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THE  BEATEN  PATH

THE DYLAN'S PAINTINGS AND THE REAL PLACES

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GLI  SCRITTI  DI  DARIO  "TWIST OF FATE"  GRECO

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Mercoledì 31 Marzo 2021

Talkin' 11084 - miscio.tux

Oggetto: Tamburino sportivo

Caro Mr.Tambourine,
mi rivolgo a te, perché sentiti gli affilati argomenti di Dario metto da parte vilmente la questione. Simpatica risposta? Diavolo di un
tamburello, questo lascialo dire a me, visto che non ti sei beccato del cabron e nemmeno rischi le coltellate!! Comodo fare lo sportivo col cabron degli altri! Ma che razza di gente....

A parte gli scherzi, io sono sempre disposto alla discussione, basta che sia improbabile, involuta e complicata, come direbbe Gebianchi. Del pezzo di Dario quello che più mi attira è la definizione di Blonde on Blonde come un mondo a frammenti, che si riflette nello specchio delle liriche, bisognoso, per usare le sue parole, di tanta colla per "appiccicare i versi, le metafore, le immagini". Alla fine di Blonde on Blonde c'è qualcosa che spaventa Dylan che si ritrae intimorito; Carrera annotava, parafrasando Nietzsche, che se guardi nell'abisso, l'abisso guarda in te. Traduco per il caso specifico: se scherzi col mondo accusandolo di non avere fondamento, poi il mondo ti viene a trovare per chiederti quali fondamenti puoi esibire tu.
Ciao, Miscio.

Carissimo  Miscio, io credo che persone come te, come Dario, Sir Eglamore, Gebianchi, Samuconf, Corrado Ori Tanzi e altri che intervengono saltuariamente nei piccoli scambi di idee che tutti noi scriviamo per questa pagina, siano realmente un valore aggiunto intellettuale, che va ben al di là della fredda documentazione statistica (Es: tutti i testi con le relative traduzioni, tutte le uscite discografiche, le interviste ed altro che, intendiamoci, sono basilari e fondamentali per un sito dedicato a Bob Dylan come il nostro, ma sono una fredda elencazione di cose senza "l'anima"). Invece nelle vostre mail c'è il sapore della gioia, della delusione, del bello e del brutto, di tutto quello che Dylan riesce a suscitare in ognuno di voi. Ho notato una strana impressione, ma forse succede solo a me, quando ascolto un disco che non sentivo da tanto tempo, mi vengono in mente cose che prima mi erano sfuggite, magari banali, magari poco interessanti, ma certamente diverse da quelle dell'ultimo ascolto. Questo, a mio modestissimo parere, significa che Dylan è talmente sfaccettato nel suo lavoro e nel suo pensiero che giustamente possiamo dire "He contains moltitudes". Spero che i vostri simpatici scambi di sensazioni continuino ancora a lungo, io sono sempre ansioso e compiaciuto di potervi leggere, e penso non solo io!!! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Talkin' 11083 - calabriamaximum

Oggi ho deciso di scrivere un post su The Basement Tapes con una
appendice sul relativo box della Bootleg Series.

https://maggiesfarms.blogspot.com/2021/03/the-basement-tapes-1975.html

Come al solito thanks a lot! Mr.Tambourine, :O)))))))))

 

 
Martedì 30 Marzo 2021

Talkin' 11082 - rjmoimeme

Oggetto: I contain moltitudes

Dear Mr. T.,
It sounds loud and clear to me that BD is referring to the devil, when he’s talkin’ about the greedy old wolf.
Be black & white. I would prefer be knocking’ at heaven’s doors.
Best regards and all my appreciation.
RJ=

(Caro Signor T.,
Mi suona forte e chiaro che BD si riferisca al diavolo, quando parla del vecchio lupo famelico.
Sii bianco e nero. Preferirei bussare alle porte del paradiso.
Cordiali saluti e tutto il mio apprezzamento.
RJ =)


I take good note of your suggestion, but there may be other interpretations of the sentence. A dedicated reader of our site named Miscio suggested this possibility:
-Who is the one that hates and who is the greedy old wolf? Here the question is very disputable and difficult, my impression is that, according to Dylan, somehow the atrocities of the past have split in two both the hearts of the victims than of the executioners, creating incurable fractures. If we want to fantasize a little, there is an old African tale, told by the chief Sebelé of Botswana, in which a hare is called by a wolf to do the baby-sitter. The hare cooks all the wolf cubs and he offers them to the wolf as a meal without his knowledge. In the end, when the wolf asks where his little wolves are, the hare replies to him atrociously: "You have no children, you greedy old wolf; you have eaten them all". It suggest to an America devouring its own childrens. But there are so many other possibilities, one of these, for example, is the one that the greedy wolf could be Bob's own audience-.
Thanks a lot for your words, see you nest, Mr.Tambourine, :o)


(Prendo nota del tuo suggerimento, ma potrebbero esserci altre interpretazioni della frase. Un affezionato lettore di nome Miscio ha suggerito questa possibilità:
- Chi è che odia e chi è il vecchio lupo famelico? Qui la questione è molto opinabile e difficile; la mia impressione è che secondo Dylan, in qualche modo le atrocità del passato abbiano spaccato in due sia il cuore delle vittime che dei carnefici creando fratture insanabili. Se vogliamo fantasticare un pò, c'è una vecchia favola africana, raccontata dal capo Sebelé del Botswana, in cui una lepre viene chiamata da un lupo a fare da baby sitter. La lepre cucina tutti i lupetti e li offre in pasto al lupo a sua insaputa. Alla fine al lupo che chiede dove siano i suoi figli la lepre risponde atrocemente: "Tu non hai figli, vecchio lupo famelico; li hai mangiati tutti". Viene da pensare ad una America che divora i suoi figli. Ma ci sono tante altre possibilità, per esempio il lupo bramoso potrebbe essere il pubblico stesso di Bob -.
- Grazie per le tue parole, alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

 

 
Lunedì 29 Marzo 2021

Talkin' 11081 - calabriamaximum

Considerazioni su Oh Mercy:

https://maggiesfarms.blogspot.com/2021/03/oh-mercy.html

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Talkin' 11080 - riccardo.castelli65

Oggetto: Aiutatemi!!!!

Vi chiedo scusa ma sto impazzendo...vorrei trovare tutti i volumi di "nobody sings dylan like dylan", me li sogno di notte ma non riesco a capire come scaricarli.
Ho guardato il sito ceover me...music ruined my life....ma non riesco a capire come e dove trovarli.
C'è scritto "good haunting" ma io non so usare torrent e sono un poessimo internauta....
Ho migliaia di live scaricati ma non riesco a trovere quei 42 volumi.
Aiutatemi, Richy.

Caro Richy, richesta di aiuto inoltrata, anch'io come te non ho mai capito come funziona torrent ma certamente qualcuno dei nostri amici saprà darti la dritta giusta, stay tuned! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

 

 
Sabato 27 Marzo 2021

Talkin' 11079 - calabriamaximum

Caro Miscio,
l'incipit esoterico e "cabalistico" e l'equivoco suprematista (minuscolo) se permetti li rivendico come una delle cose più riuscite del pezzo.
Ricorda: sarai anche uno zappatore, ma io sono un calabrese capa tosta!
Occhio, ca ti 'ngappu ti tagliu na ricchia e ci fazzu u suzuù!
(Fai attenzione perché se ti trovo in giro ti taglio un padiglione auricolare e mi ci faccio la gelatina!)

Scherzi a parte, ti ringrazio per il tuo prezioso feed.
Un pò meno per la mancanza di ironia, dato che l'incipit fa il verso a tutta quella fuffa che circola in rete su Dylan.
Faccio un esempio con un link e ci aggiungo anche un nome: il sito www.r3m.it

https://www.segnidalcielo.it/bob-dylan-nelle-sue-canzoni-inseriti-misteriosi-messaggi-criptati-a-sfondo-esoterico-e-paranormale/

Hasta luego Cabron!
Dario Twist of Blonde

Caro Dario, sono certo che il vile Miscio apprezzerà la tua simpatica risposta! Permettetemi tutti e due di dire che vorrei leggere più scambi di opinioni, di vedute, di modi di pensare e di condire i vostri scritti con quelle meravigliose divagazioni che solo Voi sapete introdurre e collegare mentre parlate di Dylan, e penso anche che questo non sia solamente un desiderio mio....................fate voi! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Vagare per casa tra Dylan e Springsteen                                                                clicca qui

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Francesco Guccini, l'album di debutto: "Folk Beat N.1"                                        clicca qui

 

 
Venerdì 26 Marzo 2021

Talkin' 11079 - miscio.tux

Oggetto: Dario Twist of 7

Caro Dario,
eccomi qui,



come vedi sono un rude zappatore, e ti intimo affettuosamente di scrivere "Suprematismo" con la maiuscola, se intendi quello russo (https://www.treccani.it/enciclopedia/suprematismo/), che con la minuscola sono quelli dell'Illinois. Nel qual caso, occhio che passano i Blues Brothers, e se non passano ci penso io con la zappa. Per il resto ho apprezzato la tua ottima dissertazione, a parte il prologo esoterico, una materia che non reggo proprio. Tanto che, passami l'ironia, io ci avrei aggiunto i 7 nani, i 7 peccati, le 7 note, le 7 sorelle, le 7 orazioni di Santa Brigida, e se ho dimenticato qualcuno non si offenda.
ciao, Miscio.

Caro Miscio, Dario sarà contento pe le tue parole di apprezzamento, e se anche non sopporti l'esoterismo non importa, salta quei periodi per te noiosi e gustati il resto. Dario è uno scrittore sensibile e se ha sentito l'esigenza di iniziare con un prologo esoterico avrà avuto le sue buone ragioni, magari difficili da comprendere per qualcuno, ma tutto fa parte del gioco. Nessuno di noi è perfetto, scriviamo tutti senza pensare che a volte quello che scriviamo potrebbe essere pesante per chi legge le nostre parole, in questo campo anche tu non scherzi in quanto a rimandi e citazioni di non facile intuizione. Comunque credo che sarà Dario "in person" a risponderti e ringraziarti, stay tuned, alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Bob Dylan, la svolta elettrica nel 1965 con "BRINGING IT ALL BACK HOME"        clicca qui

 

 
Giovedì 25 Marzo 2021

Blonde on Blonde (1966) - di Dario "Twist of fate" Greco

Allora andiamo, tu ed io, quando la sera si stende contro il cielo. Come un paziente eterizzato disteso su una tavola; andiamo, per certe strade semideserte, mormoranti ricoveri. Di notti senza riposo in alberghi di passo a poco prezzo e ristoranti pieni di segatura e gusci d’ostriche; strade che si succedono come un tedioso argomento. Con l’insidioso proposito di condurti a domande che opprimono… Oh, non chiedere «Cosa?» andiamo a fare la nostra visita. Nella stanza le donne vanno e vengono parlando di Michelangelo.
(T.S. Eliot - The Love Song of J. Alfred Prufrock)


In esoterismo il numero 7 è considerato un numero perfetto, LA LUNA SEPOLTA, i poteri occulti. Il Sette è l’espressione privilegiata della mediazione tra umano e divino. 7 sono le lettere dell’alchemico V I T R I O L: Visita, Interiora, Terrae, Rectificando, Invenies, Occultam, Lapidem: visita l’interno della terra, il proprio intimo, la Psiche, e rettificando scoprirai la pietra nascosta. L’acqua celeste si sposa con il fuoco infernale convertito e messo al servizio della pura Grande Opera. Il numero 7 rappresenta il tutto, poiché il 7 è il numero della creazione. Ogni cosa esiste, sia essa appartenente al genere umano, un oggetto, un animale o una pianta, contiene nella sua unità, due opposti, non vi è cosa che non abbia il suo opposto. La legge della dualità è la legge che domina l’universo condizionando la nostra esistenza. Ogni pianeta ha un’orbita crescente e una decrescente; una doppia polarità. 7 sono le lettere doppie dell’alfabeto ebraico e 7 i sigilli del libro dell’apocalisse, da aprirsi per mezzo delle 7 virtù, da opporre ai 7 vizi capitali. Se noi sommiamo cabalisticamente il numero 7, esso ci dà inizialmente 28, cioè 2 e 8, simbolo del binario (il 2, l’uomo e la donna, il bene e il male, il positivo e il negativo) e dell’infinito, l’8 la lemnisca, la continua lotta degli opposti per il raggiungimento dell’equilibrio e quindi i simboli del continuo evolversi della vita per mezzo dei contrari. Tutto questo per dire che Blonde on Blonde, è il settimo disco realizzato in studio da Bob Dylan la cui durata corrisponde a 72 minuti e 57 secondi.

Cosa fare a New York se a Nashville c’è Charlie McCoy?
Buona parte dell’accompagnamento (e del vestito sonoro) di Blonde on Blonde venne garantito da musicisti di Nashville specializzati in sessioni di registrazione come Charlie McCoy e la futura star Joe South. Va detto che molti di loro non erano abituati a lavorare con musicisti di ambito rock, ma presero confidenza con questi pezzi complessi in modo piuttosto rapido, garantendo la giusta atmosfera, anche quando un brano come “Sad Eyed Lady” continuava ad andare, senza indicazioni sul momento in cui sarebbe finita. I musicisti di Nashville hanno dato ai testi di Dylan, tipicamente ambigui, il supporto più rilassato e solidamente musicale che abbiano mai avuto. Un mix notevole di liriche, che si muove tra la descrizione realistica e quella iper-realistica.
Bob Dylan dichiarò: “Il momento in cui sono arrivato più vicino al sound che sento nella mia mente è stato proprio durante le sessions di Blonde on Blonde. Si tratta di quel suono sottile, da spirito selvaggio. È metallico, oro brillante, qualsiasi cosa evochi.” Riuscite a trovare una definizione migliore di questa per descrivere questo capolavoro?
Che vada in malora il concetto di concept album: questo doppio album è una delle migliori raccolte di canzoni killer mai ascoltate per chi ha orecchie da intendere. Non ve lo dico io, è un dato oggettivo e insindacabile. Semmai il problema è diametralmente opposto: proprio come concept omogeneo il disco "fallisce". Si fa per dire, naturalmente. Il tema è l'amore anzi il canto anfetaminico di un giovane uomo alla ricerca di un posto nel mondo. Un tema che ancora oggi a distanza di quasi sessant’anni suona dannatamente attuale. C'è il disagio, il malessere del viaggio, spirituale e non. C'è il blues e c'è la ricerca interiore, c'è la beat generation e il suprematismo. C'è la grandezza e la spavalderia dell'essere giovani. Sentimento che Dylan ha continuato a coltivare e che ancora oggi si ostina a preservare. Un mio amico di pennino mi dice spesso che per restare un grande artista bisogna osare e se necessario andare a pisciare nei bassifondi dell'anima che ci inghiotte e che ghermisce questa sempiterna notte. Per comprendere dove termina il caos e inizia lo stato dell'arte bisogna però ascoltare gli outtakes contenuti in The Bootleg Series 12 The Cutting Edge. Serve audacia e virtù, serve quella passione che nel cuore della notte ti fa scrivere, comporre e suonare brani come Visions of Johanna, canzoni come Just Like a Woman. Delle prime sessions di New York verrà mantenuta nell’editing finale la registrazione del solo brano One of Us Must Know, dove va evidenziato l’ottimo lavoro della sezione ritmica a opera di Rick Danko e Bobby Gregg, del pianoforte di Paul Griffin e dell’organo Hammond di Al Kooper.
Dylan canta della dolce Marie, ma anche di Johanna e Louise e dedica il gran finale alla sua amata Sara Lownds, che diventa qui Sad Eyed of Lowlands. Sul fatto che il disco trabocchi di romanticismo e surrealismo, ci sono pochi dubbi. Canzoni d’amore che in modo differente sono la cifra stilistica di pezzi come Just like a Woman, I Want You, One of Us Must Know, 4th Time Around e Leopard-Skin Pill-Box Hat.

Hitchcock su Visions of Johanna
Per il poeta Andrew Motion Visions of Johanna è il miglior testo di canzone mai scritto, prova evidente del brillante uso del linguaggio da parte del suo autore; il pensiero del cantautore Robyn Hitchcock combacia alla perfezione con le dichiarazioni del Motion: “Visions of Johanna per me è la matrice. È da lì che provengo come autore di canzoni. Questo brano definisce le potenzialità di una canzone, il motivo per cui vale la pena cercare di scriverne. Bob Dylan con questo disco mi fece capire che questo era il lavoro che intendevo fare nella vita. Quando sarò grande voglio che il mio impiego sia scrivere pezzi come Visions of Johanna. Canzoni che nello spazio della stessa frase ti facciano ridere e piangere, in pratica”.
Basterebbe scrivere un brano come Visions of Johanna, ispirato allo stile di T.S. Eliot e forse in debito verso il Jack Kerouac, per dare peso e senso a una carriera da cantautore. Il tutto avviene dopo aver già dato alle stampe brani come Mr. Tambourine Man e Desolation Row, dopo aver creato quell’instabile suono al mercurio su figure retoriche audaci ed efficaci, metafore surrealiste e immagini folli e distorte, che solo in apparenza sono figlie dello sballo e del delirio. Cosa c'è di meglio che lasciarsi andare alla fantasia, all'immaginazione e al sentimento, quando hai poco più di 20-30 o anche 50 anni. Bob Dylan è un tipetto impertinente che ti dice cosa pensare, ma che non ha bisogno del tuo giudizio e del tuo supporto, è spavaldo e coraggioso e sa che non ci sono prigionieri da fare quando si è in missione per conto dell'arte, perché questo lavoro è arte impressa su bobina, non ci sono canzoni, non ci sono versi, arrangiamenti e accordi o tonalità. Basterebbe perdersi nei blues ancestrali raffinati e melliflui dell'organo di Al Kooper, delle soffiate urgenti di Dylan in una dolce e accogliente armonica e poi la crema dei musicisti di Nashville, che non sono ancora stati contaminati con il rock urbano e che per questo motivo contribuiscono a dare vita al capolavoro che sarà Blonde on Blonde.
Un vero capolavoro non ti conquista al primo ascolto e nemmeno al decimo. Un vero capolavoro si impone al 37esimo ascolto. Così è stato per me: in una notte di tempesta, dove tuoni e fulmini dominavano la notte irlandese e il cd volteggiava nel mio impianto di pochi euro, dopo una capatina a quel Virgin Store di Cork. Dio benedica quella commessa lenta che non aveva fretta di chiudere. E Dio benedica Dylan e la sua gioiosa macchina da guerra che non fa prigionieri né ti chiede un riscatto. La redenzione è nelle orecchie di chi vuole intendere e ha intenzione di portarsi avanti con l'ascolto. Dylan non ti invita a uscire con lui e non è nemmeno un buon amico, ma del resto i grandi artisti, i veri Maestri hanno bisogno di questo? Loro ti possono conquistare con uno sguardo, con un riff di Hammond o con una parola sussurrata in un brano, che sembra non avere mai fine.
Se vi sembrano lunghe le strofe di Visions of Johanna, allora non siete ancora giunti alla fine del secondo disco. Queste sono le quattro facciate con cui il rock accede ai piani alti dell'Accademia delle Belle Arti. Non fila tutto liscio, c’è qualche passo falso e un paio di momenti di esitazione. È un'opera capace di guidarvi nel viaggio al termine della notte. “È un biglietto di sola andata per la terra promessa” per dirla alla Bruce Springsteen. Ci sono brani dove il piano di Hargus "Pig" Robbins guida le danze come se fossimo a un galà in cui la bella dama attende che qualcuno la inviti al valzer finale; in altre circostanze l'organo di Al Kooper suona letteralmente la carica mentre la sezione ritmica è elastica, pronta, ma allo stesso tempo rilassata. Il suo autore dovrà sfogarsi per bene, prima di cedere il passo alla resa e alla rassegnazione di quella imperiosa ballata agrodolce che è Sad Eyed Lady of The Lowlands.
In un album, anzi due, dove il tempo è tutto o quasi, ci si abbandona ora a una suite che dura oltre dieci minuti. Il testo ci porta in luoghi che non sapevamo ancora di conoscere. Sarà il brano definitivo presente sul disco con cui Dylan verrà ricordato? Difficile dirlo visto che il Nostro continua a produrre musica e testi di livello formidabile. Da dove vengono queste canzoni? Dove ci conducono? Sono davvero la nuova Guida Michelin per la Gloria? Sono realmente il meglio che un musicista, poeta e menestrello possano concepire? Dylan non si definisce cantautore, ma non è nemmeno un musicista o un bluesman in senso classico. Eppure la musica suona secondo quella scuola e filosofia di pensiero. C'è chi parla di terzo capitolo di una ipotetica trilogia elettrica, ma a noi piace pensare che questo sia solo l'inizio di un viaggio che non è ancora terminato. Il momento iniziatico del Neverending Tour. Musica senza barriere e senza confini. Cavalcate elettriche, surrealismo e rock and roll. Musica maiuscola, comunque vogliate etichettarla. Ve ne servirà di nastro adesivo qui per mettere tutto assieme. Per incollare e appiccicare tutti i versi, le metafore, le immagini che questo disco può e deve rilasciare, nella migliore delle ipotesi. Non è Hendrix, non sono i Beatles (anche se alcune cose li ricordano), è libertà espressiva, di quelle che non senti più così spesso: perché nessuno dedicherebbe lo stesso sforzo, tutta la propria ispirazione per un semplice disco, anzi due.

La linea comica di Blonde on Blonde
Una delle note dolenti della poetica e della forza dei testi di Dylan è rappresentata proprio dal suo sottile, fine, senso dell’umorismo e dal bisogno di non prendersi sul serio. Soprattutto negli album anni sessanta questo è uno dei tratti distintivi. Nonostante ciò quasi nessuno sembra accorgersene. Eppure in un lavoro come Blonde on Blonde, se si vuole davvero fare un’analisi testuale credibile diventa un tratto saliente, quasi fondamentale. Just like a woman, Rainy Day Women, Visions of Johanna, Stuck inside of Mobile e su tutte Leopard-Skin Pill-Box Hat, sono brani caratterizzati da un umorismo evidente. Questo non vuol dire che Dylan non fosse in grado di essere serio, ma parliamo di un giovane autore 25enne che sta ancora cercando il suo posto nel mondo musicale e nel tessuto sociale in cui vive. A volte un giovane vuole solo scherzare, spassarsela e giocare con gli amici. Leopard-Skin Pill-Box Hat è senza alcun dubbio un attacco verso un certo modello di donne, di classe sociale e di atteggiamento. Parliamo infatti di un autore molto vicino alla beat generation, con un modo di fare bohemièn, che attacca senza mezze misure uno dei simboli di una certa classe sociale, gente seriosa e pretenziosa. Per farci capire, il cappello a cui fa riferimento veniva indossato da personalità del calibro di Jackie Kennedy. Di contro però Dylan riesce a fare ironia e umorismo anche sulla sua stessa categoria, con atteggiamenti sfacciati, ma che non suonano mai del tutto gratuiti, amari o disperati. Un autore al comando, capace questa volta di puntare il dito contro tutto e tutti, anche contro sé stesso, se il caso dovesse richiederlo. È come una ruota sul punto di staccarsi dal carro, una matrice che in tanti hanno cercato di ricreare, il brano festaiolo che metti la domenica mattina per dare un tocco di umorismo a un giorno senza senso o senza sole. Con un numero di hit piuttosto cospicuo, ci sono brani che tendono a essere dimenticati. Tra questi però non può certo ritrovarsi, per il valore strettamente musicale, un pezzo come Stuck Inside of Mobile.
Shakespeare, è nel vicolo con le sue scarpe a punta e le sue campane. Sta parlando ad una prostituta che dice di conoscermi bene. E io vorrei spedire un messaggio per scoprire se ha parlato, ma l'ufficio postale è stato derubato e la cassetta postale è chiusa. Oh, Mama, può essere veramente la fine essere di nuovo bloccato a Mobile col blues di Memphis.

Siamo qui di fronte al tipico testo che autori di culto come Hunter Thompson, Tom Robbins e con uno stile differente lo stesso Richard Ford, hanno utilizzato come ispirazione per le proprie opere. È una situazione surreale, picaresca, tipica dello stile di vita on the road del musicista. Il tutto viene descritto e narrato con una penna agile e carica di umorismo. Anche la parte musicale con il pianoforte, le chitarre e il solito lavoro di Al Kooper all’organo conferiscono spessore, potenza ed elasticità al pezzo, su cui Dylan stende i suoi versi, i giochi di parole e la verve umoristica. Uno dei brani più riusciti di un disco che è entrato nella storia della musica popolare del Novecento.



La copertina del disco
Venne realizzata dal fotografo Jerry Schatzberg, il quale desiderava trovare una location interessante al di fuori dello studio, si optò quindi per la zona di Chelsea, distretto di confezionamento della carne di New York all’epoca. Lo scatto scelto per la copertina è sfocato e fuori fuoco. Tutti cercavano di interpretarne il significato, si diceva rappresentasse l'ebbrezza durante un viaggio con l'LSD. Per niente vero! Faceva freddo e stavano tremando. Nonostante vi fossero altri scatti nitidi e a fuoco, Dylan scelse lo scatto sfocato, che è diventato uno dei più iconici del rock di metà anni sessanta.

Blonde on Blonde oggi
Bob Dylan, con o senza consapevolezza, contribuisce a ridefinire le dinamiche di un supporto come il vinile, dato che di lì a breve, il 33 giri prenderà definitivamente il posto del 45 giri. Durante il 1966 il pop rock cambierà volto, suono e punto di vista su ciò che può contenere. Assieme a Beatles, Beach Boys e poche altre eccezioni, questo disco avrà le qualità necessarie per resistere nel tempo, sia a livello contenutistico che per quanto riguarda il vestito sonoro. La scelta di tenere le chitarre e la sezione ritmica un po’ dietro rispetto all’organo di Kooper e all’armonica di Dylan si rivelerà infatti vincente e azzeccata. Due strumenti cardine non così dissimili, in quanto esili e capaci di creare un mormorio che attraversa tutti i solchi dell’album, mentre le chitarre e la sezione ritmica fanno il loro lavoro in sottofondo. La cosa sorprendente per il Dylan musicista e autore è che spesso si rifiuta di risolvere la progressione di accordi, elemento il cui il Nostro ha dimostrato grandi capacità già da The Freewheelin’. Qui i cambi sembrano avvicinarsi a un climax sonoro che in realtà non arriva mai, sostiene il critico Geoffrey Himes. Jason Isbell nel 2015 attribuisce al batterista Kenny Buttrey la riuscita del disco. “Quando gli altri non sanno dove andare, il batterista con i suoi colpetti mantiene la tensione necessaria, così che nessun brano sfugga al controllo.” Basti citare il lavoro che esegue sul rullante nella vivace Most Likely You Go Your Way And I'll Go Mine. Non a caso Buttrey verrà richiamato da Dylan per suonare la batteria nei successivi John Wesley Harding, Nashville Skyline e Self Portrait.

Citazioni su Blonde on Blonde
Per Jon Bream Blonde on Blonde fu un’operazione pienamente riuscita, in quanto Dylan allargò il suo ventaglio melodico con il supporto di validi musicisti e grazie a testi sempre più enigmatici nel loro mix di desideri romantici, critiche ciniche e invettive sapientemente alternate a divertenti giochi di parole dal sapore decisamente surreale. Ha uno stato d’animo carnevalesco, che si mescola in maniera efficace con il blues di Highway 61 Revisited, spingendo il cuore oltre l’ostacolo, per così dire. Un ruolo determinante lo tenne anche il produttore Bob Johnston, subentrato durante le registrazioni di Highway 61 Revisited a Tom Wilson. Pare sia proprio di Johnston l’idea di spostare le sessioni di registrazione agli studi della Columbia Records di Nashville. Charlie McCoy già in Desolation Row aveva contribuito con i suoi preziosismi alla chitarra acustica nella buona riuscita del brano. McCoy oltre che pluristrumentista, farà anche da raccordo e da direttore ai musicisti di Nashville che accompagnano Dylan nelle registrazioni di Blonde on Blonde, che venne quasi tutto registrato nella capitale del Tennesee. Una novità e un’anomalia che presto diventerà regola, visto che tanti altri illustri colleghi ne seguiranno l’esempio. Ancora una volta come si suol dire: Bob Dylan mostra la strada da seguire.
Per Chris Gantry Blonde on Blonde è stato un agente libertario, fondamentale in quanto ruppe molte regole, a livello testuale e non. Ha avuto un impatto su tutti gli autori che sarebbero venuti dopo, allargando i confini di ciò che era accettabile nel songwriting pop, permettendo a essi maggiore creatività di scrittura. Nel contenuto di questo lavoro è rilevante la contrapposizione tra vita reale e desiderio. Perché una volta presa la decisione, risulta molto difficile tornare indietro.

“My love she speaks softly,
She knows there's no success like failure
And that failure's no success at all.”
Bob Dylan

N.B. Per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento consiglio la lettura del libro di Daryl Sanders Un sottile, selvaggio suono mercuriale – Bob Dylan, Nashville e Blonde on Blonde.

Dario Twist of Fate

 

 
Martedì 23 Marzo 2021

Talkin' 11078 - miscio.tux

Oggetto: Sciopero lavoratori Amazon

Caro Mr.Tambourine,
credo di interpretare i sentimenti tuoi e di tutti i Maggiesfarmers se dedico Paths of Victory del nostro Bob (qui nella versione di Cat Power)

https://www.youtube.com/watch?v=qplpM-RmjRU

(http://www.maggiesfarm.eu/testiP/pathsofvictory.htm)

a tutti i lavoratori Amazon, che oggi per la prima volta al mondo a livello nazionale, sono in sciopero per rivendicare diritti elementari.
ciao, Miscio.

Carissimo Miscio, sono assolutamente d'accordo con il tuo lato sindacalista...(scusa lo scherzo) che si unisce a quello vile,perchè ritengo anch'io che i lavoratori di Amazon siano trattati come schiavi. Ho visto qualche servizio sull'argomento e mi è sembrato di vedere uno di quei film di quasi-fantascienza (quelli dove c'è sempre una classe superiore che domina la classe più umile dopo una catastrofe nucleare o altri eventi catastrofici) stupidissimi ed irreali che quasi tutte le sere un canale TV ci propina. Bisognerebbe prima di tutto avere un governo con le palle che sapesse far pagare le tasse a questi giganti della frode internazionale, ma purtroppo non ce l'abbiamo! E' una vera vergogna che uomini impongano ad altri loro simili ritmi di lavoro assurdi, ma pare che i nostri sindacalisti siano impegnati in non saprei dire quale cosa di estrema importanza........ma forse un giorno cambierà, quando San Giorgio ammazzerà il drago!!! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Talkin' 11077- calabriamaximum

Considerazioni su Fallen Angels:

https://maggiesfarms.blogspot.com/2021/03/fallen-angels-2016.html

Come sempre grazie!!! Mr.Tambourine, :o)

 

 
Lunedì 22 Marzo 2021

Talkin' 11076 - corradooritanzi

Oggetto: Workshop online su Dylan e il mito

Ciao Mr Tambourine,
il prossimo 24-25 marzo ci sarà un workshop online organizzato dalla Marseille University su "Dylan e il Mito" , con tanto di contest relativo a covers del Nostro.
Questa è l'intervista che ho fatto al professor Pierluigi Lanfranchi, uno degli organizzatori insieme a due altri colleghi per il mio giornale My Urby.
Contiene le indicazioni per iscriversi e goderselo da casa od ovunque si può.                                                          
clicca qui
Un abbraccio, Corrado

Bellissima iniziativa, complimenti a tutti e tre! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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6 artisti dimenticati di Woodstock                                                                          clicca qui

 

 
Sabato 20 Marzo 2021

NON SCORDATE LA MASCHERINA QUANDO USCITE DI CASA!!!

Un amico mi ha mandato oggi questa meravigliosa foto che sento di dover condividere con tutti voi! :O)

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Talkin' 11075 - calabriamaximum

Le mie considerazioni (scritte a quattro anni dalla sua uscita) su Triplicate, penultimo disco in studio di Bob Dylan.

https://maggiesfarms.blogspot.com/2021/03/triplicate-2017.html

Thank you Twist of........Anything!!! See you next, Mr.Tambourine, :o)

 

 
Venerdì 19 Marzo 2021

Talkin' 11074 - matteovalenti

Oggetto: Alba 2001

Ciao Michele,
Volevo chiederti una info.
Ti ricordi chi organizzò la festa ad Alba nel 2001 per i 60 anni di Bob?
Su Maggiesfarm ho visto che citi un certo Piercarlo..
Volevo rintracciarli per sapere se per caso esistevano ancora le videoregistrazione del mio gruppo (quasi impossibile, ma non si sa mai).
Ti ringrazio, ciao, Matteo

Ciao Matteo, credo tu sappia che Michele ha abbandonato Maggiesfarm.it nel 2008 lasciando a me l'onere di continuare a tener vivo il sito che ha preso la denominazione di maggiesfarm.eu, questo perchè credo che a Michele dispiacesse perdere il suo lavoro, quindi io ho continuato partendo dal punto dove lui si era fermato. Ti renderai conto che da quel lontano 2001 di Alba sono passati diversi anni, quindi forse sarà quasi impossibile ricordare o rintracciare ciò che cerchi, non trascurando il fatto che non citi nemmeno il nome della tua band. Io spero che Michele legga questa tua e possa risponderti nel caso his memory serves him well, se così avverrà pubblicherò lsenz'altro a sua risposta alla tua domanda. Stay tuned, alla prossima, Mr.Tambourine ;o)

 

 
Giovedì 18 Marzo 2021

Talkin' 11073 - arduino.panaro

Ma tra tutti gli esperti della Farm, quanti avrebbero indovinato?
Qualcuno tra i più edotti può contestualizzarmi la situazione in cui Elton John ha lanciato delle arance al nostro Bob?
Un caro saluto a tutti,
Arduino.

Forse uno o due, certo che la domanda era di quelle superultradifficilerrime!!!

Comunque l'episodio, estratto dall'autobiografia di Sir Elton, "ME", in uscita a ottobre è questo:

"Un episodio raccontato nel libro ha del bizzarro e sottolinea la grande differenza di stile tra due grandi rappresentati della musica pop dell'ultimo secolo: Sir Elton e Bob Dylan.
Ricordando un grande party organizzato negli anni '80 a Los Angeles, Elton John racconta di quando si incuriosì nel vedere un losco figuro sorseggiare un drink nel giardino: "Avevo invitato tutti quelli che conoscevo, a metà serata ero già fuori di testa quando un tizio dall'aspetto trasandato che non avevo riconosciuto stava vagando per il giardino. Chiesi rumorosamente chi diavolo fosse e perché stesse lì a bere. Di sicuro qualcuno dello staff, un giardiniere. Ci fu uno scioccante momento di silenzio quando il mio assistente disse che non era un giardiniere ma Bob Dylan!"
Per cercare di rimediare all'equivoco, un ancora più sconvolto Elton decise di passare all'assalto e occuparsi personalmente della situazione: "Totalmente in botta e in vena di scuse mi precipitai verso Dylan, lo afferrai e cominciai a portarlo a spasso per casa dicendogli 'Bob!Bob! Tesoro, non puoi stare qui con quei vestiti orrendi. Vieni al piano di sopra e ti sistemo con qualcuno dei miei abiti almeno per una volta, dai!'. Dalla sua espressione si poteva capire che stesse cercando di trovare qualcosa che volesse di meno che vestirsi come Elton John".
Nonostante l'episodio, l'improbabile coppia divenne amica e, ricorda ancora John, in futuro si incontrarono altre volte a cena, incluso una sera che si concluse in una partita di sciarada (Scrabble o Scarabeo, se volete Ndr) anche in compagnia di Simon & Garfunkel: "Non riusciva a venire a capo della questione riguardante le sillabe o pensare alle assonanze. Uno dei più grandi parolieri del mondo, il più grande uomo di lettere nella storia della musica rock e sembrava non riuscisse a dirti se una parola aveva una o due sillabe o con cosa facesse rima. Era senza speranza e ho iniziato a lanciargli contro delle arance. O almeno è quello che mi ha detto un mio amico il giorno dopo".

Alla prossima, Mr.Tambourine, :O)

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De Gregori, il vero significato di "Generale"                                                          clicca qui

 

 
Mercoledì 17 Marzo 2021

Talkin' 11072 - miscio.tux

Oggerro: I dubbi di uno zappatore

Caro Mr.Tambourine,
ha ragione Mossa, quando dice che più ci si occupa di Dylan meno lo si capisce, o perlomeno più crescono i dubbi. Forse è meglio che sia così. Per esempio, Mossa, sempre nella preziosa intervista di Corrado Ori Tanzi, sottolinea come Dylan sia "ossessionato dall'autenticità". Ma se si interpretasse tale affermazione come il suo tentativo di apparire immediatamente autentico, secondo me si mancherebbe il bersaglio. Nel mondo attuale, l'autenticità (o la sua parente stretta, la verità) non è più immediatezza, ma è sepolta sotto strati e strati di apparenze e sedimentazioni culturali da sembrare praticamente irraggiungibile. Prendendo atto del seppellimento della natura sotto tonnellate di cultura, il Postmodernismo ha rinunciato al tentativo di riesumare le parole con l'accento (autenticità, verità, realtà) decretandone la definitiva scomparsa. Se si pensa invece che non tutto sia perduto, bisogna rassegnarsi ad un lavoro da minatore.

È il caso, ad esempio della copertina di "Bringing It All Back Home", in cui sembra che il tema sia proprio questo. Ne ha parlato nella sua dissertazione Jeffrey Sirkin, della quale avevo fatto un confuso resoconto (chiamandolo David) nel talkin' 9030 del 10/4/2013. (Adesso la dissertazione originale è sparita da Google Books, ma la si può consultare ancora qui: https://search.proquest.com/openview/ac977af5218f37ba4e96a7aeb7936b78/1.pdf?pq-origsite=gscholar&cbl=18750&diss=y ). Che la copertina non sia stata improvvisata, ma attentamente preparata lo conferma anche il fotografo Daniel Kramer, che ha partecipato alla sua realizzazione, in cui "no part is accidental". ( http://biabhcoverposers.yolasite.com/cover-photographs.php ). Lì troviamo la soluzione di alcuni misteri che avevi lasciati irrisolti. Il clown sopra la mensola del caminetto è un collage realizzato da Dylan con pezzi di vetro rotto di scarto per Bernard Paturel, che "gestiva il Café Espresso a Woodstock, dove Dylan e i suoi amici si riunivano spesso". Sirkin interpreta il senso del "clown triste" in relazione alle immagini degli altri personaggi che si trovano intorno al collage: sono tutti clown tristi, non persone. Immagini "confezionate da una cultura e da un'industria il cui principale prodotto è il personaggio prefabbricato dai media". Ecco allora come tutti possono essere accostati, fusi nella stessa sostanza inautentica, che si tratti di Time Magazine che rappresenta la politica e l'economia, non come il prodotto di forze sociali, ma come il risultato dell'azione di grandi "personalità", oppure di una rivista "che si riferisce alla fabbrica di celebrità di Hollywood", che si tratti di Eric Von Schmidt, Robert Johnson,The Impressions, Jean Harlow, Martin Luther King, Lyndon Johnson, oppure di quel quadro che Sirkin scambia per il ritratto di Abe Lincoln (sopra il caminetto) ma che in effetti è solo quello di un anonimo gentiluomo rampante del XIX secolo alla ricerca della sua imperitura celebrità.

Tutti, anche il Dylan della cover di "Another Side of Bob Dylan", sono ridotti dalla cultura imperante a clown tristi, trascinati nel fiume delle immagini, non importa quanto disperatamente aggrappati siano alla loro autenticità. Leggiamo anche un importante annotazione, perché è indicativo che proprio di Another Side, Dylan scrivesse "The songs are insanely honest, not meaning to twist any heads an written only for the reason that i myself me alone wanted and needed to write them" (Le canzoni sono follemente oneste, non vogliono confondere le teste e sono state scritte solo per il semplice motivo che io volevo e avevo bisogno di scriverle) e che quello sia stato l'ultimo album in cui ha suonato tutto da solo, mantenendosi ancora nel solco del concetto di autenticità dei tradizionalisti del folk, ma iniziando anche a dare segnali di distacco, tanto che la recensione di "Sing Out!" lo accusava di aver perso il contatto con la gente. Sull'ultimo sito citato troviamo anche informazioni relative al primo (e ultimo) numero della rivista Gnaoua, pubblicata a Tangeri (e stampata in Belgio) da Ira Cohen e che conteneva contributi di Burroughs, Gysin, Ginsberg, McClure ecc. e anche una recensione al "personaggio" Dylan, a quel tempo una novità. Il riferimento all'esorcismo, più che nella demonologia, va collocato nell' antropologia, agli elementi della cultura tradizionale marocchina a cui i poeti beat erano interessati. (Ha quindi, per capirci, più a che fare con gli arcani di Sir Eglamore che con Maga Magò, un pò come la presenza, sempre in quella copertina, dell'I King). Ora, tanto per spargere in giro un pò di pepe, mi chiedo come sia possibile che un artista che a 25 anni è così cosciente delle contraddizioni e delle intricate implicazioni del ruolo che riveste, si sia trasformato oggi in un pacioccone istintivo che fa le cose così come gli vengono, ed è tutto preoccupato di ritagliarsi un posticino nel canone occidentale di fianco ad Omero, magari evocando la madre delle muse. Io ho i miei dubbi che sia proprio così, ma di fronte al fuoco incrociato di Mossa, Carrera, Timothy Hampton e Richard Thomas mi ritiro piccolo piccolo a zappare l'orto, come si conviene al vile.
Ciao, Miscio.

Caro e vile Miscio, condivido molto della tua analisi, però ho un dubbio che è strettamente personale, voglio dire, ma siamo davvero sicuri che tutto ciò che appare sulla copertina dell'album sia stato messo lì con un preciso intento e con lo scopo di avere un preciso significato o molte delle cose presenti sono puramente casuali e sono sulla copertina solo perchè si trovavano nella casa di Albert Grosman, (quello che si dice sia stato il caporione di tutti quelli che si arricchivano alle sue spalle, citato in "All Along The Watchtower" con la frase "Businessmen, they drink my wine", compresa la da poco scomparsa Sally? Altro dubbio che ho sempre avuto e che mai ho saputo chiarificare, ma Dylan era cosciente davvero di essere quello che era o come disse "Sing Out!" Bob si era completamente staccato dalla realtà trascinato da quella mostruosa ed improvvisa fama che lo aveva probabilmente sconvolto e smarrito? Difficile pensare che a quell'età Bob potesse già avere il senso della sua grandezza nella sua totalità come potrebbe avere oggi, dopo 60 anni di esperienza e di "marciapiede" come si usa dire per gli artisti che hanno passato la maggior parte della loro vita calcando i palchi, e naturalmente non vedo niente di male se l'uomo, cosciente del suo genio, cerchi oggi un posto nell'immortalità accanto ad Omero, ammesso che Omero sia realmente esistito. Sono certo che lo scorrere degli anni e l'avanzare dell'età verso la quarta parte del giorno porti chiunque a cercare, ognuno a suo modo, di lasciare una traccia del proprio passaggio e della propria esistenza su questa terra fino al giorno in cui il sole esplodendo cancellerà tutto dalla realtà. Non mi stupisce perciò che Dylan faccia oggi cose strane ( come Christmas in the heart, Shadows in The Night, Fallen Angels e Triplicate), cose che sarebbero state inconcepibili ai tempi di Bringing it all at home. Diciamo anche che Bob si è ampiamente guadagnato il diritto di fare quello che vuole e che ciò che fa oggi sia circondato da un alone di routine e forse anche da un pò di noia, voglio dire che vedere Bob in concerto oggi non da più quell'emozione che poteva dare 50 anni fa. Detto questo è indiscusso che lui rimanga il migliore ed il più grande, il più significativo artista della musica che sia apparso negli ultimi cento anni. Con questo non voglio togliere niente ai grandi compositori della lirica tipo Verdi, Rossini o Puccini, ma se leggiamo i testi dei libretti delle loro opere sono delle vere idiozie, fortunatamente non li hanno scritti loro, ma hanno il grande torto di aver messo una musica eccezionale su dei testi idioti, cosa che Dylan non ha mai fatto. E' vero che Dylan non ha mai scritto Aida, Turandot o Il Barbiere di Siviglia, ma nemmeno Verdi, Puccini e Rossini hanno mai scritto "Blowin' in te wind". Naturalmente tutto ciò non significa niente, è solo una buona occasione ed un pretesto per parlare ancora di Bob! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

 

 
Martedì 16 Marzo 2021

Talkin' 11071 - calabriamaximum

Ciao Mr. T.
volevo ringraziare il nostro caro Marco per i complimenti.
In realtà il vero nome era "Calabria Minimal Lager" poi diventato semplicemente calabria minimum che avevo creato nel 2009 circa per un canale Youtube (poi dismesso).
Time Passes Slowly, è proprio il caso di dire!
Saluti alla Farm!
Dario "Maximum" Fate

E' proprio vero caro Dario, è come dici tu, Time passes slowly when you’re lost in a dream, e credo che tu continui ad inseguire il tuo semplice e meraviglioso sogno che non raggiungerai mai perchè la tua curiosità ti spingerà sempre oltre e non si accontenterà mai! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Bob Dylan, tra musica, letteratura e cinema                                                             clicca qui

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Addio ai concerti nei club? Metá dei locali di musica live rischiano di sparire      clicca qui

 

 
Lunedì 15 Marzo 2021

Talkin' 11070 - manicimarco

Oggetto: Bob

Caro Tamburino, complimenti a Calabriamaximum per i begli articoli su Bob, del resto il nostro blog è forse il migliore in circolazione.

Caro Marco, il nikename Calabriamaximum è veramente geniale, e poi è anche strameritato! Ti ringrazio per le bellissime parole! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Talkin' 11070 - miscio.tux

Oggetto: Like a rolling stone

Caro Mr. Tambourine, sei già informato di questo?

https://www.youtube.com/watch?v=yiOBqwfGCvU

Ciao, Miscio.

Caro e vile Miscio, ne ho dato segnalazione nei giorni  mercoledì 10 Febbraio 2021 e mercoledì 24 Febbraio 2021. Naturalmente questo video è quanto di meglio si possa sentire sull'argomento. Grazie per la segnalazione, alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Morta Sally Grossman

una foto di Sally tratta dal suo sito Facebook

Sally Grossman, la seconda arcinota donna che appare in una copertina di un album di Bob Dylan, "Bringing It All Back Home", da anni vedova di Albert Grossman, il mitico manager di Dylan, ci ha lasciato. Sally era rimasta vedova dopo che Albert era morto per un attacco cardiaco mentre era in volo su un Concorde nel 1986. Sally Grossman se n’è andata alcuni giorni fa, il 12 marzo 2021, aveva 81 anni. La causa della morte non è stata resa nota.
Sally Grossman posò nel 1965 per la copertina del 5° album di Bob “Bringing It All Back Home”. La foto, diventata iconica come quella di “The Freewheelin’ Bob Dylan” con Suze Rotolo, scattata in casa Grossman, mostra l’allora venticinquenne Sally in uno sgargiante vestito rosso, mentre è seduta e fuma una sigaretta sdraiata sul divano. Dylan è in primo piano con il gatto dei Grossman in grembo.
Bob, nonostante la sua giovane età, era già arrivato al suo quinto album. La foto è circondata da un effetto tipo alone dorato. Secondo quanto detto dallo scrittore Bob Egan, l’immagine significava “un cambiamento radicale per Dylan inteso a significare la sua rottura con il movimento popolare del Greenwich Village. Dylan non veniva più fotografato nei panni trasandati dei cantanti folk, ma qui era un vero e proprio signorotto di campagna hipster, con un dipinto a olio sul mantello, un gatto persiano in grembo e una donna fresca e sofisticata che si rilassava sullo sfondo”.

 

 


               

Se esaminiamo la foto della copertina restano alcuni enigmi ancora oggi. La foto fu scattata da Daniel Kramer con una lente distorgente che produce uno strano effetto ottico.
Il personaggio in primo piano è Bob Dylan, un Bob pensieroso che guarda in camera mentre accarezza il gatto dei Grossman soprannominato "Rolling Stone". Bob tiene sulla gamba una rivista aperta che lascia intravedere un articolo sulla vita dell'attrice Jean Harlow. I gemelli che Bob ha ai polsini erano un regalo di Joan Baez, come lei stessa avrebbe cantato in DIAMONDS & RUST;
Ten years ago
I bought you some cufflinks

La donna in secondo piano, vestita con uno scarlatto abito lungo è Sally Grossman.
Sparsi per la stanza vi dischi di vari artisti, The Impressions, Robert Johnson, Ravi Shankar, Lotte Lenya e Eric Von Schmidt. Il motivo della scelta di questi album è in certi casi dubbio o forse casuale, mentre altri si possono giustificare con le parole contenute nell’album.
It’s Alright Ma e la celebre Mr. Tambourine Man si ispirarono ai blues di Robert Johnson e alla canzone Jenny dei Pirati scritta da Bertold Brecht e Kurt Weill per l' "Opera di tre soldi". Un disco di Brecht e Weill è in effetti presente nella foto.
Per Eric Von Schmidt, invece, era stato incontrato e conosciuto da Dylan tempo prima nel parco dell'Università di Harvard.
Dietro a Sally Grossman c’è la parte superiore copertina dell'album ANOTHER SIDE OF BOB DYLAN e, appena sotto e davanti al suo braccio destro si vede una copia della rivista Time con Lyndon B. Johnson in copertina.
Sulla mensola del camino, di fianco al quadro c’è un album di Lord Buckley

 ed una copia della rivista dedicata all'esorcismo “GNAOUA” e un misterioso collage di vetro colorato raffigurante un volto di clown. Si dice che il collage fu realizzato per il proprietario del Bernard's Café che abitava accanto alla casa dei Grossman.
Il loro significato però rimane tuttora un mistero.
In basso a sinistra, in promo piano c’è un sinistro cartello con la scritta Fallout Shelter (rifugio antiatomico). Come se Dylan prevedesse il putiferio che l'album, con la sua sterzata verso il rock. avrebbe scatenato.

 

 
Sabato 12 Marzo 2021

Talkin' 11070 - corradooritanzi

Oggetto: Intervista a Mario Gerolamo Mossa

Ciao Mr. Tambourine,
per il mio giornale ho intervistato Mario Gerolamo Mossa, autore di "Bob Dylan & Like a Rolling Stone". Ti invio il link pensando di fare cosa gradita per gli amici del sito.
Ti anticipo che per il mio blog tra qualche giorno pubblico un'intervista/conversazione con quattro dei relatori che nel 2018 a Roma parteciparono al convegno Bob Dylan & the Arts di cui sono appena usciti gli atti. Saranno: Alessandro Carrera, lo stesso Mossa, Renato Giovannoli e Fabio Fantuzzi.
Bob on a tutti, Corrado.


https://www.myurby.it/2021/03/12/intervista-a-mario-gerolamo-mossa-autore-di-bob-dylan-like-a-rolling-stone-la-genesi-di-unopera-darte/

Caro Corrado, mille grazie, ho letto con vero interesse l'intervista all'autore Mario Gerolamo Mossa che ha dimostrato di essere un vero conoscitore dell'opera omnia dylaniana e di saper scavare dentro alle cose ed alle parole per scovare significati che a volte ci sfuggono per pura superficialità. Per fortuna ci sono persone come Mossa o come Alessandro Carrera che non si accontentano di fermarsi all'esteriorità ma sentono l'esigenza di scavare più a fondo per trovare i cosidetti "tesori nascosti", e questo a grande vantaggio di tutti noi che a volte ascoltiamo e lasciamo che a farci capire cosa abbiamo sentito sia qualcun'altro! Resto in attesa della prossima pubblicazione e ti ringrazio ancora a nome mio e di moltissimi altri amici dylaniati che leggeranno con vero piacere il tuo scritto: Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Talkin' 11069 - calabriaminimum

Carissimo Mr.T., visto il dilagare di articoli approssimativi che mi capita di leggere sul Nostro Dylan, ho deciso di assumermi il compito di scrivere dei post dedicati alla sua produzione discografica. Inizio dagli studio album e se riesco arrivo anche ai live e alla Bootleg Series. Ti manderò via via il lavoro appena li carico sul blog. Va bene?
Ti mando i miei più calorosi saluti e spero di sentirti presto. Dario Greco.

Perfetto caro Dario Twist of Anything, ottima idea, e non sarò l'unico a poter gioire per i tuoi post! Un abbraccio, Mr.Tambourine, :o)

 

 
Giovedì 11 Marzo 2021

Rai5, il 24 marzo "The Bob Dylan Phenomenon"                                                      clicca qui

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Talkin' 11068 - calabriaminimum

Mie considerazioni su Bringing It All Back Home (1965)

https://maggiesfarms.blogspot.com/2021/03/bringing-it-all-back-home-1965.html

Dario Twist of Fate

Grazie Dario, leggendo facevo una riflessione su tutti Voi amici collaboratori che, a mio parere, riuscite a fare dei miracoli! Nel senso, in tutti questi anni su Bob è stato detto di tutto e di più, non è rimasto più niente da scoprire, di qualunque cosa si parli, ma voi riuscite sempre a parlare di Bob in maniera diversa e sempre nuova e questo io lo trovo stupefacente! Continuiamo così, alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

 

 
Martedì 9 Marzo 2021

Talkin' 11067 - calabriaminimum

Riflessioni sul disco d'esordio "Bob Dylan" (che il prossimo 19 marzo compirà 59 anni)

https://maggiesfarms.blogspot.com/2021/03/bob-dylan-album.html

Dario Twist of Fate

Caro Dario, condivido! Ho notato che hai ingrandito il corpo del carattere ed il colore non è più il grigio, così il tutto è molto più facilmente leggibile! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Burroughs è la scimmia sulla schiena del rock                                                      clicca qui

 

 
Lunedì 8 Marzo 2021

Bob Dylan: cambiò il suo nome a causa dell’antisemitismo                                  clicca qui

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I chitarristi più importanti della carriera di Bob Dylan                                            clicca qui

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THE FREEWHEELIN’ BOB DYLAN: chi è la ragazza sulla copertina?                     clicca qui

 

 
Sabato 6 Marzo 2021

Talkin' 11066 - samuconf93

Oggetto: Bob Dylan nel 1970 - Approfondimento di Samuele Conficoni

Ciao Mr.Tambourine, a te e a tutta la Farm!
Per Kalporz, articolo reperibile a questo link:

http://www.kalporz.com/2021/03/tbt-bob-dylan-e-il-1970/

Ho scritto, in occasione dell’uscita del triplo CD “1970”, un mini-saggio nel quale racconto della rivoluzione artistica che Bob Dylan stava intraprendendo in quel periodo della sua carriera. Spero sia di vostro gradimento.
Grazie per lo spazio. Saluti! Samuele Conficoni.

With Tamb on your side!!! Mr.Tambourine, :o)

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La notte che Bob Dylan mise al mondo il rock                                                         clicca qui

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Quella volta che Bob Dylan rubò venti dollari                                                          clicca qui

 

 
Venerdì 5 Marzo 2021

Talkin' 11065 - calabriaminimum

http://coolmag.it/music/bob-dylan-50th-anniversary-collection-1970-columbia-legacy-sony-music.php

Un più che meritevole articolo dell'amico Cico Casartelli su Bob Dylan 1970.

Muy bien amigo!!!! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Talkin' 11064 - fabio.adimari

Non sono il solo ad amare Freewheelin'.............!

Me too i love it!!! Mr.Tambourine, :o))))))))))))))))

 

 
Giovedì 4 Marzo 2021

Talkin' 11063 - alberto.micheli

Oggetto: Patty Smith terrà un concerto per gli 80 anni di Bob Dylan

https://tg24.sky.it/spettacolo/musica/2021/03/03/patti-smith-concerto-bob-dylan

https://www.rockol.it/news-720475/patti-smith-celebra-gli-80-anni-di-bob-dylan

Alberto Micheli.

Grazie per la segnalazione Alberto, alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Quando The Band cominciò a suonare il suo valzer                                                clicca qui

 

 
Mercoledì 3 Marzo 2021

Wight, il Festival tra hippies, LSD e follie varie                                                         clicca qui

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Greg Dulli e Mark Lanegan rifanno il duetto fra Bob Dylan e Johnny Cash             clicca qui

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La Marcia su Washington e l’inno di libertà di Peter, Paul and Mary                       clicca qui

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Mick Ronson: il comune denominatore tra Bowie, Dylan, Battisti e Baglioni          clicca qui

 

 
Martedì 2 Marzo 2021

Talkin' 11062 - calabriaminimum

Mie prime impressioni su Bob Dylan "1970"

https://maggiesfarms.blogspot.com/2021/02/bob-dylan-1970-with-george-harrison.html
 

Dario twist of fate.

Grazie Dario, ora aspettiamo anche l'opinione di altri amici per avere una visione più ampia composta da diversi pareri! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o) _____________________________________________________________________________________________________________________

Quando Bob Dylan incontrò George Harrison                                                            clicca qui

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HIGHWAY 61 REVISITED: l’autostrada che ha ispirato Bob Dylan                             clicca qui

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Nico, l’iconica sacerdotessa delle tenebre degli anni ‘60                                           clicca qui

 

 
Lunedì 1 Marzo 2021

Talkin' 11061 - ivan.casarano79

Oggetto: Cofanetti edizione limitata serie "The 50th Anniversary Collection"

Buongiorno Mr.Tambourine,
tenendo presente l'imminente uscita del triplo cd the 50th Anniversary Collection 1970 , secondo lei , un giorno potrebbero essere ristampati in versione cd ( acquistabili nei negozi fisici o on-line ) questi 4 cofanetti usciti in passato in edizione limitata?

The 50th Anniversary Collection: The Copyright Extension Collection, Volume 1 4cd ( 2012 )
The 50th Anniversary Collection 1963 6 LP ( 2013 )
The 50th Anniversary Collection 1964 9 LP ( 2014 )
The 50th Anniversary Collection 1969 2 cd ( 2019 )

è un sogno impossibile ?
Cordiali saluti, Ivan Casarano.


Caro Ivan, credo che nessuno che possa rispondere alla tua domanda, però perchè no, sognare non è ancora stato vietato, che io sappia, da nessun DPCM......! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Atmosfere cinesi per un CD per Dylan                                                                       clicca qui

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Robbie Robertson, un uomo che si è sempre piaciuto moltissimo                          clicca qui

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Dori Ghezzi: "Fabrizio De André disse no a Dylan che voleva suonare con lui"      clicca qui

 

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