Liner notes finali di
Allen Ginsberg da Desire
CANZONI DI REDENZIONE
Hurricane. l'unico Hurricane innocente, canzone di protesta: Pro (in
favore) + Attestare (testimoniare per) il caso-infamia del Pugile Mr.
Carter accusato ingiustamente Contea Passaic N.J. cui il menestrello Dylan
fece visita in cella. Il Poeta Dottore W.C.Williams lì lì per morire disse
“Un nuovo mondo è solo un nuovo intelletto” & spese la vita a redimere il
puro linguaggio del Nord Jersey così i poeti successivi han potuto cantare
rime parlate di “tenace metallo ferreo ” (1)
“Vogliono ficcarlo in prigione
vogliono affibbiargli questo triplice omicidio
...Avrebbe potuto essere il campione del mooondo-“
& termina limpido come l’acqua
“...Vergogna!
vivere in una terra dove la Giustizia è un gioco!”
così ogni ragazzo di Paterson avrà notizia, inoltre, che
“Rubin siede come Budda in una cella
da 10 piedi.” Grande Annunciazione quotidiana, la canzone raggiungerà le
strade Corti Supreme avranno tossito & pianto, Rubin Carter scarcerato
prega (2) Dio se ce n’è Uno in America – la familiare armonica trafigge le
orecchie che hanno appena udito di “criminali in giacca & cravatta...”
I Vecchi Bardi & i Menestrelli poetarono le notizie dei loro tempi lungo
le vie del pellegrinaggio – Visite di città in città a cantare i segreti
di Re pastori cowboys & avvocati – la verità del Buon Cittadino
Menestrello viene udita all’istante. Grande Suono in generazioni
coscienti. La canzone dello strillone-profeta locale rieccheggia la
vecchia poesia idealistica
giovanile di William Zan Zinger, riamplificata in vita, 1975. Protesta
morta? La stirpe di bardi di strada di Woody Guthrie ci farà ancora
piangere laddove c’è sofferenza da dover essere cantata.
Canzoni di Redenzione di Dylan! Se lui può farlo noi possiamo farlo.
L’America può farlo, “Va tutto bene Mà ce la posso fare” Sì! con
compassione di tenace metallo aureo, lui sta ancora distribuendo Oro – ma
ricordate, buoni Anarchici, “Per vivere fuori Legge dovete essere onesti.”
Ubriache Aggressive bottiglie di birra non redimeranno mai nessuno – Ma la
canzone dalla coscienza limpida sì, ogni sillaba pronunciata, ogni
consonante sbeffeggiata con labbra alzate sopra i denti per pronunciarla
proprio a puntino nel microfono, ringhiata NON per insulto da ego da
quattro soldi ma piuttosto per enunciazione senza ego di fraseggi esatti
così tutti possono sentire l’intelligenza (3) – che è solo il tuo cuore
Caro.
Isis qui incisa, il cantante più tardi la sviluppò sul palco cantò per
settimane facciapallida, gran cappello grigio con applicati fiori & foglie
di Novembre – nessuno strumento in mano, magro
corpo Chaplinesco danzante su sillabe sostenute dal ritmo della Rolling
Thunder band che seguiva i ritardi spontanei & le declamazioni
simil-parlate di Dylan per chiarire, ”È nachurale.” Così lo puoi sentire!
Con dialogo a due parti! Grande scoperta, queste canzoni sono l’apogeo
della Poesia-
musica sognata nei ’50 & primi ’60 – poeti che recitano-salmodiano con
strumenti e bonghi – Ritmo regolare sotto il linguaggio elastico, poeta
solo al microfono a recitare-cantare il testo di una
surrealistoria d’amore che si chiude con gigantesco “YEAH!” quando il
menestrello dà via il suo cuore & dice di voler restare. Dylan resterà qui
con noi! “Potresti non rivedermi domani.” Così ora rilascia i suoi
miagolii & latrati a vocale lunga sopra i tetti antennati di piccole
città. Per Isis Signora della Luna Creatrice del Linguaggio Dea della
Nascita, Madre di Ra, Saraswati & Kali- Matoo, Hecate, Ea, Astarte, Sophia
& Afrodite, Madre Divina.
Oh Sister, di chi sta parlando? Sorella eterna? Sorelle buone cittadine,
lui è ancora un tenero amico – perso solo amato come un magro guru
terrorizzato da ogni cercatore in America che ha sentito quella voce a
vocale lunga trionfante in estasi eroica, “Come ci si sente?” Ed ora è
venuto
giù da quella Montagna di Suono (4), cantando come un mortale Biblico
“Oh sorella, non sono un fratello per te
Ed uno degno d’affetto?
E il nostro scopo non è lo stesso
su questa Terra
amare e seguire la stessa direzione?
Siamo cresciuti assieme dalla culla alla tomba
Il tempo è un oceano ma termina alla spiaggia,
Potresti non rivedermi domani”
Segue la prima Narrativa di Città, fatti concreti che battono in avanti
con batterie & violini – come un racconto breve frastagliato, ballata
cantata da eroe che rende eroe l’improbabile sensibile gangster Gallo,
stoicismo Villonesco di tenace metallo ferreo & comprensione, con lungo
lamentoso ritornello sul nome anonimo in 25 anni Joey, con dialogo
panoramica filmica freddi soli
sopra Brooklyn – e la tua notizia interna i giornali non l’hanno
interpretata per (5) il fuorilegge ucciso.
Pure Black Diamond Bay è un romanzo breve in versi, invenzioni a mente
sciolta del Dylan surrealista fuorimoda verso dopo verso, eccetto che D.
dichiara che sta leggendo Joseph Conrad il contastorie, e così senti
successioni continue di dettagli di Cappello Panama Cravatta, caldaie che
esplodono & personaggi che spariscono in tornados – All’improvviso una
grande dissolvenza & sei seduto col menestrello Dylan in una famiglia di
L.A. a guardare la stessa poesia Cronkiteata al TG:
il bardo canta l’orrendo film in cui tutti perdono & che puoi dire? Anche
mio padre, età 80, ha chinato la testa & ha detto. “Che ci puoi fare?”
sottovoce. Interessante, questo lungo racconto-allucinazione di spionaggio
vita reale che apre la mente – improvvisamente rimessa nel tubo del
Samsara (6) con un cinico lamento, la sua disperazione – la condizione del
Mondo nel suo stesso fallimento, non il nostro o quello di Dylan – noi
siamo solo responsabili per il 25%, dice il Lama Saggezza Folle.
Nel mentre in cui Dylan aveva composto la grande rima disillusa nazionale
Idiot Wind (7)
“...Soffiando in cerchio attorno al tuo teschio
Dalla Grand Coulee Dam fino al Campidoglio...”
doveva essere pronto per un’altra grande ondata di sentimento profetico
impavido – strane settimane cercando comunità era tornato alla casa della
musica dell’Altro Estremo di Bleeker Street & aveva improvvisato & bevuto
con l’antico amico improvvisatore di canzoni Bob Neuwirth
& anche con gli anonimi geni di strada e studio chitarristi batteristi
prodigi del violino Rob Stoner, Howie Wyeth & il faccia-da-Botticelli
piccolo David Mannsfield dal New Jersey – aveva fermato
la sua macchina rossa nell’East Village per la corvina Scarlet Rivera che
camminava con la sua custodia di violino – l’adolescente gigante T-Bone
Burnett materializzatosi dal Texas, Steven Soles dalla New York Blues –
Mezzo mese fu speso in solitudine a Long Island con il teatrista Jacques
Levy a lavorare su fatti fraseggi & rime di canzone, condividendo la
gravità delle notizie – Un
sacco di sublime arte ritmica, come le veloci 11 sillabe Messicane che
aprono Durango “Peperoncini Chili Piccanti nel sole vescicante” emersero
capolavori – la Canzone divenne poesia cosciente, il meglio che si possa
dire in ritmo assoluto, tenendo conto (8) che il discorso cade come il
talk radiofonico di tua madre, tenendo conto che il cantante apre il suo
corpo intero
all’Inspirazione per soffiar fuori una lunga folle vocale e inchiodare la
parola nel cuore di ciascuno – Qui è dove si ottiene la divertente
sincopatura – soffermandosi per pronunciare il verso proprio
come avanza la musica, libera, disperata, saltando dentro e fuori dagli
accordi fatali “Potremmo non farcela nella notte.”
“Ma è ancora come un proiettile elettrico,” disse il ragazzo Buddista,
dov’è il grande rallentamento tenerezza alla quale tutti sanno che Dylan è
occupato (9) sotto il suo Cappello da menestrello? Due le canzoni che il
suo sentimento (10) canta da solo, totale. One More Cup of Coffee for The
Road – la voce si leva in cantillazione Ebraica mai sentita prima in una
canzone
degli USA, sangue ancestrale che canta – una nuova età, un nuovo Dylan
ancora redento, a suo agio – Un poco come l’America ora, non più
paranoica, sono i Settanta veri (i fiori di ogni generazione-decade nel
mezzo, Rinascimento della Poesia 1955, Pace Vietnam Berkeley 1965) –
perchè ora la
congregazione dei poeti canta per il paese con nuova vecchia anima-gioia,
merda estinta nel fuoco, ego riconosciuto & messo al suo posto,
piacere-libidine messo da parte con dolore suicida, cuore colmo & che
canta chiaro, cantillando come un cantore di sinagoga, “prima ch’io scenda
nella Valle inferiore.”
Quanto è andato lontano? Dalle profetiche interiori di solitudine
spaventata – basandosi su quella stranezza dell’onestà di pensiero (11) –
alla storica confessione personale a cuore aperto.
Alla maniera Semitica di Coffee for Road, Sara è un profondo motivo antico
che rivela il paradigma familiare – che dichiara a Moglie & Mondo gli
ultimi segreti dell’arte solitaria piangente:
“Sveglio per giorni nel Chelsea Hotel
Scrivendo Sad Eyed Lady of the Lowland per te”
Chi pensava che l’avrebbe detto, così tutti alla fine l’hanno conosciuto
(12), stessa anima che piange vulnerabile catturata in un corpo in cui noi
tutti ci troviamo? (13) – rivelata abbastanza Persona per far piangere
l’intera nazione di Whitman. E dietro tutto il vasto spazio solitario del
Non Dio, o Dio, attenta cosciente compassione, consapevolezza di tutta una
vita, noi siamo qui in
America alla fine, redenti. O Generazione, continua a lavorare!
Allen Ginsberg
Co-Direttore
della “School
of Disembodied
Poetics
‘Jack Kerouac’”,
Naropa Institute
York Harbor, Maine
10 Novembre
1975
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Liner notes iniziali di Bob Dylan da Desire
Dove comincio... alle calcagna di Rimbaud muovendomi come un proiettile
vagante per le strade segrete di una calda notte del New Jersey piena di
veleno e stupore. Incontrando l’Angelo Regina
tra i giunchi di Babilonia e poi alla fontana del dolore scivolar via
nella massa calda del diluvio...
Cantare lodi al re di queste strade morte, aggrapparsi e lasciarsi andare
in modo divino – scorrendo nel ventre perduto della civiltà stagnante.
L’avventura sta prendendo il comando. Tolstoj aveva ragione. Queste note
stanno venendo scritte in una vasca da bagno nel Maine in condizioni
ideali,
in ogni salotto di rarità da Brooklyn a Guam, da Lowell a Durango oh
sorella, quando cado nelle tue braccia eccentriche (14) non senti il peso
dell’oblio e le canzoni di redenzione sulle tue spalle (15) emergiamo a
fianco di Miles Standish (16) ed affondiamo (17). Abbiamo parentele in
Mozambico. Ho un fratello o due ed un sacco di Karma (18) da bruciare...
Isis e la luna brillano su
di me. Quando Rubin uscirà di prigione festeggeremo nel parcheggio storico
nella California bruciata dal sole...
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NOTE:
(1) Non so se questa espressione appartenga a Bob, a Ginsberg (poco
probabile, viste le virgolette) o a qualcun altro. Su ”Dylaniana” di Chris
Williams viene riportata la traduzione italiana di uno stralcio
d’intervista del 1978 in cui Bob definisce il suono di Blonde On Blonde
“...di selvaggio e
preciso mercurio. È oro metallico sfavillante...”. Non ho trovato la
versione originale dell’intervista quindi non so se quel “preciso
mercurio” e quell’ “oro metallico” siano il “tough iron metal” e “tough
gold metal” di cui parla Ginsberg. Se sono effettivamente parole di Bob, i
casi possono
essere due: o il Nostro le ha pronunciate anche in altre occasioni
precedenti all’intervista citata, visto che queste note sono datate 1975,
oppure sono semplicemente le parole di una sua canzone
qui riprese da Ginsberg. Comunque sia, visti i dubbi, ho scelto una
traduzione personale.
(2) Anche se non c’è la “s”della terza persona singolare (cosa non strana
nè nuova in Ginsberg), credo che questo “pray” sia un presente riferito a
Rubin Carter.
(3) So che “intelligence” può anche essere tradotto come “notizia”, ma poi
non saprei spiegarmi la frase successiva; probabilmente Ginsberg ha
giocato proprio su questa ambivalenza, ma in italiano ho dovuto scegliere
e questo è quanto.
(4) Ho trovato una bella intervista del 1976 di Peter Barry Chowka a
Ginsberg in cui il poeta ricorda un discorso avuto tra lui e Bob durante
il Rolling Thunder: Dylan, parlando del suo rapporto con Dio, diceva di
trovarsi “sulla cima di una Montagna” e di aver poi scelto di scendere...
Riporto il pezzo in questione [le maiuscole sono quelle presenti nel testo
dell’intervista, la cui trascizione è stata corretta dallo stesso
Ginsberg] : He (=Bob) also said he believed in God. That's why I wrote
"Lay down yr Mountain Lay down God." Dylan said that where he was, "on top
of the
Mountain," he had a choice whether to stay or to come down. He said, God
told him, "All right, you've been on the Mountain, I'm busy, go down,
you're on your own. Check in later." (laughs) And
then Dylan said, "Anybody that's busy making elephants and putting camels
through needles' eyes is too busy to answer my questions, so I came down
the Mountain."
Non so se la “Montagna di Suono” derivi da questo episodio, ma m’è
sembrato giusto segnalarlo!
(5) La traduzione letterale è questa, ma non appare molto chiaro il senso
(6) Nella filosofia Buddista, è il ciclo di morte e rinascita, pieno di
insoddisfazione e sofferenza, che sorge dall’ignorare la vera natura della
realtà.
(7) Riporto, sempre dall’intervista citata nella nota 3, un altro pezzo in
cui Ginsberg parla di Idiot Wind: I had written a long letter to him
[...]. I said also that I had dug the great line in the song "Idiot Wind,"
which I thought was one of Dylan's great great prophetic national songs,
with one
rhyme that took in the whole nation, I said it was a "national rhyme."
(8) Qui, come poco dopo, “allow for” l’ho tradotto con “tenendo conto”, il
significato che tutti i vocabolari riportano. Ho avuto parecchi dubbi,
all’inizio avevo scelto un “permettendo al discorso di...permettendo al
cantante di...”, ma mi pareva una forzatura perchè così ignoravo quel
“for”.
(9) Anche la traduzione di questo pezzo è super-incerta . L’interpetazione
che ho dato credo sia abbastanza plausibile ma è personale e quindi
assolutamente discutibile.
10) Cosa può voler dire con “heartlife”??? La parola pare inesistente,
così scritta; ho cercato ovunque e ho ragionato un bel po’, ma l’arcano
rimane! Alla fine ho scelto questa traduzione “politically correct”.
(11) Anche qui ho scelto la traduzione letterale, anche se non chiarissima
dal punto di vista del senso.
(12) So che nell’originale c’è un condizionale, ma credo sia
solo...apparente! Mi spiego: ho trovato altri casi in cui Ginsberg “mozza”
i participi passati rendendoli uguali all’infinito, per intenderci “known”
diventa “know”, come qui; quindi l’“everybody’d finally know” sarebbe un
“everybody had finally known”. Il condizionale, poi, mi stonava un po’ in
questa frase.
(13) Povrebbe intendesi “Chi mai pensava che potesse scoprirsi così tanto
[vedi la citazione da “Sara”] e mostrare al mondo che anche lui, come noi
tutti, è un’anima vulnerabile rinchiusa dentro un corpo?”.
(14) “Spacy” è parola ignota. Solo un dizionario di slang americano la
riporta e con questa traduzione.
(15) Questo pezzo dovrebbe forse essere letto come una domanda perchè la
costruzione che Bob usa io la interpreto come interrogativa “Can not ya
feel...”, ma potrebbe anche essere una forma enfatica; per non limitare le
possibilità interpretative, non ho aggiunto nessun punto di domanda.
(16) Miles (o Mile ) Standish fu un colono americano (1584?-1656), leader
dei Pilgrims nella colonia di Plymouth.
(17) Ho tradotto “take the rock” con “affondiamo” ricavando la soluzione
un po’ dalle varie locuzioni di “take” e dai significati di “rock” , un
po’ dal contesto (si è in una metafora di navigazione) e un po’ “a naso”.
L’espressione così combinata, infatti, non la riporta nessuno dei 1600
vocabolari consultati!
(18) Riporto il pezzo di un’ intervista del 1976 di Peter Barry Chowka a
Ginsberg in cui si parla di questo punto:
PBC: Sounds like Dylan tying up a lot of loose karmic
AG: Right. As he says in the jacket notes to the Desire album, "We've got
a lot of karma to burn." To deal with or get rid of, I think he means.
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