che di solito i fans scrivono. Spero che qualche Maggiesfarmers sia andato al concerto di Locarno e, leggendo queste parole, si senta stimolato a mandarci la sua impressione sul concerto.
Questo non vuol dire che tu abbia torto e il Sign. De Neri ed il Sign. Beppe Donadio abbiano ragione, vuol dire soltanto che sono persone che la pensano diversamente da te e che hanno il pieno diritto di esprimere la loro opinione. Non credo che tu sia autorizzato ad usare insulti e parole offensive solo per questo motivo. Mi spiace davvero averti dovuto censurare, ma gli insulti a persona con Nome e Cognome non fanno parte della linea editoriale della Fattoria.
Avresti potuto (a mio modestissimo parere) scrivere così:
Adriano De Neri, secondo la mia opinione, non è competente e non dovrebbe scrivere recensioni di un concerto di Bob Dylan. Considero la sua recensione assolutamente sbagliata e non valida e questo fatto mi ha disturbato. Spero che in futuro questo giornalista si astenga dallo scrivere recensioni di questo tono e noi saremo più contenti!

Certamente avresti detto sostanzialmente le stesse cose evitando parole offensive. Ti prego di evitare in futuro questo modus operandi che purtroppo non posso accettare e di non obbligarmi ancora a fare una cosa che assolutamente non mi piace, cioè censurare lo scritto di uno degli amici della Fattoria.
 

Per consolarti dalle delusioni svizzere ti propongo la recensione di Paolo Vites "Mr.Jones e il suo mistero" col quale ti troverai certamente d'accordo:  clicca qui

Long live and prosper, Mr.Tambourine, :o)

________________________________________________________________________________________________________

Massimo Bubola - Rosso su Verde Tour 2015, Verolavecchia (Bs)

di Daniele Ardemagni

Ed eccomi...dopo varie tirate d'orecchi da parte di Mr.Tambourine per una frase dettata dalla rabbia pensando ai soliti "so tutto io" e ai vari fotomontaggi talvolta simpatici talvolta meno su Bob onnivoro (oltre al fatto di essere considerato un cattolicissimo bresciano anche se per metà il mio sangue è, purtroppo, anche "bauscia") e altre cose che mi hanno pure divertito a loro modo, alla recensione del live dedicato alla 1° guerra mondiale che Massimo Bubola sta portando in giro per l'Italia con la sua Eccher band e che nel mese di agosto vedrà anche una data tedesca.
Il tour partito il 24 aprile, il 26 giugno ha fatto tappa in un paesino della bassa bresciana, uno di quelli che ricordano gli scritti di Guareschi molti dei quali finiti poi nei film dedicati a Don Camillo e Peppone.
La location è un l'Anfiteatro sotto la torre civica...posto in cui presentai a Massimo mia sorella circa 11 anni fa e che dopo sarebbe nato quel che è nato.
Le gradinate sono piuttosto gremite e anche la platea e si parte per questo lungo viaggio fatto di canzoni, poesia, scritti e recitazioni dedicate alla Grande Guerra..parlati non solo tratti da libri e testimonianze altrui ma anche tratti da esperienze familiari di Massimo, di quando era bambino in compagnia dei suoi nonni. Canzoni di guerra ma non di odio...canzoni semmai di nostalgia della propria famiglia, della propria terra, della propria morosa e vita contadina di allora scritte o/e narrate non da poeti o intellettuali ma da gente comune, da contadini talvolta analfabeti...il "nemico" non visto come...nemico ma come un altro povero Cristo mandato a uccidere. Le canzoni sono divise in diverse parti ma col filo comune che lega la guerra con la solitudine e la voglia di libertà,la vita con la morte. Ci sono pezzi traditional arrangiatati da Massimo e compresi su album come Quel Lungo Treno e il recente Testamento del Capitano e canzoni scritte a tema, partendo dalla lontana Andrea del 1977 cantata anche da De André sul disco scritto a 4 mani Rimini. Fra le "inedite", o meglio, fra quelle scritte per l'occasione ci sono Neve su Neve, Da Caporetto al Piave, L'alba che verrà. Rosso su Verde, Puoi uccidermi mescolate intelligentemente in chiave folk/ rock con Bombardano Cortina, Era una notte che Pioveva,Ta Pum, Il testamento del Capitano, La tradotta, Ponte de Priula....il tutto sotto una suggestiva Torre e semplici luci a fare di questo spettacolo un live suggestivo. Fra qualche canzone e l'altra sul palco oltre a Massimo e Band si alterna il poeta-attore gardesano Fabio Gandossi a recitare lettere, pensieri e la storia del Milite Ignoto che danno allo spettacolo ancora più atmosfera. Naturalmente oltre alle canzoni legate alla grande guerra e alla guerra in generale (fiume Sand Creek ad esempio) ci sono classici di Massimo portati al successo talvolta da altri e talvolta per conto proprio...il finale infatti è legato a canzoni ormai storiche come la filastrocca di Volta la Carta, Il Cielo d'Irlanda, Tre Rose e un pubblico che acclama altre canzoni. Così ecco anche Dostoevskij, una perla del vasto repertorio buboliano. Grande la band in formato trio più voce (Erika Ardemagni, talvolta citata su giornali e album come Lucia Miller...ma spero che anche la sorellina prima o poi trovi un proprio nome per presentarsi al pubblico :)))). Aneddoto carino successo fra quei pochi istanti che ho girato fra il pubblico è stato quando una signora con fare un pò snob ha detto "ma perché non dice che le ha scritte con De Andrè?", una ragazza prontamente si gira e ribalta la domanda alla signora "Quando mai ha sentito in concerto dire da De Andrè che Sand Creek o Andrea le ha scritte con Massimo Bubola??". In realtà Massimo citava spesso i suoi co-autori...poi su consiglio di diverse persone probabilmente anche lui ha lasciato perdere. La signora, sempre col suo fare snob si è rimessa composta ad ascoltare il concerto. Prossima data imminente (ne sono state fatte diverse in queste settimane su e giù per lo Stivale) il domenica 19 luglio (e non 26 come annunciato in precedenza) a Breno, in Val Camonica sempre nel bresciano. Per altre info visitare il sito ufficiale www.massimobubola.it . Ora, dopo questo giro di concerti dedicato ad una pagina così importante della nostra storia, non ci resta che sperare in un nuovo disco e un nuovo tour dalle sonorità buboliane sporche di rock, blues, folk imparato da Massimo da adolescente dai maestri Dylan e Cohen e portato avanti lungo la sua quarantennale carriera. Spettacolo comunque da non perdere se ne avrete l'occasione di poterlo vedere. Sopra la foto di Massimo e Eccher Band "trio": Alessandro Formenti (basso, contrabbasso, cori), Erika Ardemagni (cori e voce femminile), Enrico Mantovani (chitarra, pedal steel, cori).


Ciao Daniele, grazie per la bella recensione del concerto di Massimo che ricordo a tutti che è uno dei nostri migliori cantautori italiani, Per la sorellina che ne dici di Erika Ardez? Long live and prosper, Mr.Tambourine, :o)

 

 
Venerdi 17 Luglio 2015

Una "toccatina" non fa mai male

Oggi è il giorno dell'eptacaidecafobia (dal greco ἑπτακαίδεκα "diciassette" e φόβος phóbos, "paura") è la paura del numero 17. Il numero 17, in particolare abbinato al giorno venerdì, è ritenuto particolarmente sfortunato in Italia e altri paesi di origine greco-latina. Esistono diversi pregiudizi legati a esso, principalmente legati alla cultura popolare e alla superstizione. In particolare il venerdì 17 è una ricorrenza considerata particolarmente sfortunata, in quanto unione di due elementi, ognuno dei quali estremamente negativo: il Venerdì Santo (giorno della morte di Gesù) ed il numero 17. Una simile situazione si ritrova nei paesi anglosassoni nei confronti del numero 13. Già nella Grecia antica il numero 17 era aborrito dai seguaci di Pitagora in quanto era tra il 16 e il 18, perfetti nella loro rappresentazione di quadrilateri 4×4 e 3×6.

Nell'Antico Testamento è scritto che il diluvio universale cominciò il 17 del secondo mese (Genesi, 7-11). Sempre secondo la Bibbia, di venerdì sarebbe morto Gesù. Viceversa, secondo la Cabbala ebraica, il 17 è un numero propizio, poiché è il risultato della somma del valore numerico delle lettere ebraiche têt (9) + waw (6) + bêth (2), che lette nell'ordine danno la parola tôv "buono, bene".
Sulle tombe dei defunti dell'antica Roma era comune la scritta "VIXI" ("vissi", equivalente a "sono morto"...), che è l'anagramma di "XVII" che rappresenta il numero 17 nel sistema di numerazione romano.
È possibile che la paura del numero 17 derivi dalla battaglia di Teutoburgo del 9 d.c. combattuta tra i romani e i germani di Arminio e dalla distruzione delle legioni 17, 18 e 19: dopo quella data questi numeri, ritenuti infausti, non furono più attribuiti a nessuna legione.
Nella smorfia napoletana il 17 è sinonimo di "disgrazia".
È così giunta fino ai nostri giorni la credenza superstiziosa per cui il numero 17 sia un simbolo di sventura.

Ma occhio però, per chi invece del 17 temesse il venerdi 13 ci sono altrettante superstizioni anche per lui: non esistono infatti nè file di un aereo, nè piani di un palazzo con il numero 17 o 13…. Inoltre nella Bibbia Giuda il traditore era il13esimo discepolo, e nella mitologia scandinava il fratello cattivo di Thor era il tredicesimo semidio, e per gli assiri babilonesi il 13 viene dopo il 12 che è il numero perfetto… E cosi via…

______________________________________________________________________________________________________________________

Lorrach, Germany - Stimmen Festival, Market Square, July 16, 2015

    

1. Things Have Changed
2. She Belongs To Me
3. Beyond Here Lies Nothin'
4. Don't Think Twice, It's All Right
5. Duquesne Whistle
6. I'll Be Your Baby Tonight
7. Pay In Blood
8. Full Moon And Empty Arms
9. The Levee's Gonna Break
10. Visions Of Johanna
11. Early Roman Kings
12. Shelter From The Storm
13. Blind Willie McTell
14. Tweedle Dee & Tweedle Dum
15. Desolation Row
16. Ballad Of A Thin Man

(encore)
17. All Along The Watchtower

_______________________________________________________________________________________________________________________

Locarno: Bob Dylan delude e “spegne” Moon&Stars                                   clicca qui

Locarno: Dylan all'ombra del suo mito                                                          clicca qui

Locarno: Moon & Stars - La Piazza e il monumento                                     clicca qui

_______________________________________________________________________________________________________________________

Talkin' 9617 - gburan

Ciao Mr. Tambourine,
leggo il Maggie's Farm da anni ma è la prima volta che ti scrivo, inizio dai complimenti per la passione con cui ti dedichi a mantenere aggiornato e vivo questo sito, ammiro davvero la costanza con cui dedichi parte del tuo tempo al servizio di tanti anonimi appassionati.
La voglia di scrivere mi è venuta leggendo le mail dei giorni scorsi, si sa che i tour vivacizzano il dibattito sul sito, non voglio entrare in polemica con nessuno e credo che chiunque abbia il suo modo di fruire dell’arte di Dylan, legittimo come quello di chiunque altro, anche se un pò mi stupisce chi ancora oggi ai concerti si aspetta di sentirlo cantare Hurricane, lo potevo capire negli anni ottanta ma siamo nell’era di internet e delle recensioni in tempo reale, delle setlist e registrazioni on line, ecc.
Non mi iscrivo nel novero dei nostalgici perché fingo di essere ancora relativamente giovane e, pur ascoltando Dylan da almeno 35 anni, cerco e spero sempre di sorprendermi come con l’ultimo disco che ho molto apprezzato.
Per quello che riguarda i concerti sono invece un pò più scettico, il tour è ovviamente cambiato e l’imprevedibilità degli anni in cui, per me, aveva un senso vedere anche tre o quattro concerti di seguito è svanita; nel nuovo millennio ho visto solo una manciata di concerti e non tutti completamente riusciti, però si sa a volte bastano due o tre pezzi interpretati con il giusto mood e l’impressione generale cambia e si ritorna a casa appagati.
Manco il tour da Barolo e andrò a Bologna ad ottobre ad ascoltarlo, per la prima volta con mia figlia, spero di emozionarmi come sempre mi è successo, anche solo per quelle due o tre canzoni.

PS: credo che il dibattito su Dylan vegetariano sia ancora meno interessante della conversione cristiana, su quella almeno ci ha scritto canzoni, e sul numero delle mogli o dei figli, personalmente mi sono sempre interessato al lato artistico, la vita privata la lascio a gossippari e Webermaniani vari.


Ciao Guido, per prima cosa lasciami ringraziarti per aver scritto alla Fattoria per la prima volta dopo tanti anni e per la costanza con cui ci segui. Lasciami dire che ho trovato la tua opinione molto ben calibrata e non priva di verità. A volte Dylan assume atteggiamenti per i quali una persona normale, come siamo poi tutti noi fans, sono incomprensibili, esempio: Cosa vuol dimostrare Bob ignorando il pubblico con un atteggiamento che può essere definito non artistico ma soltanto privo di un minimo di educazione? Cosa vuol dire proibire le fotografie e spegnere gli schermi giganti che da anni fanno ormai parte della dotazione standard di qualunque palco e di qualunque artista di un certo livello? Cosa vuol dire tenere quattro lucette del cazzo sul palco in modo che la gente veda poco e male quando a disposizione ci sono illumunazioni tecnicamente ineccepibili? Cosa vuol dire un Bob Dylan che sale sul palco a cantare le canzoni di Sinatra, siamo oltre l'arte e sprofondati nel commercialismo più becero? Perchè Dylan suona uno strumento come il grandpiano con il quale non è mai stato in sintonia? Perchè paga fior di strumentisti per "non lasciarli suonare"? (Charlie Sexton è l'esempio più eclatante, ma constatiamo tristemente che tutti i musicisti devono anche mangiare e quando non riesci a sfondare con i tuoi mezzi devi metterti al servizio di altri che ce l'hanno fatta). Naturalmente se il pubblico gli da così fastidio potrebbe starsene nella sua megavilla di Malibù o in una delle tante case che possiede sparse in giro per il mondo ed abbandonare l'attività live, dedicandosi, se ancora ne ha la passione e l'ispirazione, a cosa più serie che fare le cover delle canzonette sinatriane o album natalizi ridicoli. Basterebbe disertare tre o quattro concerti, lasciarlo solo sul palco lui e la sua band senza una persona del pubblico, e certamente Dylan diventerebbe simpatico, chiacchierone ed educato se volesse continuare ad esibirsi dal vivo, la gente, invece di andare via prima della fine dello show come è già successo molte volte, dovrebbe non andarci per niente allo spettacolo. E' chiaro che ho voluto calcare la mano  in modo evidente ed un pò sforzato su quelli che sono oggi ritenuti i difetti di Dylan e che non dovrebbero avere ragione di esistere, ma naturalmente, essendo questo sito dedicato a Dylan ed ai suoi fans, è giusto citare e dare spazio anche a quelle che sono le voci dissenzienti dall'attuale show e dall'attuale figura Dylaniana che pare essersi completamente spersonalizzato interpretando un improbabile crooner/macchietta che sinceramente stride con il personaggio creato da Dylan in tanti anni di carriera onorata, inoltre ci piacerebbe sapere chi è lo stilista che lo veste da ormai diversi anni in modo sempre uguale, cambiando solo il colore del vestito e del cappello, e sì che in Italia è venuto quasi ogni anno dal 1984, possibile che non abbia capito niente di come ci si veste? Vorrei chiarire che la posizione assunta in questa risposta alla mail di Guido non è la mia personale, potrebbe invece essere quella di moltissimi altri che per un motivo o per l'altro non scrivono mai alla Fattoria pur seguendo il sito ed avendo una propria opinione su Dylan. Certo che questo suggerimento, se accolto in modo giusto, potrebbe dar luogo ad un interessante dibattito, evitando le solite banalità che questo sioto dovrebbe sostiene, esaltare e giustificare Dylan in ogni caso. Non credo minimamente che nella moltitudine dei fans dylaniani ci siano quelli che "han capito tutto" e quelli che non "capiscono niente", per me ci son solo fans che hanno idee diverse sull'arte di Dylan e sul modo di manifestarla, sia nei dischi sia dal vivo. Avere idee diverse è un diritto sacrosanto, altrimenti se i fans fossero tutti obbligati a pensarla allo stesso modo ci sarebbe davvero da preoccuparsi, il mondo non ha più bisogno di gente come Pol Pot, come Hitler, come Ceaușescu. come Saddam, come Amin Dada etc....etc.....perchè i dittatori sono una razza che non è ancora scomparsa dal nostro mondo. Spero che altri Maggiesfarmers seguano il tuo esempio imitandoti scrivendo per la prima volta alla Fattoria. Long live and prosper, Mr.Tambourine :o)

 

 
Giovedi 16 Luglio 2015

Locarno, Switzerland - Moon & Stars Festival, Piazza Grande, July 15, 2015

   

1. Things Have Changed
2. She Belongs To Me
3. Beyond Here Lies Nothin'
4. Don't Think Twice, It's All Right
5. Duquesne Whistle
6. I'll Be Your Baby Tonight
7. Pay In Blood
8. Full Moon And Empty Arms
9. The Levee's Gonna Break
10. Visions Of Johanna
11. Early Roman Kings
12. Shelter From The Storm
13. Blind Willie McTell
14. Tweedle Dee & Tweedle Dum
15. Desolation Row
16. Ballad Of A Thin Man

(encore)
17. All Along The Watchtower

_________________________________________________________________________________________________________________________

Stasera a Varese: Un incontro-concerto racconta l’inafferrabile Bob Dylan  clicca qui

_________________________________________________________________________________________________________________________

"Avremo Bob Dylan a Bologna in autunno“ dice l'assessore alla cultura     clicca qui

_________________________________________________________________________________________________________________________

Bob Dylan, quattro nuove date in Italia a novembre                                       clicca qui

_________________________________________________________________________________________________________________________

Trent’anni lo storico LIVEAID. 5 curiosità che (forse) non tutti sanno          clicca qui

_________________________________________________________________________________________________________________________

Live Aid, 30 anni dopo: Bob Geldof e quel bene che non è ritornato            clicca qui

 

 
Mercoledi 15 Luglio 2015

Bob Dylan: concerto intimo a Bologna a novembre                                    clicca qui

______________________________________________________________________________________________________________________

Bob Dylan ritorna a Bologna e Milano per quattro date a Novembre          clicca qui  

______________________________________________________________________________________________________________________

Bob Dylan torna in Italia a novembre per il Never Ending Tour                  clicca qui

______________________________________________________________________________________________________________________

Torino, Italy - Pala Alpitour, July 2, 2015

E pazienza se alla fine del concerto mi è toccato sentire le solite frasi del tipo “Non ha nemmeno salutato”, oppure “Poteva almeno suonare una volta la chitarra”… Nei venti concerti a cui ho assistito credo che (forse) abbia salutato al massimo due o tre volte e tutto sommato chi se ne frega se non suona la chitarra. Sul palco i chitarristi bravi non mancavano di certo. In compenso l’armonica la suona alla grande e anche la voce (specie, credo, in spazi chiusi e non troppo grandi) l’ho trovata buona. In parole povere, un buon concerto, molto (forse troppo…) simile a quello del 2013 agli Arcimboldi, ma senza passaggi a vuoto. Ero negativamente prevenuto verso i brani dell’ultimo disco, ma devo ammettere che non mi sono dispiaciuti, anche se continuo a pensare che con Dylan c’entrino poco. Anche un pezzo come Spirit on the water (non tra i miei preferiti) mi è piaciuto più del solito. Tra le cose migliori: le parti strumentali che hanno accompagnato i due ingressi sul palco, Duquesne Whistle, Pay in blood, Forgetful Heart (splendida, valeva quasi da sola il prezzo del biglietto) e il grande, grandissimo finale di Love Sick. Sicuramente i due signori che ho citato all’inizio avrebbero preferito un concerto chiuso da Like a Rolling Stone, ma oggi Dylan dal vivo è questo: prendere o lasciare. Io prendo e aspetto il prossimo concerto.

Corrado

_____________________________________________________________________________________________________________________

San Daniele del Friuli, Italy - Stadio Zanussi, June 27, 2015

di Marco Cioffi

Scrivo solo ora del concerto di San Daniele poiché ci ho messo un pò a metabolizzare il concerto. Seguo Dylan da pochi anni (4 o 5 al massimo) e mi sono avvicinato al menestrello ( e a Leonard Cohen e Brassens) grazie al maestro Faber, è inutile che vi spieghi il perché. In poco tempo ho recuperato tutti i dischi in studio di Bob e ho cominciato a studiarne i testi (grazie al lavoro enorme del vecchio e nuovo Maggie's farm sito italiano di B.D.).
Il fatto di avere una scaletta fissa mi ha aiutato molto: ho seguito quotidianamente le scalette sul vostro sito; ho stampato i testi in ordine di esecuzione; ho fatto un cd con le canzoni della scaletta e per due mesi non ho letto e ascoltato altro.
A San Daniele ero preparatissimo...
Solo che in Friuli si mangia e si beve troppo bene (e io e i miei amici siamo arrivati da Milano)...e San Daniele era in festa...prima e dopo il concerto...e dentro lo stadio il nostro angolino sembrava Woodstock e io e i miei amici dei figli dei fiori...come dire...è stato come mi aspettavo che fosse...forse troppo esagerato ma quella è colpa nostra.
Io ero preparato, Dylan anche...e la sua voce era molto meglio di quello che mi ero immaginato.
Alla prossima, Marco

_____________________________________________________________________________________________________________________

Talkin' 9616 - a.orlandi1

Oggetto: Torino 2015

Da Torino, qualche scatto.

       

Cari saluti, Andrea Orlandi

IL PORTFOLIO FOTOGRAFICO DI ANDREA ORLANDI

Grazie di esserti ricordato di Maggie's Farm, alla prossima. Long live and prosper, Mr.Tambourine, :o)

_____________________________________________________________________________________________________________________

Talkin' 9615 - danieleardemagni77

Vita personale
Intorno al 1964 ebbe una liaison sentimentale con l'allora superstar di Andy Warhol, Edie Sedgwick. Dylan sposò Sara Lownds il 22 novembre del 1965. Il loro primo figlio, Jesse Byron Dylan, nacque il 6 gennaio 1966. Dylan e Sara ebbero quattro figli: Jesse Byron, Anna Lea, Samuel Isaac Abraham e Jakob Luke (nato il 9 dicembre 1969). Dylan adottò anche la figlia del primo matrimonio di Sara, Maria Lownds (poi Dylan), nata il 21 ottobre 1961 e adesso sposata col musicista Peter Himmelman. Negli anni novanta il suo figlio più giovane, Jakob Dylan, si fece conoscere come cantante della band The Wallflowers. Jesse Dylan è un regista cinematografico e un uomo d'affari di successo. Bob e Sara divorziarono il 29 giugno del 1977.
Nel giugno del 1986 Dylan sposò una sua corista di lunga data, Carolyn "Carol" Dennis. La loro figlia, Desiree Gabrielle Dennis-Dylan nacque il 31 gennaio 1986 e la coppia divorziò nell'ottobre del 1992. Il loro matrimonio e la figlia rimasero segreti fino alla pubblicazione della biografia Down the Highway: The Life of Bob Dylan ad opera di Howard Sounes nel2001.
Bob Dylan, da sempre affascinato dal poker, scrisse alcune celebri canzoni con riferimento a questo gioco: Lily Rosemary And Jack of Hearts, Huck 's Tune, Rambling Gambling Willie. Nel romanzo autobiografico Chronicles, Dylan narra di come nel periodo del Greenwich Village, dopo ogni esibizione, il miglior modo di passare il tempo fosse giocare lunghissime partite a poker. Nella clip promozionale per l'album Love and Theft si vede chiaramente Dylan giocare una partita con il "mago delle carte" Ricky Jay.
Esistono però anche aspetti oscuri della figura dylaniana che emergono in citazioni riguardo eccessi di alcol e droghe, il coinvolgimento in risse e la frequentazione di prostitute (Turner, «Watered Down Love», in Christianity Today, del 21 maggio 2001), (R. Palmer, Rock & Roll an Unruly History, pag. 3), (P. Brown, The Love You Make: An Insider’s Story of the Beatles).
Dylan è vegetariano.


Questa è solo la voce di wikipedia (naturalmente la voce più importante riguardo all'argomento) è nell'ultima riga...ma provate a chiedere all'albergo dove Dylan alloggiò nel 2001 a Brescia (oltre che al suo Cicerone, mio grande amico di concerti e radio) quale era il menù di Bob e vi risponderà che c'era di tutto tranne che la carne (le uova erano comprese perché...non è vegano). Al di là di tutto sto scoprendo molta gente con tanta fantasia su questo sito ed è "quasi" divertente...soprattutto quando mettono gli articoli davanti ai nomi...ahahaah...Bene, dopo le varie baggianate pure simpatiche lette e fotomontaggi con la faccia del Nostro viste in questi giorni sul sito, caro Mr.Tambourine ho selezionato diverse foto del concerto di Massimo del 26 e credo ce ne sia una che possa andar bene...ma l'articolo òo scriverò al ritorno dal museo dove la domenica vado a fare da guida fra le mura di un passato particolarmente interessante e suggestivo ;) A presto. Buona musica e, data l'ora, buon pranzo...naturalmente senza agonie nel piatto (P.S. ero anche io un "bravo" pescatore fino a 6 anni fa...si può cambiare molto in sei anni figuriamoci in 35...).
Daniele Ardemagni "Ardez"

Caro Daniele, credo che con questa tua ultima possiamo chiudere l'argomento "cibo". In fondo a tutti i fans dylaniani importa in primo luogo tutto ciò che riguarda il lavoro di Dylan e non credo che qualcuno possa dannarsi l'anima pensando se Dylan sia vegetariano, vegano, carnivoro, cannibale, erbivoro, insettivoro, coprofago, mangiatore di loto, etc....etc.....! E già che ci siamo direi a tutti di lasciar perdere la storia dei nostalgici del cazzo, termine che non era riferito a nessuno in particolare, Ci siamo divertiti scambiandoci pareri, che ne dite tutti di trovare un altro argomento di disputa? Per esempio, Shadows In The Night, al di là del suo valore artistico o filosofico o delle ragioni che han portato a pubblicare un disco tanto non-dylaniano, era necessario alla carriera di Dylan o potrebbe diventare una "macchia" tipo "Self Portrait". Abbiamo pure dimenticato "Christmas In The Heart", disco, in ottica dylaniana, tanto assurdo quanto inutile: Vorrei dire questo, ma queste operazioni possono essere definite "operazioni commerciali" che portano a Sony e Dylan dei frutti o sono solamente dei "divertimenti" di un artista immenso, genialee a volte menefreghista ed irrispettoso come Bob? A voi Maggiesfarmes l'ardua sentenza, io ho tirato il sasso ed ho nascosto la mano, ora tocca a voi.....! Long live and prosper, Mr.Tambourine, :o)

 

 
Martedi 14 Luglio 2015

Saint-Malô-du-Bois, France - Festival de Poupet, Theatre De Verdure, July 13, 2015

   

1. Things Have Changed
2. She Belongs To Me
3. Beyond Here Lies Nothin'
4. Don't Think Twice, It's All Right
5. Duquesne Whistle
6. I'll Be Your Baby Tonight
7. Pay In Blood
8. Full Moon And Empty Arms
9. The Levee's Gonna Break
10. Visions Of Johanna
11. Jolene
12. Shelter From The Storm
13. Blind Willie McTell
14. Tweedle Dee & Tweedle Dum
15. Desolation Row
16. Ballad Of A Thin Man

(encore)
17. All Along The Watchtower


_____________________________________________________________________________________________________________________

Talkin' 9614 - stefanobarbieri7

Ma il buon Sig. Ardemagni non potrebbe essere un pò meno tranchant?
Inoltre mi chiedo che concerto abbia visto, io questa folla adorante e in brodo di giuggiole ai concerti di Dylan non la vedo da anni...boh!
May God bless and keep you always,
Stefano


Il Sig. Ardemagni non potrebbe assolutamente essere un pò meno tranchant perchè lui è così, dirai che potrebbbe essere fatto meglio e questo potrebbe essere un legittimo desiderio non solo tuo, ma è innegabile che Daniele è così.....Take it or Leave it....! long live and prosper, Mr.Tambourine :o)

_____________________________________________________________________________________________________________________

Talkin' 9613 - silcatt

Ref: Recensione di Nicolò "Nightingale" Villani

Ciao. Segnalo a Nicolò Villani (e, ovviamente, agli amici della Fattoria) che chiedeva dove poter trovare i testi "modificati" da Dylan nei vari live, questo sito molto interessante: http://www.dylyricus.com/  . Un saluto a tutti, Silvano.


Grazie per la segnalazione, long live and prosper, Mr.Tambourine :o)

_____________________________________________________________________________________________________________________

Talkin' 9612 - gebianchi

Bravo Mr.Tambourine man, finalmente qualcuno che rimette al proprio posto tal Ardemgni, il cui “valore aggiunto” dal punto di vista dell’analisi critica mi pare essenzialmente quello di essere parente di Massimo Bubola. Non se ti ricordi di me, tempo fa polemizzammo garbatamente circa l’eccessivo spazio “pubblicitario” dato ad interpreti-cloni dylaniani che ritenevo piuttosto…vuoti di creatività e banali imitatori, per usare un eufemismo. Ma ora non posso che associarmi alle tue sagge parole con cui hai commentato un intervento, quello appunto di Mr. Ardemagni, il quale senza peraltro possedere credenziali significative e dall’alto dei suoi, diciamolo pure…acerbi 38 anni, si atteggia a gran guru dylaniano, sempre pronto con spocchia insopportabile a trinciare giudizi ed esprimere opinioni, vomitando veleno contro chi non la pensa come lui. E’ inaccettabile che maggiesfarm debba sempre registrare le inutili polemiche di un ragazzo che, peraltro ha scoperto il Verbo certamente quando noi lo ascoltavamo da almeno vent’anni, menando fendenti a destra e manca per il solo gusto di polemizzare. Ma questo è una talkin’ per emuli di Sgarbi e frequentatori dell’Arena di Giletti, o un luogo di incontro per coloro i quali desiderino liberamente esprimere le proprie opinioni?? Lo dico senza polemica, anzi con un velo di socratico distacco, ma chi sarebbero i nostalgici del cazzo??? Ma quanta boria e approssimazione in certi giudizi…il più grande poeta del rock….Bob guarda avanti, slogan inutili e superficiali. Quando questo giovanotto avrà voglia, vada ad informarsi meglio su cosa ha significato quel disco con Suze & Bob nella neve newyorkese, cosa ha rappresentato per intere generazioni di giovani “idealisti” che su quelle canzoni ci hanno costruito un sogno di libertà e rivoluzione (indipendentemente dal fatto che Dylan se ne fottesse o meno della cosa). Caro Ardemagni quelle canzoni tanto care ai nostalgici del cazzo, per milioni di giovani hanno contato molto, molto più di un Time out of the mind; se tu non te ne sei accorto….beh peccato, giovane come sei, hai tutto il tempo per recuperare il tempo perduto.
Enrico


Caro Enrico, vedo che anche tu sei un "nostalgico del cazzo" come me, legato idealmente a quella stupenda copertina di Bob in compagnia della scomparsa Suze Rotolo. Certo Daniele a volte è come un fiume in piena e travolge tutto, ma questo è solo il frutto della sua passione dylaniana. Io non ho assolutamente cercato di mettere a posto Daniele, gli ho solo ricordato di evitare frasi rivolte ad altri, gli ho suggerito (e non è la prima volta) di esprimere solo la sua opinione evitando di sparare sui "vecchi nostalgici" come noi. La cosa è amichevole, come giustamente deve essere, e se qualche volta Ardemagni passa la linea di confine non lo fucileremo per questo. Daniele suscita sempre dei vespai quando si lascia andare, e questo genera botte e risposte che a volte sono divertenti e non fan male a nessuno. A noi vecchi nostalgici del cazzo, forniti di una maggiore esperienza nella militanza dylaniana, spetta il compito di essere tolleranti e cercare di mitigare gli eventuali eccessi dei dylaniani più giovani. Sappiamo tutti che a Daniele non piace per niente Blood On The Tracks, e questo è capibile e legittimo, ma credo che nemmeno lui pensi che Dylan sia diventato la leggenda che è per Time Out Of Mind/ Tempest/ Shadows In The Night invece che per aver scritto e pubblicato "The Freewheelin' Bob Dylan", "Higway 61 Revisited" e quel capolavoro assoluto di "Blonde on Blonde". Se fosse nato in quegli anni avrebbe anche lui "sentito" l'importanza di quelle canzoni. Naturalmente tu hai tutto il diritto di sentirti "disturbato" da quelle definizioni ardemagnane, e giustamente hai replicato. Io trovo questi scambi piacevoli e pieni di sale, senza per questo privilegiare Daniele o tenergli bordone quando si lancia in una delle sue piccole filippiche, in fondo siamo tutti bene o male dei fans di His Bobness, qualunque sia il Dylan che preferiamo. Spero di risentirti ancora, long live and prosper, Mr.Tambourine, :o) 

 

 
Lunedi 13 Luglio 2015

Albi, France - Le Festival Pause Guitare, July 12, 2015

  

1. Things Have Changed
2. She Belongs To Me
3. Beyond Here Lies Nothin'
4. Don't Think Twice, It's All Right
5. Duquesne Whistle
6. I'll Be Your Baby Tonight
7. Pay In Blood
8. Full Moon And Empty Arms
9. Cry A While
10. Visions Of Johanna
11. 'Til I Fell In Love With You
12. Shelter From The Storm
13. Blind Willie McTell
14. Tweedle Dee & Tweedle Dum
15. Desolation Row
16. Ballad Of A Thin Man

(encore)
17. All Along The Watchtower

_____________________________________________________________________________________________________________________

Lucca, Italy - Lucca Summer Festival, Piazza Napoleone, July 1, 2015

di Nicolò "Nightingale" Villani

Un saluto Mr. Tambourine e amici della Fattoria,
In questi giorni, dopo essere stato a Lucca tra la folla spappolata, assetata e accaldata nei "posti" in piedi, ho letto e sentito diverse opinioni sugli ultimi show di Bob e su quello toscano in particolare.
Premetto subito, per chi ritiene importanti queste cose: sono un ragazzo di vent'anni al suo terzo concerto dylaniano (Alcatraz e Mandela i precedenti), che è andato a Lucca accompagnato da due amici un pò più "veterani" (quasi una ventina di concerti del Nostro alle spalle entrambi) e due amici quasi ventenni (un altro dylaniano al suo primo concerto e un fan di De Gregori che non disdegna la buona musica); voglio anche specificare che sono un musicista, che ho una discreta conoscenza del lavoro e dell'evoluzione di Bob durante gli anni e che mi diverto una volta all'anno a preparare un tributo che ripercorre l'epopea dylaniana fino ai giorni nostri (come qualcuno di voi ha già potuto vedere).
Personalmente sono rimasto piacevolissimamente colpito dallo show: i musicisti più in forma e più affiatati, il "mitico" Stu lasciato finalmente un pò più in sordina (o alle maracas), Bob, vero animale da palcoscenico, che con una mano in tasca e una sul microfono è riuscito comunque a esprimere un carisma impressionante (ogni frontman dovrebbe aspirare a quella forza come obbiettivo, secondo me...). Sarà che ultimamente sono molto in sintonia col Dylan contemporaneo (da "Oh Mercy" in poi, diciamo), comunque ho apprezzato immensamente il poter sentire quasi tutto "Tempest" suonato dal vivo e alcuni dei miei brani preferiti di altri album, come "High Water" e "Love Sick".
Ma penso che questi commenti siano comuni un pò a tanti che hanno già scritto. Ciò che mi ha lasciato allibito è una situazione in parte rasente al paradosso... Quante altre volte durante la sua carriera Bob dovrà cantare la parola "Change" perché la gente capisca che nulla, soprattutto nell'arte, resta, o deve restare, com'è in questo istante? Dopotutto il concerto stesso si è aperto proprio con "Things Have Changed"; più chiaro di così! Io amo molto gli artisti che, consci di ciò che stanno componendo nell'attuale (i Beatles ne sono un esempio molto caratteristico), fanno ciò che sentono giusto e lo portano con sé davanti al mondo. Bob l'ha SEMPRE fatto, fin dall'inizio, quindi perché sorprendersi o lamentarsi? Sembra che dopo cinquant'anni certe persone non si siano stancate di urlare "JUDAS"...
Concludo con una domanda: sapete mica dirmi dove si possono trovare i testi "modificati" da Bobby durante i vari live? C'è qualche folle che li raccoglie tutti?
Un saluto, un ringraziamento e un abbraccio a tutti!
Nicolò "Nightingale" Villani

( Nota di Mr.Tambourine: La tua domanda sui testi è classificata "impossibile", soprattutto perchè non sempre quando Bob canta nuove strofe gli inglesi e gli americani riescono a capire cosa dice, forse riuscirebbero a districare la matassa riascoltando un live-bootleg. Ogni tanto ho visto qualcosa in proposito sul Forum di expectingrain.com, ma non sono al corrente di altri siti che siano aggiornati sulle versioni dal vivo cantate da Bob, anche perchè personalmente lo ritengo un "unearthly neverendingjob").

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

di Danilo Sergiampietri

Ciao a tutti,
è la prima volta che scrivo e recensisco un concerto, non sono certo un tecnico musicale, solo un appassionato di Dylan, ma dopo il concerto di Lucca mi piacerebbe dire qualcosa.
Avevo saltato alcuni anni di concerti, mi sembra che dopo Pistoia di qualche anno fa avessi deciso che non ne valeva più la pena.
Ero con amici non dylaniani (alcuni springsteeniani, figuriamoci!) ed era stato difficile spiegare loro come facesse la band a suonare così male e Bob a cantare così male, un rock-blues approssimativo, monotono e mai coinvolgente, si diceva quella sera che qualsiasi giovane gruppo blues locale potesse suonare molto ma molto meglio.
Ma veniamo a Lucca, sull'organizzazione e l'impossibilità di vedere qualcosa dal settore in piedi ho letto già molte critiche che confermo, sono solo riuscito ad intravedere a tratti uno degli schermi.
Il concerto mi è invece sembrato bellissimo, uno dei migliori da me visti di Bob (una ventina credo) ma non solo, forse uno dei più interessanti in assoluto.
Bob si è impegnato a cantare, alcuni pezzi sono stati bellissimi, anche i due da Shadows, altri straordinari come Love Sick finale.
Vorrei però soffermarmi su un aspetto, forse un pò azzardato:
Sono architetto/artista e mi ha colpito l'aspetto minimalista degli arrangiamenti e dell'interpretazione, secondo quella ricerca che coinvolge tutte le arti da più di un secolo e che porta a togliere anziché aggiungere, ad arrivare all'essenziale.
La musica non era rock, non era blues, non era folk, non era jazz, non era swing, era tutto questo insieme ma anche qualcos'altro.
Soprattutto era il tentativo di non essere mai banale, la band così bloccata nelle performance personali era funzionale a questo, evitare ogni banalità, mai un assolo di chitarra di poco più di alcuni secondi altrimenti scadiamo nel cliché rock, mai un giro di accordi completo sennò diventa blues e si battono le mani e si inizia a ballare, mai uno strumentista troppo in evidenza che allora è jazz, mai un ritornello troppo riconoscibile che sennò iniziamo a cantare. Ma tutto questo funzionava.
Non è stata musica ma Arte.
Danilo S.


_____________________________________________________________________________________________________________________

Talkin' 9611 - notdarkyet

Caro Mr. Tambourine,
ti segnalo questa recensione del doppio concerto di Lucca pubblicata su "L'isola che non c'era":

http://www.lisolachenoncera.it/rivista/primi_piani/io-vorrei-non-vorrei-ma-se-vuoi/

Buona giornata! Giorgio.

Grazie per la segnalazione e buona giornata anche a te, long live and prosper, Mr.Tambourine, :o)

_____________________________________________________________________________________________________________________

Talkin' 9610 - magicbus21

Ciao Tamburine e innanzitutto grazie per tenere costantemente aggiornato il sito.
Per parlare di questi concerti inizio con il parafrasare un altro vecchio trombone che scriveva: "Scusate non mi lego a questa schiera: morrò pecora nera!"  (da "Canzone di notte n°2" di Francesco Guccini).
Dylan non vado più a vederlo perche fondamentalmente l'ho visto tante altre volte in una forma migliore, perchè lo show di adesso è monocorde, con una band piegata a fare il tappetino sonoro al Nostro, e il tutto mi intristisce tantissimo.
Vado ancora ai concerti (ieri per esempio ero a vedere John Hiatt al carroponte), ma Dylan basta, 70/100 euro (un vero furto!) per il biglietto, (magari x due) , preferisco spenderli per una cena fuori, e magari quando torno a casa metto su
Blonde on Blonde oppure Oh Mercy, (sono più giovane di te!), sennò dieci cd, oggi costano così poco e c'è ancora tanta bella musica da scoprire, senza per forza buttarsi su Fedez.
E' giusto, e anche bello, che ci siano giovani che vadano ancora vedere Dylan, si può essere anche tifosi della propria squadra anche quando gioca male, ma non si è costretti per forza ad andare allo stadio.
Caro Bob, continuo a comprare i tui dischi, rimarrai sempre il mio preferito, ma ai concerti no grazie, a mai più.

Alessandro

Caro Alessandro, la tua è una opinione rispettabilissima, e nemmeno credo tu sia il solo a pensarla così. Naturalmente qualcuno che ben conosciamo te ne direbbe di tutti i colori, comunque ricordati, quando vai a dormire, di mettere la copertina di Freewheelin con Bob e Suze sotto il cuscino :O)))))))!!!!!!!. Long live and prosper, Mr.Tambourine, :o)

_____________________________________________________________________________________________________________________

Talkin' 9609 - enricotata

Vi segnalo un articoletto che ho fatto sui 50 anni di Like a Rolling Stone : )
Un saluto, Enrico tata.

https://iltempodelleciliege.wordpress.com/2015/07/08/bob-dylan-like-a-rolling-stone-fa-50-anni-la-storia-di-una-canzone-leggendaria/

Grazie per la segnalazione e per l'articolo che narra la storia di LARS in maniera completa. Long live and prosper, Mr.Tambourine, :o)

 

 
Domenica 12 Luglio 2015

San Sebastian, Spain - Donostia Arena, July 11, 2015

   

1. Things Have Changed
2. She Belongs To Me
3. Beyond Here Lies Nothin'
4. Workingman's Blues #2
5. Duquesne Whistle
6. Waiting For You
7. Pay In Blood
8. That Lucky Old Sun
9. Tangled Up In Blue
(intermission)
10. High Water (For Charley Patton)
11. Simple Twist Of Fate
12. Early Roman Kings
13. Forgetful Heart
14. Spirit On The Water
15. Scarlet Town
16. Soon After Midnight
17. Long And Wasted Years
18. Autumn Leaves

(encore)
19. Blowin' In The Wind
20. Love Sick

______________________________________________________________________________________________________________________

Talkin' 9608 - mercuzio1965

Oggetto: Dylan vegetariano? Certo che no!

Mi chiamo Mercuzio e vorrei tornare brevemente sulla questione, a mio avviso cruciale, della pretesa dieta vegetariana condotta dal nostro amato Song and Dance Man.
A sfatare le petulanze del buon Ardemagni, oltre alle considerazioni, ineccepibili e filosofiche, di Sir Eglamore e alla testimonianza importantissima di un amico dell’amico del cognato del simpatico Simone che ha visto Bob all’Ipercoop di Orbetello acquistare prosciutto crudo, c’è questa rara fotografia (intitolata El Pescador) scattata in privato negli anni ’80:

Nell’espressione di Bob (“Che figo che sono! Sarai almeno 2 kg, ti infilo subito nel forno”) non si riesce a cogliere quel processo doloroso di crescente consapevolezza per la sofferenza animale, maturato negli anni ’80, di cui ci parla l’Ardemagni.

Ce poi un’altra immagine, ancora più esplicita e rara (intitolata The Butcher’s Boy), scattata alla Sagra del Bisonte di Jackson in Wyoming pochi anni fa:

  Anche in questo caso l’espressione entusiasta di Bob di fronte a una costata di 3 kg stride con quanto raccontatoci da Ardemagni. Pare che Bobby abbia accettato l’invito del Jackson Buffalo Meat Festival per un compenso di 420 dollari, non molto a dire il vero, ma, si sa, il Maestro è molto sensibile a questo argomento. Su 420 dollari non ci sputa di certo. Raccontano anche che si sia recato a Jackson da solo in corriera per non erodere il suo magro onorario.

Ma c’è un altro episodio che la dice lunga sul Dylan preteso vegetariano. Siamo a Stoccolma nel 2000, per il concerto alla Globe Arena del 18 maggio. Il Vate è piuttosto risentito per i Nobel mancati e, già che è sul posto, decide di andare a rampognare di persona. Si dirige pertanto all’antica e prestigiosa università di Uppsala (due P prima di una S solo i vichinghi son capaci di metterle), in compagnia del povero Larry Campbell. Il direttore lo accoglie con grandi onori e, nel tentativo di accomodare l’incresciosa questione, gli mostra le opere custodite nella galleria d’arte dell’università. Fra un mugugno e l’altro par di capire che Bob apprezzi Banco di Macelleria con Fuga in Egitto di Pieter Aertsen, un pittore fiammingo del 1500. Gli altri dipinti infatti non li guarda nemmeno:

  Dice di volerlo comperare. Lo vorrebbe mettere in cucina. Così Bob tira fuori dallo stivale 170 dollari e li appoggia sul tavolo. Sorridendo il direttore dice “No, Mr. Dylan, si tratta di ben altre cifre”. “200 posson bastare?” fu la risposta di Bob. Imbarazzatissimo il direttore spiegò che in ogni caso non aveva il potere di vendere un pezzo della collezione, tantomeno di stabilirne il prezzo.
“Me lo dipingerò io, se le cose stanno così” Bob si alzò stizzito, girò le spalle e se ne andò boffonchiando: “Ye, fucking penny pinching of a Norman”.
Lo so per certo perché una mia zia emigrata in Svezia ha assistito personalmente all’imbarazzante episodio; era la signora delle pulizie che proprio in quel momento stava ramazzando sotto la sedia del direttore.
Il vegetariano Ardemagni lo vorrebbe un dipinto del genere nella sua cucina?

E poi ancora. Dobbiamo fingere di ignorare l’esistenza della strofa inedita di Highlands? Una canzone che è unanimemente accettata come autobiografica. Si tratta della strofa in cui Bob, rivolgendosi all’impertinente cameriera, la ammonisce così:
“Oooh woe is me, oooh woe is thee
in such a restaurant I don’t want to be.
If you have not a bloody steak for me
waitress, you will be hanged on yonder tree”

Non dimentichiamo poi che alla fine la pietanza ordinata da Bob nella divertente storiella è a base di uova. Quegli strani fragili oggetti da cui, se dimenticati in frigo, potrebbero, mi dicono, alla fine nascere dei pulcini.

E’ sufficiente? Quindi per favore, caro Ardemagni, la smetta di raccontar Bubbole o finirà all’inferno dove dovrà poi sfamarsi di fiorentine al sangue ascoltando Blood On The Tracks in cuffia per l’eternità.

Saluti, Mercuzio

Caro Mercuzio, chissà perchè ho la sensazione che tu ti guadagni da vivere facendo il cacciatore di draghi. Sei sempre sorprendente e simpatico e la tua ironia e fantasia sono inarrivabili, sei capace di inventarti storielle come questa che, anche se non hanno un fondo di verità (non esiste nessun Jackson Buffalo Meat Festival) sono sempre curiose e divertenti. Credo che anche l'amico Daniele avrà capito chi è il tuo alias e probabilmente farà un bel sorriso come ho fatto io leggendo le tue parole. Ti ringrazio per aver aggiunto un'altro pezzo ai tuoi numerosi fantascritti per la Fattoria. Fa la la-n-fa, da-n-da da-n-fa, lanky down dilly, Mr.Tambourine, :o)

 

 
Sabato 11 Luglio 2015

Quattro nuove date a Novembre in Italia

Talkin' 9607 - notdarkyet

Oggetto: Ancora in Italia

Caro Mr. Tambourine,
immagino tu già lo sappia: Dylan sarà di nuovo in Italia a novembre:
18 e 19 Novembre a Bologna, Auditorium Manzoni
21 e 22 Novembre a Milano, Teatro degli Arcimboldi

I biglietti sono in vendita da questa mattina su Ticketone.

Ciao! Giorgio

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Talkin' 9606 - sebastiano.giulia

Oggetto: Bob a Novembre in Italia
http://www.rockol.it/news-645205/bob-dylan-tour-2015-italia---nuove-date-a-novembre-bologna-e-milano

Ho letto stamane la notizia sul sito ufficiale di Bob, ma credo di doverla giustamente accreditare a voi. Long liver and prosper, Mr.tambourine, :o)

__________________________________________________________________________________________________________________

Talkin' 9605 - martina.martulli

Oggetto: Troppa severità

Caro Tamburino, secondo me hai sgridato troppo severamente il piccolo Daniele.
Non era brutta la sua recensione è che lui vede cose che gli altri faticano a vedere. Sarà un profeta? Un profeta nella mesta e cattolicissima Brescia? Pare strano però tutto è possibile.
Sul tono invece, quell'eccessiva e fastidiosa vis polemica che pervade ogni scritto del Danielino, non c'è molto da dire: sono chiaramente gli effetti di quel suo ostinarsi a brucar verdura. Un pò l'invidia, un pò l'essere continuamente presi in giro e si diventa rancorosi. Come i nani* (*ATTENZIONE a tutti i buonisti: trattasi di citazione del sommo poeta Faber).
Certo che, lasciamelo dire, un bresciano che rinnega lo spiedo con gli uccellini è un vero snaturato e dovrebbe fare la fine di Socrate o di Oscar Wilde.
Comunque, dai, perdono per questo formidabile scassambrella. Senza i suoi divertenti scritti cosa sarebbe Maggie's Farm?
Perdono sí, ma a una condizione: che ci scriva subito qualcosa su Blood On The Tracks.
Io dal canto mio, se tu Tamburino vorrai, potrò invece inviarti dei nuovi aneddoti su Bob e i Folksingers.

Sir Eglamore

 

Io ho capito tanto tempo fa l'amico Daniele e da allora leggo i suoi scritti senza nessun tipo di rancore, anzi, ti dirò che provo simpatia per il suo Dylan-integralismo. Daniele ha una fede assoluta in Dylan e nella sua visione del Nostro e questo a volte lo fa slittare in curva uscendosene con frasi che potrebbero far girar i cosidetti a molti fans che si riconoscono in quelli che amano la copertina di "The Freewheelin' Bob Dylan" o nei cosidetti "nostalgici del cazzo", ma credimi, non lo fa apposta, lui non vuol offendere nessuno, lui vuole solo che nessuno parli male di Dylan. Vedo tratti di Socrate in Daniele, ma non me la sento di fargli bere la cicuta, Maggie's Farm perderebbe delle simpatiche polemiche e questo non è giusto. Quando mi dice "nostalgico del cazzo" o che vado a dormire con sotto il cuscino di "The Freewheelin' Bob Dylan" è vero, solo che lui non lo sà e io non glielo dico, anche se ha ragione. E' giusto essere integralisti ma è lo stesso giusto essere un nostalgico del cazzo, che ci devo fare, sono nato prima e sono cresciuto con Blowin' ,Tambourine, Like a Rolling, Highway, Watchtower, Hurricane, la Rolling Thunder, quindi per forza di cose quello è il Dylan che mi è rimasto nel cuore, pur senza disprezzare l'attuale Dylan sono legato al Dylan del passato, ma "nostalgico del cazzo" mi fa sorridere invece che arrabbiarmi, cazzo.....è la verità! Concordo con te nell'obbligarlo a scrivere un saggio su Blood On The Tracks, :o)))))))))))))))). Resto sempre in attesa dei tuoi scritti, anche se chi non ti conosce corre il rischio di prenderti troppo sul serio! Long live and prosper, Mr.Tambourine, :o)

 

 
Venerdi 10 Luglio 2015

Cordoba, Spain - 35th Guitar Festival, Theatre Axerquia, July 9, 2015

  

1. Things Have Changed
2. She Belongs To Me
3. Beyond Here Lies Nothin'
4. Workingman's Blues #2
5. Duquesne Whistle
6. Waiting For You
7. Pay In Blood
8. Full Moon And Empty Arms
9. Tangled Up In Blue
(intermission)
10. High Water (For Charley Patton)
11. Simple Twist Of Fate
12. Early Roman Kings
13. Forgetful Heart
14. Spirit On The Water
15. Scarlet Town
16. Soon After Midnight
17. Long And Wasted Years
18. I'm A Fool To Want You

(encore)
19. Blowin' In The Wind
20. Love Sick

______________________________________________________________________________________________________________________

Talkin' 9604 - mazzociompi

Intervengo in difesa di Daniele Ardemagni che secondo me ha perfettamente ragione. Anch'io sono stufo di vedere ai concerti di Bob attempati signori che borbottano con le mogli sul fatto che non riconoscono le canzoni, che la voce è cambiata, che non ha fatto Hurricane etc etc. Io credo che se non si conosce un artista si debba stare a casa, non si va solo perché è un nome noto o perché da ragazzotto hai ascoltato qualche canzone.
Grazie, Nicola Ciompi.

Caro Nicola, cosa suggeriresti per queste persone, la fucilazione potrebbe essere una giusta punizione????? Long live and propsper, Mr.Tambourine, :o)

______________________________________________________________________________________________________________________

Talkin' 9603 - danieleardemagni77

Una precisazione..o forse anche due o tre: per "nostalgici del c.... che farebbero meglio starsene a casa a guardarsi la copertina di "The freewhellin'" non intendo offendere chi ha una certa età e conoscenza del Mito di Dylan, ma chi continua ad ostinarsi ad andare ai suoi concerti solo per poi criticarli...se non talvolta criticarli ancor prima di vederli. Nessuno obbliga nessuno ad andarci e come ripeto farebbero meglio per loro stessi starsene a casa o andare a vedere altri. Ripeto, opinione mia..."farebbero meglio" non "devono"...ognuno è libero di fare ciò che gli pare. Non ritiro nulla di ciò che ho detto; mi spiace se qualcuno si può essere sentito tirato in ballo o offeso ma credo sia ora di smetterla di andare ai concerti di Bob col pregiudizio che tanto non piacerà. Qui non è solo questione di entusiasmo di adolescenti (e non solo) o di chi come al solito aspetta i classici che non arrivano...e se arrivano non sono mai come ci si aspetta ma, parlando di chi Dylan lo conosce altrettanto bene come te Mr.Tambourine e altri della tua generazione, c'è il solito spaccato in due: chi è restato fermo ai '70 e da lì non si è più schiodato, ma insiste ad andarlo a vedere per poi trovare sempre il capro espiatorio per criticare e denigrare (facendo poi del loro giudizio la "verità assoluta" sulla qualità del concerto) e chi invece ha accettato e apprezzato il Mito nei suoi cambiamenti durante la sua carriera artistica. I primi sicuramente non faranno mai provare interesse verso Bob alle nuove generazioni (fortunatamente poco meno di vent'anni fa non ho incontrato nessuno di questi "professoroni"), i secondi sono quelli che, al contrario, sanno e sapranno far incuriosire chi è arrivato dopo di loro. Ci sono artisti che ho amato, ma che col passare degli anni non mi dicevano più nulla, soprattutto nei live...così ho smesso di andarli a vedere ma con questo non degrado e faccio lo snob parlando dei loro lavori attuali o delle loro scelte live più recenti...se un'artista non emoziona più e non ti da quello che ti aspetti mi pare più che logico evitare di andarlo a vedere e tenerlo nei propri ricordi così come ci piaceva. Spero di aver fatto chiarezza su ciò che ho scritto nella recensione del concerto di Torino...fermo restando che non cambio la mia opinione ("opinione" e non "giudizio"..mettiamolo in chiaro) su ciò che ho scritto. Buona vita e buona musica.
Daniele Ardemagni "Ardez"

Caro Daniele, la mia voleva essere solo una piccola tiratina di orecchie per dire che anche evitando la frase di quelli che dovrebbero stare a casa a guardare la copertina di Bob e Suze il succo ed il senso della tua bellissima recensione non sarebbe cambiato di una virgola, idem per i nostalgici del cazzo. Quindi avrai capito che io non ho ritenuto non valida o peggio ancora brutta o non adatta la tua recensione, tutt'altro. Le cose che scrivi ti sgorgano dal cuore e lo si capisce benissimo, sono sincere e spontanee, ma a volte il tuo bellissimo entusiasmo (entusiasmo che ti invidio) ti prende la mano e così aggiungi quella frase che non serve a niente solo perchè desidereresti con tutta l'anima che tutti vedessero Dylan con i tuoi occhi. Certamente questa cosa è bellissima e se senti uno che non la pensa esattamente come te ti scatta il dubbio che questo sia un "maledetto denigratore", invece è solo uno che la pensa in modo diverso e se lo scrive o lo dice in modo civile non credo ci sia niente di male. Sono perfettamente d'accordo con te che ci sono tante persone ai concerti che disturbano perchè non riconoscono la canzone e chiedono a tutti finchè non hanno la risposta giusta, ma non tutti coloro che vanno a vedere un concerto conosce a menadito il lavoro dell'artista che c'è sul palco. Ai concerti si possono vedere diverse tipologie di persone, e molte di queste sono purtroppo negative, ma il fatto è che ci sono, esistono e non si può eliminarle, bisogna avere la pazienza di tollerarle e l'intelligenza per capire e scusare la loro ignoranza. Rimani così amico Daniele, la tua purezza dylaniana potrebbe essere un esempio anche per quelli come me, quelli "vecchi" o "anziani" ai quali viene il groppo alla gola vedendo questo Dylan così trasformato e così lontano dal Mito che hanno conosciuto ed idolatrato quando erano giovani come lo sei tu ora. Certamente fra queste persone ce ne saranno molte alle quali questo Dylan non piace, ed ugualmente non riescono a non andare al concerto, altri hanno detto basta e non ci vanno più, altri hanno apprezzato i cambiamenti degli ultimi anni e si godono ancora il Nostro con gioia ed allegria. Ci sono fans diversi così come in questi cinquant'anni di carriera ci sono stati Dylan diversi, è la legge dell'evoluzione umana, alcuni si fermano ed altri vanno avanti dove i primi non arriveranno mai. I professori sono quelli che insegnao agli altri come si devono fare le cose, i Maestri invece mostrano ai professori come si fanno quelle cose. Rallegrati, ne hai ben donde, Dylan è sempre ed ancora un Maestro! Long live and prosper, Mr.Tambourine, :o)

 

 
Giovedi 9 Luglio 2015

Granada, Spain - Palacio de Deportes de Granad, July 8, 2015

   

1. Things Have Changed
2. She Belongs To Me
3. Beyond Here Lies Nothin'
4. Workingman's Blues #2
5. Duquesne Whistle
6. Waiting For You
7. Pay In Blood
8. I'm A Fool To Want You
9. Tangled Up In Blue
(intermission)
10. High Water (For Charley Patton)
11. Simple Twist Of Fate
12. Early Roman Kings
13. Forgetful Heart
14. Spirit On The Water
15. Scarlet Town
16. Soon After Midnight
17. Long And Wasted Years
18. Autumn Leaves

(encore)
19. Blowin' In The Wind
20. Love Sick

_____________________________________________________________________________________________________________________

Torino, Italy - Pala Alpitour, July 2, 2015

di Daniele Ardemagni "Ardez"

Potrei riassumere il tutto con qualche aggettivo: strepitoso..fantastico...sublime...perfetto.
Ma innanzitutto i miei compagni di concerto...un amico di fb e una ragazza (tantissimi ragazzi e ragazze fra i 15 e i 25 anni fra il pubblico) che ha..trascinato suo papà al concerto entrambi per la prima volta. Quindi una sedicenne col padre, un cinquantenne e un trentottenne (io) ad applaudire questo live che fra i 15 visti è quello che rischia la perfezione più di tutti...perfetto sarebbe stato se ci fossero state almeno due songs con la chitarra imbracciata da Bob. La location di Torino (pala Alpitur) forse era la meno adatta se confrontata alle altre tre date italiane, ma ottimi fonici, una band eccezionale, un Bob in grande forma vocale e delle canzoni fantastiche lo hanno saputo rendere bello lo stesso. Inutile fermarci sulla set-list che tutti conosciamo (anche se con accorgimenti agli arrangiamenti rispetto al 2013) ma le versioni di Things Have Changed introdotta da un gong e da un boato del pubblico, She belong To Me, l'amara dolcezza di Workingman's blues, la potenza quasi hard-rock di Pay in blood hanno impiegato poco a trasformare questo live in uno show memorabile. Tangled Up In The Blue è stata superlativa prima di salutarci per una ventina di minuti con l'omaggio a Sinatra con Full Moon And Empty Arms dal cantato perfetto. Grande entusiasmo soprattutto fra gli under 30/40 e i giovanissimi...ma non solo. Gli altri farebbero meglio a starsene a casa a guardarsi la copertina di Dylan con Suze abbracciati davanti al furgone Vw. La seconda parte vede un piccolo cambio di scenografia..scompare l'occhio di Horus e una serie di luci teatrali/cinematografiche dal sapore felliniano fanno da padrona sul palco e Bob con la "nuova" voce incanta e fa esplodere il pubblico alla fine di ogni pezzo...che sia High Water o Simple twist Of Fate...che siano le dark Scarlet town o Forghetful Heart o gioielli come Soon After Midnight, la splendida e potente Long and Wasted Years (tutte rivestite leggermente di un nuovo arrangiamento) o l'omaggio a Prevért/Sinatra con Autumn Leaves, col pubblico adorante ormai sotto il palco, non importa...questo è un concerto dove tutto si sposa perfettamente : canto, poesia, arrangiamenti, set-list, scenografia e soprattutto...nessun effetto nostalgia...Dylan non è un "replicante" delle sue hit...ragazzi con cellulari e I-pod che immortalano il più grande nei due bis trionfali: Blowin' e Love Sick. Concerto terminato, poche parole, un frettoloso ringraziamento al pubblico in estasi e qui si finisce..una domanda del mio amico alla sedicenne Greta molto emozionata dopo lo show, "un punteggio da 1 a 10" e lei con le immagini di questo live strepitoso, sopra alla norma di molti che ho visto (insieme a quello di Brescia del 2001...ma quella era un'altra pagina dylaniana), ha chiesto "posso andare oltre il 10?". Questa risposta per me è valsa molto più di molte belle recensioni o dei soliti nostalgici paranoici del cazzo, considerando che molte sue coetanee erano si presenti con grande entusiasmo al concerto, ma altre impazziscono per spazzatura come One Direction, Fedez e gli ultimi prodotti preparati a regola d'arte per vendere usciti dai vari X-factor, Amici e roba simile. Bob guarda avanti...don't look back, come ha cantato anche stasera...e se lo fa lo fa a modo suo. Brava Greta e bravi ai tuoi coetanei presenti..e anche ai miei che lo hanno scoperto con Time Out Of Mind e continuano a stupirsi e amare il più grande poeta del Rock..e non solo. A presto Bob e may you stay forever young...al di là dell'anagrafe. Magari la prossima volta piazzaci un salutino...ma va bene così...eri divertito e noi pure! (unica nota stonata i panzoni della security..ma con uno show così ci si dimentica alla svelta anche di piccoli incidenti).

Daniele Ardemagni "Ardez"

Caro Daniele, scusami se intervengo, ma vorrei, senza offesa, darti una tiratina d'orecchie. Infelicissima la tua frase "Gli altri farebbero meglio starsene a casa a guardarsi la copertina di Dylan con Suze abbracciati davanti al furgone Vw". Io sono uno di quelli, conosco Dylan da allora (purtroppo sono molto più vecchio di te, credo di sapere qualcosina in più su Bob rispetto ai fans più giovani, e permettimi di stendere un velo pietoso sull'aneddoto di Greta che a 16 anni non può conoscere Bob meglio di un fan che lo segue da cinquan'anni. Che sia stata presa dall'entusiasmo farà certamente piacere a tutti, ma non credo possa essere portata ad esempio per la valutazione di un concerto di Dylan. Greta sarà senz'altro brava, ma non esageriamo, non che non sia degna di fiducia, ma credo vada soltanto presa con beneficio di inventario data la sua giovane età da coloro che sono i "soliti nostalgici paranoici del cazzo". E' giusto che tu esprima in piena libertà le tue impressioni ed opinioni, descrivi perchè ti è piaciuto il concerto e cosa ti è piaciuto di Bob e dello show, ma la cosa dovrebbe finire lì, consigliare a gente più anziana di te di stare a casa a guardare la copertina di "The Freewheelin' Bob Dylan" lo trovo di cattivo gusto, l'intelligenza è una bella cosa, ma anche l'educazione è altrettanto bella! Sono felice che il concerto ti sia piaciuto e ti abbia entusiasmato, ma questo non ti dà il diritto di denigrare coloro che la pensano diversamente da te. Long live and prosper, Mr.Tambourine, :o)

_____________________________________________________________________________________________________________________

Talkin' 9602 - mathemin

Ho letto l'articolo del giornalista Francesco Merlo.
http://www.francescomerlo.it/2015/07/01/a-caracalla-dove-roma-ridiventa-roma-dylan-contro-dylan-tradisce-frank-sinatra-e-se-stesso/#comment-411111
Recensione realistica, non banale. Amo Dylan, forse lo conosco meglio di Merlo, ma è sempre costruttivo leggere opinioni diverse dalla propria.
L’alternativa di questi giorni è leggere articoli osannanti Dylan ma piatti, che sembrano preparati prima del concerto, di giornalisti che forse nemmeno eran presenti. Quindi grazie: a lui per l'onesta opinione, a voi farmers che ce lo proponete.
Andrea Dal Min

Francesco Merlo nel suo articolo pubblicato su repubblica (sopra trovate il link alla versione sul suo sito perchè quello di Repubblica era riprodotto solo in  parte) ha dimostrato di essere un conoscente del Dylan Artista, Personaggio, Mito e del suo lavoro. Anch'io lo trovato coerente e piacevole da leggere, al di là del fatto se condivido o meno quello che ha scritto. Long live and prosper, Mr.Tambourine, :o)

 

 
Mercoledi 8 Luglio 2015

Rome, Italy - Terme di Caracalla, June 29, 2015

di Paolo Manclossi

Per chi segue i concerti del nostro dal suo esordio a Verona nel maggio 1984, la standardizzazione della sua set list rappresenta una novità accettata tranquillamente. Vuoi per il fatto che nelle sue discese nella penisola, dal nord al sud, isole comprese, penso che ci sia stato modo di ascoltare buona parte del suo repertorio. Ma Dylan non è mai stato simile a se stesso. La ripresentazione di una set list abbastanza blindata può risultare monotona, anche se per esempio si confrontano i concerti recenti con i tre dell'Arcimboldi, non si possono non notare delle diversità interpretative oltre che delle sfumature strumentali che rendono le varie esecuzioni sostanzialmente differenti. Fortunati a Roma...l'ultima volta fu grande la sorpresa per i due concerti con set list completamente differenti e una trentina di brani che hanno fatto la felicità dei fortunati presenti. Alllora qualcuno si lamentò perchè la set list di allora era completamente diversa. Probabilmente Dylan se ne è ricordato ed alla trentina dell'altra volta ne ha aggiunti come novita' i 16/17 che fanno di questo tour una bellissima conferma per un musicista inarrivabile.
_____________________________________________________________________________________________________________________

Talkin' 9601 - bibo2003

Ciao a tutti.
sono anni che non intervengo nel sito. Sono anni che non vedo più Bob Dylan dal vivo (2009) anche se continuo a sentirlo, ad emozionarmi o a rimanere dubbioso, a seguire ogni sua uscita discografica, leggere il sito...
Scrivo perchè mi ha colpito veramente molto l'articolo di Francesco Merlo su Repubblica. A Merlo il concerto di Roma non è evidentemente piaciuto, ma non è questo il punto.
L'articolo affossa totalmente Bob Dylan in maniera arrogante. Secondo il giornalista, infatti, il nostro è invecchiato e per questo porta il cappello, per nascondere il viso a se stesso e alla folla, non si degna di visitare le Terme di Caracalla, infiamma il pubblico solo quando suona con l'armonica a bocca.....
Ora, Dylan può anche non piacere, ci mancherebbe.. ma mi domando che senso abbia un articolo così: a livello vocale non era a questi livelli da molto tempo ma capisco che a chi non lo conosce bene non faccia una buona impressione. Quanto ad armonica a bocca e cappello non comprendo proprio il senso dei rilievi: da sempre il pubblico di Dylan ama gli assoli di armonica, da sempre Dylan porta cappelli (anche quando di anni ne aveva la metà!!. Quanto alla mancata visita alle Terme uno può pensare che Dylan si è perso un' occasione per vedere qualcosa di bello, il lettore che il giornalista ha avuto qualcosa di futile su cui scrivere.
Bizzarro il destino di Dylan. Inseguito al limite dello stalking perchè si isolava negli anni settanta viene ancora giudicato a 74 anni perchè vuole isolarsi.
L'articolo potrebbe osservare la passione di un uomo di 74 anni che ama ancora fare musica sera dopo sera e che proprio non pensa a coltivare il suo mito... invece di evidenziar in negativo aspetti che da sempre hanno reso mitica la figura di Dylan. Un articolo che trovo fuori tempo, scorretto, soprattutto inutile.
E se Dylan andasse preso così come appare proprio come dovrebbe essere per tutte le persone? Già, ma questo è un ragionamento che che si fa solo quando si ama e Merlo ovviamente non ama Dylan...
Noi si. Mondi diversi...
Franco Avalli

Caro Franco, grazie di esserti fatto sentire dopo anni, e grazie perchè segui sempre il sito. Non crucciarti per il giornalista Merlo, probabilmente ha scritto e descritto quello che è il suo di Dylan, e la sua attuale valutazione di un concerto di Dylan che, non dimentichiamo, anche se il Sig. Merlo è un giornalista professionista che scrive su Repubblica, è e rimane sempre e soltanto la sua opinione, più o meno condivisibile. Certo a molti dylaniati l'articolo non sarà piaciuto, ma questo bilancia chi esagera in senso opposto. Recensire un concerto di Dylan è una cosa impossibile, personale ed a volte inutile. Un concerto di Dylan è qualcosa di più di un concerto da recensire, ma non chiedermi di dirti cos'è perchè non te lo saprei dire.....quindi essendo più di un concerto necessita di un metro differente da quello usato per altri concerti di altri artisti. Dylan ha 74 anni, è un artista unico e quindi è inutile cercare di catalogarlo, etichettarlo, giudicarlo o descriverlo. Dylan è da prendere così com'è senza discutere, altrimenti, se non sopporti le sue stranezze non andare a vederlo e non giudicarlo. Anche nella ripetizione Dylan riesce ad essere diverso, in bene o in male, dipende dalle serate. Però lasciamo a tutti il diritto di dire la loro, questo è il bello, anche se qualcuno scrive cose che ci fanno incazzare. Sapessi quante stronzate giornalisti non molto competenti hanno scritto su Bob Dylan..........certi articoli non me la sono sentita di linkarli perchè era delle vere miserie. Questo Sig. Merlo, per quanto tu lo trovi arrogante e non ti sia certamente piaciuto non mi sembra tanto spovveduto su Dylan, ha una sua opinione che potremmo non condividere ma certamente rispettare, perciò non prendertela, parafrasando il Sommo poeta, non ragionar di lui, ma guarda e passa».

Comunque, per coloro che non avessero letto l'articolo di Merlo, ecco un link dove si può trovarlo:

http://www.francescomerlo.it/2015/07/01/a-caracalla-dove-roma-ridiventa-roma-dylan-contro-dylan-tradisce-frank-sinatra-e-se-stesso/

Long live and prosper, Mr.Tambourine, :o)

_____________________________________________________________________________________________________________________

Roma: Bob Dylan, l'eterno ragazzo del rock                                               clicca qui

_____________________________________________________________________________________________________________________

Bob Dylan: disco rarissimo in vendita in California                                   clicca qui

_____________________________________________________________________________________________________________________

Il Meteo protagonista della musica: Bob Dylan il più ispirato                   clicca qui

 

 
Martedi 7 Luglio 2015

Madrid, Spain - Barclaycard Center (Palacio de Deportes), July 6, 2015

  

1. Things Have Changed
2. She Belongs To Me
3. Beyond Here Lies Nothin'
4. Workingman's Blues #2
5. Duquesne Whistle
6. Waiting For You
7. Pay In Blood
8. Tangled Up In Blue
9. Full Moon And Empty Arms
(intermission)
10. High Water (For Charley Patton)
11. Simple Twist Of Fate
12. Early Roman Kings
13. Forgetful Heart
14. Spirit On The Water
15. Scarlet Town
16. Soon After Midnight
17. Long And Wasted Years
18. Autumn Leaves

(encore)
19. Blowin' In The Wind
20. Love Sick

______________________________________________________________________________________________________________________

Lucca, Italy - Lucca Summer Festival, Piazza Napoleone, July 1, 2015

di duluth49

Come ormai faccio da anni sono andato a sentire il ns. Bob.
Prima impressione, dopo il set di De Gregori, artista che stimo moltissimo, con una band di 11 elementi, mi sono reso conto della grande differenza di sound quando dopo di lui è apparsa la band di Dylan. Per carità non voglio fare paragoni però anche se non ne avevo bisogno, nell'immediato è la sensazione che ho provato. Quello che penso e che non capisco fino ad un certo punto, scusate ma caro Bob dai più spazio a quei grandi musicisti che ti accompagnano, d' accordo sei tu la STAR però però però........ Venendo al concerto devo dire che molta gente che era seduta vicino a me, non capiva assolutamente cosa lui stesso suonando. Ho trovato il pubblico forse un pò sorpreso, imbarazzato, forse molti si aspettavano le sue canzoni più famose. Della serata mi è piaciuta Things have changed in apertura . Workingman's Blues quasi recitata, creando una bellissima atmosfera. Simple twist of fate magistralmente arrangiata grande pezzo. Wainting for you valeva il prezzo del biglietto da sola. Nota dolente una Spirit on the water che dopo 20 secondi di ascolto avrei preferito scappare da Lucca, una accozzaglia di note buttate giù alla peggio. Da dimenticare.
Marcello

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

di notdarkyet

Caro Mister Tambourine,
ti mando qualche impressione, inevitabilmente soggettiva, a proposito del doppio concerto del 1 luglio, che, tra qualche polemica, ha aperto il Lucca Summer Festival.
Dunque, vediamo. La parte migliore della serata è stata per me quella nella quale ha suonato un Francesco De Gregori visibilmente emozionato: “Voi non sapete come sono felice di stare qui stasera. Anzi... ve lo immaginate...”, sono le prime parole che pronuncia quando sale sul palco, prima di iniziare a suonare una delle mie canzoni preferite di sempre, Il canto delle sirene. L'emozione ad ogni modo gli fa bene, e così lui ci regala sessanta minuti nei quali suona (accompagnato da un gruppo di strumentisti affiatati e partecipi, guidati dal “capobanda” Guido Guglielminetti) e canta al meglio, riuscendo ad emozionare e, per quel poco che ho potuto cogliere qua e là, facendosi apprezzare anche da quanti, arrivando dall'estero per ascoltare Dylan, De Gregori non sapevano nemmeno chi fosse (qualcuno dice che un pò gli ricorda Gordon Lightfoot, mah...). Dopo di che ci saluta lasciandoci, parole sue, “in buone mani”.

Così dopo il Principe, sono pressappoco le nove e mezza, arriva il Bardo, che ci regala le 20 canzoni che, con rarissime eccezioni, porta in scena tali e quali da un paio d'anni. Cosa si può dire che non sia già stato detto meglio di me da altri? Probabilmente nulla, e dunque cerco di essere breve. Il buon vecchio Bob a me è parso vocalmente ed emotivamente in forma, ed essere presenti a un suo concerto è sempre e comunque un'esperienza intensa e a suo modo unica alla quale, nei limiti del possibile, non rinuncio. Come lo sarebbe, ad esempio, essere presenti mentre il Perseo di Benvenuto Cellini prende forma (non so se l'immagine mi viene in mente perché siamo in Toscana o per il caldo da fornace che c'era quella sera). Ma se Cellini avesse lavorato centinaia di volte alla stessa statua, bè, credo che dopo un pò persino l'opera straordinaria di quel genio sarebbe venuta un pò a noia e probabilmente ci saremmo stancati di starlo a guardare, anche se, certo, il risultato non sarebbe mai esattamente “lo stesso” della volta precedente. Insomma, penso di condividere, nella sostanza, il paragone che è stato proposto qui il 4 luglio con il “re maggiore” di John Cage.
Nonostante questo, il Bardo a tratti riesce comunque ad emozionarmi (a dispetto di una band troppo “automaticamente perfetta” per i miei gusti, come ho già avuto modo di dire in altre occasioni): quando canta Tangled up in blue, ad esempio; oppure Scarlet town, o la straordinaria, durissima versione di Love sick che chiude la serata. In altri momenti tendo un pò a distrarmi (con Full moon and empty arms, ad esempio, anche se Dylan la interpreta con molta partecipazione; o con Autumn leaves, che pure Dylan canta molto bene). Però mi pare che, alla fine, abbia ragione Simone quando, in un intervento pubblicato qui ieri, scrive che quello che conta è aver visto “un Dylan che sembra aver trovato una sua dimensione”. Ecco, quella sera a Lucca a vedere e ad ascoltare quel Dylan c'ero anch'io. E per quel che mi riguarda davvero non è poco.
Un caro saluto a te e a tutti gli amici che frequentano Maggie's Farm.
Giorgio Brianese

______________________________________________________________________________________________________________________

Lucca: Dai social l’attacco del pubblico in piedi                                         clicca qui

______________________________________________________________________________________________________________________

Lucca: La classe di Bob Dylan conquista ancora                                       clicca qui

______________________________________________________________________________________________________________________

Torino: Non toccate Bob Dylan: rimane il simbolo di molte generazioni   clicca qui

______________________________________________________________________________________________________________________

Workingman's blues # 2 - 4 Juliol 2015, Barcelona

 

 

 
Lunedi 6 Luglio 2015

Zaragoza, Spain - Pavilion Prince Felipe, July 5, 2015

  

1. Things Have Changed
2. She Belongs To Me
3. Beyond Here Lies Nothin'
4. Workingman's Blues #2
5. Duquesne Whistle
6. Waiting For You
7. Pay In Blood
8. Tangled Up In Blue
9. Full Moon And Empty Arms
(intermission)
10. High Water (For Charley Patton)
11. Simple Twist Of Fate
12. Early Roman Kings
13. Forgetful Heart
14. Spirit On The Water
15. Scarlet Town
16. Soon After Midnight
17. Long And Wasted Years
18. Autumn Leaves

(encore)
19. Blowin' In The Wind
20. Love Sick

______________________________________________________________________________________________________________________

Lucca, Italy - Lucca Summer Festival, Piazza Napoleone, July 1, 2015

di Maurizio Longo

Ciao Mr. Tambourine,
appena rientrato dal concerto di Lucca, dò sfogo alle mie osservazioni e critiche.
Prima di tutto, due parole su De Gregori; Ha scaldato il pubblico più di Dylan, sentiva la serata e lo ha anche detto all'inizio, poi si è lanciato in una bella esibizione, finale da brivido con "La Donna Cannone" e "Rimmel". Applausi. Il principe è sempre il principe !
Su Lucca mi sono già espresso in passato, è sempre bellissima e continua a piacermi, dalle mie parti a mezz'ora da casa, fanno un festival simile al LUCCA SUMMER e a volte gli artisti sono gli stessi ( Elton John, Mark Knopfler etc...)
ma se dovessi scegliere vengo a Lucca, c'ero anche nel 98, alla prima edizione.

Veniamo al nostro eroe, appena entrato in scena il pubblico ha risposto con grande entusismo e questo è stato il primo ed ultimo momento "caldo" della serata. Pubblico delle grandi occasioni, piazza pienissima, molti VIP, ma fino alla fine applausi di circostanza ed un generale senso di disorientamento e freddezza, neanche Tangled o Blowin' sono riuscite a far alzare il pubblico sulle sedie.
Scaletta pesante, troppo jazzy e troppo scontata, salvo solo Love Sick, non pretendo una set list "greatest hits", ma neanche questa !!
Le note positive sono la pulizia del suono della band e della voce del nostro, incredibilmente impostata, anche gli interventi al piano e i solo di armonica li ho trovati accattivanti e in sintonia con la band, cose mai sentite.
Voto : tre stellette, non di più, tutto troppo prevedibile e niente sussulti da ricordare a lungo.
Alla prossima ! Maurizio Longo.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

di Luca Borrelli

Ciao Mr. Tambourine,
inizio dall'uscita prima dei bis di De Gregori in cui il principe ha detto: Vi lascio in buone mani !!!, dopodichè 21,35 è uscito il maestro, in una piazza caldissima e con pecche organizzative evidenti, non si può lasciare il popolino in fondo schiacciato tra le platea seduta e la tribuna dei vip, sembravamo le galline stipate, con gli schermi praticamente bui.
Io ho visto poco e sentito meno, ad un certo punto mi sono posizionato al lato palco da cui non continuavo a vedere un granchè ma almeno sentivo meglio. Poi come al solito c'è più gente che cazzeggia e fa casino, parla invece che ascoltare il concerto... ma va bè.

Da quello che ho potuto capire in queste condizioni posso dire questo:
1- Confermo quanto già letto,Dylan è in forma strepitosa.
2- Sugli arrangiamenti non ho trovato grossi scostamenti dagli Arcimboldi di 2 anni fa (Tangled up in blue) mi è sembrata più o meno simile, forse ho sentito una strofa nuova ??? boh.....quella riarrangiata con una cadenza nuova mi è parsa Workingman's veramente ben fatta, ripeto la voce molto molto bene.
3- Full moon stratosferica da non paragonare a quella su disco. Anche High Water altro highlight con Love Sick.
4- Dylan ha fatto grandi progressi al piano, cerco conferme nelle prossime recensioni, magari chi va a Torino.
5- Mi è sembrato, anzi sono quasi certo, in tribuna vip c'era Luigi Grechi.

Comunque a parte la piazza e il caldo bella serata.
Un abbraccio, Luca Borrelli

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

di Simone

"It's not dark yet, but it's gettin' there.." cantava più o meno 20 anni fa un Dylan rinato per l'ennesima volta. Beh, ieri sera in quel di Lucca di nero ce n'era tanto. Non solo la scenografia, ai minimi termini come sempre e l'abito di Bob (solo un cappello bianco a falde larghe a spezzare la monocromatica), ma e, soprattutto, le canzoni. Mi verrebbe da dire "dark-folk". Sì perché ieri Dylan ha coperto 50 anni di carriera vestendo le sue perle di un tessuto folk dalle venature molto scure. La band lo ha assecondato con la solita discrezione e ammirazione.
Poco spazio agli assoli e alle libertà, tutto al servizio di sua Bobbità che mai come "oggi" sembra essere maniacale nei dettagli di ogni nota di canzone. E' strano a dirsi, mi è sembrato uno spettacolo sin troppo ragionato, studiato, sezionato in ogni dettaglio, ma è filato liscio così.
Grande spazio a Tempest, tanto per tornare a parlare di quel dark che le liriche della penultima fatica discografica trasudano da ogni vocale e consonante. E la voce, vera protagonista della serata, ha sputato ogni singola parola, anche pescata dal profondo dell'anima del nostro (tanti i versi riscritti), con una grazia quasi dimenticata.
Nella seconda parte ha visto fare capolino un pò più di blues (Stuck inside of Lucca...again...) non così elettrico e viscerale ma sempre contenuto, avvolto da quell'aura folk che a tratti si sposava con fantasmi crooner e jazz.
Durante le ballate di "Shadows" si potevano chiudere gli occhi e immaginarci seduti su dei tavolini di fumosi locali anni '50, magari quei night con le cameriere che ti servono whiskey ammiccando...ballate che si adattano alla perfezione alla voce di un Dylan che, a 74 anni suonati (è il caso di dire), ha ancora tanto ma tanto da raccontare a tutti noi e, ieri sera, mi è sembrato anche a se stesso.
Non è mia intenzione dare un giudizio sul concerto, ognuno è giusto abbia il suo. Può essere piaciuto o no, aver deluso o entusiasmato, potrei citare una "Simple twist" da brividi o un'immensa "Forgetful heart".
Quello che conta è che ieri sera ho visto un Dylan che sembra aver trovato una sua dimensione, musicale e -permettetemelo - umana.
Dopo 50 anni è ancora qui a stupirci, nel bene e nel male, in piedi in mezzo al palco con quella posa che sembra dire "Eccomi, guardatemi bene! Mirate al bersaglio! Potete sparare o lanciare rose se vi piace. Questo sono io..che vi piaccia o no!  "...the time will tell who has fell and who's been left behind...", beh, Bob, per favore, aspettaci!
Grazie per aver permesso di esprimere la mia opinione.
Simone

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

di Andrea Freddi

Quale concerto? Un concerto sentito, ma non visto a causa della pessima idea degli organizzatori di lasciare gli sfortunati possessori di un biglietto in piedi in un esiguo spazio schiacciato tra la platea comodamente seduta sotto il palco e la gradinata vip. La beffa è che i 5 metri (non di più) concessi, erano anche lievemente in discesa, con il risultato che coloro che stavano dietro vedevano sostanzialmente la testa di quelli che stavano davanti a loro in posizione sopraelevata e niente di più. Avessi pagato 20 euro ci poteva anche stare, ma visto che ne ho messi 50 (+40 di benzina, + 60 di autostrada ecc.), mi aspettavo per lo meno di riuscire ad intravvedere il palco. Spiace dirlo, perché la D'Alessandro e Galli ha fama di essere seria e professionale agenzia, ma in questo caso è stato chiaramente privilegiato il profitto a scapito della fruibilità e questo lo trovo profondamente scorretto.
Cercando a fatica di sbollire l'incazzatura, ho provato a godermi il concerto. Bob ha proposto uno spettacolo sostanzialmente simile a quello che avevo visto a Milano nel 2013 e anche se la dimensione teatrale si presta meglio alla sua voce e band attuale, continua ad essere un set efficace e a tratti esaltante. Le novità sono 2 pezzi delicati e soffusi tratti dall'ultima fatica e una Workingman' Blues completamente riarrangiata e molto sentita. Love Sick in chiusura è di un intensità devastante, miglior pezzo della serata a mio parere (forse anche perché complice il via vai della tarda serata ero riuscito a trovare una posizione che mi permetteva di vedere finalmente la band e il maestro in tutto il loro splendore)
Saluti, Andrea


_____________________________________________________________________________________________________________________

Talkin' 9601 - mauriziolongo

Oggetto: Chris Squire



Ciao Mr.Tambourine,
ti allego questo video di Chris Squire e Steve Howe, molto amatoriale che credo sia del 74/75 mentre si divertono col repertorio del nostro eroe.... deve essere stato Howe, dylaniano di ferro, a trascinarlo in questa session !
Ricordo a tutti il bellissimo "Portraits of Bob Dylan" di Howe (1999) con una monumentale Sad-Eyed Lady of the Lowlands.
Un piccolo omaggio ad un grande musicista come Chris Squire che anche se era stilisticamente lontano dai suoni che i dylaniani amano, resterà sempre un gigante del suo genere.

 

Anche i Grandi quando fanno le prove o improvvisano sembrano dei dilettantucoli, incredibile!!!!! Grazie per la segnalazione, long live and prosper, Mr.Tambourine, :o)

 

 
Domenica 5 Luglio 2015

Barcelona, Spain - Festival Pedralbes 2015, July 4, 2015

   

1. Things Have Changed
2. She Belongs To Me
3. Beyond Here Lies Nothin'
4. Workingman's Blues #2
5. Duquesne Whistle
6. Waiting For You
7. Pay In Blood
8. Tangled Up In Blue
9. Full Moon And Empty Arms
(intermission)
10. High Water (For Charley Patton)
11. Simple Twist Of Fate
12. Early Roman Kings
13. Forgetful Heart
14. Spirit On The Water
15. Scarlet Town
16. Soon After Midnight
17. Long And Wasted Years
18. Autumn Leaves

(encore)
19. Blowin' In The Wind
20. Love Sick

_______________________________________________________________________________________________________________________

Talkin' 9600 - davide.pontix

Ciao Mr. Tambourine,
Mercoledì sera ero a Lucca, e oltre a godermi uno splendido doppio concerto, su un paio di canzoni ho deciso di rischiare sfidando la security per scattare qualche foto, che ti allego con piacere!
Un saluto a tutti! Davide.

Caro Davide, le tue foto son davvero belle, perciò non ti darò la soddisfazione di vederle pubblicate tutte assieme, dovrai avere pazienza perchè le userò come foto di copertina una per settimana con tanto di credits. Long live and prosper, thanks again, Mr.Tambourine.

_______________________________________________________________________________________________________________________

Proposta di diffusione culturale stabile per l'arte di Bob Dylan a Roma

Talkin' 9599 - massimotane@libero.it

Carissimi
Sono Massimo Cenci,
ho un Cantinone del 1650 a Roma nel Borgo Medievale di Ostia Antica, da sempre amo la musica di Bob Dylan, che forse scoprii quando apparve al Folkstudio qui a Roma. Vaghi ricordi di una sera che invece di andare a vedere una partita di baseball allo stadio dell'Acqua Acetosa.
All'interno di questo Cantinone c'è anche una Bottega di Campagna Amica (Coldiretti).
Ho allestito circa 200 metri di questo cantinone per una galleria d'arte e una sala per assistere a concerti.
Intenderei proporre questo spazio per Bob, per la musica Country e per quella folck italiana e non.
Mia figlia è Vahimiti Cenci ex vocalist di Mario Biondi ed ora autonoma www.vahimiti.com  , mi sta curando i vari programmi. Sarei felice di mettere a disposizione questo spazio per tutti coloro che a Roma amano la poesia e la musica di Bob, l'optimum sarebbe poter dedicare uno o due giorni a settimana esclusivamente a lui, che ne dite?
Quali i contatti a Roma per un sopralluogo? fatemi sapere. Avrei intenzione di chiamare il cantinone Maggie's Farm Hall.

Ciao a tutti, Massimo Cenci

Caro Massimo, la tua proposta è degna di lode e rispetto, e credo che non tarderanno molto a mettersi in contatto con te per realizzare la tua bellissima idea. Pubblico il tuo indirizzo mail: massimotane@libero.it così gli interessati potranno mettersi direttamente in contatto con te. Fatemi sapere se ci saranno sviluppi. Il nome Maggie's Farm Hall è bellissimo! Ho ripreso il tuo annuncio anche in Vetrina. Long live and prosper, Mr.Tambourine, :o).

_______________________________________________________________________________________________________________________

Talkin' 9598 - bompre

Oggetto: The Set List

Lo dico io perché nessuno lo ha detto ancora con chiarezza: The Set ha rotto il ca##o.
La cosa più bella di Dylan era proprio andare ad una serie di concerti e non sapere mai cosa sarebbe successo.
Massimo

Credo anch'io che il pubblico italiano si aspettasse in qualche modo di essere privilegiato rispetto ad altri con almeno qualche novità, ma così non è stato. La tua opinione è rispettabilissima ma ci sono certamente moltissimi altri che saranno rimasti soddisfatti anche così. Comunque tanto di cappello a chi come te ci mette la faccia esprimendo con sincerità il proprio pensiero. Long live and prosper, Mr.Tambourine, :o)

 

 
Sabato 4 Luglio 2015

San Daniele del Friuli, Italy - Stadio Zanussi, June 27, 2015

by Bo

Avete mai sentito parlare di John Cage? A proposito della sua famosa 4'33''? OK, non c'è bisogno di essere così drastici. Beh, avete mai sentito che John Cage suonò l’accordo di Re maggiore, un semplice accordo, per circa un'ora o giù di lì, finché tutto il pubblico lasciò la sede? La spiegazione di John per il comportamento del pubblico davanti ad una cosa del genere: E’ ovvio che il Re maggiore suoni Grande, tuttavia non è possibile ascoltarlo tutto il tempo - così il pubblico ha lasciato il locale!

Bob Dylan suona grande. La scaletta è perfetta. La band è eccellente.
TUTTAVIA - ci si può aspettare che qualcuno si ecciti ascoltando ancora la stessa set list per anni? Magari noi non capiamo, c'è qualche messaggio segreto nascosto nella set list? Il Re maggiore potrebbe anche essere una cosa grande, ma il pubblico vuole qualcosa di più.

In un certo senso tutto lo spettacolo di questi giorni è stato organizzato per essere in accordo con le “nuove” canzoni di Sinatra. È sufficiente? OK, forse potrebbe andare anche bene, soprattutto per coloro che vanno ad uno show di Bob una volta nella vita, per questa gente lo spettacolo potrebbe suonare perfetto. Ma per quanto riguarda noi, seguaci di lunga data di Bob? Noi davvero non troviamo sufficiente il Re maggiore come grande attrazione! Qualcuno di noi sarebbe disposto a morire solo per un piccolo cambiamento nella scaletta - ci sono più di 500 canzoni di Bob disponibili, se solo Bob le potesse inserire nelle Set List a caso, cambiandone ogni sera soltanto una di queste 500, anche i cattivi matematici potrebbero contare 500 diverse set lists! Never Ending Tour significa cambiare sempre giro, o no?

__________________________________________________________________________________________________________________

"Pala Alpitour” di Torino, Bob Dylan l’inafferrabile                                clicca qui

__________________________________________________________________________________________________________________

Lucca: Maestro e Discepolo incantano con identica bellezza                clicca qui

__________________________________________________________________________________________________________________

Lucca si inchina a De Gregori e Dylan: serata da incorniciare               clicca qui

__________________________________________________________________________________________________________________

De Gregori e Dylan a Lucca, incontro mancato per i cantautori             clicca qui

__________________________________________________________________________________________________________________

Bob Dylan al Pala Alpitour                                                                       clicca qui

 

 
Venerdi 3 Luglio 2015

Torino, Italy - Pala Alpitour, July 2, 2015

  

1. Things Have Changed
2. She Belongs To Me
3. Beyond Here Lies Nothin'
4. Workingman's Blues #2
5. Duquesne Whistle
6. Waiting For You
7. Pay In Blood
8. Tangled Up In Blue
9. Full Moon And Empty Arms
(intermission)
10. High Water (For Charley Patton)
11. Simple Twist Of Fate
12. Early Roman Kings
13. Forgetful Heart
14. Spirit On The Water
15. Scarlet Town
16. Soon After Midnight
17. Long And Wasted Years
18. Autumn Leaves

(encore)
19. Blowin' In The Wind
20. Love Sick

_____________________________________________________________________________________________________________________

AUTUMN LEAVES, Live at TERME DI CARACALLA, Rome 2015

 

_____________________________________________________________________________________________________________________

"Blowin' in the Wind" live at TERME DI CARACALLA, Rome 2015

 

_____________________________________________________________________________________________________________________

DYLAN, DE GREGORI – PLAYLIST, FOTO, RECENSIONE - LUCCA 2015   clicca qui

 

 
Giovedi 2 Luglio 2015

Lucca, Italy - Lucca Summer Festival, Piazza Napoleone, July 1, 2015

  

1. Things Have Changed
2. She Belongs To Me
3. Beyond Here Lies Nothin'
4. Workingman's Blues #2
5. Duquesne Whistle
6. Waiting For You
7. Pay In Blood
8. Tangled Up In Blue
9. Full Moon And Empty Arms
(intermission)
10. High Water (For Charley Patton)
11. Simple Twist Of Fate
12. Early Roman Kings
13. Forgetful Heart
14. Spirit On The Water
15. Scarlet Town
16. Soon After Midnight
17. Long And Wasted Years
18. Autumn Leaves

(encore)
19. Blowin' In The Wind
20. Love Sick

______________________________________________________________________________________________________________________

BOB DYLAN: Terme di Caracalla, i messaggi che soffiano nel vento         clicca qui

______________________________________________________________________________________________________________________

Dylan nuovo imperatore romano alle Terme di Caracalla                            clicca qui

______________________________________________________________________________________________________________________

Bob Dylan è il nuovo re di Roma alle Terme di Caracalla                            clicca qui

______________________________________________________________________________________________________________________

Bob Dylan, la forza di un poeta del rock                                                      clicca qui

______________________________________________________________________________________________________________________

Chris Squire, morto il bassista e fondatore degli Yes                                 clicca qui

Chris Squire degli Yes non suonerà più                                                      clicca qui

 

 

 
Mercoledi 1 Luglio 2015

Talkin' 9597 - Louis Robert Anrope

Ciao Mr.Tambourine,
volevo solo far sapere che ho un BIGLIETTO in più (di un amico che non può venire) per il concerto di FRANCESCO e BOB, STASERA A LUCCA.
Numerato, BLOCCO L, fila 17 posto 3 - costo 73,20 eur, ritiro presso luogo dell’evento (che farò io).

Se a qualcuno interessa, può contattarmi via mail: uptome@libero.it ; io sarò a Lucca verso le 16.00, ma cmq leggerò la mail.
Un saluto e Buon Concerto a tutti!
Louis /luigi

______________________________________________________________________________________________________________________

Talkin' 9596 - lucaborrelli68

Io sto con Ardez tutta la vita, meglio non mangiare cadaveri, si appesantisce il karma e meglio non scherzare su queste cose potreste pentirvene...ahaha scherzo (non troppo ).
Caro Mr. Tambourine ancora una volta, mi ero ripromesso di non andare a vedere concerti del maestro e puntualmente sarò a Lucca, tra trasferte di lavoro e altro sono riuscito ad incastonare una fermata a Lucca..per cui 0 aspettative e via con il mio amato Bob.Tra l'altro prima c'è De Gregori ma il mio biglietto che è sui 50 e rotti euro mi sa che è solo per Dylan, giusto?
Ti invio la recensione del concerto se posso.
Un abbraccio, Luca68


Resto in attesa delle rece, long live and prosper, Mr.Tambourine

______________________________________________________________________________________________________________________

Bob Dylan conquista Roma                                                                          clicca qui

______________________________________________________________________________________________________________________

Dylan a Caracalla, una notte magica                                                            clicca qui

______________________________________________________________________________________________________________________

Dylan menestrello tra le antiche rovine                                                       clicca qui

______________________________________________________________________________________________________________________

De Gregori, io e Dylan solo su cartellone                                                    clicca qui

 

PREVIOUS PAGE - PAGINA PRECEDENTE

MOTORE DI RICERCA INTERNO

cerca in maggiesfarm.eu

ARCHIVIO NEWS