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THE  BEATEN  PATH

THE DYLAN'S PAINTINGS AND THE REAL PLACES

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Giovedì 31 Marzo 2022

A Novembre, in contemporanea agli USA, uscirà anche l'edizione italiana del libro di Dylan

Parlando oggi al telefono con l'amico Corrado Ori Tanzi, il quale ci aveva già anticipato che il Prof. Alessandro Carrera stava lavorando alla traduzione italiana dell'ultimo libro di Bob, mi ha confermato che "The Philosophy of Modern Song" uscirà in edizione italiana, edito da Feltrinelli, in contemporanea con gli Stati Uniti. Personalmente penso che l'edizione italiana sarà migliore di quella americana perchè sarà molto probabilmente integrata ed arricchita dalle Note di Alessandro che sono sempre un valore aggiunto alle sue traduzioni, ma questo lo sappiamo da anni e ne siamo sempre soddisfatti ed ammirati. Come ha detto Abraham Lincoln: "Tutto arriva a chi sa aspettare, ma solo le cose lasciate da chi si è già dato da fare“, in questo caso da Bob Dylan ed Alessandro Carrera! Quindi, ARMIAMOCI DI PAZIENZA e aspettiamo!!!

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Columbia, South Carolina - Township Auditorium - March 29, 2022

1. Watching The River Flow (Bob on piano, Donnie on Lap steel, Tony on standup bass)
2. Most Likely You Go Your Way (and I'll Go Mine) - (Bob on piano, Donnie on electric mandolin, Tony on standup bass)
3. I Contain Multitudes (Bob on piano, Donnie on pedal steel, Tony on standup bass)
4. False Prophet (Bob on piano, Donnie on lap steel, Tony on standup bass)
5. When I Paint My Masterpiece (Bob on harp then on piano, Donnie on violin, Tony on standup bass, Bob Britt on acoustic guitar)
6. Black Rider (Bob on piano, Donnie on electric mandolin, Tony on standp bass)
7. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on piano, Donnie on electric mandolin)
8. My Own Version of You (Bob on piano, Donnie on padal steel, Tony on standup bass)
9. Crossing The Rubicon (Bob on piano, Donnie on lap steel, Tony on standup bass)
10. To Be Alone With You (Bob on piano, Donnie on violin, Tony on standup bass, Bob Britt on acoustic guitar)
11. Key West (Philosopher Pirate) - (Bob on piano, Donnie on pedal steel, Tony on standup bass)
12. Gotta Serve Somebody (Bob on piano, Donnie on lap steel)
13. I've Made Up My Mind To Give Myself To You (Bob on piano, Donnie on electric mandolin, Tony on standup bass)
14. Melancholy Mood (Bob on piano, Donnie on pedal steel, Tony on standup bass)
15. Mother of Muses (Bob on piano, Donnie on electric mandolin, Tony on standup bass)
16. Goodbye Jimmy Reed (Bob on piano, Donnie on lap steel, Tony on standup bass)
-- Band introductions
17. Every Grain of Sand (Bob on piano, Donnie on pedal steel)

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De  Andrè, Cristiano raconta di quando il padre  non volle incontrare Dylan      clicca qui

 

 
Mercoledì 30 Marzo 2022

Nashville, Tennessee - Ryman Auditorium - March 23, 2022

di Laurette Maillet

Nashville 23 marzo. Il mio compleanno. Bob Russel mi accompagna al mio ostello, carino e originale. Il mio amico e fan di BD, Simon, si unirà a me per visitare in mattinata la "Country Hall of Fame". Hanno rimosso la sezione Johnny Cash/Dylan. Peccato! Pranziamo poi in un bar/caffetteria "rumoroso". La chiamano musica ma lachiamo rumore. Gli strumenti sono troppo rumorosi per ascoltare i testi?! Entro le 18:00 l'autobus di Bob parcheggia lungo il Ryman. Non lo vediamo uscire. Siamo in 4 alla ricerca di biglietti perché il concerto è tutto esaurito. Totalmente questo volta. Entro le 19:30 un uomo viene da me. "Hai bisogno di un biglietto?" "Sì. Quanto?" "Niente". L'uomo guarda lo schermo del suo telefono e trova solo una barra del codice. "Mi dispiace, pensavo di averne due". "Sei sicuro?" Lo seguo verso l’entrata. Assolutamente nessun controllo della sicurezza. L'usciere ha scansionato l'unica barra del codice e ci ha lasciato entrare. Due biglietti su una barra del codice? Sono già stata al Ryman prima. So che era una chiesa e alcuni dei sedili sono panche di legno. Quello che non ricordavo sono i pilastri. Uno sta bloccando la mia vista :(. Fino alla quarta canzone non ho nessuno alla mia destra. Poi arrivano un paio di persone: un uomo obeso e una donna loquace. Devo chiedere loro di smettere di parlare. Il pubblico è reattivo in prima fila. Il pubblico sarà pronto fino a "I contain multitudes" e la sezione anteriore sinistra sarà in piedi per l'intero spettacolo. Prima volta in questo tour. Lo spettacolo è buono. Bob ripeterà ancora "Everything gonna be like a RAPSODY when I paint my Masterpiece".
"Crossing the Rubicon" è il momento clou. Dopo "Jimmy Reed" menziona il fatto di essere nella città della musica... e questo è tutto, precisamente il nome del mio ostello: ostello della città della musica. Ma non l'ha fatto perchè oggi è il mio compleanno :) Quel biglietto è stato davvero un biglietto miracoloso. Altamente inaspettato. Grazie Buon Samaritano. Grazie a tutte le brave persone che mi hanno augurato un felice compleanno! Ha funzionato. Ho passato un compleanno meraviglioso... senza una torta. Ma chi ha bisogno di una torta in un tour di Bob Dylan?? Grazie Simone per il mio pranzo di compleanno e il giro di Nashville. Lo spettacolo non era sorprendente ma era al Ryman. E per me la terza volta in quel mitico teatro. Ci vediamo ad Atlanta Bobby..

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di Carlo Cicirella

Quello che posso dire la scorsa notte era ciò di cui i sogni son fatti. Ha davvero esagerato in I'll Be Your Baby Tonight. Ha fatto un assolo di armonica in “Masterpiece” davvero infiammante. Ha fatto molte versioni stellari, la migliore “Gotta serve somebody” che abbia mai sentito, martellante rock 'n roll.
“My Own Version of You”, non è la mia canzone preferita del disco, ma l'ultima notte l’ ha portata a nuove vette. Rubicon, beh, è Rubicon.
Tutto sommato una incursione nella psiche umana e tutte le trappole che ne derivano. Bob ha spaccato la civiltà e la civiltà lo ha ringraziato ieri sera al Ryman Auditorium di Nashville, Tennessee.


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L’Osservatore Romano: Mi chiamo Bob Dylan e vengo da lontano                       clicca qui

 

 
Martedì 29 Marzo 2022

North Charleston, South Carolina - North Charleston Performing Arts Center - March 27, 2022

  

1. Watching The River Flow (Bob on piano)
2. Most Likely You Go Your Way (and I'll Go Mine) - (Bob on piano)
3. I Contain Multitudes (Bob on piano)
4. False Prophet (Bob on piano)
5. When I Paint My Masterpiece (Bob on harp in beginning then on piano)
6. Black Rider (Bob on piano)
7. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on piano)
8. My Own Version of You (Bob on piano)
9. Crossing The Rubicon (Bob on piano)
10. To Be Alone With You (Bob on piano)
11. Key West (Philosopher Pirate) (Bob on piano)
12. Gotta Serve Somebody (Bob on piano)
13. I've Made Up My Mind To Give Myself To You (Bob on piano)
14. Melancholy Mood (Bob on piano)
15. Mother of Muses (Bob on piano)
16. Goodbye Jimmy Reed (Bob on piano)
-- Band introductions
17. Every Grain of Sand (Bob on piano)

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Talkin' 11964 - corradooritanzi

Ciao Mr.Tambourine,
Il libro di Dylan uscirà in contemporanea con gli States. Quindi a novembre. Ho pensato fosse una notizia da dare a te e a tutti i Farmers.
Un abbraccio, Corrado.

Grazie Corrado, ottima notizia, :o). Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Glen Glenn, leggenda rockabilly, ci ha lasciato

   

Orin Glenn Troutman (24 ottobre 1934-18 marzo 2022), conosciuto professionalmente come Glen Glenn, è stato un cantante rockabilly americano, la cui carriera iniziò nei primi anni '50 e continuò per diversi decenni. Nacque a Joplin, Missouri, e si trasferì con i suoi genitori a San Dimas, California, nel 1948. All'inizio degli anni '50 formò un duo con il chitarrista Gary Lambert, chiamato Missouri Mountain Boys, e iniziò a suonare musica country nei bar di Los Angeles. Presto iniziarono a esibirsi in programmi televisivi locali e incontrarono il cantante e chitarrista Eddie Cochran, che divenne un'influenza formativa. Troutman iniziò a usare il nome d'arte Glen Trout e iniziò a fare tournée e registrare dischi demo, spesso senza Lambert. Alla fine del 1957 firmò con la Era Records a Los Angeles, adottò il nome Glen Glenn e nel gennaio 1958 fu pubblicato il suo primo singolo, "Everybody's Movin'", accompagnato da "I'm Glad My Baby's Gone". Fu poi chiamato per il servizio di leva nell’esercito e, sebbene l’etichetta Era continuasse a pubblicare i suoi dischi, lui non fu in grado di promuoverli. Dopo aver lasciato l'esercito nel 1960, si trasferì all'etichetta Dore e fece alcune registrazioni più orientate al pop, che non ebbero successo. Ha continuato a esibirsi occasionalmente con Lambert, mentre lavorava anche al di fuori dell'industria musicale. Nel 1977, la Ace Records in Gran Bretagna pubblicò una compilation delle sue registrazioni rockabilly e la sua carriera fu rinvigorita. Ha registrato un nuovo album con Lambert nel 1984 e ha continuato ad esibirsi nei club della California, oltre a fare tournée occasionali in Gran Bretagna e in Europa.
E’ morto il 18 marzo 2022 all'età di 87 anni.

 

 
Lunedì 28 Marzo 2022

Savannah, Georgia - Johnny Mercer Theatre - March 26, 2022

   

1. Watching The River Flow (Bob on piano, Donnie on Lap steel, Tony on standup bass)
2. Most Likely You Go Your Way (and I'll Go Mine) - (Bob on piano, Donnie on electric mandolin, Tony on standup bass)
3. I Contain Multitudes (Bob on piano, Donnie on pedal steel, Tony on standup bass)
4. False Prophet (Bob on piano, Donnie on lap steel, Tony on standup bass)
5. When I Paint My Masterpiece (Bob on harp then on piano, Donnie on violin, Tony on standup bass, Bob Britt on acoustic guitar)
6. Black Rider (Bob on piano, Donnie on electric mandolin, Tony on standp bass)
7. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on piano, Donnie on electric mandolin)
8. My Own Version of You (Bob on piano, Donnie on padal steel, Tony on standup bass)
9. Crossing The Rubicon (Bob on piano, Donnie on lap steel, Tony on standup bass)
10. To Be Alone With You (Bob on piano, Donnie on violin, Tony on standup bass, Bob Britt on acoustic guitar)
11. Key West (Philosopher Pirate) - (Bob on piano, Donnie on pedal steel, Tony on standup bass)
12. Gotta Serve Somebody (Bob on piano, Donnie on lap steel)
13. I've Made Up My Mind To Give Myself To You (Bob on piano, Donnie on electric mandolin, Tony on standup bass)
14. Melancholy Mood (Bob on piano, Donnie on pedal steel, Tony on standup bass)
15. Mother of Muses (Bob on piano, Donnie on electric mandolin, Tony on standup bass)
16. Goodbye Jimmy Reed (Bob on piano, Donnie on lap steel, Tony on standup bass)
-- Band introductions
17. Every Grain of Sand (Bob on piano, Donnie on pedal steel)

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The Beaten Path aggiornamento

                   

 Abandoned Drive-In, Yucca Valley                Lo Sky Drive-In Theater è stato inaugurato il 3 giugno 1959
                                                                        con il film interpretato da David Niven "Tonight's the Night"
                                                                         e quello con Joel McCrea "The Tall Stanger". Il drive-in  è
                                                                  stato chiuso nel 1994 con il film d'animazione di Disney "Il re leone".
                                                                           Il vecchio indirizzo 57222 Twentynine Palms Highway,
                                                                                     Yucca Valley, CA 92284 non esiste più.
                                                                  Il vecchio drive-in è usato dal 1996 come mercatino dell'usato ed
                                                                 il corrente indirizzo è: 7028 Theatre Road, Yucca Valley, CA 92284

 

 
Sabato 26 Marzo 2022

Talkin' 11964 - calabriaminimum

Oggetto: Talkin' 11963 - magicbus21

Ciao Mr. T,
che posso dire di convincente e persuasivo in risposta all'amico Alessandro?
Come tu e molti di voi già sanno, scrivo ormai da lungo tempo per passione su Bob Dylan, sul cinema e su tutto quello che mi emoziona.
Naturalmente prendo nota del fatto che il pezzo non gli sia piaciuto.
Però forse alcune affermazioni sono un po' forti. Specialmente quando parla di "fervore mistico cinematografico". Ci va giù parecchio pesante! Sicuramente non ha apprezzato né colto la mia vena "polemica" decisamente sarcastica verso la critica musicale.
Ho semplicemente riportato quello che scrisse il critico Jon Landau, dicendo che sono completamente in disaccordo, mi sembra.
La cosa è piuttosto evidente, ma non è affatto un mio problema. Scrivo quello che penso e quindi ci sta che uno possa non cogliere o non apprezzare. Magari il prossimo pezzo sarà di suo gradimento, anche se ho qualche riserva in merito.
Saluti a tutti e grazie per lo spazio che mi hai concesso. Avere buoni feed è sempre importante per chi scrive. Un saluto a tutti i Farmers!
Dario Greco.

Caro Dario, son certo che l'amico Alessandro apprezzerà il fatto che tu gli abbia risposto. Io avevo un po' anticipato con altre parole quello che tu hai detto adesso. Vorrei sottolineare che scrivere, e l'ho detto tante volte, è più difficile che parlare! Quando parli puoi dare un tono e una inflessione alla tua voce e quindi far capire il tuo stato d'animo e le tue intenzioni, mentre le parole sono cose impersonali, senza feeling, ed il loro senso può essere facilmente frainteso, specialmente se dietro le parole si nasconde un tono sarcastico. E qui è d'obbligo citare una frase del nostro Sommo Poeta: «O voi ch’avete l’intelletti sani, mirate la dottrina che s’asconde sotto il velame delli versi strani!» (Inf. IX, 61-63). Anch'io sono stato frainteso moltissime volte in questi 14 anni che compilo le pagine della Fattoria, ma ci stà, fa parte del gioco, e non mi sono mai offeso se qualcuno mi ha contestato anche fortemente, dispiaciuto senz'altro, ma purtroppo la colpa era di ciò che avevo scritto che non spiegava il mio strato d'animo. Ho detto tante volte che molte persone che ci seguono a volte non vogliono manifestare le loro opinioni proprio per evitare di essere fraintese, è come quando un performer sale sul palco per eseguire una canzone, si mette in condizione di essere giudicato, ma a volte i metri di giudizio usati dal pubblico non sono tutti della stessa lunghezza. Alla prossima, Mr.Tambourine, :o) 

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Atlanta, Georgia - Fox Theatre - March 24, 2022

  

1. Watching The River Flow (Bob on piano, Donnie on Lap steel, Tony on standup bass)
2. Most Likely You Go Your Way (and I'll Go Mine) - (Bob on piano, Donnie on electric mandolin, Tony on standup bass)
3. I Contain Multitudes (Bob on piano, Donnie on pedal steel, Tony on standup bass)
4. False Prophet (Bob on piano, Donnie on lap steel, Tony on standup bass)
5. When I Paint My Masterpiece (Bob on harp then on piano, Donnie on violin, Tony on standup bass, Bob Britt on acoustic guitar)
6. Black Rider (Bob on piano, Donnie on electric mandolin, Tony on standp bass)
7. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on piano, Donnie on electric mandolin)
8. My Own Version of You (Bob on piano, Donnie on padal steel, Tony on standup bass)
9. Crossing The Rubicon (Bob on piano, Donnie on lap steel, Tony on standup bass)
10. To Be Alone With You (Bob on piano, Donnie on violin, Tony on standup bass, Bob Britt on acoustic guitar)
11. Key West (Philosopher Pirate) - (Bob on piano, Donnie on pedal steel, Tony on standup bass)
12. Gotta Serve Somebody (Bob on piano, Donnie on lap steel)
13. I've Made Up My Mind To Give Myself To You (Bob on piano, Donnie on electric mandolin, Tony on standup bass)
14. Melancholy Mood (Bob on piano, Donnie on pedal steel, Tony on standup bass)
15. Mother of Muses (Bob on piano, Donnie on electric mandolin, Tony on standup bass)
16. Goodbye Jimmy Reed (Bob on piano, Donnie on lap steel, Tony on standup bass)
-- Band introductions
17. Every Grain of Sand (Bob on piano, Donnie on pedal steel)

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Montgomery, Alabama - Montgomery Performing Arts Center - 21 marzo 2022

di Laurette Maillet

Da New Orleans a Montgomery, 21 marzo. Doveva essere un trasferimento facile; Avevo un autobus Greyhound in arrivo alle 15:30, un autobus urbano che andava direttamente al mio AirBandB, lo stesso autobus che va in centro al Montgomery PAC. ma....L'autobus Greyhound ha lasciato New Orleans con due ore di ritardo. Come al solito assolutamente nessuna informazione. Devo cambiare bus a Mobile o no? Così inizio ad essere ansiosa. L'autobus è pieno di passeggeri che vanno in tutte le direzioni: fino alla Florida o al nord. Il mio vicino va in Idaho. Arriverà domani pomeriggio dormendo sull'autobus :( senza soldi per cibo o bevande. Quindi alla fermata della cena gli offro una tazza di caffè e un Sandwich. A volte alcune persone mi hanno aiutato sulla strada... tocca a me fare questa volta il buon samaritano :) Comunico con il mio amico Bob Russell che accetta di portare la mia borsa alla sua stanza d'albergo prima dello spettacolo, quindi non devo andare avanti e indietro dal mio AirBandB. Buona. E mi offre il suo biglietto in più. Grande. Arrivo dopo le 18 e vado subito a lasciare la mia borsa da Bob Russell, poi ci incamminiamo verso la sede: la Montgomery PAC. Non sembra maestoso come il Majestic o il Saenger. Solo un semplice teatro. In un vuoto quartiere. Vicino al museo Hank Williams. I nostri posti sono sul parterre ma in seconda fila, dopo un vicolo nel quale gli accompagnatori dei portatori di handicap stanno in piedi. Proprio davanti al pianoforte, dietro la tavola armonica. Lo spettacolo inizia alle 20:00. Il teatro non è pieno, alcuni posti sono vuoti qua e là, e alcuni avventori se ne andranno prima della fine. Male perché il suono stasera è perfetto e Bob sta andando alla grande, lì, dietro al pianoforte. Si sposterà al centro della scena forse tre volte ma non più. Il pubblico non è reattivo. Potrei essere l'unica che si dimena sul sedile :) Le prime file sono accese. Bob può vedere i fans anteriori. Una regolazione del suono è necessaria dopo “Whatching the river flow” e poi la voce di Bobby è cristallina. "False Prophet" è potente. Così come "Black Rider". Una fantastica "Crossing the Rubicon". Bob sembra avere fretta di mischiare freneticamente i suoi fogli di carta con i testi. Dice "grazie" dopo "False Prophet" e nient'altro fino alla presentazione della band. Bob Russell mi chiede di concentrarmi su "Mother of Muses" e... lo faccio. Bene! la mia conclusione? Un mix di "Chimes of Freedom" e "Ring them Bells". Ma con un omaggio agli eroi della guerra e non della Pace, tranne Martin Luther King. Riesco a sentire le campane suonare quando Charley Dayton usa dei piatti Pearl speciali sulla sua batteria :) "Mother of Muses, ovunque tu sia sono già sopravvissuto di gran lunga alla mia vita" Invocando la Madre della Morte? Dopotutto potrebbe piacermi :) La mia preferita sarà sempre "Chimes of freedom". Forse nella seconda metà dello spettacolo Bob ha perso un po’ di energie (?) anche se la band sta suonando bene in "Serve Somebody". Mi chiedo cosa abbia fatto Bob a New Orleans. Festeggiato tutta la notte?? :) :) Dopo le sfilate? :) Mi sono divertita ad avere Bob Russell con cui condividere lo show. E condividiamo il tempo fino... all'una di notte. Alla fine "scaccerò" Greyhound per il mio prossimo viaggio e accetterò un passaggio in auto. Non vedo l'ora di essere a Nashville, una città che mi piace molto. Sono felice che il mio buon amico di Parigi, Simon, sia arrivato sano e salvo negli States. Domani è il mio compleanno. Se avessi una richiesta chiederei a Bobby di suonare... "Shooting Star" o "Chimes of freedom", sarebbe d'obbligo. Si può sognare! :)

 

 
Venerdì 25 Marzo 2022

Talkin' 11963 - magicbus21

Oggetto: ma è Dario Greco, e perchè ce l'ha su con Bob?

Ciao Mr.Tamburine! Mi si è accesa una lampadina!
L'articolo su Billy the Kid non mi è piaciuto per niente. Mentre Bob si barcamenava tra Blood on the tracks , Desire e tutti i dischi che hanno fatto la nostra felicità, e che hanno formato la mia povera conoscenza musicale, il nostro articolista deve essere stato investito dal fervore mistico cinematografico che però deve avergli dato un po' alla testa.
Se poi mi cita Robert Palmer come autore di una cover significativa da John Wesley Harding, dimenticando i 100(!) e passa autori con la A maiuscola che hanno rifatto i pezzi di quel disco, allora dico: ah va bene, tieniti il britannico che io mi tengo Patti Smith, Neil Young e tutti quelli che hanno fatto la storia della musica che amiamo.
Saluti, Alessandro Galimberti

Caro Alessandro, ho riletto con attenzione l'articolo di Dario  e non ho avuto l'impressione che lui l'avesse su con Dylan. Anzi, dice queste parole al riguardo: "due canzoni presenti sono entrambe notevoli e importanti per ragioni speculari.“Bunkhouse Theme”, una delle cose più dolci che Dylan abbia mai inciso. Anche “Final Theme” è un pezzo incantevole, compiutamente bello e guidato dal flauto".
E' stata la rivista Rolling Stone che al tempo stroncò questo disco, inteso come disco dylaniano, perchè, a parte la Main Title "Billy", le due citate sopra e la strafamosa Knockin' On Heaven's Door, il resto erano pezzi strumentali che poco o nulla avevano a che fare seriamente con il discorso cantautorale di Bob. Apprezzabili le canzoni cantate da Bob, ma assolutamente inutili le altre della colonna sonora. "Pat Garrett & Billy The Kid" è un'operazione cinematografica distante e non accumunabile al lavoro dylaniano che tutti eravamo abituati a sentire. Infatti non credo che qualcuno di noi appassionati dylaniani abbia ascoltato due volte quei pezzi solo suonati.

Per quanto concerne "John Wesley Harding", fra gli artisti che hanno tratto cover da quel lavoro non cita solo Robert Palmer ma anche Jimi Hendrix (All along the Warchtower), Linda Ronstadt ed Emmylou Harris.

Quindi non ho trovato nulla nell'articolo che mi portasse a pensare che l'amico Dario avesse qualcosa in disaccordo con Bob. Son sicuro che Dario ci scriverà dandoti personalmente la sua risposta, restiamo dunque in attesa. Grazie per aver manifestato la tua opinione, stay tuned,  Mr.Tambourine, :o)

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Nashville, Tennessee - Ryman Auditorium - March 23, 2022

  

1. Watching The River Flow (Bob on piano)
2. Most Likely You Go Your Way (and I'll Go Mine) - (Bob on piano)
3. I Contain Multitudes (Bob on piano)
4. False Prophet (Bob on piano)
5. When I Paint My Masterpiece (Bob on piano and harp)
6. Black Rider (Bob on piano)
7. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on piano)
8. My Own Version of You (Bob on piano)
9. Crossing The Rubicon (Bob on piano)
10. To Be Alone With You (Bob on piano)
11. Key West (Philosopher Pirate) (Bob on piano)
12. Gotta Serve Somebody (Bob on piano)
13. I've Made Up My Mind To Give Myself To You (Bob on piano)
14. Melancholy Mood (Bob on piano)
15. Mother of Muses (Bob on piano)
16. Goodbye Jimmy Reed (Bob on piano)
-- Band introductions
17. Every Grain of Sand (Bob on piano)

 

 
Giovedì 24 Marzo 2022

Pat Garrett & Billy The Kid (1973)



Commento critico su Pat Garrett & Billy The Kid

Una breve premessa storica

Nel 1871 per tenere a freno i cow-boy che invadevano la città e usavano spesso la pistola, il sindaco di Abilene nel Kansas, assunse con l’incarico di sceriffo, un personaggio famoso: James Butler Hickok, conosciuto come Wild Billy. Hickok era un tipico gunfighter, cioè un uomo che si guadagnava da vivere sfruttando la propria abilità con la pistola e il suo coraggio personale. Gli storici distinguono il gunfighter che affronta gli avversari faccia a faccia in un leale show-down, dal gunman, ovvero l’assassino prezzolato che uccide sparando alle spalle. Furono gunfighters diversi sceriffi e fuorilegge di frontiera come Wyatt Earp, John Wesley Hardin e Billy the Kid. Il Kid, secondo la leggenda, aveva commesso 21 omicidi, uno per ogni anno di età. Tra i famosi gunmen troviamo invece Pat Garrett, che come sceriffo uccise a tradimento proprio Billy the Kid, consegnando il suo nome alla storia e alla leggenda.

“Bloody Sam” e la sua versione del mito di Billy the Kid

Immaginate la scena: Bob Dylan in compagnia dello sceneggiatore Rudy Wurlitzer si recano in Messico per convincere Peckinpah a scritturare Dylan per una parte nel suo nuovo film. Giunti in tarda serata alla soglia dell’abitazione sentono uno sparo e scorgono una cameriera che fugge terrorizzata. Entrando sentono un ulteriore sparo, prima di trovare il regista nella sua stanza, mezzo nudo di fronte a uno specchio a figura intera spaccato. Aveva una pistola in una mano e una bottiglia di tequila nell’altra. Dylan e Peckinpah si scambiano qualche battuta e successivamente Wurlitzer spiega al regista che il cantautore vorrebbe partecipare al film su Billy the Kid. Inutile dire che Dylan rimane stregato dal fascino da fuorilegge di Bloody Sam, come veniva chiamato Peckinpah.

Riuscite a pensare a un regista più iconico di David Samuel Peckinpah? Se il nome non vi dice molto, pensate che si tratta dell’autore di film come The Wild Bunch, Getaway! Cane di paglia, The Ballad of Cable Hogue, L’ultimo buscadero, Voglio la testa di Garcia, La croce di ferro e Convoy. Un regista importante non solo per aver dato un’impronta significativa al Revisionist Western, quanto per la sua vena provocatoria, geniale e imprevedibile. Non a caso registi come Haneke, Von Trier, Campion e Lanthimos, ma i fratelli Coen, Tarantino e Malick, devono qualcosa (in certi casi molto) al regista di Fresno. Si fa fatica a citare gli attori, gli sceneggiatori e i direttori della fotografia che hanno collaborato con Peckinpah nel corso della sua carriera. Quattordici opere, di cui giusto dieci di grande successo e/o di forte impatto culturale, più un esordio come sceneggiatore non accreditato per L’invasione degli ultracorpi di Don Siegel.

I suoi film utilizzavano una rappresentazione visivamente innovativa ed esplicita dell'azione e della violenza, nonché un approccio revisionista al genere western. Le opere di Peckinpah trattano del conflitto tra valori e ideali, nonché della corruzione e della violenza nella società umana. I personaggi sono solitari o perdenti che desiderano essere onorevoli, ma sono costretti a scendere a compromessi per sopravvivere in un mondo di nichilismo e brutalità. La personalità combattiva di Peckinpah, segnata da anni di abuso di alcol e droghe, ha influenzato la sua eredità professionale. La produzione di molti dei suoi film includeva battaglie con produttori e membri della troupe, danneggiandone la reputazione e la carriera, durante la sua vita. Potrebbe bastare questo per rendere Sam Peckinpah un autore di culto, ma c’è dell’altro di cui finora per una forma di ritrosia e di timore reverenziale non abbiamo parlato. Si tratta dell’esordio di un musicista nelle vesti di attore. No, non è James Taylor e nemmeno Johnny Cash, ma se vi cito Kris Kristofferson allora si potrebbe accedere una lampadina? Ora, trattare questo argomento significa bypassare tante cose importanti accadute tra gli anni Sessanta e i primi Settanta.

Tagliando la testa al gallo facciamo ancora un nome, necessario: quello dello sceneggiatore e scrittore Rudy Wurlitzer. Uno scrittore che veniva paragonato a Thomas Pynchon, che aveva già collaborato con Roger Corman e Monte Hellman. Non solo, aveva già scritto una sceneggiatura che prevedeva come attori cantanti e musicisti, tra cui proprio James Taylor. Il film è Two-Lane Blacktop che successivamente ispirerà Bruce Springsteen per la realizzazione di uno dei sui album più cinematografici e riusciti della sua carriera: Darkness on the Edge of Town. Disco non a caso giudicato una sorta di omaggio al western crepuscolare di Leone e Peckinpah. Wurlitzer, nativo di Cincinnati, Ohio, abitava a New York ed era diventato amico di un altro importante cantautore. Si trattava naturalmente di Bob Dylan e il resto a questo punto, è storia.

Nonostante il suo carattere non facile Sam Peckinpah ingaggia proprio Dylan per realizzare la colonna sonora del suo nuovo film che si girerà in Messico, nella città di Durango. L’avventura a Durango si intitola Pat Garrett & Billy The Kid, titolo cult per gli amanti del cinema e della buona musica. Storia incentrata sul rapporto di contrastata e tragica amicizia, che ha dato spunto a molti film spesso ben accolti dal pubblico. Ora nonostante Peckinpah fosse un cineasta controverso e raramente leggero, questa sua opera risulta tra le più accessibili della sua filmografia. Ritratto malinconico della fine di un’epopea leggendaria, ricca di nobili sentimenti. La vera grandezza del film sta nel fatto che si inserisce nel contesto del western revisionista di Arthur Penn e Robert Altman, dato che ne condivide la filosofia e la struttura estetica e formale. In Pat Garrett & Billy The Kid, la morte non è glorificata. È dappertutto, ed è davvero tragica, orribile.



Bob Dylan Soundtrack

“John Wesley Harding era un amico dei poveri, andava in giro con una pistola in entrambe le mani, aprì molte porte dappertutto nel Paese, ma non fece mai del male a un uomo onesto.” (B.D.)

Ho fatto questa doverosa premessa perché non ha alcun senso parlare della colonna sonora, senza un robusto riferimento cinematografico. Il disco forse è più conosciuto del film stesso ed è composto da dieci tracce, di cui due canzoni e sei brani strumentali. Una di queste canzoni, Billy, è ripetuta tre volte, mentre l’altra, Knockin’ on Heaven’s Door non ha bisogno di presentazione. Nemmeno a farlo apposta Rolling Stone ha stroncato questa operazione definendola “inetta, amatoriale e imbarazzante”. Arrivati a questo punto della retrospettiva dylaniana perdonerete il mio atteggiamento a volte sarcastico e sprezzante verso la critica musicale del tempo. Una critica che sovente manca di lungimiranza e di obiettività, aspetto che sarebbe fondamentale per un professionista, ma che oggi fa ridere e non poco. A questo bisogna inoltre aggiungere il fatto che queste parole siano state pronunciate da Jon Landau, che di lì a poco avrebbe “scoperto” un rocker e un autore come Bruce Springsteen! Ma questa è decisamente un’altra storia. Per chi volesse approfondire il discorso Pat Garrett & Billy The Kid, oltre a recuperare il bel film interpretato da James Coburn e Kris Kristofferson, mi sento di consigliare il bootleg Peco’s Blues. Questo disco (non ufficiale) contiene le sessioni complete realizzate da Dylan e restituisce l’integrità del progetto. È una vera chicca per completisti, ma vale la pena ascoltarlo almeno una volta, anche perché contiene una canzone altrimenti inedita.

Difficile esprimere un giudizio sulla colonna sonora, dato che perlopiù si tratta di brani strumentali che fanno da accompagnamento al film, mentre le due canzoni presenti sono entrambe notevoli e importanti per ragioni speculari. A parte il brano di apertura, Main Title Theme (Billy) mi piace ricordarne un altro. “Bunkhouse Theme”, una delle cose più dolci che Dylan abbia mai inciso. Il brano ha un aspetto sentimentale, una sorta di bellezza semplice, simile al barocco russo, che lo fa spiccare all’interno della colonna sonora e del repertorio dylaniano. Anche “Final Theme” è un pezzo incantevole, compiutamente bello e guidato dal flauto. Dove si staglia un lugubre coro di accompagnamento mortuario. Perché la soundtrack realizzata di Dylan è una sorta di requiem, per quello che non è stato, ma poteva essere. Piaccia o meno, nel corso del tempo ha guadagnato un proprio posto nella storia della musica popolare. Bisogna infine spendere qualche parola sul brano più celebre, la traccia numero sette di questo album. La canzone fu incisa lo stesso mese (gennaio ’73) in cui fu dichiarato il cessate il fuoco in Vietnam, ponendo fine al coinvolgimento degli USA in quel lungo conflitto. Un brano che si intona con lo stesso stato d’animo dell’America. Elegiaca, nel suo movimento discendente e perfetto, si tratta di un testo composto da due quartine più un ritornello, sempre uguale. Un motivo semplice da memorizzare, che ebbe non a caso grande successo, nel corso del tempo. Chi vi scrive è a conoscenza del fatto che in Italia in molti considerano la versione di Knockin’ on Heaven’s Door dei Guns ‘N Roses superiore rispetto all’originale di Dylan. Evito di esprimere un parere, anche perché viviamo in un mondo dove la conoscenza, la competenza e la capacità analitica non sempre sono considerate aspetti importanti e/o positivi. Ad esempio a Jon Landau dopo l’esperienza di critico musicale venne data una seconda opportunità come produttore di Bruce Springsteen. Questo significa che nella vita molte cose sono possibili, ma non tutte le cose. Landau, dopo aver sparato cazzate per anni sul rock, riuscì a riscattarsi, producendo dischi epocali ed epici come Born to Run, The River e Darkness on the Edge of Town.

Bob Dylan ha superato la delusione del flop di Pat Garrett & Billy The Kid e ha continuato a barcamenarsi tra dischi di mestiere e qualche raro capolavoro. Diciamo che a lui interessava entrare in contatto con un mondo che sentiva suo, come quello del western e del cinema d’autore. Dopo questa esperienza scriverà album ispirati a quel periodo come Desire, Knocked Out Loaded e molto tempo dopo Together Through Life e Tempest.

Ora per chi fosse interessato ad approfondire il legame tra Dylan e il mito dei fuorilegge e cow-boy, consiglio l’ascolto supportato dalla lettura dei testi del disco del 1967, John Wesley Harding. Si tratta di un lavoro che la critica dell’epoca ebbe difficoltà a inquadrare, ma che a distanza di cinquant’anni possiamo considerare come uno dei dischi più riusciti e concept del cantautore nordamericano. Naturalmente non è un album rock né tantomeno psichedelico. Non regala nemmeno grandi momenti di energia, pur contenendo su due classici dylaniani come All Along the Watchtower e I’ll Be Your Baby Tonight. Brani che sono stati ripresi da artisti come Jimi Hendrix, Robert Palmer, Linda Ronstadt ed Emmylou Harris. Dylan tesse questo allegorico arazzo del fuorilegge che prende le armi contro il mondo degli uomini e delle idee, cercando redenzione e libertà; alla fine trova la salvezza tra le braccia del suo vero amore, così come in Knockin’ on Heaven’s Door lo sceriffo aiutante di Pat Garrett, trovava invece la morte.

Purtroppo anche Sam Peckinpah trova la morte, quasi come un personaggio di uno dei suoi film, il 28 dicembre 1984. Per fortuna prima che il suo “pupillo” tornasse al cinema con il disastroso Hearts of Fire diretto da Richard Marquand e interpretato da Rupert Everett e Fiona Eileen Flanagan.

Testo a cura di Dario Greco

N.B. - Uno speciale ringraziamento ad Alessandro Aloe per la consulenza storica.

 

 
Mercoledì 23 Marzo 2022

Montgomery, Alabama - Montgomery Performing Arts Center - March 21, 2022

  

1. Watching The River Flow (Bob on piano)
2. Most Likely You Go Your Way (and I'll Go Mine) (Bob on piano)
3. I Contain Multitudes (Bob on piano)
4. False Prophet (Bob on piano)
5. When I Paint My Masterpiece (Bob on piano and harp)
6. Black Rider (Bob on piano)
7. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on piano)
8. My Own Version of You (Bob on piano)
9. Crossing The Rubicon (Bob on piano)
10. To Be Alone With You (Bob on piano)
11. Key West (Philosopher Pirate) (Bob on piano)
12. Gotta Serve Somebody (Bob on piano)
13. I've Made Up My Mind To Give Myself To You (Bob on piano)
14. Melancholy Mood (Bob on piano)
15. Mother of Muses (Bob on piano)
16. Goodbye Jimmy Reed (Bob on piano)
-- Band introductions
17. Every Grain of Sand (Bob on piano)

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New Orleans, Louisiana - Saenger Theatre - 19 marzo 2022

di Laurette Maillet

New Orleans, 18 marzo. Ho saltato lo spettacolo di Shreveport per motivi logistici. Ho prenotato un viaggio "Flixbus" da Austin a New Orleans. Per qualche motivo sconosciuto il primo autista non ha mai detto ai passeggeri che dovevamo cambiare autobus a Houston. Il secondo autista di autobus parlava solo... spagnolo:) Inoltre il mio cellulare non funzionava più: niente telefonate, niente SMS, nessuna connessione internet. Nessun WIFI sull'autobus :(. In qualche modo riesco a contattare il mio host di Couchsurfing, Tayler, che verrà a prendermi vicino alla stazione dell' Amtrak. Torniamo a casa attraverso il quartiere francese, ma a quell'ora della notte, alle 23:00, è rumoroso e buio! La sfilata di San Patrizio è appena terminata. La casa va bene, ho il mio divano:) e due gatti amichevoli. Dopo 10 ore di viaggio su un autobus, mi schianto e dormo profondamente. Tayler è una guida turistica per Street Art, quindi il giorno dopo, venerdì, porta me e pochi altri a fare il giro della città. I murales sono ovunque e descrivono la vita di New Orleans: musica, divertimento, ma anche catastrofi causate dagli uragani. La città si sta ancora riprendendo e probabilmente non sarà mai più lo stessa. Probabilmente la casa di Bob Dylan era stata sistemata prima!:) New Orleans, 19 marzo. Andrò a fare colazione a "Le café du Monde". La prima volta che sono stata a New Orleans (1981) era un must. Ho trovato quelli che chiamano "beignets" che sono infatti "bottereaux". Quel tipo di pasticcini che preparava mia nonna Pasqualina. Uno dei miei ricordi d'infanzia più belli. Ma "Le Café du Monde" è ora pieno. Devo affrontare una lunga coda di clienti. Non è più divertente. Compro i miei "bottereaux" in un bar più piccolo e sono scandalosamente costosi :(. Scappo dalla folla e cammino lungo il fiume. Prendi un traghetto per attraversare il Mississippi e ritorno per 4 $ :). Passeggiata nel quartiere francese. Ascolto un chitarrista (molto meglio di Bob!). Chiacchiero con alcuni degli artisti in giro per Jackson Square. non sono sicura quanto siano popolari. I turisti sono stipati nei... ristoranti (che Evito con piacere :)) Finisco nel parco ARMSTRONG e una parata è in arrivo. Sembra un ballo autentico; con una banda e ballerini. Tutti afroamericani. mi unisco al ballo. Quindi mi riposo a casa per due ore. È ora di concentrarsi nuovamente sullo spettacolo di Bob Dylan. I miei buoni amici Dave e Kim sono in città. Credo anche più Bobcat di me. Il mio buon amico Bob Russel ha un biglietto per me. Quindi non mi preoccupo. Una band di giovani, che suonano, hanno bisogno anche loro dell'ingresso gratuito. Lo spettacolo è sold out stanotte. I biglietti sono scarsi. Mi dispiace per quei ragazzi! Bene! Sto con Bob Russell sulla balconata. Il teatro assomiglia molto a quello di San Antonio, la stessa architettura:Greco-romana? Il cielo blu scuro pieno di stelle. 20:00 Bob è acceso, indossa pantaloni a righe con ricami. Il suono è forte. Molto più degli altri spettacoli. Bobby è se stesso. Sono felice di essere accanto a Bob Russel. Lui sta godendo lo spettacolo, in particolare "Mother of muses" :) la mia meno preferita :). Bob si sposta al centro alcune volte. Due volte nell'oscurità totale, senza luce su di lui! Presentando la band cita "Dough Lancio chitarra, una Gibson" poi girandosi "Oh no! Ho fatto un errore". Bob Russel mi ha detto che era una Fender. Il tour della confusione di Dylan! :) Poi presentando Donnie: "Donnie Herron alla steel guitar, sa suonare il anche violino”. La prossima volta menzionerà il mandolino:) Lo spettacolo è stato ovviamente fantastico per tutti i Bobcats. Per me un po' rumoroso. La sua esibizione al pianoforte in "Mother of muses" potrebbe aver bisogno di un po' di lavoro in più. Io dondolo: - "When i pain my masterpiece", Forse ho sentito "Tutto sarà come una Rapsodia quando dipingerò il mio capolavoro" che suona abbastanza bene per le mie orecchie :) - "I’ll be your baby tonight" - "To be alone with you". Ritmi Ragtime New Orleans, proprio nello spirito giusto! I miei amici Dave e Kim mi hanno detto che c'è stato un po' di confusione dopo lo show quando la security ha aperto le porte sul lato dell'autobus di Dylan subito dopo lo spettacolo. Bob non poteva scappare senza sbattere contro la folla che si precipitava fuori quindi... Non stava uscendo. Come è riuscito a scappare....? Mistero! Qualcuno l'ha visto travestito da fantasma? Forse ha usato un trucco VOODOO :) Bene! New Orleans è un posto dove stare se stai cercando una festa da ballo. Grazie a tutte le brave persone.

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‘Masters of War’ e ‘London Calling’ trasformati in inni di resistenza                      clicca qui

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Da Bob Dylan a Barack Obama e (forse) Zelenksy, i Premi Nobel più discussi       clicca qui

 

 
Lunedì 21 Marzo 2022

New Orleans, Louisiana - Saenger Theatre - March 19, 2022

  

1. Watching The River Flow (Bob on piano)
2. Most Likely You Go Your Way (and I'll Go Mine) (Bob on piano)
3. I Contain Multitudes (Bob on piano)
4. False Prophet (Bob on piano)
5. When I Paint My Masterpiece (Bob on piano and harp)
6. Black Rider (Bob on piano)
7. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on piano)
8. My Own Version of You (Bob on piano)
9. Crossing The Rubicon (Bob on piano)
10. To Be Alone With You (Bob on piano)
11. Key West (Philosopher Pirate) (Bob on piano)
12. Gotta Serve Somebody (Bob on piano)
13. I've Made Up My Mind To Give Myself To You (Bob on piano)
14. Melancholy Mood (Bob on piano)
15. Mother of Muses (Bob on piano)
16. Goodbye Jimmy Reed (Bob on piano)
-- Band introductions
17. Every Grain of Sand (Bob on piano)

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Shreveport, Louisiana - Municipal Auditorium - March 18, 2022

     

1. Watching The River Flow (Bob on piano)
2. Most Likely You Go Your Way (and I'll Go Mine) (Bob on piano)
3. I Contain Multitudes (Bob on piano)
4. False Prophet (Bob on piano)
5. When I Paint My Masterpiece (Bob on piano and harp)
6. Black Rider (Bob on piano)
7. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on piano)
8. My Own Version of You (Bob on piano)
9. Crossing The Rubicon (Bob on piano)
10. To Be Alone With You (Bob on piano)
11. Key West (Philosopher Pirate) (Bob on piano, Tony on bowed stand up bass,Bob piano solo at end)
12. Gotta Serve Somebody (Bob on piano)
13. I've Made Up My Mind To Give Myself To You (Bob on piano)
14. Melancholy Mood (Bob on piano, Tony on bowed stand up bass)
15. Mother of Muses (Bob on piano)
16. Goodbye Jimmy Reed (Bob on piano)
-- Band introductions -  then Bob said, "We know Elvis played here…and you can still feel him in this building…the real Elvis"
17. Every Grain of Sand (Bob on piano)

19 Febbraio 1956, Elvis davanti al Municipal Auditorium

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Il cambio di guardia dylaniano: Street-Legal



Un fallimentare cambio di guardia per Bob Dylan in piena esplosione punk

"C'è un leone sulla strada, c'è un demone sfuggito, ci sono un milione di sogni passati, c'è un panorama rapito. Mentre la sua bellezza si nasconde e la vedo togliere le tende, non vorrei, ma poi ancora, forse posso. Oh, se solo potessi trovarti stanotte."

Anche per un Forever Young come Dylan arriva il momento della maturità. Street-Legal è infatti il suo 18esimo disco in studio, pubblicato il 15 giugno 1978. Per chi vi scrive si tratta di un album particolare, per cui ha sempre provato affetto e condiscendenza. Voglio dirlo esplicitamente: amo Street-Legal, per ragioni che tenterò di eviscerare in questo commento retrospettivo.
Secondo un modo di pensare convenzionale, è più semplice scrivere di argomenti che ci appartengono e che ci stanno maggiormente a cuore. Ritengo sia un luogo comune da sfatare. Detto ciò, tenterò di risalire la china e darvi un punto di vista personale di questo disco.

Difficile perché nonostante siano trascorsi più di 43 anni dalla data di pubblicazione, critica e pubblico restano ancora divisi. Bisogna sottolineare come vi sia, in questo caso, una distanza netta tra il punto di vista del pubblico europeo e quello nordamericano. Per tanto tempo si è detto che questo disco per tematiche musicali e testuali è più vicino allo spirito e al modo di essere di noi latini. Sarà anche vero, dato che io ci sento dentro davvero tante anime ed energie; soprattutto la voglia da parte dell' autore di realizzare qualcosa di nuovo e di diverso, con un bel passo audace e prorompente. Artisticamente parlando gli ultimi prodotti erano stati tra i migliori del decennio, con un Dylan tornato prepotentemente in corsa.

Come sempre si scatena la gara all'interpretazione critica di messaggi cifrati, dato che in questa particolare occasione le liriche risultano estremamente criptiche, anche rispetto agli elevati standard di un artista come il Nostro. Tuttavia ciò la cosa che lascia perplessi e un po' straniati è il tentativo estremo da parte della critica, la quale vorrebbe interpretare i testi di questo Dylan del '78 come quelli di un misogino rancoroso e risentito verso il gentil sesso. Quasi l'esatto opposto rispetto a quel "poeta stilnovista" che da più di 15 anni aveva idealizzato la figura e il proprio universo femminile. Immancabile l'intervento del puntale Greil Marcus, sempre pronto a lanciare la prima pietra, per via di un testo che allude alle mansioni e a quello che dovrebbe fare il personaggio femminile in Is Your Love in Vain?

Chi vi scrive ha tentato di analizzare il testo in senso metaforico e letterale, e non ha trovato nulla di strano, distorto e incoerente con la poetica gentile e romantica che l'autore ha portato avanti per lunghissimo tempo. Possiamo quindi dire che verso questo disco vi sia autentico livore e accanimento, un po' voluto, un po' casuale, forse. Il 1978 è un anno fondamentale per la musica pop. Elvis Presley era morto da pochi mesi, nello stesso tempo c'era stata la prima ondata punk rock che si era abbattuta sugli States, come era già avvenuto più di dieci anni prima con la British Invasion. Non solo, era il momento di altri cantautori che più o meno si ispiravano dichiaratamente a Bob Dylan con l'intenzione di detronizzarlo dalla propria leadership. Erano emersi autori come Tom Waits, Bob Seger, Patti Smith, Tom Petty e ancora di più, erano gli anni di massimo splendore di Bruce Springsteen.

Il cantautore del New Jersey durante i suoi esordi era stato più volte accostato e paragonato a Dylan, ma adesso stava accadendo qualcosa di diverso. Complice l'utilizzo del sax, con interventi a opera di Steve Douglas, il sound di Street-Legal era stato accostato a quello di Springsteen e del suo fedele sassofonista, Clarence Clemons. In effetti prima di allora Dylan non aveva mai pubblicato un disco con la presenza fissa di un sassofono. Questo è un fatto insindacabile. Tuttavia l'utilizzo di fiati e ottoni aveva caratterizzato alcune prove precedenti come quella di Blonde on Blonde e di Self Portrait.

Oggi abbiamo scoperto che una sezione fiati era stata utilizzata anche per New Morning del 1970, poi messa da parte a favore di una soluzione più essenziale degli arrangiamenti. Però l'analogia tra il sound di Bruce Springsteen e quello di Street-Legal si interrompe qui. Non serve un professore di musica, né un sassofonista per notare che la struttura dei brani, l'uso del sax e altro ancora non ha punti di contatto tra Dylan e Springsteen, specialmente perché quel genere di suono e di stile non è stato creato nel New Jersey, ma deve la propria origine a cose arrivate ben prima della pubblicazione di Greetings from Asbury Park, NJ del 1973. Poco prima c'erano state le intuizioni di altri artisti come Rolling Stones, ma soprattutto come Van Morrison.

Morrison infatti ispirandosi al sound di artisti black aveva preso a piene mani dalle etichette Atlantic e Stax, ispirandosi ad alcuni leggendari performer e a sezioni fiati che valorizzavano il sound del sassofono, unito a quello del pianoforte e dell'organo Hammond B3. Tutta questa digressione mi è utile per dire che il suono che stava cercando di ottenere Dylan da questo album virava verso la black music. Non era ancora arrivato però il tempo di fare un'inversione di marcia e puntare dritti ai Muscle Shoals Sound Studio di Sheffield, Alabama.

Questa volta Dylan sarebbe inciampato in una registrazione californiana, dove però la sua ricerca di un nuovo sound avrebbe prodotto un disco davvero agile e ricco di sfumature, tra il blues e il soul, con una presenza di cori femminili e tutto quello che serviva in termini di energia e spinta della sezione ritmica, delle percussioni e delle tastiere. Questo disco è stato per lungo tempo criticato e messo alla gogna per il suo suono. Oggi grazie alla possibilità di ascoltare il remix di Don DeVito, realizzato nel 1999, abbiamo una pulizia dei suoni che ci fa intuire a cosa stava mirando Dylan. Per non parlare di alcune canzoni che all'epoca non vennero capite né valutate per il loro reale potenziale.

Si tratta di materiale come Changing of the Guards, No Time to Think, Baby, Stop Crying, ma soprattutto di Senor (Tales of Yankee Power) e della conclusiva, dolonte e maestosa Where Are You Tonight? (Journey Through Dark Heat). Brani che dicono tanto di questo disco frainteso, che a distanza di 40 anni possiamo riposizionare dove è giusto che stia. Appena un passo dietro i grandi classici, ma in una posizione di rilievo tra gli appassionati di buona musica, di chiunque abbia una passione per il rock blues e quel genere di sound urbano, sanguigno e pulsante, che a partire da Elvis e Orbison, tira dritto verso gli Stones, gli Animals, Van Morrison e Santana. Dylan che già in passato si era tinto le mani e il viso di nero, stavolta si cala completamente nella black music e affiora con grande consapevolezza, tanto che lo step successivo sarà proprio quello di farsi produrre da Jerry Wexler e Barry Beckett. Se vi pare poco!

Signori, disse lui, non ho bisogno della vostra organizzazione, ho lustrato le vostre scarpe. Ho smosso le vostre montagne e segnato le vostre carte, ma il paradiso è in fiamme, o vi preparate ad essere eliminati oppure i vostri cuori devono avere il coraggio per il cambio della guardia.

Dario Twist of Fate

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Shreveport, Louisiana - Municipal Auditorium - March 18, 2022

di Jeff Impson

"Sappiamo che Elvis ha suonato in questo edificio. Possiamo ancora sentirlo qui. Il vero Elvis."
Dylan e la sua band ben affiatata sono venuti a Shreveport per suonare nello storico Auditorium Municipale - sede della Louisiana Hayride (Culla delle stelle) dove Hank Williams, Johnny Cash, Johnny Horton ed Elvis Presley hanno tutti regolarmente suonato nei loro primi giorni nel programma radiofonico KWKH-AM.
La scaletta è rimasta invariata rispetto ai precedenti spettacoli di questo tour. L'allestimento del palco è scarso, semplice e si adatta perfettamente all'atmosfera di queste canzoni. Dylan è a suo agio in questa scaletta e ha davvero brillato con la nuova canzoni. Gotta Serve Somebody è stato il momento clou delle canzoni classiche ed ha ricevuto il maggior numero di applausi. Non faro una recensione play-by-play. Altri sono più bravi in questo genere di cose. Tuttavia, devo dire che il mio primo spettacolo di Dylan è stato il 30 ottobre 1996 in questo stesso locale. Stasera era il mio decimo spettacolo del Never Ending Tour, e io non credo di aver mai sentito la sua voce più chiara e precisa. Anche, il pianoforte era migliore di quello che ho sentito nei passati concerti. E' stato assolutamente brillante in certi momenti. Mi piace molto la band attuale. Questo è stato il mio primo show con Charley, Bob e Doug, e non sono stato deluso. Ovviamente Tony e Donnie sono fantastici come sempre. È ovvio che Dylan sia felice con questo gruppo. La musica di Bob significa per me, oggi più che mai. Stasera ho aumentato la mio gratitudine per il dono che continua a condividere con noi. È veramente ad un livello ultraterreno. Sapete cosa intendo? Sapete esattamente cosa intendo.
Jeff Impson


 

 
Sabato 19 Marzo 2022

Talkin' 11962 - corradooritanzi

Ciao Mr. Tambourine,
Solo per dirti che il libro di Dylan, in uscita negli States a novembre, sarà (per fortuna) tradotto dal Professor Alessandro Carrera.
Un caro saluto a te e a tutti i Farmer.
Corrado

Grazie Corrado, la notizia farà felici tutti i dylaniani, mettiamoci dunque in religiosa attesa......:o)! E per ricordare la competenza dylaniana di Alessandro, mi sono permesso di riproporre qui sotto la tua intervista che avevi pubblicato sul tuo sito dopo l'uscita di Rough and Rowdy Way. Ciao e grazie ancora, Mr.Tambourine, :o))))

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Alessandro Carrera, Rough and Rowdy Ways e il medium Bob Dylan                    clicca qui

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Austin, Texas - Bass Hall - March 16, 2022

di Laurette Maillet

Da San Antonio ad Austin. 16 marzo. Ho un momento di tristezza nel cuore lasciando San Antonio che mi piace molto; bella piccola città con piacevoli passeggiate lungo il fiume, un museo particolare, bel tempo, e uno splendido teatro maestoso. E soprattutto ho difficoltà a lasciare Gabriel che era stato veramente un angelo, che mi ha dato un letto e mi ha dato da mangiare. Di tutti i miei host CS è stato il più generoso. Ma il Tour deve continuare, Bob Dylan sarà ad Austin per il prossimo concerto. Raggiungo facilmente a piedi la stazione della Greyhound. I viaggiatori sono divisi in due gruppi, andando alla destinazione finale Dallas via Austin: l’ autobus Greyhound e un bus “affittato”'? Un “Freccia” bus con un autista in più. Ci vuole un'eternità per uscire da Sant'Antonio. Il traffico è denso. Dopo 1 ora di corsa l'autista si ferma sul lato dell'autostrada e informa i 33 passeggeri che l'autobus si è rotto ed è fuori uso. Immediatamente un ragazzo perde le staffe. L'autista chiama la polizia e il ragazzo viene trascinato via :( . Poche persone decidono di fare l'autostop e il resto noi....aspetta (?). Per quanto tempo non lo sappiamo :(. Dopo due ore e nessuna informazione decido di unirmi a un bravo ragazzo per chiamare un’auto con l’app UBER. Siamo raggiunti da un'altra donna che va ad Austin. Raggiungiamo Austin in anticipo nel pomeriggio. Mando un messaggio alle mie buone amicheCarol Wilkinson e Joni che verranno a prendermi alla stazione. Poi aspettiamo vicino alla sala del concerto. Ricevo un messaggio che mi dice che la mia prenotazione della camera in Motel è stata cancellata. Riesco a prenotare un altro Motel. :). Non ho il biglietto per stasera. Entro le 18:30 ho messo in mostra le mie stampe. Alcuni fan hanno biglietti extra in vendita, ma sono troppo costosi. Saluto il mio buon amico Bob Russel che gentilmente, in seguito, indirizzerà verso di me un venditore di biglietti. Grazie Bob Russel. Il mio posto è il posto 123 della fila E. Sono accanto a 5 studenti giovani studenti... La carriera di Bob Dylan. :). È la prima volta che sento parlare di sballo come materia di studio scolastica su Bob Dylan (in particolare). Scambio la email con quei giovani che han bisogno di conoscere Bob Dylan più di me :). Il loro insegnante mi ha offerto il biglietto. Grazie Tom Palaima. Proprio alle 20:00 Bob e la band sono sul palco. Vestiti di nero. Il pubblico è gentile ma reattivo. Da adesso la maggior parte dei fans dovrebbe conoscere la scaletta :). Il suono è buono e la band sta andando bene. Ma improvvisamente hanno difficoltà a seguire Bob che "sbatte" i tasti del pianoforte piuttosto forte. O il pianoforte è stonato o... Bob è fuori tonalità :) Il pianoforte è dominante e di sicuro non è la cosa migliore. Bob Dylan non è Lang Lang :) Ha suonato un assolo di armonica in "Masterpiece". Dice "grazie" una volta (dopo "False prophet"?). Borbotta qualcosa nel microfono 3 volte (non riesco a capire le parole). Si presenta 5 volte (una volta...al buio). Il pubblico è illuminato e Bob presta attenzione ai fan di fronte a lui. "Crossing the Rubicon" è la mia preferita. Mi sento distratta in “Mother of muses”. La mia mente si allontana :(. Il pubblico reagisce giustamente ma non è troppo entusiasta. "Jimmy Reed" è debole e quindi "Every grain of sand". La sua voce è priva di energia. Menziona qualcuno (non riesco a capire chi) prima di "grazie amici..." e presentare la band. Esco sentendomi molto meglio.
Grazie a tutte le brave persone: Carol Wilkinson e Joni. Bob Russel per il suo aiuto per un biglietto. Tom Palaima per il biglietto. I simpatici studenti per Bob Dylan. Buona buona fortuna per il vostro studio! Dico grazie e arrivederci a Jason. Purtroppo non ce la farò ad andare a Shreveport. Troppo lontana, complicato per me andarci. Scusa Bobby! Non ci vediamo lì. Prenderò l'autobus per New Orleans. Non vedo l'ora di essere in quella grande città. Mi chiedo quando vedrò i miei due buoni amici di Sydney in Australia. Namaste!
(Namasté, in lingua Nepalese, è uno dei modi più educati e gentili per salutare qualcuno. Il termine deriva dal sanscrito antico e significa “mi inchino alla divinità che è in te”. Per la cultura nepalese gli ospiti devono essere trattati al pari degli dei).

 

 
Venerdì 18 Marzo 2022

Austin, Texas - Bass Hall - March 16, 2022

     

1. Watching The River Flow (Bob on piano)
2. Most Likely You Go Your Way (and I'll Go Mine) (Bob on piano)
3. I Contain Multitudes (Bob on piano)
4. False Prophet (Bob on piano)
5. When I Paint My Masterpiece (Bob on piano and harp)
6. Black Rider (Bob on piano)
7. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on piano and harp)
8. My Own Version of You (Bob on piano)
9. Crossing The Rubicon (Bob on piano)
10. To Be Alone With You (Bob on piano)
11. Key West (Philosopher Pirate) (Bob on piano)
12. Gotta Serve Somebody (Bob on piano)
13. I've Made Up My Mind To Give Myself To You (Bob on piano)
14. Melancholy Mood (Bob on piano)
15. Mother of Muses (Bob on piano)
16. Goodbye Jimmy Reed (Bob on piano)
-- Band introductions
17. Every Grain of Sand (Bob on piano)

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I 100 anni di Kerouac, mito intramontabile                                                               clicca qui

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John Lennon e l’influenza di Bob Dylan                                                                   clicca qui

 

 
Giovedì 17 Marzo 2022

Talkin' 11961 - catestef

Oggetto: Nuovo libro di Bob Dylan

In aggiunta al messaggio che ti ho inviato la scorsa volta, ho letto che il libro in italiano sarà edito dalla Feltrinelli e pubblicato dopo il mese di Novembre...(penso diversi mesi medi dopo).
Stefano C.

Per il momento non si sa niente di preciso ancora, restiamo in attesa di news!!!! Ciao, Mr.Tambourine, :O)

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San Antonio, Texas - Majestic Theatre - March 14, 2022

di Susan Phillips

Domenica sera, molti fans sono stati d'accordo, il canto di Bob è stato il migliore che abbia mai sentito. La band oscillava tra le strofe quando una bacchetta di Charlie è volata in aria, faceva così caldo, e l'intera band era in infuocata. Come sono entrata nell'Historic Majestic Theatre il giorno successivo per il concerto del lunedì, ho pensato come potrebbe mai essere migliore di quello di ieri sera?
Bob, con un colpo da maestro, ha tirato fuori la sua armonica per "When I Paint My Masterpiece" a cui seguirà un'altra brillante introduzione di armonica per "I'll be your baby tonight."
In "Gotta serva somebody” ho visto alcume persome tra la folla ballare sotto il palco, cosa che gli uscieri hanno rapidamente interrotto, ma poi un ragazzo ha alzato le mani verso il pubblico per invitarlo ad alzarsi e ballare in vero stile "Non scherziamo noi Texani”, tutti tra il pubblico si sono alzati e hanno ballato, credo di aver sentito Dylan ridere. La folla, in ogni nuova canzone, ha fatto una standing ovation e i loro cappelli sventolavano in aria dopo il numero finale. Austin sarà il prossimo.

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di Laurette Maillet

Sant'Antonio, 14 marzo. È una fortuna che Bob suoni due serate a San Antonio. È tempo di rilassarsi e godersi una bella città. Cammino lungo la riva del fiume tutta la mattina. Gabriel che è latino da generazioni mi sconsiglia di visitare Alamo. Mai fatto e mai lo farà! Il Texas era di proprietà messicana :(. Il centro è pieno, ma la periferia va bene. Prendo il mio cappuccino al Caffè Lorena. Porto fuori i cagnolini. Sono stata invitata a cena a casa di un amico di Gabriel, Richard. Ha fatto un cassoulet e un soufflé. È un vero Chef! Gabriel mi accompagna al Majestic entro le 18:20. Ho bisogno di un biglietto stasera. Controllo gli autobus parcheggiati dietro il teatro. Probabilmente Bob è dentro la sua fortezza. I fans che aspettano non avranno alcuna possibilità :(. Finora non ho visto Bob se non sul palco. Quindi ho messo fuori le mie stampe. Ho avuto fortuna quasi subito. Un gentiluomo ha un biglietto extra ma costoso. Gli dico di provare a venderlo e di non pensare a me. Ritorna 10 minuti dopo, quindi entro con lui. Con mia sorpresa il posto è al centro della 4° fila. Woah! Chiacchiero con Riccardo. È nel mondo della musica e quasi si era dimenticato di aver comprato 4 biglietti per lo spettacolo BD. E’ volato qui direttamente da Los Angeles. :) Ha venduto da due biglietti a due ragazzi che lo faranno entrare dopo la quinta canzone :(. Vergogna!
Ore 20:00. In quello splendido teatro Bob prende posto, dietro al pianoforte. La mia vista è perfetta. Bob sembra a posto. Il pubblico intorno a me è entusiasta, quindi Bob può certamente dimostrarlo. Lui si sposterà al centro della scena dopo quasi ogni canzone, in posa e a guardare le prime file. Sembra soddisfatto. Suona l'armonica in "Masterprece” e "I'll be your baby". Lo spettacolo è fantastico. Qualcuno ha fatto notare che ha cambiato alcuni testi. Ho bisogno di ascoltare le registrazioni, spettacolo dopo spettacolo :) "Save somebody" provoca una "rivolta" in senso positivo :). Un fan superentusiasta si avvicina al palco e resta lì ballando pochi secondi prima che Roger (il nuovo addetto alla sicurezza di Bob) e due grossi ragazzi della security gli chiedano di tornare al suo posto. Ma pochi secondi dopo lui è tornato, incoraggiando il pubblico ad alzarsi. E l'intero piano si è alzato in piedi, con sorpresa di Bob, un po' preoccupato. Torna tutto a posto con "I've made up my mind...". Tutti gli avventori sono seduti. Roger scruta tutte le persone con il cellulare. Anche aprire il telefono è un crimine :) :) . "Jimmy Reed" poi Bob presenta la band. Sorride a Donnie per pochi secondi poi "Grazie amici, vi presento la mia band, alla batteria Charlie Sexton". Poi una risata imbarazzata, "Certo che no. Charley Dayton. Alla chitarra Doug Landon, all’....altra chitarra Bob Britt. Alla steel guitar Donnie Heron. Ah ah ! Al basso Tony Garnier". Poi rivolgendosi a Charley "Mi dispiace Charley!” Che errore!!! Uno spettacolo eccellente, in un teatro maestoso, con un pubblico entusiasta. Un felice Bobby! Non mi sono mai divertita così tanto! Vendo una stampa a dei giovani e Gabriel viene a prendermi. Grazie ai due Richard. Grazie Gabriele. Grazie a tutte le brave persone. Ci vediamo ad Austin.

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di John Cap

Prendendo posto a teatro e chiacchierando con i vicini, era chiara la voce che circolava dopo la notte speciale della sera prima. Quelli che erano stati al concerto erano ancora entusuasti e condividevano l'eccitazione mentre cercavano di evitare di dare un dispiacere a chi non c’era stato la notte precedente.
Cercherò di evitare commenti ripetitivi della mia recensione della notte precedente. Senza fare confronti, la band era meglio coesa con Bob nei pezzi energetici, e Bob era in forma migliore, con un'esecuzione prolungata sia al pianoforte che all'armonica rispetto alla notte precedente. Uno dei primi momenti salienti per me è stato “When I Paint My Masterpiece”, con una lunga introduzione di armonica che ha attirato l’attenzione del pubblico, Bob l'ha cantata con un po' più di energia ed espressione rispetto alla sera prima. Questa canzone è una delle mie preferite e gli sono stato grato per questa prestazione ad un livello superiore. Allo stesso modo, “I'll Be Your Baby Tonight” era fluida e lui la cantava con un tono ironico, ottima la performance insieme a un assolo di armonica e al lavoro serrato di Donnie Herron. La consegna di Bob è rimasta potente sui brani da Rough e Rowdy Way, forse con un po' meno di energia emotiva in “Key West” e “Made Up my mind”, solo più semplice. Non riesco proprio a capire cosa non ha funzionato in Key West la sera prima, forse l'energia che sembrava trascinarsi leggermente dopo la rivelazione (per me) sperimentata la sera prima. “Gotta serve” sembra essere un canzone inesauribile per questo tour perché ho sentito la stessa gioia e la stessa verità e tutta l’ ENERGIA come la notte precedente, e ha portato la folla ancora una volta ad alzarsi in piedi. Incredibile che una canzone su come alla fine tutti noi manchiamo la libertà può fornire un tale sentimento collettivo di libertà alla folla, come se il riconoscimento della verità ci liberi dalla la paura. In “Goodbye Jimmy Reed” Bob stava davvero eccellendo vocalmente, ha portato una certa estensione e ha incanalato una varietà di espressioni vocali che mi ha ricordato le migliori esibizioni della Rolling Thunder. La presentazione della band ha creato un po' di commedia involontaria, poiché Bob ha presentato Charley Drayton come “Charlie Sexton”, si è sorpreso, ha riso, si è scusato, ha presentato il resto del gruppo, poi è tornato di nuovo con un'altra scusa e ha detto che Charlie Sexton è di San Antonio. Ho visto Bob ridere sul palco per un po', anche "originario di San Antonio", ecco un momento umano che è stato un vero piacere. Mentre Bob rapiva il pubblico con “Every grain of sand”, ho assorbito la saggezza, ho chiuso gli occhi e pensavo ai passati concerti , grato per ogni esibizione. Sono stato così fortunato ad averlo visto nel corso degli anni, sapendo sempre che c'è un possibilità che potrebbe essere l'ultima, sempre fiducioso che parte del “grande piano” della natura gli consentirà di farne molti altri.

 

 
Mercoledì 16 Marzo 2022

San Antonio, Texas - Majestic Theatre - March 14, 2022

     

1. Watching The River Flow (Bob on piano)
2. Most Likely You Go Your Way (and I'll Go Mine) (Bob on piano)
3. I Contain Multitudes (Bob on piano)
4. False Prophet (Bob on piano)
5. When I Paint My Masterpiece (Bob on piano and harp)
6. Black Rider (Bob on piano)
7. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on piano and harp)
8. My Own Version of You (Bob on piano)
9. Crossing The Rubicon (Bob on piano)
10. To Be Alone With You (Bob on piano)
11. Key West (Philosopher Pirate) (Bob on piano)
12. Gotta Serve Somebody (Bob on piano)
13. I've Made Up My Mind To Give Myself To You (Bob on piano)
14. Melancholy Mood (Bob on piano)
15. Mother of Muses (Bob on piano)
16. Goodbye Jimmy Reed (Bob on piano)
-- Band introductions
17. Every Grain of Sand (Bob on piano)

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Sugar Land, Texas - Smart Financial Center - 10 marzo 2022

di Laurette Maillet

Da Irving a Sugarland. 11 marzo. Il mio buon amico Corky è finalmente arrivato allo spettacolo di Irving dopo le sue 12 ore di guida da Kansas City. Ci incontriamo fuori dopo lo spettacolo, dico grazie e arrivederci a Carol e Joni che rivedrò a San Antonio. Corky ed io guidiamo verso Houston e prenotiamo una stanza da qualche parte tra queste due città. Una buona notte di sonno e colazione all'iHope e ....di nuovo in viaggio. 11 marzo. Abbiamo in programma di visitare il museo d'arte di Houston ma il traffico è pessimo, così decidiamo di andare dritti a Sugarland. Giusto l'ora di cenare in un ristorante Ramen ed entriamo nel locale. Edificio enorme, nuovo di zecca. Capienza 6600 ma pieno solo a metà! 3100 posti venduti. I nostri posti sono la 7° fila dietro a sinistra. Spero che i posti davanti a me restino vuoti e lo saranno. Ho un buono vista sul pianoforte e le chitarre :). Non riesco a vedere Donnie molto bene :(. Chiacchiero con i fan intorno.
20:00 Bob è acceso. Stesso vestito nero così come per la Band. Quando vedremo di nuovo i vestiti rossi? :)
Suono chiaro e voce chiara. Ovviamente stesso set ma... ci sono abituata. Corky ha detto che era il miglior spettacolo di Dylan a cui fosse stato. Per me è più o meno come quello di Irving.
Stesso assolo di armonica prima di "Masterpiece". Bob si sposta al centro per fare una pausa per 4 volte e dirà "grazie" solo una volta dopo una canzone. Il pubblico è... morto! Fatta eccezione per un paio di ragazze che ballano un po'... nessuna reazione se non un educato applauso.
Bob presenterà subito la Band dopo "Jimmy Reed". Bobby sta davvero mettendo tutto il suo impegno e la sua energia nella sua voce e nella dizione delle parole. "Mother of muses" sembrava una predica in una chiesa e si poteva sentire cadere uno spillo! Sono contenta di essere in compagnia di Corky. Torniamo verso Houston per prenotare una camera al Motel6 per la notte e la mattina ci dividiamo: Corky deve tornare a casa per problemi familiari ed io sto prendendo un autobus Greyhound per San Antonio. Corky è un angelo, si prende cura dei miei bisogni! Grazie Buon Samaritano, ci vediamo a Meridian!

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Talkin' 11960 - lucaciuti

Ciao, seguo con attenzione il vostro sito e spesso mi diletto nella lettura del vostro bellissimo e sterminato archivio...se ricordo bene, in passato esisteva una sezione dedicata a musicisti che volessero cimentarsi in tributi al grande Bob.
Io sono un bassista zona Monza e ricordo segnalazioni di diversi musicisti qui in zona dediti a questo tipo di progetti...sapresti per caso mettermi in contatto con qualcuno o mettermi in contatto?
Grazie in anticipo, Luca

Caro Luca, innanzi tutto grazie per "spulciare" il sito. In passato c'era effettivamente la sezione "Tribute Bands and Tribute Artists", ma gli anni passano e quelli che avevano scelto di suonare solo la musica di Bob Dylan sono invecchiati, proprio come Bob, ed a volte l'età e la saturazione di una cosa portano a smettere di farla. Così quelle poche e brave Tribute Bands o Tribute Artist hanno cessato di esistere. Credo che l'unico che sia ancora "on the road" sia il "vecchio maestro" Al Diesan ( http://www.al-diesan.it/ ) che tiene duro portando in giro la musica di Bob. Ci sono alcune riunioni sporadiche di musicisti che per un breve periodo o per uno spettacolo a tema si riuniscono e suonano Dylan, ma poi tornano alle loro consuete abitudini. Ho parlato con alcuni componenti delle più conosciute tribute bands italiane e mi hanno detto che una delle ragioni che li hanno convinti a smettere di suonare solo Dylan è che gli ingaggi nei locali che fanno musica live erano scarsissimi  e difficili. Se si fa un tributo ai Nomadi, a Battisti, ai Beatles o ad artisti più a portata di mano in quanto a comprensione si riesce a suonare con una certa continuità, anche se i compensi del giorno d'oggi sono veramente ridicoli e molti musicisti suonavano per pura passione ed amore per la musica, rimettendoci spesso di tasca loro. Purtroppo Dylan, nel nostro paese, è come se fosse un cantante di nicchia, le sue canzoni (a parte l'eterna Blowin' in the wind) sono poco conosciute e dure da masticare, pensa che c'è gente che crede ancora che Knockin' On Heaven's Door sia una canzone dei Guns And Roses......:o(((((!!!!! Oggi non sono più in grado di metterti in contatto con nessuno e questo mi rattrista, ma il nostro bel paese è anche un paese difficilissimo e le canzoni di Dylan sono altrettanto difficili da "vendere", al contrario di quelle di altri artisti più nostrani o popolari! Questo non vuol dire che devi desistere dal tuo intento, ma tieni presente che Dylan è molto difficile da cantare ed interpretare con una certa credibilità, e questo è sempre stato e sarà sempre un grosso ostacolo, ma così stanno le cose. Ti auguro di incontrare musicisti che amino Dylan e siano disposti a suonare le sue canzoni! Un sincero augurio, alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

 

 
Martedì 15 Marzo 2022

San Antonio, Texas - Majestic Theatre - March 13, 2022

     

1. Watching The River Flow (Bob on piano)
2. Most Likely You Go Your Way (and I'll Go Mine) (Bob on piano)
3. I Contain Multitudes (Bob on piano)
4. False Prophet (Bob on piano)
5. When I Paint My Masterpiece (Bob on piano and harp)
6. Black Rider (Bob on piano)
7. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on piano)
8. My Own Version of You (Bob on piano)
9. Crossing The Rubicon (Bob on piano)
10. To Be Alone With You (Bob on piano)
11. Key West (Philosopher Pirate) (Bob on piano)
12. Gotta Serve Somebody (Bob on piano)
13. I've Made Up My Mind To Give Myself To You (Bob on piano)
14. Melancholy Mood (Bob on piano)
15. Mother of Muses (Bob on piano)
16. Goodbye Jimmy Reed (Bob on piano)
-- Band introductions
17. Every Grain of Sand (Bob on piano)

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Talkin' 11959 - catestef

Oggetto: Nuovo libro di Bob Dylan

Ho letto che il nuovo libro scritto da Dylan dopo Chronicles vol.1, sarà disponibile in versione inglese dal mese di novembre.
Spero, ma ne dubito, che venga messa in circolazione contemporaneamente anche la versione in italiano senza dover aspettare ulteriore tempo.
Una domanda mi frulla nella testa....sarà anche questa volta A. Carrera il traduttore? Senza nulla togliere agli altri, me lo auguro.
Stefano C.

Per il momento non è dato sapere niente di più, ma spero anch'io che se uscirà l'edizione italiana sia curata dal Prof. Carrera, restiamo dunque in attesa, alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

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Irving, Texas – Toyota Music Factory - March 10, 2022

di Mary Connell

Che notte! La voce di Bob era forte e chiara; la scaletta era esattamente la stessa di Lubbock, e lui e la band erano al top della forma. Sorprendentemente, Bob è uscito da dietro il pianoforte per salutarci sei o sette volte! Non una parola per il pubblico, o sulla città, in contrasto con la sua tendenza in questo tour.
Mi è sembrato che fosse un po' freddo e scostante, non così caloroso e sorridente come è stato ultimamente. Una possibilità, se era così, era che non sentiva l'amore del pubblico. Essendo della zona, sento la necessità di scusarmi con Bob e la band per i tanti disturbatori. Una donna che era in primo piano e al centro del pubblico stava urlando dappertutto, come se insistesse per avere un dialogo personale con Bob. Era così forte che la sicurezza l'ha avvicinata non meno di quattro volte durante il concerto (e ha parlato con lei numerose volte prima che iniziasse). Era in piedi, con le braccia alzate, ballava e chiamava Bob quasi costantemente. Un gruppo di quattro coppie sedeva alla sua sinistra, nella prima fila, al centro, e si sono parlate per tutto lo show.
Le giovani donne non hanno mai guardato il palco se non per un paio di volte ed hanno deciso di alzarsi e ballare (ero direttamente dietro di loro in seconda fila); altrimenti chiacchieravano scioccamente delle loro attività quotidiane. I giovani uomini con loro entravano e uscivano dalla venue, apparentemente comprando o bevendo coca cola o qualcosa del genere, non sembrava che una sola persona di loro avesse un motivo per essere lì. Terzo, il pubblico in generale non era particolarmente reattivo.

Le luci erano accese nel pubblico, tra l'altro, come in altri luoghi, quindi se lo scopo è che Bob veda dove e come sta atterrando la sua musica, posso immaginare che possa essersi sentito un po' sottovalutato.

Laurette, ti ho cercata ma non ti ho vista fuori né prima né dopo.
Le tue recensioni sono state deliziose, lo scorso autunno e questo tour. Io ho "scoperto" Dylan all'inizio del COVID e questa era la prima volta che lo vedevo, e mi hai preparato bene per sapere cosa aspettarmi. Seguendo il tuo esempio, sono arrivata presto, ha trovato gli autobus, mi sono fermata con alcuni fan a chiacchierare e guardarmi in giro se per caso vedevo Bob. Sono entrata presto, ho visto che il mio posto non era eccezionale, il luogo è quasi piatto, quindi i posti sul soppalco non sono abbastanza a livello per dare una buona visuale.
Quando Bob ha ringraziato il pubblico, dopo Jimmy Reed, la gente ha letteralmente iniziato ad uscire: le otto persone di fronte a me giravano intorno e quando Bob ha presentato la band e se ne sono andate all’iniziò di Grain of Sand. Bob, sono così dispiaciuta che siamo così incivili qui. Sei così prezioso ed è stato meraviglioso poter gustare la tua esibizione.

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di Laurette Maillet

Da Lubbock a Irving. Mi alzo presto il 9 marzo e vado al Buddy Holly Center. Apre alle 10:00 e devo fare il check-out alle 11:00. Quindi mi precipito e corro (letteralmente) verso l' hotel Super8. Bel museo con la triste storia della scomparsa di Buddy tragicamente in tenera età. Faccio il check-out e vado alla stazione della Greyhound. L'autobus parte in orario alle 14:50 per raggiungere Dallas alle 22:00. Viaggio piacevole e tranquillo ad eccezzione dell'autista che ha chiamato la polizia per arrestare un passeggero che fumava nel bagno! Cammino per mezz'ora fino al mio ostello della gioventù, l'ostello Deep Ellum, per rendermi conto che sono nella zona "affollata" di Dallas. Eccessivamente rumorosa :(. Non riuscirò a dormire prima delle 4 del mattino quando chiudono i bar e le discoteche. 10 marzo. Mi sveglio, faccio una doccia, bevo un caffè e cammino per le strade circostanti. Le pareti sono ricoperte di dipinti e murales. Faccio centinaia di foto. Entro le 16:00 contatto i miei buoni amici Carol Wilkinson e Joni. Ci incontreremo alla Toyota Music Factory. Prendo il treno della linea arancione ed eccomi qui in un ristorante a mangiare una pizza. Ci divertiamo a stare di nuovo insieme. Carol e Joni sono angeli puri, mi danno da mangiare, mi comprano un biglietto per lo spettacolo e mi offrono un articolo dalle bancarelle del merchandising di Bob Dylan. Non posso non essere troppo grata a quelle anime buone! :) Corki, un buon amico e fan, mi ha scritto che finalmente sarà in grado di raggiungere Irving in tempo per una parte dello spettacolo. Ha guidato fino dall’Arkansas per assistere ad alcuni spettacoli. Alle 20:00 Bob è in un locale che sembra uno stadio, intendo non un Teatro. Il suono è perfetto. Bob è forte e chiaro, sono particolarmente entusiasta di "I’ll be your baby tonight" con qualche "sì" e ride tra i testi. Un po' sarcastico :) Dirà "grazie" due volte e si sposterà 5 volte al centro della scena per una pausa, guardando il pubblico per qualche secondo. Inizierà "When i paint my masterpiece " con una lunga introduzione sull'armonica. Tony sembra sorpreso. Poco prima di "Melancholy mood" si sposta al microfono centrale ma subito torna in sicurezza dietro il pianoforte. Tutte le canzoni vengono interpretate in modo rapido e potente. "Serve somebody” attira qualche fans davanti al palco, ma a livello globale il pubblico è statico. Corki è arrivato alla quinta canzone e mi ha detto più tardi che molte persone hanno lasciato il locale prima della fine :(. La ragazza accanto a me beve costantemente e diventa fastidiosa. Da dove sono seduta ho una buona visuale delle chitarre; Bob Britt e Doug Lancio. Britt suona la ritmica, acustica in "Masterpiece"? e Doug i riff. Charley è potente sui suoi tamburi. Tony chino sul suo contrabbasso. Dopo "Jimmy Reed" mi concentro sulle labbra di Bob per cogliere il suo discorso. Dice semplicemente "grazie amici" e presenta la band. Nessun discorso su JFK?? Una pausa... E via verso il prossimo spettacolo. Aspetto Corki, Carol e Joni. Viaggerò con Corki verso le prossime città; Sugarland e San Antonio. Non vedo l'ora di divertirmi con il mio nuovo amico. Grazie ai miei buoni samaritani Carol Wilkinson e Joni Zornes. Tanto amore e preghiere. Ci vediamo ad Austin.

 

 
Lunedì 14 Marzo 2022

Sugar Land, Texas - Smart Financial Centre - March 11, 2022

  

1. Watching The River Flow (Bob on piano)
2. Most Likely You Go Your Way (and I'll Go Mine) (Bob on piano)
3. I Contain Multitudes (Bob on piano)
4. False Prophet (Bob on piano)
5. When I Paint My Masterpiece (Bob on piano and harp)
6. Black Rider (Bob on piano)
7. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on piano)
8. My Own Version of You (Bob on piano)
9. Crossing The Rubicon (Bob on piano)
10. To Be Alone With You (Bob on piano)
11. Key West (Philosopher Pirate) (Bob on piano)
12. Gotta Serve Somebody (Bob on piano)
13. I've Made Up My Mind To Give Myself To You (Bob on piano)
14. Melancholy Mood (Bob on piano)
15. Mother of Muses (Bob on piano)
16. Goodbye Jimmy Reed (Bob on piano)
-- Band introductions
17. Every Grain of Sand (Bob on piano)

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Lubbock, Texas - Buddy Holly Hall - Helen DeVitt Jones Theater - March 8, 2022

di Susan Phillips

Lubbock, Texas! Se c'è un concerto nel "Rough and Rowdy Tour" di Bob che sarebbe il più magico, dovrebbe essere qui, nel luogo di nascita di Buddy Holly!
Dylan ci ha detto nel suo discorso per il Premio Nobel che ha iniziato vedendo Buddy Holly esibirsi alla Duluth Minnesota Armory. La sua la migliore amica, Louie Kemp, lo ha guardato stupita mentre Buddy Holly fissava gli occhi di quel ragazzo magro, e in quel momento Bob ha saputo cosa voleva fare... e, come dice Bob in "False Prophet", non avere mai una “Vita vissuta senza senso”. Migliorando sempre durante la notte, Bob ha presentato in anteprima un nuovo arrangiamento di “Key West” assolutamente azzeccato! In precedenza lui ha sostituito “Early Roman Kings” con “Crossing The Rubicon". Io, come molti altri Boomers, amiamo quella canzone. La band ha raggiunto un sereno equilibrio tra i versi di Bob, si abbassano e lasciano che la sua voce e le sue parole siano ascoltate, e la sua voce non è mai stata più forte! Lui ha suonato l'armonica solo una volta, ma è uscito da dietro il pianoforte dopo molte canzoni per la gioia assoluta del pubblico.
Ero particolarmente felice pensando che forse Buddy Holly stava guardando il suo protetto da lassù. A proposito, il Buddy Holly Center (museo accanto alla sua grande statu) vale un viaggio a Lubbock. E, per completare il Collegamento Buddy-Bob, per fortuna, l'Armeria Duluth, il palcoscenico storico e l'area concerti dove tutto ebbe inizio sono in fase di restauro, con The North Country Music Exhibit, con gli anni di formazione di Bob Dylan, direttamente su quel palcoscenico storico! Allo stesso tempo, Bill Pagel di boblinks, che possiede la casa natale di Bob a Duluth, MN, e la seconda casa di Bob a Hibbing, MN, sta iniziando a ripristinarle entrambe.
Son partito per San Antonio, ma lungo la strada ho letto che Bob, tra un concerto e l'altro, ha appena annunciato di aver scritto un nuovo libro.
Susan Phillips, Austin, Texas e Minnesota settentrionale

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di Laurette Maillet

7 Marzo, da Albuquerque a Lubbock.
Mi godo una giornata libera. La sera Debbie e Mark mi invitano a cena. Mark è un collezionista di bootleg di Bob Dylan. Entro le 22:15 mi portano alla stazione della Greyhound per il bus delle 23:00 per Lobbuck, una corsa notturna. Quel bus è già in ritardo di 2 ore e 50 viaggiatori devono aspettare un'altra ora. Quando l'autobus parte dalla stazione siamo in ritardo di 3 ore. Il problema è... che ho un collegamento col bus ad Amarillo e ormai sono abbastanza sicura che lo mancherò e sarò bloccata ad Amarillo. (Non in Mobile) con Blues di Memphis di nuovo!
Sono incazzata perché ho preso due biglietti per lo spettacolo di Lubbock. Grazie a Simon e John. Hanno unito i loro sforzi per offrirmi
quei biglietti. Ma il miracolo avviene, il secondo autobus aspetta le 5 persone che arrivano da Dallas per Lubbock. Io sono più che sollevata quando mi siedo accanto a un gentiluomo con un cagnolino e sonnecchio un po’.

8 marzo. Scendo a Lubbock. Cammino per le strade vuote per raggiungere il mio hotel Super8. Incontro un uomo e spontaneamente iniziamo a chiacchierare. Il suo nome è Fred Goldstein e mi ricorda Stanley Goldstein, il cugino di Bob.
Alla fine finiamo per fare colazione insieme all'IHOP. La storia della sua vita è la prima che la sento: era un rapinatore di banche
e ha scontato 10 anni di carcere. È appena stato rilasciato e si è appena trasferito Lubbock. Non ha mai usato la violenza. In effetti lo trovo dolce e intelligente, anche acuto. È anche un tatuatore e il suo corpo è pieno dei suoi tatuaggi :) Gli offro il mio secondo biglietto.

Entro le 18:30 ci incontriamo all'ingresso della Buddy Holly Hall
che è ad un isolato dal mio hotel. Alle 16:30 ho controllato dietro la Hall per vedere gli autobus già parcheggiati lì,
compreso l'autobus Dylan. Non so se Bob fosse dentro (non lo saprà mai:).

Entriamo nella BH Hall. Splendido edificio nuovissimo ed enorme. Sono abbastanza sicura che non sia esaurito. Con Fred non prendiamo i nostri posti in balconata ma troviamo due posti vuoti più vicini al palco.
Lo spettacolo inizia in perfetto orario.
"Whatching the river flows" è totalmente massacrata; lunga introduzione, in particolare Bob al piano, (non troppo dolce con i tasti :( ).
Il microfono non è aperto o Bob è troppo lontano :(.
Il resto delle canzoni va bene, ma Bob sembra avere fretta.
Sto ballando su "Gotta serve", " Melancholy mood", "Jimmy Reed" e il finale "Every grain of sands" e faccio il karaoke. "Nessuno davanti a me, niente dietro." ....

Roger (il nuovo bodyguard di Bob) passa accanto a me. Quindi gli chiedo di Barron lui mi dice che è andato in pensione (a 55 anni circa??). Mi sento triste. Mi manca il "Samurai". Spero sia felice. Ti amo Barron!

Torniamo a Bob sul palco. Dal mio angolo lo vedo seduto sullo sgabello del pianoforte e qualche voltya beve qualcosa. Ha avuto una chiacchierata con Tony e un’ altro con Donnie. Ho pensato che avrebbe cambiato almeno una canzone. No. Mormora rapidamente qualcosa su Buddy Holly(?) prima di presentare la Band.
Parla sempre meno. Ha modificato alcuni testi in alcune canzoni,le luci del pubblico sono accese durante l'intero spettacolo.

Esco rapidamente perché voglio provare a vendere alcune delle mie stampe. Fred mi aiuta e così guadagno qualche dollaro.
Lubbock non è "key west". Nessun paradiso sul focolare. :)
Grandi strade e palazzi e niente persone??? Dove sono i Lubbockisti ??? Ma il Buddy Holly Center e la bellissima Buddy Holly Hall sono nuovi di zecca.
Ho trascorso una giornata fantastica con il mio nuovo amico e una fantastica serata. Grazie a Simon e John per i biglietti.
Certo John, ti dipingerò un capolavoro.
Oggi vedrò di visitare il Buddy Holly Center prima di partire per Dallas.

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di Miles Hanisee

Dylan ha suonato un set pieno di energia nella Hall per le esibizioni del Buddy Holly Center di Lubbock, Texas, ieri sera. Anche la scaletta era standard, coi brani nello stesso ordine che abbiamo visto negli shows passati del tour, la performance prevedeva una versione di Key West che è stata modificata completamente da quella di due sere prima ad Albuquerque. La folla ha risposto ad alta voce alla battuta della canzone che fa riferimento a Buddy Holly, ma gli accordi, il tempo e ritmo della canzone erano completamente diversi. La voce di Bob era chiara per tutta la notte, con un'enfasi più forte rispetto a due sere prima ad Albuquerque, ed era il miglior strumento sul palco. Il batterista di Bob, Charley Drayton, è eccezionale. E Tony Garnier è buono come sempre. Dopo Key West, subito sia Dylan che Garnier si guardarono l'un l'altro per avere un'idea di come suonassero i cambiamenti ed hanno annuito con entusiasmo. Dylan si sta chiaramente divertendo in questo tour, sorridendo spesso, dimostrando ancora una volta di essere il primo tra gli uguali, e veramente l'ultimo dei migliori.

 

 
Sabato 12 Marzo 2022

Talkin' 11958 - miscio.tux

Caro Mr. Tambourine,
ormai è passato un eone da quando Dylan scriveva Masters of War, ma è evidente che c’è ancora chi crede che le guerre possano essere vinte. Con la vita umana che all’Est come all’Ovest vale meno di uno straccio.
Non è difficile vedere in tutti le maschere dei “padroni della guerra”, che considerano il mondo come un giocattolo. Ed i tanti inconfessabili interessi, i calcoli, le prepotenze, i servilismi, l’ipocrisia, l’arroganza e non ultima la stupidità con cui pensano di fare la storia e di trascinarla dalla loro parte. Se non ci fossero le armi nucleari, la terza guerra mondiale sarebbe già scoppiata, una constatazione desolante. Ci dicono che viviamo in democrazie mature, ma quello che vediamo è un controllo dell’informazione sistematico, e non sbagliava Eschilo a dire che la verità è la prima vittima della guerra.
Ancora una volta tutti tentano di trarre vantaggi geopolitici dal sangue della gente comune, quella che di sicuro le guerre non le vince mai. Quella che (come direbbe De Gregori) nelle colline non ci piazza i mortai, ma cerca i funghi “per farci il sugo quando viene Natale”. Sono giorni di una tristezza infinita, o forse è solo la mia ingenuità che pensava potesse essere diversamente. Chissà se arriverà mai un giorno in cui potremo dire all' unìsono, come Bob: “Senor, Senor, stacchiamo quei cav i/ rovesciamo quei tavoli / questo posto per me non ha più senso / Mi dici cosa stiamo aspettando, Senor?“.
ciao, Miscio.

Caro Miscio, la tua lettera mi ha commosso, inorgoglito e rattristato, soprattutto rattristato perchè anch’io sto facendo le tue stesse considerazioni. Probabilmente ne tu ne io riusciremo mai a vedere un mondo nel quale regni la pace assoluta e la guerra sia un lontano e bandito ricordo. Non riesco più a guardare i Telegiornali che fanno a gara a mostrare bambini che tremano e piangono di paura per le bombe ed i missili, bambini che niente di male hanno fatto, ma che il buon Putin ordina di bombardare le loro case ed i loro ospedali senza alcuna pietà. Il dittatore russo cosa potrebbe volere che già non ha? Purtroppo l’elenco dei dittatori criminali è lungo, ti faccio solo alcuni nomi per rendere l’idea e non annoiare troppo con uno sterile, inutile e triste elenco:
Pol Pot, delirio rosso sangue, leader della rivoluzione cambogiana, è quasi il dittatore sanguinario per antonomasia.
Attila, re degli Unni, devastatore e massacratore per antonomasia, milioni di morti attribuitigli, fermato da Ezio e dalla sua coalizione di romani, Germani e Goti nella decisiva battaglia dei Campi Catalaunici.
Leopoldo del Belgio, l'inferno in Africa, in tanti ignorano che Leopoldo II re del Belgio di diritto appartiene a questa lista. Egli è l’emblema della crudeltà del colonialismo europeo ben rappresentato in un romanzo epocale come Cuore di Tenebra (da cui è tratto Apocalypse Now). Il Belgio, grazie allo sfruttamento estensivo della sua unica colonia, il Congo oggi Zaire, riuscì a diventare la sesta potenza economica del mondo, all’inizio dello scorso secolo. Leopoldo schiavizzò la sua colonia, la sfruttò economicamente sia per le risorse minerarie che per quelle biologiche, arrivando a far morire milioni di congolesi.
Josef Stalin, inutili ulteriori commenti.
Mao Zedong, lo stesso che per Stalin, probabilmente ha dalla sua il maggior numero di vittime, si stima intorno ai 50 milioni.
Adolf Hitler con le sue follie e genocidi razziali.
Gaio Giulio Cesare Germanico, passato alla storia con il nome di "Caligola", la malvagità fatta legge.
Ivan il Terribile, Zar di tutte le Russie, usava la tortura come arma politica.
Pinochet, Amin Dada, Bokassa, Karadžić, il massacratore di Srebrenica nel Luglio 1995, Slobodan Milošević, Nicolae Ceaușescu, Saddam Hussein, François Duvalier alias “Papa Doc”, e qui mi fermo perchè ce n’è abbastanza per rabbrividire.
Mi chiedo cosa ci possa essere nel cuore e nella mente di un uomo che fa massacrare persone innocenti senza dimostare il minimo turbamento, probabilmente quella parte del cervello umano che la scienza ancora non è riuscita a conoscere. Non voglio dilungarmi su questo argomento perchè mi fa davvero male, anche se nessuno di noi è cieco e la realtà l’abbiamo davanti agli occhi ogni secondo, mentre scrivo queste parole ci sono donne e bambini che stan morendo, e nessuno, ripeto NESSUNO, fa niente per fermare queste atrocità.
Già nell’ormai lontano 1965 arrivò al primo posto delle classifiche americane la canzone “Eve of distruction”, cantata da Barry McGuire. Le parole, che riporto di seguito, potrebbero essere state scritte questa mattina:
“Il mondo dell’est sta esplodendo
la violenza dilaga, i proiettili caricati
tu sei abbastanza grande per uccidere ma non per votare
non credi nella guerra ma cos’è quel fucile che porti?
Anche sul fiume Giordano galleggiano dei corpi

Ma dimmi un’altra volta ancora ed ancora amico mio
Ah, tu non credi che siamo alla vigilia della distruzione?

Non capisci quello che sto cercando di dire
non provi le stesse paure che io sto provando oggi?
Se il bottone sarà premuto non ci sarà scampo
non si salverà nessuno, il mondo diverrà un sepolcro

Mi si gela il sangue nelle vene, come se fosse coagulato
Son seduto qui riflettere
non posso ribellarmi, la realtà, è noto, non ha regole
un pugno di senatori non approva le leggi
e le marce di protesta non servono a niente
quando il rispetto per gli esseri umani non esiste più
tutto questo pazzo mondo è solo frustrante

Pensare che tutto l’odio sia tutto nella Cina rossa
e poi trovarlo qui attorno a Selma, Alabama
tu potrai anche andartene per qualche giorno lontano
ma quando ritornerai troverai sempre lo stesso vecchio posto
i colpi dei tamburi, l’orgoglio e la sciagura
puoi seppellire i tuoi morti ma non mostrare traccia di odio
per i tuoi vicini della porta accanto
non dimenticare di dire grazie

E dimmi, ancora ed ancora un’altra volta amico mio,
tu non credi che siamo alla vigilia della distruzione?
no, tu non ci credi”.

Caro Miscio, e con troppa tristezza nel cuore che chiudo questa mail col proposito di non tornare più sull’argomento. Forse l’Inferno esiste davvero e sta aspettando gli odierni “Masters Of War” per saldare loro il conto con la dantesca legge del contrappasso!
Alla prossima. Mr.Tambourine, :o)


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Irving, Texas - Toyota Music Factory - March 10, 2022

   

1. Watching The River Flow (Bob on piano) (Bob on piano)
2. Most Likely You Go Your Way (and I'll Go Mine) (Bob on piano)
3. I Contain Multitudes (Bob on piano)
4. False Prophet (Bob on piano)
5. When I Paint My Masterpiece (Bob on piano and harp)
6. Black Rider (Bob on piano)
7. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on piano)
8. My Own Version of You (Bob on piano)
9. Crossing The Rubicon (Bob on piano)
10. To Be Alone With You (Bob on piano)
11. Key West (Philosopher Pirate) (Bob on piano)
12. Gotta Serve Somebody (Bob on piano)
13. I've Made Up My Mind To Give Myself To You
14. Melancholy Mood (Bob on piano)
15. Mother of Muses (Bob on piano)
16. Goodbye Jimmy Reed (Bob on piano)
-- Band introductions
17. Every Grain of Sand (Bob on piano)

 

 
Venerdì 11 Marzo 2022

Albuquerque, New Mexico - Kiva Auditorium - March 6, 2022

di Roland Pabst

Stasera c'è stato un altro grande concerto nel mio stato natale, il New Mexico. L’ha fatto ancora più speciale. Ormai conosciamo la scaletta, ma questo non importa. Sono finiti i tempi quando andavo a vedere Dylan per tre sere di seguito e Lui cantava 69 canzoni e nelle 69 ce n'erano 48 diverse. Ora sentiamo sempre le stesse canzoni, ma i concerti hanno un suono e un feeling distintoi. Dylan è un crooner. La sua voce è eccellente e possiamo capire tutte le parole. Il pubblico è silenzioso mentre suona, canta e sta in piedi, ma c’è una ovazione alla fine di quasi ogni canzone. Stasera si è divertito e non ha avuto problemi con le note più alte. C’era una donna nella prima fila che ballava durante molte canzoni e Dylan la guardava spesso e sorrideva molto. Alcune volte, ha detto grazie e il pubblico ha adorato sentirlo dire qualche parola. Durante la presentazione della band ha parlato dei serpenti in New Mexico ridendo. Alla fine del concerto, fuori dal Kiva Auditorium, ho finalmente incontrato Laurette per la prima volta. Per molti anni ho letto le sue recensioni. Era sempre interessante leggere quello che scriveva. Mi chiedo cosa scriverà stasera. “Piacere di averti visto Laurette e buona fortuna per i tuoi viaggi. Continua a scrivere, la gente ti legge :) "
Mentre scrivo la mia breve recensione, chiudo la mia grande serata di Dylan con un bicchiere di Heaven's Door.
Roland Pabst.

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di Laurette Maillet

Da Tucson ad Albuquerque il 6 marzo. La sera del 5 marzo è un giorno libero per Bob e la sua band.
La mia amica Joan e tre amici mi invitano a uno "spettacolo dal vivo" di musica blues. Ci divertiamo. Entro le 20:30 Joan mi accompagna alla stazione degli autobus Greyhound per il mio viaggio ad Albuquerque. Primo autobus per El Paso, un cambio nel cuore della notte poi un autobus per Albuquerque. Difficile dormire in quegli autobus. mi sono assopita per circa 4 ore.
6 marzo. È un nuovo mattino. 7:50, cammino per le strade di Albuquerque. E’ domenica mattina, tutte le strade sono vuote. Faccio foto ai murales, qua e là. Il mio host CS Adam mi sta aspettando. La mia stanza è pronta con una tavoletta di cioccolato sul cuscino! :)
Scatto subito le foto delle foto alle pareti; due Renoir, un Georgia O'Keeffe, Native American Art (forse Navajo?). Adam mi spiega i due Renoir, edizione limitata di stampe speciali. Lui ne ha 20 di ciascuna che è disposto a venderle. Prometto di aiutarlo.
Una fan (Nancy) mi ha scritto che l'ingresso all' Albuquerque Art Museum è gratuito fino alle 13:00. Quindi faccio una doccia veloce, e percorro i 20 minuti fino al museo, lo visito, poi la città vecchia di Albuquerque, bevo un bicchiere di latte ed entro in ogni singolo negozio e galleria. Alle 16 sono esausta ma è ora di incontrare di nuovo Adam e pranzare tardi (o cenare presto) e camminare verso il Kiva Auditorium. Adam è disposto a unirsi a me nella mia folle ricerca di due biglietti. Uno ciascuno.
18:30. Metto fuori il mio cartello e presento le copie dei miei dipinti.
Assolutamente nessuna molestia da parte della security :). Una signora ha 2 biglietti extra ma chiede 60$ ciascuno.
Ne vende uno e torna da noi. Adam compra il secondo per 20$. Non è così facile per il mio biglietto :(. Presento le mie opere ad un uomo di passaggio quando mi rendo conto che è... Tony Garnier. Ops!
Entro le 19:45 sono un po' disperata quando un giovane dolce viene da me e mi dice "Hai bisogno di un biglietto?" "Sì, quanto?"
"Niente , devi venire con me, il biglietto è sul mio telefono". Certo. Si parte. Il posto è nella fila del pavimento, posti 1 e 2. Chiacchiero con il mio buon samaritano e gli regalo una delle mie stampe (la Rolling Tunder Revue) e una signora dietro di noi sembra essere interessata. Le spiego la mia situazione e lei dà 15$ per la stampa di "Bob con gli occhi azzurri".

20:00 inizia lo spettacolo. Il suono è un po' forte ma per me va bene.
Ovviamente la scaletta sarà la stessa. Nessun karaoke davanti a me. Per karaoke intendo che muovo le labbra seguendo le labbra di Bob.
Dopo "Melancholy Mood" c'è uno scambio tra Bob e Doug. Doug lascia cadere la chitarra e scompare per pochi secondi e prende un'altra chitarra. L'altra sera, a Tucson, era Bob Britt ad essere ripreso da Bob.
Stasera la chiacchierata riguarda i "serpenti tori". Bob fa una buona risatae con Tony prima di presentare la band.
Poi la finale "Every grain of sand". Stesso spettacolo con meno confusione nei testi di quello di Tucson. Bob decisamente dietro al pianoforte.
Armonica in "Masterpiece" e "I’ll be your baby tonight".
Il clou è sempre "Gotta serve somebody".
Grandi "Black rider" e "Jimmy Reed". Dolce "Melancholy Mood" (un po' corta?).
Saluto il mio dolce buon samaritano. Aspetto Adam fuori. A Nancy che passa regalo un mio dipinto. Un fan svizzero mi conosce atrraverso le mie recensioni su Boblink. Gli do uno dei miei lavori e lui mi da 20$. Molte grazie.
Sembra che Adam se ne sia andato prima della fine e sia andatao a casa...tutto da solo :(. Fortunatamente altri due fans mi danno un passaggio e io do loro la mia ultima stampa. Tutto sommato una piacevole giornata.
Speriamo che Bob risolva i suoi problemi con i chitarristi e inizi ad essere sempre più....social??? :) Venire al centro palco?
Ti amiamo Bobby. Siate felici!

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La copertina del nuovo libro di Bob Dylan

I cantanti Little Richard, Alis Lesley ed Eddie Cochran al loro arrivo all' aeroporto di Sydney il 28 Settembre 1957.

 

 
Giovedì 10 Marzo 2022

Lubbock, Texas - Buddy Holly Hall - Helen DeVitt Jones Theater - March 8, 2022

   

1. Watching The River Flow
2. Most Likely You Go Your Way (and I'll Go Mine)
3. I Contain Multitudes
4. False Prophet
5. When I Paint My Masterpiece
6. Black Rider
7. I'll Be Your Baby Tonight
8. My Own Version of You
9. Crossing The Rubicon
10. To Be Alone With You
11. Key West (Philosopher Pirate)
12. Gotta Serve Somebody
13. I've Made Up My Mind To Give Myself To You
14. Melancholy Mood
15. Mother of Muses
16. Goodbye Jimmy Reed
-- Band introductions
17. Every Grain of Sand

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Bob Dylan ha scritto un nuovo libro                                                                        clicca qui

"The Philosophy of Modern Song" è il nuovo libro di Bob Dylan                          clicca qui

L'arte del songwriting spiegata da Dylan in un nuovo libro                                   clicca qui

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Mercoledì 9 Marzo 2022

Talkin' 11957 - corrado.bau65

Oggetto: Voca Dylan tour 2022

Salve, ascolto Dylan da più di quarant'anni ormai e ho assistito anche a una trentina di suoi concerti nel nord Italia. Ascoltando in internet qualche spezzone dei suoi recenti spettacoli americani sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla sua voce che ho veramente trovato forte e chiara come non ricordavo da tempo immemore.
Vorrei un parere su questo dalle tante persone abili e capaci che scrivono su questo blog che seguo sempre con vero piacere per le tante considerazioni intelligenti su Bob che ho letto negli anni.
Tornando alla voce, non penso sia sufficiente la lunga sosta forzata del N.E.T dovuta al covid per spiegare tutto. Mi affascina pensare che Dylan ci abbia anche un po' giocato con la sua voce, per ragioni imperscrutabili (del resto parliamo di Bob, no?) e che ora, almeno per questo tour, abbia deciso di dimostrare che la sua voce c'è ancora di sicuro.
Un sentito grazie a tutti per la dedizione, passione e cultura che mettete in ciò che fate.
Corrado.

Caro Corrado, a volte penso anch'io che Dylan giochi a cambiare il timbro della sua voce, non è la prima volta che fa questo giochetto, ricordi "Self Portrait" dove si divertì a fare la voce stile "Elvis"? Certtamente la sua voce è migliorata, e se non ricordo male, qualche anno fa, durante una pausa del tour, si sottopose ad un trattamento per le corde vocali, o forse ha smesso di fumare, chi lo sà, comunque la sua voce era migliore alla ripresa del tour. Se qualcuno vorrà fare un commento sulla voce di Bob lo publicherò di certo, stay tuned! Grazie per le belle parole, alla prossima, mr.Tambourine, :o)

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Tucson, Arizona - Tucson Music Hall - March 4, 2022

di Laurette Maillet

Da Phoenix a Tucson il 4 marzo. Mi alzo presto, saluto Luna il cane e raggiungo la stazione della Greyhound. Il viaggio a Tucson è breve, due ore. Io ho l'indirizzo del mio host CS e so che è un po' lontano. Comunque comincio a camminare per due ore e... sono quasi arrivata quando vedo un signore in attesa di un autobus. Chiedo quanto costa la tariffa. Dice NIENTE! MERDA! Bene! Ho fatto una bella passeggiata. Ho visto un Buddha in un giardino e gli ho chiesto di benedirmi. La mia casa host CS è bellissima. Tutto è Arte; giardino di fiori e piante, sculture, ceramiche e... galline. Faccio una doccia, lavo i miei vestiti e mi rilasso. Prenderò un autobus GRATUITO intorno alle 17:30. Nessun motivo per girare attorno agli autobus Band/Dylan. Bob è chiuso lì dentro! :( . L'Arizona music Hall si trova su una grande proprietà. Prendo il mio cartello: "Ho bisogno di un biglietto". Immediatamente si avvicina un uomo della sicurezza, "Perché non compri il biglietto al botteghino?". "Voglio un buon posto e magari qualcuno ha un biglietto in più". "Ok. Ma chiederò al mio capo se va bene". 30 minuti di pace ed ecco che arriva di nuovo. "Il mio capo dice che non puoi mercanteggiare su questa proprietà privata. Devi sloggiare". Bene. Mi allontano dall'ingresso principale. Eccolo, di nuovo. "Sei ancora nella proprietà privata". Vado, lontano, vicino al parcheggio. Eccolo di nuovo. finalmente credo devo arrendermi. Nessuna possibilità stasera. Mentre cammino verso la stazione degli autobus, mi rendo conto che dall'altra parte della strada c'è un altro parcheggio. Rimango lì 5 minuti quando arriva un signore con un berretto si avvicina a me. "Ho un biglietto in più. Sono 500$ in prima fila al centro" "Non posso permettermelo. Sono un artista" Lui si allontana e io mormoro tristemente "il sedile sarà vuoto". Scusa Bob! 10 minuti dopo, ecco che il tizio col berretto ritorna. Facciamo una piccola chiacchierata. Vuole assicurarsi che io sia una fan :) Credo di esserlo :) :) Alla fine dice "vieni con me". Woah! Ci spostiamo al centro della prima fila! Merda! Nessuna security per bloccare la vista. La posizione è perfetta. Sono proprio davanti al microfono centrale. Sperando che Bob suoni in piedi stasera. Spengo il cellulare. Non voglio essere cacciata. Lo spettacolo inizia. Fantastico. La faccia di Bob è chiara da questa posizione. Bianco come un fantasma ma dall'aspetto magro. I suoi occhi sono un po' gonfi. Conosco la scaletta a memoria, quindi farò il karaoke. :) Bob DEVE guardare nella mia direzione ma non so quanto sia capace da vedere.:) Non importa, io, posso vederlo.
"Watching the river flow" è confusa. Ha mischiato i suoi fogli con i testi e non riesce a trovare quello giusto. La band deve colmare il vuoto. Tony è calmo e Bob Britt divertito. Se ricordo bene ha avuto lo stesso problema per "To be alone with you". Ha dimenticato il testo? "Ill’ be your baby tonight" mi commuove molto perché ho la sensazione che stia guardandomi dritto negli occhi. Un po' di narcisismo da parte mia :) :) :) Introdurrà quelle 2 canzoni e "Masterpiece" con l'armonica. Sì! armonica! E per 3 volte si sposta dal pianoforte al centro del palco, proprio davanti di me. Mi alzo in piedi 3 volte e applaudo con rispetto. Posso vedere i suoi occhi azzurri! Per 3 volte afferrerà il microfono centrale apparentemente disposto a cantare ma non riesce a staccare il microfono dall’asta e quindi si arrende. Peccato! Anche se ha avuto problemi con i testi delle vecchie canzoni, lo vedo fare "Key west" e "Mother of muses" senza battere ciglio. Lui le conosce a memoria quelle canzoni! E apprezzo "Mother of muses" per la prima volta :) Ha mormorato qualcosa prima di presentare la band, ma non ho potuto capire. Ho fatto il karaoke su "Every grain of sand" e anche qui ne ha dimenticato alcune parole??? Si sposta al centro, proprio di fronte a me. Nessun sorriso, niente inchini! Ciao ciao Bobby. Ci vediamo ad Albuquerque. Grazie Kevin per la tua generosità e gentilezza. Sicuro! Dipingerò un capolavoro per te!

 

 
Martedì 8 Marzo 2022

Albuquerque, New Mexico - Kiva Auditorium - March 6, 2022

   

1. Watching The River Flow (Bob on piano)
2. Most Likely You Go Your Way (and I'll Go Mine) (Bob on piano)
3. I Contain Multitudes (Bob on piano)
4. False Prophet (Bob on piano)
5. When I Paint My Masterpiece (Bob on piano)
6. Black Rider (Bob on piano)
7. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on piano)
8. My Own Version of You (Bob on piano)
9. Crossing The Rubicon (Bob on piano)
10. To Be Alone With You (Bob on piano)
11. Key West (Philosopher Pirate) (Bob on piano)
12. Gotta Serve Somebody (Bob on piano)
13. I've Made Up My Mind To Give Myself To You (Bob on piano)
14. Melancholy Mood (Bob on piano)
15. Mother of Muses (Bob on piano)
16. Goodbye Jimmy Reed (Bob on piano)
-- Band introductions
17. Every Grain of Sand (Bob on piano)

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Tucson, Arizona - Tucson Music Hall - March 4, 2022

di Nick Miller

Il mio viaggio per vedere Bob nel 2022 inizia nella piovosa Sydney, in Australia, ad inizio marzo. Vedere Bob a Tucson è stato uno degli elementi della lista dei miei desideri avendo vissuto a Tucson dal 1999 al 2000 e ricordando il mio primo concerto di Bob nel fango allo Sydney Showgrounds nel 1978. È strano volare di nuovo e dopo una notte a Los Angeles arrivo a Tucson col sole. Ho qualche giorno per acclimatarmi, stare con gli amici - e poi arriva il giorno! Vado al Bob Dylan Fan Club intorno alle 17:00 e presto incontreremo Caroline, Erika e altri per un'ora conviviale o giù di lì. Arrivo alla Tucson Music Hall poco prima delle 19:00 - l'ingresso va bene e mi incontro con gli amici appena conosciuti! Sono nella fila M con una buona visuale e persone divertenti intorno a me. Lo spettacolo inizia puntuale alle 20:00 e dopo alcuni momenti smorzati il suono è fantastico. L'illuminazione è semplice ma sorprendente. Complimenti a tutti quelli dietro le quinte e al luogo che rende lo spettacolo così piacevole. La scaletta è come quella di Phoenix la sera prima, quindi nove canzoni da Rough and Rowdy Ways e altri otto dall'ampio catalogo di Bob.
Le standing ovations avvengono dopo ogni canzone. La band è tutta su una stessa linea. Bob sta al pianoforte per gran parte della notte con i due chitarristi nelle vicinanze. La voce di Bob è in ottima forma così come la sua armonica. I miei preferiti - anche se l'intero concerto è stato fantastico - erano per Rough e Rowdy Ways “Key West” e per le altre canzoni “Gotta Serve Somebody”. Alle 21:40 il concerto si conclude con Bob e la band - tutti vestiti di nero – al fronte palco. La sensazione prevalente per me e per il pubblico rispettoso è di assoluta assoluta gioia. Saluto appena uscito i nuovi amici e poi ritorno alla realtà. Ne è valsa la pena fare il viaggio per questo spettaco! Non abbiate il coraggio di perderlo!

 

 
Lunedì 7 Marzo 2022

Phoenix, Arizona - Arizona Federal Theatre - March 3, 2022

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di Ron Alcorn

Phoenix è stato il primo spettacolo del nuovo tour e so che molti fan sono curiosi, quindi ecco le mie osservazioni. Prima di tutto, io sono prevenuto. Bob Dylan non può sbagliare, quindi fai attenzione. Vengo da Denver, con la mia compagna Mary Catherine ed abbiamo programmato il viaggio a Phoenix solo per vedere Bob di nuovo. E sono qui per dirvi che è stato uno spettacolo bellissimo e perfetto in un pienissimo Arizona Federal Theatre. Sono stato a 40 o 50 concerti di Bob, ed ero un suo fan fin dal lontano 1963. Allora abitavo a Liberty, Missouri, e pensavo di essere uno dei pochi fra gli illuminati, ma ovviamente ero un ingenuo. La scaletta era la stessa dell'ultimo tour, ad eccezione di Crossing the Rubicon, che è, come ho letto su Rolling Stone, un inserimento forse per la nuova Guerra in corso. Indossavo una nuova maglietta di Blonde on Blonde, e ho ricevuto un sacco di attenzioni inaspettate - pollice in su, sorrisi, cenni col capo. Al termine del concerto un compagno di viaggio (noi erano quasi tutti compagni di viaggio) si è avvicinato e mi ha detto: "Beh, il primo è andato! E’ molto probabile che tu vada per la tua strada e io andrò per la mia. Mary Catherine ed io siamo stati a molti recenti concerti di Dylan un paio di anni fa, dopo uno spettacolo di basso profilo piuttosto poco entusiasmante, le ho detto, “Sai, è tutto più o meno lo stesso e penso che potremmo saltarne un paio”. Lei era d'accordo. Ma questa volta abbiamo pensato, Bob ha 80 anni, non sarà vivo per sempre, quindi andiamo. La folla era incredibile. C’erano così tanti giovani, tanti nonni con i loro nipoti. Negli ultimi vent'anni non ho mai visto tanti giovani nella folla a un concerto di Dylan. Abbiamo preso due bottiglie di Heaven's Door Bourbon ad un prezzo esorbitante e abbiamo preso i nostri posti nella fila 19. Bob era MAGNIFICO. La sua la voce era forte e chiara e lui canticchiava. Il suo pianoforte è stato alzato nel mix e ha suonato le tastiere , certo che Jerry Lee e Fats sarebbero stati orgogliosi di lui. Be', Jerry Lee potrebbe essere ancora orgoglioso perché si rifiuta di morire, ho pensato. Le canzoni più vecchie suonavano magnificamente, rifatte in un rock n' roll/boogie woogie stile blues rotolante con un ottimo fraseggio: Ho detto a Mary Catherine: "Ha 80 anni, ma penso che sia ancora al top". Ciò si applicherebbe a molte delle sue canzoni. Ha fatto tutte quelle da Rough n' Rowdy Ways intensamente e meravigliosamente. A volte ho riso con lacrime di gioia nel vedere quanto fosse così fottutamente eccezionale e così fottutamente imprevedibile. Era trascendentale. When i pain my masterpiece, Every Grain Of Sand, nessuno canta Dylan come Dylan. In realtà non lo abbiamo visto molto. È stato dietro quel grande pianoforte verticale con la brutta facciata di fronte a noi, e la maggior parte il tempo che era in piedi lo vedevamo dalle spalle in su. Il suo viso sembrava quasi nero con l'illuminazione del pavimento. Poi si è seduto al pianoforte e abbiamo potuto vedere solo la sua testa. A un certo punto si è alzato e si è avvicinato al microfono, e la folla è impazzita, ma ha detto un paio di parole alla band. A proposito, erano tutti in nero, e con l'illuminazione bianca del pavimento e quella faccia nera di Bob era surreale. All'inizio ha detto un paio di "grazie" e verso la fine dello spettacolo ha detto qualcosa del genere: "È passato un po' di tempo da quando siamo stati a Phoenix. Alice Cooper vive ancora qui? Stevie Nicks? Che mi dite di Barry Goldwater, il mio uomo Barry". E poco dopo: "Sapete, la piscina preferita di Marilyn Monroe era al qui Biltmore. Abbiamo tutti nuotato lì oggi". Alla fine ha presentato la sua band e finalmente è uscito da dietro il pianoforte sotto i riflettori mentre la folla si alzava in piedi per applaudire. Poi, proprio così, se n'è andato. Guardando Bob Dylan adesso sarebbe come guardare Picasso dipingere nei suoi anni '80. Almeno questo è ciò penso.
Ron Alcorn

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di Laurette Maillet

Dall'ultimo tour dell'autunno 2021 ero a casa chiedendomi dove potevo andare a fare volontariato. Non è facile con il COVID che continua a disturbare qualsiasi movimento pubblico. Così fui sollevata e non tanto sorpresa di sapere del nuovo tour di Bob Dylan. E come immaginavo, sarà nel sud-ovest degli Stati Uniti da costa a costa orientale. Niente California, niente Florida. Quindi mi preparo; stampo la mappa e faccio una ricerca sul trasporti della Greyhound. Quasi tutti gli spettacoli sono raggiungibili in autobus.
Freddo! Prenoto due voli; Parigi-New York JFK poi JFK - Phoenix. Poi inizia l'ansia. Ho bisogno di un test COVID negativo per entrare negli Stati Uniti. Quindi mi isolo per le prossime settimane, nessun incontro in mezzo alla folla. Prendo solo in prestito dei libri dalla biblioteca pubblica e... leggo. Finalmente il D-Day, il primo di marzo il test è... NEGATIVO. L'unica volta che puoi dire che negativo è buono :)
Dopo 17 ore di viaggio e 7 ore di cambio orario, sono a Phoenix. Il mio host CS (Couchsurfing) è fantastico. Passo il 2 marzo semplicemente rilassandomi per rimettermi in forma. Giorno D per Dylan. Prendo la metro per la sede nel primo pomeriggio, curioso di vedere se Charlie è tornato nella Band. Tranne me due altri giovani fans non c'è in giro nessuno. I musicisti sull'autobus arrivano alle 16:30. Niente Charlie, ma il resto della Band in uscita uno per uno; Charley Drayton, Tony Garnier, Bob Britt, Donnie Herron e Doug Landon. Faranno il sound check senza Bob. Il suo autobus personale arriverà intorno alle 17:30. Anche se noi aspettiamo mezz'ora nessuno uscirà tranne... l'autista dell'autobus :) Il biglietto mi è già stato assicurato, grazie a due bravi samaritani; "anonimo" e Stacy Deane. Hanno lavorato sodo per fornirmi un ingresso per quel primo spettacolo. Tanto amore e un abbraccio a entrambi. Sto entrando nel teatro federale dell'Arizona alle 19:00 per essere certa che la mia vaccinazione COVID è valida (quella europea). Entro alle 19:15, mi siedo in fondo alla balconata. Vista buona del palcoscenico. L'assetto è cambiato. Luci bianche vengono da sotto i piedi, avvolgendo i volti dei musicisti nel buio. Stesso pianoforte, stessa posizione. Due microfoni al centro della scena. Entro le 20:00 e pochi minuti, la musica classica introduttiva è a tutto volume. Le luci all'interno del locale non sono completamente spente. Circa un sesto dei posti sono ancora vuoti, anche davanti. Alcuni avventori arriveranno anche durante la quinta canzone. Vergognatevi! I musicisti prendono la loro posizione. Non so perché Doug è dietro a Bob e il suo pianoforte!? Tutti sono vestiti di nero compreso Bob. Iniziano una lunga introduzione di....
1)"watching the river flow".
2) "Most likely you go your way and I'll go mine"
3)"I contain multitudes"
4)"False prophet"
E con mia sorpresa Bob non è al centro della scena. Lui fa pochi passi verso Tony ma poi si ferma a destra del piano.
5)"When I paint my masterpiece" per me ah!ah!
6)"Black rider"
7)"I'll be your baby tonight"
8)"My own version of you"
Mi preoparo per "Early Romans kings" mat... sorpresa.
9) E' "Crossing the Rubicon". Sicuramente una grande sorpresa visto che ero stufa di quei Roman Kings che nessuno ha mai capito chi fossero! Forse una band di quartiere?:)
10)"To be alone with you" ...solo per un'ora???:)
11)"Key west" senza la fisarmonica di Donnie. Un po' piatta.
12)" Gotta serve somebody" E il pubblico finalmente si sveglia. Nella parte anteriore sinistra le file sono alzate e ballano. L'ovazione è assordante.
13)"I've made up my mind to give myself to you"
14)"Melancholy mood"
15)"Mother of muses" La peggiore di tutte, mentre cerca di andare nelle note alte ha steccato La sua voce si è incrinata.
16)"Goodbye Jimmy Reed", qualche reazione dai fans in prima fila. Bob ancora dietro al pianoforte dice: "Grazie (per la terza volta). È passato un po' di tempo da quando siamo stati a Phoenix. Alice Cooper vive ancora qui? Stevie Nicks? Che dite di Barry Goldwater? Il mio uomo, Barry. Sapete che la piscina preferita da Marylin Monroe era all'Hotel Biltmore. Noi, uh -, abbiamo nuotato tutti lì oggi!" E presenta la band.
"Alla batteria Charley Drayton. Alla chitarra Bob Britt, all'altra chitarra Doug Landon, alla steel guitar Donnie Herron, al basso Tony Garnier".
17)"Every grain of sand", poi finalmente al centro del palco per l'ultimo arrivederci. Pochi secondi di posa statica e sono spariti! Stessa scaletta dell'ultimo Tour tranne "Crossing the Rubicon". Stessa band. Stessi pantaloni (troppo grandi!). Stessi capelli morbidi. Stessa voce:). Ma tutte le canzoni dietro al pianoforte:( Non è il migliore concerto al quale sia mai stata. Ma lui è Bob Dylan, va bene. carne e ossa :) Quindi grazie Bobby. Ci vediamo a Tucson.

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La storia dietro a SELF PORTRAIT                                                                          clicca qui

 

 
Sabato 5 Marzo 2022

Tucson, Arizona - Tucson Music Hall - March 4, 2022

  

1. Watching The River Flow (Bob on piano)
2. Most Likely You Go Your Way (and I'll Go Mine) (Bob on piano)
3. I Contain Multitudes (Bob on piano)
4. False Prophet (Bob on piano)
5. When I Paint My Masterpiece (Bob on piano)
6. Black Rider (Bob on piano)
7. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on piano)
8. My Own Version of You (Bob on piano)
9. Crossing The Rubicon (Bob on piano)
10. To Be Alone With You (Bob on piano)
11. Key West (Philosopher Pirate) (Bob on piano)
12. Gotta Serve Somebody (Bob on piano)
13. I've Made Up My Mind To Give Myself To You (Bob on piano)
14. Melancholy Mood (Bob on piano)
15. Mother of Muses (Bob on piano)
16. Goodbye Jimmy Reed (Bob on piano)
-- Band introductions
17. Every Grain of Sand (Bob on piano)

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Leonard Cohen, arriva nelle librerie un suo romanzo inedito                              clicca qui

 

 
Venerdì 4 Marzo 2022

Phoenix, Arizona - Arizona Federal Theatre - March 3, 2022

  

1. Watching The River Flow (Bob on piano)
2. Most Likely You Go Your Way (and I'll Go Mine) (Bob on piano)
3. I Contain Multitudes (Bob on piano)
4. False Prophet (Bob on piano)
5. When I Paint My Masterpiece (Bob on piano)
6. Black Rider (Bob on piano)
7. I'll Be Your Baby Tonight (Bob on piano)
8. My Own Version of You (Bob on piano)
9. Crossing The Rubicon (Bob on piano)
10. To Be Alone With You (Bob on piano)
11. Key West (Philosopher Pirate) (Bob on piano)
12. Gotta Serve Somebody (Bob on piano)
13. I've Made Up My Mind To Give Myself To You (Bob on piano)
14. Melancholy Mood (Bob on piano)
15. Mother of Muses (Bob on piano)
16. Goodbye Jimmy Reed (Bob on piano)
-- Band introductions
17. Every Grain of Sand (Bob on piano)

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Neil Young: “La mia prima volta sul palco? Ho suonato i Beatles e Dylan”        clicca qui

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"Generale", a quale collina si riferisce De Gregori                                                clicca qui

 

 
Giovedì 3 Marzo 2022

Dylan: l’unica cover di un suo brano alla quale tiene tantissimo                          clicca qui

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Perchè i grandi musicisti vendono i loro cataloghi                                                clicca qui

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Rubin Carter: il pugile che sconfisse il razzismo                                                    clicca qui

 

 
Martedì 1 Marzo 2022

Talkin' 11956 - silcatt

Oggetto: Intervista a Benmont Tench - parte 2

Carissimo Tamburino, grazie per la preziosa ricerca sulle Queens of Rhythm! Da parte mia, allego la traduzione della seconda parte dell'intervista di Ray Padgett a Benmont Tench. Alla prossima! Silvano

PS: toglimi una curiosità. Ho notato che la parola po' su queste pagine è sempre scritta accentata anziché apostrofata. Bizzarro per un sito dedicato a un sommo musicista che è pure Nobel per la letteratura. Anche le traduzioni che ogni tanto ti invio le vedo pubblicate con questo errore che nei miei file originali non c'è. Come mai? C'è forse impostato uno "scorrettore" automatico?

Carissimo Silvano, lo "scorrettore automatico" sono io e la mia sciocca distrazione. Non saprei spiegarti perchè mi sono messo in testa che po' si scrivesse con l'accento invece che con l'apostrofo. Spero che tutti possiate perdonare questa mia "debolezza". Grazie per le Queens, mi spiace solo di non essere riuscito a trovare una foto di Regina Peeples per rendere la pagina completa! Pazienza, a volte bisogna accontentarsi! Alla prossima, Mr.Tambourine, :o)

Andare in tour e registrare con Bob Dylan. Parla l’Heartbreakers Benmont Tench. [Parte 2]

di Ray Padgett - (5 febbraio 2022)

(Fonte: https://dylanlive.substack.com/p/the-heartbreakers-benmont-tench-talks)

traduzione di Silvano Cattaneo

Ray Padgett: Hai citato “Chronicles”. Una delle cose che Bob ha scritto lì è che tu gli chiedevi specificamente di fare canzoni meno conosciute. Mi sembra che dica che inventava deboli scuse per non farle, almeno all'inizio. Furono le tue insistenze ad accendergli la lampadina?

Benmont Tench: Beh, sono sempre fastidioso. Dicevo le stesse cose anche a Tom [Petty]: "C'è questa bellissima canzone nel secondo disco, è fantastica Tommy, facciamola". Di solito Tom non la faceva, perché voleva che le persone ascoltassero le canzoni per cui secondo lui erano venute al concerto. Con Bob probabilmente stavo diventando irritante, ma da quello che ha scritto in “Chronicles”, in retrospettiva avrà pensato che allora avessi ragione. Ciò non significa che non lui pensi anche che io sia stato irritante.
Suonava cose misconosciute, brani da “Saved” e qualcosa da “Shot of Love”. Poi nel suo set da solista tornava al passato con cose tipo "To Ramona" e grandi canzoni acustiche come "Masters of War" o, buon Dio!, "Gates of Eden". Fece interpretazioni mozzafiato di "Girl from the North Country".
Per quanto riguarda l'approfondimento del suo repertorio, non so se nel tour australiano lo abbia fatto, ma nel nostro ultimo tour, il tour europeo [del 1987], è stato quando ha detto facciamo "Tomorrow Is a Long Time", facciamo “Hattie Carroll”. Quel genere di cose.

RP: Certo, l'ultimo tour, quello dell'87. Mi sembra abbia scritto di essere stato un po' più aperto ai tuoi suggerimenti.

BT: Sai, cercavo di non stargli troppo addosso, credevo di non essere all’altezza della situazione, di non essere in grado di capire e apprezzare quello che succedeva attorno. Non che lo evitassi, ma nemmeno andavo continuamene a chiedergli: "Ehi Bob, come stai? Hai dormito bene?" Fondamentalmente lo consideravo come il tipo che guidava l'intera faccenda e le cui canzoni stavamo suonando.
Con me è sempre stato fantastico. Non ho conosciuto nessun lato di Bob che non fosse quello gentile, a meno che non fosse frustrato nel cercare di ottenere un certo suono che io non capivo. In studio capitava che mi cacciasse dal piano, lo suonava lui e mi diceva di tornare all'organo. Nessuno suona il piano come lui! Io di sicuro non riesco.

RP: Ora è diventato il suo strumento principale, specialmente dal vivo. Da vent’anni ormai.

BT: Ha iniziato come pianista.

RP: Vero.

BT: Una volta, in studio per “Empire Burlesque”, stavamo imparando "I'll Remember You". Me la stava mostrando al piano, ma non riuscivo a cogliere le parti cantate e il feeling di quello che stava facendo esattamente. Non è mai stato il mio forte. Alla fine dissi: "Bob, perché su questa non suoni tu il piano?" Per un minuto insistette: "No, puoi farcela", poi si rese conto che avrebbe dovuto suonarla lui. Dovrebbe sempre suonare il piano se la canzone la scrive al piano, perché è un pianista molto interessante.

RP: Un'altra domanda su “Chronicles”. Sono sicuro che ti ricordi la parte riguardante il concerto di Locarno del 1987: racconta che si avvicinò al microfono e le parole non gli uscivano, finché trovò un altro modo di cantare. Ne parla come di un momento cruciale, che lo fece uscire da un vicolo cieco. Fu qualcosa di evidente in quel momento?

BT: La prima volta che ne ho sentito parlare è stato quando lui lo ha scritto. Locarno, per me, non fu un'esperienza felice. Era all'aperto, piovigginava. C'era stata una specie di scaramuccia o di litigio tra la band. Cioè, non arrivammo alle mani, ma ci fu una sensazione di malessere tra noi prima che iniziassimo. Mi era pure venuta l'orticaria sulle mani. Fu un concerto infelice per me. Le circostanze, la pioggia, le mani che mi prudevano continuamente mentre cercavo di suonare il piano, il fatto che nel backstage c'era stato con la band quello screzio, o qualunque cosa fosse. Non sapevo che dire.
Fin dalle prove per quel tour europeo, [Dylan] non sembrava felice. Ad esempio, diceva: "Impareremo "Frankie Lee & Judas Priest". E io pensavo: "Fantastico!" Ma il modo in cui l’abbiamo imparata è stato con lui seduto a suonare la chitarra ritmica, senza cantarla. Suonò il giro di accordi, che è sempre lo stesso per tutto il brano, molto più a lungo di quanto duri la canzone.
Mi colpì che non fosse felice. Mi colpì che non sarebbe stato un buon tour. Chiesi persino al nostro manager: "Puoi farmi uscire?" Mi disse: "Non essere ridicolo, Ben. Si inizia tra un paio di giorni". A quel punto ero anche parecchio incasinato con droghe e alcol, e questo ha influenzato.
Quel tour sembrò iniziare alla grande. Come ho detto, ero io un disastro. Gli Heartbreakers avevano un impegno di pubbliche relazioni al Cairo per MTV Europe. Bob c'era, ma non suonò. Poi suonammo a Tel Aviv, a Gerusalemme, in Svizzera. Attraversammo l'Italia, dove gli Heartbreakers non avevano mai suonato e io non ero mai stato, e ci furono dei grandi concerti. Concerti davvero fantastici, ma non furono la maggioranza. In retrospettiva la ricordo così. Penso alla Svezia e rivedo lui che mi dice: "Suoniamo "Tomorrow Is a Long Time", "Lonesome Death of Hattie Carroll", solo tu, io e Mike".
In tour con noi c’era Roger McGuinn. Apriva gli spettacoli con un set da solista, poi entravamo noi Heartbreakers e ci univamo a lui per un paio di canzoni. McGuinn era fantastico, un ragazzo davvero meraviglioso con cui viaggiare. Avevamo iniziato la nostra carriera facendo da spalla per lui. Per Al Kooper e per Roger McGuinn. Loro furono i primi due artisti per cui abbiamo aperto, e rimangono entrambi nostri eroi. Ora, avevamo pure McGuinn in tour, e McGuinn ha fatto la storia con Bob, e noi avevamo un amore smisurato per McGuinn e i Byrds: quindi non posso guardare indietro e dire "Che tour orribile!”
In “Chronicles” [Dylan] ha scritto che non riusciva a capire, ma che alla fine del tour, a Locarno, ha decifrato il codice. Il che è meraviglioso. Ho letto commenti di persone che hanno visto alcuni di quei concerti e hanno pensato che fossimo terribili, e altri commenti di persone che invece hanno pensato che fossimo meravigliosi. Un po' come i commenti che si sentono da chi va ai concerti di Bob adesso. Io penso che lui stia suonando alla grande.

RP: Il clamoroso finale dell’intera vicenda fu a Wembley. Quattro sere con George Harrison, Ron Wood e ospiti vari. Si parlò di un seguito? Oppure si sapeva che quello era il gran finale?

BT: In quel momento non pensavo che fosse un gran finale. Non mi fu detto "Non lo faremo mai più". Ho sempre vissuto qualsiasi cosa giorno per giorno. Sarebbe come dire, "gli Heartbreakers torneranno in tour o si scioglieranno?” o “Bob ci chiamerà di nuovo per un tour?” Accidenti, lo spero, ma spero che sia un tour più felice.
Wembley è dove… non sto cercando di farne una questione personale, ma ti dico la mia prospettiva. In quel tour mi stavo drogando poco e bevevo poco. Prendevo i miei sonniferi solo di notte, anche se ne prendevo dose doppia, e penso di aver assunto un po’ di cocaina tre volte in tutto nel corso delle sette settimane. Poi negli ultimi tre spettacoli sono ricaduto nell'abuso di droghe. Ho ricominciato a bere dopo che avevo smesso per sette settimane, e ho bevuto molto, tanto da avere un collasso nervoso a Londra. Quando arrivò quell'uragano che sradicò un albero gigante vicino all'hotel in cui ci trovavamo, e i Wilburys si stavano formando e stavano succedendo tutte quelle cose, io avevo un collasso nervoso.
Furono comunque bei concerti. Voglio dire, non stavo collassando sul palco. Arrivarono George Harrison e Jeff Lynne. George aveva parlato di qualcosa, pensavo avesse detto che voleva formare una band chiamata The Trembling Wheelbarrows [Le Carriole Traballanti]. Invece aveva detto Traveling Wilburys. Era un'idea che aveva in testa, non credo l'avesse lanciata prima. C'è una fotografia con una torta, penso fosse il compleanno di Tom [Petty]: Tom, Bob, Jeff, George, McGuinn, Campbell ed io. Folle, vero?

RP: Sì, quattro su cinque dei futuri Wilburys già lì insieme.

BT: In definitiva, mi sono piaciuti quegli spettacoli. Appena sceso dal palco, ero un relitto. Tornai a casa, toccai il fondo e mi ripulii.
Avrei voluto continuare a lavorare con Bob. Dopo che si erano conclusi i tour con i Dead e gli Heartbreakers, Elliot Roberts mi chiamò e mi chiese di fare un nuovo tour con lui. Ero appena tornato sobrio. Ero sobrio da 90 giorni e non mi fidavo di me stesso, non abbastanza per andare in tour e stare da solo in una stanza d'albergo. E così rinunciai.

RP: Quel tour sarebbe stato il primo Never Ending Tour, del 1988 e '89?

BT: Esattamente. Avrei dovuto suonare con lui in quei tour. Bob Dylan ha un dono straordinario per la narrazione, per la scrittura di canzoni, per non fermarsi mai artisticamente. Non ripete lo stesso suono, non ripete lo stesso stile. Se ascolti con attenzione l'ultimo disco, Bob è la “cosa vera”. È la “cosa vera” in assoluto. "Goodbye Jimmy Reed" è a tutti gli effetti Jimmy Reed! Per non parlare di "Murder Most Foul" o "Key West" o "Crossing the Rubicon".

RP: Hai suonato su "Goodbye Jimmy Reed"? Non saprei dire se c’è un organo su quel brano.

BT: No, non su "Jimmy Reed". Ho suonato in "Key West (Philosopher Pirate)" e "Murder Most Foul", l'organo su entrambi i brani.

RP: Sono anche canzoni molto lunghe.

BT: Sì, due bellissime canzoni. È stato meraviglioso vedere Bob. Meraviglioso vedere i ragazzi della band. Li conoscevo tutti. Non c’era più George Receli alla batteria, ma conoscevo anche Matt Chamberlain. Conosco Charlie Sexton da anni, Tony Garnier, Bob [Britt] e tutti gli altri da molto tempo. Anche Blake Mills stava lavorando con lui, e Blake è davvero un mio caro amico, un musicista brillante.
Quando sono arrivato per la prima volta, mi sono seduto fuori dalla sala di controllo e ho mangiato un boccone perché stavano registrando e lì dentro non volevano nessuno che non stesse lavorando. Quando sono entrato mi hanno fatto ascoltare alcune cose registrate, potrebbe essere stata "Crossing the Rubicon". Mi sembra che Bob abbia detto: "Fate sentire a Benmont quell'altra canzone. Non fategliela sentire tutta perché è davvero lunga". Era "Murder Most Foul". È stato stupendo, davvero stupendo, e me l’hanno fatta ascoltare per intero.
Quel giorno ho suonato su "Key West" e basta. Cercavo una sorta di effetto ambiente, ma non avevo la mia attrezzatura. Così ho chiesto a Chris [Shaw], l'ingegnere del suono, di provare a simularlo. Pensi che sia il riverbero dell’ambiente, ma in realtà è l'Hammond.
Poche settimane o un mese dopo, ho ricevuto un'altra chiamata per tornare là. Io avevo ascoltato una versione da urlo di "Murder Most Foul"; successivamente avevano inserito Fiona Apple al piano. [Dylan] voleva ora che Alan Pasqua aggiungesse qualcos’altro al piano e io suonassi l’organo.
Quindi tornai là a fare quella canzone: non una sovraincisione di tastiere, ma Bob, io, Blake [Mills] e Alan [Pasqua]. In qualche modo abbiamo suonato sul take precedente della canzone. Fu una specie di alchimia. Suonavamo e osservavamo come falchi Bob per sapere come muoverci.

RP: Intendi dire che la registrazione precedente stava suonando assieme a voi? Oppure eravate solo tu, Alan, Blake e Bob?

BT: No, non abbiamo fatto un semplice take di solo noi tre e Bob. Era un’alchimia, perché stavamo suonando insieme a qualcos’altro. Blake non avrebbe potuto emettere tutto quel suono sull'armonium. E quello che sta sul risultato finale sono la band di Bob, Fiona e noi. Fu stupendo. Che bella cosa lavorare di nuovo con lui, essere così rilassato e avere la possibilità di dire dopo tanto tempo: "Okay, farò del mio meglio su una canzone per Bob".
Puoi leggere della vita di Bob o prestare attenzione a ciò che dice, e impari comunque qualcosa. Ma quando suoni musica con qualcuno di quel calibro, impari qualcosa di completamente diverso. Qualcosa che può essere trasmesso solo da quella persona. E quelli di noi che hanno avuto l'opportunità di suonare con lui, possono trasmettere ciò che si sono portati via, anche se è solo una piccola parte di quella esperienza. Che possa vivere a lungo, perché lui è qualcosa di diverso.

RP: Una domanda prima di lasciarti andare. Anche tu eri nella canzone "Cross the Green Mountain"?

BT: Sì, ero in quella sessione, certamente. 2002 o 2004 o giù di lì. Non la sento da così tanto tempo. Dove l’hai trovata? Nella colonna sonora? Su YouTube?

RP: Era nella colonna sonora del film “Gods and Generals”. Non l'ha mai pubblicata su un album.

BT: Quello fu uno di momenti dove è stato fondamentale che ce la spiegasse al piano. Iniziai a suonare, poi penso di aver detto: "Perché non suoni tu il piano?" ci volle un po’ di tempo per arrivarci, ma ci arrivammo. Ho bisogno di ascoltarla di nuovo perché ricordo che allora pensai che fosse una gran canzone. Bob sa molto di quella guerra [la Guerra civile americana]. Sa molto di molto.
Ricordo che durante le prove per il “Temple in Flames Tour” dell'87, quella volta che ripetette all’infinito gli accordi di "Frankie Lee and Judas Priest", suonò anche una cosa molto bella, da solo in un angolo. Mi chiesi: "E questa cos’è?" Era come una delle “Child Ballads” o qualcosa del 18° o 19° secolo.
Possiedo l'”Anthology of American Music”, o come diavolo si intitola, di Harry Smith. Ma quello che stava suonando, lì non c’è. Tutti quelli della sua generazione e della sua stessa scena avevano quel disco e impararono le canzoni da lì, ma lui non le ha fatte così. È andato da qualche altra parte. Nei suoi due dischi “Good As I Been to You” e “World Gone Wrong” ci sono canzoni che arrivano da quella raccolta, ma non sono nel modo in cui le fa Bob. Lui le davvero ha portate da qualche altra parte. Quel ragazzo, oh mio Dio! So che sto divagando, ma potrei divagare all’infinito su di lui.

RP: Quasi mi uccide il pensiero che non abbiano pubblicato un vero e proprio disco dal vivo, specialmente di quel tour dell'86. Ha pubblicato un album dal tour dell'84 e poi uno dal tour con i Grateful Dead che non piace a nessuno. Probabilmente sono solo logiche di mercato, ma è un peccato che non ci sia un disco ufficiale.

BT: È stato registrato, per il film “Hard to Handle”. Ed è stato davvero ben registrato. Furono buone esecuzioni, come puoi vedere dal film. Non lo so, forse non l'ha mai pubblicato perché gli arrangiamenti suonavano troppo familiari. Forse pensa: "Non voglio suonare come uno show nostalgico. Non voglio suonare come se stessi facendo una cover della mia stessa canzone". Noi non eravamo pedissequi, ma se suono "Like a Rolling Stone", suonerò sempre quel riff di organo! Non so perché non sia mai uscito, ma forse un giorno lo pubblicherà.
Ho passato gran bei momenti, ho imparato molto. Bob ha suonato con tante persone e suppongo che per tutti loro abbia avuto lo stesso significato che ha avuto per noi. È stata una gioia. È stata una gioia anche per “Rough & Rowdy Ways”. Ogni volta che sei con lui, succede qualcosa.

Grazie a Benmont per il tempo dedicato a questa chiacchierata! Qualche anno fa è uscito suo primo album da solista, “You Should Be So Lucky”, e contiene una cover di "Duquesne Whistle" di Dylan.

 

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