MAGGIE'S FARM

sito italiano di Bob Dylan

RAMBLING GAMBLING WILLIE
da "Bootleg Series Vol. 1/3"

WILLIE, IL GAMBLER VAGABONDO
parole e musica Bob Dylan

traduzione di Michele Murino

Venite qui tutti voi giocatori d'azzardo
e vi racconterò una storia
che riguarda il più grande gambler
uno che sicuramente conoscete bene.
Il suo nome era Will O'Conley
e giocò per tutta la vita,
aveva 27 figli e non ebbe mai nemmeno una moglie,
E cavalca, Willie, cavalca
e ondeggia, Willie, ondeggia,
Dovunque tu stia giocando ora
non lo sa nessuno

Giocò alla Casa Bianca
e nei piazzali delle ferrovie,
dovunque c'era gente,
c'erano Willie e le sue carte.
Aveva la reputazione del più gran giocatore d'azzardo
Le mogli tenevano i loro mariti in casa
quando Willie arrivava in città
E cavalca, Willie, cavalca
e ondeggia, Willie, ondeggia,
Dovunque tu stia giocando ora
non lo sa nessuno

Navigando sul Mississippi fino ad una città chiamata New Orleans
Ancora ne parlano di quelle partite di carte
sulla Jackson River Queen.
"Sono venuto a vincere un po' di denaro"
disse Willie il gambler,
e quando il gioco terminò
tutta la fottuta barca era sua
E cavalca, Willie, cavalca
e ondeggia, Willie, ondeggia,
Dovunque tu stia giocando ora
non lo sa nessuno

Sulle Rocky Mountains, in una città chiamata Cripple Creek,
ci fu una partita di poker notturna che durò circa una settimana
900 minatori persero il proprio denaro
e quando alla fine Willie lasciò la stanza
l'intera fottuta città gli apparteneva
E cavalca, Willie, cavalca
e ondeggia, Willie, ondeggia,
Dovunque tu stia giocando ora
non lo sa nessuno

Però Willie aveva un cuore d'oro e lo so per certo,
Aiutò tutti i suoi bambini e pure le loro madri
Non indossava anelli o strani gingilli come fanno gli altri gamblers,
impiegava il suo denaro in lungo ed in largo per portare aiuto ai poveri ed agli ammalati
E cavalca, Willie, cavalca
e ondeggia, Willie, ondeggia,
Dovunque tu stia giocando ora
non lo sa nessuno

Quando ti giocavi le tue carte con Willie non eri mai veramente sicuro
se stava bluffando o se era serio.
Vinse una fortuna ad un tizio lasciandolo di sasso sulla sua sedia
Il tizio aveva passato con un colore
Willie non aveva nemmeno una coppia
E cavalca, Willie, cavalca
e ondeggia, Willie, ondeggia,
Dovunque tu stia giocando ora
non lo sa nessuno

Una sera sul tardi durante una partita di poker un tizio perse tutto il suo denaro
ed accusò Willie di aver barato.
Sparò in testa al povero Willie, che fine tragica,
quando le carte di Willie rotolarono sul pavimento erano due assi e due otto
E cavalca, Willie, cavalca
e ondeggia, Willie, ondeggia,
Dovunque tu stia giocando ora
non lo sa nessuno

Così tutti voi gamblers, dovunque siate
la morale della storia è molto semplice da capire
Arricchitevi finchè siete in tempo prima di dovervi fermare
perchè quando vi uscirà la mano del morto
i vostri giorni di giocatori saranno finiti
E cavalca, Willie, cavalca
e ondeggia, Willie, ondeggia,
Dovunque tu stia giocando ora
non lo sa nessuno

LIAM CLANCY: Ricordo di aver incontrato Bob Dylan una mattina in strada -- viveva in Sullivan Street, nel Greenwich Village. Ed io stavo correndo per delle prove, stavo prendendo la metropolitana, ci siamo incontrati in centro, lui mi ha fermato per strada e mi ha detto: "Ehi amico, ehi Liam, ho scritto una canzone sulla melodia di "Brennan on the moor" la notte scorsa. Vorrei cantartela". Proprio lì in mezzo alla strada iniziò a cantare questa canzone, Rambling Gambling Wille, che andò avanti per circa nove strofe. Mi ricordo che gli dissi: "Hai un fantastico talento, un linguaggio figurato fantastico, se solo tu riuscissi a renderlo più compatto e fare delle canzoni un po' più corte". Ed aggiunsi: "Per l'amor di Dio, come fa un diciassettenne ragazzo ebreo del Mid-West a sembrare un settantenne negro del Sud?".
(dall'intervista a Liam Clancy del 16 ottobre 1992, apparsa su "Highway 61 Interactive" CD ROM)


RAMBLING GAMBLING WILLIE
words and music Bob Dylan

Come around you rovin' gamblers and a story I will tell
About the greatest gambler, you all should know him well.
His name was Will O' Conley and he gambled all his life,
He had twenty-seven children, yet he never had a wife.
And it's ride, Willie, ride,
Roll, Willie, roll,
Wherever you are a-gamblin' now, nobody really knows.

He gambled in the White House and in the railroad yards,
Wherever there was people, there was Willie and his cards.
He had a reputation as the gamblin'est man around,
Wives would keep their husbands home when Willie came to town.
And it's ride, Willie, ride,
Roll, Willie, roll,
Wherever you are a-gamblin' now, nobody really knows.

Sailin' down the Mississippi to a town called New Orleans,
They're still talkin' about their card game on that Jackson River Queen.
"I've come to win some money," Gamblin' Willie says,
When the game finally ended up, the whole damn boat was his.
And it's ride, Willie, ride,
Roll, Willie, roll,
Wherever you are a-gamblin' now, nobody really knows.

Up in the Rocky Mountains in a town called Cripple Creek,
There was an all-night poker game, lasted about a week.
Nine hundred miners had laid their money down,
When Willie finally left the room, he owned the whole damn town.
And it's ride, Willie, ride,
Roll, Willie, roll,
Wherever you are a-gamblin' now, nobody really knows.

But Willie had a heart of gold and this I know is true,
He supported all his children, and all their mothers too.
He wore no rings or fancy things, like other gamblers wore,
He spread his money far and wide, to help the sick and the poor.
And it's ride, Willie, ride,
Roll, Willie, roll,
Wherever you are a-gamblin' now, nobody really knows.

When you played your cards with Willie, you never really knew
Whether he was bluffin' or whether he was true.
He won a fortune from a man who folded in his chair.
The man, he left a diamond flush, Willie didn't even have a pair.
And it's ride, Willie, ride,
Roll, Willie, roll,
Wherever you are a-gamblin' now, nobody really knows.

It was late one evenin' during a poker game,
A man lost all his money, he said Willie was to blame.
He shot poor Willie through the head, which was a tragic fate,
When Willie's cards fell on the floor, they were aces backed with eights.
And it's ride, Willie, ride,
Roll, Willie, roll,
Wherever you are a-gamblin' now, nobody really knows.

So all you rovin' gamblers, wherever you might be,
The moral of this story is very plain to see.
Make your money while you can, before you have to stop,
For when you pull that dead man's hand, your gamblin' days are up.
And it's ride, Willie, ride,
Roll, Willie, roll,
Wherever you are a-gamblin' now, nobody really knows.