BOB DYLAN E ANDY WARHOL

Le immagini di questa pagina provengono da un raro filmato dall'incerta data che potrebbe aggirarsi intorno al luglio/agosto del 1965, o - secondo altre fonti  - al dicembre di quello stesso anno. Il filmato proverrebbe dal programma "South bank show" e viene generalmente identificato come "Andy Warhol and the Factory" oppure "Dylan in the Factory". Dylan appare per qualche istante di fianco ad Andy Warhol (alla cui sinistra c'è Gerard Malanga, poeta fotografo regista del gruppo di Warhol).
Sembra che venne girato anche uno screen test per "50 Famous & 50 Fantastic Personalities" con Bob Dylan (in fondo alla pagina una foto).



Dylan a proposito di Andy Warhol parlando di "Renaldo and Clara":
"In Renaldo and Clara vedi la musica come in nessun altro film. Non vedi mai delle porte chiuse o delle sequenze che stanno lì solo per occupare il tempo che intercorre tra le diverse scene. So che è molto lungo, ma per me non è lungo abbastanza. Non mi interessa quanto sia lunga una cosa. Potremmo tagliare dei pezzi, ma la forza sta nell'abilità di credere che è un pezzo che ha molto significato. Sai chi è che ha capito questo? Andy Warhol. Warhol ha fatto molto per il cinema americano. È stato un precursore dei suoi tempi. Warhol, Hitchcock, Peckinpah e Tod Browning sono stati molto importanti per me".

Larry "Ratso" Sloman accostò le canzoni di Blonde on blonde al mondo di Andy Warhol:
"L'album successivo di Dylan, John Wesley Harding, gettò soltanto benzina sul fuoco. La maestà del genere musicale che Dylan aveva inventato (che venne etichettato come "folk-rock") aveva lasciato posto ad un sound acustico ordinato suonato da alcuni dei migliori session men di Nashville. E quelle canzoni oscure, da tarda notte che sembravano venire direttamente fuori da lofts urbani come la Factory di Andy Warhol erano state rimpiazzate da tirate canzoni che sembravano quasi parabole bibliche. Ora erano gli amanti del rock'n'roll a sentirsi traditi".



Paul Morrissey e Gerard Malanga a proposito di Edie Sedgwick, Andy Warhol e Bob Dylan:
"La relazione di Edgie Sedgwick con Bob Dylan venne fuori una sera in cui vedemmo Edie al Ginger Man. Ella ci disse che non voleva più che Andy Warhol - di cui era intima amica - mostrasse i suoi film... Ci disse di avere firmato un contratto con Albert Grossman, il manager di Dylan... Dylan le telefonava frequentemente per invitarla a uscire con lui, dicendole di non riferire a Andy o a chiunque altro che loro due si vedevano. La invitò a Woodstock, e le disse che Grossman sperava di riuscire a metterla insieme a lui. Avrebbe potuto essere la sua primadonna... Lei, convinta da Dylan, firmò un contratto con Grossman... Disse: Faranno un film, e pare che io ne sarò la protagonista assieme a Bobby. Improvvisamente, fu tutto un Bobby di qui, Bobby di là, finche non ci rendemmo conto che aveva una cotta per lui... A un certo punto, Andy Warhol non resistette più e le disse: "Edie, lo sai che Bob Dylan è sposato?" - Lei impallidì. Cosa? - disse - Non ci credo".

 


Gerard Malanga, Dylan e Warhol

Gerard Malanga: "Fu dopo che Edie ebbe lasciato Andy Warhol e si fu legata a Dylan, cominciando quindi a farsi passare in giro di mano in mano, per così dire, che iniziò a fare uso di droghe pesanti... Probabilmente, non è vero che fu il gruppo di Dylan responsabile per la misera fine di Edie, ma certamente le dette una mano a rovinarsi".

 
 
Alcuni sostengono che la protagonista della canzone di Dylan Queen Jane Approximately sia Baby Jane Holzer una delle "superstars" dell'entourage di Andy Warhol (foto sopra).


John Brockman, Warhol e Dylan - A destra una foto dallo screen test di cui si parla in questa pagina